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annuncio pubblicitario
Storia: la terza rivoluzione industriale
Cittadinanza e costituzione: il Welfare
State
Italiano: la pubblicità
Scienze: il progresso scientifico
Geografia: gli Stati Uniti
Storia dell’arte: Pop Art
Musica: Il rock
Inglese: The Beatles
Educazione tecnica: l’elettricità
Francese: Le Mai 68 en France
Scienze motorie: il doping
STORIA
La terza rivoluzione industriale
Per l'Italia, come per la maggior parte delle democrazie dell'Europa occidentale,
gli Anni '60 ed i primi Anni '70, furono un periodo di complessiva prosperità e di
mutamenti politici.
Negli Stati Uniti la presidenza di J.F. Kennedy (dal '60 al suo assassinio nel
'63) fu improntata sulle riforme sociali, e coronata dal successo americano nella
controversia legata alla presenza di missili sovietici a Cuba (1962). Vide anche
la firma tra Stati Uniti ed Unione Sovietica per la messa al bando degli
esperimenti nucleari nell'atmosfera (1963).Mentre la Cina di Mao Tze Thung
rompeva la sua alleanza con l'Unione Sovietica, e si avvicinava lentamente
verso gli Stati Uniti, tra il '65 e il '68 Mao promosse un movimento di
contestazione giovanile che, come nel resto del mondo, scosse la cultura
dominante, prendendo il nome di Rivoluzione Culturale. Nel frattempo anche
negli Stati uniti si sviluppò un movimento di contestazione giovanile che vide le
giovani generazioni americane opporsi con veemenza all'intervento militare
statunitense nella guerra del Vietnam. L’ Unione Sovietica si concentrò sulla
repressione dei dissidenti, accanendosi contro il tentativo riformatore dei
comunisti cecoslovacchi, noto come la Primavera di Praga, militarmente
represso nell'estate del 1968.
L’Italia che esce dalla II Guerra Mondiale avvia un processo di crescita
economica, che in realtà riguarda l’economia di tutti i paesi occidentali dal 1945
al 1963.
- Dopo la II Guerra Mondiale gli Stati Uniti si incaricano di essere il paese
leader a livello mondiale, evitando gli errori fatti durante gli anni ’20 e ’30.
Decidono aiutare l’Europa a ricostruirsi dopo che è uscita dalla II Guerra
Mondiale, che è l’esatto contrario di quanto hanno fatto dopo la I Guerra
Mondiale. Tutto ciò è realizzabile attraverso il PIANO MARSHALL: gli Stati
Uniti trasferivano:
* Aiuti umani e risorse finanziarie. Non chiedono quindi indietro i pagamenti
dei debiti di guerra, ma li danno.
* Materie prime e tecnologia, che gli europei pagheranno in un secondo
momento, quando il sistema economico si sarà ripreso. Questi trasferimenti
permettevano di riattivare il tema. In questo modo viene trasferito il modello
economico americano in tutti i paesi europei.
- Questo piano riguarda però solo una parte dell’Europa, quella occidentale, che
si fermava a Berlino (dall’altra parte era presente l’Unione Sovietica con il patto
di Varsavia).
Lo sviluppo avviene quindi in un quadro di GUERRA FREDDA, con un
confronto tra gli Stati Uniti e i paesi occidentali e l’Unione Sovietica e i paesi
satelliti, definiti “cortina di ferro”.
- Per gli storici economici il 1900 è iniziato con la I Guerra Mondiale e quindi la
fine del capitalismo liberale, ed è finito nel novembre del 1989, con la caduta del
muro di Berlino.
Un ulteriore aspetto più legato all’economia riguarda la COOPERAZIONE
INTERNAZIONALE dopo la II Guerra Mondiale: i paesi non si confrontano più,
ma interagiscono, bisognava creare istituzioni che favorivano l’integrazione dei
mercati. Il commercio internazionale è garanzia dello sviluppo. Il sistema
economico andava oltre la dimensione nazionale e andava regolato.
Quindi dopo la seconda guerra mondiale la popolazione crebbe a dismisura e
aumentò la speranza di vita, ovvero il numero di anni che ciascuno alla nascita
può sperare di vivere .
L’allungamento della vita dipendeva dai progressi nella medicina ,infatti nel
1928 fu scoperta la penicillina da Alexander Fleming la quale ridusse la
mortalità durante il secondo conflitto mondiale.
Gli anni fra il 1945 e il 1973 furono un periodo di crescita economica per i
paesi industrializzati. Qui il PIL (prodotto interno lordo) aumentò rapidamente
.
Tre condizioni furono alla base di questo sviluppo :
1. Aumentò la domanda di beni industriali ,per la crescita della
popolazione.
2. Gli imprenditori poterono investire molti capitali ,che durante la
guerra erano destinati alla produzione di armi.
3. Si diffusero nuove forme di organizzazione del lavoro : fordismo (o
catena di montaggio) e taylorismo, che fecero aumentare la
produzione.
Il fordismo fu introdotto nel 1913 da Henry Ford nelle sue officine
automobilistiche di Detroit. La catena di montaggio era una cinghia che
trasportava davanti ad ogni operaio tutti i pezzi da montare per
costruire una macchina. Con questo sistema fu possibile ottenere un gran
numero di prodotti, tutti uguali fra loro. Per l’ operaio il lavoro divenne
ripetitivo e alienante.
Il “taylorismo” ,a cui il suo ideatore aveva dato il nome di organizzazione
scientifica del lavoro , consisteva nel cronometrare ogni singola
operazione compiuta dall’operaio .
In America fordismo e taylorismo ridussero i tempi di lavorazione e
moltiplicarono la quantità delle merci prodotte. In questo modo i prezzi
calarono e molte più persone poterono acquistare le automobili.
Questo periodo di benessere fu rafforzato dal Welfare State che istituì una
forma di assistenza pubblica destinata a proteggere il cittadino. Grazie a
questo stato assistenziale gli Europei poterono usufruire di cure mediche
e ospedaliere gratuite o a basso prezzo, ottennero pensioni via via più
alte. Fu prolungata la durata dell’obbligo scolastico fino ai 14 anni e
furono concessi sussidi in denaro ( indennità) in caso di disoccupazione,
invalidità, malattia… raddoppiò la paga mensile durante il periodo
natalizio ( tredicesima mensilità).
Durante questo periodo di benessere le persone ebbero denaro sufficiente
per procurarsi non più soltanto beni di prima necessità ma anche beni di
consumo durevoli ,come : elettrodomestici, automobili ,oggetti di arredo,…
In questo periodo nacque la società dei consumi che si basava su due
pilastri fondamentali:
1. La produzione in serie di grandi quantità di merci poco costose e
tutte identiche;
2. La pubblicità che crea i bisogni e spinge agli acquisti.
Nei paesi industrializzati ci si avviava verso quella espansione esasperata
dei consumi che è detta consumismo.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Il welfare state, o stato del benessere, o ancora stato sociale, può essere definito
come uno stato che garantisce ad ogni suo cittadino, come diritto politico e non
come carità, degli standard minimi di reddito, di alimentazione, di salute, di
abitazione, di educazione » è pertanto un’organizzazione istituzionale, politica
ed economica che si pone come obiettivo la produzione di benessere e di
sicurezza sociale attraverso la politica sociale. Il welfare state utilizza il proprio
potere organizzativo per modificare il gioco delle forze di mercato in almeno tre
direzioni: “garantendo agli individui ed alle famiglie un reddito minimo
indipendentemente dal valore di mercato del loro lavoro e della loro proprietà;
restringendo l’arco dell’insicurezza, mettendo individui e famiglie in condizione
di far fronte a certe ‘contingenze sociali’ (malattia, vecchiaia, disoccupazione);
assicurando che a tutti i cittadini vengano offerti gli standard più alti in
relazione ad una gamma riconosciuta di servizi sociali.”
Storia
Il welfare state nasce in Europa alla fine del XIX secolo, però il problema della
tutela degli individui bisognosi è da sempre presente nelle società umane:
antica Roma la classe al potere elargiva grano, banchetti e spettacoli. Nel XVI
secolo in connessione con il primo sviluppo del capitalismo, degli stati
territoriali e della riforma protestante, il problema era affrontato prima dalla
Chiesa e poi dagli stati emergenti che resero obbligatori i versamenti di
contributi sociali da parte delle comunità creando così i prodromi del diritto
all'assistenza pubblica. Nel 1791 in Francia la Dichiarazione dei diritti
dell'uomo aveva sancito la necessità di creare un'istituzione generale per
l'assistenza pubblica per allevare i bimbi abbandonati e trovare lavoro alle
persone povere che non riescono a procurarselo autonomamente. Il paese
pioniere del moderno stato sociale è la Germania di Bismarck che nel 1883
attua un sistema di assicurazioni obbligatorie contro infortuni, vecchiaia,
invalidità e malattia; questa opzione rappresenta il modello di stato sociale
previdenziale-occupazionale cioè rivolto ai cittadini ( Welfare State).
ITALIANO
La pubblicità
Il termine "pubblicità" in lingua italiana deriva da "pubblico" ed assume quindi
il semplice significato di "rendere noto" ciò che fino a quel momento non lo era.
Viceversa, il corrispondente termine inglese advertising (da to advertise:
avvertire) privilegia il processo (di natura commerciale) finalizzato al
raggiungimento del destinatario del messaggio. Il termine francese réclame
(richiamo) mette in evidenza l'aspetto di richiamo ad un'azione insito nel
messaggio.
Evoluzione storica
Malgrado le scritte ritrovate sui muri di Pompei, che annunciavano feste, gare
sportive, spettavoli e fiere o esaltavano le qualità dei bagni pubblici, si può dire
che la pubblicità -così come la intendiamo noi- nasce con al rivoluzione
industriale, quando l'aumento della produzione, la varietà dei prodotti e la
concorrenza fra imprenditori impongono una maggiore informazione degli
acquirenti. Infatti, fino all'invenzione della stampa la funzione di pubblicizzare
merci ed eventi è stata svolta essenzialmente dalla comunicazione orale e, in
particolare, da banditori, imbonitori e strilloni.
Il primo annuncio pubblicitario a mezzo stampa risale al 1479 e viene fatto
dall'editore inglese W: Caxton per pubblicizzare i propri libri.
Si deve però attendere il 1630 per vedere la nascita di un vero e proprio servizio
pubblicitario. L'idea è del parigino T. Renaudot che apre un ufficio e fonda una
gazzetta per raccogliere e pubblicare annunci pubblicitari a pagamento.
L'esempio viene seguito vent'anni dopo in Inghilterra, dove esce, con finalità
analoghe, il Mercurius politicus. Da allora i fogli contenenti annunci
pubblicitari si sono diffusi in tutto il mondo, andando di pari passo con la
produzione massificata di merci industriali.
La pubblicità trova nella seconda metà dell'Ottocento due grandi canali di
comunicazione: i quotidiani, dove appaiono sempre più frequentemente le
inserzioni pubblicitarie, e i manifesti, dove si mescolano l'immagine, la parola, il
colore. Questi manifesti spesso erano firmati da artisti di valore, fra cui
Toulouse-Lautrec (uno dei primi pittori a intuire l'importanza del nuovo genere
artistico), De Chirico, i Futuristi ecc.
Nel 1904, a Parigi, destò grande scandalo il fatto che mentre si stava
proiettando, agli esordi della cinematografia, un film con un rudimentale
proiettore a manovella, apparve in primo piano uno spot dei fratelli Lumière
dedicato allo champagne "Moet et Chandon".
H. de Toulouse-Lautrec, Le Matin 1893. Manifesto per la pubblicazione a
puntate sul giornale Le Matin delle memorie dell'Abbé Foure sulle confessioni
raccolte ai piedi della ghigliottina. Parigi, Musée des Arts Décoratifs.
A partire dagli anni '20 la pubblicità si avvia a operare secondo regole
scientifiche, tanto che nel 1925 Daniel Stach pubblica il primo trattato di
tecnica pubblicitaria, in cui vengono fissate le cinque regole fondamentali di
ogni messaggio pubblicitario:
 essere visto, perciò bisogna conferirgli la necessaria attrattiva;
 essere letto, perché molti annunci sono guardati, ma non osservati;
 essere creduto, perché un buon annuncio deve convincere l'acquirente
della veridicità di quanto promette;
 essere ricordato;
 essere capace di spingere il compratore ad agire, cioè ad acquistare un
determinato prodotto.
Il vero concetto di spot o short televisivo appare nel 1953, in America. Il
presidente della Nbc, Pat Weaver, avanza la proposta di una pubblicità
televisiva simila a quella già praticata su giornali e riviste.
In Italia "Carosello" arriva il 3 febbraio 1957. Era un contenitore di 5 spot
abbastanza lunghi, studiati come piccole storie. Dopo vent'anni di repliche fu
sostituito dagli attuali spot molto più brevi, tra i 7 e i 60 secondi, diffusi
nell'arco della giornata.
Il linguaggio pubblicitario
La funzione principale del messaggio pubblicitario è quella persuasiva, quella
cioè di persuadere, convincere la maggior parte delle persone a comprare un
determinato prodotto. Per conseguire questo scopo il messaggio pubblicitario
ricorre a immagini significative e ad un linguaggio efficace, coinvolgente,
suggestivo.
Più nello specifico , il messaggio pubblicitario si avvale di un linguaggio
caratterizzato da:
 frasi brevi e incisive, ad effetto e spesso nominali, cioè prive di verbo;
 uso di parole nuove (neologismi), spesso composte o derivate dalla fusione
di più parole in una : condipasta , vellutatezza, tritasvelto;
 ricorso a giochi di parole, come citare dei proverbi in un modo sbagliato :
chi la beve la vince (anziché “chi la dura la vince”), l’ unione fa la gola
(anziché “l’unione fa la forza”);
 ricorso a stravolgimenti linguistici, ortografici , grammaticali :
frrriabilissimo, metti un tigre nel motore;
 uso dell’aggettivo in funzione di avverbio :comprare sicuro, mangiare sano
;
 uso indiscriminato di comparativi e superlativi :più bianco del bianco,
extralucido, megarisparmio;
 uso di espressioni straniere, anche latine :non plus ultra, ski wear for
passion;
 uso di rime : fate l’amore con il sapore;
 uso di domande : Perché farsi mettere in riga? , La tua casa ti chiede
aiuto?;
 uso di figure retoriche tra cui :
o la similitudine (paragone fra due termini che presentano
somiglianze ):la tua pelle è come un fiore ;
o l’ alliterazione (ripetizione dello stesso suono) : fiesta di tenta tre
volte tanto;
o la metonimia (utilizzo del produttore per il prodotto):correte con
Pirelli (=pneumatici Pirelli).
SCIENZE
Il progresso scientifico
Continui mutamenti nell’organizzazione , nelle attività e nei modi di vivere
segnano la storia attuale contrassegnata da progressi, scoperte e tecniche prima
inimmaginabili , e il processo di continua evoluzione tecnologica e scientifica
sembra inarrestabile.
Questo progresso è frutto dell’ intelligenza umana, grazie alla quale egli ha
potuto:
 elaborare in modo organico le sue conoscenze, cioè “creare” la scienza;
 utilizzare la sua scienza per sviluppare una complessa tecnologia che gli
ha fornito strumenti e mezzi per affermarsi in tutti i campi.
Dalle origini ai nostri giorni l’ evoluzione culturale dell’ uomo è costellata di
piccole e grandi invenzioni che hanno contribuito a fargli raggiungere l’attuale
livello di progresso tecnico-scientifico nella medicina ,nelle comunicazioni e
molti altri campi.
Nasce l’era genomica
1953:due scienziati statunitensi, James Watson e Francis Crick, scoprono la
struttura a doppia elica del DNA. Ciò ,ma soprattutto la scoperta di un codice
genetico universale ,fa nascere l’idea di poter modificare il codice genetico di un
organismo intervenendo artificialmente sul suo DNA: nasce l’ingegneria
genetica.
 1992: lo scienziato italiano renato Dulbecco dirige il progetto genoma
umano. Il genoma umano è ancora alquanto sconosciuto, e il progetto
genoma umano si prefigge proprio la lettura completa del DNA dell’ uomo
.
 2000: viene decifrato tuto il DNA umano. Il 6 aprile del 2000 una squadra
di scienziati annuncia ufficialmente che :” il libro della vita della nostra
specie è in stampa”, l’intero patrimonio genetico è stato sequenziato.
 Febbraio 2001:viene reso noto l’elenco completo dei 3,5 miliardi di basi
azotate che compongono il nostro DNA: nasce l’era genomica.
La colonazione
Per quanto riguarda gli animali ,la biotecnologia ha portato a un’ altra tecnica :
la clonazione. La clonazione è una manipolazione genetica che consente di
ottenere ,partendo da una cellula di un individuo adulto ,o da un embrione
,individui tutti uguali fra loro e identici a quello di partenza. Ciò che appare
inquietante è che si possa ottenere una “vita” senza alcuna fecondazione
sessuale ,senza cioè l’incontro fra ovulo e spermatozoi .
E’ il famoso caso di Dolly, la pecora ottenuta per clonazione dagli scienziati del
Roslin Institute a Edimburgo, in Scozia .
Biotecnologie e clonazione oggi sono al centro di accese dispute fra sostenitori e
oppositori.
I risvolti morali e i problemi di sicurezza derivanti dall’uso delle tecniche del
DNA ricombinate pongono delicati interrogativi su ciò che sembrava un
invidiabile traguardo per la popolazione umana. Che cosa accadrebbe se un
batterio trasformato con un gene che provoca il cancro sfuggisse da un
laboratorio di biologia e infettasse la popolazione?
Questa possibilità fece talmente inorridire gli scienziati verso la metà degli anni
Settanta che i biologi molecolari decisero di interrompere ogni ricerca sul DNA
ricombinante per diversi mesi, fino a che fu stilato un codice di comportamento
sottoscritto da tutti i laboratori che operano in questo campo.
In quanti alla clonazione umana, sarebbe possibile , ma sarebbe un’ipotesi
assurda e immorale. Non esisterebbe l’unicità dell’individuo ma tanti uomini
replicati, e ciò cambierebbe i valori su cui si fonda la società umana.
GEOGRAFIA
Gli Stati Uniti
Gli Stati Uniti confinano a Nord con il Canada, a Sud con il Messico, a Est con
l’oceano Atlantico ed a Ovest con l’oceano Pacifico.
IL territorio è vasto e molto vario; due sistemi montuosi, le Montagne Rocciose e
gli Appalachi, attraversano lungo le coste il paese. Tra queste catene a Sud si
estende la grande pianura alluvionale, attraversata dal Mississippi, al centro il
territorio é caratterizzato da estese pianure steppose dette grandi Praterie. A
Nord si estende la zona dei gradi laghi.
La costa atlantica è accidentata e frastagliata nel settentrione bassa e paludosa
nel meridione, quella pacifica è del tutto sabbiosa.
I fiumi più importanti sono il Mississippi, il Missouri, l’Hudson e il Colorado.
Negli Stati Uniti vi sono i laghi più grandi del mondo, il lago Superiore, Huron,
Michigan, Eire e Ontario.
L’estensione del territorio consente spettacoli naturali di incomparabile bellezza
e particolarità: le imponenti cascate del Niagara, la Valle della Morte, il Grand
Canyon, gli atolli coralliferi e i vulcani delle Hawaii.
Data l’estensione del territorio, gli USA presentano notevoli differenze
climatiche: la costa atlantica fino a New York, influenzata dalla corrente fredda
del Labrador, presenta temperature molto rigide, mentre da questo punto in
giù, per la corrente calda del Golfo, il clima è temperato. La costa del Pacifico
gode di un clima mite ed uniforme. All’interno del Paese il clima è di tipo
continentale.
Lo scontro di correnti calde e fredde provoca spesso tornados, trombe d’aria che
colpiscono le pianure meridionali, mentre gli uragani si abbattono sulle coste
del Pacifico.
Gli Stati Uniti sono organizzati politicamente in una repubblica federale di tipo
presidenziale. Gli stati sono in tutto cinquanta solo l’Alaska e le Hawaii non
sono contigui.
Gli USA sono la prima potenza economica del mondo. Alla base della sua
struttura economica ci sono particolari condizioni storico geografiche ed umane.
Due sono state le principali cause dello sviluppo americano, la prima è stata
l’immenso spazio ricchissimo di risorse naturali e la libertà d’impresa che hanno
consentito un colossale accumulo di capitali; la seconda è l’afflusso di milioni di
immigrati che, in cambio di condizioni di vita decisamente migliori rispetto a
quelle di provenienza, hanno portato importanti contributi di intelligenza e
capacità creative.
Una delle principali modalità operative americane nell’uso degli ingenti
investimenti di capitale è quello di impiegare mezzi finanziari all’estero, al fine
di poter ottenere che una parte di quei mezzi ritornasse in patria per l’acquisto
di beni di consumo e durevoli. Questo genere di politica economica è stata
attuata dagli USA nella prima e nella seconda Guerra Mondiale nei confronti
dell’Europa, e in Sud America in particolare con il Brasile.
L’agricoltura è favorita oltre che dall’estensione del territorio e da un clima
favorevole, anche dal massiccio uso di moderne tecnologie e da avanzate
tecniche di irrigazione. Il territorio coltivabile è ripartito in fasce (del cotone, del
granturco del grano), ognuna finalizzata da sempre ad una coltura prevalente
adatta a quell’ambiente. Gli Stati uniti coltivano la metà del mais del mondo,
sono i primi produttori di soia.
Quanto alla pesca, l’America occupa i primi posti nel mondo; le acque più
pescose sono quelle dell’Atlantico settentrionale ricche di merluzzi, aringhe ed
aragoste.
Le ricchezze del sottosuolo sono immense, gli Stati Uniti sono i secondi
produttori al mondo di petrolio, metano e carbone, al primo per l’estrazione del
rame. Altri grandi giacimenti includono d’oro , zinco, ferro, piombo, argento,
uranio e granito.
L’industria basata sul sistema della libera impresa e quindi della concorrenza,
produce un terzo delle automobili, un quarto dell’acciaio e due quinti
dell’alluminio nel mondo. Negli ultimi anni l’America è divenuta anche la prima
protagonista nell’elettronica e nell’industria spaziale.
Paese leader nel mondo
Nel corso del XX secolo, gli Stati Uniti crebbero demograficamente ed
economicamente, diventando i protagonisti della scena politica mondiale.
Parteciparono ad entrambe le guerre mondiali; sganciarono in Giappone le
prime bombe atomiche usate dall’uomo nella sua storia; furono teatro delle più
grandi battaglie per il riconoscimento dei diritti civili dei neri e subirono il
dramma degli assasini del presidente J.F. Kennedy, di suo fratello Robert; del
leader nero Malcom X e di Martin Luther King; ressero il confronto con l’URSS
nella Guerra Fredda, oltre ad intervenire nelle guerre di Vietnam e Corea.
In seguito allo scioglimento dell’URSS, nel 1991, gli USA sono rimasti l’unica
superpotenza in grado di dettare le direttive politico-economiche a tutti i paesi
del mondo. Tuttavia, negli ultimi anni, Unione Europea, Cina, Giappone e India
stanno contrastando la leadership degli Stati Uniti, promuovendo strategie
alternative per la gestione degli affari di interesse mondiale
Ordinamento
Gli Stati Uniti d’America sono una Repubblica federale; il territorio è suddiviso
in 50 stati, ciascuno dotato di un proprio governatore di un’Assemblea
Costitutiva, più il Distretto federale della Capitale Washington. Il presidente
della federazione, eletto ogni 4 anni, detiene il potere esecutivo. Il Congresso
esercita il potere legislativo; è costituito dalla Camera dei Rappresentanti e dal
Senato, che è presieduto dal vicepresidente e svolge diversi compiti in ambito di
politica estera.
Protagonisti della storia americana
Rosa Parks (1913-2005)
E’ considerata la madre dei diritti civili negli Stati Uniti. Il primo dicembre
1955 durante la segregazione razziale ,Rosa Parks, una donna di colore, si
rifiutò di cedere il suo posto a sedere ad un uomo bianco: venne arrestata e
processata per violazione delle leggi segregazioniste. Vinse la causa e iniziò la
lotta per il riconoscimento dei diritti civili alla popolazione di colore.
Martin Luther King (1929-1968)
Fu la guida del movimento per i Diritti Civili degli Afroamericani. Celebre il suo
discorso in occasione della marcia su Washington nel 1963. Nel 1964 vinse il
Premio Nobel per la pace, ma fu assassinato nel 1968
John Fitzgerald Kennedy (1917-1963)
Il 35° Presidente degli Stati Uniti d’America ricoprì la carica dal 1961 fino al
suo assassinio. Fu attivo in prima linea nella lotta per i diritti civili degli
Afroamericani, promosse imprese spaziali e associazioni per portare la pace nel
mondo
STORIA DELL’ARTE
La Pop Art
La Pop Art rappresenta il movimento artistico più celebrato del XX secolo; nata
in Inghilterra nei primi anni Cinquanta e poi sviluppatasi negli Stati Uniti
(patria di musei e artisti dal futuro promettente), la corrente si ispira alla
società consumistica e prende suggerimenti da pubblicità, da oggetti tipici del
quotidiano, dai fumetti e quant'altro. E' considerata una reazione
all'Espressionismo astratto.
Il termine Pop Art (Arte popolare) venne usato per la prima volta dal critico
britannico Lawrence Alloway: i soggetti delle opere che ogni artista si accinge a
proporre sono scelti dalla quotidianità oppure ritraggono scene ispirate dagli
aspetti più comuni della realtà o ancora personaggi dello spettacolo. La novità
inoltre sta nel fatto che gli autori di tali bellezze hanno introdotto strumenti
non certo consueti come il collage e la fotografia (non a caso alcuni di loro furono
vetrinisti, designer e fumettisti).
Noto collage, ancora oggi molto apprezzato, è quello realizzato da Hamilton, uno
dei fondatori di tale corrente, che aveva ritagliato dai giornali dell'epoca alcune
immagini stravaganti; si parla dunque di artisti che recepiscono un'arte sì seria
ma allo stesso momento provocante. Dietro delle immagini apparentemente
grottesche si celano tutte le contraddizioni dell'uomo moderno, vittima della
società. Sebbene tra gli artisti che hanno lasciato un'impronta maggiore si citi
sempre il nome di Andy Warhol, è doveroso ricordare anche numerosi altri
artisti fra i quali gli inglesi Richard Hamilton e Peter Blake.
Molto celebri sono anche Roy Lichtenstein, artista nato a New York nel 1923
che lega la sua fama a fumetti dal tono ironico e dall'originale tecnica, e Tom
Wesselmann, d'origine statunitense come Lichtenstein e maestro nella tecnica
del collage.
Infine tra gli artisti italiani esponenti della Pop Art ricordiamo Mario Schifano
e Concetto Pozzati.
MUSICA
Il rock
La musica rock (conosciuta, spesso, anche solo come rock) è un genere musicale,
nato negli Stati Uniti e nel Regno Unito nel corso degli anni
cinquanta e sessanta del secolo scorso. Trae le sue origini da numerose forme di
musica delle decadi precedenti, in particolare dal rock and roll, dal rhythm and
blues e dal country, con eventuali richiami anche alla musica folk. Le sonorità
del rock si improntano prevalentemente sulla chitarra elettrica, che in genere
viene accompagnata da una sezione ritmica costituita da basso e batteria. Dagli
anni settanta e poi sempre più frequentemente hanno iniziato a fare la loro
comparsa anche gli strumenti a tastiera, come l'organo, il pianoforte, ed
il sintetizzatore; altri strumenti di contorno, ad esempio o l'armonica a bocca,
possono essere usati per lo più in qualità di solisti. Nelle composizioni più
elaborate, o nelle ballad, possono inoltre esservi arrangiamenti
per archi (violino e violoncello) ed ottoni (tromba e trombone).
La maggior parte delle formazioni rock sono composte da quattro elementi, e
formano pertanto un quartetto: un chitarrista, un cantante, un bassista ed un
batterista. Esistono comunque anche formazioni più articolate, di cinque o più
elementi, così come il cantante può suonare anch'egli uno strumento ed il suo
ruolo può essere assegnato a più persone diverse che in questo modo alternano
differenti parti vocali e differenti timbriche.
PERIODO
1950
SOTTOGENERE
Rock and Roll
1960
Pop
Psichedelica
Hard Rock
Progressiva
1970
1980
Raggae
Rap
1990
2000
Disco Music
Segmentazione
GRUPPO/CANTANTE MESSAGGIO
Elvis Presley
Scatenarsi nei
movimenti
The Beatles
Pace e Amore
Rolling Stones
Sesso e Droga
Led Zeppelin
Incutono aggressività
Genesis
Stile rock, musica
classica
Bob Marley
Difende la cultura
giamaicana
Jovanotti
Momenti di vita
quotidiana
Dj
Spacca cervello
Ispirazioni personali
INGLESE
British music
British music has extented all over the world.
Singers and musicians are the new idols of thousands of teenagers who try to
copy them in the way they dress, walk, style, their hair and even in the way
they sing. The words pop, rock, punk and acid rock are well-known to everybody
and they are all of English origin.
Among the most popular British pop and rock stars are The Beatles, The
Rolling Stones, Pink Floyd, U2, Sting, Elton John, Phil Collins and many, many
others.
The Beatles
The four boys from Liverpool were a symbol for the young generation of the
sixties who were rebelling against the old traditional ideals. The members of
the group, which was formed in 1961, were John Lennon, Paul McCartney,
George Harrison and Ringo Starr. With their concerts, attended by thousands
of screaming young fans, they became millionaires and even recived an award
from the Queen for their contribution to British exports. In 1970 they split up
and each member continued playing separately but still successfully. In 1980
John Lennon was assasinated in New York, were he lived.
One of most famous songs is Imagine which talks about a dream of peace and
brotherhood.
TECNOLOGIA
L’elettricità
L’elettricità non è altro che un flusso ordinato di elettroni lungo un conduttore.
Essa può essere di tipo continuo o alternato ; nel primo caso, gli elettroni si
muovono sempre nello stesso verso e con intensità costante, nel secondo, il
flusso cambia verso periodicamente. La corrente alternata inverte il suo verso
ben 50 volte al secondo. Il tempo impiegato dagli elettroni per compiere
un’inversione completa, espresso in secondi, si chiama periodo ; il numero di
periodi al secondo prende il nome di frequenza ( f ). Essa si misura
in hertz ( Hz ).
Non tutti i materiali si lasciano attraversare dalla corrente elettrica allo stesso
modo, da qui la distinzione fondamentale tra materiali conduttori ed isolanti ; i
primi permettono il passaggio di corrente, mentre i secondi lo impediscono.
In un conduttore, però, è possibile il passaggio di corrente esclusivamente
quando ai suoi estremi vi è una differente energia potenziale elettrica, detta
negativa al polo con un maggior numero di elettroni e positiva a quello con una
minore quantità.
Spesso, invece di parlare di diversa energia potenziale, si usa nominare
la differenza di potenziale o tensione che intercorre tra gli estremi stessi.
Per mantenere costante questa differenza, si utilizza un generatore .
Il primo fu la pila , inventata da Alessandro Volta e, in suo onore, è stato
coniata l’unità di misura del Volt ( V ), utilizzata per quantificare la differenza
di potenziale, che è misurabile grazie ad uno strumento chiamato “Voltometro”.
Un’altra variabile importante per la misurazione delle grandezze dell’energia
elettrica, è la quantità di corrente che attraversa un conduttore.
La quantità di corrente elettrica che attraversa un filo conduttore può variare,
per questo si parla di intensità della corrente elettrica.
L' intensità della corrente è identificata dalla lettera i . Essa è il rapporto fra la
carica elettrica Q, che passa in una sezione del conduttore, e il tempo T
impiegato. La sua unità di misura è l’ Ampere ( A ) ed è possibile quantificarla
grazie ad uno strumento denominato “Amperometro”.
Esistono ulteriori grandezze elettriche, oltre all’intensità e alla tensione:
La resistenza
Il passaggio degli elettroni in un conduttore è ostacolato da un attrito
chiamato resistenza . Essa è stata scoperta dal fisico G. S. Ohm, il quale
affermò che il rapporto fra la differenza di potenziale e l’intensità della
corrente è costante. L’unità di misura coniata in suo onore e l’ ohm ( Ω ) e
lo strumento adeguato per misurarla è l’ohmetro.
Ohm, inoltre, stilò un’altra legge, la quale afferma che la resistenza di un
conduttore è direttamente proporzionale alla sua lunghezza ( l ) e
inversamente alla sua sezione ( s ).
ρ è una costante tipica di ogni materiale detta resistività .
La seconda legge di Ohm: maggiore è la lunghezza del filo, meno è
luminosa la lampadina, perchè è aumentata la resistenza
La seconda legge di Ohm: maggiore è la sezione del filo, più è luminosa la
lampadina, perchè la resistenza è diminuita
·
La potenza
La potenza della corrente elettrica è il lavoro che essa può compiere. La
potenza erogata ( P ) è direttamente proporzionale alla tensione ( V ) e
all’intensità ( I ). La sua unità di misura è il Watt (W).
Lo strumento utilizzato per misurare il consumo di potenza nel tempo (i
kilowattora, in genere kWh), cioè l’energia assorbita da un utilizzatore, è
il contatore elettrico.
Circuiti e collegamenti
La teoria dell’elettricità viene messa in pratica dai circuiti elettrici .
Il più piccolo circuito elettrico è costituito da un generatore, un interruttore, un
utilizzatore e un conduttore. Quando l’interruttore si chiude, c’è il passaggio di
corrente, l’utilizzatore entra in funzione e il circuito si dice chiuso ; quando si
apre, invece, si interrompe il passaggio di corrente, l’utilizzatore si spegne e il
circuito diventa aperto .
Esistono due differenti metodologie per collegare gli utilizzatori, che, in questo
caso, saranno delle semplici lampadine:
·
Collegamento in serie
Con questo tipo di collegamento, quando il circuito si apre, tutte le
lampadine si spengono, mentre quando si chiude, si accendono tutte. Lo
svantaggio di questo tipo di collegamento è il fatto che, nel caso in cui si
fulminasse un utilizzatore, si aprirebbe il circuito, facendo spegnere tutti
gli altri. Un esempio ne è l’addobbo luminoso dell’albero di Natale.
Circuito aperto
·
Circuito chiuso
Collegamento in parallelo
In questo caso, invece, è possibile accendere indipendentemente uno solo
di tutti gli utilizzatori collegati. Questo collegamento è tipico delle
abitazioni, perchè permette di accendere un solo elettrodomestico senza
dover accendere tutti gli altri.
Circuito aperto
Circuito chiuso
Come abbiamo collegato gli utilizzatori in serie e in parallelo, è possibile
collegare con le medesime metodologie dei generatori, in questo caso, delle
semplici pile. Così facendo, però, vengono modificate alcune variabili del
circuito, come il voltaggio o l’intensità.
Collegamento in serie
Per collegare in serie due o più generatori, occorre unire il polo positivo
del primo con quello negativo del secondo, quello positivo del secondo con
quello negativo del terzo, … In questo modo, si ottiene una batteria di
generatori in grado di fornire la medesima intensità di una singola pila,
ma un voltaggio pari alla somma di tutti i singoli generatori.
I tot = I 1 = I 2
V tot = V 1 + V 2
Collegamento in parallelo
E’ possibile collegando tra loro tutti i poli positivi ed al medesimo modo
tutti quelli negativi. Si otterrà così un’intensità pari alla somma di tutte
le intensità, mentre il voltaggio sarà uguale a quello di un singolo
generatore.
I tot = I 1 + I 2 + I 3 + I 4
V tot = V 1 = V 2 = V 3 = V 4
FRANCESE
Le mai 68 en france
La révolte étudiante du printemps 1968 a ètè une sorte de bombe qui fit
exploser les mentalités et les tabous. En France, ce mouvement de grèves, de
révoltes et de mécontentements, prend une ampleur particulière car la
revendication d’étend aux salariés, gagne la province et finit par paralyser
l’ensemble du pays.
Causes de la crise
Le nombre de chomeurs s’accroit régulièrement. Les jeunes se trouvaient les
premiers touchés.
Entre 1966 et 1967 on a l’accélération de l’exode rurale et de
l’urbanisation,l’augmentation considérable du niveau de vie, la massification de
l’éducation nationale et de l’Université, l’avènement de la culture des loisirs, du
spectacle et des mass média,représentent des changements accélérés et sans
précédents en moins d’une génération. Les années 1960 sont aussi celles de
l’affirmation de la jeunesse en tant que catégorie socio-culturelle et politique à
part entière. La jeunesse a maintenant sa propre culture, avec une presse qui
lui est destinée, des émissions de radio très suivies comme “ Salut les copains!”
ou ses chanteurs attirés comme les Beatles et les Rolling Stones.
Evenements
Les événements superposèrent essentiellement un mouvement étudiant et un
mouvement ouvrier tous deux d’exceptionelle ampleur.
Une partie active du mouvement lycéen et étudient revendiqua notamment la “
libéralisation des moeurs “, et au-delà, contesta la “vieille Université” , la
société de consommation, le capitalisme et la plupart des institutions et valeurs
traditionnelles. Le “Mai français “ s’inscrit par ailleurs dans un ensemble
d’événements dans les milieux étudiants et ouvriers d’un grand nombre de
pays.
En France de barricades et de continue bagarres sont rejointes à partir du 13
Mai ’68 par la plus importante grève général de l’Histoire de France. Les
rivolutions paralysent le pays pendant plusieurs semaines et s’accompagnent
d’une recherche effrénée de prise de parole, d’une frénésie de discussions, de
débats, d’assemblées générales, de réunions informelles dans la rue, à
l’intérieur des organismes. Le mouvement joue aussi de thèmes touchant à la
vie de tous jours. Les révoltes et les grèves ont commencé à l’Université de
Nanterre. Le doyen Pierre Grappin décide alors la fermature administrative de
la fac,ce qui provoque la diffusion du mouvement de contestation au Quartier
latin et à la Sarbonne, et le début de mai 68.
Consequences
L’événement a eu un impact considérable sur le plan social et surtout culturel.
Sur le plan politique la Ve République prendre sa crédibilité de modèle de
stabilité à cause du renvoi de Pompidou, rendu responsable par de Gaulle du
développement de la rèvolte , plus populaire du général.
Charles de Gaulle, alors président de la République, le 27 mai ouvre des accords
de Grenelle négociés par son Premier ministre Georges Pompidou avec les
syndicats. Puis, le 30 mai , décide de dissoudre l’assemblée sur les conseils de
son Premier Ministre (Pompidou). La dissolution et le discours du président mit
un grand frein au mouvement de Mai 68. Le “non” au réfèrendum du 28 april
1969 signe la démission du président Charles de Gaulle, et la fin politique du
mouvement de Mai 1968.
Mai 1968 a changé la façon de vivre et de percevoir la vie, et a donné à la
société le moyen de choisir la façon dont dont elle voulait vivre, et c’est pour cela
que c’est un grand héritage de notre histoire .
SCIENZE MOTORIE
Il doping, una particolare forma di droga
Fenomeno dilagante nel mondo dello sport sia professionistico che dilettante, il
doping consiste nell’assunzione illegale di farmaci o droghe allo scopo di
migliorare le prestazioni atletiche in vista o in occasione di una competizione
agonistica.
L’abuso di sostanze chimiche (non assunte a scopo terapeutico) causa gravi
danni alla salute, talvolta irreversibili, e influisce notevolmente anche sulla
personalità. Il fatto di essere seguiti da un medico nell’assunzione di queste
sostanze non protegge affatto dagli effetti collaterali del doping. Il divieto di
questa pratica mira dunque da un lato a proteggere la salute degli atleti,
dall’altro a salvaguardare la correttezza e la lealtà della competizione sportiva.
Lo stesso CIO (Comitato Internazionale Olimpico)ha stilato un elenco di
farmaci “proibiti”, che viene tenuto costantemente aggiornato.
La legge 376 del 2000 stabilisce che procurare ad altri, somministrare o
assumere sostanze dopanti sono atti che costituiscono un reato punibile con la
reclusione e col la multa. Gli atleti che risultano positivi al doping vengono in
genere squalificati dalle rispettive federazioni.
Il doping, pericoloso e sleale
Lo sport, specie ad alto livello, è diventato un affare economico di milioni di
euro: bisogna vincere assolutamente e gli atleti devono sempre mantenersi al
top e le loro performance devono essere continue, nel nome della fama e del
denaro. Così il doping, complici dirigenti, medici, allenatori, ditte farmaceutiche
e, naturalmente colui che dovrebbe essere un atleta nel corpo, ma soprattutto
nell’anima e nel cervello, diventa un mezzo per raggiungere velocemente il
risultato.
Purtroppo questo fenomeno è presente anche nello sport dilettantistico o, peggio
ancora, amatoriale. Scarsa fiducia di sé, paura di disattendere aspettative
altrui, ansia di protagonismo a tutti i costi, insicurezza per le proprie capacità
spingono giovani e non più giovani all’uso di sostanze dopanti e, ancora più
grave, senza nessun controllo medico, magari con farmaci acquistati su
Internet.
E’ l’insana idea di vincere a tutti i costi che ti fa vedere “buono” qualcosa che
invece è pericoloso oltre che sleale. Ricordati che solo quelli veramente tosti
riescono sé stessi attraverso il sacrificio, la fatica, l’umiltà, senza perdere
“scorciatoie” che prima o poi li condurranno in un vicolo cieco.
Atleta è solo colui che sa essere libero in ogni momento, così nello sport come
nella vita. Il doping diventa un fatto di coscienza personale: se lo scegli, sappi di
essere interamente responsabile del tuo fallimento come persona e come atleta.
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