L`Osservatorio scopre una culla di pianeti

17/05/2006
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L’Osservatorio scopre una culla di pianeti
Il termine scelto dà il sapore delle cose belle dell’infanzia. Un punto del
cielo della notte che diventa «culla di pianeti», uno spazio scoperto dai
ricercatori dell’Istituto di astrofisica dell’osservatorio di Capodimonte. Gli
scienziati napoletani, in pool con i colleghi di Roma e Catania, hanno
scovato un sistema planetario in formazione intorno a una «nana
bruna», oggetto siderale a metà tra una stella e un pianeta. «Finora spiega Juan Manuel Alcalà, uno dei ricercatori di Capodimonte - sono
stati scoperti una decina di sistemi planetari in formazione, ma è il primo
di questo tipo». E poco importa che la stella, molto poco liricamente, si
chiami Iso-Cha II 13. Lo spazio del cielo dove pulsa è la costellazione
del Camaleonte, una zona piena di polveri e gas. Una stella piccola, non
brillante, parte della materia oscura dell’universo. Un punto del cielo che non sa splendere ma
che, come in una culla, tiene con sé pianeti-bambini. E, forse, non è un caso che sia stata
scoperta a Napoli. Proprio qui i poeti parlavano a stelle vaghe e dolcissime, come una mamma
nel sonno di una culla. Salvo Sapio