Capitolo 4 Il sistema ormonale e i ritmi circadiani Come avevo anticipato nella prefazione siamo una bomba ad orologeria, dotati di un sistema ormonale eccezionale, capace di renderci forti e virili allo stesso tempo. Tutto ciò ci è stato tramandato dai nostri antenati, i quali lo ricordo nuovamente, erano forti cacciatori, avevano una muscolatura notevole, poi nel momento del ristoro, quando tornavano dalle battute di caccia, si dedicavano alla prole con le loro rispettive famiglie, procreando sempre più il genere umano. Dalla figura precedente tratta dal sito www.profesorenlinea.cl, possiamo notare come il sistema ormonale sia diverso dall'uomo e dalla donna, pensate che il corpo umano in toto, è totalmente complesso che a tutt'oggi la scienza ha scoperto solo in minima parte, le potenzialità del nostro organismo, incluso proprio il sistema ormonale! Entrando sempre più nel discorso, io classificherei il sistema ormonale, come sistema endocrino, dato che come vedremo ora, dopo questa breve premessa, sono molti gli ormoni che raggiungono determinate cellule bersaglio, ognuna con le rispettive funzioni. Il sistema endocrino è costituito da una vasta quantità di ghiandole che producono delle sostanze proteiche o lipidiche chiamate ormoni; ogni ormone viene rilasciato per mezzo di particolari ormoni chiamati fattori di rilascio dell'ormone in questione, oppure possono venire inibiti, quindi bloccati nello svolgere le loro funzioni, da ormoni chiamati fattori di inibizione. Gli ormoni esercitano attività: paracrina, quando l'ormone è rilasciato direttamente nell'organo, agendo sulle cellule vicine autocrina, quando l'ormone agisce direttamente sulla cellula che lo ha prodotto e rilasciato endocrina, quando l'ormone una volta rilasciato raggiunge cellule bersaglio lontane Ogni ormone viene prodotto seguendo i propri ritmi biologici, in determinati momenti della giornata e la scienza che studia questo fenomeno viene definita cronobiologia, scoperta negli anni '50. I ritmi biologici ormonali, si svolgono in un ciclo circadiano, scoperto da Franz Halberg, cioè nell'arco delle 24 ore. Halberg dafinì il massimo picco di produzione e influenza di un ormone, come acrofase, mentre il calare dell'ormone stesso e sua stabilizzazione, la classificò col termine di mesor. Questo ciclo compie una curva sinusoidale, crescente e decrescente, rappresentata nel grafico tratto dal sito www.nemesi.net L'andamento ormonale quindi, segue questo “orologio biologico” e vedremo come alcuni ormoni saranno in acrofase verso la sera ed altri verso la prima parte della giornata. Detto questo, ora entreremo nel pieno del discorso, vedremo come gli ormoni vengono rilasciati e da chi. Il cervello regola molte funzioni dell'organismo, secondo me si potrebbe definirlo il “nucleo” del corpo, perché sia la psiche che il sistema endocrino e nervoso, sono tutti regolati da questo importante centro di componenti del sistema nervoso centrale, chiamate encefalo. Alla base del cervello, situata al centro del cranio, nella sella turcica, posizionata nel punto d'incrocio dei nervi ottici (chiasma ottico), si trova la “cellula madre” degli ormoni, che regola il giusto rapporto tra sistema nervoso ed endocrino: si tratta dell'ipofisi, rappresentata nella figura sottostante tratta dal sito www.theramex.it L'ipofisi o ghiandola pituitaria, è una ghiandola endocrina dal peso di circa 0,6-0,9 g, la donna presenta dimensioni leggermente maggiori rispetto all'uomo. E' costituita da due parti o lobi: un lobo anteriore o adenoipofisi e l'altro posteriore o neuroipofisi, che tramite il peduncolo ipofisiario, sono entrambi collegati all'ipotalamo. L'ipotalamo, è una piccola struttura cuneiforme di 2,5 cm di diametro e dal peso di 4 g circa, situato nel diencefalo; dall'ipotalamo partono sia i fattori di rilascio che di inibizione degli ormoni, io personalmente chiamo questa struttura “regolatore degli ormoni ipofisari”. Nonostante all'ipotalamo sono collegate entrambe le due sezioni ipofisarie, esse agiscono in maniera indipendente l'una dall'altra, ciascuna producendo i propri ormoni. Ora vediamo i rispettivi ormoni prodotti dai due lobi con la loro acrofase, ci concentreremo maggiormente su quelli anabolici e catabolici che influenzano l'allenamento, e come quest'ultimo sia in grado di stimolarli in maniera specifica da promuovere l'aumento di massa muscolare. Il lobo anteriore o adenoipofisi, produce cinque ormoni, grazie all'ipotalamo che coi suoi neuroni ipotalamici, rilascia i fattori di rilascio dell'ormone specifico, i quali raggiungono l'ipofisi tramite dei vasi sanguigni che collegano la struttura ipotalamica e ipofisaria, dando origine all'ormone..... Articolo tratto dal libro SOTTO I COLPI DEL FERRO – GUIDA AL NATURAL BODYBUILDING – VOLUME 2