10278 Cristo compimento e fine della storia” – Schema primo Corso Prof. G. Pasquale OFM Cap. Facoltà di Sacra Teologia della Pontificia Università Lateranense – Roma II Ciclo Specializzazione – Anno Accademico 2014-2015 10278 DP Cristo compimento e fine della storia: Hegel e Pannenberg Univ.- Prof. DDr. Gianluigi PASQUALE OFM Cap. LEZIONI FRONTALI FEBBRAIO E MARZO 2015 SEZIONE PRIMA: IL “SENSO” DI HEGEL E PANNENBERG A CONFRONTO A. In teologia fondamentale: Cristo «centro e fine della storia (GS 10) 1. Le caratteristiche della storia in Hegel e Pannenberg 1.1 Per Hegel: la scelta della Scienza della Logica 1.2 Per Pannenberg: gli inizi con il «circolo di Heidelberg» 1.3 Primi accenni al concetto di «escatologia ontologica» 2. Il grande interrogativo di Pannenberg: esiste una ragione della storia? 2.1 Il senso di «fine della storia» presi dalla filosofia hegeliana 2.2 La figura di «anticipazione della fine» in Pannenberg 3. Il punto esatto di contatto tra Pannenberg ed Hegel 3.1 La Critica del giudizio di Kant e la storicità della coscienza 3.2 L’apporto determinante della Scienza della Logica hegeliana 3.3 Fenomenologia dello spirito: per non negare la storicità umana B. La «ragione della storia» in Pannenberg e le sue tracce hegeliane 1. Il concetto di «devozione»/adorazione: anticipazione della realtà ultima 2. La negazione determinata come «omnis determinatio est negatio» 2.1 Il “non essere” del finito è l’essere dell’assoluto 2.2 Il rapporto tra la storia singolare e quella universale dell’umanità 3. Cosa si intende con «ontologia escatologica» in Pannenberg 3.1 Punto di partenza: è la prospettiva personale e storico-narrativa 3.2 Essa è determinata dall’anticipazione della risurrezione 3.2 Servono anche due criteri: il concetto di “elezione” e “apocalissi” 4. Si può parlare di un antihegelismo di Pannenberg? 1 10278 Cristo compimento e fine della storia” – Schema primo Corso Prof. G. Pasquale OFM Cap. SEZIONE SECONDA: LA CRISTOLOGIA DI PANNENBERG C. La dialettica storico-escatologica dell’evento cristiano 1. Hegel versus Kant: il filosofo di elezione da parte di Pannenberg 1.1 Hegel: la storia come compimento, non come conclusione 1.2 Cos’è il «mondo»? La sinergia dell’agire di Dio e dell’uomo 2. La fine della storia: una cosa sola con l’essenza di Dio? 2.1 Una cristologia ripresentata completamente su basi storiche 2.2 La storia è l’unico luogo dove si accede alla Rivelazione cristiana 2.3 La rivelazione di Dio nella storia è sempre rivelazione indiretta 2.4 Manifestazione, autocomunicazione indiretta, Rivelazione 2.5 L’autocomunicazione di Dio coincide con la fine della storia 3. L’essenza di Dio «ha una storia» nel tempo: la cifra del cristianesimo 3.1 Al cuore della cristologia: tendenza alessandrina versus antiochena 3.2 La Rivelazione di Dio come storia 3.3 La rivelazione di Dio nella storia è sempre rivelazione indiretta 3.4 Oggettiva coincidenza dell’autorivelazione di Dio alla fine 3.5 La reinterpretazione escatologica di tutta la cristologia 4. Il carattere prolettico dell’evento Cristo 4.1 Equilibrio tra cristologia “dall’alto” e cristologia “dal basso” 4.2 La risurrezione: evento fondamentale della pretesa divina di Gesù 4.3 Il significato di “prolettico” nella metafora di risurrezione dai morti 5. Il valore retroattivo della risurrezione: riguarda la realtà del nostro rapporto con il Dio di Gesù Cristo, non è solo conoscenza del rapporto 5.1 Primo corollario: Gesù è la definitiva autorivelazione di Dio 5.2 Secondo corollario: solo l’evento di Gesù Cristo definisce chi è Dio 5.3 Terzo corollario: Gesù è una cosa sola con Dio in forza della risurrezione 6. Come interpretare l’unità preesistente tra Dio e Gesù 6.1 Non distinguere il Figlio eterno e l’apparizione umana di Gesù 6.2 Dichiarando che il fondamento dell’incarnazione è la risurrezione 7. Solo il futuro decide davvero ciò che una cosa è in sé e per sé 7.1 La risurrezione verifica il compimento escatologico di Dio 7.2 La “distinzione” tra Gesù e il Padre fa parte della divinità di Dio 7.3 La «Logoschristologie»: l’assunzione della cristologia del Logos 7.3 La «vexata quaestio» del dogma in due nature: Calcedonia 2