Politico L’opinione del Presidente di federagenti, Michele Pappalardo Non sono più ammessi sbagli né ritardi Container, dal Nord Europa si registra un trend di flessione nei traffici ZIONE NAZ IO CIA N SO ITALIANI RTI PO ★ ★ ★ ★ ★ ★ ★ ★ ★ RUPPI ORM EG EG AL -A S mercato container) si registra ormai un trend di flessione nei traffici che riguarda anche grandi porti come Amburgo. Idem vale per l’Estremo oriente, dove tutti i grandi terminal si avviano a archiviare con segno negativo il primo semestre. Esiste poi una contraddizione di fondo fra la corsa alle nuove costruzioni, che caratterizza tutti i grandi gruppi del mercato, e i risultati operativi penalizzati da noli sempre troppo bassi e “salvati” solo da una flessione nelle quotazioni del petrolio, che sembra aver ora virato di rotta. In un mercato internazionale così complesso non sono più ammessi né errori, né ritardi. Le occasioni vanno colte al volo e purtroppo il nostro Paese continua a cullarsi nell’idea che i tempi della politica possano essere disgiunti da quelli dell’economia. La riforma portuale, oggetto di un dibattito infinito, prolungatosi di un anno dal momento in cui un testo definitivo pareva essere pronto per l’approvazione, è un caso emblematico. I nostri porti (16 sono commissariati ) hanno bisogno urgente di una prospettiva chiara di lavoro, il che significa selezione degli interventi, governance, gestione e concretizzazione delle prospettive di fare economia e generare lavoro. E’ questo il campo comune sul quale il cluster marittimo, in tutte le sue componenti, è chiamato a lanciare e a combattere una sfida che è tutt’altro che marginale per determinare il futuro dell’Italia. I E BARCA OR IO LI IAT G N eanche con la sfera di cristallo si potrebbero, probabilmente, formulare previsioni attendibili sul futuro della portualità. E per portualità si intende non solo quella italiana ma anche quella europea e mondiale. La dimensione dei cambiamenti in atto nello scenario internazionale Michele Pappalardo dell’interscambio via mare è così estesa da porre serie ipoteche anche sui trend, incluso il gigantismo navale, che apparentemente sembrano aver conquistato e colonizzato l’intero mercato ma che stanno innescando in molti porti un effetto rigetto. Le difficoltà reali di uscita dalla crisi economica che ha lasciato il segno in particolare sull’Eurozona ma che ha anche provocato un brusco ridimensionamento nelle aspettative di crescita delle grandi economie del Far East o del Brasile, si sommano oggi alle incertezze provocate da una situazione geo-politica che in aree strategiche (in primis quella mediterranea) è diventata esplosiva. E ciò incide direttamente sia sui volumi di trasportato sia sull’andamento di grandi porti. Se nel Mediterraneo anche gli hub di transhipment come Gioia Tauro beneficiano della crisi dei porti del Nord Africa e del crollo di produttività e affidabilità intervenuto negli ultimi mesi, dal Nord Europa (tradizionale cartina al tornasole sullo stato di salute del Michele Pappalardo Presidente Federagenti Container in banchina