LA TIRANNIA Platone, 'La Repubblica', Libro VIII, IV Sec a.C. Quando un popolo, divorato dalla sete di libertà, è governato da coppieri che gliene versano a sazietà fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, sono dichiarati despoti. E succede pure che: Chi si dimostra disciplinato nei confronti dei carattere, servo!; Che il padre impaurito finisce per rispettato; Che il maestro non osa più rimproverare gli allievi e costoro si fanno beffa di lui; Che i giovani pretendono gli stessi diritti, la stessa considerazione degli anziani e questi, per non sembrare troppo severi, danno ragione ai giovani; trattare superiori, è definito uomo senza i figli come suoi pari e non più In questo clima di libertà, nel nome della libertà, non vi è più riguardo, ne rispetto per nessuno. In mezzo a tanta licenza, nasce e prospera una nuova pianta: la tirannia.