LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO POLO
SCOLASTICO DI CARONIA (ME)
RELAZIONE IMPIANTO ELETTRICO
1. PREMESSA
Gli impianti elettrici della scuola in oggetto
sono
stati
progettati
secondo le normative di legge in vigore ed in pa rticolare si è tenuto
conto
della legge n. 186 del 1 marzo 1968, la legge n.46 del 5 marzo
1990 con i successivi decreti applicativi, il D.M. 37 del 2008, nonchè le
norme CEI, in particolare si è tenuto conto
della
norma
CEI
64 -52
dell’Aprile 1999 “ Guida alla esecuzione degli impianti elettrici negli
edifici scolastici”.
Gli impianti previsti sono:
- quadri elettrici BT
- canalizzazione e linee primarie e secondarie
- illuminazione interna normale
- illuminazione di sicurezza
- impianto prese di energia
- impianto illuminazione esterna
- impianto di terra
- impianto telefonico
- impianto videocitofonico
- impianto diffusione sonora
- impianto chiamata bidelli
- impianto TV
- impianto trasmissione dati
- impianto rilevazione incendi.
- impianto antintrusione
2. QUADRI ELETTRICI BT
L’impianto
ENEL.
elettrico
della
scuola
sarà
al imentato in BT dalla rete
Subito a valle dei contatori è stata prevista l’installazione di un quadro
elettrico QE equipaggiato con interruttore generale del tipo automatico
magnetotermico differenziale con corrente differenziale e tempo di
intervento regolabili per la protezione della linea di alimentazione del
quadro
elettrico
generale
QG,
installato
all’interno
dell’edificio
scolastico.
L’interruttore
di
alimenta zione
della
centrale
antincendio
è
stato
derivato a monte dell’interruttore generale del quadro QE, in maniera
tale da avere la possibilità, agendo su un pulsante a rottura vetro
installato in prossimità dell’ingresso principale della scuola, di togliere
tensione a tutto l’impianto ad eccezione della centrale antincendio.
Il quadro generale QG sarà equipaggiato con interruttore generale del
tipo non automatico ed interruttori del tipo automatico magnetotermico
differenziale a bassa sensibilità
per la protezione delle linee di
alimentazione dei quadri elettrici secondari e del tipo automatico
magnetotermico differenziale ad alta sensibilità per la protezione dei
circuiti luce, prese di energia e delle altre utenze previste al piano terra.
Il quadro elettrico dl piano primo, QP, sarà costituito invece da un
interruttore generale non automatico ed interruttori derivati del tipo
automatico
magnetotermico
differenziale
d
alta
sensibilità
per
la
protezione delle dorsali luce e prese di energia.
Tutti i quad ri saranno costituiti da armadi metallici ad elementi
componibili con portelli anteriori in lamiera o con cristallo e chiusura a
chiave.
L’impianto e’ stato suddiviso in piu’ circuiti in modo da facilitare
l’esercizio e limitare il disservizio causato da i nterventi per guasto o
manutenzione.
Gli interruttori automatici sono stati scelti in modo da garantire la
protezione dei cavi contro le correnti di sovraccarico e di corto circuito
ed evitare interventi intempestivi ed il loro potere di interruzione e’
stato scelto maggiore del massimo valore di corrente di corto circuito in
corrispondenza del loro punto di installazione.
3. CANALIZZAZIONI E CAVI
Le sezioni dei conduttori, già scelte in prima approssimazione in
funzione dei carichi presunti secondo le por tate ammesse dalle tabelle
CEI-UNEL, sono state sottoposte alle verifiche delle cadute di tensione,
della sezione minima ammissibile e della tempestività di intervento.
Il collegamento dei quadri elettrici e’ stato previsto con cavi del tipo
FG7OR 0,6/!KV, cioè isolati con gomma etilenpropilenica di qualità G7
sotto guaina di PVC, non propaganti l’incendio ed a ridotta emissione di
gas corrosivi (norme CEI 20 -13 e 20-22 II).
Essi saranno posati in cavidotti in PVC pesante interrati per i percorsi
esterni ed in tubazione in PVC RK/15 per quelli interni.
Per le linee dorsali e la distribuzione all’interno degli ambienti sono
stati previsti cavi flessibili antifiamma isolati in PVC, tipo N07V/K,
posati
rispettivamente
in
canalina
portacavi
in
material e
plastico
autoestinguente fissata a vista sopra il controsoffitto, e in tubazione in
PVC RK/15 incassata a parete o soffitto.
La canalina portacavi è stata prevista a 4 settori (impianto elettrico /
impianti chiamata, diffusione sonora e TV / impianti ril evazione incendi
ed antintrusione/ impianti telefonico e trasmissione dati ) e due coperchi
(impianto elettrico / altri imp ianti).
4. IMPIANTI ILLUMINAZIONE
Il numero dei centri luminosi e la potenza delle lampade previste sono
stati
determinati
dall’il luminamento
medio
richiesto
dai
singoli
ambienti, tenendo conto delle norme UNI 10380 e della norma CEI
64-52.
In tutti gli ambienti con superficie maggiore di 100 mq, i corpi
illuminanti sono stati distribuiti su piu’ circuiti in modo da facilitare
l’esercizio e limitare il disservizio causato da eventuali guasti ed inoltre
in quasi tutti gli ambienti sono stati previste piu’ accensioni in maniera
tale da ottenere l’illuminamento necessario utilizzando l’illuminazione
naturale.
I corpi illuminanti impiegati
avranno
lampade
ad
alta
efficienza
luminosa ed inoltre sono stati previsti corpi illuminanti in materiale
plastico autoestinguente, grado di protezione IP65 per le centrali
tecnologiche ed per altri particolari ambienti.
Quasi tutti i corpi illuminanti sono stati previsti con cablaggio con
reattore elettronico in maniera tale da ottenere un sensibile risparmio di
energia elettrica.
In particolare per le aule sono stati previsti corpi illuminanti con ottica
ad alveoli a doppia parabolici tà longitudinale e trasversale in alluminio
satinato anodizzato, antiriflesso, aventi luminanza media inferiore a 200
cd/mq per angoli superiori a 60° trasversali e longitudinali, schermatura
lampada trasversale 42 -43° e longitudinale 32° -34°, ottimo controllo
ottico del fascio luminoso senza effetto diffondente.
Nei
corridoi,
nelle
scale,
nelle
aule,
nei
servizi
igienici
ed
in
corrispondenza delle uscite sono stati posizionati corpi illuminanti con
lampade fluorescenti compatte per l’illuminazione di sic urezza provvisti
di batterie ricaricabili al Ni -Cd con autonomia minima di 1 ora e ricarica
in 12 ore, che garantiranno un livello di illuminamento sufficiente a
permettere
l’evacuazione
in
caso
di
emergenza,
intervenendo
automaticamente al mancare della rete ENEL.
Per quanto riguarda l’illuminazione esterna sono stati previsti proiettori
asimmetrici con lampade da 250 e 400W a joduri metallici, installati su
pali in acciaio di altezza fuori terra 10,00 m, corpi illuminanti da
giardino con lampade da100W a joduri metallici su pali in acciaio di
altezza fuori terra 3,50 m e corpi illuminanti da incasso a muro con
lampade da 2x13W Flc.
L’illuminazione esterna,
sarà comandata automaticamente mediante
interruttori crepuscolare e orario o manualmente.
5. IMPIANTO DI TERRA
PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE
Tutti i conduttori di protezione dell’impianto elettrico saranno collegati
al dispersore di terra, costituito da treccia di rame nuda di sezione 35
mmq
direttamente
interrata
disposta
lungo
il
perimetro
esterno
dell’edificio ed integrata con dispersori di terra verticali ubicati
all’interno di pozzetti ispezionabili.
Nei locali WC. e centrali tecnologiche sono stati previsti collegamenti
equipotenziali, costituiti da conduttore isolato di colore giallo-verde e
sezione minima 6 mmq fissato alle parti metalliche con collari e fissatubi
in a.z..
Per
quanto
riguarda
l’impianto
di
protezione
contro
le
scariche
atmosferiche è stata effettuata la verifica sulla necessità di installazione
che è risultata negativa.
6. IMPIANTO TELEFONICO
L’impianto
telefonico
previsto
sarà
costituito
dalle
seguenti
apparecchiature:
- centralino telefonico PABX, 2 linee urbane, 8 derivati;
- prese
telefoniche
unificate TELECOM,
ubicate nella presidenza e
e nella segreteria;
- telefoni
standard
unificati
TELECOM,
a
tastiera
decadica,
installabili a parete o da tavolo, corredati di cavo;
I cavi di collegamento saranno del tipo 1 cp+T, posati
in tubi di
PVC o in canalina in materiale plastico autoestinguente.
Detti cavi saranno attestati all’armadio cavi TELECOM.
7. IMPIANTO DIFFUSIONE SONORA
E’ stato previsto un impianto di diffusione sonora per chiamata selettiva,
generale o messaggi di allarme.
La centrale sarà dotata di gruppo di continuità con autonomia di 30
minuti e sarà munita di apparecchiature per permettere la segnalazione di
inizio-fine lezioni.
Le apparecchiature previste sono:
- centrale
regia
segreteria, del
audio -allarme,
tipo modulare,
ubicata
costituita
nel
da
locale
bidelli o nella
armadio
rack
con
pannelli di chiusura ed areazione, comprendente unità modulari (finali
di potenza, contenitore mixer modulare, amplificatori di linea, modulo
per segnale
di allarme,
modulo
di
ingresso
ausiliario,
modulo
preamplificatore microfonico programmabile);
- microfono da tavolo per annunci con 10 interruttori PTT e din -don,
ubicato nel locale bidelli o nella segreteria, per l’inserzione di una
delle zone previste o la chiamata generale;
- proiettori di suono da 10 / 15 W, 100V, alloggiamento in resina ABS
colore bianco per i corridoi;
- gruppo
statico
di
continuità
autonomia, comprend ente
220V,
1250VA,
30
minuti
di
raddrizzatore, carica batteria, inverter a
transistori, interruttore di by-pass, interruttore di ingresso, batterie al
piombo di tipo ermetico.
I cavi
di collegamento
dovranno
essere del tipo unipolare o
multipolare di tipo adeguato e d i sezione minima 1 mmq posati in tubi
di PVC o in canalina in materiale plastico autoestinguente.
8. IMPIANTO CHIAMATA BIDELLO
L’impianto
di
chiamata
bidello
sarà
costituito
dalle
seguenti
numerici
per impi anto fino a 24 chiamate, ubicati a i
apparecchiature:
- quadri display
posti bidello, comprendenti display numerici a 2 caratteri
caratteri,
in
effettuate,
memorizzarle e
secondo
grado
l’ordine
di
di
visualizzare
presentarle
le
diverse
chiamate
ciclicamente una alla volta
arrivo;
- pulsante di annullamento chiamata generale;
- pulsanti di chiamata installati all’interno degli ambienti;
- pulsanti
di
chiamata a tirante con lampada di controllo chiamata e
suoneria instal lati all’interno e lampada di segnalazione fuori porta del
tipo sporgente per i WC handicappati.
L’impianto, del tipo a cablaggio semplificato con 3 soli conduttori, sarà
alimentato alla tensione di 20 V c.c. e avrà cavi di collegamento del
tipo unipolare o multipolare di
mmq,
posati
in tubi di
tipo adeguato e di sezione minima 1
PVC o in canalina
in
materiale
plastico
autoestinguente.
9. IMPIANTO TV
In tutte le aule ed in altri particolari ambienti è stata prevista
l’installazione di prese TV che saranno collegate ad un centralino e
quindi ad una antenna centralizzata.
Il complesso
di
antenne per la ricezione dei programmi nazionali e
locali, sarà installato
su
palo
autoportante e controventato, protetto
contro la corrosione cosi’ come le antenne.
Il
centralino
di
amplificazione
sarà
all’ultimo piano; la distribuzione dei
installato
all’interno,
segnali avverrà in derivazione
su piu’ montanti mediante derivatori e sarà tale da garantire, nel caso
piu’ sfavorevole,
un livello di tensione utile alle prese maggiore o
uguale a 66 dB per una impedenza caratteristica di 75 ohm.
Il
cavo
di
collegamento
sarà del
tipo
coassiale
in polietilene
con guaina in PVC e schermo in s tagnola, impedenza nominale 75
ohm e la
calza
del
cavo
d’antenna sarà connessa
all’impianto di
messa a terra.
La tubazione protettiva dei cavi sarà costituita
da tubo in PVC e
canalina portacavi in materiale plastico autoestinguente.
10. IMPIANTO TRASMISSIONE DATI
Il progetto prevede la realizzazione di una rete per trasmissione dati
costituita da cavi FTP
singole
prese
schermati a 4 coppie per il collegamento delle
previste in tutte le aule
ed in altri ambienti ad un
armadio di att estaggio.
I cavi saranno posati in tubi di PVC e in canalina in materiale
plastico autoestinguente.
Le prese saranno costituite da connettori RJ45 e saranno del tipo da
incasso.
11. IMPIANTO RILEVAZIONE INCENDI
L’impianto di
rilevazione
incen di previsto sarà
costituito
dalle
seguenti apparecchiature:
- centrale rilevazione incendi a 6 zone con possibilità di estensione a
24 zone, installata al posto
bidello del
microprocessore e tecnol ogia SMT,
“ modo notte ” con
allarme
preallarme e successivo
piano terra, realizzata
a
possibilità di funzionamento
immediato, “ modo giorno ”
con
allarme, “ modo test “ per collaudo sensori
durante l’installazione; pannello
frontale con segnalazioni d ei modi
di
di
stato,
inefficiente
avarie
o
generale
assente,
e
zona,
presenza rete,
batteria
zona esclusa e zona in allarme; costituita
da contenitore in acciaio provvisto di sportello con vetro e chiave
meccanica di accesso alle programmazioni;
- rivelatori
ottici
di
fumo
completi
di
zoccolo
di fissaggio e
collegabili con 2 soli fili, sensibili sia alla presenza di fumo, sia alle
temperature, ubicati in quasi tutti gli ambienti .
- pulsanti sottovetro, istallati nei corridoi;
- segnalatori acustico -luminosi
con scritta
lampeggiante
“ Allarme
Incendio”, installati nei corridoi.
La segnalazione di allarme avverrà anche tramite l’impianto diffusione
sonora previsto.
I cavi di collegamento dovranno essere del tipo unipolare o multipolare
di tipo adeguato e di sezione minima 1 mmq posati in tubi di PVC o
in canalina in materiale plastico autoestinguente.
12. IMPIANTO ANTINTRUSIONE
L’impianto antintrusione previsto per proteggere la scuola da atti di
vandalismo, sarà costituito da:
- centrale antintrusione, 12 zone bilanciate, conforme alle norme CEI
79-2, realizzata con microprocessore e tecnologia SMT;
- rilevatore antintrusione a doppia tecnologia, infraro sso e microonda,
realizzato a microprocessore secondo norme CEI 79 -2:
- inseritore a chiave;
- sirena autoalimentata ed autoprotetta conforme alle norme CEI 79 -2;
- programmatore telefonico omologato dal Ministero P.T..
13. IMPIANTO FOTOVOLTAICO
Il progetto prevede la fornitura di un sistema fotovoltaico per la
produzione di energia elettrica trifase, della potenza di picco di 50 KW.
Ogni modulo fotovoltaico avrà le seguenti caratteristiche:
Lunghezza ~ 1310mm;
Larghezza 969mm;
Spessore 39mm;
Peso ~ 17kg;
Numero di celle in serie: 36;
Numero stringhe di celle in parallelo: 3;
Tensione nominale: 12V;
Potenza di picco: 165W + 10%;
Corrente di cortocircuito: 10,14A;
Tensione di circuito: 21,6V;
Corrente di massima potenza: 9,48A;
Tensione di massima potenza: 17,4V;
Celle in silicio monocristallino con trattamento antiriflesso e contatti ridondanti
multipli per ciascuna cella;
Fronte modulo in vetro temperato ad alta trasmittanza;
Retro modulo protetto;
Cornice in alluminio anodizzato;
Scatola di connessione IP 65 completa di diodi di bay-pass.
Il modulo dovrà rispondere alle specifiche ISPRA CEC 503; CEI 1215; EN 61213 e
dovrà essere provvisto di certificato di qualità in conformità alle ISO 9001.
Ogni inverter dovrà avere le seguente caratteristiche:
- Potenza impianto:
3500/5500W
- Potenza nominale:
3500W
- Potenza max uscita:
4100W
- Range tensione:
150/400V
- Max tensione in ingresso:
500V
- Tensione di rete:
230/50Hz
- Raffreddamento:
ventilazione forzata regolata
- Temp. Ambiente:
-20/+50°C
Completo di display grafico multifunzionale e scheda per registrazione e
visualizzazione dati con possibilità di elaborazione tramite PC remoto.
Completo di sistema elettronico per il controllo ed il monitoraggio remoto dell'intero
impianto fotovoltaico.
I moduli devono essere garantiti per 25 anni, in particolare il decadimento eventuale
nello stesso periodo di 25 anni non sarà superiore al 20%, mentre non supererà il 10% in
12 anni.
Le strutture di sostegno dei moduli fotovoltaici saranno dimensionate conformemente
alla normativa vigente, costituite da profilati ricavati da lamiere piegate a freddo e con
bulloneria in acciaio INOX.
Standard di carico
CNR-UNI 10012/85
D.M. 12 febbraio 1982
Circolare Ministero dei Lavori Pubblici n. 22631 del 24 maggio 1982
Normative di calcolo
CNR-UNI 10011/88
D.M. 16/01/96.
I cavi avranno la guaina in PVC non propagante la fiamma e l'isolante in PVC o in
gomma etilenpropilenica.
La tensione nominale sarà di 0,6 / 1 kV e la tensione d'isolamento 4 kV.
I conduttori saranno di corda di rame ricotto, in accordo alle norme CEI 20-32/1980.
Le cadute di tensione dei conduttori impegnati dovranno essere contenuti entro il 2%
del valore nominale.
Tutti i componenti dei sistemi saranno sottoposti alle prove e collaudi in officina
previsti dalle norme di riferimento.
Il collaudo dei componenti sarà eseguito dal subfornitore nelle officine di produzione,
alla presenza di tecnici e, se richiesto, del Committente.
I montaggi delle opere meccaniche e delle opere elettriche saranno eseguiti a "perfetta
regola d'arte".