LA TIROIDE La tiroide è una ghiandola endocrina posizionata sotto il collo che partecipa alla produzione di ormoni, in particolare la tiroxina e triiodotironina, questi ormoni regolano il metabolismo e influenzano la crescita e il grado di funzionalità dei sistemi corporei. Lo iodio è un componente essenziale del T3 e T4 per la tiroide inoltre sintetizza la calcitonina, una ghiandola che produce la tiroide, svolge un ruolo importante nella omeostasi del calcio. La tiroide è controllata da l’ipotalamo e l’ipofisi. Il Ganoderma riesce a contrastare le disfunzioni della tiroide e a prevenirla, il Ganoderma ha delle proprietà benefiche che aiuta diverse patologie, ma la funzione più importante è di regolare tutti i livelli del nostro corpo come la temperatura, sbalzi d’umore e stress, questa funzione si chiama adattogeno. L’unità di base della tiroide è il follicolo, che si compone di cellule cuboidali che producono e circondano il colloide, il cui componente fondamentale è il tiroglobulina. La sintesi ormonale è regolata e richiede un oligoelemento essenziale enzimaticamente, iodio, ottenuto nella dieta in forma di ioduro. Lo iodio viene memorizzato nella colloide e unisce per formare frammenti Tireoglobulina T3 o T4, quando la concentrazione di iodio è superiore all’aspirazione richiesta inibisce la formazione sia di T4 e T3. Un fungo che nasce in Cina circa 4000 anni fa che ha delle proprietà benefiche che aiutano a contrastare gli effetti della tiroide, si chiama Ganoderma Lucidum. Le proprietà benefiche del Ganoderma sono molto importanti, infatti viene impiegato per più di 20 patologie tra cui la tiroide. Il Ganoderma Lucidum è un adattogeno, regola tutti i livelli del corpo, l’estratto del fungoGanoderma Lucidum aiuta il corpo e soprattutto le disfunzioni che comporta il mal funzionamento della tiroide, riduce il colesterolo e il grasso dal corpo, sono molto note le sue proprietà anti-infiammatorie. Aiuta a ristabilire i normali livelli di malonico dialdeide, il fungoGanoderma Lucidum ha dimostrato di essere un’integratore molto efficace. Gli ormoni tiroidei hanno effetti su quasi tutti i tessuti del corpo, per questo motivo ilGanoderma ha l’azione particolare di regolare tutti i sistemi del nostro corpo. La tiroide agisce su tutti i processi che controllano la sintesi e il rilascio dell’ormone tiroideo, agisce anche aumentando la cellularità e la vascolarizzazione della ghiandola. Il Ganoderma Lucidum ha un effetto rinvigorante sulla ghiandola tiroide, gli antichi Cinesi lo utilizzavano per avere un risultato immediato e prolungato. Il Ganoderma Lucidum e la tiroide; la tiroide è una ghiandola endocrina posizionata appena sotto il collo e partecipa alla produzione di ormoni (ormoni tiroidei), in particolare tiroxina e triiodotironina, questi ormoni servono a regolare il metabolismo e influenzano la crescita e la funzionalità dell'intero corpo. La tiroide è controllata da l’ipotalamo e l’ipofisi. La tiroide agisce su tutti i processi che controllano la sintesi e il rilascio dell’ormone tiroideo, agisce anche aumentando la cellularita' e lavascolarizzazione della ghiandola. Il Ganoderma Lucidum ha un effetto rinvigorente sulla ghiandola tiroide, infatti gli antichi Cinesi lo utilizzavano per avere un risultato immediato e prolungato. Lo Iodio è una componente essenziale del T3 e T4 per la tiroide, serve inoltre per sintetizzare la calcitonina, un ormone che produce la tiroide e svolge un importantissimo ruolo nel regolare la concentrazione di calcio nel sangue. Ma in quale modo il Ganoderma ci aiuta a contrastare le disfunzioni della tiroide e a prevenirla? Il Ganoderma Lucidum è un fungo che nasce in Cina circa 4000 anni fa e possiede delle proprietà benefiche che aiutano a contrastare ledisfunzioni della tiroide. Le proprietà benefiche del Ganoderma sono molto importanti, infatti viene impiegato per più di 20 patologie tra cui la regolarizzazione della tiroide. Il Ganoderma Lucidum è un adattogeno che serve a regolare tutti gli squilibri del corpo, l’estratto del fungo Ganoderma aiuta il corpo e soprattutto le disfunzioni che comporta il mal funzionamento della tiroide, riducendo inoltre il colesterolo e il grasso dal corpo. Il Ganoderma possiede una infinità di proprietà benefiche per molte delle patologie più diffuse, ma la funzione più importante è quella di regolare tutti i livelli del nostro corpo come la temperatura, sbalzi d’umore e stress, questa funzione si chiama adattogeno. L’unità di base della tiroide è il follicolo, che si compone di cellule cuboidali che producono e circondano il colloide, il cui componente fondamentale è il tireoglobulina. La sintesi ormonale è regolata e richiede un oligoelemento essenziale enzimatico; lo iodio, lo iodio viene memorizzato nella colloide e unisce per formare frammenti Tireoglobulina T3 o T4, quando la concentrazione di iodio è superiore alla richiesta inibisce la formazione sia di T4 che T3. Lo iodio viene ottenuto nella dieta in forma di ioduro ed è presente in molteplici alimenti come, tutti i tipi di fauna e flora marina,che assorbono iodio dall’acqua di mare e sono ottime fonti di questo minerale. Il pesce di acque profonde, le alghe kelp, l’aglio, i fagioli di Spagna, i semi di sesamo, i fagioli di soia, gli spinaci, le bietole, le zucchine bianche e le cime di rapa sono buone fonti; oltre ovviamente ai funghi come il Ganoderma Lucidum. Lo iodio viene prontamente assorbito attraverso la pelle o nel tratto gastro-intestinale e viene trasportato attraverso il flusso sanguigno allaghiandola tiroide, dove viene ossidato e trasformato in tiroxina. Circa il 30% dello iodio nel sangue viene assorbito dalla tiroide, il resto viene assorbito dai reni ed eliminato prevalentemente con le urine. Una piccola parte viene eliminata anche con il sudore, le lacrime, la saliva e la bile. Il Ganoderma è una pianta in grado di curare la tiroide, questo significa che si tratta di una risorsa naturale molto valida per prevenire la malattia, ma anche come complemento ai trattamenti clinici, indicati dal proprio medico, per curare la tiroide. Il Ganoderma è un fungo con molte proprietà curative molto efficaci per prevenire e combattere malattie. Nello specifico, il Ganoderma, noto anche come Reishi, presenta principi attivi molto validi per regolare i livelli del nostro corpo come la temperatura, gli sbalzi d’umore o lo stress. Infatti, il Ganoderma è un adattogeno, questo significa che riesce ad individuare le necessità e le carenze dell’organismo per agire direttamente in questi punti e coprire le mancanze. I principi attivi del Reishi regolano le disfunzioni che comporta il mal funzionamento della tiroide, e in questo modo regolano le attività funzionali di gran parte dei nostri organi. Riduce il colesterolo e il grasso dal corpo, ad esempio. Gli ormoni della tiroide hanno effetti su quasi tutti i tessuti del corpo e agisce su tutti i processi che controllano la sintesi e il rilascio dell’ormone tiroideo, per un miglior funzionamento della ghiandola, ovvero per aiutare a curare la tiroide, come indica il medico Richard J. Clofine, Ostetrico e Ginecologo a Norcross, in Georgia (USA). Il Reishi come parte del trattamento per curare la tiroide è adatto a tutti? Per il momento non sono stati scoperti effetti collaterali legati all’uso di Ganoderma Lucidum, per tanto il Reishi è un integratore vitaminico adatto a tutte le persone. In ogni caso, è sempre consigliabile, anche per complementare trattamenti per curare la tiroide, consultare un medico prima d’iniziare a consumare ganoderma. Tiroidite di Hashimoto: Agaricus, Reishi e Shiitake riducono l’Eutirox Non tutti, ma molto spesso, quando sono affetti da questa malattia, cominciano a assumere Eutirox. L’Eutirox è una terapia a vita sostitutiva perché, somministrando l’ormone tiroideo, la tiroide non lo produce più. Agaricus, Reishi e Shiitake riportano la tiroide in salute riducendo l’Eutirox Agaricus, Reishi e Shiitake possono riportare la tiroide in salute riducendo gradualmente l’Eutirox, bloccando la produzione di anticorpi antitiroidei e ripristnando le funzioni della tiroide, che riprende a produrre gli ormoni T3 e T4 autonomamente. In un anno ho visto in diversi casi che la tiroide torna alla piena salute. Questo processo passa attraverso quattro fasi, che ho così schematizzato. Naturalmente, tutti questi passaggi che io conosco e che ho verificato in diversi casi clinici, sono stati attuati in la collaborazione con il medico che ha prescritto Eutirox. Prima fase I funghi Agaricus, Reishi e Shiitake, gradualmente, stimolano la ripresa della produzione di ormone tiroideo. L’altro aspetto della tiroidite autoimmune, è la presenza di auto anticorpi che attaccano la tiroide, la infiammano e la indeboliscono. Le persone che prendono i funghi curativi, sono molto soddisfatte nei primi mesi perché vedono che questi auto anticorpi si riducono in modo costante e massiccio. Seconda fase Ma verso il terzo-quarto mese, nel rifare gli esami vanno in crisi perché, accanto a questo sensibile miglioramento, scoprono che il TSH, l’ormone tiroideo che stimola la tiroide, si alza e va oltre i valori normali. Questo aumento del TSH, che viene interpretato come un peggioramento della tiroide, in realtà è esattamente il contrario: rappresenta il segno della ripresa della ghiandola, che era diventata inattiva per la somministrazione di Eutirox. Quindi, il TSH era nei valori normali ma solo perché la tiroide è messa in stato di inattività dall’ormone già bello e pronto fornito per bocca da Eutirox. I funghi, al contrario, risvegliano una tiroide ormai quasi spenta e pertanto, per risvegliarla, devono dare per forza una scossa e questa è una fase in cui l’ipofisi, alza il TSH che va oltre i valori normali. Terza fase Le persone che non si scoraggiano e colgono la dinamica benefica di questa evoluzione continuando ad assumere i funghi, vedono che il TSH, dopo due- tre mesi circa, torna nella norma perché la tiroide sta riprendendo le sue funzioni normali e non ha più bisogno di un super stimolo dell’ipofisi. Quarta fase Qui, con gli ormoni T3 e T4 alla mano, si può ridurre gradualmente l’Eutirox perché la funzione tiroidea sta ritornando lentamente ma realmente alla sua funzione normale. D’altro canto, monitorando anche gli anticorpi, si vedrà che se sono completamente o molto vicini alla norma, la tiroide non è più sotto aggressione e quindi si può gradualmente scalare l’Eutirox, riducendolo di 25 mcg ogni tre settimane, arrivando così, nell’arco di circa tre mesi alla completa sospensione. Si consiglia di monitorare i T3 e i T4 soprattutto nelle ultime due fasi di passaggio da 50 a 25 e da 25 a 0. In un anno, è possibile attraversare queste fasi e probabilmente, ridare alla tiroide una piena salute. Naturalmente, tutti questi passaggi che io conosco e che ho verificato in diversi casi clinici, sono stati attuati in la collaborazione con il medico che ha prescritto Eutirox.