AREA ARCHEOLOGICA DI ALESA ARCONIDEA DENOMINAZIONE: Alesa Arconidea UBICAZIONE: Tusa, C/da Santa Maria delle Palate DESCRIZIONE: FONDATORE: Arconide, tiranno di Herbita DATAZIONE: 403 a. C. IMMAGINI: La città fu fondata alla fine del V sec. a.C. su di un’altura che domina la costa nord e la valle dell’attuale fiume Tusa, per volere di Arconide. Durante la Prima guerra punica (263 a.C.), la città si sottomise ai Romani, scelta che le procurò particolari vantaggi: ebbe infatti il privilegio di far parte delle cinque città liberae et immunes, esente dalla decima dei prodotti agricoli; potè eleggere il proprio Senato, i propri magistrati, utilizzare le proprie leggi e coniare moneta. In età augustea divenne municipium e godette ancora di una certa prosperità nella prima età imperiale. Gli scavi archeologici hanno messo in evidenza ampi tratti della cinta muraria, torri di guardia, e gli ingressi alla città sul versante meridionale. La Agorà da Nord città risulta delineata secondo un reticolo di vie ortogonali (cardini e decumani) e isolati rettangolari sistemati a terrazze sulle pendici del colle. Tra gli edifici pubblici individuati il più interessante è l’Agorà, piazza principale, cuore politico, economico e amministrativo, posto quasi al centro dell’abitato sulla direttrice del Cardo Maxinus. Il lato occidentale presenta un doppio portico ad L che in origine reggeva una trabeazione decorata da stucchi dipinti imitanti metope e triglifi, con grondaie a testa leonina. Dietro al portico si aprono otto tabernae, alcune delle quali destinate al culto (sacelli) e decorati con marmi. La piazza subì un riuso in età bizantina con l’impianto di un sepolcreto. Verso Nord rivestono particolare importanza i Agorà da Sud resti di un muro curvilineo a contrafforti, e sulla sommità dell’acropoli il basamento di un tempio, probabilmente dedicato ad Apollo. Ad Est dell’Agorà si evidenziano i resti della cosiddetta “Casa a peristilio”; nella parte meridionale, in prossimità delle porte, è stato individuata un’area funeraria, dove si evidenzia una struttura monumentale, il cosiddetto Colombarium di età romana. La struttura ha forma ottagonale con pareti in opus reticulatum sulle quali sono state ricavate le nicchie per contenere le urne cinerarie. All’interno dell’area, nei locali adiacenti la Chiesa di Santa Maria delle Palate, è in corso di allestimento un piccolo Antiquarium, nel quale Casa a peristilio verranno esposti i reperti più importanti rinvenuti durante gli scavi.