Manuale di aritmologia base AEFFE AGGIORNAMENTI INFORMAZIONE www.aeffetraining.it www.formazioneaeffe.it [email protected] Tel. 320/8331205 1 Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it AEFFE per l’Ambiente Questo è un libro elettronico, impaginato per essere letto direttamente dal tuo computer o dal tuo lettore di ebook. Se desideri stamparlo, ti suggeriamo di impostare la stampante in modo tale che stampi 2 o 4 pagine su ogni foglio A4, poiché il corpo grande del testo ti permetterà comunque un’agevole lettura. E naturalmente, se puoi… usa carta riciclata. Grazie! ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it AEFFE – AggiornaMenti InFormazione “…in qualche punto dell’universo esiste un pianeta dove tutti nasceranno una seconda volta. Allo stesso tempo, saranno pienamente coscienti della vita passata sulla Terra di tutte le esperienze che vi avevano acquisito. Ed esiste forse ancora un altro pianeta dove nasceranno tutti una terza volta con le esperienze di entrambe le vita precedenti…” (Milan Kundera, “l’insostenibile leggerezza dell’essere”) Proprio le esperienze diverse in ambito professionale, accademico e privato hanno fornito ai soci fondatori dell’ AEFFE la consapevolezza di avere dei limiti ma allo stesso tempo la consapevolezza che questi stessi limiti potevano essere superati. La strategia vincente è stata, pertanto, individuata nel superamento di modelli organizzativi e formativi stereotipati e la messa in atto di un modello organizzativo immediatamente di tipo aziendale/imprenditoriale, basato su criteri di flessibilità, innovazione, creatività e scientificità. INFERMIERI DELLA TUSCIA è stata l’associazione infermieristica dalla cui evoluzione è nata successivamente l’AEFFE (AggiornaMenti InFormazione). Il cambiamento di denominazione ha riassunto la necessità di trasformare una ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it realtà associativa infermieristica, molto circoscritta e limitata, in una società nuova, frutto di una precisa evoluzione organizzativa e di vision, del tutto diversa rispetto alla precedente e rispetto alle altre realtà associative nazionali, orientata, inoltre, a collaborare con ambienti multidisciplinari, non solo infermieristici e non solo nel settore sanitario. L’AEFFE oggi è una società di formazione e consulenza solida, dinamica, poliedrica, vivace ed estremamente sensibile alle mutevoli esigenze del mondo formativo e delle consulenze che vanta collaborazioni con enti nazionali e internazionali in ambito sanitario e non sanitario. L’obiettivo strategico aziendale è quello non solo di prevedere le esigenze future del panorama formativo e delle consulenze ma quello di anticiparle. Ciò è possibile farlo con un atteggiamento proattivo non solo dei membri del comitato di direzione e scientifico ma, anche e soprattutto, di tutti i collaboratori. Questi ultimi in linea con un modello organizzativo riflessivo sanno riconoscere tempestivamente eventuali criticità durante l’espletamento delle loro attività e sanno di conseguenza proporre e attuare soluzioni efficaci dosando sapientemente scientificità e creatività. ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it Gli importanti riconoscimenti ottenuti dall’AEFFE sono indubbiamente il frutto di una precisa lungimiranza, voglia di allargare gli orizzonti, spregiudicatezza nello sperimentare di tutti quelli che hanno collaborato e collaborano attivamente con l’ AEFFE. I servizi offerti dall’AEFFE, sia quelli esclusivi AEFFE che quelli simili offerti da altri enti formativi, risultano avere, a differenza di questi ultimi, una connotazione di esclusività e peculiarità, ciò è dovuto alla strutturazione su misura del servizio rispetto alle caratteristiche e alle esigenze del cliente. Quest’ultimo, in tal modo, diviene parte attiva e responsabile dello stesso servizio offerto che tende sempre e unicamente verso l’eccellenza. "L'eccellenza non si identifica con un risultato preciso. Fa parte, piuttosto, dello spirito di un'organizzazione, è un processo che non finisce mai" Lawrence M. Miller (consulente e scrittore americano) IL MODELLO FORMATIVO/APPRENDIMENTO A SPIRALE 3D “…Il vasaio la faceva girare col piede, sì che girava anche il piattello su cui poneva il blocco di creta. Ve lo sbatteva sopra con un colpo per farlo ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it ben aderire; poi cominciava ad accarezzarlo, pareva, dolcemente, con le mani frequentemente bagnate nella tinozza vicina e il blocco di creta, lì, davanti ai miei occhi, assumeva miracolosamente una forma, grossolana all'inizio, poi sempre più aggraziata. E non pareva esserne lui, il vasaio, l'autore, pareva essa, la creta, prendere miracolosamente forma. Pareva, la mano del vasaio, essere soltanto una testimone di quel miracolo, e il suo movimento una carezza compiaciuta e non la forza che ne determinava la variazione di forma… La creta, ubbidiente, da massa inerte e informe, diventava, nel giro di pochi minuti, un oggetto da rapire con lo sguardo, nasceva in essa una specie di vita, inconscia, che parlava al cuore e alla fantasia, così come parla un fiore, senza che ce ne rendiamo conto… (Franco Braga, “la ruota del vasaio”) Il MODELLO A SPIRALE 3D è la sintesi di anni di ricerca accademica e formativa condotta sul campo. formativo AEFFE e Questo di modello apprendimento nell’arco degli anni si è rivelato estremamente apprezzato ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it per la propria efficienza ed efficacia sia da parte dei formatori e soprattutto da parte dei discenti. Il concetto di spirale sottintende che il processo di apprendimento è un modello di tipo costruzionista. Esso parte dalla consapevolezza che ogni essere umano, partendo dall’infanzia sino all’età adulta, ha dei propri modelli teorici che riguardano la propria realtà personale, emotiva, relazionale, lavorativa. A volte questi costrutti possono essere molto vicini ad una realtà scientificamente validata ma altre volte possono essere “ingenui” e comunque esse sono credenze solide e fortemente funzionali e di riferimento per lo stesso individuo. Partendo da questo presupposto, i formatori AEFFE hanno come obiettivo quello di scoprire le pre-conoscenze del discente e di seguito creare, con varie strategie e tattiche, un conflitto tra le vecchie conoscenze e credenze e una nuova proposta di conoscenze nuove e funzionali. Le concezioni di partenza, quindi, vengono confrontate con una nuova realtà, la quale spinge alla revisione, conducendo così a concezioni più evolute le quali di nuovo vengono confrontate con l’esperienza e così di seguito come una spirale. Il concetto 3D sottolinea la dimensione tridimensionale di questa spirale dell’apprendimento, investendo oltre l’area ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it E N J O Y E V O L U T I O N N O W cognitiva, quella più profonda emotiva e relazionale che si sviluppa nel setting formativo. 3D è da intendersi, inoltre, come acronimo che riguarda aspetti puramente attinenti alla strategia formativa: 1) Divertente, questo aggettivo sottolinea il fondamentale interessamento della sfera emozionale del discente e quindi il coinvolgimento oltre della semantica emotiva. memoria di Il quella risultato è sicuramente più efficace e duraturo per un forte fenomeno di ancoraggio. 2) Differenziato, altro termine che mette in risalto la straordinaria dei duttilità formatori adattare tecniche tattiche di e formative diversificate a seconda delle caratteristiche del discente, con disinvoltura da un modello passando associazionista (presentazione delle nozioni step by step), al modello del campo (più elementi che si dispongono in modo ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it tale da formare strutture globali), a quello della scoperta (prettamente esperienziale diretta) sino al modello costruzionista. 3) Divergente, tale termine pone l’accento sull’importanza della creatività da intendersi una come particolare forma di pensiero che implica originalità e fluidità, che rompe con i modelli esistenti introducendo qualcosa di nuovo. Il pensiero divergente va al di là di ciò che è contenuto nella situazione di partenza, supera la chiusura dei dati del problema, esplora varie direzioni e produce qualcosa di nuovo e di diverso. Tale forma di pensiero si differenzia totalmente da quello convergente che utilizza un’unica prospettiva molto rigida e razionale che induce ad utilizzare regole già definite e codificate di apprendimento e soluzione dei problemi. Il formatore “divergente” porrà in essere gli elementi salienti del pensiero divergente e stimolerà il loro sviluppo nel ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it discente, essi sono: fluidità, flessibilità, originalità, elaborazione, valutazione. La tecnica del vasaio, descritta in maniera magistrale nell’introduzione, concetto di riassume “formazione” metaforicamente per i il professionisti dell’area formazione AEFFE, che non usano questo termine come sinonimo di educare, insegnare ecc, ma come processo dinamico, flessibile, diversificato e profondamente coinvolgente atto ad aiutare il discente a dare “nuova forma” alle proprie conoscenze. ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it Elaborare un manuale come questo è un’operazione complessa e non scevra da possibili errori. Nell’ottica del miglioramento continuo della qualità del materiale informativo vi preghiamo di segnalarci inesattezze, refusi o eventuali imprecisioni all’indirizzo email dell’Associazione, [email protected] Il TUO aiuto è fondamentale per renderTi un servizio sempre più qualificato. Grazie. ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it SOMMARIO Introduzione ____________________________ 2 Cenni di anatomia e fisiologia ______________ 6 Il cuore e i vasi ______________________________ 6 Le proprietà delle cellule cardiache ____________ 15 Eccitabilità ____________________________________ 15 Contrattilità ___________________________________ 17 Automatismo __________________________________ 18 Conduzione ___________________________________ 19 Refrattarietà ___________________________________ 20 L’innervazione del cuore _____________________ 22 Eccitazione e morfologia dell’ECG ______________ 23 Il sistema di conduzione __________________ 28 La funzione segnapassi ______________________ 29 Elettrofisiologia cardiaca _________________ 31 Il triangolo di Einthoven _____________________ 33 Le derivazioni bipolari _______________________ 34 Le derivazioni unipolari ______________________ 40 Derivazioni unipolari precordiali ___________________ 41 Derivazioni unipolari degli arti _____________________ 44 1 ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it L’asse elettrico cardiaco __________________ 47 L’elettrocardiogramma: nomenclatura ______ 52 Onde, segmenti e complessi dell’ECG ___________ 54 Componenti elementari dell’ECG ______________ 57 Onda P _______________________________________ 57 Segmento PR __________________________________ 58 Intervallo PR ___________________________________ 58 Complesso QRS ________________________________ 59 Tipi di complessi ventricolari ______________________ 60 Segmento ST __________________________________ 60 Onda T _______________________________________ 61 Intervallo QT ___________________________________ 62 Onda U _______________________________________ 63 La frequenza cardiaca _______________________ 64 Il monitoraggio elettrocardiografico ________ 67 Defibrillazione __________________________ 72 Defibrillatori bifasici ________________________ 73 Pacing transcutaneo _____________________ 76 Cardioversione elettrica in urgenza _________ 78 Generalità sulle aritmie __________________ 83 Classificazione delle aritmie __________________ 83 Alterazioni della formazione dell’impulso _______ 87 2 ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it Alterazioni della conduzione dell’impulso _______ 88 Blocchi di conduzione __________________________ 89 Rientro dell’impulso ____________________________ 89 Un algoritmo per identificare le aritmie _____ 93 Ritmo sinusale _____________________________ 94 Tachicardia sinusale _________________________ 95 Bradicardia sinusale _________________________ 96 Aritmia sinusale ____________________________ 96 Fibrillazione atriale _________________________ 98 F. A. a bassa risposta ventricolare _____________ 99 Flutter atriale _____________________________ 100 Blocco atrioventricolare di I° _________________ 101 Blocco atrioventricolare di II° ‐ Mobitz 1 _______ 102 Blocco atrioventricolare di II° ‐ Mobitz 2 _______ 103 Blocco di III° (blocco AV completo) ____________ 104 Ritmo idioventricolare ______________________ 106 Ritmo giunzionale _________________________ 107 Fibrillazione ventricolare ____________________ 108 Asistolia _________________________________ 109 Tachicardia ventricolare ____________________ 110 Tachicardia ventricolare polimorfa ____________ 111 3 ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it Flutter ventricolare ________________________ 112 Torsione di punta __________________________ 113 Extrasistole _______________________________ 114 Complessi prematuri atriali __________________ 120 Complessi prematuri giunzionali _____________ 120 Complessi prematuri ventricolari _____________ 121 Battiti ectopici ventricolari __________________ 122 Pausa compensatoria ______________________ 125 Le sindromi coronariche acute ____________ 126 Segni e sintomi ____________________________ 130 Markers di danno miocardico ________________ 133 Algoritmo iniziale di valutazione _____________ 134 Correlazione anatomo‐osservazionale _________ 135 Modificazioni ECG nell’IMA __________________ 136 ECG nell’IMA _____________________________ 137 Domande di autovalutazione _____________ 139 Risposte __________________________________ 11 Bibliografia _____________________________ 3 Sitografia _______________________________ 4 4 ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it INTRODUZIONE In Medicina, in questi ultimi anni, si sono andate affermando nuove metodiche diagnostiche che, tuttavia, non hanno assolutamente sminuito l’importanza dell’elettrocardiogramma, un semplicissimo esame strumentale che, a più di cento anni dalla sua introduzione nella clinica, ancora oggi conserva immutato un ruolo centrale nella diagnostica cardiologica. La tecnica di registrazione della attività cardiaca risale, infatti, al 1903; il suo ideatore, Einthoven, nel 1924, per questa invenzione ricevette il premio Nobel. ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it Ancora oggi, l’elettrocardiogramma, nonostante la semplicità di esecuzione, riesce ad offrire una rilevante mole di informazioni sulla salute del cuore. La conoscenza dell’elettrocardiogramma riveste una importanza fondamentale e la capacità di interpretazione dovrebbe essere patrimonio, in primis, sia dei medici e degli infermieri che operano in area critica (DEA, terapia intensiva, UTIC, cardiologia), sia di tutti gli altri professionisti che lavorano in unità operative non “intensive”. Di frequente, eseguendo un elettrocardiogramma, l’infermiere ha una considerevole difficoltà nel distinguere un tracciato normale da uno patologico (e a volte pericoloso). Il problema dell’interpretazione riguarda anche i medici, che non sempre sono in grado di fare una valida analisi del tracciato; tutto ciò comporta un evitabile ritardo di refertazione e, quindi, un grave differimento dell’intervento, anche in situazioni dove la tempestività risulta potenzialmente vitale. ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W Esistono www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it moltissimi modificazioni del quadri ritmo, elettrocardiografici della ripolarizzazione legati o a della conduzione: questo manuale non ha la pretesa di fornire strumenti di diagnosi elettrocardiografica, ma vuole offrire uno strumento pratico a tutti coloro che vogliono imparare ad identificare rapidamente le principali e più frequenti alterazioni aritmiche del tracciato elettrocardiografico. ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it PARTE II ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it GENERALITÀ SULLE ARITMIE CLASSIFICAZIONE DELLE ARITMIE Esistono diverse classificazioni delle aritmie. Vediamo tre metodi diversi di classificare le aritmie. A. ARITMIE DA ALTERATA FORMAZIONE DELL’IMPULSO 1. Da depressione dell’automatismo sinusale: 9 bradicardia sinusale; 9 arresto sinusale. 2. Da aumento dell’automatismo sinusale: 9 tachicardia sinusale. 3. Da aumento dell’automatismo giunzionale: 9 tachicardia giunzionale automatica. 4. Da comparsa patologica di automatismo in cellule non automatiche: 9 tachicardia atriale ectopica; 9 tachicardia ventricolare automatica; ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it 9 extrasistoli. 5. Da post-potenziali: 9 precoci: torsione di punta; 9 tardivi: tachicardia ventricolare lenta; extrasistoli. B. ARITMIE DA ALTERATA CONDUZIONE DELL’IMPULSO 1. Blocchi seno-atriali. 2. Blocchi atrio-ventricolari. 3. Blocchi di branca ed emiblocchi. 4. Preeccitazione ventricolare. 5. Tachiaritmie da rientro dell’impulso: 9 rientro unico ed ordinato: tachicardie da rientro, flutter, extrasistoli; 9 rientro multiplo e caotico: fibrillazione. C. ARITMIE DA COESISTENTE ALTERATA FORMAZIONE E CONDUZIONE DELL’IMPULSO 1. Parasistolia ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it Secondo un’altra classificazione le aritmie vengono distinte in base all’origine, alla formazione dell’impulso o alla modalità di conduzione. a) ORIGINE 9 Sopraventricolari: origine al di sopra della biforcazione del fascio di His (atri, giunzione AV); complessi usualmente stretti (<120 msec), ripolarizzazione normale. 9 Ventricolari: origine distalmente alla biforcazione del fascio di His (branche, fibre del Purkinje, miocardio di lavoro); complessi larghi (>120 msec), ripolarizzazione alterata. b) FORMAZIONE DELL’IMPULSO 9 Extrasistole. 9 Tachicardia. 9 Flutter. 9 Fibrillazione. ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it E N J O Y E V O L U T I O N N O W 9 Scappamento. 9 Ritmo di Scappamento. c) MODALITÀ DI CONDUZIONE 9 Blocco. 9 Dissociazione Atrioventricolare. 9 Preccitazione. Una terza classificazione distingue tra: 9 ritmo variabile; 9 extrasistoli e sistoli non condotte; 9 ritmi a frequenza elevata; 9 blocchi di conduzione In La normalità del ritmo è la risultante di due processi fondamentali: la formazione dell’impulso e la conduzione dello stesso attraverso le vie di conduzione fino al miocardio di lavoro. ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it Una aritmia è un qualsiasi ritmo al di fuori del ritmo sinusale regolare, normalmente condotto fino ai ventricoli. Di conseguenza, una aritmia può derivare da una alterazione nella formazione dell’impulso, da una irregolarità della conduzione dell’impulso ed, infine, da una combinazione di entrambi questi processi. ALTERAZIONI DELLA FORMAZIONE DELL’IMPULSO La situazione più semplice che si può verificare è dovuta all’aumento o alla riduzione del normale automatismo sinusale. Nel primo caso si avrà una tachicardia sinusale, mentre nel secondo, una bradicardia sinusale. Se l’aumento dell’automatismo riguarda strutture anatomiche normalmente “silenti”, come la giunzione atrioventricolare, esse possono “usurpare” al nodo del seno la funzione segnapassi, dando luogo ad una tachicardia (come ad esempio la tachiardia giunzionale). ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it Anche cellule normalmente non automatiche (come quelle del miocardio comune atriale e ventricolare) possono acquisire capacità automatiche ex novo (per motivi patologici). Tali capacità automatiche possono essere, talora, talmente spiccate da sovrastare l’autonomia del nodo del seno, dando luogo a tachicardie atriali o ventricolari. Infine, un meccanismo molto particolare con cui una alterata conduzione dell’impulso può essere fonte di aritmie, è la comparsa dei cosiddetti “post potenziali” (cioè oscillazioni del potenziale di membrana), che compaiono in condizioni patologiche (ischemia, riperfusione, intossicazione da digitale). I post potenziali possono essere responsabili di tachiaritmie molto gravi, come la torsione di punta. ALTERAZIONI DELLA CONDUZIONE DELL’IMPULSO I modi con cui una alterata conduzione può provocare una aritmia sono due: 9 blocchi di conduzione; ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it 9 rientro dell’impulso. Blocchi di conduzione La trasmissione dell’impulso può essere rallentata o interrotta in un qualsiasi punto del percorso seguito dall’impulso, dal nodo del seno alle cellule ventricolari. Si possono quindi avere blocchi seno-atriali, blocchi intra-atriali, blocchi atrio-ventricolari, blocchi interventricolari. Rientro dell’impulso Nel rientro dell’impulso, la normale sequenza di attivazione del cuore viene sovvertita. Infatti, in tal caso, non si assiste ad una intermittente formazione di impulsi, ma ad un continuo girare di un unico, stesso impulso lungo un circuito chiuso. L’impulso può essere paragonato ad una automobile dalle scorte inesauribili di carburante, che gira ininterrottamente lungo una pista di un autodromo. ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it Esistono due diversi modi con cui può avvenire il rientro dell’impulso. 9 Nel primo modo, oltre alle normali vie di conduzione atrioventricolari, esiste una via accessoria che collega atrio e ventricolo. Nel ritmo sinusale, l’impulso ha davanti a se due strade per scendere ai ventricoli. Se le percorre entrambe, un rientro dell’impulso non può avvenire. L’unica conseguenza è elettrocardiografica: ossia, si ha un P-R corto e un QRS leggermente deformato, poiché una parte del ventricolo viene eccitata in anticipo attraverso la via accessoria. Se però, un battito sinusale o una extrasistole atriale vengono condotti solo attraverso una delle due vie, la rimanente può essere disponibile per ricondurre, in senso retrogrado l’impulso fino al punto di partenza. In questo caso se, ad esempio, una extrasistole atriale trovi la via accessoria refrattaria e scenda fino ai ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it ventricoli attraverso la via normale, una volta che i ventricoli sono stati eccitati, l’impulso può ripercorrere la via accessoria in senso retrogrado e rientrare nell’atrio. Una volta nell’atrio, l’impulso può ripercorrere la stessa strada di prima, dirigendosi nei ventricoli e rientrando ancora in atrio, e così via. in tal modo si determina una tachicardia parossistica sopraventricolare reciprocante, da rientro atrio-ventricolare. 9 Un secondo modo prevede che il rientro possa avvenire in assenza di vie ben anatomicamente configurate. Se ad un certo punto l’impulso trova la strada sbarrata davanti a se (ad esempio, per un processo patologico), l’impulso gira intorno all’ostacolo, passando oltre. Una volta al di la dell’ostacolo, le stesse cellule ineccitabili da un lato, possono essere eccitabili e condurre l’impulso nel senso opposto, cosicché l’impulso torna al punto di partenza, cioè rientra e può ancora ripercorrere la stessa strada ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it tantissime volte. Può così formarsi una tachicardia parossistica ventricolare o atriale. A volte esistono contemporaneamente diversi rientri, lungo circoli continuamente variabili, come accade in caso di fibrillazione atriale o ventricolare. Pertanto un rientro può essere unico ed ordinato, come succede alla base di una tachicardia o di un flutter, oppure multiplo e caotico, come alla base di una fibrillazione. ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it UN ALGORITMO PER IDENTIFICARE LE ARITMIE Sebbene esistano diverse modalità per identificare rapidamente le aritmie cardiache, vogliamo proporre l’utilizzo dell’algoritmo mostrato di seguito, perché esso costituisce un metodo semplice e di rapida applicazione, anche per i meno esperti. ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it E N J O Y E V O L U T I O N N O W RITMO SINUSALE Questo rappresenta la situazione normale in cui il nodo SA è il segnapassi principale. Un ritmo sinusale, per definirsi tale, deve rispondere a 5 requisiti: 9 presenza di onde P prima di ogni complesso QRS che devono essere positive in II e negative in aVR; 9 intervallo PR costante (0,12 – 0,20 sec); 9 aspetto delle P costante (fissando sempre la stessa derivazione); 9 frequenza tra i 60 e i 100 bpm; 9 intervallo PP costante. Ritmo Regolare Frequenza Compresa tra 60 e 100 battiti al minuto Onda P Positiva; ogni P è sempre seguita da un QRS Intervallo Normale PR QRS Normale ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it TACHICARDIA SINUSALE E’ definibile tachicardia sinusale un ritmo sinusale eccedente i 100 bpm nell’adulto. Una tachicardia sinusale può essere indotta farmacologicamente, oppure essere il risultato di situazioni che richiedono un aumento della gittata cardiaca, come esercizio fisico, ipossiemia, emorragia ed acidosi. Ritmo Regolare Frequenza Costante e superiore a 100 battiti al minuto (100‐160) Onda P Positiva, ogni P è sempre seguita da un QRS Intervallo PR Costante QRS Normale ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it BRADICARDIA SINUSALE E’ un ritmo caratterizzato da una attività sinusale a frequenza inferiore ai 60 bpm. Può risultare da una prevalenza o da un eccesso di attività vagale rispetto all’attività simpatica, oppure può derivare da una malattia del nodo del seno. Ritmo Frequenza Onda P Intervallo PR QRS Regolare Inferiore a 60 battiti al minuto Positiva, ogni P è sempre seguita da un QRS Normale Normale ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it E N J O Y E V O L U T I O N N O W ARITMIA SINUSALE E’ una aritmia caratterizzata da una variazione, più o meno periodica, del ciclo sinusale. Compare in due forme: 1. aritmia sinusale respiratoria, frequente nei giovani; in questo tipo di aritmia si osserva una riduzione ciclica del ritmo sinusale durante l’inspirazione, riduzione dovuta, soprattutto alla riduzione inspiratoria del tono vagale; 2. aritmia sinusale non respiratoria, in cui le variazioni del ciclo P-P sono disgiunte dagli atti respiratori e possono essere espressione di malattia del nodo del seno o intossicazione da digitale. ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it FIBRILLAZIONE ATRIALE Aritmia caratterizzata da multipli foci ectopici atriali e da contrazioni atriali non coordinate e, quindi, dalla presenza di una attività atriale estremamente rapida ed irregolare, che si traduce in una serie di onde di basso voltaggio, con ampiezza e morfologia continuamente variabili. Spesso, sul tracciato si osserva soltanto una ondulazione irregolare della linea di base, senza possibilità di riconoscere una attività atriale organizzata. La risposta ventricolare è completamente irregolare (irregolarità dei cicli R-R; la totale aritmicità dei ventricoli in corso di fibrillazione atriale è una regola rigida: se, in presenza di un atrio che fibrilla, il ciclo R-R è perfettamente regolare, bisogna sospettare la presenza di un blocco AV totale con un centro di sostituzione giunzionale o sottogiunzionale. ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it Ritmo Irregolare, non c’è corrispondenza tra QRS e onde fibrillatorie Frequenza Frequenza atriale 350‐600, frequenza ventricolare 60‐100 Onda P Non visibile, presenti irregolari movimenti dell’isoelettrico Intervallo Non misurabile PR QRS Normale D II V1 F. A. A BASSA RISPOSTA VENTRICOLARE ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it FLUTTER ATRIALE Il flutter atriale è un’aritmia sopraventricolare caratterizzata, nella sua presentazione più classica, dalla presenza di onde a dente di sega (onde F) che presentano una frequenza atriale di solito compresa tra i 220 e 350bpm. Il rapporto di conduzione può variare e per questo motivo l’intervallo R-R può anch’esso variare, con conseguente rilievo di una frequenza del polso aritmica. Ritmo Il ritmo ventricolare può essere o no regolare Frequenza atriale 250‐400, frequenza ventricolare Frequenza 60‐100 Onda P Deflessioni atriali a “dente di sega” Intervallo Non misurabile PR QRS Normale ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it BLOCCO ATRIOVENTRICOLARE DI I° Il blocco AV di I grado è caratterizzato da un intervallo PR prolungato e superiore a 0.20 sec. Ogni onda P è seguita da un complesso ventricolare, il che significa che ogni impulso che origina dal nodo del seno è condotto ai ventricoli. La lunghezza dell’intervallo PR è costante. Ritmo Regolare Frequenza Normale Positiva, ogni P è sempre seguita da un Onda P QRS Intervallo È superiore a 0,2 secondi ed è costante PR QRS Normale ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it BLOCCO ATRIOVENTRICOLARE DI II° ‐ MOBITZ 1 Le aritmie in cui è presente il classico periodismo LucianiWenckebach sono caratterizzate da un allungamento progressivo del P-R prima del blocco, cioè alla scomparsa del complesso QRS. L’onda P appare all’ECG ma non è seguita da un complesso QRS, mentre l’impulso atriale successivo viene di nuovo condotto. Di fatto, il battito bloccato è preceduto da un progressivo incremento del tratto P-R. L’incremento del ritardo di conduzione è dovuto ad un affaticamento del sistema di conduzione. Ritmo Frequenza Onda P Intervallo PR QRS Irregolare con battiti raggruppati, c’è una pausa dopo ogni gruppo di 3 ventricolari La frequenza atriale supera la frequenza ventricolare Normali, ma alcune P non sono seguite dal QRS Si allungano progressivamente fino all’onda P senza QRS Normale, periodicamente un complesso è assente ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it BLOCCO ATRIOVENTRICOLARE DI II° ‐ MOBITZ 2 Non tutti gli impulsi atriali vengono condotti; l’impulso viene trasmesso ai ventricoli solo ogni secondo o terzo o n‐esimo impulso atriale; i più frequenti rapporti di conduzione del dell’impulso sono 2:1 o 3:1. Il blocco della P non è preceduto da incrementi del tratto P‐ R. Ritmo Atriale regolare, ventricolare regolare o irregolare La frequenza ventricolare è più lenta di quella Frequenza atriale Onda P Normali, ma alcune P non sono seguite dal QRS Intervallo Normale PR QRS Periodicamente QRS assente ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it BLOCCO DI III° (BLOCCO AV COMPLETO) Il blocco AV completo è caratterizzato dalla completa assenza della conduzione ai ventricoli degli impulsi atriali, e costituisce una delle più severe alterazioni del ritmo. In tale condizione può prendere il sopravvento un segnapassi di scappamento a frequenza minore, posto sotto il livello del blocco. Il blocco cardiaco completo è caratterizzato dal battito indipendente di atri e ventricoli: le onde P compaiono sull’ECG ad una certa frequenza, mentre i complessi QRS non correlati con le onde P, presentano una frequenza minore. Ritmo Frequenza Onda P Intervallo PR QRS Atriale regolare, ventricolare regolare 25‐60 battiti al minuto Non si associano al QRS Non misurabile Può essere sia largo che stretto ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it BIBLIOGRAFIA 1. Costantini, Marcello. L'elettrocardiogramma. Capire e interpretare l'ECG. Milano : McGraw ‐ Hill, 1995. 2. Negrini, Marco e Gibelli, Giuseppe. Atlante delle aritmie cardiache: l'essenziale. Milano : Signum Edizioni, 1996. 3. American Heart Association. Manuale di terapia delle emergenze cardiovascolari per gli operatori sanitari. Torino : Centro Scientifico Editore, 2006. 4. Garcia, B. Thomas e Holtz, Neil E. ECG. L'arte dell'interpretazione. Torino : Centro Scientifico Editore, 2006. 5. Chiaranda, Maurizio. Urgenze ed emergenze ** Istituzioni. Padova : Piccin Nuova Libraria, 2007. 6. Gai, Valerio. Medicina d'Urgenza. Pratica e progresso. Torino : C. G. Edizioni Medico Scientifiche, 2001. 7. Chiaranda, Maurizio. Guida illustrata delle emergenze. Seconda edizione. Padova : Piccin Nuova Libraria, 2005. ARITMOLOGIA corso base Aeffe A GGIORNA M ENTI I N F ORMAZIONE E N J O Y E V O L U T I O N N O W www.aeffetrainig.it www.formazioneaeffe.it SITOGRAFIA 9 Anatomo‐fisiologia del sistema cardiorespiratorio, tesionline.com, in http://www.tesionline.com/__PDF/20780/20780p.pdf 9 Aspetti di anatomia e fisiologia dell’apparato cardiovascolare, in it.geocities.com/tppaolo5/pdf/apparato_cardiovascolare_2.pdf 9 Borri, Michele; Montanari, Carlo; Prazzoli, Roberto, Tegoni, Daniela e Boschi, Diego. 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Pagine 180 € 7.00 AEFFE A GGI OR NA M ENTI I N F OR MA ZION E E N J O Y www.a e ffe tra in ig .it ww w.f o rm a z io n ea e f f e .it E V O L U T I O N NOW Manuale formato PDF MANAGEMENT DELL’EMERGENZA/URGENZA INTRAOSPEDALIERA – Linee Guida ILCOR – ERC 2010 Ti sei mai trovato in una situazione di urgenza e/o emergenza all’interno della tua Unità Operativa? Cosa hai fatto e cosa avresti potuto fare in attesa dell’equipe di soccorso avanzata? Questo manuale, semplice e schematico, strutturato sulle più recenti linee guida internazionali, ti fornisce tutte le informazioni necessarie per poter intervenire con efficacia ed efficienza in caso di emergenza. Pagine 310 € 7.50 AEFFE A GGI OR NA M ENTI I N F OR MA ZION E E N J O Y www.a e ffe tra in ig .it ww w.f o rm a z io n ea e f f e .it E V O L U T I O N NOW Manuale formato PDF TRIAGE OSPEDALIERO Stabilire il grado di priorità di accesso ai provvedimenti diagnostici‐terapeutici è questo l’obiettivo del triage. L’obiettivo di questo manuale è quello di fornirti gli strumenti cognitivi per attuarlo nel modo migliore possibile. Schematico e sintetico è un’ottima guida per chiunque si trovi nella situazione di dover operare una “scelta” Pagine 296 € 11.50 AEFFE A GGI OR NA M ENTI I N F OR MA ZION E E N J O Y www.a e ffe tra in ig .it ww w.f o rm a z io n ea e f f e .it E V O L U T I O N NOW Manuale formato PDF BATLS – Basic and Advanced Trauma Life Support Trattare un soggetto traumatizzato può essere un’esperienza molto affascinante, ma al tempo stesso molto pericolosa. Questo manuale ti guiderà, con un metodo semplice e schematico, nella valutazione e trattamento del traumatizzato, secondo le più recenti linee guida internazionali e la letteratura scientifica più accreditata. 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