INTERVISTA ALLO STOMACO
Il giorno 9 gennaio 2015 la giornalista Claudia Trischitta ha avuto la
stravagante idea di andare a far visita, attraverso una navicella, ad
un organo che si occupa della digestione dei cibi ingeriti nel corpo
umano e di intervistarlo. L’obiettivo era quello di far sapere alle
persone che soffrono di gravi disturbi alimentari quanto sia
importante mangiare in modo corretto per vivere in modo sano. Ma
non dilunghiamoci troppo, ecco qui l’intervista che ci è giunta
all’orecchio proprio qualche ora fa:
«Molto bene Sig. Stomaco, come si comporta quando il bolo
alimentare, cioè il cibo lavorato, giunge a Lei?»
«Bé, non per vantarmi, ma grazie ai movimenti peristaltici, cioè
contrazioni involontarie e ritmiche permesse dalla muscolatura
liscia che mi ricopre, riesco a digerire con un continuo
rimescolamento gran parte del cibo che è stato ingerito. Svolgo
anche una piccola funzione di assorbimento attraverso le pareti
interne che assimilano molecole di piccole dimensioni, quali acqua,
glucosio e alcol.»
«Molto interessante! So anche che Lei produce alcune sostanze, ma
quali esattamente?»
«Io produco, tramite delle ghiandole, un succo digestivo
denominato succo gastrico. Quest’ultimo è composto da acido
cloridrico, enzimi e muco. E, quando finisco il mio lavoro, si forma
un’altra sostanza: il chimo.»
«Sig. Stomaco, di che cosa si occupa l’acido cloridrico che compone
parte del succo digestivo?»
«Il mio aiutante, l’acido cloridrico, serve ad uccidere parte dei
microbi che sono stati ingeriti tramite il cibo proveniente
dall’esterno e naturalmente serve per mantenermi acido, in modo
tale che possano agire gli enzimi.»
«A proposito degli enzimi: quali sono presenti nel succo gastrico?»
«Nel mio amico succo gastrico sono presenti la pepsina e il muco.
La pepsina attacca le proteine e inizia la loro digestione,
dividendole in piccoli frammenti chiamati peptoni.»
«Mi scusi, Sig. Stomaco, ma si è dimenticato di parlarmi del muco»
«Oh, che sbadato! Scusi, ma sto diventando vecchio e gli anni
iniziano a farsi sentire. Il muco protegge le mie pareti dall’azione
dell’acido cloridrico e della pepsina che, altrimenti, mi
“digerirebbero” come se fossi un loro nemico!»
«Ma come fa il bolo alimentare ad arrivare a Lei? »
«Naturalmente il bolo non arriva immediatamente dalla Signora
Bocca a me, c’è un passaggio che lo permette: l’Esofago.
Quest’ultimo è un mio lontano cugino che consente al bolo
alimentare di arrivare attraverso il cardias, a me. Poi io, con vari
passaggi, trasformo il bolo in chimo.»
«Se mi è permesso, come fa il chimo ad arrivare fino all’Intestino
tenue?»
«Il chimo raggiunge mio fratello, l’Intestino tenue, tramite un
passaggio: il Piloro. Questo consente al chimo di raggiungere il
Tenue, dove subirà altre trasformazioni di cui però io non sono a
conoscenza, perché non è mio compito!»
«Signore, vorrei farle un’altra domanda: che cosa prova quando il
suo proprietario mastica un chewingum? Come si sente?»
«Bè, naturalmente non è una gran bella cosa, perché essa causa la
produzione di succhi gastrici. Infatti il cervello mi manda un
impulso che a mia volta invio alle ghiandole gastriche, le quali
secernono il succo digestivo, che non fa altro che corrodere i miei
“indumenti”, lasciandomi quasi nudo come un verme!»
«Questa è l’ultima domanda: quale principio nutritivo preferisce?»
«Ovviamente i grassi sono gustosi, ma preferisco le proteine, le
vitamine e i sali minerali perché mi danno più forza e perché riesco
meglio a sminuzzarli, soprattutto le proteine. Ma non fanno bene
solo a me, fanno bene a tutto il corpo, permettendo di vivere in
modo sano».