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NOTA METODOLOGICA ALLA RICERCA SUI PTPC
PREMESSA
Il presente documento contiene la descrizione dell'attività di ricerca svolta da RiSSC nell'ambito del
progetto Curiamo la Corruzione.
LA FASE DI RACCOLTA DEI DATI
L'attività di ricerca svolta da RiSSC nell'ambito del progetto prevede lo studio del rischio di corruzione in
sanità, in particolare nell'ambito del procurement, basato sull'analisi delle valutazioni di rischio e delle
relative misure di mitigazione svolte dalle strutture sanitarie, in base all'obbligo della legge 190/2012.
L’analisi svolta ha avuto come oggetto i Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione (PTPC) adottati e
pubblicati delle aziende sanitarie locali, aziende ospedaliere italiane e IRCCS, per un totale di 248 PTPC
(143 ASL, 84 AO e 21 IRCCS).
I dati dei PTPC sono stati raccolti dal 1 ottobre al 15 novembre 2015. Si tratta pertanto dei piani relativi al
triennio 2015-2017. Nel caso di indisponibilità di Piani aggiornati, si è fatto riferimento a quelli dei trienni
precedenti.
La ricerca dei PTPC 2015-2017 è avvenuta consultando la sezione “Amministrazione Trasparente” del sito
di ciascuna azienda sanitaria analizzata, come previsto dall’art. 9 del D.lgs. n. 33 del 2013. L'art. 9 stabilisce
che “Ai fini della piena accessibilità delle informazioni pubblicate, nella home page dei siti istituzionali è
collocata un'apposita sezione denominata «Amministrazione trasparente», al cui interno sono contenuti i
dati, le informazioni e i documenti pubblicati ai sensi della normativa vigente”.
I contenuti minimi da inserire all’interno della sezione “Amministrazione Trasparente” sono descritti
nell’Allegato 1 del D.lgs. 33 del 2013: tra questi rientra il, PTPC. All’interno dell’Allegato 1 si legge inoltre
che “la sezione "Amministrazione Trasparente" deve essere organizzata in modo che cliccando
sull'identificativo di una sotto-sezione sia possibile accedere ai contenuti della sotto-sezione stessa, o
all'interno della stessa pagina "Amministrazione Trasparente" o in una pagina specifica relativa alla sottosezione. L'obiettivo di questa organizzazione è l'associazione univoca tra una sotto-sezione e uno specifico
in modo che sia possibile raggiungere direttamente dall'esterno la sotto-sezione di interesse.[…] Nel caso in
cui sia necessario pubblicare nella sezione "Amministrazione Trasparente" informazioni, documenti o
dati che sono già pubblicati in altre parti del sito, è possibile inserire, all'interno della sezione
"Amministrazione trasparente", un collegamento ipertestuale ai contenuti stessi, in modo da evitare
duplicazione di informazioni all'interno del sito dell'amministrazione. L'utente deve comunque poter
accedere ai contenuti di interesse dalla sezione "Amministrazione Trasparente" senza dover effettuare
operazioni aggiuntive.”
La quasi totalità delle Asl, ha inserito i PTPC nella sotto-sezione “Altri contenuti – Corruzione”.
La dicitura utilizzata dalla legge 190 del 2012 per descrivere i piani anticorruzione, che rappresentano
l’oggetto della ricerca, è “Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione”. Quest’ultimo si differenzia
dal Programma Triennale per la Trasparenza e l'Integrità, previsto dall’art. 10 del D.lgs. n. 33 del 2013,
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In collaborazione con:
all’interno del quale sono indicate le iniziative previste per garantire un adeguato livello di trasparenza, di
legalità e lo sviluppo della cultura dell'integrità. Il Programma Triennale per la Trasparenza e l'Integrità,
ai sensi del citato articolo, “costituisce di norma una sezione del Piano di prevenzione della corruzione”. In
alcuni casi, è stato pubblicato separatamente come allegato. Per tali ragioni sono stati raccolti solo i
documenti pubblicati con la rubrica “Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione”, mentre non sono
stati rilevati i Piani per la Trasparenza.
LA FASE DI ANALISI DEI DATI
La rilevazione del rischio di corruzione è avvenuta attraverso l'analisi dei rischi specifici di corruzione e
delle relative misure di mitigazione, elaborate dal Responsabile per la Prevenzione della Corruzione di
ciascuna Azienda e contenute nel PTPC – tabella dei rischi. Per ciascuna azienda sanitaria è stato
necessario verificare l'esistenza, e la posizione all'interno del documento, della tabella delle aree di rischio
in acquisti di servizi e forniture. In alcuni casi la tabella è contenuta nel documento del PTPC, in altri casi
è pubblicata in un file separato, come allegato del PTPC.
Una volta individuate le tabelle dei rischi, relativi all’acquisto di beni e servizi, sono stati raccolti i dati
partendo dal presupposto che il processo di gestione del rischio si compone di 3 fasi, come indicato
dall’allegato 1 del PNA, predisposto da ANAC:
1. analisi del contesto (suddivisa in contesto esterno e interno);
2.valutazione del rischio (composta da: identificazione del rischio, analisi del rischio e ponderazione del
rischio);
3. trattamento del rischio (identificazione delle misure e programmazione delle misure).
Le tabelle raccolte presentano una grande disomogeneità, pertanto è stato necessario classificarle e
raccoglierle in “macro categorie” omogenee, a seconda del livello di completezza della compilazione.
Le categorie sono tre:
1. PTPC privi di rischi specifici e privi di misure di mitigazione del rischio;
2. PTPC che contengono un elenco di rischi specifici ma sono privi di misure di mitigazione del rischio;
3. PTPC che contengono un elenco di rischi specifici e le relative misure di mitigazione del rischio.
In ragione della disomogeneità dei piani e dell'assenza di linee guida sufficientemente dettagliate
(intervenute a novembre 2015 con l'aggiornamento al PNA pubblicato da ANAC), la classificazione è stata
svolta considerando piano per piano, effettuando una valutazione nel merito e non meramente formale
dei contenuti. In particolare il criterio di valutazione ha tenuto conto del livello di dettaglio e specificità
dei rischi, e della predisposizione di correttivi e misure idonee a prevenire i rischi specifici individuati.
LA FASE DI PUBBLICAZIONE DEI DATI
I risultati della ricerca sono stati pubblicati da RiSSC nel rapporto Curiamo la Corruzione, e da
Transparency International sul sito www.curiamolacorruzione.it. Il rapporto di ricerca è disponibile sul
sito.
Nel sito, alla voce “DATI”, “Analisi dei rischi”, è presente una mappa dell’Italia con i dati raccolti e
conseguente classificazione di Asl, AO e IRCSS (https://www.curiamolacorruzione.it/dati/analisi-deirischi/) . Per una maggiore chiarezza e leggibilità del sito, si indicano alcune specifiche chiavi di lettura.
Sulla base della totalità dei PTPC pubblicati e analizzati di 248 aziende sanitarie, di cui 143 Asl, 84 aziende
ospedaliere, 21 IRCCS si sono potute calcolare le seguenti percentuali:
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– RISPETTO INSUFFICIENTE DELLA LEGGE (40,3%) = non è stata rilevata la tabella dei rischi specifici né
delle misure di mitigazione del rischio nel PTPC pubblicato sul sito. Si ritiene pertanto che siano violate
sia le disposizioni per la prevenzione della corruzione che quelle per la trasparenza.
– RISPETTO PARZIALE DELLA LEGGE (33,9%) = è stata rilevata la tabella dei rischi specifici ma non sono
state rilevate le misure di mitigazione del rischio nel PTPC pubblicato sul sito. Si ritiene pertanto che siano
parzialmente violate le disposizioni per la prevenzione della corruzione.
– RISPETTO COMPLETO DELLA LEGGE (25,8%) = sono state rilevate sia la tabella dei rischi specifici che le
misure di mitigazione del rischio nel PTPC pubblicato sul sito. Si ritiene pertanto che siano rispettate le
disposizioni per la prevenzione della corruzione.
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