Archivio del sito http://www.trio-lescano.it/ Notizie e documenti sul compositore Fausto Arconi (pseudonimo del M° Aristodemo Uzzi) Il nostro collaboratore Paolo Piccardo era da lungo tempo alla ricerca di notizie sul compositore F. [Fausto] Arconi, che è di nostro diretto interesse in quanto autore della musica di Cucù... cucù…, un godibilissimo valzer su testo di Nisa (Nicola Salerno), che venne inciso nel 1939 da Lina Termini e il Trio Lescano con l’Orchestra Cetra diretta dal M° Pippo Barzizza (disco Parlophon GP 93082). Per ascoltare la canzone: http://www.youtube.com/watch?v=TK_OcJCFhE8. 2 Accertato che Arconi era il nome d’arte del M° Aristodemo Uzzi, Piccardo è recentemente riuscito a entrare in contatto col sig. Raffaele Uzzi, figlio del musicista e persona estremamente cortese e disponibile. Da lui ha ottenuto le seguenti note biografiche sul padre, nonché alcuni documenti iconografici, che siamo lieti di pubblicare col suo amabile consenso. «Aristodemo Uzzi, nacque a Milano nel 1916 e si diplomò in pianoforte e composizione al Conservatorio “Giuseppe Verdi” della sua città. Non so come mai scelse lo pseudonimo di Fausto Arconi; so però che era regolarmente iscritto alla SIAE come autore. Appassionato di jazz, verso la fine degli anni ‘30 fece parte dell’Orchestra Barzizza, che – come tutte le orchestre importanti – aveva un pianoforte solista, oltre a quello d’accompagnamento. A tale proposito, visto che la canzone Cucù... cucù… fu eseguita con questa Orchestra, di cui il Maestro Uzzi era appunto uno dei due pianisti, ritengo che alcune informazioni su di lui si possano avere anche dalla figlia del Maestro Barzizza, la signora Isa Barzizza. Sicuramente essa conosceva mio padre, come si evince da una fotografia con dedica, che mia sorella ed io ricordiamo di aver visto nella documentazione conservata a Milano. Queste, per il momento, sono le notizie che ho rispolverato dalla mia memoria e che possono essere messe in relazione col Trio Lescano. C’è solo da aggiungere che, senza voler dare un giudizio storico o politico, la Liberazione, fra l’altro, fece tacere per sempre la musica e la creatività di un giovane di ventinove anni, da molti definito un valente compositore e un ottimo strumentista. Egli fu sì iscritto alle famigerate “Brigate Nere”, ma non mi risulta che abbia mai partecipato, neppure una sola volta, ad azioni squadriste. La sua morte violenta, avvenuta il 29 Aprile 1945, a Milano, nei pressi della Certosa di Garegnano (fu poi sepolto nel cimitero di Musocco, come sconosciuto), non è mai stata chiarita del tutto. Essa si configura dunque come una somma ingiustizia, mai purtroppo riconosciuta né tanto meno sanzionata. Si tratta per me di un passato lontano, che mi è tanto caro quanto “doloroso”: il tempo non sempre livella tutto… Come promesso, vi mando tre fotografie di mio padre: al momento non ne ho altre. Documenti sui rapporti col Trio Lescano non ne ho trovati, ma possiedo lo spartito di Cucù... cucù…. Inoltre ho dei “volantini” pubblicitari di altri lavori, e spartiti di altre composizioni. Non è molto, perché di mio padre, purtroppo, è andato distrutto quasi tutto: le poche cose rimaste sono quelle che erano a casa di mio nonno materno dove mia madre, con una bambina di 8 mesi, mia sorella Amalia, e incinta di qualche mese, nel 1942 si era trasferita a causa della guerra. Non c’è alcuna documentazione fotografica del suo lavoro e degli studi al Conservatorio di Milano; forse qualcuno della mia famiglia avrebbe dovuto chiedere copia del diploma. Manca inoltre ogni 3 documentazione sulle orchestre nelle quali ha prestato la sua opera o sulla sua propria orchestra, come pure su quella jazz. Oltre a ciò, quasi nulla è rimasto della grande quantità di canzoni e composizioni di musica classica che egli scrisse e che avrebbero dovuto essere pubblicate dopo la guerra. Tutte cose che mi sono state raccontate e in parte hanno riscontro con qualche composizione e con i volantini pubblicitari, testé menzionati, che ho ritrovato in quest’occasione. Come si vede non è solo un problema di anagrafe, c’è anche il fatto che la guerra civile, che c’è stata soprattutto al Nord Italia, dopo il famoso “25 Aprile”, ha contribuito, forse più della stessa Guerra Mondiale, a cancellare la memoria del vissuto di intere famiglie. Circa infine lo spartito di Cucù... cucù…, ne possiedo l’orchestrazione completa, ma vi mando solo la parte dei violini, che è su un’unica pagina, e il foglio con le parole. Se però servisse, vi manderò anche le altre parti staccate: piano, fisarmonica, sax, tromba, trombone, contrabbasso e batteria. Si tenga tuttavia presente che tale materiale dovrebbe essere ancora sottoposto a vincoli dell’Editore e della SIAE». Del Maestro Uzzi, sia col suo vero nome che col suo pseudonimo, si ricordano diverse canzoni che nel 1940 e 1941 venivano irradiate, con elevata frequenza, dagli studi dell’EIAR. Titolo Cucù…Cucù… Mamma bisogna vincere Pisanella Quando ascolto alla radio una canzone Torna primavera Tu m’ami Tu sei per me Vincere… Vincere… Vincere… Interprete Disco Trio Lescano ? Carlo Buti Giovanni Vallarino Parlophon GP 93082 ? Columbia DQ 3376 Cetra IT 1086 Myriam Ferretti Michele Montanari Nuccia Natali ? Michele Montanari Columbia DQ 3280 Parlophon GP 93124 Cetra IT 1011 ? Cetra IT 998 e DC 4001 4 Documenti 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Foto di vari Artisti con dedica al M° Uzzi 14 15 16 17 18