Riassunto del percorso effettuato finora • Possono propagare in un plasma onde elettromagnetiche utili per riscaldarlo? • Vi sono onde nel plasma utili anche per generare corrente? Se sì, che caratteristiche hanno? • • Sì, onde e.m. che propagano sia nel vuoto che nel plasma possono produrre riscaldamento risonante alle frequenze di ciclotrone ionica ed elettronica (rispett. con f0 ∼ 100MHz, 100 GHz) Sì, esistono modi longitudinali (quasielettrostatici) che propagano in plasmi ad elevata densità, e sono assorbiti sulla popolazione elettronica. Tali onde non esistono nel vuoto Cosa è ancora necessario conoscere? • Come progettare un’antenna che lanci nel plasma onde e.m. (longitudinali) che non sono accettate dal vuoto? L’elettromagnetismo nella ricerca per l’energia da fusione nucleare di plasma d’idrogeno Roberto Cesario [email protected] Associazione EURATOM-ENEA sulla Fusione Centro Ricerche ENEA Frascati Nella lezione di oggi entreremo nel vivo del presente corso integrativo: Come progettare l’antenna per un sistema RF necessario per riscaldare e produrre corrente in un plasma Questi obiettivi sono fondamentali per la ricerca sull’energia da fusione nucleare Dalla scorsa lezione sappiamo che l’onda elettronica di plasma propaga nel plasma e può cedere energia agli elettroni per effetto del Landau damping. Quindi essa può generare corrente L’onda elettronica (detta anche modo elettronico di plasma) è un’onda elettromagnetica longitudinale (quasi-elettrostatica) che non è accettata dal vuoto (e dai comuni dielettrici). L’antenna avrà pertanto un modo di funzionamento del tutto non convenzionale. Dovremo oggi determinare come si modifica la relazione di dispersione dell’onda elettronica di plasma nel caso di presenza del campo magnetico statico che viene utilizzato per intrappolare il plasma degli esperimenti per la ricerca sulla fusione Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Un’onda e.m. (piana) con frequenza pari a ωc e, i è assorbita in modo risonante perché le particelle “vedono” un campo elettrico statico che le accelera B rf E rf ! k ! Centro guida ! !c = rL = qB m v" !c frequenza di ciclotrone = mv" q B Raggio di Larmor Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Siamo interessati a trasferire quantità di moto dall’onda agli elettroni che possono muoversi liberamente lungo la direzione del campo magnetico statico Ciò sarebbe utilissimo sia per riscaldare, sia per produrre corrente nel plasma ! E rf k v" # vx ! $ % vx k ! x ! ! Analogamente al caso dell’assorbimento risonante alla frequenza di ciclotrone, dovremmo fare in modo da far “sentire” agli elettroni con una certa velocità vx un campo elettrico ! statico allineato lungo x, in modo da accelerarli. Questo sarebbe possibile solo se: i) velocità di fase dell’onda è prossima a quella delle particelle, ii) campo elettrico e vettore d’onda devono essere quasi allineati. Ma che tipo onda elettromagnetica sarebbe questa? Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Onde elettromagnetiche longitudinali del tipo: E1 = E1e i( kx x"#t) x associate ad oscillazioni della popolazione elettronica possono effettivamente esistere in un plasma. La relazione di dispersione del ! modo elettronico ottenuta con il modello fluido in un plasma freddo (Te=0) ed illimitato è: Le oscillazioni elettroniche non propagano energia essendo: Tali oscillazioni possono immaginarsi come come prodotte da una serie di oscillatori meccanici identici non accoppiati: in essi la frequenza è fissata ed il numero d’onda è arbitrario appunto per l’assenza di accoppiamento tra gli oscillatori. ug " #$ =0 #k ! ! 4 #n 0e 2 " pe = m Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Onde elettromagnetiche longitudinali del tipo: E1 = E1e i( kx x"#t) x associate ad oscillazioni della popolazione elettronica possono effettivamente esistere in un plasma. La relazione di dispersione del ! modo elettronico ottenuta con il modello fluido in un plasma freddo (Te=0) ed illimitato è: Le oscillazioni elettroniche non propagano energia essendo: Tali oscillazioni possono immaginarsi come come prodotte da una serie di oscillatori meccanici identici non accoppiati: in essi la frequenza è fissata ed il numero d’onda è arbitrario appunto per l’assenza di accoppiamento tra gli oscillatori. ug " #$ =0 #k 4 #n 0e 2 " pe = m ! ! La comparsa di accoppiamento avverrebbe se rimuovessimo la condizione di cercare onde elettromagnetiche longitudinali per cui avremmo: "# E = $ %B &0 %t Le comuni onde piane trasversali note con la soluzione delle equazioni di Maxwell per il vuoto propagano effettivamente esistono anche nei plasmi. Noi però siamo interessati a cercare i modi longitudinali perché sono utili per guidare corrente in un plasma con potenza ! a radiofrequenza. Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Onde elettromagnetiche longitudinali del tipo: E1 = E1e i( kx x"#t) x associate ad oscillazioni della popolazione elettronica possono effettivamente esistere in un plasma. La relazione di dispersione del ! modo elettronico ottenuta con il modello fluido in un plasma freddo (Te=0) ed illimitato è: Le oscillazioni elettroniche non propagano energia essendo: Tali oscillazioni possono immaginarsi come come prodotte da una serie di oscillatori meccanici identici non accoppiati: in essi la frequenza è fissata ed il numero d’onda è arbitrario appunto per l’assenza di accoppiamento tra gli oscillatori. ug " #$ =0 #k 4 #n 0e 2 " pe = m ! ! Sintesi di un’onda con k arbitrario La comparsa di accoppiamento avverrebbe se rimuovessimo la condizione di cercare onde elettromagnetiche longitudinali per cui avremmo: "# E = $ %B &0 %t Le comuni onde piane trasversali note dalla soluzione delle equazioni di Maxwell per il vuoto esistono anche nei plasmi. Noi però siamo interessati a cercare i modi longitudinali perché questi sono utili per generare corrente in un plasma con potenza a radiofrequenza. ! Un plasma illimitato e freddo evidentemente non è in grado di manifestare importanti effetti collettivi. Avevamo ottenuto il risultato sopra riportato per un plasma con ioni immobili, facendo sistema tra le equazioni del moto, di continuità e di Gauss (linearizzate per piccole perturbazioni della densità, velocità e campo elettrico) applicate ad un plasma uniforme e totalmente freddo. Il modello fluido impedisce che le fluttuazioni trovate possono ripercuotersi in un qualsiasi cambiamento della fdd delle velocità, appunto perché questa possibilità non è descrivibile nei limiti del modello fluido che impone la fdd essere sempre di tipo maxwelliano. Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Vediamo allora cosa succede al modo elettronico longitudinale, quasi-elettrostatico, trovato se abbandoniamo l’approssimazione del modello fluido di plasma ed assumiamo che la funzione di distribuzione delle velocità degli elettroni possa evolvere in una forma non necessariamente maxwelliana per effetto di una pertirbazione i(kx#$t) da cui ci aspettiamo che si origini un campo della popolazione elettronica del tipo: f1 " e elettromagnetico prevalentemente longitudinale del tipo E1 = E1e i( kx"#t) x avendo omesso il suffisso “x” in pedice a k Quasi-elettrostatico vuol dire!che in tale modo sebbene è associato un campo magnetico, come ovviamente deve essere in presenza di cariche in movimento,!esso non gioca un ruolo importante nella determinazione delle principali caratteristiche dell’onda e in particolare della sua relazione di dispersione. Se uno volesse determinare in modo esatto il flusso di energia associato all’onda dovrebbe includere anche il piccolo contributo elettromagnetico. Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Vediamo allora cosa succede al modo elettronico longitudinale, quasi-elettrostatico, trovato se abbandoniamo l’approssimazione del modello fluido di plasma ed assumiamo che la funzione di distribuzione delle velocità degli elettroni possa evolvere in una forma non necessariamente maxwelliana per effetto di una pertirbazione i(kx#$t) da cui ci aspettiamo che si origini un campo della popolazione elettronica del tipo: f1 " e elettromagnetico prevalentemente longitudinale del tipo ! ! E1 = E1e i( kx"#t) x avendo omesso il suffisso “x” in pedice a k Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Vediamo allora cosa succede al modo elettronico longitudinale, quasi-elettrostatico, trovato se abbandoniamo l’approssimazione del modello fluido di plasma ed assumiamo che la funzione di distribuzione delle velocità degli elettroni possa evolvere in una forma non necessariamente maxwelliana per effetto di una pertirbazione i(kx#$t) da cui ci aspettiamo che si origini un campo della popolazione elettronica del tipo: f1 " e elettromagnetico prevalentemente longitudinale del tipo E1 = E1e i( kx"#t) x avendo omesso il suffisso “x” in pedice a k Utilizzando il modello cinetico, facendo sistema tra: ! • L’equazione di Boltzmann-Vlasov linearizzata (che gioca un ruolo analogo per la funzione di ! dtstribuzione di quello che giocano le equazione del moto e di continuità per il modello fluido): " " e " f1( x,v x ,t ) + v x f1 ( x,v x ,t ) # E1x $ f 0 (v) = 0 "t "x m "v x "f 0 (v) ieE1x ( x,t ) "v x f1 (x,v,t) = m # $ kv x - avendo considerato i soli termini infinitesimi del 1^ ordine nello sviluppo fdd: ! ! • e l’equazione di Gauss: " # E = 4 $e(n i % n e ) f (x,v,t) " f 0 (v) + f1( x,v x ,t ) + ... " # E = 4 $e(n i % n e0 % n1) abbiamo ottenuto nella scorsa lezione: ! ikE1x ! ikE1x = %4 $en1 4 #e 2iE1x =" m &&& ikE1x = %4 $e $f 0 $v x d 3v % " kv x Da cui otteniamo la relazione di dispersione (rdd) per il modo elettronico: 1 = ! " 2pe k2 % & $% &&& f1d 3v ) #f 0 ( v x ) /#v x dv x v x $ (" / k ) Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si % ) i(kx#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e 2 " pe #f 0 ( v x ) /#v x 1= 2 dv x v $ " / k (dove si intende: k // x ) ) k x ( & $% ! ! Il problema generale che vogliamo affrontare è ricercare un’espressione analitica della rdd, della relazione cioè tra ω e k che deve valere per il modo elettronico di plasma. Tale relazione sarà utile a comprendere il meccanismo di interazione onda-particelle. Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si % ) i(kx#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e 2 " pe #f 0 ( v x ) /#v x 1= La singolarità nell’integrando per è una quantità complessa e k reale v x = " / k non sussiste poiché nella realtà ω ! ! ! k 2 & $% v x $ (" / k ) dv x Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si % ) i(kx#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e 2 " pe #f 0 ( v x ) /#v x 1= La singolarità nell’integrando per k 2 v x $ (" / k ) dv x $% v x = " / k non sussiste poiché nella realtà ω è una quantità complessa e k reale & ! ! Si potrebbe pensare di approssimare l’integrale con la parte principale di Cauchy ! Ipotizzando: Im(" / k ) << 1 ! Re(" / k ) >> 1 Im( v x ) ! ! Re( v x ) C1 per cui l’integrale potrà approssimarsi con: +% & #% ! ) "f 0 ( v x ) /"v x dv x ' P v x # ($ / k x ) +% & #% ) "f 0 ( v x ) /"v x dv x ( v x # ($ / k x ) " /k v x =($ / k ) # & #% ! ) "f 0 ( v x ) /"v x dv x + v x # ($ / k x ) ) "f 0! ( v x ) /"v x dv x v x # ($ / k x ) v x =($ / k ) + +% & Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si % ) i(kx#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e 2 " pe #f 0 ( v x ) /#v x 1= La singolarità nell’integrando per k 2 & v x $ (" / k ) dv x $% v x = " / k non sussiste poiché nella realtà ω ! è una quantità complessa e k reale ! Si potrebbe pensare di approssimare l’integrale con la parte principale di Cauchy ! Ipotizzando: Im(" / k ) << 1 ! Re(" / k ) >> 1 Im( v x ) Ma Landau sostenne che trascurando il contributo della parte immaginaria della frequenza si ometteva un’importante proprietà ! fisica del modo elettronico ! Re( v x ) C1 per cui l’integrale potrà approssimarsi con: +% & #% ! ) "f 0 ( v x ) /"v x dv x ' P v x # ($ / k x ) +% & #% ) "f 0 ( v x ) /"v x dv x ( v x # ($ / k x ) " /k v x =($ / k ) # & #% ! ) "f 0 ( v x ) /"v x dv x + v x # ($ / k x ) ) "f 0! ( v x ) /"v x dv x v x # ($ / k x ) v x =($ / k ) + +% & Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si % ) i(kx#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e 2 " pe #f 0 ( v x ) /#v x 1= La singolarità nell’integrando per è una quantità complessa e k reale k v x = " / k non sussiste poiché nella realtà ω 2 & v x $ (" / k ) dv x $% ! ! Si potrebbe pensare di approssimare l’integrale con la parte principale di Cauchy ! Ipotizzando: Im(" / k ) << 1 ! ! Re(" / k ) >> 1 Im( v x ) Ma Landau sostenne che trascurando il contributo della parte immaginaria della frequenza si ometteva un’importante proprietà ! fisica del modo elettronico Re( v x ) C1 " /k ! Utilità fondamentale del teorema dei residui è proprio quella di permettere di calcolare in modo esatto un integrale lungo l’asse reale che contiene una singolarità dell’integrando. Per ! effettuare il calcolo si costruisce un percorso di integrazione chiuso nel piano complesso, che contenga l’asse reale e circondi il punto la cui parte reale coincide con la singolarità (parte reale) dell’integrando Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si % ) i(kx#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e 2 " pe #f 0 ( v x ) /#v x 1= k v x = " / k non sussiste poiché nella realtà ω La singolarità nell’integrando per 2 & v x $ (" / k ) dv x $% ! è una quantità complessa e k reale ! Si potrebbe pensare di approssimare l’integrale con la parte principale di Cauchy ! Ipotizzando: Im(" / k ) << 1 data la forma di Re(" / k ) >> 1 ) f 0 (v x ): Im( v x ) ) f 0 (v x ) " exp(#mv x 2 / 2KT ) ! molto contributo per: v > Re(" / k ) >> 1 ! derivata non dà la sua x x ! ! f) 0 (v x ) ! Re( v x ) C1 ! " /k v x > Re(" / k x ) >> 1 ! ! per cui l’integrale potrà approssimarsi con: ! 0 vx +% P & #% ) "f 0 ( v x ) /"v x dv x ' v x # ($ / k x ) v x =($ / k ) # & #% ! ) "f 0 ( v x ) /"v x dv x v x # ($ / k x ) Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si % ) i(kx#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e 2 " pe #f 0 ( v x ) /#v x 1= k 2 & v x $ (" / k ) dv x $% ! Im( v x ) ! teorema dei residui C2 ! " +C1 f ( z ) dz + " f ( z )dz = 2 #i [( z $ z 0 ) f ( z )] z=z 0 Re( v x ) C1 +C 2 " /k dove f(z) è funzione olomorfa con singolarità in z= z0 della variabile complessa z e D è un dominio regolare contenuto nel campo in cui f(z) è olomorfa ! ! Utilità fondamentale del teorema dei residui è proprio quella di permettere di calcolare in modo esatto ! un integrale lungo l’asse reale che contiene una singolarità dell’integrando su un punto dell’asse reale. Se tale punto ha anche una parte immaginaria, l’integrale può essere calcolato in modo più completo della semplice approssimazione con la parte principale di Cauchy. Per effettuare il calcolo si costruisce un percorso chiuso di integrazione nel piano complesso, che comprende l’asse reale e circonda il punto la cui parte reale coincide con la singolarità (parte reale) dell’integrando. L’integrale sui valori dell’asse reale, tranne la singolarità, corrisponde al valore principale di Cauchy. L’integrale sulla restante parte del percorso del piano complesso *nel ns. Caso per valori complessi della velocità) consente di tenere conto dell’ulteriore informazione non contenuta nella parte principale di Cauchy. Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si % ) i(kx#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e 2 " pe #f 0 ( v x ) /#v x 1= k 2 & v x $ (" / k ) dv x $% ! Im( v x ) ! teorema dei residui C2 ! " +C1 f ( z ) dz + " f ( z )dz = 2 #i [( z $ z 0 ) f ( z )] z=z 0 Re( v x ) C1 +C 2 " /k dove f(z) è funzione olomorfa con singolarità in z= z0 della variabile complessa z e ! D è un dominio regolare contenuto nel campo in cui f(z) è olomorfa ! Siamo interessati al solo calcolo dell’integrale per velocità sull’intero asse reale includendo però ! anche l’effetto della parte immaginaria della frequenza. Dal teorema dei residui abbiamo: ) 2"i #f 0 ( v x ) /#v x [ ]v x =$ / k = & +C1 ! ) #f 0 ( v x ) /#v x + v x % ($ / k ) & +C 2 ) #f 0 ( v x ) /#v x v x % ($ / k ) Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si % ) i(kx#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e 2 " pe #f 0 ( v x ) /#v x 1= k 2 & v x $ (" / k ) dv x $% ! Im( v x ) ! teorema dei residui C2 ! " f ( z ) dz + +C1 " f ( z )dz = 2 #i [( z $ z 0 ) f ( z )] z=z 0 Re( v x ) C1 +C 2 " /k dove f(z) è funzione olomorfa con singolarità in z= z0 della variabile complessa z e ! D è un dominio regolare contenuto nel campo in cui f(z) è olomorfa ! Siamo interessati al solo calcolo dell’integrale per velocità sull’intero asse reale includendo però ! anche l’effetto della parte immaginaria della frequenza. Dal teorema dei residui abbiamo: ) 2"i #f 0 ( v x ) /#v x [ ) ) f (v ) Ma data la forma di 0 x : f 0 (v x ) " exp(#mv x 2 / 2KT ) ]v x =$ / k = & ) #f 0 ( v x ) /#v x + v x % ($ / k ) +C1 l’integrale su C2 diverge, per cui il teorema in questi termini non può venire utilizzato ! ! ! & +C 2 ) #f 0 ( v x ) /#v x v x % ($ / k ) Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si % ) i(kx#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e 2 " pe #f 0 ( v x ) /#v x 1= Landau propose comunque di procedere al calcolo analitico dell’integrale della rdd ipotizzando…: k 2 & v x $ (" / k ) dv x $% ! Ipotizziamo che il polo sia tale che: ! Im(" / k ) << 1 ! Im( v x ) Re(" / k ) >> 1! ! " /k ! l’integrale su C2 diverge, per cui il teorema in questi termini non può venire utilizzato ! Re( v x ) Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si % ) i(kx#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e 2 " pe #f 0 ( v x ) /#v x 1= Approccio del calcolo seguito da Landau k 2 & v x $ (" / k ) dv x $% ! Im( v x ) ! Considerando il percorso di integrazione lungo la circonferenza di un cerchio di area infinitesima contenente il polo varrà, per il teorema dei residui: " f ( z ) dz = 2#i [( z $ z 0 ) f ( z )] ! z=z 0 C0 ! % ) ) "f 0 ( v x ) /"v x = 2&i "f 0 ( v x ) /"v x v x # ($ / k ) [ " /k C0 ]v x =$ / k +C 0 ! Poiché l’area del cerchio è infinitesima è lecito assumere che l’integrale corrispondente a metà della circonferenza sia al limite pari a metà residuo ! ! Cerchio di area infinitesima contenente il polo Re( v x ) Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si % ) i(kx#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e 2 " pe #f 0 ( v x ) /#v x 1= Approccio del calcolo seguito da Landau k 2 & v x $ (" / k ) dv x $% ! Im( v x ) ! Considerando solo metà percorso, il teorema dei residui dà: " f ( z ) dz = #i [( z $ z 0 ) f ( z )] ! z=z 0 C' ! % +C ' ) ) "f 0 ( v x ) /"v x = &i "f 0 ( v x ) /"v x v x # ($ / k ) v x =$ / k [ ] " /k Re( v x ) C’ Nota bene il verso di percorrenza ! ! della semicirconferenza che poi agganceremo all’asse reale da "# a + # !Poiché l’area del cerchio è infinitesima è lecito assumere che l’integrale corrispondente a metà della circonferenza sia al limite pari a metà residuo ! Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si % ) i(kx#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e 2 " pe #f 0 ( v x ) /#v x 1= Approccio del calcolo seguito da Landau k 2 & v x $ (" / k ) dv x $% ! Im( v x ) ! ! % & ) "f 0 ( v x ) /"v x dv x = v x # ($ / k ) #% & ) "f 0 ( v x ) /"v x v x # ($ / k ) Re( v x ) C +C ! ! È chiaro che integrando sull percorso C otterremo un’informazione ulteriore rispetto alla considerazione della sola parte principale di Cauchy: % & #% # v x =($ / k ) +% ) ) ) "f 0 ( v x ) /"v x "f 0 ( v x ) /"v x "f 0 ( v x ) /"v x dv x ' P dv x ' dv x v x # ($ / k ) v x # ($ / k x ) v x # ($ / k x ) & #% & #% Landau aveva intuito infatti che la sola parte principale di Cauchy ometteva un aspetto decisivo di interazione onda-plasma ! Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si % ) i(kx#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e 2 " pe #f 0 ( v x ) /#v x 1= Approccio del calcolo seguito da Landau k 2 & v x $ (" / k ) dv x $% ! Im( v x ) ! La via giusta trovata da landau è dunque: ! & ) "f 0 ( v x ) /"v x dv x = v x # ($ / k ) & ) "f 0 ( v x ) /"v x =P v x # ($ / k ) % #% +C & ) "f 0 ( v x ) /"v x v x # ($ / k ) +C +% ) & ) "f 0 ( v x ) /"v x + 'i "f 0 ( v x ) /"v x v x # ($ / k ) [ ]v ! x =$ / k #% Da cui: ! Re( v x ) C 1= " 2pe k x2 ( +% ) ) * #f 0 ( v x ) /#v x dv x + 'i #f 0 ( v x ) /#v x )P v x $ (" / k x ) * + $% & [ ] , * v x =" / k x * . Richiamo delle nozioni delle scorse lezioni Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(kx# x x#$$t)t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: ff11" "eei(k (abbiamo ora esplicitato l’assunzione fatta all’inizio: kx≡ k // x ) 1= ! ! " 2pe k x2 ( +% ) ) * #f 0 ( v x ) /#v x dv x + 'i #f 0 ( v x ) /#v x )P v $ " / k ( ) * x x + $% Im( v x ) & [ ] , * v x =" / k x * . ! ! Re( v x ) ! Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x 1= ! " 2pe k x2 ( +% ) ) * #f 0 ( v x ) /#v x dv x + 'i #f 0 ( v x ) /#v x )P v $ " / k ( ) * x x + $% & [ ] , * v x =" / k x * . Calcolando per parti l’integrale nella relazione della rdd: +% P & #% +% +% ) ) ) !) +% ' * "f 0 ( v x ) f 0 (v x ) # f 0 (v x ) f 0 (v x ) 1 , #P dv x = ) dv x = P dv x 2 2 "v x v x # ($ /k x ) )( v x # ($ / k x ) ,+ [v x # ($ / kx )] [v x # ($ / kx )] #% & & #% ) f 0 (v x ) = ! m e 2"KT # #% 1 mv x 2 2 kT +$ %[ ! "$ ! ) f 0 (v x ) v x " (# / k x )] 2 dv x & [ v x " (# / k x )] "2 Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x 1= ! +% P & #% " 2pe k x2 ( +% ) ) * #f 0 ( v x ) /#v x dv x + 'i #f 0 ( v x ) /#v x )P v $ " / k ( ) * x x + $% & ] +% ) ) !f 0 ( v x ) "f 0 ( v x ) /"v x dv x = P dv x 2 v x # ($ / k x ) [v x # ($ / kx )] & #% Questo integrale coincide con la media della funzione: ! [ , * v x =" / k x * . +% P [v x " (# / kx )] "2 $ &[ "% +% & ) f 0 ( v x ) dv x v x " (# / k x )] [v x " (# / kx )] "2 essendo infatti per definizione: 2 ! ) f 0 ( v x ) dv x Per cui si ha: "% +$ P %[ "$ ! ! ) f 0 (v x ) v x " (# / k x )] 2 dv x & [ v x " (# / k x )] "2 Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x 1= ! Dunque: +$ P %[ "$ ! ) f 0 (v x ) v x " (# / k x )] 2 dv x & [ v x " (# / k x )] ! "2 " 2pe k x2 ( +% ) ) * #f 0 ( v x ) /#v x dv x + 'i #f 0 ( v x ) /#v x )P v $ " / k ( ) * x x + $% & [ ] , * v x =" / k x * . Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x 1= ! ) f 0 (v x ) +$ P %[ "$ v x " (# / k x )] [v x " (# / kx )] ! dove vale: ! "2 = 2 dv x & [ v x " (# / k x )] & " [v x " (# / kx )] ! # n=0 d n g( x) 1 n x dx n n! [ ] , * v x =" / k x * . "2 2 1 = *, $ v '., x " 1)/ +(# / k x )& ,% (# / k x ) (,0 per l’ipotesi: (" / k x ) >> v x 2 Possiamo allora sviluppare attorno al punto x=0 la funzione g( x) = = 1 $ vx ' 2 # / k 1" & ) ( x) # / k % ( x )( 2 = (# / k x ) "2 $ vx ' &1" ) # / k ( ) % x ( "2 $ vx ' "2 g( x ) = &1" ) = (1" x ) % (# / k x ) ( x= vx " / kx ! dg( x ) 3 "3 = "2[1" x ] ("1) = 2[1" x ] ! d 3g( x ) dx "2 avendo posto: ! dx ! ( +% ) ) * #f 0 ( v x ) /#v x dv x + 'i #f 0 ( v x ) /#v x )P v $ " / k ( ) * x x + $% ! 1 vx << 1 " / kx " 2pe k x2 "5 d 2 g( x) "3 = "24[1" x ] ("1) = 24 [1" x ] dx 2 "5 = "6[1" x ] "4 ("1) = 6[1" x ] "4 Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x 1= ! ) f 0 (v x ) +$ P %[ "$ v x " (# / k x )] [v x " (# / kx )] ! dove vale: ! = & [v x " (# / kx )] g( x) = ! # n=0 d n g( x) 1 n x dx n n! [ ] , * v x =" / k x * . "2 ! 1 vx << 1 " / kx ( +% ) ) * #f 0 ( v x ) /#v x dv x + 'i #f 0 ( v x ) /#v x )P v $ " / k ( ) * x x + $% 2 = 1 *, $ v '., x " 1)/ +(# / k x )& ,% (# / k x ) (,0 per l’ipotesi: = 2 1 $ vx ' 2 # / k 1" & ) ( x) # / k % ( x )( 2 = (# / k x ) "2 "2 $ vx ' &1" ) # / k ( ) % x ( avendo posto: (" / kx ) >> v x x= "2 $ vx ' "2 g( x ) = &1" ) = (1" x ) % (# / k x ) ( Possiamo allora sviluppare attorno al punto x=0 la funzione " ! "2 2 dv x & [ v x " (# / k x )] " 2pe k x2 vx " / kx ! ! dg( x ) dx "3 = 2(1" x ) ! d 2 g( x) dx 2 1 2 = 6(1" x ) "4 d 3g( x ) dx 3 = 24(1" x ) 1 6 "5 (1" x)"2 = 1+ [ 2(1" x)!"3 x=0 ]( x " 0) + [ 6(1" x )"4 x=0 ] ( x " 0) 2 + [ 24 " 2(1" x)"5 x=0 ] ( x " 0) 3 + ... Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x 1= ! ) f 0 (v x ) +$ P %[ "$ v x " (# / k x )] [v x " (# / kx )] ! dove vale: ! = & [v x " (# / kx )] g( x) = ! # n=0 d n g( x) 1 n x dx n n! [ ] , * v x =" / k x * . "2 ! 1 vx << 1 " / kx ( +% ) ) * #f 0 ( v x ) /#v x dv x + 'i #f 0 ( v x ) /#v x )P v $ " / k ( ) * x x + $% 2 = 1 *, $ v '., x " 1)/ +(# / k x )& ,% (# / k x ) (,0 per l’ipotesi: 2 (" / kx ) >> v x Possiamo allora sviluppare attorno al punto x=0 la funzione " ! "2 2 dv x & [ v x " (# / k x )] " 2pe k x2 = 1 $ vx ' 2 # / k 1" & ) ( x) # / k % ( x )( 2 = (# / k x ) "2 "2 $ vx ' &1" ) # / k ( ) % x ( avendo posto: x= "2 $ vx ' "2 g( x ) = &1" ) = (1" x ) % (# / k x ) ( vx " / kx ! ! dg( x ) (1 " x)"2 = 1 + 2x + 3x 2!+ 4 x 3 + ... dx "3 = 2(1" x ) ! d 2 g( x) dx 2 = 6(1" x ) "4 d 3g( x ) dx 3 = 24(1" x ) "5 Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x 1= ! +$ P %[ "$ ) f 0 (v x ) v x " (# / k x )] [v x " (# / kx )] ! ! "2 2 dv x & [ v x " (# / k x )] $ (# / k x ) " 2pe k x2 ( +% ) ) * #f 0 ( v x ) /#v x dv x + 'i #f 0 ( v x ) /#v x )P v $ " / k ( ) * x x + $% & [ "2 ! "2 ( "2 % vx ( 2v x 3v x2 4v x3 ' + + + ...* '1" * = (# / k x ) 1+ 2 4 '& (# / k x ) (# / k x ) *) & (# / k x ) ) (# / kx ) "2 % ] , * v x =" / k x * . Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x 1= ! +$ P %[ "$ ) f 0 (v x ) v x " (# / k x )] [v x " (# / kx )] "2 2 dv x & [ v x " (# / k x )] ( +% ) ) * #f 0 ( v x ) /#v x dv x + 'i #f 0 ( v x ) /#v x )P v $ " / k ( ) * x x + $% & [ ] "2 ! $ (# / k x ) "2 ( 2 3 "2 % vx ( 2v 3v 4v x x x + + + ...* '1" * = (# / k x ) '1+ 2 4 '& (# / k x ) (# / k x ) *) & (# / k x ) ) (# / kx ) "2 % ! ! " 2pe k x2 I termini di ordine dispari si annullano eseguendo la media. Pertanto considerando il solo primo termine dello sviluppo si può approssimare con: [v x " (# / kx )] "2 $ (# / k x ) "2 % ( '1+ * '& (# / k x ) 2 *) 3v x2 Ma la media è effettuata mediante la funzione di distribuzione di tipo maxwelliano per gli elettroni, ricordando l’importante relazione sul 1 ! 2 1 mv x = KT e concetto di temperatura (trovata nella prima lezione): 2 2 v x2 = KT e m , * v x =" / k x * . Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x 1= ! +$ P %[ "$ ! ) f 0 (v x ) v x " (# / k x )] 2 dv x & [ v x " (# / k x )] ! "2 " 2pe k x2 " (# / k x ) ( +% ) ) * #f 0 ( v x ) /#v x dv x + 'i #f 0 ( v x ) /#v x )P v $ " / k ( ) * x x + $% & $2 % [ ] ( + .2 % + .2 ( '1+ * = - k x 0 '1+ - k x 0 3 KT e * m *) '& (# / k x ) 2 *) , # / '& , # / 3v x2 ! 1 1 KT e mv x2 = KT e v x2 = 2 2 m , * v x =" / k x * . Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x 1= ! " 2pe k x2 ( +% ) ) * #f 0 ( v x ) /#v x dv x + 'i #f 0 ( v x ) /#v x )P v $ " / k ( ) * x x + $% & [ ] , * v x =" / k x * . ! " 2pe # k x &2) # k x &2 3KT e , +1+ % ( . Per la parte reale della relazione di dispersione (1) si ottiene: 1 = 2 %$ " (' $ ' " m +* .kx ! " Questa relazione dà la frequenza del modo cercato 2 = " 2pe " 2pe 3KT e 2 + 2 kx m " Nella relazione di dispersione trovata compare esplicitamente il numero d’onda, per cui i modi trovati ! possono trasportare energia se Te > 0, valendo in generale: Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x 1= ! " 2pe k x2 ( +% ) ) * #f 0 ( v x ) /#v x dv x + 'i #f 0 ( v x ) /#v x )P v $ " / k ( ) * x x + $% & [ ! " Questa relazione dà la frequenza del modo cercato: Ricordiamo che con il modello fluido freddo la stessa ricerca di oscillazioni elettrostatiche elettroniche aveva dato: ! ! 2 = " 2pe " 2pe 3KT e 2 + 2 kx m " " 2 = " 2pe ] , * v x =" / k x * . Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x 1= ! " 2pe k x2 ( +% ) ) * #f 0 ( v x ) /#v x dv x + 'i #f 0 ( v x ) /#v x )P v $ " / k ( ) * x x + $% & [ ] , * v x =" / k x * . ! La parte reale della frequenza del modo elettronico è: " 2 = " 2pe " 2pe 3KT e 2 + 2 kx m " Abbiamo ottenuto il termine di correzione di temperatura finita ! per la frequenza delle oscillazioni elettroniche, nota già prima di Landau. Vediamo ora di determinare anche l’effetto introdotto dalla parte immaginaria della frequenza che si è ripercosso nella presenza anche in una parte immaginaria nella rdd. Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x 1= ! " 2pe k x2 ( +% ) ) * #f 0 ( v x ) /#v x dv x + 'i #f 0 ( v x ) /#v x )P v $ " / k ( ) * x x + $% & [ ] , * v x =" / k x * . " 2pe # k x &2) # k x &2 3KT e , . 1 = 2 % ( +1+ % ( k x $ " ' +* $ " ' m .- La parte reale della rdd dato: ! Per stabilire se il modo è assorbito bisogna considerare anche la parte immaginaria della rdd: ipotizziamo che il contributo della temperatura sia trascurabile, che corrisponde a velocità di fase dell’onda relativamente elevate : ! # k x &2 3KT e << 1 % ( $ " ' me # " &2 3KT e << % ( me $ kx ' e che la frequenza dell’onda coincida con la frequenza di plasma elettronica: " 2 v 2) >> 3KT e me # " 2pe ! Con tali ipotesi la parte principale dell’integrale nella rdd si approssima con: +% ! P & #% ) ( k x +2 "f 0 ( v x ) /"v x dv ' * )$ , v x # ($ / k x ) Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x 1= ! ! con: La rdd si può approssimare %' " 4pe ) 2 " = &" pe + i# 2 $f 0 ( v x ) /$v x '( kx [ ] " 2pe k x2 ( +% ) ) * #f 0 ( v x ) /#v x dv x + 'i #f 0 ( v x ) /#v x )P v $ " / k ( ) * x x + $% & [ ) " 2pe +-# k x &2 1 = 2 ,% ( + i) *f 0 ( v x ) /*v x k x -.$ " ' )'1/ 2 * v x =" / k x ' + ! [ /0 v x =" / k x 1 %' " 2pe ) " = " pe &1+ i# 2 $f 0 ( v x ) /$v x '( kx [ Avendo fatto all’inizio l’ipotesi Im (ω) <<1, possiamo approssimare l’espressione: ! ] espandendo in serie di Taylor e prendendo solo il primo termine attorno a: z 0 = 1 ! ! ! ] , * v x =" / k x * . ] )'1/ 2 * v x =" / k x ' + " = " pe (1+ iy) 1/ 2 = f (z) Dunque, la relazione di dispersione (rdd) da considerare per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x " 2pe k x2 1= ! [ ] & [ ) " 2pe +-# k x &2 1 = 2 ,% ( + i) *f 0 ( v x ) /*v x k x -.$ " ' [ ! con: La rdd si può approssimare %' " 4pe ) 2 " = &" pe + i# 2 $f 0 ( v x ) /$v x '( kx ( +% ) ) * #f 0 ( v x ) /#v x dv x + 'i #f 0 ( v x ) /#v x )P v $ " / k ( ) * x x + $% )'1/ 2 * v x =" / k x ' + ! /0 v x =" / k x 1 %' " 2pe ) " = " pe &1+ i# 2 $f 0 ( v x ) /$v x '( kx [ Avendo fatto all’inizio l’ipotesi Im (ω) <<1, possiamo approssimare l’espressione: ] )'1/ 2 * v x =" / k x ' + " = " pe (1+ iy) 1/ 2 = f (z) espandendo in serie di Taylor e prendendo solo il primo termine attorno a: z 0 = 1 ! y=" # 2pe k x2 ) $f 0 ( v x ) /$v x [ ! ]v x =# / k x << 1 "d2 f % " df % 1 1 2 ' f (z) = f (z 0 ) + $ ' z ( z! z ( z 0 ) + ... ( ( 0) + $ 2 # dz &z=z 1! 2! $# dz '& 0 z=z ! ! " df % 1 = $# dz '& 2 z=z 0 z " z0 = # $ 2pe ) %f 0 ( v x ) /%v x [ k x2 ! ]v x =$ / k x da cui si ottiene il risultato finale: ! ] ] , * v x =" / k x * . ! 0 & " 2pe ) $ " # " pe (1+ i %f 0 ( v x ) /%v x 2 ( 2 kx ' [ ] ) + v x =" / k x +* Dunque, la relazione di dispersione (rdd) cercata per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x & " 2pe ) $ " # " pe (1+ i %f 0 ( v x ) /%v x 2 ( 2 kx ' [ ] ! ) Data la fdd maxwelliana: f (v ) = 0 x ! m 2"kT 1 mv x 2 # e 2! kT = 1 1 " v th vx 2 # 2 e v th v th = ! 2kT m ) + v x =" / k x +* Dunque, la relazione di dispersione (rdd) cercata per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x & " 2pe ) $ " # " pe (1+ i %f 0 ( v x ) /%v x 2 ( 2 kx ' [ ] ! ) Data la fdd maxwelliana: f (v ) = 0 x m 2"kT 1 mv x 2 # e 2! kT 1 1 " v th = 2 vx 2 # 2 e v th 2 v v ) $ x $ x % ( "f 0 (v x ) 1 1 vx 2v x v th 2 v th 2 ' * = $2 e = $ e ! "v x # v th '& v th 2 *) # v th 3 ! ) # "f (v ) & % 0 x ( $ "v x ' # vx 2 & * % 2( 2v x v th ( = %* e 3 % + v th ( v x =) / k x %$ (' v th = ! ( 2 ,* )2 ) pe / k x * 2 2 kx v th e + v th 3 ) v x =) / k x avendo posto nel coefficiente, ma non nell’esponente: " # " pe ! ! 2kT m ) + v x =" / k x +* Dunque, la relazione di dispersione (rdd) cercata per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x & " 2pe ) $ " # " pe (1+ i %f 0 ( v x ) /%v x 2 ( 2 kx ' [ ] ) + v x =" / k x +* ! ) Data la fdd maxwelliana: f (v ) = 0 x m 2"KT 2 1 mv x 2 # 2 KT e ! 1 1 " v th = vx 2 # 2 e v th si ottiene: Im(" ) # $ ! ! # )2 vx 2 & * % 2 ) pe / k x * 2 2 2( 2v x v kx v th Utilizzando l’espressione th ( = %* e , * e trovata per la parte reale di ω: + v th 3 % + v th 3 ( v x =) / k x %$ (' v x =) / k x "2 "2 " 2pe 3KT e 2 $ $ 3 2 " /k 3 2 2 pe x " pe % " pe " = " pe + 2 kx kx2 v th 2 kx2 v th 2 Im(" ) # $ e = $ % " e m pe 3 " 2 k x2 % v th 3 k x v th 3 ) # "f (v ) & % 0 x ( $ "v x ' ( ( ! 2KT m 2 v v ) $ x $ x % ( "f 0 (v x ) 1 1 vx 2v x v th 2 v th 2 ' * = $2 e = $ e ! "v x # v th '& v th 2 *) # v th 3 ! v th = ) ) "2 $ 2 2 " 3pe % " pe 3 3 e kx v th k x v th =$ " 2pe 3 $ $ 2 " 3pe 2 % " pe 3 3 e kx v th e 2 ! k x v th = $0.22 " 2pe $ 2 2 " 3pe % " pe 3 3 e kx v th k x v th Dunque, la relazione di dispersione (rdd) cercata per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x & " 2pe ) $ " # " pe (1+ i %f 0 ( v x ) /%v x 2 ( 2 kx ' [ ] ) + v x =" / k x +* ! ) Data la fdd maxwelliana: f (v ) = 0 x m 2"KT 1 mv x 2 # 2 KT e ! = 1 1 " v th vx 2 # 2 e v th v th = 2KT m ! ! Si è ottenuto dunque per la parte immaginaria della frequenza una quantità negativa che corrisponde ad uno smorzamento dell’onda: Im(" ) # $0.22 " 2pe $ 2 2 " 3pe % " pe 3 3 e kx v th k x v th Dunque, la relazione di dispersione (rdd) cercata per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x & " 2pe ) $ " # " pe (1+ i %f 0 ( v x ) /%v x 2 ( 2 kx ' [ Da cui si ricava: frequenza: " 2 = " 2pe " 2pe ! 3KT e 2 + 2 kx m " ] ) + v x =" / k x +* …e smorzamento del modo elettronico: ! Im(" ) # $0,22 ! " 2pe $ 2 2 " 3pe % " pe 3 3 e kx v th k x v th ! Questo effetto di assorbimento dell’onda sugli elettroni, noto come Landau damping, è stato ottenuto trascurando le collisioni, cioè è adiabatico e reversibile. La caratteristica nuova ed inaspettata consiste appunto nella non necessità delle collisioni tra le particelle per determinare l’assorbimento dell’onda Dunque, la relazione di dispersione (rdd) cercata per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x & " 2pe ) $ " # " pe (1+ i %f 0 ( v x ) /%v x 2 ( 2 kx ' [ Da cui si ricava: frequenza: " 2 = " 2pe " 2pe ! 3KT e 2 + 2 kx m " …e smorzamento del modo elettronico: ! Im(" ) # $0,22 ! Accelerazione della particella ] ) + v x =" / k x +* " 2pe $ 2 2 " 3pe % " pe 3 3 e kx v th k x v th ! Questo effetto di assorbimento dell’onda sugli elettroni, noto come Landau damping, è stato ottenuto trascurando le collisioni, cioè è adiabatico e reversibile. v" Propagazione dell’onda ! La caratteristica nuova ed inaspettata consiste appunto nella non necessità delle collisioni tra le particelle per determinare l’assorbimento dell’onda Dunque, la relazione di dispersione (rdd) cercata per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x & " 2pe ) $ " # " pe (1+ i %f 0 ( v x ) /%v x 2 ( 2 kx ' [ Da cui si ricava: frequenza: " 2 = " 2pe " 2pe ! 3KT e 2 + 2 kx m " …e smorzamento del modo elettronico: ! Im(" ) # $0,22 ! 1= " 2pe k2 % & ) #f 0 ( v x ) /#v x v x $ (" / k ) ] ) + v x =" / k x +* " 2pe $ 2 2 " 3pe % " pe 3 3 e kx v th k x v th ! dv x $% ! Il Landau dampingi è associato alla distorsione della funzione di distribuzione causato dall’onda, ed è dovuto al polo dell’integrando della forma di partenza della fdd Dunque, la relazione di dispersione (rdd) cercata per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x & " 2pe ) $ " # " pe (1+ i %f 0 ( v x ) /%v x 2 ( 2 kx ' [ ] ) + v x =" / k x +* ! ! Equazione di Vlasov " " e " f1( x,v x ,t ) + v x f1 ( x,v x ,t ) # E1x $ f 0 (v) = 0 "t "x m "v x f (x,v,t) " f 0 (v) + f1( x,v x ,t ) + ... + Equazione di Gauss avevano dato: #f 0 (v) ieE1x ( x,t ) #v x f1 (x,v,t) " m $ % kv x ! ! ! Il Landau damping è associato alla distorsione della funzione di distribuzione causato dall’onda Dunque, la relazione di dispersione (rdd) cercata per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x & " 2pe ) $ " # " pe (1+ i %f 0 ( v x ) /%v x 2 ( 2 kx ' [ ] ) + v x =" / k x +* ! ) f 0 (v x ) ! ! f (x,v,t) " f 0 (v) + f1( x,v x ,t ) 0 ! ! Il Landau damping è associato alla distorsione della funzione di distribuzione causato dall’onda v x =" / k x vx Dunque, la relazione di dispersione (rdd) cercata per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x & " 2pe ) $ " # " pe (1+ i %f 0 ( v x ) /%v x 2 ( 2 kx ' [ ] ) + v x =" / k x +* ! ) ) f 0 ( v x ) + f1( v x ) ! ! f (x,v,t) " f 0 (v) + f1( x,v x ,t ) 0 ! ! Il Landau damping è associato alla distorsione della funzione di distribuzione causato dall’onda v x =" / k x vx Dunque, la relazione di dispersione (rdd) cercata per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x & " 2pe ) $ " # " pe (1+ i %f 0 ( v x ) /%v x 2 ( 2 kx ' [ ] ) + v x =" / k x +* ! ) ) f 0 ( v x ) + f1( v x ) ! ! 0 v x =" / k x vx L’assorbimento dell’onda sugli elettroni consiste nel trasferimento di energia tra onda ed elettroni con velocità di scorrimento risonanti, cioè prossime alla velocità di fase. In tale modo elettroni più lenti assorbono energia ! dall’onda tendendo a smorzarla, quelli più veloci cedono energia e tendono ad amplificarla. Considerando il caso di equilibrio termico, poiché nella coda della fdd maxwelliana vi sono elettroni lenti più che veloci,il processo di scambio energetico si traduce nell’assorbimento netto dell’onda. Questo è un esempio notevole di comportamento collettivo del plasma Dunque, la relazione di dispersione (rdd) cercata per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x & " 2pe ) $ " # " pe (1+ i %f 0 ( v x ) /%v x 2 ( 2 kx ' Landau predisse che trascurando la presenza del polo nel piano complesso nel calcolare l’integrale della relazione di ! dispersione del modo elettronico (come solitamente veniva fatto), si veniva ad omettere un importante effetto di % ) 2 interazione tra l’onda e le particelle. " pe! #f 0 ( v x ) /#v x 1= k2 & v x $ (" / k ) [ ] ) + v x =" / k x +* ) ) f 0 ( v x ) + f1( v x ) dv x $% ! ! 0 ! v x =" / k x vx Dunque, la relazione di dispersione (rdd) cercata per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x & " 2pe ) $ " # " pe (1+ i %f 0 ( v x ) /%v x 2 ( 2 kx ' Landau predisse che trascurando la presenza del polo nel piano complesso nel calcolare l’integrale della relazione di ! dispersione del modo elettronico (come solitamente veniva fatto), si veniva ad omettere un importante effetto di % ) 2 interazione tra l’onda e le particelle. " pe #f 0 ( v x ) /#v x ! 1= k2 & v x $ (" / k ) [ ] ) + v x =" / k x +* ) ) f 0 ( v x ) + f1( v x ) dv x $% ! Gli effetti di assorbimento e di ! generazione di corrente nel plasma previsti da Landau furono confermati anni dopo dagli esperimenti 0 v x =" / k x vx ! Il Landau damping è il più importante risultato di previsione matematica applicata alla fisica del plasma Dunque, la relazione di dispersione (rdd) cercata per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x & " 2pe ) $ " # " pe (1+ i %f 0 ( v x ) /%v x 2 ( 2 kx ' [ Da cui si ricava: frequenza: " 2 = " 2pe " 2pe ! 3KT e 2 + 2 kx m " …e smorzamento del modo elettronico: ! Im(" ) # $0,22 ! ] ) + v x =" / k x +* " 2pe $ 2 2 " 3pe % " pe 3 3 e kx v th k x v th A questo punto abbiamo un’informazione fondamentale per rispondere alla motivazione ! principale del corso: giungere a progetto di un’antenna ed un sistema rf in grado di generare corrente in un plasma. Sappiamo ora che il modo elettronico può essere assorbito dagli elettroni: la parte immaginaria della frequenza del modo è negativa per un plasma all’equilibrio termico. Cosa possiamo dire sulla parte reale della frequenza? Dunque, la relazione di dispersione (rdd) cercata per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x & " 2pe ) $ " # " pe (1+ i %f 0 ( v x ) /%v x 2 ( 2 kx ' [ Da cui si ricava: frequenza: " 2 = " 2pe " 2pe ! 3KT e 2 + 2 kx m " …e smorzamento del modo elettronico: ! Im(" ) # $0,22 ! ] ) + v x =" / k x +* " 2pe $ 2 2 " 3pe % " pe 3 3 e kx v th k x v th A questo punto abbiamo un’informazione fondamentale per rispondere alla motivazione ! principale del corso: giungere a progetto di un’antenna ed un sistema rf in grado di generare corrente in un plasma. Sappiamo ora che il modo elettronico può essere assorbito dagli elettroni: la parte immaginaria della frequenza del modo è negativa per un plasma all’equilibrio termico. Cosa possiamo dire sulla parte reale della frequenza? Dunque, la relazione di dispersione (rdd) cercata per i modi elettronici longitudinali di plasma che si i(k x#$t) è: manifestino come onde piane nella direzione x del tipo: f1 " e x & " 2pe ) $ " # " pe (1+ i %f 0 ( v x ) /%v x 2 ( 2 kx ' [ Da cui si ricava: frequenza: " 2 = " 2pe " 2pe ! 3KT e 2 + 2 kx m " …e smorzamento del modo elettronico: ! Im(" ) # $0,22 " 0 > " pe ! f 0 > 10GHz ] ) + v x =" / k x +* " 2pe $ 2 2 " 3pe % " pe 3 3 e kx v th k x v th A questo punto abbiamo un’informazione fondamentale per rispondere alla motivazione ! ! Per una macchina con densità di ! plasma di bordo: principale del corso: giungere a progetto di n e = 1012 cm"3 un’antenna ed un sistema rf in grado di generare corrente in un plasma. Sappiamo ora che il modo elettronico può essere assorbito dagli elettroni: la 4 #n 0e 2 " pe = m Frequenza di plasma ! ! ! f pe " 9000 # n e [cm-3 ] Espressione pratica parte immaginaria della frequenza del modo è negativa per un plasma all’equilibrio termico. Cosa possiamo dire sulla parte reale della frequenza? Non abbiamo ancora considerato un altro aspetto del nostro problema: il plasma deve essere intrappolato nel vuoto mediante un campo magnetico statico. Si deve pertanto vedere se e come quest’ultimo modifica la rdd delle onde elettroniche di plasma. In particolare bisogna considerare il fatto che in presenza del campo magnetico di confinamento del plasma gli ioni non possono più essere considerati immobili essendo animati dal moto di girazione alla frequenza ionica di ciclotrone Questa condizione per il modo elettronico è stata ricavata per il caso di un plasma non magnetizzato in cui gli ioni sono immobili " 0 > " pe f 0 > 10GHz A questo punto abbiamo un’informazione fondamentale per rispondere alla motivazione ! Per una macchina con densità di ! plasma di bordo: principale del corso: giungere a progetto di n e = 1012 cm"3 un’antenna ed un sistema rf in grado di generare corrente in un plasma. Sappiamo ora che il modo elettronico può essere assorbito dagli elettroni: la 4 #n 0e 2 " pe = m Frequenza di plasma ! ! ! f pe " 9000 # n e [cm-3 ] Espressione pratica parte immaginaria della frequenza del modo è negativa per un plasma all’equilibrio termico. Cosa possiamo dire sulla parte reale della frequenza? Non abbiamo ancora considerato un altro aspetto del nostro problema: il plasma deve essere intrappolato nel vuoto mediante un campo magnetico statico. Si deve pertanto vedere se e come quest’ultimo modifica la rdd delle onde elettroniche di plasma. In particolare bisogna consderare il fatto che in presenza del campo magnetico di confinamento del plasma gli ioni non possono più essere considerati immobili essendo animati dal moto di girazione alla frequenza ionica di ciclotrone Quale condizione vale per la frequenza del modo elettronico considerando un plasma magnetizzato ? ! ! qB !c = m rL = f ce " 2.8 GHz kGauss f ci " 760 kHz (deuterio) kGauss v" mv" = !c qB La rdd del modo elettronico un plasma freddo, illimitato e non magnetizzato che trovammo col modello fluido, è: La rdd non dipende da k, il che implica: - + ug " #$ =0 #k + - - + + ! ! E 4 #n 0e 2 " = m 2 pe Come vedremo, gli esperimenti di ricerca sull’energia da fusione sono effettuati con plasmi intrappolati in un campo magnetico statico, per cui è necessario ricavare la rdd del modo elettronico per il caso di un plasma magnetizzato Interesserà innanzitutto ricavare la struttura del campo nella regione periferica e fredda del plasma che è utile per il progetto di un’antenna che lanci dall’esterno della macchina contenete il plasma potenza rf utile per riscaldare e generare corrente nel plasma Sarà allora sufficiente utilizzare il semplice modello fluido valido per un plasma freddo per determinare la rdd del modo elettronico per plasmi in presenza di campo magnetico statico Il modo elettronico in un plasma freddo, illimitato e magnetizzato con un campo statico e uniforme (B0 ≠0) Il modo elettronico in un plasma freddo, illimitato e magnetizzato con un campo statico e uniforme (B0 ≠0) Equazioni di Maxwell (per il vuoto): in unità cgs elettrostatiche nel sistema mks razionalizzato " • E = 4 #$ "# E = $ %B %t ! "• B = 0 ! c 2 " # B = 4 $j + ! ! ! "• D = 4 #$ %B "# E = $ %t " = µ =1 %E %t ! "• B = 0 ! "# H = j+ ! ! ! D = "0E B = µ 0H $D $t Il modo elettronico in un plasma freddo, illimitato e magnetizzato con un campo statico e uniforme (B0 ≠0) #i $ %r#&t) Risolviamo l’equazione d’onda per campi rf del tipo: E " e ( " # " # E = $" # in unità cgs elettrostatiche %B %t ! %B "# E = $ %t ! ! "• B = 0 ! ! %E c " # B = 4 $j + %t ! 2 Ponendo: ! " = µ =1 4 $ % & %E ) " # " # E+ 2 (j+ + = 0 c %t ' %t * j=" •E Si giunge all’equazione d’onda: ! ! "# "# E$ ! ! % c & 'E= 0 ( 4 %& + " # *I $ ' , ) tensore dielettrico ! 2 2 % "# B %t 4 % & ' &E * " # " # E = $ 2 )j+ , c &t ( &t + ! " • E = 4 #$ "# "# E = $ Il modo elettronico in un plasma freddo, illimitato e magnetizzato con un campo statico e uniforme (B0 ≠0) L’equazione d’onda è: S = 1+ P = 1# & S $iD 0 ) 2 % ( + " # " # E $ 2 (iD S 0+ • E = 0 c (' 0 0 P+* D= " 2pe 2 " ce " 02 " 2pe " 0" ce " tensore dielettrico 2 n( n• E) " n E!+ # • E = 0 n" ! ck # ! n = n "2 + n //2 indice di rifrazione (o vettore numero d’onda) ! ! ! " 02 " 2pe ! ! # " 2pi " pe,i = 4 #n ee 2 me,i " ce,i = eB0 me,i Il modo elettronico in un plasma freddo, illimitato e magnetizzato con un campo statico e uniforme (B0 ≠0) L’equazione d’onda è: S = 1+ 2 n( n• E) " n E + # • E = 0 ! ! n" ck # n = n "2 + n //2 Consideriamo la proiezione nel piano (x,y) perpendicolare alla direzione (z) del campo magnetico. Lungo quest’ultima direzione tutti I parametri di plasma possono considerarsi ! costanti. ! L’equazione rilevante diviene: An"4 + Bn"2 + C = 0 dove: n"2 = n x2 + n y2 P = 1# D= " 2pe " 2pi # 2 2 " ce "0 Frequenza di operazione " 2pe " 02 " 2pe " 0" ce " pe,i = 4 #n ee 2 me,i " ce,i = eB0 me,i ! A=S ! ( ) B = n //2 " S ( S + P) + D 2 ! # C = P% n //2 " S $ ( ! ! ) 2 & " D2( ' Il modo elettronico in un plasma freddo, illimitato e magnetizzato con un campo statico e uniforme (B0 ≠0) L’equazione d’onda è: S = 1+ 2 n( n• E) " n E + # • E = 0 n" ck # n = n "2 + n //2 Consideriamo la proiezione nel piano (x,y) perpendicolare alla direzione (z) del campo magnetico. Lungo quest’ultima direzione tutti I parametri di plasma possono considerarsi ! costanti. ! L’equazione rilevante diviene: An"4 + Bn"2 + C = 0 dove: n"2 = n x2 + n y2 ! L’equazione ha due soluzioni: n 2 " ! ! #B ± = (B ! ! rdd dell’onda veloce (è sempre elettromagnetica) 2 n"f 2 rdd dell’onda lenta: n"s (è elettrostatica ! per ) ! D $ # ( # 4 AC ( n //2 $S ) ) P 2 D2 # $ n // $ S $ S S ) " 2pi # 2 2 " ce "0 Frequenza di operazione " 2pe " 02 " 2pe " 0" ce " pe,i = 4 #n ee 2 me,i " ce,i = eB0 me,i ! A=S ! ) ( ) B = n //2 " S ( S + P) + D 2 ! # C = P% n //2 " S $ ( 2 n //2 $ S + D 2 / P ( D= 2A Per B 2 >> 4 AC si ottiene: 2 2 P = 1# " 2pe ! ) 2 & " D2( ' Il modo elettronico in un plasma freddo, illimitato e magnetizzato con un campo statico e uniforme (B0 ≠0) L’equazione d’onda è: S = 1+ 2 n( n• E) " n E + # • E = 0 ! ! n" ck # n = n "2 + n //2 P = 1# D= ! " 2pe " 2pi # 2 2 " ce "0 Frequenza di operazione " 2pe " 02 " 2pe " 0" ce ! " pe,i = 4 #n ee 2 me,i " ce,i = eB0 me,i Se il nostro scopo finale è accelerare gli elettroni del plasma dobbiamo interessarci solo all’onda lenta: Per tale scopo deve valere infatti: ! 2 rdd dell’onda lenta: n"s (è elettrostatica per ) ! $ v " # << c k k >> 1 ! P 2 D2 # $ n // $ S $ S S ( ) ! ! Il modo elettronico in un plasma freddo, illimitato e magnetizzato con un campo statico e uniforme (B0 ≠0) L’equazione d’onda è: S = 1+ 2 n( n• E) " n E + # • E = 0 ! n" ck # n = n "2 + n //2 D= ! ! P = 1# " 2pe " 2pi # 2 2 " ce "0 Frequenza di operazione " 2pe " 02 " 2pe " 0" ce ! " pe,i = 4 #n ee 2 me,i " ce,i = eB0 me,i Se il nostro scopo finale è accelerare gli elettroni del plasma dobbiamo interessarci solo all’onda lenta: ! $ v " # << c k >> 1 k L’onda lenta può propagare solo se n"2 > 0 , che implica: P < 0 Per tale scopo deve valere infatti: cioè la densità di plasma deve essere superiore ad un ! ! 2 rdd dell’onda lenta: n"s ! " pe > " 0 ! certo valore critico dipendente dalla frequenza d’operazione ! (è elettrostatica per ) ! P 2 D2 # $ n // $ S $ S S ( ) ! Il modo elettronico in un plasma freddo, illimitato e magnetizzato con un campo statico e uniforme (B0 ≠0) L’equazione d’onda è: S = 1+ 2 n( n• E) " n E + # • E = 0 ! ! n" ck # n = n "2 + n //2 P = 1# D= ! " 2pe " 2pi # 2 2 " ce "0 Frequenza di operazione " 2pe " 02 " 2pe " 0" ce ! " pe,i = 4 #n ee 2 me,i " ce,i = eB0 me,i Se il nostro scopo finale è accelerare gli elettroni del plasma dobbiamo interessarci solo all’onda lenta: Per tale scopo deve valere infatti: L’onda lenta può propagare solo se ! $ v " # << c k k >> 1 ! n"2 > 0 , che implica: P < 0 " pe > " 0 cioè la densità di plasma deve essere superiore ad un ! certo valore critico dipendente dalla frequenza d’operazione L’onda è elettrostatica perché la stessa forma della rdd si ricava con l’ipotesi: ! "# E = nell’eq. d’onda ! 0 2 P D 2 2 rdd dell’onda lenta: n"s # $ n // $ S $ S S (è elettrostatica! per n //2 > 1 ) ( ! ! ) ! 2 mi $ LH n #n 2 me $ 02 % $ LH 2 " 2 // Il modo elettronico in un plasma freddo, illimitato e magnetizzato con un campo statico e uniforme (B0 ≠0) L’equazione d’onda è: S = 1+ 2 n( n• E) " n E + # • E = 0 ! n" ck # n = n "2 + n //2 D= ! ! P = 1# " 2pe " 2pi # 2 2 " ce "0 Frequenza di operazione " 2pe " 02 " 2pe " 0" ce ! " pe,i = 4 #n ee 2 me,i " ce,i = eB0 me,i Se il nostro scopo finale è accelerare gli elettroni del plasma dobbiamo interessarci solo all’onda lenta: Per tale scopo deve valere infatti: $ v " # << c k L’onda lenta può propagare solo se Il numero d’onda è elevato, ! cioè l’onda diviene sempre più lenta, quando: S " 0 k >> 1 cioè la densità di plasma deve essere superiore ad un ! P 2 D2 2 rdd dell’onda lenta: n"s # $ n // $ S $ S S ! (è elettrostatica per n //2 > 1 ) ! " pe > " 0 ! certo valore critico dipendente dalla frequenza d’operazione n" # $ cioè l’onda ha una risonanza per S = 0 ! ! n"2 > 0 , che implica: P < 0 ! ! ! ( ) ! 2 mi $ LH n #n 2 me $ 02 % $ LH 2 " 2 // Il modo elettronico in un plasma freddo, illimitato e magnetizzato con un campo statico e uniforme (B0 ≠0) La rdd dell’onda cercata, detta onda di lower hybrid (LH) è: 2 mi $ LH n #n 2 me $ 02 % $ LH 2 " 2 // dove: 2 " LH $ # " 2pi &1+ & % " 2pe ' ) 2 ) " ce ( 2 valida per: n // > 1 " pe = L’onda propaga solo se: " pe > " 0 ! ! ! Frequenza di operazione ! ! 4 #n ee 2 me Il modo elettronico in un plasma freddo, illimitato e magnetizzato con un campo statico e uniforme (B0 ≠0) La rdd dell’onda cercata, detta onda di lower hybrid (LH) è: 2 mi $ LH n #n 2 me $ 02 % $ LH 2 " 2 // S = 1+ dove: 2 " LH $ # " 2pi &1+ & % " 2pe ' ) 2 ) " ce ( L’onda propaga solo se: " pe > " 0 La condizione di risonanza ! " 2pe " 2pi # 2 2 " ce "0 " pe = ! che si ha per: " LH = " 0 ! n" # $ ! Ha cosa corrisponde la risonanza di lower hybrid (LH) ! e come possiamo figurarci l’onda LH? ! La condizione n" # $ corrisponde ad un’oscillazione longitudinale perpendicolare al campo magnetico statico di equilibrio. •In questa condizione il moto sia degli ioni che degli elettroni è vincolato ad avere orbite e frequenze imposte dalle rispettive frequenze ed orbite di ciclotrone. Essendo presente sia la forza di richiamo del campo ! elettrico che la forza di Lorentz le orbite degenerano ad ellissi. •Nella direzione perpendicolare a B0 il plasma si comporta similmente ad un gas di dielettrico. Questo può essere sede di onde simili alle onde sonore che, per un plasma, si verificano anche nell’ipotesi assunta di plasma freddo: KT=0 Frequenza di operazione 4 #n ee 2 me coincide con la condizione S = 0 ! B0 ! ! n" ck # Nozioni per il progetto di un’antenna che lanci onde LH per generare corrente in un plasma intrappolato con un campo magnetico statico Dall’equazione d’onda: Abbiamo ricavato che l’onda LH propaga per elevate densità di plasma: " pe > " 0 2 n( n• E) " n E + # • E = 0 e numero d’onda parallelo ! ! ! n //2 > 1 Nozioni per il progetto di un’antenna che lanci onde LH per generare corrente in un plasma intrappolato con un campo magnetico statico Dall’equazione d’onda: Abbiamo ricavato che l’onda LH propaga per elevate densità di plasma: " pe > " 0 2 n( n• E) " n E + # • E = 0 " pe = ! ! f 0 < 9GHz 4 #n ee 2 me f pe " 9000 # n e [cm-3 ] ! densità del plasma di bordo delle macchine sperimentali: ! ! n e " 1012 cm#3 f pe " 9GHz Frequenza di cut-off: ! per eccitare il modo con potenza rf lanciata dall’esterno per valori di densità del plasma di bordo delle macchine sperimentali bisogna che il generatore abbia frequenza ≤ 9 GHz ! L’esperimento con onde LH sulla macchina FTU di Frascati opera a 8 GHz: la più alta al mondo Nozioni per il progetto di un’antenna che lanci onde LH per generare corrente in un plasma intrappolato con un campo magnetico statico Dall’equazione d’onda: Abbiamo ricavato che l’onda LH propaga per elevate densità di plasma: " pe > " 0 2 n( n• E) " n E + # • E = 0 e numero d’onda parallelo n //2 > 1 ! ! Plasma con alta densità ! Interfaccia plasma-vuoto y E z, B0 ! ! x,"n Nozioni per il progetto di un’antenna che lanci onde LH per generare corrente in un plasma intrappolato con un campo magnetico statico Dall’equazione d’onda: Abbiamo ricavato che l’onda LH propaga per elevate densità di plasma: " pe > " 0 2 n( n• E) " n E + # • E = 0 e numero d’onda parallelo n //2 > 1 ! ! ! Interfaccia plasma-vuoto y E z, B0 ! ! x,"n Nozioni per il progetto di un’antenna che lanci onde LH per generare corrente in un plasma intrappolato con un campo magnetico statico Dall’equazione d’onda: Abbiamo ricavato che l’onda LH propaga per elevate densità di plasma: " pe > " 0 2 n( n• E) " n E + # • E = 0 n //2 > 1 e numero d’onda parallelo ! ! Dall’equazione d’onda si ricava anche che per densità di plasma di bordo tali che: " pe > " 0 vale: E≈ zEz ! Interfaccia plasma-vuoto ˜ ed anche: Ey/Ez≈ 0, "x y ! ! E x,"n ! z, B0 ! Nozioni per il progetto di un’antenna che lanci onde LH per generare corrente in un plasma intrappolato con un campo magnetico statico Abbiamo ricavato che l’onda LH propaga per elevate densità di plasma: Dall’equazione d’onda: " pe > " 0 2 n( n• E) " n E + # • E = 0 n //2 > 1 e numero d’onda parallelo ! ! La condizione di polarizzazione del campo elettrico al bordo plasma: E≈ zE ! z Può essere realizzata dal modo fondamentale di una guida d’onda rettangolare opportunamente posizionata y E x,"n n// " ck >1 # ! z, B0 ! Nozioni per il progetto di un’antenna che lanci onde LH per generare corrente in un plasma intrappolato con un campo magnetico statico Abbiamo ricavato che l’onda LH propaga per elevate densità di plasma: Dall’equazione d’onda: " pe > " 0 2 n( n• E) " n E + # • E = 0 n //2 > 1 e numero d’onda parallelo ! ! La condizione di polarizzazione del campo elettrico al bordo plasma: E≈ zE ! z può essere realizzata dal modo fondamentale di una guida d’onda rettangolare opportunamente posizionata y a E La condizione sul numero d’onda c ck = (condizione di onda lenta): n// ! v" # x,"n ! c #$ " #z! z, B0 ! può essere realizzata con una griglia di guide d’onda sfasate Nozioni per il progetto di un’antenna che lanci onde LH per generare corrente in un plasma intrappolato con un campo magnetico statico Abbiamo ricavato che l’onda LH propaga per elevate densità di plasma: Dall’equazione d’onda: " pe > " 0 2 n( n• E) " n E + # • E = 0 n //2 > 1 ! ! La condizione di polarizzazione del campo elettrico al bordo plasma: E≈ zE ! "z z può essere realizzata dal modo fondamentale di una guida d’onda rettangolare opportunamente posizionata La condizione sul numero d’onda c ck = (condizione di onda lenta): n// ! v" # ! y x,"n ! c #$ " #z !" # $ z, B0 ! può essere realizzata con una griglia di guide d’onda sfasate Nozioni per il progetto di un’antenna che lanci onde LH per generare corrente in un plasma intrappolato con un campo magnetico statico Analisi per valutare il coefficiente di riflessione del lanciatore L’equazione d’onda deve essere risolta per Ez, By all’interfaccia antenna-plasma: Condizioni al contorno (x=0) Ez = Ezi(0)+ Ezr(0) By = Byi(0)+ Byr(0) y x,"n z, B0 ! Nozioni per il progetto di un’antenna che lanci onde LH per generare corrente in un plasma intrappolato con un campo magnetico statico Analisi per valutare il coefficiente di riflessione del lanciatore L’equazione d’onda deve essere risolta per Ez, By all’interfaccia antenna-plasma: Condizioni al contorno (x=0) Ez = Ezi(0)+ Ezr(0) By = Byi(0)+ Byr(0) Il coefficiente di riflessione del campo elettrico: Γ=Ezr(0) /Ezi(0) è: dove: Z ( "= (Z p /Z 0 ) #1 p /Z 0 ) + 1 y E zi (x = 0) Impedenza di antenna Z 0 = Byi (x = 0) ! Impedenza del plasma Z p = Ez By x,"n ! L’analisi dei campi in guida nel lato vuoto, e la soluzione dell’equazione d’onda nel lato plasma consentono di ricavare i valori di impedenza ! z, B0 ! Nozioni per il progetto di un’antenna che lanci onde LH per generare corrente in un plasma intrappolato con un campo magnetico statico Dall’equazione d’onda si ha: Impedenza di plasma: Ez n //2 #1 Zp = "# n e Antenna By #1 ne $ = $ pe Coefficiente di riflessione del campo elettrico: Z ( "= (Z p /Z 0 ) #1 p /Z 0 ) + 1 ! Il plasma realizza un carico adattato: " #0 Z p /Z 0 " 1 per un valore ottimale della densità di ! plasma sul lanciatore: n e Antenna = n e opt > n e " = " ! ! Per valori bassi di densità di plasma: n e Antenna << n e " = " le onde non propagano 2 // Z p e’ puramente reattiva Z p " #i n #1 ! ! pe " #1 La densità di plasma è pertanto il parametro fondamentale che determina l’accoppiamento delle onde LH ! ! pe Spettri in n// di potenza RF con il lanciatore LH di FTU Lanciatore a griglia di guide d’onda del tokamak FTU (8 GHz, 2 MW) Sistema di potenza RF in una macchina per la ricerca sulla fusione nucleare (dettaglio) Lanciatore a griglia di guide d’onda del tokamak FTU (8 GHz, 2 MW) Sistema di potenza RF in una macchina per la ricerca sulla fusione nucleare (dettaglio) Schema completo di un tipico sistema di potenza RF in una macchina per la ricerca sulla fusione nucleare (tokamak) Agli altri klystrons Diodo switch Sorg. RF TWT attenuatore ΔΦ Settore di antenna a griglia di guide d’onda circolatore modulatore Pot. riflessa Arc detector Pot. diretta Klystron ΔΦ Controllo fault Segnale di consenso Alimentatore ad alta tensione plasma Misure RF