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Ciao!
Il tuo Osservatorio di “Monte Rosa” si apre questa mattina e così inizia questa
avventura alla scoperta del cielo, per conoscere e comprendere quel che
succede nell’Universo, di cui la nostra Terra fa parte.
Ma è proprio necessario un telescopio per guardare il cielo sia durante il dì che
durante la notte (cioè in qualunque momento del giorno)?
Certo, se abiti in città, e, al mattino, vai a scuola ancora assonnato è saggio
guardare avanti e stare molto attentio al traffico. Ed alla sera, quando cala la
notte, le città sono molto illuminate ed è veramente difficile vedere qualcosa oltre
alla luce dei lampioni e poi, si sa, devi a letto presto! Se invece abiti in campagna,
o in collina, hai sicuramente
una maggiore familiarità con il cielo e conosci
meglio quel che vi succede.
Ed ecco qui il primo esercizio: guarda spesso il cielo durante la giornata. Basta
poco, alza la testa ogni tanto, sia al dì che quando fa scuro, per osservare il cielo.
Una
sola
raccomandazione:
non
fissare
mai
il
Sole
direttamente, può danneggiarti gli occhi!
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Basta il cortile della scuola durante l’intervallo tra le lezioni, il balcone di casa
appena il Sole tramonta: comincia a “guardare”. Inizia con brevi momenti di
osservazione, ma ogni giorno: segui ad esempio la Luna, scopri se c’e’ o non c’e’
ed a che ora la vedi. Guarda giorno dopo giorno come varia la parte che vedi
luminosa ed in quale zona di cielo la vedi.
Ma dov’è la Luna quando non la vedi?
La Luna, la Terra fanno parte
del Sistema Solare. La prima
tappa alla scoperta del cielo
inizia
proprio
dal
Sistema
Solare.
Le
stesse
parole
“Sistema
Solare”, cioè Sistema del Sole,
indicano
un
insieme
molto
popolato di corpi anche molto
diversi gli uni dagli altri, attorno
al nostro Sole.
Di questo insieme di corpi
fa parte
una stella, il nostro Sole, nove pianeti
(Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone) ed
almeno cento satelliti di questi pianeti.
Ma oltre a questi troviamo anche migliaia di asteroidi e miliardi di nuclei di
comete. Questi sono i componenti del Sistema Solare adesso proviamo a
descriverlo un po’ meglio soprattutto come dimensioni.
Come te lo immagini? E quanto grande?
Esperimento
(da eseguire all’aperto o in un lungo corridoio, ma deve essere veramente lungo!)
Fai finta che la Terra disti un passo dal Sole. Metti quindi due segnali uno per il Sole
e uno per la Terra (la nostra unità di misura è dunque il passo, cioè la distanza
media Terra- Sole). Parti dal Sole: trovi subito Mercurio, il pianeta che dista “mezzo
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passo” dal Sole, Venere, la Terra a “un passo” e Marte a circa un passo e mezzo.
Questi vengono chiamati pianeti “terrestri”, solidi.
Procedi ancora nella stessa direzione: trovi i cosiddetti pianeti giganti, a causa
delle loro dimensioni Giove, Saturno, Urano, Nettuno. Questi
pianeti non sono
solidi ma sono formati da gas, hanno molti satelliti che girano loro intorno, così
come i pianeti girano attorno al Sole.
A 40 passi dal Sole c’è Plutone, il più lontano dei pianeti, solido.
Da qui continua a camminare e a contare passi, arrivi fino a 1000 (se il nostro
cortile, o corridoio, è abbastanza lungo). In questa zona detta “fascia di Kuiper”
sono contenuti
gli asteroidi: corpi solidi, rocciosi, di dimensioni e forme
abbastanza diverse le une dalle altre. Gli asteroidi infatti possono avere forme
tonde, a sigaro o anche più irregolari, e dimensioni che vanno dalle decine alle
diverse centinaia di chilometri. Questa zona però ha la forma di un disco piuttosto
spesso.
Al di fuori, oltre i 1000 passi e fino a 100.000 passi (ma quanti sono!!!!, non riesci più
a contarli) troviamo la “nube di Oort” che contiene miliardi di nuclei di comete,
“sassi” delle dimensioni di qualche
chilometro ricoperti da uno strato di gas
ghiacciato.
I pianeti, ad eccezione di Plutone, girano attorno al Sole tutti praticamente su di
un piano. Per completare la descrizione occorre dire che fra Giove e Marte si
trova una zona di piccoli asteroidi.
Se hai fatto l’esperimento ti sei reso conto di quanto piccola sia la zona dei
pianeti rispetto alla grande “palla” della Nube di Oort, che delimita all’esterno la
vera forma del Sistema Solare.
MA ATTENZIONE !!!
Fai sempre finta: …immagina di essere fuori dal nostro Sistema Solare; bene, da
molto molto lontano, ad esempio da una stella molto vicina al nostro Sole (Alpha
del Centauro nella finzione sarebbe distante più di 200.000 passi), vedresti tutto il
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Sistema Solare come una sfera, una palla decisamente grande, circa 100.000
passi di raggio; prova a immaginarlo (ma ricorda che è una sfera!!!).
Attenzione quindi, l’esercizio che hai fatto per immaginare le dimensioni relative
delle varie zone del Sistema Solare non ti deve trarre in inganno: la vera forma del
sistema nel suo complesso è quella di una gigantesca sfera.
Ricorda che tutto quello di cui abbiamo
parlato è un “sistema”, un tutt’uno...
Potremmo immaginarlo all’incirca come
una cipolla che contiene diversi strati di
dimensioni diverse...
Prova a disegnarlo, dopo quello che è stato detto, a rappresentarlo con il Das o
plastilina , a fotografare ciò che hai fatto e a mandarcelo...
Anche se lo si conosce fin dalla notte dei tempi, sul Sistema Solare si continuano a
fare scoperte. Nel 2002 è stato scoperto un grosso corpo della fascia di Kuiper a
cui è stato dato il nome provvisorio di Quaoar, divinità degli indiani di America
della regione di Los Angeles. E’ un corpo più piccolo di Plutone, ma non
tantissimo: il suo diametro è circa la metà di quello di Plutone. Nel 2003 è stata la
volta di Sedna di dimensioni maggiori di Quaoar .
Ma come fanno tutti questi corpi a stare insieme e quindi a fare un unico Sistema?
Ne parleremo nelle prossime pagine.
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