CG 2014 1 Perché è importante identificare la disfagia in fase acuta ha un’incidenza molto elevata nelle persone con stroke le persone disfagiche, in relazione alla gravità ed all’aspirazione hanno un rischio 3 volte maggiore di sviluppare polmoniti rispetto agli altri pazienti la mortalità di queste persone è significativamente più elevata nei primi 90 giorni in modo particolare nei primi 3 CG 2014 2 Le conseguenze della disfagia non includono solo l’aspirazione e la polmonite ma anche disidratazione, malnutrizione con perdita di peso e maggior predisposizione alle malattie CG 2014 3 La disfagia allunga il periodo di ospedalizzazione e conseguentemente I costi di assistenza I costi per l’uso di farmaci che permettono di curare la complicanza È una “problematica aggiuntiva”, che può e deve essere possibilmente evitata CG 2014 4 Le linee guida per l’ictus, in relazione ai dati espressi, stressano fortemente l’introduzione di un sistema precoce di individuazione della disfagia Con l’uso di screening e /o strumenti validati CG 2014 5 L’utilizzo sistematico di screening per la disfagia Di per se non previene la disfagia ma Gli ospedali che lo usano con relativi protocolli di comportamento •Dimostrano una significativa riduzione dell’insorgere di polmoniti • ed un outcome migliore per il paziente CG 2014 6 Considerazioni rispetto allo screening per disfagia Non esiste lo screening per disfagia Esistono molti screening per disfagia CG 2014 7 Considerazioni rispetto allo screening per disfagia Il gruppo di lavoro 1a domanda Che tipo di screening vogliamo ? • Semplice ed eseguibile in modo accurato da più operatori e che garantisse i risultati simili indipendentemente dall’individuo che lo somministrava • Fosse sensibile cioè in grado di cogliere i pazienti a rischio • E che fosse specifico, in grado di escludere le persone non a rischio CG 2014 8 Considerazioni rispetto allo screening per disfagia volevamo uno screening: • che desse una risposta rispetto alla domanda: Il paziente presenta segni di disfagia o no? può quindi mangiare per bocca o no? Se passa lo screening Può mangiare per bocca Se non passa lo screening viene nutrito con modalità alternative CG 2014 9 Considerazioni rispetto allo screening per disfagia cercavamo: • Una procedura rapida che impegnasse non più di 10-15 minuti • Che determinasse la presenza di disfagia o aspirazione • Non fosse invasiva • A basso rischio per il paziente • Che rispondesse alla domanda :”Può mangiare o no in sicurezza?” • Definisse se il paziente fosse meritevole di approfondimenti valutativi CG 2014 10 Considerazioni rispetto allo screening per disfagia Il gruppo di lavoro 2 domande Qual è la figura professionale che nella nostra realta’Aziendale può somministrare questo screening ? Quale screening soddisfa le nostre esigenze? CG 2014 11 Quale figura professionale? Infermiere Fisiatra Foniatra Logopedista Il contesto della nostra Azienda e le aree in cui intendevamo proporre lo screening La composizione del personale La struttura organizzativa dei nostri servizi Il flusso dei pazienti hanno indicato nell’infermiere delle U. O. coinvolte , la figura professionale più adatta a questo compito In quanto è un professionista preparato e competente e garantisce la copertura temporale le altre figure professionali, per numero e logistica non riuscirebbero ad offrire un intervento valutativo temporalmente adeguato CG 2014 12 Quale screening? 3-oz water swallow test (WST) Bedside Swallowing Screen (BSA) Gugging Swallowing Screen (GUSS) Assessment of Functional Oral Intake Scale (FOIS) Toronto Bedside Swallowing ScreeningTest (TOR-BSST) The Royal Adelaide Prognostic Index for Dysphagic Stroke (RAPIDS) ………… CG 2014 13 Gli screening sono stati analizzati in base alle loro caratteristiche : elementi che componevano la valutazione rispetto al disturbo (deglutizione - aspetto cognitivo – consistenza alimenti), Per es 3-oz water swallow test (WST) liquidi , no cognitivo Bedside Swallowing Screen (BSA) Liquido-motorio-coscienza-mov. Orali analisi delle diverse fasi deglutitorie Gugging Swallowing Screen (GUSS) Diversi tipi di consistenza e quantità –vigilanza-tosse volontaria.. CG 2014 14 Analizzati in base alle loro validazioni su quanti soggetti e che sensibilità, al tempo richiesto per la somministrazione quali professionisti prevedevano 3-oz water swallow test (WST) Non definita sulla carta logopedisti Gugging Swallowing Screen (GUSS) Infermieri eo logopediste The Royal Adelaide Prognostic Index team riabiltiativo for Dysphagic Stroke (RAPIDS) Toronto Bedside Swallowing Infermieri e medici formazione ScreeningTest (TOR-BSST) presso il centro di riferimento CG 2014 15 Protocollo di Minima per l’Ictus Cerebrale CG 2014 16 Lo screening infermieristico scelto è una procedura strutturata per identificare l’alto rischio della problematica Non è una procedura valutativa o diagnostica strutturata per identificare cosa genera il problema CG 2014 17 questo screening cerca i segni/sintomi • • • • Non Tosse Voce gorgogliante Deglutizioni multiple Residui alimentari in bocca…… osserva l’anatomia della struttura e la sua fisiologia • La motricità linguale • L’elevazione del palato, il comportamento del trigger faringeo • Riduzione o chiusura delle vie aeree • La riduzione dell’elevazione laringea…….. CG 2014 18 Lo screening identifica i pazienti a rischio Non identifica le anomalie fisiologiche che causano il problema Lo screening ci dice se il malato presenta dei segni di aspirazione o non li presenta Non ci dice come dobbiamo nutrire il paziente o che tipo di alimento deve o non deve assumere CG 2014 19 L’obiettivo dello screening per la disfagia che è stato scelto per la fase acuta è quello di Far emergere segni di disfagia Comprendere se la persona è a rischio di aspirazione o no CG 2014 20 Se si evidenziano segni di disfagia, la persona deve essere messa a protezione dal medico con metodi nutrizionali alternativi a quelli per os e deve essere segnalata per valutazione agli altri professionisti CG 2014 21 GRAZIE PER L’ATTENZIONE CG 2014 22