Relazione tecnica - Ghelas Multiservizi Spa

- Rhynchophorus ferrugineus (Punteruolo Rosso della palma)
Il Punteruolo Rosso è un coleottero curculionide molto pericoloso per le palme.
In Sicilia, dove nel 2005 è partita l’epidemia che è poi risalita lungo lo Stivale con il parassita volante, i
numeri sono da strage: circa 14 mila palme abbattute.
Originario della Melanesia tramite l’introduzione nel nostro paese di piante non certificate e non
controllate è riuscito ben presto a devastare numerose piante che ormai abbellivano le nostre piazze, viali,
lungomari etc. modificandone il paesaggio.
In Italia colpisce prevalentemente due specie: la Phoenix canariensis e la Phoenix dactylifera.
I danni non sono presto visibili ma si può accorgere della propria presenza quando le foglie basali
cominciano a collassare verso il tronco.
È difficile debellare tale insetto dalla pianta una volta che esso è entrato all’interno del tronco, per cui gli
interventi possibili e consigliabili sono quelli a carattere preventivo.
È importante dunque mantenere le piante nelle migliori condizioni vegetative, quali:
Effettuando periodici controlli, delle foglie, del tronco, dello stato di salute della pianta;
Adottando gli adeguati accorgimenti tecnici che permettano di evitare o se non altro limitare
l’insediamento iniziale dei parassiti.
Abbiamo detto prima che tale coleottero è attratto dalle ferite “fresche”, e per questo è molto importante,
da un punto di vista preventivo, potare soltanto quelle foglie ormai secche e non quelle verdi. Inoltre, gli
spostamenti e l’attività del Punteruolo all’esterno della pianta sono favoriti da temperature oltre i 20°C, al
di sotto dei 10°C gli insetti non riescono quasi a muoversi, ragione per cui è conveniente effettuare le
potature nel periodo invernale e in particolare nei momenti più freddi di quest’ultimo.
Sembra inoltre utile l’utilizzo di alcuni insetticidi per prevenire l’eventuale attacco del parassita sulle piante
non ancora infestate. Il lavoro di prevenzione è fondamentale in quanto i parassiti si spostano di pianta in
pianta e possono viaggiare fino ad 1 km di distanza, per cui anche se abbiamo delle palme non infette è
possibile comunque che le nostre palme subiscano un attacco da parte del punteruolo rosso.
Non basta una strategia unica per arginare il punteruolo, ma occorre un’azione sinergica di diverse
metodologie insieme. L’efficacia degli interventi chimici, quale l’uso di insetticidi, è stata dimostrata
soprattutto in ambito preventivo, piuttosto che curativo. I trattamenti preventivi hanno l’utilità di limitare
la dispersione dell’infestazione. Lo scopo di questi trattamenti è quello di uccidere il punteruolo rosso
adulto quando tenta di infestare nuove palme o quando emerge dallo stipite della palma infestata.
Efficaci sono anche gli interventi di eradicazione che possono limitare la diffusione del punteruolo rosso.
L’abbattimento e quindi la distruzione delle palme infestate è efficace solo se effettuato prima della
dispersione degli adulti, che abbandonano la pianta attaccata solo dopo averla portata alla morte.
A seconda della gravità di attacco le piante colpite dal Punteruolo rosso possono essere classificate in tre
stadi:
I. Le piante mostrano lievi sofferenze e talvolta è visibile anche delle rosure a carico delle foglie;
II. Le piante colpite manifestano una sofferenza più pronunciata con conseguente collassamento verso
il tronco di qualche foglia che continua a mantenere una colorazione verde;
III. Le piante collassano totalmente sparisce il colore verde e secca anche la parte centrale che
precedentemente era rimasta verde.
La tempestività di intervento unita alla diagnosi precoce è la strategia vincente per la lotta al punteruolo
rosso.
Oggi è possibile sconfiggere questo temibile insetto mediante l’applicazione di strategia di lotta a diversi
livelli che combina:
la dendrochirurgia,
trattamento localizzato con “sistema a doccia”,
l’endoterapia.
La dendrochirurgia consiste nel rimuovere, usando attrezzi da taglio affilati e sterilizzati, le parti della
pianta invasi dal parassita fino a mettere a nudo il meristema apicale profondo verificandone l’integrità.
Operazione molto delicata che se fatta con la massima professionalità riesce a dare degli ottimi
risultati nella lotta al parassita.
Il trattamento localizzato con “sistema a doccia”. L’operazione si completa con un’abbondante irrorazione
principalmente del “cuore della palma”.
Col termine Endoterapia si indica quella tecnica con cui si eseguono trattamenti antiparassitari alle
alberature iniettando i prodotti fitosanitari direttamente nel tronco delle piante. Questa tecnica sfrutta la
circolazione della linfa in modo che i fitofarmaci possano raggiungere, dall'interno, tutte le parti della
pianta agendo sui parassiti responsabili dei danni agli alberi.
I vantaggi comuni che essa garantisce sono:
massima efficacia nel tempo;
assenza di dispersione di fitofarmaci nell'ambiente;
massima sicurezza per le persone;
impatto ambientale nullo;
rispetto dell'entomofauna utile;
costi contenuti.
La cura colpisce tutte le fasi del coleottero curculionide, dalle uova all'individuo adulto, il cui ciclo dura circa
tre mesi, ma non è soggetto a stagionalità. E' facile trovare nelle palme attaccate sia insetti adulti che larve
e uova. Allo scopo il metodo abbina diverse modalità di trattamento ed utilizza una miscela di prodotti e di
minerali per meglio veicolare i principi attivi e favorire la ripresa della vegetazione.
La procedura consiste nel:
1. Praticare un foro nel tronco della palma con leggera inclinazione verso il basso per favorire lo
scorrere del liquido per gravità;
2. Inserire la cannula;
3. Preparare e applicare la dosi raccomandata con l'iniezione;
4. Trattare il collo della cannula con mastice di potatura, per mantenere il tutto sigillato e
impermeabile.
5. Finita l'applicazione, chiudere con tappo ermetico.
I cicli si ripetono con cadenza mensile.
Alla luce di quanto sopra detto, la GHELAS Multiservizi S.p.A. assistita dalla consulenza tecnica del
dott. Forestale Orazio A. Giudice, dal 2012 ha adottato le “Linee Guida” previste dal Piano di azione
regionale per il contenimento e l’eradicazione del punteruolo rosso in zone delimitate, ai sensi dell’ art.1
della Decisione della Commissione 2010/467/CE.
L’azione sinergica di diverse metodologie, sopra descritta, intrapresa da codesta società, supportata da un
monitoraggio assiduo, ad oggi garantisce interventi di eradicazione tempestiva, limitando così la diffusione
del fitofago e nel contempo consente di salvaguardare buona parte del patrimonio palmizio presente nel
nostro territorio comunale con risultati positivi evidenti.
I lavori di dendrochirurgia eseguiti nelle Palme attaccate dall’insetto e diagnosticate precocemente, hanno
determinato in molte una evidente ripresa vegetativa (vedi allegato foto).
Tutti gli interventi di lotta preventiva e curativa seguono una calendarizzazione così come prevista dalla
normativa vigente; inoltre i trattamenti ad azione insetticida sono eseguiti con prodotti fitosanitari
registrati ed autorizzati in ambito urbano dal Ministero della salute.
In quest’ultimo periodo si stanno eseguendo interventi di Endoterapia su alcune Palme prese a campione; il
tutto al fine di ottenere i vantaggi sopra descritti.
Saranno inoltre accolte, dalla stessa società, tutte le attività di ricerca e sperimentazione in atto, quali ad
esempio:
A. Monitoraggio degli adulti con trappole a feromoni. Il monitoraggio del punteruolo rosso viene
eseguito con specifiche trappole a feromoni che adescano e catturano gli individui adulti e
consentono un anche un’azione di mass-trapping (cattura di massa). Da posizionare direttamente
sulla palma, attraverso l’azione del suo attrattivo feromonico, consente di catturare il punteruolo
prima che essi si annidi all’interno del tronco della palma causandone la sua distruzione. La sua
azione di monitoraggio permette di captare al momento giusto l’infestazione in atto, dando così
l’opportunità di intervenire con l’insetticida andando a debellare il parassita prima che questo
possa danneggiare la palma.
B. Rilevazione di parametri chimico-fisici-biologici mediante sonde. Con lo scopo di individuare
indicatori precoci degli attacchi da parte del punteruolo vengono installate delle sonde
termometriche all’interno del fusto delle palme in corrispondenza delle zone di più probabile
infestazione, dove si verifica un incremento della temperatura in seguito all’instaurarsi dei processi
di fermentazione, ed immediatamente al di sotto, nella zona di fusto che normalmente non è
interessata da infestazioni.
Si considera, questa, un’acquisizione importante in quanto il rilievo dell’incremento della
temperatura del fusto può evidenziare infestazioni con grande anticipo rispetto alle possibilità
attuali di diagnosi.
La Ghelas, sin dall’inizio, ha sempre collaborato in stretta sinergia con l’Unità Operativa - Interventi per il
controllo fitosanitario della SOAT di Gela.
Per fronteggiare questa epidemia, sarebbe auspicabile che tutti i proprietari di palme colpite e destinatari
di una specifica ordinanza di intervento, si adoperino nel più breve tempo possibile a rispettare le
disposizioni impartite.
Chiunque accerti la presenza di una palma sospetta di attacchi da parte del Punteruolo, ha l’obbligo di
avvertire il Servizio Fitosanitario Regionale o gli Uffici Provinciali Agricoltura competenti per territorio o gli
Uffici tecnici del proprio comune, indicando luogo od indirizzo dell’ubicazione della palma.