Capitolo 6 La misurazione dei risultati Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl Capitolo 6 – La misurazione dei risultati 6.1 Introduzione 6.2 Un modello sistemico di valutazione della performance delle imprese 6.2.1 Significato e operazionalizzazione delle dimensioni chiave della performance 6.2.2 Vincoli e condizioni essenziali per la misurazione della performance d’impresa nella TPV 6.3 Il Total Performance Index (TPI) Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl Capitolo 6 – La misurazione dei risultati Obiettivi di apprendimento ● misurazione dei risultati ● performance corrente e performance potenziale ● equilibrio monetario, consonanza con gli azionisti, consonanza con gli stakeholders ● Total Performance Index Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 3 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati 6.1 Introduzione ● Misurazione della performance tematica classica e tra le più familiari e oggetto di considerazione nel campo degli studi d’impresa e della pratica manageriale e professionale ● nesso tra performance, il suo monitoraggio e il migliore andamento economico ● rapporto tra crescente instabilità delle condizioni di contesto e utilità della misurazione dei risultati ● Proposta di un modello di misurazione dei risultati complessivi dell’impresa Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 4 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati 6.2 Un modello sistemico di valutazione della performance delle imprese Livello alto Total Performance Index (TPI) Consonanza con Shareholders Consonanza con Stakeholders Liquidità /Solvibilità Performance corrente Efficacia (Scostamento delle vendite) Adattamento (Sviluppo sostenibile) Efficienza (Scostamento dei costi) Livello basso Performance potenziale es.: sostenibilità finanziaria; innovazione. Prospettiva finanziaria Prospettiva dei clienti Scelte strategiche ● Modello di valutazione dei risultati d’impresa in ottica sistemica Prospettiva dei processi operativi / interni Prospettiva dell’apprendimento e dello sviluppo Declinazione in senso orizzontale e verticale di misure (ai livelli corporate, area di affare, funzione, ufficio, gruppo di lavoro e sinanco di individuo) Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 5 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Elementi del modello: o due livelli interconnessi, entrambi concepiti e considerati nella prospettiva dei massimi decisori aziendali o tre aree/dimensioni chiave che cercano di esprimere i risultati dell’impresa nel suo complesso quale portato delle misure di performance o tre vincoli/condizioni essenziali che contribuiscono all’emergere della menzionata performance complessiva dell’impresa: − liquidità aziendale − creazione di valore nella prospettiva degli shareholders − grado di allineamento tra priorità aziendali percepite dal management e priorità percepite dalle forze circostanti Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 6 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Livello superiore: o si focalizza sull’esplicitazione ed evidenziazione dei risultati riferiti all’impresa nel suo complesso, ricercata e/o emergente in relazione alle scelte strategiche formulate e/o in corso di attuazione o la sua funzione è, dunque, quella di fornire un’indicazione di 7 massima sintesi che possa fungere da segnale tempestivo (early warning) all’apice aziendale in relazione a eventuali divergenze della performance emergente rispetto alle attese Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Livello inferiore: o ha la funzione di provvedere all’esplicazione, in senso causale, della menzionata performance, anche sottolineando il collegamento tra la porzione apicale del modello e i livelli organizzativi e manageriali intermedi e inferiori: a tali livelli sono assegnati obiettivi e misure di riferimento via via più dettagliati e analitici in funzione del complessivo disegno strategico, e da essi pervengono inoltre le informazioni che, aggregate e sintetizzate, confluiscono nella reportistica al vertice aziendale 8 o attraverso il maggiore dettaglio informativo (rispetto al livello superiore), questo “strato” del modello è teso a cogliere i fattori e le aree organizzativo-gestionali dell’impresa che possono motivare lo stato e/o l’andamento dei risultati stessi più sinteticamente evidenziato dal livello superiore. ● Total Performance Index (TPI) indice di avanzamento o progressione del processo di perseguimento della performance attesa Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl Capitolo 6 – La misurazione dei risultati Focus su Autofinanziamento ● L’autofinanziamento è una fonte interna di finanziamento data dalla somma dei fondi generati internamente dall’impresa. Esso rappresenta il finanziamento, ottenuto per fonti interne, del fabbisogno dell’impresa per l’espansione o meno degli investimenti ● Le componenti dell’autofinanziamento si riassumono nelle seguenti categorie: o reinvestimento di utili non distribuiti o eccedenza del capitale recuperato con l’ammortamento su quello impiegato per sostituzioni e rinnovi o eccedenza delle quote attribuite ai fondi spese rispetto alle uscite effettive nell’esercizio dai fondi stessi o credito mercantile netto Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 9 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati Focus su Capitale circolante netto ● Differenza tra attività correnti e passività correnti ● Componenti del CCN : o o o o rimanenze (materie prime, ausiliarie, forniture energetiche, ecc.) crediti commerciali verso clienti debiti commerciali verso fornitori attività finanzi ● Flusso CCN comparazione tra l’ammontare della grandezza CCN all’inizio e alla fine del periodo considerato. ● La variazione (+/-) risultante coincide con la somma algebrica delle variazioni, in aumento o in diminuzione, delle grandezze di fondo (dell’attivo e del passivo) che lo compongono Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 10 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati Focus su Posizione Finanziaria Netta (PFN) ● Individua l’indebitamento netto aziendale ed esprime, in maniera sintetica, il saldo tra fonti e investimenti di natura finanziaria ● Configurazioni: o a breve o a medio-lungo o Complessiva 11 ● Omogeneità delle componenti (sia per natura, sia sotto il profilo temporale, nonché reciprocamente funzionali) Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Schema di sintesi: A. Passività finanziarie a breve: • debiti finanziari a breve • debiti verso società di factoring a breve • debiti verso società di leasing a breve • debiti finanziari verso controllate a breve • (…) B. Passività finanziarie a medio/lungo termine: • debiti verso banche • prestiti obbligazionari • debiti finanziari verso controllate a medio/lungo termine • debiti verso altri finanziatori a medio/lungo termine • (…) Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 12 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati C. Disponibilità liquide e prontamente liquidabili (< 3 mesi) D. Attività finanziarie a breve (< 12 mesi): • crediti finanziari a breve • titoli a breve • crediti finanziari verso controllate a breve • (…) E. Attività finanziarie a medio/lungo termine: • crediti finanziari a medio/lungo termine • titoli a medio/lungo termine • crediti finanziari verso controllate a medio/lungo termine • (…) Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 13 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● PFN di breve periodo = A – (C + D) ● PFN di medio/lungo periodo = B – E ● PFN complessiva = (A + B) – (C + D + E) ● Ruolo di indicatore alternativo di performance: consente di valutare o il livello di indebitamento dell’impresa, ove considerato isolatamente o la solidità della struttura patrimoniale, allorché confrontato con i mezzi propri (rapporto di indebitamento finanziario: posizione finanziaria netta / mezzi propri) o la capacità di restituzione dei debiti, quando rapportato al fatturato (tasso di assorbimento dell’indebitamento: posizione finanziaria netta / vendite) Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 14 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati Focus su Costo del capitale ● Costo medio del capitale proprio tasso di rendimento del capitale proprio, ossia il tasso di rendimento minimo richiesto dagli investitori per investire nelle azioni di un’impresa ● Costo medio del capitale di credito costo corrente che l’azienda sopporta quando finanzia i propri progetti con fondi presi a prestito Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 15 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Costo medio ponderato del capitale (Weighted Average Cost of Capital o WACC): cc = cce* S/(S + D) + cci * D/(S + D) ● dove: o o o o o o cc = costo medio ponderato del capitale cce = costo medio ponderato del capitale proprio cci = costo medio del capitale di credito S = valore di mercato del capitale proprio D = valore di mercato dell’indebitamento S + D = valore totale dell’impresa Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 16 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati 6.2.1 Significato e operazionalizzazione delle dimensioni chiave della performance ● Prima dimensione: tesa a focalizzare la capacità aziendale di valorizzare adeguatamente la propria offerta di prodotti e servizi sui mercati di sbocco, conseguendo un apprezzabile riconoscimento in termini tanto di volumi allocati (vendite in volume) quanto di fatturato rinveniente (vendite in valore). Esistono diverse misure del grado di penetrazione commerciale dei mercati di riferimento, idonee a rilevare la capacità aziendale, attuale e prospettica, a raggiungere obiettivi sperati (efficacia) e/o a soddisfare bisogni, esigenze e aspettative dei clienti/consumatori. Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 17 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● indicatori market-driven e strategico-competitivi o quota di mercato assoluta: fatturato dell’impresa rapportato al fatturato complessivo del mercato ovvero numero di prodotti venduti dall’impresa rapportato al numero di prodotti venduti nel mercato o quota di mercato relativa: quota di mercato dell’impresa rapportata alla quota di mercato del concorrente ulteriormente scomponibile in: − “quota trattanti” (detta anche quota cliente o grado di penetrazione espresso come fatturato dell’impresa realizzato sui clienti correnti rispetto al fatturato totale generato da tali clienti rispetto alla categoria di prodotti offerti dall’impresa) − “copertura ponderata” (espressa come fatturato sviluppato dai clienti correnti dell’impresa rispetto alla categoria di prodotti offerti rapportato al fatturato totale del mercato) Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 18 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● indicatori di customer satisfaction e/o customer loyalty o grado di soddisfazione percepito e dichiarato o tasso di riacquisto o ricordo o l’apprezzamento espresso del brand ● scostamento delle vendite (“SV”) può essere specificato in scostamenti – rispetto al previsto o all’ultimo consuntivo e/o rispetto ai desiderata dei clienti potenziali – a livello di prezzo medio di vendita e a livello di quantità vendute Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 19 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Seconda dimensione: mira a misurare elementi utili alla formulazione di giudizi circa il grado di efficienza conseguito nell’impiego dei mezzi coinvolti nell’esercizio dell’impresa, quindi il grado di efficienza tecnica (o produttività) e di efficienza economica (o economicità) delle diverse risorse allocate nell’attuazione della strategia aziendale ● scostamento di costo (o anche “CV”) Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 20 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Non è scontato che i detti indicatori di scostamento (SV e CV) debbano necessariamente seguire un medesimo andamento o sottendere, rispettivamente, il miglioramento delle vendite sui mercati e, nel contempo, la riduzione dei costi operativi ● Quest’ultima combinazione dei due indicatori è una delle numerose possibilità e implica, peraltro, le condizioni di sviluppo più ambiziose e, insieme, difficili da conseguire Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 21 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Terza dimensione: o è volta a esplicitare il riflesso sui risultati aziendali del legame tra scelte strategiche, e conseguenti scelte tattiche e operative, e il divenire dell’impresa nel corso del tempo o non si focalizza su una visione eccessivamente di breve termine e non trascura la responsabilità del ruolo di governo ai fini delle 22 possibilità evolutive e di sopravvivenza dell’organizzazione nel medio-lungo periodo o le scelte d’impresa devono riflettersi in una performance complessiva che, nel rappresentare e sintetizzare i risultati effettivi conseguiti, getti luce sulle implicazioni dell’orientamento strategico per le potenzialità aziendali, quindi sulle prospettive e capacità di conseguire idonei risultati in futuri periodi temporali Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Elementi essenziali: o tasso atteso di crescita del fatturato aziendale / capacità di tenuta delle vendite aziendali nel caso di prospettive mercatistiche ed economiche generali recessive o avverse o numero e qualità di progetti di ricerca e sviluppo (R&S) in 23 generale o dei soli progetti d’innovazione di prodotto ragionevolmente trasferibili sul mercato in tempi brevi / il livello medio annuo di investimento in competenze interne o affidabili rapporti generatori di nuove capacità di cambiamento e sviluppo o le condizioni di crescita o sviluppo sostenibile sul piano economico-finanziario Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Modello reddituale alla misurazione dei risultati economico-finanziari tasso di crescita complessivo sostenibile dall’impresa (g): g ROA ROA i (1 t) (1 por) rc ● dove: o ROA = return on assets o i= costo effettivo medio dell’indebitamento finanziario netto o leverage ratio = tasso o grado di indebitamento finanziario netto o t = tasso medio effettivo di pressione fiscale valido per la specifica organizzazione o por (pay-out ratio) = il tasso di distribuzione (o di non ritenzione degli utili); o rc = tasso di ricapitalizzazione dell’impresa Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 24 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● La formula esplicita le molteplici leve o manovre, relative all’economia reale ovvero alla sfera finanziaria dell’impresa, che possono essere azionate nel tempo per perseguire una crescita complessiva della performance aziendale, senza alterare le condizioni di relativa stabilità tra l’impresa e i diversi soggetti conferenti risorse finanziarie dall’esterno, a titolo di capitale di rischio ovvero di capitale di credito ● Il prospetto che segue dettaglia le differenti possibili linee di azione che, almeno in astratto, sono disponibili per definire un tasso di crescita sostenibile, ossia coerente sotto il duplice profilo dell’economia reale e della finanza dell’impresa Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 25 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati Variabile di impatto ROA, attraverso ROS (VA) Azioni possibili – incremento dei prezzi di vendita – aumento dei volumi venduti – modificazione delle ponderazioni nel mix di vendita – sostituzione di prodotti nel mix di vendita – riduzione dei costi di acquisizione dei fattori produttivi – migliore efficienza nell’utilizzo dei fattori acquistati Limiti e criticità – nel caso di livelli di efficienza già buoni, l’impresa può avere difficoltà a migliorare il ROA, se non è addirittura indotta a peggiorarlo per rispondere ai mercati e alla pressione competitiva attraverso: – costi addizionali di comunicazione e marketing – riduzioni stabili o promozionali di prezzo – ulteriori costi correnti di rinnovo dei prodotti – incremento dei costi di taluni materiali più distintivi e di qualità ROA, attraverso ROS (MOL) – riduzione / contenimento del costo del lavoro ROA, attraverso CTF – dismissione di immobilizzazioni obsolete o non strumentali – incremento dell’efficienza dei capitali fissi, tramite nuove tecnologie e/o processi operativi migliori – aumento dell’attivo patrimoniale con nuovi macchinari non del tutto saturati comportanti crescita più che proporzionale del fatturato – le modificazioni di assetto produttivo e di dotazione tecnologica comportano solitamente processi di apprendimento non semplici e che possono causare, almeno nel breve termine, un peggioramento dei costi operativi correnti o inadeguati ritorni in termini di fatturato ROA, attraverso CTCR – riduzione delle dilazioni di pagamento ai clienti – riduzione del credito mercantile o commerciale netto tramite maggiori dilazioni conseguite dai fornitori/creditori commerciali – nel caso di livelli di efficienza già buoni, l’impresa può essere indotta a peggiorare il credito commerciale netto per incrementare le vendite e/o corrispondere a pressioni competitive di clienti, fornitori e concorrenti ROA, attraverso CTS – riduzione delle scorte medie tramite miglioramento dei processi operativi e orientamento a total quality, lean manufacturing ed eccellenza operativa – nel caso di livelli di efficienza già buoni, la turbolenza dei mercati e la crescente competizione possono ostacolare significativi miglioramenti Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 26 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati I – negoziazione con il sistema creditizio per ridurre l’onerosità della posizione finanziaria netta – accesso a contributi/agevolazioni in conto capitale, interesse e/o esercizio – impiego di derivati di credito e altri strumenti di ingegneria finanziaria (o q) – incremento dell’indebitamento finanziario netto per: utilizzare l’effetto leva finanziaria beneficiare maggiormente della deducibilità degli oneri finanziari sperimentare una più agevole rimborsabilità in previsione di aumenti dell’inflazione – riduzione dell’aliquota fiscale effettiva tramite un’adeguata pianificazione fiscale – riduzione del saggio di distribuzione dei dividendi agli shareholders T Por Rc – incremento dei mezzi propri tramite nuovi conferimenti da parte di soci preesistenti o di nuovi soci Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti – limitati margini di determinazione del merito di credito con il sistema finanziario – vischiosità verso il basso di costi/commissioni e tassi bancari – tendenza a compensare carenze o errori nell’uso delle altre variabili con un eccessivo incremento dell’indebitamento – complessità degli strumenti finanziari derivati, specie per imprese non finanziarie – necessità di osservare le condizioni a base di un effetto leva finanziario positivo (ROA > i; t < q) – possibili errori di previsione per la volatilità di risultato operativo e oneri finanziari netti – limiti all’indebitamento posti da costi e rischi di fallimento – rischi di “fiscalità latente” o differita per eventuali contestazioni delle autorità – manovre verso il basso limitate da azionisti di controllo e/o (per listed companies) da attese dei mercati finanziari – attenzione al mix di tassi di distribuzione dei dividendi tra le varie categorie di socio – limiti all’incremento del tasso da non trascurare (mitigazione dei rischi di “scalate ostili”, se non impedite da restrizioni tra soci) – ostilità all’ingresso di nuovi soci – gravami temporali, formali ed economici (costi legali) per la variazione del capitale sociale – diluizione della redditività per azione, in caso di utili effettivi inferiori alle attese – riduzione dell’effetto leva finanziario, se positivo – effetti avversi sul valore delle azioni già emesse sui mercati finanziari per via di speculazioni e “noise” – aumento dell’esposizione degli shareholders ai costi e rischi di fallimento aziendale – possibili tensioni volte alla modificazione dell’organo di governo o del suo indirizzo strategico Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 27 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Limiti dell’analisi dello sviluppo d’impresa secondo la metrica reddituale: o grandezze flusso in termini reddituali vs flussi di cassa o le variabili esaminate – in specie, il ROA – sono esposte ad aleatorietà e la loro determinazione risulta incerta non solo nell’ammontare, ma anche nella volatilità nei periodi temporali oggetto di proiezione o le modificazioni dell’indebitamento finanziario netto e/o dei mezzi 28 propri intervengano a fine esercizio, quando determinato è il risultato netto periodico e la sua quota reinvestita nell’impresa. La manifestazione del fabbisogno finanziario e le concrete possibilità di azionare le varie fonti esterne di finanziamento, invece, possono emergere in qualsiasi momento o ancoraggio dello sviluppo aziendale al tasso di crescita del capitale investito vs verifica di fattibilità finanziaria di un piano industriale incentrata sulla dinamica delle vendite sul mercato Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl Capitolo 6 – La misurazione dei risultati Formulazione finanziaria: ● Assorbimento di risorse monetarie (ARM) generato dallo sviluppo (vendite iniziali, incremento atteso del fatturato ed evoluzione prevista dell’intensità di capitale) ARM = R0 x g(R) x (ΔK/ΔR) ● Fonti esterne (FE) = ARM – AF ● Aufinanziamento (AF) = Free Cash Flow (CF) al netto dei dividendi agli azionisti e dei capitali necessari al rinnovo delle immobilizzazioni integralmente utilizzate ● Crescita finanziariamente auto-sostenuta (FE = 0): deve essere soddisfatta la relazione g(R) = s0 x (ΔK/ΔR) Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 29 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati 6.2.2 Vincoli e condizioni essenziali per la misurazione della performance d’impresa nella TPV ● Vincoli imposti dal modello total performance view affinché l’emergente corporate performance oggetto di misurazione sia di utilità nel guidare l’azione di governo e aiuti a comprendere se e quanto l’attuazione strategica risulti allineata a priorità e obiettivi strategici ● I vincoli agiscono in maniera differente e secondo uno specifico ordine logico: o il grado di liquidità immediata, o assimilabile, riscontrabile o il valore creato per i conferenti il capitale a pieno rischio (azionisti) o l’allineamento tra l’impresa e gli azionisti o shareholders, da un lato, e gli altri portatori di interessi o stakeholders, dall’altro lato Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 30 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Vincolo di liquidità: o la rilevazione di entità e adeguatezza della liquidità sussistente in un dato momento costituisce il primo e generalizzato vincolo alla company-wide performance nel modello (TPV) o condizione cogente, necessaria e prioritaria anzitutto nell’ottica della sopravvivenza aziendale nel più breve termine o rappresenta un fattore di operatività imprescindibile e immediato o nozione restrittiva di liquidità flussi di cassa (in entrata e in uscita) della sola gestione operativa nella sua globalità, se non addirittura con esclusivo riferimento alla gestione operativa corrente (quindi senza considerare eventi anomali od operazioni sul capitale fisso) o nozione alternativa di liquidità i movimenti di cassa possono essere estesi per considerare gli esborsi fronteggiabili con la pronta liquidabilità di taluni attivi aziendali o, ancora, sino a coincidere con la solvibilità (capacità di assolvere a obbligazioni assunte anche per mezzo della residua capacità di credito) Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 31 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati o Un’eccessiva detenzione di liquidità (rispetto agli impieghi immediati e a quelli a breve prevedibili) non è desiderabile e si configura, anzi, come una vera e propria inefficienza, trattandosi di un impiego di risorse finanziarie improduttivo o limitatamente produttivo di rendimento o La determinazione ex ante (previsione) ed ex post (accertamento) della liquidità aziendale, al contempo, è un’esigenza generalizzata e onnipresente 32 o il monitoraggio nel tempo della liquidità aziendale un vincolo di fondo alla pianificazione, osservazione e gestione della performance organizzativa o qualora, dunque, la verifica del vincolo della liquidità fornisse un esito molto negativo o, quantomeno, preoccupante, l’attuazione del disegno strategico vigente e/o quest’ultimo in quanto tale dovrebbe essere messo in discussione, indipendentemente dal fatto che gli ulteriori vincoli possano fornire, invece, un esito relativamente positivo e tranquillizzante Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Valore creato per gli azionisti o La posizione intermedia evidenzia che lo stesso si configura ora come un fattore necessario e imprescindibile, ora invece come un fattore critico che può determinare significativi effetti sulla performance complessiva o Teoria della creazione del valore 33 o Essenza value-based management creazione di valore quale criterio guida delle decisioni aziendali e nell’attenzione alle molteplici determinanti a base del valore, dalle scelte reali e di finanziamento dell’impresa, dal grado di rischio sotteso ai risultati alla stima del costo del capitale sino alla comunicazione ai finanziatori Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Allineamento tra l’impresa e gli azionisti, o shareholders, e gli altri portatori di interessi o stakeholders o Principio di sostenibilità e nel concetto di sviluppo sostenibile (sustainable development) o Sostenibilità e sviluppo sostenibile assunti che si affermano pienamente nella prima metà degli anni Ottanta del secolo scorso come logiche macro (interesse generale e la collettività): − prospettiva temporale di più lungo termine − multidimensionalità quale forma mentis per l’osservazione di qualsiasi fenomeno − ricorso a olismo − approccio sistemico nella concezione del rapporto tra soggetto e ambiente − complessità, − interdipendenza fra attori e fra azioni Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 34 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Il quadro dei tre vincoli o fattori condizionanti esaminato contribuisce a integrare la misurazione dei risultati complessivi resa possibile dai precedenti indicatori di efficienza, efficacia e sviluppo sostenibile, evitando che l’enfasi sulla quantificazione dei diversi aspetti, finanziari e non finanziari, dell’operare dell’impresa possano indurre a sottovalutare un vincolo assolutamente stringente come quello della liquidità, da un lato, e il forte condizionamento esercitato sulle possibilità di sopravvivenza dell’impresa dagli interessi e dalle aspettative degli azionisti e degli altri portatori di interessi, dal l’altro lato Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 35 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati Focus su Rendiconto finanziario ● Il rendiconto finanziario (RF) non serve a verificare la liquidità complessivamente generata o assorbita da un’impresa raffronto tra il saldo delle disponibilità liquide in due esercizi consecutivi 36 ● Il RF serve: o a comprendere la causa di una variazione della liquidità o a qualificare il contributo che ciascuna area della gestione ha fornito ad alimentare o ad abbattere la liquidità ● Dinamiche reddituali e dinamiche finanziarie (flussi economici vs flussi finanziari) Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Analisi di 3 aspetti: o Tecnico riguarda i processi di produzione diretta e indiretta o Economico riguarda il sostenimento di costi per acquisire i fattori produttivi e il conseguimento dei ricavi con la vendita dei beni o la prestazione di servizi o Finanziario riguarda i movimenti intervenuti nei mezzi monetari, nei crediti e nei debiti per effetto delle operazioni aziendali 37 Aspetto monetario (o di cassa) riguarda i soli movimenti in entrata e in uscita dei fondi disponibili in cassa e nei conti correnti bancari e postali. Il ciclo monetario o ciclo di cassa consente di conoscere l’intervallo di tempo che intercorre tra le uscite di denaro per il pagamento degli acquisti e le entrate di denaro derivanti dall’incasso delle vendite, ossia il cash flow Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Distinzione tra: o flussi di capitale circolante netto operativo (CCNO) da cui originano marginalità o flussi di cassa da cui originano variazioni di CCNO ● Flusso di cassa = somma algebrica del flusso di CCNO originato dalla gestione corrente (EBIT) e delle variazioni di CCNO connesse a crediti verso clienti, magazzino e debiti verso fornitori ● Dal cash flow si passa al free cash flow considerando la differenza tra i flussi di cassa in entrata da attività operative e i flussi di cassa in uscita per investimenti Free cash flow Free cash flow operativo Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Free cash flow to equity Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 38 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Free cash flow operativo indica la capacità di produrre cassa libera (free) per gestire le relazioni con i mercati finanziari del capitale di terzi e del capitale proprio o Flusso di circolante della gestione corrente = reddito operativo + ammortamenti + accantonamenti + altre componenti reddituali 39 che non generano flussi finanziari o Flusso della gestione corrente = Flusso di circolante della gestione corrente – capitale circolante netto o Free cash flow operativo = Flusso della gestione corrente – nuovi investimenti + disinvestimenti Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Free cash flow to equity misura di quanto denaro può essere pagato agli azionisti di una società dopo aver considerato il flusso generato dall’area finanziaria o Free cash flow to equity = Free cash flow operativo + aumenti di passività finanziarie – riduzioni di passività finanziarie + nuovi finanziamenti – rimborsi finanziamenti esistenti 40 Flusso di cassa netto aziendale = Free cash flow to equity + aumenti di capitale sociale – riduzioni di capitale sociale – dividendi Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl Capitolo 6 – La misurazione dei risultati 6.3 Il Total Performance Index (TPI) ● Il modello TPV o evidenzia la possibilità – non la necessità o l’obbligo – di addivenire al total performance index come quantificazione integrata, ossia unica e unitaria, della complessiva performance dell’impresa o si configura come un’aggregazione di misure in grado di sintetizzare le tre essenziali dimensioni esaminate nonché di tenere conto del superamento o meno dei tre vincoli condizionanti ● Esistenza di modelli di misurazione dei risultati non finalizzati a misurazioni integrate (balance scorecard) ● L’integrazione di più misure può offrire dei vantaggi oppure costituire una criticità per i decisori d’impresa ● Misure lag e lead Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 41 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Indicatore integrato TPV TPI = α×(ε×SV +γ×CV) + β×SD in cui: o o o o o o o o SV: scostamento delle vendite CV: scostamento dei costi SD: sviluppo sostenibile α è il coefficiente di ponderazione applicato alle due dimensioni maggiormente incentrate sulla componente attuale o a breve 42 termine dell’emergente performance (cioè SV e CV) β è il coefficiente di ponderazione applicato alla dimen­sione più tesa a cogliere la componente potenziale, tendenziale e di più lungo periodo dell’emergente performance (SD) α + β = 1 (o 100%) ε e γ sono, rispettivamente, i coefficienti di ponderazione applicati alle dimensioni SV e CV ε + γ = 1 (o 100%) Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● natura standardizzata dei tre indicatori SV, CV e SD, ciascuno dei quali può conseguire un punteggio massimo pari a 1 (o 100%) e un punteggio minimo pari a 0 (o 0%), essendo il singolo indicatore calcolato come quoziente tra la differenza fra livello effettivo riscontrato a una certa data e obiettivo prestabilito e l’obiettivo prestabilito stesso ● In formule, all’epoca i di rilevazione delle grandezze e di effettuazione del monitoraggio, si ha, pertanto: SV = [LEff(SV) - Obi(SV)]/(Obi(SV) CV = [LEff(CV) - Obi(CV)]/(Obi(CV) SD = [LEff(SD) - Obi(SD)]/(Obi(SD) Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 43 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● LEff è il parametro effettivamente assunto dalla grandezza specifica (SV, CV o SD) alla data di controllo i; ● Ob è il parametro predefinito come traguardo (target) da raggiungere per la specifica grandezza ● Ciascun componente dell’indicatore totale può assumere un importo: o pari a 0% (ipotesi di conseguimento del l’obiettivo del tutto mancato), o compreso tra 0 e 100% (ipotesi di parziale conseguimento dell’obiettivo) o 100% (ipotesi di pieno conseguimento del target) o superiori all’unità o al 100% (overperformance) può essere indicativo di fissazione di obiettivi ex ante non robusta obiettivi raggiungibili, ma sfidanti Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 44 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● In un sistema di management by objectives (MBO), contestuale al sistema di misurazione e gestione della performance, le overperformance dovrebbero essere sporadiche ed eccezionali, in quanto frutto di uno sforzo realmente straordinario e non prevedibile ● le singole variabili (SV, CV e SD) sono concepite in modo sostanzialmente distinto (no interdipendenze tra i punteggi raggiunti dai singoli indicatori, i quali vengono appunto sommati) ● Applicazione più lineare della formulazione ipotesi di equi-ponderazione di tutti i fattori (cioè α = β = 0,5 e ε = γ = 0,5) critica: l’impiego di pesi indifferenziati per tutte le componenti di base della formula non pare particolarmente desiderabile sotto una prospettiva economico-manageriale Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 45 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Non sussistono motivi tali da preferire, l’applicazione a SV e CV di pesi differenziati (queste due grandezze sono legate, rispettivamente, a due esigenze fondamentali e con testuali dell’agire d’impresa efficacia ed efficienza) ● è invece preferibile ricorrere a una differenziazione delle ponderazioni α e β (è preferibile la graduazione del tipo α ≥ β, e, anzi, più restrittivamente, α > β, sempre nel rispetto della condizione vincolante α + β = 1 (o 100%) idea di fondo: assegnare un peso prevalente alle variabili relative alla porzione effettiva e corrente della performance complessiva, a fronte di un peso più contenuto, ma non marginale o trascurabile, attribuito alla componente più potenziale e di lungo termine Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 46 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Motivazioni: o legge di equivalenza finanziaria dei capitali monetari (gli importi più distanti nel tempo hanno una incidenza inferiore sul valore attuale netto) o prudenza nello stimare il terminal value nell’ambito dei modelli di determinazione del valore del capitale economico delle aziende incentrati sui flussi di risultato attesi o recenti impostazioni teoriche, come la teoria delle opzioni reali sottolineano al contempo, proprio in ordine alle prospettive evolutive aziendali più lontane, che il corso d’azioni e gli effetti più o meno remoti di strategie in corso d’attuazione possono essere gestiti nel tempo, purché sia posta adeguata attenzione, ex ante, alle potenzialità di riconversione, cambiamento o riorientamento sottese alle scelte strategiche da assumere ● Non esistono punteggi prefissati dei coefficienti di ponderazione da ritenersi validi o desiderabili in assoluto Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 47 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● La formula dell’indice di total performance index può essere così completata, nel la sua versione generale, come segue: TPI = α x (ε x SV + γ x CV) + β x SD Se Im > Om Se SVA > 0 Se Pm > Am o Im e Om indicano, rispettivamente, gli input e output monetari o finanziari considerati ai fini della verifica dell’esistenza dell’equilibrio finanziario o SVA è un idoneo indicatore di shareholder value added su base annuale o pluriennale o Pm e Am indicano, rispettivamente, le prestazioni rilasciate dall’impresa rispetto alle aspettative espresse dai vari portatori di interesse Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 48 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Significato delle specifiche condizioni: o la dotazione di liquidità deve essere sempre in grado di fronteggiare, nei singoli istanti di attuazione del piano strategico, le uscite immediate o gli impegni di pagamento/liquidazione a brevissimo termine o il valore economico creato per gli azionisti deve essere positivo, il che implica che il costo del capitale percepito dagli azionisti debba essere adeguatamente remunerato o il rapporto tra le prestazioni attese e le aspettative non dovrebbero discostarsi troppo tra loro, soprattutto con riferimento ai portatori di interessi che l’impresa considera rilevanti Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 49 Capitolo 6 – La misurazione dei risultati ● Il Total Performance Index o si configura come un indicatore sintetico di avanzamento o non attribuisce una entità in senso assoluto alla company-wide performance, ma la valuta come manifestazione dell’allineamento dell’operatività aziendale alla strategia vigente e della sostenibilità di quest’ultima alla luce delle pressioni di contesto attuali e prospettiche o non consente una comparazione approfondita tra due o più imprese, se non nel senso che esso può rivelare, al massimo, il grado di progressione di ciascuna entità nell’attuare la propria strategia e, insieme, la confidenza del management nella ragionevolezza del disegno strategico vigente alla luce del superamento o meno dei tre ordini di vincoli predetti Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L’impresa. I fondamenti Copyright © 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl 50