atb – lilt trentino per la prevenzione dei tumori in kosovo

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ATB – LILT TRENTINO PER LA
PREVENZIONE DEI TUMORI IN KOSOVO
Prevenzione e stili di vita: un progetto per aumentare la
conoscenza e ridurre i fattori di rischio dei tumori in Kosovo
Durante i giorni 22-25 febbraio 2016 sarà in Trentino una delegazione istituzionale del Kosovo
all’interno del progetto Prevenzione e stili di vita, che mira a contribuire alla costruzione di percorsi
di informazione e prevenzione dei tumori in Kosovo.
Prendono parte alla delegazione i rappresentanti delle istituzioni kosovare più attive nel settore: il
direttore della Clinica Oncologica del Policlinico di Pristina Ekrem Hysenaj, il direttore dell’Ufficio
del Primo Ministro per il Buon Governo Habit Haredinaj, il presidente del Consiglio Comunale di
Pejë/Peć Islam Husaj, l’Assessore alla Salute del comune di Pejë/Peć Petrit Lloci e il direttore del
Centro per l’Auto Mutuo Aiuto del Kosovo Valon Ismajli.
Grazie al coinvolgimento della Lega per la Lotta contro i Tumori (Sezione Provinciale Trentina e
Delegazione di Rovereto) ed in particolare al suo presidente, dott. Mario Cristofolini, la delegazione
avrà modo di visitare le principali istituzioni attive nel settore della prevenzione dei tumori in
Trentino. Le istituzioni kosovare incontreranno e si confronteranno con i responsabili della Sezione
Trentina della Lega per la Lotta contro i Tumori, con il direttore del Dipartimento di Oncologia
dell’Ospedale S. Chiara di Trento dott. Enzo Galligioni, il direttore dell’Unità Operativa di
Protonterapia dott. Maurizio Amichetti, il direttore del Servizio Epidemiologia Clinica dott. Silvano
Piffer, il Direttore Sanitario dell’Ospedale di Rovereto dott.Luca Fabbri. la Dirigente del Day
Hospital Oncologico di Rovereto dott.ssa Mirella Sannicolò, il Sindaco di Rovereto dott. Francesco
Valduga e il Presidente del Consiglio Provinciale della PAT dott. Bruno Dorigatti.
Saranno parte attiva del processo, che avrà durata pluriennale, Trentino con i Balcani Onlus, LILT
Sezione Provinciale Trentina, Ufficio del Buon Governo del Kosovo, Municipalità di Pejë/Peć
(Consiglio Comunale, Assessorato alla Sanità e Assessorato all’Istruzione), Centro Kosovaro per
l’Auto Mutuo Aiuto e Centro per il Benessere delle Donne di Pejë/Peć.
IL CONTESTO
Il sistema sanitario del Kosovo è relativamente nuovo, considerando che il Kosovo solo negli ultimi
dieci anni ha cominciato a funzionare come entità indipendente. In seguito alla dissoluzione della ex
Jugoslavia, il sistema sanitario è stato organizzato in modo informale da più di 10 anni nel cosiddetto
‘sistema parallelo’. Oggi, dopo svariati anni di protettorato internazionale l’assistenza sanitaria è
organizzata su tre livelli: primaria, secondaria e terziaria. I servizi primari sono forniti da 33 unità
amministrative comunali attraverso Centri di salute della famiglia/ Family Heath Care Centers; i
servizi secondari sono offerti dall’Ospedale Universitario di Pristina e cinque ospedali regionali
situati a Prizren, Pejë/Peć, Gjakova, Ferizaj, Gjilan, Mitrovica e Vushtrri; i servizi terziari sono di tipo
specialistico e vengono offerti attraverso le istituzioni per la salute connesse con l’Università di
Pristina. Esistono inoltre alcuni ospedali privati locali e di proprietà di investitori internazionali
(stantunitensi, turchi, tedeschi): 5 ospedali per le patologie cardiovascolari; l’American Hospital, che
offre servizi di gastroenterologia, cardiologia, neonatologia, neurologia, pediatria, urologia e diversi
tipi di interventi chirurgici; il Bahceci – Kosovo, che offre servizi di Embriologia, fecondazione
assistita, terapia intensiva neonatale; e la German Clinic Eye, clinica oculistica specialistica, dotata
di strumenti moderni per esami e trattamento delle malattie comuni oculari.
Anche se non sono presenti statistiche e ricerche epidemiologiche, alcuni dati in possesso delle
istituzioni denunciano un forte aumento dell’incidenza dei casi di cancro tra la popolazione
residente, in seguito all’ultimo conflitto che ha colpito il Kosovo. Un articolo uscito sulla rivista
online inserbia.info afferma che nel 2013 sono stati registrati 1.483 casi di malati di cancro, mentre
solo nella prima metà del 2014 sono stati registrati 1.170 casi e i più diffusi sono: cancro al seno,
alla cervice, allo stomaco e al colon. (Non è stato possibile verificare questi dati con altre fonti).
Ad ogni modo, questa malattia è chiamata anche “il killer silenzioso”, perché non esistono ancora
dati precisi e continuamente aggiornati, né programmi che possano aumentare la consapevolezza
dei cittadini sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce.
IL PROGETTO
Al fine di raggiungere l’obiettivo generale di ATB Onlus e cioè “contribuire alla promozione della
democrazia locale e allo sviluppo di comunità nei Balcani in una prospettiva europea”, diventa di
fondamentale importanza occuparsi nello specifico di Salute intesa come “stato di completo
benessere fisico, psichico e sociale nel quale l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità
cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società” (Organizzazione
Mondiale della Sanità). “Migliorare il sistema di salute e prevenzione è un’indicazione che la
Commissione Europea rivolge e richiede al Kosovo, come condizione di avanzamento nel percorso di
pre-adesione” (Kosovo Progress Report 2014). Occuparsi di salute diventa quindi molto importante
quando si lavora nell’area Balcanica, che a breve (nazione dopo nazione) entrerà a far parte
dell’Unione e che necessita ancora di sostegno e formazione per adeguare i propri standard a quelli
dettati dal processo di adesione.
Dopo un primo anno (2015) di ricerca, assessment sulle possibilità di intervento, attivazione di un
gruppo di auto aiuto per donne operate di cancro al seno e creazione del network con le principali
istituzioni kosovare e trentine attive nel settore della prevenzione e cura dei tumori, nel 2016 si
intende iniziare a organizzare una serie di attività concrete sul territorio kosovaro, divise per macro
settori, con particolare attenzione per il territorio di Pejë/Peć.
Il percorso porterà all’attivazione di un soggetto associativo di rete per la lotta contro i tumori e
promozione degli stili di vita sani, che trarrà ispirazione dall’approccio della LILT di Trento.
Considerando che almeno il 40% dei tumori è potenzialmente prevenibile adottando stili di vita sani
(LILT, AIOM-Associazione Italiana di Oncologia Medica), si intende quindi contribuire alla creazione
di un soggetto locale che possa accrescere la consapevolezza e sostenere percorsi di
accompagnamento e informazione per la popolazione su queste tematiche. Parallelamente il
progetto prevede alcuni percorsi di informazione e sensibilizzazione attraverso campagne
informative dedicate alla popolazione ed agli studenti delle scuole superiori.
Le macro attività che verranno proposte in partenariato con gli attori coinvolti in Trentino e in
Kosovo sono:
1- formazione di rappresentanti istituzionali e di rappresentanti della società civile organizzata
2- realizzazione di una campagna informativa permanente con focus specifico sulle aree rurali
3- realizzazione di percorsi nelle scuole superiori
4- sostegno all’attivazione di un’associazione per la lotta contro i tumori e capacity building
5- inizio di un percorso di accompagnamento per la costruzione di un sistema di raccolta e gestione
dei dati, con una sperimentazione pilota nella municipalità di Pejë/Peć.
LA PARTNERSHIP
Saranno parte attiva del processo, che avrà durata pluriennale, Trentino con i Balcani Onlus, LILT
Sezione Provinciale Trentina, Ufficio del Buon Governo del Kosovo, Municipalità di Pejë/Peć
(Consiglio Comunale, Assessorato alla Sanità e Assessorato all’Istruzione), Centro Kosovaro per
l’Auto Mutuo Aiuto e Centro per il Benessere delle Donne di Pejë/Peć.
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