DEFINIZIONE DI ICTUS Disfunzione focale o globale dell‟encefalo dovuta a causa vascolare che determina segni e sintomi neurologici di durata superiore a 24 ore ad insorgenza acuta o subacuta ESORDIO ED ANDAMENTO insorgenza acuta deficit neurologico focale (emiparesi, emianestesia, emianopsia, atassia, afasia, diplopia, paralisi facciale, disartria, disfagia, etc.) andamento peggiorativo (ictus ingrediens) andamento migliorativo (tia, minor stroke) stazionarieta‟ DIAGNOSI DIFFERENZIALE DELL‟ICTUS Ipoglicemia Aura Emicranica Crisi Epilettica Meningite Sclerosi Multipla Paralisi di Bell Lesioni Spinali EZIOPATOGENESI Aterotrombotica Cardioembolica Lacunare Da altre cause (malattie ematologiche, vasculiti, dissezione arteriosa, etc.) EZIOPATOGENESI CONCOMITANZA ALTRE CAUSE DI PIU' POSSIBILI 5% CAUSE 10% PATOLOGIA DEI PICCOLI VASI INTRACRANICI 20% CARDIOEMBOLIA 20% ATEROTROMBOEMBOLIA 45% ICTUS ISCHEMICO A. CEREBRALE ANTERIORE A. CEREBRALE MEDIA ICTUS ISCHEMICO A. CEREBRALE ANTERIORE A. CEREBRALE MEDIA A. CORIOIDEA ANTERIORE A. CEREBRALE POSTERIORE ICTUS ISCHEMICO A. CEREBRALE ANTERIORE A. CEREBRALE MEDIA A. CORIOIDEA ANTERIORE A. CEREBRALE POSTERIORE ICTUS ISCHEMICO A. CEREBRALE MEDIA B. CORIOIDEA ANTERIORE C. CEREBRALE POSTERIORE FATTORI DI RISCHIO Eta‟ Familiarità Razza Ipertensione arteriosa Diabete mellito Dislipidemia Cardiopatie Fumo Iperomocisteinemia INCIDENZA DELL‟ICTUS NELLA DONNA Nel 1999 102.000 donne sono morte di ictus Le donne hanno un‟incidenza minore di ictus rispetto agli uomini ma una più elevata mortalità Maggiore aspettativa di vita rispetto agli uomini Predominanza di malattie autoimmuni nella donna RUOLO DELL‟AUTOIMMUNITA‟ Il 5% della popolazione mondiale sviluppa malattie autoimmuni (AD) Il 78% sono donne Le donne hanno un rischio maggiore di 2,7 volte di sviluppare un AD rispetto agli uomini La predominanza di donne tra i pazienti affetti da patologie autoimmuni ha posto l‟accento sul ruolo degli ormoni sessuali sul sistema immunitario RUOLO DELL‟AUTOIMMUNITA‟ Le donne hanno una diversa età di esordio che coincide con l‟età riproduttiva e con l‟aumento dei livelli ormonali Tale evidenza è confermata dall‟aggravarsi delle malattie autoimmuni in gravidanza e durante alcune fasi del ciclo mestruale Questo suggerisce che gli estrogeni potenziano la risposta immunitaria mentre gli androgeni la sopprimono RUOLO DELL‟AUTOIMMUNITA‟ RUOLO DELL‟AUTOIMMUNITA‟ Estrogeni e prolattina: attivano i linfociti Th-2 con conseguente attivazione di linfociti B e formazione di anticorpi Androgeni: maturazione linfociti Th-1 con attivazione di cellule CD8+ La deregolazione determina la patologia autoimmune INIBIZIONE CROMOSOMA X MONOSOMIA CROMOSOMA X La monosomia X non è una condizione patologica poiché ogni donna ha una percentuale, che aumenta con l‟età, di cellule con un solo cromosoma X compresa tra lo 0,5 e il 2% Nelle donne con cirrosi biliare primitiva questa percentuale arriva al 13% Tale fenomeno si riscontra in altre AD a prevalenza femminile Si ipotizzando che il problema sia „epigenetico‟: non un errore di scrittura ma un‟anomalia nel modo in cui i geni regolano l‟attività delle cellule dell‟organismo In ogni coppia di cromosomi sessuali di una donna sana, uno è inattivato. In passato si pensava che fosse quasi del tutto „spento‟; in realtà su di esso funzionano circa il 20% dei geni viene a mancare il contributo dato da quella piccola percentuale di geni attivi del cromosoma inattivo MICROCHIMERISMO La gravidanza è uno stato di reciproca tolleranza tra la madre e il feto Il meccanismo attraverso cui il feto evade il sistema immunitario materno rimane una questione irrisolta. La tolleranza materna dell‟allotrapianto fetale, invece, è il risultato dell‟integrazione di numerosi meccanismi promossi dalle cellule NK, dalle cellule presentanti l‟antigene (APC) e dalle cellule T presenti nella decidua della placenta materna La sopravvivenza di cellule fetali nei tessuti materni è definita microchimerismo L‟identificazione di sequenze del cromosoma Y nel DNA ottenuto da biopsie di pelle di donne affette da AD, che avevano partorito un maschio si ritiene che potrebbe essere la quantità e non la sola presenza di DNA fetale il fattore cruciale per la patogenesi delle AD VASCULITI Gruppo eterogeneo di affezioni caratterizzate da fenomeni flogistici e necrotici a carico della parete dei vasi, con conseguente ischemia dei tessuti tributari. Possono essere confinate al SNC (VPSNC) o dare segni di interessamento sistemico/multiorgano. Le VPSNC sono rare, mentre le complicanze neurologiche in corso di vasculite sistemica possono raggiungere il 7080% dei casi. Terapia generale: immunosoppressiva (steroidi, ciclofosfamide etc), Plasmaferesi CLASSIFICAZIONE VASCULITI manifestazioni sistemiche esami di primo livello esami di secondo livello ricerca su siero di anticorpi specifici e di evidenze clinico-laboratoristiche di coinvolgimento extranervoso esame del liquor, neuroimmagini, angiografia cerebrale, elettromiografia •astenia, anoressia, diarrea •artralgie, mialgie •eritema malare/maculopapulare, alopecia, lupus discoide •anemia, leucopenia linfopenia, trombocitopenia, LAC, splenomegalia, linfadenopatia •mononevrite multipla/polineuropatia sensitivo-motoria distale •pericardite, miocardite, endocardite, vasculite coronarica con IMA, pleurite, polmonite lupica o interstiziale •Proteinuria, cilindri cellulari nelle urine, sindrome nefrosica, IRC •trombosi arteriose o venose, aborti •vasculite retinica, sindrome sicca ANA, anti-DNAds, antiSm su siero Come sopra •cheratocongiuntivite secca •xerostomia •poliartrite simmetrica •noduli reumatoidi periarticolari •acidosi tubulare renale, IRC •mononevrite multipla/polineuropatia sensitivo-motoria distale •pleuriti, fibrosi polmonare, polmoniti interstiziali •Pericarditi fattore Reumatoide, anti-Ro, anti-La, ANA, crioglobuline su siero come sopra anti-scl 70 su siero Come sopra vasculiti secondarie a connettivopatie LES artrite reumatoide, sindrome di Sjögren sclerodermia •fenomeno di Raynaud •tumefazione e sclerosi delle dita e del volto •rigidità articolare, miopatia •interessamento gastroenterico •fibrosi polmonare, ipertensione polmonare •pericarditi, fibrosi miocardica •IRC, crisi ipertensive •xerostomia, xeroftalmia Tab. 1/3 manifestazioni sistemiche vasculiti (primitive) sistemiche esami di primo livello esami di secondo livello pANCA, cANCA, anti-PR3, antiMPO, biopsia extranervosa esame del liquor, neuroimmagini, angiografia cerebrale, EMG granulomatosi di Wegener •sinusite, rinorrea ematica o purulenta, otite media sierosa •tosse,emottisi, dispnea per interessamento polmonare •manifestazioni oculari •porpora e noduli cutanei •pericardite, miocardiopatia, vasculite coronarica •mononevrite multipla, nevriti dei nervi cranici •glomerulonefrite con ematuria, proteinuria, cilindri eritrocitari, IR progressiva •astenia, malessere, febbre nelle fasi di attività cANCA, biopsia di seni paranasali, polmone, rene Come sopra Churg-Strauss •Eosinofilia •attacchi asmatici gravi •lesioni cutanee (noduli, porpora) •cardiopatia •nefropatia •febbre, astenia, calo ponderale eosinofilia, biopsia extranervosa Come sopra panarterite nodosa •IRC, ipertensione •artriti, artralgie, mialgie •neuropatie periferiche, mononevrite multiple •coinvolgimento dell‟apparato gastroenterico •rash, noduli, infarti cutanei, livedo reticularis, fenomeno di Raynaud •insufficienza cardiaca, infarto miocardico, pericardite •dolore testicolare, ovarico, dell‟epididimo biopsia extranervosa (muscolo, nervi periferici), HbsAg, anti HCV Come sopra arterite a cellule giganti •cefalea, febbre, VES elevata •astenia, anoressia, calo ponderale •ispessimento nodulare dell‟arteria temporale •neurite ischemica del nervo ottico •claudicatio della mandibola •polimialgia reumatica •infarti miocardici e viscerali VES, ecocolor-Doppler arterie temporali biopsia arteria temporale arterite di Takayasu •astenia, malessere, febbre, sudorazione notturna, anoressia, calo ponderale, artralgie •assenza dei polsi periferici •dolore e sofferenza ischemica di arto superiore con fenomeno di Raynaud •ischemica intestinale •ipertensione arteriosa e danno renale •claudicatio arti inferiori •dolore toracico, dispnea, IMA studio angiografico completo dell‟aorta biopsia vascolare HLA B5, Pathergy test, anticorpi anti-mucosa orale umana esame del liquor, neuroimmagini malattia di Behçet Tab. 2/3 •ulcere aftose ricorrenti del cavo orale e genitale •follicolite, eritema nodoso, esantema acneiforme •irite, uveite posteriore, uveite con ipopion, •artrite •trombosi venosa periferica o più raramente arteriosa CLASSIFICAZIONE VASCULITI manifestazioni sistemiche esami di primo livello esami di secondo livello vasculiti secondarie a infezioni emocromo con formula, emocolture, sierologia su siero. VES e proteina C reattiva. EMG PCR su liquor, imaging cerebrale, biopsia cerebrale o del nervo surale in casi selezionati. tubercolosi esame del liquor, compreso esame microscopico e colturale per M. tuberculosis PCR per M. tuberculosis su liquor esame del liquor, compresa sierologia per Borrelia PCR per Borrelia Burgdorferi su liquor VDRL, FTA-ABS PCR per T. pallidum su liquor malattia di Lyme eritema migrante, artralgie sifilide varicella Zoster Zoster oftalmico esame del liquor, compresa sierologia per VZV PCR per VZV su liquor HIV infezioni da germi opportunisti esame del liquor, compresa sierologia per HIV e per patogeni opportunisti (CMV, toxoplasma, VZV, funghi…) PCR per HIV e per germi opportunisti su liquor; biopsia cerebrale nella diagnosi differenziale tra infezioni opportunistiche e malignità epatite B, C epatite, cirrosi epatica HBsAg, anti HCV, crioglobuline PCR per HBV e HCV su liquor protozoi esame del liquor, compreso esame microscopico, colturale e sierologia PCR (se disponibile) su liquor funghi esame del liquor, compreso esame microscopico, colturale e sierologia biopsia cerebrale vasculiti in corso di abuso di sostanze psicotrope segni di tossicodipendenza, endocarditi batteriche screening tossicologico su siero/urine, sierologia per HIV esame del liquor, imaging cerebrale, angiografia cerebrale vasculiti paraneoplastiche legate al tumore primitivo (più frequentemente microcitoma polmonare) anticorpi anti-Hu su siero anticorpi anti-Hu su liquor Tab. 3/3 VASCULITI MANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE Encefalopatia da vasculite intracranica: deficit della vigilanza, deterioramento cognitivo, allucinazioni, cefalea Multinevriti su base ischemica (per occlusione dei vasa nervorum) Emorragia intraparenchimale o subaracnoidea, spesso complicate da crisi comiziali e meningiti asettiche VASCULITI e ICTUS Causa rara di ictus (raramente l‟ictus o il TIA sono la manifestazione iniziale o principale) Di solito coinvolgono arterie di piccolo calibro e arteriole. Forme più comuni: arterite di Horton, LES, sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi. Quadro clinico: cefalea, deficit neurologici focali associati o preceduti da segni di disfunzione cerebrale diffusa (confusione mentale, rallentamento ideomotorio, sonnolenza). Andamento fluttuante, ma lentamente progressivo. VASCULITI DIAGNOSI Es. di laboratorio: aumento markers infiammatori, tranne che nelle VPSNC. Neuroimaging: multiple lesioni focali o puntiformi a livello della sostanza bianca sottocorticale, captanti Gadolinio, con associate note di atrofia cortico-sottocorticale. EEG: rallentamenti diffusi e focali Liquor: pleiocitosi linfocitaria, iperprotidorrachia Angiografia: arterie irregolari e tortuose (aspetto “a corona di rosario”) Biopsia cerebrale: necrosi fibrinoide e infiltrati infiammatori a carico delle arterie HORTON - DEFINIZIONE L‟arterite a cellule giganti (ACG) è un‟arterite granulomatosa che colpisce prevalentemente le arterie originate dall‟arco aortico, determinando danni ai tessuti da queste irrorate Colpisce soggetti di età maggiore di 50 anni. Nel 40-50% dei casi associata a polimialgia reumatica Prevalente nelle donne HORTON - CARATTERISTICHE CLINICHE Cefalea 70% Calo ponderale 50% Perdita delle pulsazioni dell‟a. temporale Claudicatio mandibolare Astenia Febbre PMR Sintomi visivi Anemia 45% 45% 40% 40% 40% 30% 20% HORTON - CARATTERISTICHE CLINICHE Arterie del cuoio capelluto tumefatte 20% Soffi arteriosi 20% Perdita del visus Sinovite Anomalie del SNC Sensibilità del seno carotideo Claudicatio della deglutizione Claudicatio della lingua 15% 15% 15% 10% 10% 5% HORTON - ESAMI DI LABORATORIO E STRUMENTALI VES aumentata e degli indici di flogosi; Anticorpi antifosfolipidi nel 60% Doppler dell‟arteria temporale Biopsia arteria temporale: modificazioni istologiche con tratti di arteria normale; il 25% ha un‟istologia normale alla biopsia bilaterale e in sezioni multiple; dovrebbe essere eseguita precocemente poiché gli steroidi modificano il quadro istologico HORTON HORTON HORTON SINDROME ANTICORPI ANTIFOSFOLIPIDI E‟ una coagulopatia acquisita caratterizzata da trombosi arteriose e venose e da aborti ricorrenti Anticorpi Anticardiolipina Anticorpi Lupus Anticoagulant Anticorpi Anti beta 2glicoproteina1 Anticorpi Fosfatidilserina SINDROME ANTICORPI ANTIFOSFOLIPIDI Inizialmente scoperti dall‟osservazione di un prolungato aPTT in pazienti con LES da cui il termine Anticorpi “Lupus” Anticoagulant Frequentemente riscontrati in pazienti non affetti da LES In vitro determinano un prolungato aPTT In vivo determinano uno stato di ipercoagulabilità SINDROME ANTICORPI ANTIFOSFOLIPIDI Forma Primaria Anticorpi Con Eventi Trombotici senza una malattia sottostante Forma Secondaria Anticorpi con Eventi Trombotici con malattia sottostante (es. LES) Forma Catastrofica Episodi tromboembolici Polidistrettuali MANIFESTAZIONI CLINICHE CRITERI CLINICI Trombosi Uno o più episodi clinici di trombosi di arterie, vene o piccoli vasi in vari tessuti o organi Morbidità in gravidanza Uno o più aborti dopo la decima settimana di gestazione Uno o più parti prematuri prima della 34esima settimana dovuti a severa preeclampsia, eclampisia o insufficienza placentare Tre o più aborti consecutivi e spontanei prima della decima settimana non riconducibili ad altre cause CRITERI DI LABORATORIO Riscontro di Anticorpi Anticardiolipina, Fosfatidilserina, Beta 2glicoproteina confermato da un secondo test a distanza di dodici settimane Test coagulativi fosfolipide-dipendenti che definiscono la positività del lupus anticoagulant confermati a distanza di dodici settimane aPTT Tempo di veleno di vipera di Russel diluito Tempo di diluizione al caolino Tempo di Protrombina diluito Tempo di Inbizione della tromboplasmina tissutale PATOGENESI CONDIZIONI ASSOCIATE Vasculiti Tumori Farmacoindotte (Fenitoina, Idralazina, Clorpromazina) Associata a emodialisi Trauma Vascolare SINDROME ANTICORPI ANTIFOSFOLIPIDI ED ICTUS ISCHEMICO Bisogna Sospettare uno stato di ipercoagulabilità in pazienti con ictus ischemico quando: Età < 50 anni in assenza di altre cause Storia di multipli e criptogenetici ictus Precedente storia di trombosi venose Familiarità per trombosi Anormalità alle prove di coagulazione Gli anticorpi Antifosfolipidi dovrebbero essere sospettati in pazienti con storie di aborti multipli, demenza, neuropatia ottica e trombocitopenia TRATTAMENTO DELLA SINDROME ANTICORPI ANTIFOSFOLIPIDI Paziente asintomatico senza fattori di rischio e familiarità negativa per trombosi o aborti Nessun trattamento Paziente Asintomatico con familiarità positiva Profilassi antiaggregante PAPS con trombosi venosa Eparina embricata con warfarin o LMWH per 6/12 mesi PAPS con trombosi arteriosa o infarto Uso di anticoagulanti è controverso SAPS con trombosi venosa o arteriosa Antiaggregante e Anticoagulante SINDROME DI SNEDDON Arteriopatia non infiammatoria delle arterie di piccolo e medio calibro 4 casi per un milione di abitanti Donne, esordio 40 anni Sporadica o ereditaria Clinica: livedo racemosa, eventi cerebrali ischemici che portano a demenza sottocorticale, emicrania Diagnosi: angiografia, biopsia cutanea, 1/3 dei casi presenta LAC Terapia: antiaggregante SINDROME DI SUSAC Endoteliopatia autoimmune Donne dai 20 ai 40 anni Microangiopatia retinica, cocleare, cerebrale che causano microinfarti Triade: encefalopatia con demenza sottocorticale, ipoacusia per le medie e basse frequenze, dirtubi del visus fino a ciecità. Diagnosi: RM encefalo (infarti multilpi, tipici a “palla di neve” nel corpo calloso), FAG, test audiometrico. Terapia: immunosoppressori e antiaggreganti