IL CONTRABBASSO di Patrick Suskind

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 Milano Civica Scuola di Musica ‐ Fondazione Milano®
Il contrabbasso di Suskind
assaggi di spettacolo
Marco Pagani e Gian Luca Massiotta incontrano gli studenti di Milano Civica Scuola di Musica
in occasione dello spettacolo in scena al Teatro Verdi di Milano dal 4 aprile 2013
25 marzo 2013 ore 18.00
Villa Simonetta, via Stilicone 36, Milano ingresso libero fino a esaurimento posti
con
Marco Pagani, attore
Gian Luca Massiotta, regista
e con gli studenti di Milano Civica Scuola di Musica
Quintetto Jazz
Andrea Pistorio, contrabbasso Fabrizio Carriero, batteria
Federico De Zottis, sax contralto
Lorenzo Baldasso, clarinetto
Luca Sanna, pianoforte
docente Mauro Cassinari
presentazione a cura di Eugenia Buzzetti
Marco Pagani e Gian Luca Massiotta, rispettivamente protagonista e regista de Il contrabbasso, incontreranno lunedì 25 marzo 2013, in un tardo pomeriggio aperto al pubblico, gli allievi di Milano Civica Scuola di Musica.
L'occasione è offerta dall'allestimento dell'opera di Suskind al Teatro Verdi (in scena dal 4 aprile 2013). Si tratta di un classico della drammaturgia dei paesi della Mitteleuropa, un ritratto ironico del mondo dei musicisti e della loro molto spesso fragile psicologia. Il protagonista, amareggiato dalla carriera in orchestra, dove non riesce a emergere, è frustrato, non realizzato né risolto, sebbene fiero e convinto di essere un professionista. Una condizione difficile, vissuta in modo nevrotico, e nello stesso tempo resa nobile dall'ironia, da un certo distacco e soprattutto dall'amore segreto e impossibile per una giovane soprano. Ma la sua invidia per solisti e cantanti, il sarcasmo per direttori e compositori, i giudizi impietosi sull'orchestra non sono che goffi tentativi per dare voce al suo sconfinato amore per la musica. Nel presentare Il contrabbasso al pubblico milanese si vuole fare inoltre omaggio al grande attore polacco Jerzy Stuhr, pupillo di Wajda, Zanussi e soprattutto Kieślowski, che esattamente 27 anni fa e proprio al Teatro Verdi donò una magistrale interpretazione del bellissimo testo. Note di regia Testo “cult” della moderna drammaturgia mitteleuropea, Il Contrabbasso è un ritratto ironico e tutt’altro che indulgente di un certo tipo di figura maschile contemporanea, sospesa tra arroganza e fragilità, e insieme un affresco pieno di sfumature, a tratti amare a tratti esilaranti, del mondo dei musicisti di professione e della loro spesso fragile psicologia d’artista. Deluso dalla propria carriera in orchestra (non è che “terzo leggio” nella fila dei contrabbassi) eppure fermamente convinto dell’assoluta centralità del proprio ruolo, il nostro protagonista è un depresso, non privo però di una sua rozza fierezza fatta di sensibilità e di un discreto talento. Nella sua condizione di emarginato, di misconosciuto, di “ultimo”, egli vive nevroticamente questa sua frustrazione ma nello stesso tempo la sublima grazie all’ironia, a uno sguardo disincantato sulle umane debolezze, soprattutto a una sua segreta passione per una giovane cantante, purtroppo per lui non corrisposta. Un amore “impossibile” proprio come quello per il suo inseparabile strumento, maledettamente ingombrante eppure così femminile… Il legame con la musica e i suoi misteri diventa il pretesto per uno sfogo che si tinge di giallo tenendoci continuamente in bilico tra la confessione di un fallimento e il riscatto di un estremo atto d’amore. Come finirà? Fedeli all’autore, lasceremo che le tante debolezze dell’uomo si fondano con gli scatti d’orgoglio dell’artista svelandone piano piano la grande solitudine ma anche la profonda umanità. Una qualità che finirà per coinvolgerci, suscitando in noi, insieme a rabbia e compassione, anche tenerezza, rispetto, complicità. E più di un sorriso! Tanto che alla fine, spiazzati dalla sua latente follia ma conquistati dalla dolcezza insospettabile del suo strumento (il cui suono, come per magia, giunge ogni tanto ad ammaliarci da lontano) potremmo perfino accorgerci di amarlo, almeno un po’. Di musica classica si può anche morire? Forse. Decidete voi se dal piangere o dal ridere… Gian Luca Massiotta Lo spettacolo Il contrabbasso di Patrick Suskind sarà in scena al Teatro Verdi di Milano (dal 4 al 21 aprile 2013), regia di Gian Luca Massiotta
Teatro del Buratto in collaborazione con associazione Otto&Marvuglia
Marco Pagani Attore Nato artisticamente come attore‐mimo nella cooperativa Quellidigrock, ha collaborato ai film e alle trasmissioni TV di Maurizio Nichetti. Dopo lunghi trascorsi nella commedia dell’arte e nel cabaret, dal 1992 al 1998, a partire da “Aria viziata” scritto e interpretato con Marina Massironi e registrato per RAIDUE, è protagonista in molte produzioni televisive. Nel Cinema ha partecipato a “Chiedimi se sono felice”, “Unplagged” e “La banda dei Babbi Natale” con il trio AldoGiovanni&Giacomo. In teatro ha interpretato con successo vari ruoli sia leggeri che drammatici. Il suo “Destinatario sconosciuto” con la regia di Gabriele Calindri è in scena con grande successo da diversi anni, a grande richiesta, al teatro Verdi di Milano Nella stagione 2007/’08 ha debuttato a Milano un’altra sua creazione: “Coniglio con le olive”, pièce comica con canzoni di cui è autore, attore e regista. Nel 2010 fonda l’associazione culturale OTTO&MARVUGLIA, che racchiude tutte le attuali produzioni, tra cui “Un nome nuovo”, spettacolo sui diritti dell’infanzia che ha debuttato al Teatro Giuditta Pasta di Saronno con l’orchestra dei Piccoli Pomeriggi Musicali di Milano. Da molti anni svolge parallelamente un’intensa attività di doppiaggio. Ha in repertorio alcune letture interpretate di classici da “I promessi sposi” a “Le confessioni di Sant’Agostino” a “La Divina Commedia” e tiene corsi di teatro considerando l’insegnamento una delle attività più complete e coinvolgenti. Gian Luca Massiotta Regista Architetto specializzato in arte scenica e comunicazione visiva, svolge da anni in Italia e all’estero attività di regista e scenografo in campo teatrale e pubblicitario nonché attività di ricerca sperimentale nelle arti visive. Ideatore e collaboratore alla direzione artistica di molti progetti speciali abbinati a manifestazioni culturali di prestigio (Festival di Edimburgo, Vienna, Helsinki, Monaco di Baviera, Biennale di Venezia) è autore di numerosi progetti, installazioni e regie che combinano l’esperienza artistica e scenotecnica con le più moderne tecnologie multimediali. Debutta in teatro nel 1986 con “La stanza dei fiori di china” di Giancarlo Cabella con Angela Finocchiaro. In seguito ha collaborato, tra gli altri, con Lina Sastri, Adriana Asti, Lucia Vasini, Lella Costa, Giuseppe Cederna, Carlina Torta, Dominique De Fazio, Gianna Breil, Ruggero Cara, Paolo Ciarchi, Silvano Piccardi, Stefano Monti (teatro); Maurizio Nichetti, Gabriele Salvatores, Maurizio Zaccaro, Guido Manuli, Bruno Bozzetto (cinema, animazione e TV); Orchestra dei Pomeriggi Musicali e Orchestra Verdi di Milano, Scottish Chamber Orchestra di Edimburgo, Orchestra del Conservatorio di Milano, PFM, Mauro Pagani, Gaetano Liguori, Paolo Pellegatti, Nanni Svampa (musica classica, pop e jazz); Momix, Kataklò, David Parsons, Carmen Mota, MDA Produzioni (danza); Studio Festi, Danny Rose, OZ, Laser Entertainment (Son et Lumière, Spettacoli en plein air). È stato per alcuni anni vicepresidente e direttore artistico del Teatro dei Buratto per il quale ha anche curato, in qualità di scenografo, molti dei principali spettacoli “su nero”. Nell’autunno 2012 si è occupato della regia della stagione “VERDI SUITE, concerti e pensieri fra tradizione e innovazione” al Teatro Verdi di Milano. Milano Civica Scuola di Musica ‐ Fondazione Milano®, Villa Simonetta ‐ via Stilicone 36 ‐ 20154 ‐ Milano
tel. 02.97.15.24 ‐ uff.st. 339.85.30.339 ‐[email protected] ‐ www.fondazionemilano.eu
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