1 Ciao! Il tuo Osservatorio di “Monte Rosa” si apre questa mattina e così inizia questa avventura alla scoperta del cielo, per conoscere e comprendere quel che succede nell’Universo, di cui la nostra Terra fa parte. Ma è proprio necessario un telescopio per guardare il cielo sia durante il dì che durante la notte (cioè in qualunque momento del giorno)? Certo, se abiti in città, e, al mattino, vai a scuola ancora assonnato è saggio guardare avanti e stare molto attentio al traffico. Ed alla sera, quando cala la notte, le città sono molto illuminate ed è veramente difficile vedere qualcosa oltre alla luce dei lampioni e poi, si sa, devi a letto presto! Se invece abiti in campagna, o in collina, hai sicuramente una maggiore familiarità con il cielo e conosci meglio quel che vi succede. Ed ecco qui il primo esercizio: guarda spesso il cielo durante la giornata. Basta poco, alza la testa ogni tanto, sia al dì che quando fa scuro, per osservare il cielo. Una sola raccomandazione: non fissare mai il Sole direttamente, può danneggiarti gli occhi! 1 2 Basta il cortile della scuola durante l’intervallo tra le lezioni, il balcone di casa appena il Sole tramonta: comincia a “guardare”. Inizia con brevi momenti di osservazione, ma ogni giorno: segui ad esempio la Luna, scopri se c’e’ o non c’e’ ed a che ora la vedi. Guarda giorno dopo giorno come varia la parte che vedi luminosa ed in quale zona di cielo la vedi. Ma dov’è la Luna quando non la vedi? La Luna, la Terra fanno parte del Sistema Solare. La prima tappa alla scoperta del cielo inizia proprio dal Sistema Solare. Le stesse parole “Sistema Solare”, cioè Sistema del Sole, indicano un insieme molto popolato di corpi anche molto diversi gli uni dagli altri, attorno al nostro Sole. Di questo insieme di corpi fa parte una stella, il nostro Sole, nove pianeti (Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone) ed almeno cento satelliti di questi pianeti. Ma oltre a questi troviamo anche migliaia di asteroidi e miliardi di nuclei di comete. Questi sono i componenti del Sistema Solare adesso proviamo a descriverlo un po’ meglio soprattutto come dimensioni. Come te lo immagini? E quanto grande? Esperimento (da eseguire all’aperto o in un lungo corridoio, ma deve essere veramente lungo!) Fai finta che la Terra disti un passo dal Sole. Metti quindi due segnali uno per il Sole e uno per la Terra (la nostra unità di misura è dunque il passo, cioè la distanza media Terra- Sole). Parti dal Sole: trovi subito Mercurio, il pianeta che dista “mezzo 2 3 passo” dal Sole, Venere, la Terra a “un passo” e Marte a circa un passo e mezzo. Questi vengono chiamati pianeti “terrestri”, solidi. Procedi ancora nella stessa direzione: trovi i cosiddetti pianeti giganti, a causa delle loro dimensioni Giove, Saturno, Urano, Nettuno. Questi pianeti non sono solidi ma sono formati da gas, hanno molti satelliti che girano loro intorno, così come i pianeti girano attorno al Sole. A 40 passi dal Sole c’è Plutone, il più lontano dei pianeti, solido. Da qui continua a camminare e a contare passi, arrivi fino a 1000 (se il nostro cortile, o corridoio, è abbastanza lungo). In questa zona detta “fascia di Kuiper” sono contenuti gli asteroidi: corpi solidi, rocciosi, di dimensioni e forme abbastanza diverse le une dalle altre. Gli asteroidi infatti possono avere forme tonde, a sigaro o anche più irregolari, e dimensioni che vanno dalle decine alle diverse centinaia di chilometri. Questa zona però ha la forma di un disco piuttosto spesso. Al di fuori, oltre i 1000 passi e fino a 100.000 passi (ma quanti sono!!!!, non riesci più a contarli) troviamo la “nube di Oort” che contiene miliardi di nuclei di comete, “sassi” delle dimensioni di qualche chilometro ricoperti da uno strato di gas ghiacciato. I pianeti, ad eccezione di Plutone, girano attorno al Sole tutti praticamente su di un piano. Per completare la descrizione occorre dire che fra Giove e Marte si trova una zona di piccoli asteroidi. Se hai fatto l’esperimento ti sei reso conto di quanto piccola sia la zona dei pianeti rispetto alla grande “palla” della Nube di Oort, che delimita all’esterno la vera forma del Sistema Solare. MA ATTENZIONE !!! Fai sempre finta: …immagina di essere fuori dal nostro Sistema Solare; bene, da molto molto lontano, ad esempio da una stella molto vicina al nostro Sole (Alpha del Centauro nella finzione sarebbe distante più di 200.000 passi), vedresti tutto il 3 4 Sistema Solare come una sfera, una palla decisamente grande, circa 100.000 passi di raggio; prova a immaginarlo (ma ricorda che è una sfera!!!). Attenzione quindi, l’esercizio che hai fatto per immaginare le dimensioni relative delle varie zone del Sistema Solare non ti deve trarre in inganno: la vera forma del sistema nel suo complesso è quella di una gigantesca sfera. Ricorda che tutto quello di cui abbiamo parlato è un “sistema”, un tutt’uno... Potremmo immaginarlo all’incirca come una cipolla che contiene diversi strati di dimensioni diverse... Prova a disegnarlo, dopo quello che è stato detto, a rappresentarlo con il Das o plastilina , a fotografare ciò che hai fatto e a mandarcelo... Anche se lo si conosce fin dalla notte dei tempi, sul Sistema Solare si continuano a fare scoperte. Nel 2002 è stato scoperto un grosso corpo della fascia di Kuiper a cui è stato dato il nome provvisorio di Quaoar, divinità degli indiani di America della regione di Los Angeles. E’ un corpo più piccolo di Plutone, ma non tantissimo: il suo diametro è circa la metà di quello di Plutone. Nel 2003 è stata la volta di Sedna di dimensioni maggiori di Quaoar . Ma come fanno tutti questi corpi a stare insieme e quindi a fare un unico Sistema? Ne parleremo nelle prossime pagine. 4