È la parte dell`impianto radiologico che pone l`operatore in “contatto

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Tavolo di
comando
È la parte dell’impianto radiologico che
pone l’operatore in “contatto” con le restanti
porzioni del sistema.
Il tavolo di comando (TDC) è lo strumento di
dialogo del TSRM con la tecnologia, dove
sono raggruppati:
„
gli organi di regolazione e di controllo dei dati
d’esposizione;
„
i dispositivi di sicurezza;
„
i dispositivi di “comando raggi”;
„
circuiti accessori.
1. Organi di regolazione “dati”:
„
il valore dell’alta tensione del
tubo radiogeno (la qualità dei
raggi X), agendo sulla tensione
d’alimentazione del generatore
2. Organi di regolazione “dati”:
il valore dell’intensità di corrente che
passa nel tubo radiogeno (la quantità
o intensità dei raggi X), agendo sulla
tensione
d’alimentazione
del
trasformatore di riscaldamento
della spiralina.
„
3. Organi di regolazione “dati”:
„
la regolazione del tempo di
esposizione
tramite
un’orologeria che controlla il
circuito di alimentazione del
generatore.
Circuiti accessori
Al fine di garantire la costanza e la
rispondenza dei valori impostati sul
tavolo sono presenti alcuni accessori
che controllano e si adattano alle
variazioni:
„ Circuiti di compensazione
„ Circuiti di protezione
„
Circuiti di compensazione
I più importanti sono:
„
C. compensazione di rete
(mantiene costante la tensione di ingresso al
tavolo compensando eventuali oscillazioni della linea elettrica)
;
„
C. compensazione delle cadute di tensione
costanti i kV al variare dei mA impostati);
„
C. di compensazione della carica spaziale
mA al variare dei kV).
(mantiene
(mantiene costanti i
Circuiti di protezione
Controllano la perfetta efficienza di tutti i
componenti del tubo Rx e di evitare che siano
superati i valori del carico:
-
protezione contro i sovraccarichi;
controllo accensione filamento;
protezione contro i sovraccarichi termici;
controllo dell’avviamento dell’anodo.
Circuiti di protezione.
„
-
impediscono che la scelta dei kV,
mA e ‘s’ troppo elevati possano
sovraccaricare il tubo, mediante
due criteri:
interdire comando raggi;
variare uno dei tre parametri.
Dispositivi di:
esposizione automatica
In Radiologia vengono impiegati dei “rivelatori”
che:
- permettono di rivelare la singola particella
incidente e di determinarne l’energia;
- misurano l’intensità della radiazioni incidente;
- misurano l’energia totale accumulata in un
periodo di esposizione.
Dispositivi di:
esposizione automatica
Consentono di ottenere radiografie con una
densità di annerimento costante, per qualsiasi
assorbimento dell’oggetto.
Essendo sensibili alla QUANTITA’ di radiazioni
ricevute, il dispositivo provvede a determinare
automaticamente la durata dell’esposizione.
Per ottenere questo è necessario un:
organo rilevatore che interposto sul
fascio emergente dall’oggetto, misuri la
quantità di radiazioni,
regoli la tensione sul generatore
e un servociurcuito che agisca sul
comando raggi
Tubo radiogeno
oggetto
Generatore
dispositivo di annerimento
film
Tubo radiogeno
oggetto
Generatore
dispositivo di annerimento
film
Tubo radiogeno
oggetto
Generatore
dispositivo di annerimento
film
Dispositivi di annerimento
automatico
„
Nelle tecnologie radiologiche moderne, si tende
a realizzare un tipo di macchina che elabora
automaticamente le informazioni, le seleziona in
modo prestabilito e fornisce, con poca o alcuna
assistenza dell’uomo determinate prestazioni
richieste entro limiti stabiliti.
Dispositivi di annerimento
automatico
„
CAMERA DI IONIZZAZIONE
‘TUBO FOTOMOLTIPLICATORE
Dispositivi di annerimento
automatico
Tubo a raggi X
pellicola
Paziente
Camera a ionizzazione
‘ CAMERA DI IONIZZAZIONE
Disposta tra il paziente e la pellicola. Il
circuito elettrico di tale dispositivo è
realizzato per “l’integrazione”, cioè per la
somma continua di tutta la dose rilasciata
durante l’esposizione. Tale circuito traduce
la dose, istante per istante, in un segnale
elettrico.
‘ CAMERA DI IONIZZAZIONE
Si basa sul principio della
ionizzazione indotta da un fascio di
fotoni su atomi di sostanza gassose
(aria atmosferica).
La camera è un involucro trasparente.
++
+
+
+
+
+
+
+ +
++
+ + +
+ + ++
+
+ +++ +
+
+
+ + ++ + +
-
‘ CAMERA DI IONIZZAZIONE
Al passaggio dei raggi X nel gas,
vengono prodotte un certo numero di
coppie di ioni, rilevabili con un
segnale (corrente di ionizzazione).
++
+
+
+++ + ++++ + +
+
+ + +++
+
+
+
+ + ++ + + + +
++
-
‘ CAMERA DI IONIZZAZIONE
Il segnale (corrente di ionizzazione)
viene comparato con una tensione di
riferimento fissa.
Quando i due segnali sono uguali
viene aperto il relè di grafia ed
interrotta l’erogazione raggi.
++
+
+
+++ + ++++ + +
+
+ + +++
+
+
+
+ + ++ + + + +
++
-
‘TUBO FOTOMOLTIPLICATORE
E’ uno strumento che permette di trasformare la
luce incidente in un segnale elettrico.
elettroni
Fotone luminoso
ossido di
Cesio
‘TUBO FOTOMOLTIPLICATORE
Sfrutta la capacità della FOTOEMISSIONE,
principio posseduto da particolari ossidi (ossido
di cesio) i quali emettono elettroni liberi quando
colpiti da radiazioni luminose.
elettroni
Fotone luminoso
ossido di
Cesio
‘TUBO FOTOMOLTIPLICATORE
Costituito da tre parti fondamentali:
1) il fotocatodo,
fotocatodo permette la conversione
fotoelettrica (gli elettroni delle orbite più
esterni sono poco legati e possono essere
facilmente rimossi). I fotoni luminosi
incidenti interagiscono con questi elettroni ne
provocano la loro emissione per effetto
fotoelettrico.
Fotocatodo
fotone
elettrone
‘TUBO FOTOMOLTIPLICATORE
2) Lo stadio di amplificazione:
amplificazione poiché il numero
di fotoni luminosi libera un limitato numero
di elettroni, per avere un impulso elettrico
rilevabile è necessario amplificare il numero
di elettroni che raggiungono l’anodo.
Fotocatodo
fotone
elettrone
‘TUBO FOTOMOLTIPLICATORE
Fotocatodo
dinodi
.
.
Anodo
.
Gli elettroni vengono attratti dal
primo dinodo (differenza di
potenziale) e causano
l’emissione di elettroni secondari
che a loro volta vengono attratti
dal secondo donodo.
Il numero totale di elettroni
prodotti per fotoelettrone varia
da 105 a 108.
‘TUBO FOTOMOLTIPLICATORE
Fotocatodo
dinodi
.
.
Anodo
Segnale di uscita
.
...
..
..
....
...
......
.......
....
3) Gli elettroni che
raggiungono l’anodo,
vengono raccolti e fatti
fluire su di una resistenza,
in modo da formare un
impulso di tensione che
costituisce il segnale di
uscita del
fotomoltiplicatore.
Tecniche di esercizio
„
Tecniche a regolazione libere
„
Tecniche a due punti
„
Tecniche ad un punto
„
Programmatore anatomico.
‘Tecniche a regolazione libere
10
120
1
30
kV
kV
70
100
2
2
10
15
mA
25
Secondi
0,10 0,20 0,30 0,40
0,50 0,60 1,00 1,10
‘Tecniche a due punti
10
120
30
kV
70
100
0,10
0,50
mAs
0,70
1,00
‘Tecniche ad un punto
10
120
30
kV
70
100
Dispositivo a
“carico decrescente”
per la regolazione
dei mAs
Dispositivi di annerimento automatico
‘Programmatore anatomico
Tecniche predisposte.
Tutti i dati pre-memorizzati nella memoria del tdc.
testa
collo
torace
addome
magro
medio
Dispositivo a
“carico decrescente”
per la regolazione
dei mAs
grasso
arti
Dispositivi di annerimento automatico
Dispositivi di output
„
„
„
„
Relazionare visivamente con la tecnologia radiologica,
mediante:
MONITOR (t. cinescopio a raggi catodici) bianco/nero o
CRT (a colori)
MONITOR LCD
MONITOT TUOCH-SCREEN
Touch screen
Sistema computerizzato, che accetta
comandi impartiti dall’operatore,
poggiando un dito su un punto dello
schermo.
Touch screen: modello
„
RESISTIVO
Un pannello di vetro posto davanti al tubo
catodico è rivestito di poliestere e di un
materiale conduttore sulla superficie interna.
Un controller applica un gradiente di tensione
lungo l’asse x e y.
La pressione di un dito provoca la chiusura di un
interruttore elettrico sulle due coordinate x e
y.
Resistivo: chiusura di un interruttore individuabile
dalle coordinate x e y
y
x
Touch screen: modello
„
CAPACITIVO
Un pannello di vetro posto davanti al tubo
catodico è rivestito in entrambi i lati di
materiale conduttore.
La pressione di un dito provoca la messa a terra
del sistema di conduzione e la emissione di un
segnale, che misurato permette di
determinare le coordinate del dito.
Capacitivo: apertura di una corrente di segnale
individuabile dalle coordinate x e y
y
x
Touch screen: modello
„
TERMIC0 e ACUSTICO
Ultima generazione. Una punta di gomma
interrompe il percorso di onde acustiche
stazionario sulla superficie dello schermo.
Lo schermo è di vetro non rivestito.
Una cornice di sensori creano una distribuzione
di onde stazionarie, la “punta” appoggiata sullo
schermo assorbe parte dell’onda, un controller
determina le coordinate della punta nello
spazio.
Acustico e Termico: attenuazione della corrente di
segnale tipica delle coordinate x e y
y
x
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