\Eseguito No 1. Rileva la Costituzione generale in rapporto al sesso ed all’età 2. Rileva la Statura costituzione del paziente in rapporto al sesso ed all’età 3. Chiede al paziente di dichiarare il peso corporeo in Kg e l’altezza in m 4. Calcola il BMI tenendo conto della presenza di stati patologici in grado di alterare l’attendibilità della rilevazione del peso come parametro nutrizionale (es. edemi. Anasarca, ascite,ecc.) Stato di nutrizione 1. Rileva lo stato di nutrizione complessivo 2. Valuta lo stato del grasso sottocutaneo 3. Valuta le masse muscolari in generale e lo stato del quadricipite e del deltoide in particolare 4. Valuta il tono muscolare 5. Valuta la presenza di edema, ascite 6. Valuta il rapporto tra la parte superiore (viso, nuca, tronco, spalle, addome) e la parte inferiore (cingolo pelvico, cosce) Condizioni generali 1. Valuta nell’insieme lo stato di salute, e la gravità della malattia in atto Facies 1. Osserva e rileva le caratteristiche del volto, dell’espressione, dell’atteggiamento psicologico e del grado di soffrenza 2. Le giudica in rapporto alla nazionalità, sesso, età e stato di coscienza Sensorio 1. Rivolge, se necessario alcune domandi semplici riguardanti l’orientamento temporo-spaziale. Decubito 1. Osserva l’atteggiamento in posizione eretta ed in clinostatismo 2. Utilizza alcune domande atte a rivelare l’obbligatorietà delle posture e le circostanze in cui il soggetto le mette in atto Male Bene Cute 1) Osserva il colorito 2) Osserva il trofismo e l’elasticità sollevando una plica cutanea dell’avambraccio a. Valuta la sollevabilità b. Valuta il il ripristino della cute al momento del rilascio 3) Osserva l’integrità 4) Pone domande al paziente su alterazioni cutanee presenti in sedi non osservate Sottocutaneo 1) Osserva il tessuto sottocutaneo nel suo insieme 2) Rileva la presenza di edema, utilizzando il segno della fovea 3) Rileva l’estensione dell’edema 4) Rileva la simmetria o l’asimmetria della distribuzione dell’edema Annessi cutanei 1) Osserva la disposizione dell’apparato pilifero in rapporto all’età ed a sesso 2) Osserva le unghie Mucose visibili 1) Ossera l’irrorazione a livello congiuntivale 2) Osserva l’idratazione della lingua e del cavo orale Sistema linfonodale Eseguito No 1) Osserva la ricerca di masse linfonodali visibili nelle varie le stazioni, richiede eventualmente al paziente se ha apprezzato rigonfiamenti nelle varie sedi 2) Procede alla palpazione delle stazioni da esplorare a. Sottomandibolare b. Occipitale c. Latero-cervicale d. Sovraclaveare e. Ascellare f. Inguinale 2) Induce il rilasciamento del braccio per palpare il cavo ascellare Masse muscolari 1) Valuta trofismo e tono musolate a livello del a. Bicipite b. Quadricipite femorale c. Deltoide Polso radiale 1) Apprezza l’arteria radiale subito sopra l’articolazione radio-carpica 2) Utilizza la mano destra per esplorare il polso sinistro e viceversa 3) Applica i polpastrelli dell’indice, medi e anulare sull’arteria ed il pollice nella faccia dorsale del polso 4) Rileva la frequenza cardiaca per almeno 30 secondi se il ritmo è sinusale 5) Conta per 60 secondi se il paziente è aritmico 6) Ascolta contemporaneamente il battito cardiaco se il paziente è fibrillante Altri polsi periferici 1) Rileva correttamente utilizzandin in polpastrelli di medio ed indice il polso a. Caritideo b. Femorale Male Bene c. Popliteo d. Tibiale anteriore e. Tibiale posteriore f. Dorsale del piede (o pedidia) 2) Compara i corrispondenti polsi controlaterali Respiro 1) Rileva la frequenza respiratoria 2) Rileva la profondità e l’intensità del respiro 3) Rileva la presenza di respiri patologici Pressione arteriosa 1. Controlla la posizione del paziente (coricato o seduto) e l’assenza di indumenti che comprimano l’arto superiore 1. Posiziona il bracciale 5 cm sopra la piega del gomito, aderente al braccio e controlla l’azzeramento dello sfigmomanometro 2. Posiziona il fonendoscopio alla piega del gomito 3. Insuffla rapidamente il bracciale fino a oltre 200 mm Hg, constatando la scomparsa dei toni, che coincide con la scomparsa del polso radiale 4. Eventualmente aumenta la pressione fino alla scomparsa 5. Fa defluire lentamente l’aria dalla valvola, con diminuzioni dei valori pressori non superiori ai 2-3 mm al secondo 6. Individua il valore sistolico alla ricomparsa dei toni 7. Individua la pressione diastolica alla scomparsa dei toni 8. Ripete la misurazione nel braccio controlaterale 9. Ripete la misurazione dopo 5 minuti, se necessario 10. Ripete la misurazione in ortostatismo , se necessario Eseguito ESAME SEGMENTALE Capo 1. Osserva e descrive la forma del capo Occhi 1. Rileva le asimmetrie nella sporgenza (esoftalmo) e nell’asse (stabismo) dei globi oculari 2. Rileva la simmetria della rima palpebrale (ptosi) 3. Osserva la mobilità dei globi oculari invitando il paziente a seguire una matita mossa orizzontalmente e verticalmente. Nota il nistagmo. 4. Osserva la isocoria ed il grado di dilatazione delle pupille 5. Osserva il riflesso pupillare alla luce accendendo una lampadina vicino all’occhio esaminato 6. Osserva il riflesso nell’occhio controlaterale 7. Ripete la manovra per l’altro occhio 8. Osserva il riflesso all’accomodazione avvicinando un dito all’occhio esaminato, osservando la pupilla 9. Ripete la manovra per il controlaterale 10. Osserva il riflesso alla convergenza avvicinando un dito alla punta del naso, osservando la simmetria della convergenza degli occhi 11. Chiede al paziente se il visus è alterato e per quale motivo Olfatto e Udito 1. Chiede al paziente circa la funzione olfattiva e uditiva Bocca 2. Osserva conformazione, colore, ed idratazione delle labbra ed eventualmente del palato (labbro leporino) Alito, denti, vestibolo della bocca, lingua e palato mobile 1. Invita il paziente a a. Aprire la bocca b. Pronunciare la lettera A per osservare la motilità del velopendulo c. Protendere la lingua No Male Bene 2. Osserva e descrive i denti, il vestibolo, la lingua, il palato molle, le tonsille, il faringe 3. Giudica il timbro della voce, facendo parlare il paziente se necessario Collo 1. Scopre correttamente il collo 2. Invita il paziente a fletterlo, estenderlo e ruotarlo chiedendo se avverte dolore 3. Osserva la forma, invitando il paziente a deglutire 4. Osserva anche la parte posteriore del collo (gobba di bufalo) 5. nota la presenza di pulsazioni laterali (segno di Cardarelli) o verticali (segno di Oliver)) della laringe e della danza delle carotidi 6. Osserva le vene giugulari, se turgide a. osserva eventuali modifiche da orto a clinostatismo b. osserva eventuali modifiche nella profonda inspirazione 7. Osserva la zona sottoioidea facendo deglutire il paziente 8. Se tumefatta invita il paziente a flettere il capo contro la propria mano posta sulla fronte del paziente 9. Palpa la tiroide ponendosi alle spalle del paziente 10. Invita il paziente ad estendere leggermente il collo 11. Appoggia le prime tre dita di entrambe le mani per esplorare i lobi tiroidei dx e sx 12. Invita il paziente a deglutire 13. Esplora l’isto tiroideo unendo le dita delle due mani 14. Evidenzia eventuali fremiti e pulsazioni 15. Pone il fonendoscopio sopra il margine sternale invitando il paziente a non respirare 16. Procede alla palpazione della regione laterale del collo 17. Palpa il polso carotideo 18. Pone il fonendoscopio sopra il polso carotideo per acoltare evntuali soffi Eseguito Torace 1. Scopre correttamente il torace 2. Fa diporre il paziente seduto 3. Osserva la forma del torace nei tre lati (anteriore, posteriore e laterale) 4. Osserva il paziente nel suo respiro spontaneo 5. Invita il paziente a respirare profondamente 6. Controlla con la presenza del segno della fovea se necessario 7. Si pone alle spalle del paziente ed appoggia le mani a piatto sul torace simmetricamente con i pollici a contatto 8. Invita il paziente a respirare per verificare l’espansibilità toracica 9. Ripete la manovra nella parte più alta del torace 10. Se necessario, ricerca punti dolenti mediante pressione sulle coste o negli spazi costali 11. Invita il paziente a pronunciare “trentatre” mentre pone ciascuna mano a piatto su entrambi gli emitoraci. Ripete la manovra esplorando tutto l’ambito polmonare e gli apici. 12. Eventualmente ripete la manovra con lato ulnare della mano appoggiata sul torace 13. Appoggia la mano a piatto con il dito plessimetro disposto parallelamente alle coste. Procede alla percussione del torace percuotendo dall’alto verso il basso sia l’emitorace destro che il sinistro. 14. Determina la posizione delle basi polmonari 15. Determina l’espansibilità delle basi polmonari invitando il paziente a respirare profondamente 16. Ripete la manovra per la base controlatelare 17. Controlla la simmetria della posizione ed espansibilità delle due basi 18. Procede alla percussione degli apici trovando d’apprima il suono chiaro polmonare percuotendo verso l’alto dalla linea No Male Bene paravertebrale e poi il margine del muscolo cucullare e procedendo verso il collo e verso la spalla 19. Procede all’ascoltazione polmonare mediata (con lo stetofonedo) invitando il paziente a compiere dei respiri profondi a bocca aperta. Pone il fonendoscopio nelle regioni interscapolo-vertebrali e dorsali di entrambi i polmoni. 20. Ripete l’ascoltazione nella parte anteriore e laterale del torace 21. Apprezza il soffio bronchiale fisiologico posteriormente a livello della 7° cervicale/1° dorsale posteriormente e a livello del collo anteriormente Eseguito Cuore 1. Scopre correttamente il torace 2. Fa diporre il paziente supino con le braccia lungo i fianchi 3. Osserva la regione precordiale 4. Esegue la palpazione della regione precordiale e dell’itto in particolare 5. Determina con la percussione leggera il a. margine superiore epatico b. il margine cardiaco destro c. il margine sinistro ponendo, di volta in volta, il dito plessimetro parallelo alla linea di demarcazione da determinare. 6. Procede all’ascoltazione cardiaca nei vari focolai valvolari seguendo le eventuali irradiazioni dei rumori cardiaci verso il centrum o l’ascella. No Male Bene Eseguito Addome 1) Mette a suo agio il paziente 2) Fa disporre il paziente simmetricamente (corregge eventuali posture sbagliate) 3) Scopre correttamente l’addome 4) Procede all’ispezione notando a) Disposizione annessi b) Eventuali cicatrici / ernie c) Simmetria d) Reticoli superficiali e) Forma piana o globosa f) Eventuali masse visibili 5) Procede alla palpazione controllando di non evocare reazioni. a) Controlla il calore della mano b) Procede alla palpazione superficiale c) Esegue la manovra di Blumberg d) Esegue la palpazione profonda e) Per il fegato inizia correttamente dalla fossa iliaca destra f) Fa respirare il paziente utilizzando un linguaggio comprensibile g) Si coordina correttamente con il respiro h) Per la milza inizia correttamente dalla fossa iliaca sinistra i) Fa respirare il paziente utilizzando un linguaggio comprensibile j) Si coordina correttamente con il respiro 6) Percussione a) Valuta il normale timpanismo entero-colico b) Determina l’aia di ottusità epatica c) Determina il margine superiore epatico 7) Ascoltazione a) Rileva la peristalsi intestinale No Male Bene Eseguito No Sistema nervoso Coscienza, attenzione, memoria, linguaggio 1. Valuta lo stato di coscienza ponendo al paziente domande semplici circa a. L’orientamento nel tempo b. L’orientamento nello spazio 2. Chiede circa lo stato della memoria a breve termine facendo ripetere il nome di 4 animali, oggetti, ecc. 3. Durante il colloquio valuta a. l’attenzione b. Valuta il linguaggio ed in particolare i. L’articolazione della parola (disartria) ii. Il significato delle parole e l’articolazione del discorso (afasia) Forza muscolare e coordinazione 1. Valuta il trofismo muscolare 2. Valuta il tono muscolare degli arti superiori flettendo l’avambraccio sul braccio 3. Valuta il tono muscolare degli arti inferiori flettendo la gamba sulla coscia 4. Valuta la forza degli arti superiori invitando il paziente a stringere con le mani due dita 5. Controlla la simmetria della forza del paziente confrontando la stretta dei due arti. 6. Valuta la forza degli arti inferiori invitando il paziente a flettere contro resistenza il ginocchio 7. Controlla la simmetria ripetendo la manovra nell’arto controlaterale 8. Invita il paziente a sollevare entrambi gli arti inferiori con il ginocchio piegato e la gamba a 90 gradi e osserva il mantenimento della posizione e la presenza di slivellamento (Mingazzini) 9. Invita il paziente a sedersi 10. Invita il paziente ad estendere gli arti superiori con il palmo verso il Male Bene basso e le dita ben separate ed osserva il mantenimento della posizione (Mingazzini) 11. Invita il paziente a ruotare il palmo di entrambe le mani verso l’alto ed osserva il mantenimento della posizione (Pronazione) 12. Con il paziente seduto o disteso Invita il paziente a toccarsi il naso con il dito indice: prima a occhi aperti poi a occhi chiusi. 13. Con il paziente disteso lo invita a toccare il ginocchio con il calcagno del piede controlaterale.:prima a occhi aperti poi a occhi chiusi. 14. Ripete la manovra con l’arto controlaterale. 15. Si invita il paziente a chiuder gli occhi e allargare le braccia e quindi di unire le punte degli indici. Si valuta se il paziente compie il movimento, se lo fa con incertezza, lentamente o con tremore intenzionale 16. Si chiede al paziente di sollevare le braccia con i gomiti flesi a 90° e gli avambracci perpendicolari. Si invita il paziente a compiere con entrambe le mani movimenti di pronazione e supinazione (adiadococinesia). Giudica la velocità del movimento, la simmetria tra i due lati. Riflessi 1. Dispone il paziente supino con l’arto superiore piegato a 90 °, invitandolo a rilassarsi. Con il martelletto percuote: a. Il tendine del bicipite alla piega del gomito interponendo il proprio pollice (rif.bicipitale) b. Il tendine del tricipite al di sopra dell’olecrano (rif. Tricipitale) 2. Col paziente seduto e le gambe non poggiate a terra percuote il tendine rotuleo di entrambi gli arti subito al di sotto della rotula (rif. Rotuleo). Con il paziente supino l’operatore percuote il tendine rotuleo dopo aver sollevato leggermente il ginocchio facendo poggiare sul proprio braccio con l’arto completamente rilassato. 3. Se necessario, ripete la manovra invitando il paziente ad afferrare le dita delle mani piegate ad artiglio e tirare verso l’esterno (manovra di Jendrassik) 4. Dispone il paziente supino e lo invita a sollevare l’arto. Afferrando il piede con la mano sinistra precuote il tendine achille (rif. Achilleo) 5. Con la punta smussa del manico del martelletto si striscia la superficie plantare del piede osservando la flessione dell’alluce (Babinsi) tenedo non l’altra mano la caviglia del paziente (vie piramidali) Nervi cranici, sensibilità Con il paziente seduto e l’operatore posto di fronte Si informa sul senso dell’olfatto Si informa sulla capacità visiva Con il paziente seduto, lo invita a guardare la sua fronte, quindi muove l’indice della mano destra o sinistra con le braccia aperte e protese lateralmente ed invita il paziente a riconoscere il dito mosso (destro o sinistro) 1. Si invita il paziente a seguire con gli occhi e senza girare la testa la punta del il dito dell’esaminatore che viene mosso da destra a sinistra, da sinistra a destra e dal basso verso l’alto (VI, III e IV paio) 2. Si sfiorano entrambi i lati del volto del paziente chiedendo se avverte la sensazione (sensibilità del V o trigemino) 3. Si invita il paziente a mostrare i denti, a corrugare la fronte, a strngere forte gli occhi (VII o facciale) 4. Si sfregano i polpastrelli delle dita vicino alle orecchie del paziente invitandolo a dire se avverte il rumore dello sfregamento (VIII o acustico) 5. Si invita il paziente ad aprire la bocca e pronunciare la lettera A 6. Si invita a protendere la lingua (XII o ipoglosso) 7. Col paziente a braccia protese si valuta la sensibilità toccando le mani e le braccia in vari punti 8. Col paziente ad occhi chiusi e le braccia protese con le mani aperte e verso l’alto, si invita il paziente a riconoscere quale dito viene toccato dall’esaminatore Meningismo 1. Con il paziente supino l’operatore flette il capo: il paziente non deve avvertire rigidità nucale, resistenza ed il paziente non deve avvertire dolore 2. Solleva un arto come per eseguire la manovra di Lasegue ponendo una mano sul ginocchio per estenderlo: il paziente non deve flettere il ginocchio dell’arto controlaterale(segno di Kernig) 3. Solleva energicamente il capo del paziente supino ponendo una mano sul petto per impedire al paziente di sollevare il busto: il paziente non deve flettere le ginocchia (Segno di Bruziski I) 4. Solleva e fa flettere la gamba sulla coscia e la coscia sul busto con l’arto controlaterale disteso: il paziente non deve flettere il ginocchio collaterale.(Bruziski II)