Siref Summer School 2013 Lecce

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VIII EDIZIONE SIREF SUMMER SCHOOL
LECCE 2013
CONTESTI COOPERATIVI
PER GENERARE
OPPORTUNITÀ
Apprendere, formare, agire nel corso della vita: capacità,
democrazia, partecipazione. Nuove politiche per lo
sviluppo
SIREF SUMMER SCHOOL - VII IEDIZIONE
LECCE, 12-13-14 settembre 2013
CONTESTI COOPERATIVI
PER GENERARE OPPORTUNITÀ
La Matrice Biologica dell’Esistenza Umana.
Apprendimento cooperativo Lignaggio e
Responsabilità etica.
Nicolina Pastena
University of Salerno, Italy
SIREF Summer School 12- 14 settembre 2012
Saperi essenziali
meta-domini conoscitivi
contesti relazionali
Significato/senso dell’Educare
Politiche Socio-culturali
e orientamento
educativo-scolastico
Nuova dimensione
dell’Agire Educativo
Nuovo modo di pensare le prospettive
del significato/senso dell’educare.
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La questione si pone in termini di…
…… superamento di logiche educativo/istruttive
dualistiche e di una più pregnante consapevolezza
del valore formativo dei saperi che si concretizza,
in termini di competenze,
nella quantità e nella qualità delle
relazioni attivate
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Dinamiche autopoietico-generative del sapere
Creatività e comprensione in quest’ottica si fondono, i knowhow socio-culturali e personali s’intersecano, originando
nuovi mondi sociali, culturali, personali.
In questa prospettiva, l’acquisizione della
conoscenza/consapevolezza della cultura abitata esige un
profondo atto di riflessione sul particolare modo di vivere la
fitta rete di conversazioni che specificano e conservano
l’assetto socio-culturale d’appartenenza
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Tutto il fluire della vita si compie in un presente
storico che regola e caratterizza le reti di
.
conversazioni, rivelando le profonde trame
relazionali (che rappresentano la matrice
biologica dell’esistenza umana) nelle quali
autonomamente l’uomo si orienta.
Ciò che si conserva definisce e genera ciò che si può
cambiare
(Istituto Matriztico)
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Lignaggio ed Educazione
Il bambino nasce e crea mondi all’interno dell’intricata rete di
trame relazionali, sociali e familiari che costituiscono il suo
ambiente naturale e che ne determinano il suo essere-uomo
L’intero svolgersi della vita umana avviene all’interno di uno spazio
relazionale, nel fluire conversazionale, in una dimensione interattiva
tra il fluire del
languaging e dell’emotioning
(Maturana Dàvila 2006)
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L’inserimento dei giovani nel fluire della convivenza degli adulti,
affermano Maturana e Dàvila, ha determinato l’inizio dell’umano:
infatti, solo quando si consolidò il dominio di convivenza orientato
verso la cooperazione, la condivisione del cibo, la ricerca del
benessere, il gioco nacque il “lignaggio”. Esso prende forma e si
consolida nel dominio del “parlare/conversare” e si esercita, nella
sua matrice culturale, nell’incessante fluire di atti consensuali
sorretti da un certo modo di convivere nel conversare.
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Una Paideia, dunque, che
“abiti l’educativo”,
che si generi essa stessa come sistema complesso-reticolare
in grado di orientare i processi di apprendimento, di imprimere
nella mente di chi apprende le condizioni per
“autoprodurre”
i propri processi cognitivi, per organizzare schemi mentali,
procedure, strutture, interconnessioni reticolari per nuove
situazioni cognitive e per nuovi sistemi operativi
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Se l’essere umano vive e si realizza
all’interno di
complesse reti di relazioni
e se, “una collezione di sistemi viventi
integranti una unità composita
attraverso relazioni che non implicano
la loro autopoiesi non è un sistema
sociale, e i fenomeni propri del suo
operare come tale unità composita non
sono fenomeni sociali”…..
… è proprio la natura
intrinseca,
bio-psico-fisicorelazionale
l’anello di congiunzione
che collega l’uomo al
suo mondo e agli infiniti
altri mondi con i quali
viene a contatto e con i
quali si
accoppia strutturalmente
in un processo
autopoietico,
nel quale realizza i
progetti della propria
esistenza
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Avremo un mondo tanto più ricco e positivo, quanto maggiormente estesa sarà la
capacità di linguaggiare ed emozionarsi tra i soggetti umani che producono
l’Universo-Mondo.
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Neurofisiologia e neurofenomenologia della
conoscenza
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La natura relazionale dei processi che regolano la conoscenza
sembra avere radici neurofisiologiche e neurofenomenologiche e
sembra essere alla base dei processi neurali che regolano
l’evolversi della coscienza/conoscenza umana.
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L’analisi neurofisiologica del pensiero di
JOSEPH ZHUO TSIEN
Tsien, fondatore dello Shanghai Institute of Brain
Functional Genomics presso l’Università Normale della
Cina Orientale oggi direttore del Center for Systems
Neurobiology dell’università di Boston.
I suoi studi sono principalmente rivolti alla ricerca di un
codice neurale in grado di spiegare l’esperienza
fenomenologicamente vissuta attraverso l’osservazione di
specifici processi biologici.
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Tsien e il suo gruppo, in un ambito di ricerca fondamentalmente
biomedico e attraverso un insieme combinato e complesso di
sperimentazioni, hanno elaborato un’interessante teoria sul
meccanismo di base con cui il cervello sarebbe in grado di trasformare
l’esperienza in memoria.
Clan di neuroni
implicati nella codifica, affermano, compiono una selezione delle
esperienze memorizzate, dando loro un senso e trasformandole in
conoscenza. Questa straordinaria scoperta potrebbe permettere, in un
futuro non lontano, addirittura di decifrare il
codice neurale universale
consentendo la lettura dei ricordi di un essere umano dal
monitoraggio della sua attività cerebrale.
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Al di là del sofisticato meccanismo d’azione della ricerca, che vede
interessata la zona CA1 dell’ippocampo, osservazione interessante è la
natura dei meccanismi d’azione e del comportamento delle cellule neurali.
In questo modello teorico ciascun evento è rappresentato da un gruppo di
clan neuronali che codificano caratteristiche diverse; un clan è
rappresentato, a sua volta, da un insieme di neuroni che rispondono (o
tentano di rispondere) in maniera simile ad ogni stimolo, lavorando quindi
in sintonia nella codifica degli eventi.
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I “clan neuronali”
Un clan è un gruppo di neuroni che risponde in
modo simile a un determinato evento, e si
comporta perciò collettivamente come una sola,
robusta unità di codifica.
Ciascuno specifico evento è sempre
rappresentato da un gruppo di clan neuronali che
codificano caratteristiche diverse.
La regione CA1 dell’ippocampo riceve segnali da
molte regioni cerebrali e sistemi sensoriali, e
questo molto probabilmente influenza il tipo di
informazione codificato da un particolare clan.
Si ritiene quindi che i clan neuronali siano le unità
di codifica che generano i ricordi, e che siano
abbastanza robusti da rappresentare
l’informazione, anche se alcuni neuroni possono
variare la loro attività.
Illustrazione schematizzata di clan
che codificano l’esperienza del terremoto
(ogni colore rappresenta un clan)
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Poliedro degli eventi
Il cervello si serve dei clan neuronali per la discriminazione
degli eventi codificati nella memoria. In una visione
tridimensionale dello schema d’azione elaborato da Tsien
ogni esperienza viene rappresentata su una piramide a vari
livelli; ogni piramide è considerata parte integrante di un
poliedro che, a sua volta, rappresenta la categoria comune a
tutte le piramidi. Questo modello di codificazione dei ricordi
rappresenta in maniera chiara e inopinabile la natura
dinamica del cervello umano e le sue straordinarie capacità.
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Poliedro degli eventi
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Il Radical Embodiment di E. Thompson e
F.Varela
La loro posizione si colloca all’interno di un circuito enattivo come
nuovo approccio neuroscientifico al problema.
Qui la neurofenomenologia diventa proposta metodologica che
cerca di scrutare, studiare, osservare, comprendere e analizzare
l’attività cerebrale (descrizione in terza persona) non trascurando
l’esperienza soggettiva (descrizione in prima persona).
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Il Radical Embodiment di E. Thompson e
F.Varela
L’identità coscienziale assume, in questa prospettiva, natura puramente
relazionale ed esiste solo come pattern relazionale (la coscienza non è fumo
che esce dal cervello).
Si manifesta attraverso una sincronia ritmica di scariche sinaptiche che ben
evidenziano il duplice andamento della causazione.
Se mappati a livello di singoli neuroni, le interazioni chimico-elettriche non si
manifestano con una direzionalità precisa e non presentano un quadro
d’insieme organico; rappresentano, però, le unità minime indispensabili per
l’emergere di un livello di organizzazione superiore, espressione di uno stato
coscienziale ben definito e organizzato e che, una volta emerso, condiziona il
funzionamento di ogni singolo neurone sincronizzandone e ordinandone
l’azione.
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Il Radical Embodiment di E. Thompson e
F.Varela
L’emergenza determina, quindi, il concretizzarsi di un circolo di dipendenze
causali locale-globale. Per Varela questo circolo di dipendenze riscontrabile
ad un livello neuro-fisio-anatomico, dove ad ogni struttura bio-chimicofisiologica corrisponde un’altra struttura che in senso afferente chiude il
cerchio.
Questo approccio mira dunque a mappare i substrati neurali della
conoscenza/coscienza a livello di modelli emergenti dinamici e transitori
dell’attività cerebrale su larga scala, piuttosto che a livello di circuiti particolari
o di classi di neuroni.
Quella di Varela è una teoria affascinante che pone le basi dell’emergentismo
su posizioni di co-determinazione di cause reciproche, coinvolgendo in un
circolo autoreferenziale fenomenico la mente, il corpo, il mondo.
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Fig. 1 - Long-range synchronizations between widely separated brain regions during cognitive tasks. (Varela 2001)
Fig. 1. The shadow of a perception. Average scalp distribution of gamma activity and ph ase synchrony. EEG wa s recorded from electrodes at the scalp surface.
Subjects were shown upright and upside-down Mooney figures (high contrast fac es), wh ich are ea sily perceived as fac es when presented upright, but usually perceived
as meaningle ss blac k-and-white forms when upside-down. The subjects’ task was a rapid two-choice button response of whether or not they perceived a face at first
glance. Color coding ind icates gamma power (averaged in a 34–40 Hz frequency range) over a given electrode and during a 18 0 ms time window, from stimulation
onset (0 m s) to motor response (720 ms). Gamma activity is spatially homogenous and simi lar bet ween conditions over time. By contrast, phase synchrony is
markedly regional and dif fers between conditions. Synchrony bet ween electrode pairs is indicated by black and gr een lines lines, corresponding to a significant
increa se or decrea se in synchrony, respectively. These are shown only if the synchrony value is b eyond the distribution of shuffled data s ets (P < 0.01; see m ethods ,
Ref. 18). Modified from Ref. 18.
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NOTE BIBLIOGRAFICHE
Maturana H., Varela F.J., Autopoiesis and cognition ( tr. it), Marsilio, Venezia 1985.
Maturana H., Varela F.J., Macchine ed esseri viventi. L’autopoiesi e l’organizzazione
biologica, Astrolabio Ubaldini, 1992
Maturana H., Devila X., Emozioni e Linguaggio in Educazione e Politica, Eleuthera, Milano,
2006.
Pastena N., Il Giano Bifronte della Pedagogia Contemporanea, De Nicola, Napoli, 2012.
Popper K.R, Conoscenza oggettiva. Un punto di vista evoluzionistico [1972], Armando, Roma
1975.
Thompson E., Varela F., Radical embodiment: neural dynamics and consciousness,
Cognitive Sciences, 2001
Tsien J. Z., Genetic Overexpression of NR2B Subunit Enhances Social Recognition Memory
for Different Strains and Species, Plos One 2012
Tsien J. Z., A hierarchical probabilistic model for rapid object categorization in natural scenes,
Plos One 2011
Tsien, J. Z., The memory code, Sci Am. 2007
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