INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA E CRONICA

INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA E CRONICA,
INSUFFICIENZA CARDIACA, STATO DI SHOCK
OBBIETTIVI
RICONOSCERE LE CONDIZIONI DI PERICOLO DI VITA
 TRATTARLE SECONDO PRIORITA’ E COMPETENZE DEL
SOCCORRITORE
Polmone
normale
Polmone
fumatore
Enfisema
URGENZE MEDICHE
Qualsiasi condizione patologica ad
insorgenza improvvisa con evoluzione più o
meno rapida che, in assenza di adeguato
trattamento entro poche ore, compromette
le funzioni vitali
EMERGENZE MEDICHE
Qualsiasi condizione patologica ad
insorgenza improvvisa con evoluzione più o
meno rapida che, in assenza di adeguato
trattamento entro pochi minuti,
compromette le funzioni vitali
PROBLEMI MEDICI



ACUTI: insorgenza improvvisa con rapido sviluppo
di sintomi gravi (es. polmonite, epatite)
EPISODICI: insorgenza aspettata ma non
prevedibile (es. crisi epilettica, ipoglicemia, asma)
CRONICI: peggioramento o complicanze (es.
BPCO, cardiomiopatie, IRC)
IL SISTEMA RESPIRATORIO
Patologie e trattamenti
INSUFFICIENZA RESPIRATORIA
DISPNEA
Difficoltà respiratoria accompagnata da
sensazione di oppressione e fame d’aria
CAUSE

Ostacolo al passaggio dell’aria:
corpi estranei
caduta all’indietro della lingua
compressione esterna
Edema della glottide

Alterazione della meccanica respiratoria:
traumi toracici
ferite penetranti
compressione toracica
grave deformazione del torace (scoliosi)
CAUSE

Diminuzione di ossigeno nell’aria inspirata:
ambiente scarso di ossigeno
gas tossici

Alterazione a livello polmonare dello scambio ossigenoanidride carbonica:
edema polmonare acuto
embolia polmonare , enfisematici, asma, asma allergica,
BPCO

Annegamento
INTENSITA’ E RUMORE
Valutare se il respiro è:





Superficiale o profondo
Russante (ictus, tc, alcool o stupefacenti)
Sibilante (asma o enfisema)
Gorgogliante (Epa)
Stridente (ostruzione)
ESAME DEL PAZIENTE
Frequenza respiratoria
 Qualità del respiro
 Presenza di rumori respiratori
 Colorito della cute
 Saturimetria

La riduzione della respirazione arriva
sino al punto da non permettere
un’ossigenazione dei tessuti adeguata a
sostenere i processi vitali
SEGNI E SINTOMI










Sensazione di fame d’aria
Rumori respiratori (sibili, stridori, gorgoglii)
Difficoltà a dire frasi lunghe
Boccheggiamento o atti respiratori inefficaci (gasping)
Frequenza respiratoria alterata (>30 o < 10 atti/min)
Respiro diaframmatico
Diminuzione della saturazione di ossigeno
Aumento della frequenza cardiaca
Alterazione del colorito delle mucose (cianosi)
Alterazione dello stato di coscienza (confusione, sopore, agitazione)
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
PARAMETRI VITALI




FR: atti respiratori al minuto
SpO2: % di Hb legata all’ O2
FC: numero battiti al minuto
PA: energia del sangue per circolare
(Max/Min in mmHg)
Per misurare la
FREQUENZA RESPIRATORIA
Per misurare la
SATURAZIONE DI O2
Per misurare la
FREQUENZA CARDIACA
Per misurare la
PRESSIONE ARTERIOSA
TRATTAMENTO
Autoprotezione
 Fare ABCDE + OSSIGENO ad alti flussi
 Tranquillizzare il paziente, non farlo muovere
 Far assumere al pz una posizione confortevole,
generalmente semiseduta
 Allentare gli indumenti stretti
 Mantenere al caldo

L’OSSIGENOTERAPIA
Raffronto tra presidi
Mezzo di
somministrazione
Portata Lt/min
% di
ossigeno
Impieghi
OCCHIALINI
DA 1 A 6
24 -45
Patologie mediche con
pazienti collaboranti
MASCHERINA
SEMPLICE
DA 6 A 12
35 -60
Patologie traumatiche
senza segni di SHOCK
MASCHERINA CON
RESERVOIR
DA 8 A 15
80 -95
Patologie traumatiche con
segni di SHOCK e/o
IPOSSIA SEVERA
OSSIGENOTERAPIA
CALCOLO DELLA CAPACITA’ RESIDUA
Una semplice formula ci indica l’autonomia della bombola, sapendo il consumo
in Lt/min che ne dobbiamo fare. Il calcolo è così eseguito.
(VOLUME DELLA BOMBOLA X PRESSIONE DELL’O2) : Lt/min da EROGARE
Per esempio in una bombola da 7 litri con 200 atmosfere lette al manometro e
una somministrazione di 10 Lt/min:
7 X 200 : 10= 140 Minuti… quindi 2 ore e 20 minuti
Nel calcolare l’autonomia si deve tener conto di un eventuale errore di taratura
e/o causato da eventuali perdite. A tal fine toglieremo 50 atmosfere dal conteggio
iniziale.
[( 7 X 200 ) – 50 ] : 10 = 135 Minuti…quindi 2 ore e 15 minuti
I Presidi usati nell’O2 terapia a disposizione del
personale volontario
Occhialini
Mascherina
Mascherina
Pediatrica
Mascherina con
Reservoir
Altri presidi a disposizione per garantire
una ventilazione assistita
Ventilatore polmonare (fisso su alcuni mezzi)
Laringoscopio, (competenza medica)
Cannula endotracheale
(competenza medica)
Pallone Ambu con
Reservoir x V.d.S
PATOLOGIE E TRATTAMENTI
BPCO
Broncopneumopatia cronica ostruttiva
COS’E’:
Malattia polmonare
infiammatoria che restringe
progressivamente le vie
respiratorie e distrugge gli
alveoli polmonari



COMPRENDE:
Bronchite cronica
Enfisema polmonare
Altre malattie respiratorie






FATTORI SCATENANTI
Fumo di sigaretta o altri tabacchi
anche passivo
Vapori irritanti e fumi
Inquinamento di ambienti interni ed
esterni
SINTOMI “ALLARME”
Tosse
Espettorato
Dispnea che si accentua sotto sforzo
fisico
TRATTAMENTO DELLE BPCO







Autoprotezione
ABCDE+ O2 ATTENZIONE AL FLUSSO
Consentire al pz. di assumere la posizione più confortevole
(seduto o semiseduto)
Mantenere pervie le vie aeree
Allentare qualsiasi indumento stretto
Monitorare i parametri vitali
Per l’ O2 attenersi al litri erogati su indicazione medica al
domicilio e comunque non ad alti flussi, fatto salvo gravi
complicanze respiratorie per le quali deve essere attuato il
protocollo in uso.
ASMA



Presente sia nelle persone giovani sia nelle persone
anziane, è una malattia episodica.
L’attacco d’asma può essere provocato da una reazione
allergica a qualche cosa di inalato inghiottito o iniettato
nel corpo, dalla puntura di un insetto, da infezioni, da uno
sforzo fisico, da agenti inquinanti o da uno stress
emotivo.
Nell’attacco d’asma i bronchioli che portano agli alveoli
polmonari si restringono a causa della contrazione dei
muscoli lisci delle vie aeree, vi è inoltre un aumento di
secrezioni.
ASMA




L’azione congiunta della contrazione e dell’aumento delle
secrezioni fa si che gli stretti passaggi dei bronchioli si
chiudano, limitando il flusso d’aria.
Quando il paziente inspira, i polmoni che si espandono
esercitano una forza verso l’esterno, aumentando il
diametro delle vie respiratorie e permettendo all’aria di
entrare nei polmoni.
Durante l’espirazione accade il contrario, per questo l’aria
povera di ossigeno rimane intrappolata nei polmoni.
Per questo motivo il paziente è costretto ad espirare
forzatamente l’aria, producendo caratteristici sibili associati
all’asma.
SEGNI E SINTOMI



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
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


Suoni sibilanti
Il Paziente ha evidenti difficoltà ad espirare
Tachicardia che può raggiungere i 120/130 battiti al
minuto, polso ritmico.
Nervosismo
Ansia
Il paziente spesso è molto spaventato
Dilatazione delle vene del collo
Spalle piegate verso l’interno e torace sollevato nel
tentativo di respirare
Cianosi tardiva
Tosse
IPERVENTILAZIONE
Definizione
Aumento della frequenza e della
profondità degli atti respiratori che
comporta una eliminazione eccessiva
di anidride carbonica
Segni e Sintomi:




Compromissione dello stato di
coscienza
senso di costrizione toracica,
soffocamento
Inquietudine
Vertigini e formicolio agli arti
Causa:
Stress, ansia e tensione emotiva
Trattamento:




Autoprotezione
ABCDE+ O2
Calmare il paziente e indurlo ad un
respiro lento
* Il trattamento immediato prevede
far respirare il paziente in un
sacchetto di carta per rimpiazzare
l’anidride carbonica uscita in fase di
iperventilazione
IL SISTEMA
CARDIOCIRCOLATORIO
(patologie e trattamenti)
INSUFFICIENZA
CARDIOCIRCOLATORIA
Tra le malattie che colpiscono il cuore ed i
propri vasi vi sono quelle che colpiscono le
arterie coronarie, limitando l'afflusso di sangue
ed ossigeno al cuore stesso.
INSUFFICIENZA CARDIOCIRCOLATORIA
Stenosi (restringimento) e occlusione delle arterie
coronarie riducono l’apporto di sangue al cuore e
conseguentemente anche di ossigeno al
miocardio.
INSUFFICIENZA CARDIOCIRCOLATORIA
Cause più comuni di stenosi e occlusioni


ATEROSCLEROSI accumulo di materiale grasso
(placca) sulla parete interna delle arterie che
provoca il restringimento del vaso con
conseguente riduzione di flusso ematico
ARTERIOSCLEROSI indurimento della parete delle
arterie dovuta all’accumulo di deposito di calcio
con conseguente perdita di elasticità dei vasi
Un’anamnesi corretta
Il paziente con dolore toracico deve essere considerato sempre e
comunque a rischio e perciò va fatta un’anamnesi accurata riguardo:




l’esordio del dolore, quando è comparso
se è stato graduale o improvviso,
se è comparso durante l’attività fisica o a riposo,
se dopo i pasti, se in seguito all’esposizione al freddo o in seguito al cambio
di posizione.
Rilevare il tipo di dolore che può essere:



acuto, oppressivo, come una pugnalata o come un senso di peso
esteso a tutto il torace o solamente ad un emitorace, anteriore, posteriore
o entrambi
irradiato verso il collo, la mandibola, le braccia, l’addome e il dorso.
DOLORE TORACICO e/o
ANGINA PECTORIS
Quando l’organismo viene posto sotto stress o
attività fisica, il cuore lavora di più e il miocardio
richiede più ossigeno
DOLORE TORACICO e/o ANGINA PECTORIS
A causa della stenosi
coronarica,
la parte di
miocardio
interessata
dall’arteria con lume ridotto
avrà un apporto di ossigeno
non adeguato al fabbisogno
Il mancato apporto di
ossigeno al miocardio
provoca il dolore toracico
definito anche “attacco
anginoso”
ANGINA
SINTOMI





Dolore sternale irradiato spalla,
braccio, collo
Pallore
Sudorazione algida (fredda)
Ansia
Difficoltà respiratorie
COSA FARE








Eseguire l’ABCDE
Monitorare continuamente i
parametri
Non far eseguire nessun movimento
al paziente
Somministrare O2 in maschera alti
flussi
Allertamento del 118
Rassicurare il paziente
Trasportare il paziente in posizione
semi-seduta
Tenere a portata di mano il
materiale per eventuale RCP
IMA
Infarto Acuto del Miocardio
Necrosi di una porzione del muscolo cardiaco
Cause:
 Stenosi e/o occlusione completa
dell’arteria coronaria
 Rottura dell’arteria coronaria
per aneurisma (evento raro)
Infarto Acuto del Miocardio
Segni e sintomi:





Senso di angoscia di morte imminente
oppure può apparire tranquillo
Dolore a morsa al centro del torace
Dolore irradiato alla gola al braccio sinistro, e in regione
epigastrica
Dispnea
possono non essere presenti alterazioni del respiro
Tachicardia – bradicardia - aritmia
possono non essere presenti alterazioni del circolo
Infarto Acuto del Miocardio
Trattamento:






Autoprotezione
Fare ABCDE + ossigeno ad alti flussi
Mantenere il pz tranquillo e non far fare sforzi
Raccogliere tutte le informazioni sull’anamnesi e se ha
preso farmaci
Mantenere il pz al caldo
Trasportare il paziente in posizione semi seduta
EPA
Edema polmonare acuto
Cause
Insufficienza cardiaca congestizia:
Ovvero presenza di eccesso di liquido nei polmoni a causa di un
malfunzionamento del cuore




Il malfunzionamento della parte sinistra del cuore fa sì che lo stesso non sia più in
grado di espellere tutto il sangue che riceve.
Il ventricolo e l’atrio si riempiono facendo tornare il sangue nella circolazione
polmonare
L’accumulo di liquido (congestione) nei polmoni prende il nome di EDEMA
POLMONARE.
L’accumulo di liquido non consente lo scambio a livello alveolare di ossigeno e
anidride carbonica
E’ una grave insufficienza cardio-respiratoria
Il paziente è a rischio di arresto cardiaco
Edema polmonare acuto
Segni e sintomi
Può essere presente:







Dispnea – fame d’aria
Rumori respiratori (gorgoglii)
Bava rosea
Tachicardia
Innalzamento della PA
Alterazione dello stato di coscienza fino al coma
Cute inizialmente pallida sudata e fredda in seguito cianosi prima
periferica poi diffusa
LO STATO DI SHOCK
STATO DI SHOCK
Sindrome conseguente
ad insufficienza acuta
del circolo periferico
dovuta a squilibrio del
controllo circolatorio o
a perdita del liquido
circolante
Principali situazioni di shock


SHOCK CARDIOGENO
La pompa cardiaca diminuisce la sua portata
a causa di un danno organico o funzionale
La pressione arteriosa cala perché manca la spinta del
muscolo; il sangue circolante ed i vasi sanguigni
rimangono invariati.
SHOCK IPOVOLEMICO o Emorragico
Diminuzione improvvisa e rapida della volemia a causa di
una emorragia massiva o da
perdita di plasma
Principali situazioni di shock

SHOCK NEUROGENO
Vasodilatazione provocata da una forte emozione, o un
dolore intenso

SHOCK ANAFILATTICO
Reazione allergica a farmaci, punture di insetti, alimenti
ecc provoca l’aumento del calibro dei vasi a seguito di
rilascio di istamina
Principali situazioni di shock

SHOCK SETTICO (presenza di batteri nel sangue)
Infezione batterica che provoca vasodilatazione
(caratterizzato da febbre con brivido)

SHOCK SPINALE
Lesione midollare che provoca vasodilatazione
SHOCK
Trattamento
•
•
•
•
Autoprotezione
ABCDE+O2
Eliminare se possibile la causa dello shock
Posizione anti shock
SHOCK
Segni e Sintomi
parametri
Shock
Ipovolemico
Shock
Cardiogeno
Shock
Anafilattico
Shock
Neurogeno
Shock Settico
Shock Spinale
Coscienza
agitazione.,
stato
confusionale
Normale, stato
confusionale
agitazione.,
stato
confusionale
Normale
Sopore,
agitazione,
stato
confusionale
Normale
FR
Tachipnoico
Stabile o
tachipnoico
Tachipnoico
con
broncospasmo
Stabile
Tachipnoico
stabile
FC
Tachicardico
Stabile o
Tachicardico
Tachicardico
Bradicardico
Tachicardico
Bradicardico
Polso
Debole rapido
filiforme
Normale o
debole
Piccolo
Normale
Pieno o
piccolo
Normale
Cute
Pallida fredda e
sudata
Colore normale
o pallida,
fredda e sudata
Arrossata con
orticaria
Colore
normale calda
e asciutta
Può comparire
calda asciutta
e di colore
normale o
cianotica
fredda e
marezzata
Calda e
asciutta di
colorito
normale
Segni e Sintomi
In tutti i casi vi è un GRAVE ABBASSAMENTO
DELLA PRESSIONE ARTERIOSA
Ricorda che è un segno tardivo!
SPAZIO ALLE DOMANDE