Diapositiva 1 - Portale tematico dell`Ufficio Scolastico Territoriale XXI

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Per un efficace utilizzo dei risultati di
apprendimento:
spunti e piste di lavoro
Varese
5 dicembre 2011
Daniela Fermi
INDICE

Le rilevazioni INVALSI

La restituzione dei dati: livello nazionale (Rapporto
e Documenti tecnici) e livello di singola scuola

La lettura di Quadri di Riferimento, prove e risultati
a livello di scuola

Uno Studio di Caso

Alcune indicazioni dall‟esperienza delle scuole
Daniela Fermi
PERCHE‟ LE RILEVAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI?
Direttiva n. 88 del 3.10.2011
Obiettivi delle rilevazioni nazionali INVALSI sugli apprendimenti degli studenti
a.s 2011/2012
Daniela Fermi
LE FINALITA‟ DELLA MISURAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Fornire alle singole scuole uno strumento di diagnosi per
migliorare il proprio lavoro
I dati appartengono alla
singola scuola, cui sono
restituiti nel modo più
disaggregato possibile, cioè
secondo una distribuzione
domanda per domanda
La scuola potrà individuare
all‟interno di ogni disciplina
le aree di eccellenza e
quelle problematiche,che
necessitano di particolare
cura
INVALSI predispone un Rapporto nazionale basato sui dati
delle classi campione con le prime analisi dei risultati a livello
nazionale. Ulteriori approfondimenti sono effettuati solo su dati
aggregati in modo da garantire pienamente l‟anonimato dei
singoli allievi e delle singole scuole.
Daniela Fermi
LA RESTITUZIONE DEI DATI
Stesse modalità di restituzione dei risultati delle precedenti prove
SNV per le scuole del primo ciclo
 A luglio, pubblicazione di un Rapporto nazionale
Analisi che forniscono un quadro generale dei livelli di
apprendimento, basate sui dati delle scuole campione
 Ad inizio anno scolastico, restituzione in via esclusiva e
riservata dei dati a ciascuna scuola
Dati ottenuti in base agli esiti delle prove, i cui risultati sono
stati riportati su apposite schede risposta dai docenti della
scuola
Dati sui quali avviare riflessioni e approfondimenti in merito
alle scelte nell‟organizzazione della didattica, anche in un‟ottica
di confronto con le altre scuole
Daniela Fermi
I RISULTATI A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
Daniela Fermi
I RISULTATI A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
Daniela Fermi
I RISULTATI A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
Daniela Fermi
I RISULTATI A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
Daniela Fermi
I RISULTATI A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
Daniela Fermi
I RISULTATI A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
Daniela Fermi
I RISULTATI A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
Daniela Fermi
I RISULTATI A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
Daniela Fermi
ANALISI DELLE PROVE: LIVELLI DI DIFFICOLTA‟
Daniela Fermi
ANALISI DELLE PROVE: LIVELLI DI DIFFICOLTA‟
Daniela Fermi
DESCRIZIONE DELLE PROVE
Daniela Fermi
DESCRIZIONE DELLE PROVE
Daniela Fermi
DESCRIZIONE DELLE PROVE
Daniela Fermi
LE RILEVAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI
Cosa forniscono le rilevazioni INVALSI alle singole scuole?
Quadri di riferimento
Prove: esempi e le prove della rilevazione
Risultati
Daniela Fermi
I QUADRI DI RIFERIMENTO
Il Quadro di Riferimento per la valutazione
Definisce ambiti, processi cognitivi e compiti oggetto della
rilevazione
Esplicita i punti di riferimento concettuali e i criteri operativi
utilizzati nella costruzione delle prove
Fornisce un punto di riferimento per gli esperti che hanno il
compito di costruire le prove
Chiarisce a tutti gli interessati (scuole, insegnanti, studenti,
genitori) i contenuti e gli aspetti che la prova intende verificare
e i tipi di quesiti utilizzati
rende trasparente l‟impostazione della prova
favorisce la lettura dei risultati
Daniela Fermi
IL QUADRO DI RIFERIMENTO - ITALIANO
La struttura del Quadro di Riferimento

Definizione di “padronanza linguistica”: cosa si può
valutare

La competenza di lettura

Prima parte della prova di italiano: tipologia dei testi,
formato dei quesiti e criteri di correzione, esempi

La competenza grammaticale

Seconda parte della prova di italiano: formato dei
quesiti, modalità di formulazione, esempi
Daniela Fermi
COMPETENZA DI LETTURA: ASPETTI E QUESITI
Codice
Aspetti
1
Riconoscere e comprendere il significato letterale e figurato di parole ed
espressioni; riconoscere le relazioni tra parole
2
Individuare informazioni date esplicitamente nel testo
3
Fare un’inferenza diretta, ricavando un’informazione implicita da una o più
informazioni date nel testo e/o tratte dall’enciclopedia personale del lettore
4
Cogliere le relazioni di coesione (organizzazione logica entro e oltre la frase)
e coerenza testuale
5a
Ricostruire il significato di una parte più o meno estesa del testo, integrando
più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse
5b
Ricostruire il significato globale del testo, integrando più informazioni e
concetti, anche formulando inferenze complesse
6
Sviluppare un’interpretazione del testo, a partire dal suo contenuto e/o dalla
forma, andando al di là di una comprensione letterale
7
Valutare il contenuto e la forma del testo alla luce delle conoscenze ed
esperienze personali (riflettendo sulla plausibilità delle informazioni, sulla
validità delle argomentazioni, sull’efficacia comunicativa del testo, ecc.)
Ciascun aspetto comprende compiti di diverso livello di difficoltà.
Daniela Fermi
SECONDA PARTE DELLA PROVA DI ITALIANO – OGGETTO DEI QUESITI
Codice
Ambito
1
Ortografia
Uso di accenti e apostrofi, maiuscole e minuscole, segmentazione delle
parole (gliel’ho detto), uso delle doppie, casi di non corrispondenza tra
fonemi e grafemi (uso dell’h, della q, dei digrammi, ecc.).
2
Morfologia
Flessione (tratti grammaticali: genere, numero, grado, modo, tempo,
persona,aspetto, diatesi); categorie lessicali (nome, aggettivo, verbo,
ecc.) e sottocategorie (aggettivo possessivo, nome proprio, ecc.)
3
Formazione
delle parole
Parole derivate; parole alterate; parole composte; polirematiche (ferro
da stiro, asilo nido).
4
Lessico e
semantica
Relazioni di significato tra parole; polisemia; campi semantici; famiglie
lessicali; usi figurati e principali figure retoriche; espressioni
idiomatiche; struttura e uso del dizionario.
5
Sintassi
Accordo (tra articolo e nome, tra nome e aggettivo, tra soggetto e
predicato,ecc.); sintagma (nominale, verbale, preposizionale); frase:
minima11, semplice (o proposizione), complessa (o periodo); frase
dichiarativa, interrogativa, ecc.;elementi della frase semplice: soggetto
(esplicito o sottinteso, in posizione preverbale o post-verbale),
predicato, complementi predicativi e altri complementi;gerarchia della
frase complessa: frase principale, coordinate, subordinate (diverse
tipologie); uso di tempi e modi nella frase
6
Testualità
Segnali di organizzazione del testo e fenomeni di coesione:
anafora,connettivi, punteggiatura, ecc.; aspetti pragmatici del
linguaggio (fenomeni del parlato, funzioni dell’enunciato, ecc.)
Daniela Fermi
IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA
La struttura del Quadro di Riferimento

La competenza matematica

I contenuti matematici: nuclei tematici e ambiti di valutazione

I processi cognitivi

Caratteristiche delle prove e criteri per la formulazione dei
quesiti

Esempi
Daniela Fermi
IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA
I processi cognitivi
Conoscere e padroneggiare i contenuti specifici della matematica (oggetti
matematici, proprietà, strutture)
Conoscere e padroneggiare algoritmi e procedure (in tutti gli ambiti, non solo quello
aritmetico)
Conoscere e padroneggiare diverse forme di rappresentazioni e sapere passare da
una all'altra (verbale, scritta, simbolica, grafica, ...)
Sapere risolvere problemi utilizzando gli strumenti della matematica (individuare e
collegare le informazioni utili, confrontare strategie di soluzione, individuare schemi risolutivi
di problemi come ad esempio sequenza di operazioni, esporre il procedimento risolutivo,…)
Sapere riconoscere il carattere misurabile di oggetti e fenomeni e saper utilizzare
strumenti di misura (saper individuare l'unità o lo strumento di misura più adatto in un
dato contesto, saper stimare una misura,…)
Acquisire progressivamente forme tipiche del pensiero matematico (congetturare,
verificare, giustificare, definire, generalizzare, dimostrare...)
Utilizzare la matematica per il trattamento quantitativo dell'informazione in ambito
scientifico, tecnologico, economico e sociale (descrivere un fenomeno in termini
quantitativi, interpretare la descrizione di un fenomeno con strumenti statistici, utilizzare
modelli matematici, ...)
Saper riconoscere le forme nello spazio (riconoscere forme in diverse rappresentazioni,
individuare relazioni tra forme, immagini o rappresentazioni visive, visualizzare oggetti
tridimensionali a partire da una rappresentazione bidimensionale e, viceversa, rappresentare
sul piano una figura solida, saper cogliere le proprietà degli oggetti e le loro relative
posizioni,…)
Daniela Fermi
IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA
Gli ambiti di valutazione: NUMERI
Daniela Fermi
IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA
Gli ambiti di valutazione: SPAZIO E FIGURE
Daniela Fermi
IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA
Gli ambiti di valutazione: RELAZIONI E FUNZIONI
* a partire dalla classe V della scuola primaria
Daniela Fermi
IL QUADRO DI RIFERIMENTO - MATEMATICA
Gli ambiti di valutazione: DATI e PREVISIONI
Daniela Fermi
LE PROVE: ESEMPI
Daniela Fermi
ITALIANO – II Secondaria secondo grado
PRIMA PARTE
Testo narrativo
La signora ch‟è stata sulla luna. Torino 1965.
Tratto e adattato da: La signora ch’è stata sulla luna, in D. Buzzati, Cronache
terrestri, a cura di D. Porzio, Arnoldo Mondadori Editore, 1972
Daniela Fermi
ITALIANO – II Secondaria secondo grado
PRIMA PARTE
Testo narrativo
La signora ch‟è stata sulla luna. Torino 1965
Tratto e adattato da: La signora ch’è stata sulla luna, in D. Buzzati, Cronache
terrestri, a cura di D. Porzio, Arnoldo Mondadori Editore, 1972
Daniela Fermi
ITALIANO – II Secondaria secondo grado
PRIMA PARTE
Testo espositivo
Uccelli. Acrobazie, leader e gregari ecco le regole degli stormi.
Tratto e adattato da Dusi E., Uccelli, in “La Repubblica”, 8 aprile 2010
Daniela Fermi
ITALIANO – II Secondaria secondo grado
GRAMMATICA
Daniela Fermi
MATEMATICA – II Secondaria secondo grado
Daniela Fermi
MATEMATICA
Daniela Fermi
I DATI DI SCUOLA
I dati restituiti da INVALSI
Per ciascuna classe un file in
Excel con
 Media della classe a confronto
con media della scuola, media
regionale, della macro-area e
nazionale
 Per ciascun item: media della
classe a confronto con media
della scuola e nazionale,
posizionamento della classe nei
livelli
 Per le prove SVN, dati per
nazionalità e regolarità
GRAFICI
Risultato complessivo nella
prova (classe, scuola,
regione, macro area, Italia)
Confronti item per item
Distribuzioni percentuali
nei livelli
Variabilità tra e dentro le
classi
Lettura analitica
Lettura sintetica
„di profondità‟
in chiave comparativa
Daniela Fermi
ESEMPIO DI RESTITUZIONE DEI DATI
Rilevazione 2009-2010
I dati di scuola (1)
Daniela Fermi
ESEMPIO DI RESTITUZIONE DEI DATI
Rilevazione 2009-2010
I dati di scuola (2)
Daniela Fermi
ESEMPIO DI RESTITUZIONE DEI DATI
Rilevazione 2009-2010
I dati di scuola - Globale
I dati di scuola – Dettaglio risposte
Daniela Fermi
ESEMPIO DI RESTITUZIONE DEI DATI
Rilevazione 2009-2010
I dati di scuola – Rappresentazione grafica
Daniela Fermi
ESEMPIO DI RESTITUZIONE DEI DATI
Rilevazione 2009-2010
I dati di scuola – Rappresentazione grafica
Daniela Fermi
ESEMPIO DI RESTITUZIONE DEI DATI
Rilevazione 2009-2010
I dati di scuola – Rappresentazione grafica
Daniela Fermi
ESEMPIO DI RESTITUZIONE DEI DATI
Rilevazione 2009-2010
I dati di scuola – Rappresentazione grafica
Daniela Fermi
LA SFIDA PER LE SCUOLE
Come utilizzare
Prove
Quadri di riferimento
Risultati
per
 mettere a fuoco gli obiettivi del percorso di
insegnamento
 acquisire consapevolezza delle caratteristiche dei
processi di insegnamento agiti nelle scuole
 costruire percorsi di apprendimento
 riequilibrare le diverse componenti dei percorsi di
insegnamento e dei processi di apprendimento
 avere riferimenti esterni in aggiunta e quelli interni
 migliorare i processi di valutazione
Daniela Fermi
L‟ANALISI DEI QUADRI DI RIFERIMENTO




Esplicitazione dell‟idea di disciplina sottesa alle prove
La competenza linguistica/matematica testata
Strutturazione degli ambiti di rilevazione presenti nei quadri di
riferimento:
– ambiti di contenuto (conoscenze/saperi)
– nuclei di processo rilevati (abilità/competenze)
Individuazione di sollecitazioni che i quadri di riferimento
possono offrire alla riflessione didattica in funzione di una
progettazione efficace del curricolo
 Rilettura della programmazione curricolare della propria scuola
per Italiano e Matematica alla luce degli ambiti/processi di
valutazione delle prove INVALSI
 Individuazione di linee operative per la costruzione di possibili
percorsi di sviluppo curricolare (soggetti, tempi, modalità, ….)
Daniela Fermi
ANALISI DELLE PROVE INVALSI

Gli oggetti della rilevazione:
analisi degli ambiti di contenuto e dei nuclei di processo
implicati in ciascun item di cui si compone la prova
 La struttura delle prove:
– esame della ripartizione degli item che costituiscono la
prova tra le diverse aree di contenuto/nuclei di processo
– esame della struttura di ciascun compito proposto:
materiale stimolo, quesiti
 Le tipologie di quesiti:
analisi delle diverse tipologie di format utilizzate
 Le modalità di correzione:
analisi dell‟impianto delle schede di correzione per prove
aperte
 L’attribuzione dei punteggi:
punteggi dicotomici, punteggi politomici
Daniela Fermi
ALCUNI SPUNTI OPERATIVI
RILETTURA DELLA PROGRAMMAZIONE ALLA LUCE DI PROVE E QDR





La programmazione è di scuola o di classe?
Nella programmazione, così come strutturata, sono facilmente
individuabili gli ambiti e i processi oggetti di valutazione nelle
rilevazioni INVALSI sia per italiano che per matematica?
Le conoscenze e le abilità testate dall‟INVALSI sono congruenti o
discordanti rispetto a quelle previste come esito di
apprendimento all‟interno della programmazione di scuola?
– Se discordanti, in che misura e per quali aspetti?
Si possono ipotizzare modifiche o integrazioni?
Operativamente, come proporre, all‟interno della propria scuola,
questa attività di riflessione sul curricolo e sugli esiti di
apprendimento attesi:
– Chi coinvolgere?
– Quando?
– Con quali modalità?
Daniela Fermi
LA LETTURA DEI RISULTATI
Individuare alcune evidenze a livello di scuola
La lettura dei dati forniti alle scuole dall‟INVALSI può essere
fatta da punti di osservazione tra loro complementari ma
distinti:

Il punto di vista dei dirigenti scolastici e degli organismi
d‟indirizzo della scuola

Il punto di vista degli insegnanti nella loro attività in classe
Daniela Fermi
LA LETTURA DEI RISULTATI
Dirigente / organismi di indirizzo della scuola
Analisi a livello globale dei risultati nel loro insieme per:
 Individuare tendenze generali degli esiti degli studenti della
scuola nelle aree di italiano e matematica
 Individuare il grado di omogeneità/disomogeneità tra le diverse
classi
 Confrontare i dati relativi alle prove con le valutazioni
complessive riportate dagli studenti (analogie, differenze, …)
 Individuare tendenze relative agli scarti di risultato tra studenti
italiani e stranieri oppure tra maschi e femmine
 Costruire nel tempo serie storiche
Daniela Fermi
LA LETTURA DEI RISULTATI
Docenti / Gruppi disciplinari
Analisi dei risultati delle prove di italiano e matematica per:
 Rileggere gli esiti rispetto ai quesiti (elementi di criticità, difficoltà
registrate durante la somministrazione, ambiti non previsti nella
programmazione curricolare, …)
 Individuare le tendenze rispetto ai diversi ambiti di valutazione di
italiano e matematica (Gli esiti sono omogenei nei diversi ambiti?
Ci sono ambiti in cui gli studenti hanno fatto registrare esiti
particolarmente buoni o particolarmente scadenti? …)
 Individuare ambiti per cui è necessario operare una rilettura della
programmazione curricolare
 Confrontare gli esiti raggiunti dagli studenti nelle prove INVALSI
con le valutazioni espresse dai docenti (analogie, scarti, …)
Daniela Fermi
LA LETTURA DEI RISULTATI
Leggere e utilizzare i risultati
un confronto tra scuola e territorio
un confronto nella scuola
 Confrontare il risultato medio della
propria scuola con le medie
nazionale e locale (regione e
macro-area di riferimento)
 Collocare la propria scuola rispetto a
scuole simili sotto il profilo della
composizione della popolazione
scolastica
 Determinare la distribuzione degli
studenti della scuola nei livelli di
prestazione per valutarne la
corrispondenza o meno con quella
registrata a livello nazionale
 Evidenziare le differenze
significative, in termini statistici e di
entità della differenza, eventualmente
riscontrate
 Interrogarsi sulla possibilità di
formulare un’ipotesi sulle cause di
eventuali scarti e sulla necessità di
raccogliere ulteriori informazioni
 Confrontare i risultati di classi della
propria scuola e, nel caso di
disomogeneità di risultati, formulare
ipotesi sulle possibili cause
 Comparare il punteggio medio ottenuto
dalle classi nelle prove INVALSI e le
valutazioni medie degli insegnanti di
classe
 Riscontrare l’eventuale differenza di
risultati fra i principali sottogruppi
della popolazione della propria scuola (es.
tra maschi e femmine, tra alunni italiani e
non, ecc.)
 Verificare l’eventuale presenza di
differenze rilevanti , rispetto
all’andamento generale, fra i risultati
nella prova di Italiano e nella prova di
Matematica e all’interno di ciascuna
prova (es. tra testo narrativo ed
espositivo, oppure tra l’ambito “Numeri” e
l’ambito “Spazio e figure” nel caso della
Matematica)
Daniela Fermi
QUALI AZIONI POSSIBILI?
Piano di lavoro
centrato su

utilizzo di QdR e prove INVALSI e di documenti interni per
una riflessione sugli esiti di apprendimento attesi a
conclusione del biennio della scuola secondaria di secondo
grado

utilizzo dei dati forniti dalle prove (INVALSI e interne) e
integrazione con altri strumenti di indagine

strategie di coinvolgimento dei docenti
Daniela Fermi
PER METTERSI ALLA PROVA …..
UNO STUDIO DI CASO
Daniela Fermi
UNO SCHEMA PER IL PIANO DI LAVORO
Azioni in cui
si articola il
piano
Soggetti
coinvolti
Risultati
attesi
Daniela Fermi
Modalità
operative
Tempi
Quando?
Per quanto
tempo?
INDICAZIONI OPERATIVE DALL‟ESPERIENZA DELLE SCUOLE

Azioni di informazione rivolte a tutti i docenti

Analisi/rilettura delle programmazioni alla luce dei quadri di
riferimento e/o delle prove somministrate nelle precedenti
rilevazioni (ambiti, processi, oggetti della valutazione) da parte
dei gruppi disciplinari e/o dei docenti di classi parallele

Lettura e analisi dei risultati delle rilevazioni INVALSI a livello di
istituto (Dirigente, Staff, gruppo valutazione, ecc.) e di singola
classe (docenti interessati, CdC, ecc.)

Analisi/rilettura delle programmazioni alla luce dei risultati delle
prove INVALSI

Coinvolgimento di diversi soggetti: Staff e referenti per la
valutazione (per definire linee operative generali), docenti
Funzione Strumentale Valutazione/POF, docenti delle discipline
interessate (per l‟analisi dei dati emersi relativi alla propria
disciplina), tutti i docenti (per individuare modalità con cui
contribuire allo sviluppo delle competenze oggetto di
valutazione)
Daniela Fermi
INDICAZIONI OPERATIVE DALL‟ESPERIENZA DELLE SCUOLE

Confronto tra le prove somministrate all‟interno della
scuola e quelle proposte da INVALSI

Elaborazione di prove comuni da somministrare
all‟interno dell‟istituto in momenti particolari
(inizio/fine biennio, inizio/fine anno), costruzione di un
archivio di prove interne

Individuazione di percorsi finalizzati allo sviluppo delle
competenze chiave di cittadinanza ed elaborazione di
prove

Confronto tra gli esiti degli alunni nelle prove INVALSI
e le valutazioni interne
Daniela Fermi
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