C A R P E
Personal
D I E M
Stile
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The Original classic di
Rado è l’orologio
c o n m ov i m e n t o
meccanico svizzero a carica automatica, dotato di una riserva di marcia di 38
ore che si distingue
dalle altre versioni per
il simbolo dell’ancora di colore rosso posizionata al 6. È dotato di cassa e bracciale in acciaio e quadrante in vetro zaffiro che crea un suggestivo gioco di ombre e luci. Prezzo: 890 euro. Info: 02.575971
Accessori
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In occasione della XX edizione dei
Giochi olimpici invernali Torino
2006, Tino Cosma ha
ideato delle cravatte dedicate agli appassionati delle nevi.
Gli accessori sono realizzati in seta jacquard blu con
ricamato sotto il nodo, il
simbolo di una disciplina sportiva delle
prossime Olimpiadi invernali. Prezzo: 55
euro. Info:
02.48009900
Beauty
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L’Eau de parfum Prada è una fragranza femminile con note olfattive
delicate come l’olio di legno di sandalo dell’India e le foglie di patchouli dell’Indonesia. Nella speciale
confezione il profumo è abbinato alla Body lotion idratante, un’emulsione dalla consistenza ricca e cremosa che idrata la pelle migliorandone l’elasticità. Prezzo: 60 euro.
Informazioni:
0331.304411
Investire nella Qualità della Vita
■ ■ ■ Medicina Nuove tecniche mininvasive permettono uno screening mirato già dalla nascita
Quella culla scoppia di salute
Con un’efficace indagine neonatale si riduce la pericolosità di molte malattie
di Cristina Cimato
sami all’avanguardia per verificare la corretta funzionalità
polmonare, test che individuano le cause allergiche e strumenti per la chirurgia mininvasiva. I progressi in campo
medico stanno aprendo nuove strade a livello diagnostico
per i neonati e i bimbi piccoli. Fin dai primi giorni di vita, nei reparti di neonatologia è infatti possibile iniziare un check-up a 360°.
Un problema sempre più diffuso nei bambini appena nati e
in età pre-scolare riguarda le patologie respiratorie causate
dall’inquinamento cittadino. Disturbi banali come la tosse possono in breve tempo trasformarsi in bronchite, asma e polmonite. All’ospedale Meyer di Firenze è stata messa a punto di recente una tecnica che si avvale di onde sonore per
misurare la struttura polmonare del bambino anche
molto piccolo. «Il paziente respira normalmente all’interno di un boccaglio collegato a un’attrezzatura capace di produrre le onde sonore»,
ha affermato Peter Sly, pediatra e pneumologo
australiano, «il modo in cui i polmoni riflettono
le onde ci indica se le vie aeree sono ostruite. Un
sistema elettronico traduce, infine, in numeri e dati queste informazioni». Se poi il piccolo paziente
dopo la nascita presenta una riduzione del calibro di laringe, trachea o bronchi, si può intervenire con un’operazione di endoscopia respiratoria, in grado di riaprire
le zone ostruite anche nei neonati di peso inferiore ai
2 chilogrammi. «Spesso è necessario adattare gli strumenti alle dimensioni del bimbo», ha commentato Lorenzo Mirabile, direttore del dipartimento
di malattie tracheobronchiali dell’ospedale fiorentino, «per
alcuni aspetti, infatti, il lavoro è ancora artigianale e su misura».
Se il bebè presenta problemi respiratori, magari in concomitanza
di un’epidemia influenzale o virale, un nuovo test permette di fare una diagnosi immediata per individuarne l’agente eziologico.
«Questo esame viene effettuato sull’aspirato naso-faringeo», ha commentato Vittorio Carnelli, direttore della clinica pediatrica II
dell’università degli Studi di Milano, «e può essere fondamentale nei bimbi, soprattutto i lattanti, nei quali le influenze possono manifestarsi in modo molto virulento».
Se i virus fanno paura, di certo le spesso inspiegabili
morti in culla sono per i genitori fonte di preoccupazione. Una delle cause più frequenti di questi decessi è la Sindrome di Ondine, ossia un’incapacità di
controllare la respirazione autonoma. I piccoli pazienti affetti da questa patologia, nel sonno non
sono più in grado di respirare. All’ospedale Gianna Gaslini di Genova è stato messo a punto un
test genetico in grado di individuare tempestivamente questa disfunzione e di permettere al
bambino che presenta un’ipoventilazione, e
che poi risulta affetto da questa sindrome, di
evitare una tracheotomia e di condurre una vita
normale, con l’ausilio di un respiratore da utilizzare
solo durante le ore notturne.
All’ospedale Bambino Gesù di Roma si pensa invece alla pelle. È stato istituito da alcuni mesi il primo ambulatorio di dermatologia neonatale dove vengono
trattati, entro il primo anno di vita, gli angiomi (ossia macchie cutanee), anche di modeste entità. L’intervento viene
effettuato con un laser speciale che distrugge selettivamente i capillari in una sola seduta. Il bambino è sottoposto alla cura in anestesia generale perché, sebbene non sia minimamente dolorosa, i pazienti così piccoli offrono ancora una scarsa collaborazione. In questo modo, oltre a non spaventarsi, si risvegliano
senza alcun ricordo della bua. (riproduzione riservata)
■ ■ Aste Gli artisti creano ritratti dell’ex leader Fed
■ ■ Società La Winchester passa alla belga Herstal
E
Greenspan, l’icona pop Addio alla carabina
che piace come Marilyn tanto amata da Wayne
di Galeazzo Santini
D
[email protected]
opo 223 offerte su eBay,
un quadro a olio 80x60
di una sconosciuta pittrice raffigurante Alan Greenspan è stato aggiudicato per la
somma inflazionistica di 150.400
dollari, peraltro versati in beneficenza a favore di un’associazione che combatte l’autismo.
L’ex capo della Banca centrale
americana sta diventando
un’autentica icona pop del calibro di Marilyn Monroe e delle
scatolette di minestra Heinz.
Erin Crowe, un’altra pittrice sta-
tunitense di 25 anni, si è invece dedicata alla produzione in
serie con quasi 60 ritratti del
grande banchiere. Il suo ultimo
ciclo di dipinti, intitolato
«Goodbye Alan Greenspan»,
comprende 30 variazioni sul tema. I quadri, esposti in una galleria di New York, si vendono a
6 mila dollari l’uno, ma i prezzi
sono in costante ascesa. La
Crowe si è detta esteticamente
folgorata dai famosi occhiali e
dalle rughe del viso dell’uomo
che per quasi due decenni ha
deciso i destini monetari del
mondo. (riproduzione riservata)
di Andrea Torti
D
opo 140 anni di esistenza lo stabilimento Winchester nel Connecticut
chiude i battenti. John Wayne si
rivolterà nella tomba perché è la
fine della più famosa carabina
immortalata da centinaia di film
western. La Winchester repeating arms co. ne vendette decine di milioni di esemplari, ma in
questi ultimi anni un declino della domanda e un aumento della
concorrenza hanno obbligato l’azienda a passare sotto il controllo
del gruppo belga Herstal. Nel
2005 sono state prodotte solo 80
mila armi, un terzo rispetto al
2002. La famosa carabina continuerà a essere prodotta solo in
Portogallo e in Giappone. (riproduzione riservata)
Lampi
nel buio
“
Quando ero piccolo
i miei genitori mi
volevano tanto bene che
mi misero nella culla
un orsacchiotto vivo
”
Woody Allen