La congregazione di Maria Santissima di Custonaci ©
Benigno da Santa Caterina, nella sua “Trapani Sacra” ha
esposto meritevolmente sulle congregazioni trapanesi e in
particolare su quella di Maria Santissima di Custonaci. Certo di
non averne tralasciato nessuna, nemmeno quelle scomparse, il
frate al paragrafo sesto descrive la congregazione della
Madonna di Custonaci.
Questa Congregazione sotto titolo di Maria Santissima di
Custonaci fù fondata l’anno del Signore 1553, ma la fabrica della Chiesa si
crede molto tempo avanti. Un quadro antico di detta Signora di Custonaci,
in piede del quale và annotato l’anno di detta immagine, cioè l’anno MDXX,
ci fa vibbrare una tale asserzione. Fà menzione di questo quadro Felice
Astolfi nella “Storia Universale delle Immagini Miracolose” (pag. 313) con
queste parole:
“nella stessa Città di Trapani evvi un Immagine di Maria Vergine
dipinta in tavola tenuta in gran venerazione da’Trapanesi, per i favori che
ne ricevono, particolarmente nelle grandi siccità, perché portandola in
Processione ottengono dal Cielo la bramata Pioggia e vogliono che sia
opera di San Luca”
[Una grandissima controversia si suscitò un tempo tra li Trapanesi
e Montesi, dubitandosi se questa Imagine di Trapani fosse più antica di
quella del Monte. La verità si è che l’arrivo di Maria di Custonaci nelle
spiaggie Ericine, resta affatto ignoto l’anno preciso a que’Naturali. Secondo,
che la Chiesa Campestre venne fabricata l’anno 1675, come ci attesta
l’Arciprete Vito Carvini nella breve relazione di detta Imagine, ed ecco il
gran punto della controversia]. In accerto di tuttocciò l’anno 1732 si
trasportò detta Imagine dalla sua Chiesa in Processione in quella
Parrocchiale di S. Lorenzo, per causa di una lunga Siccità, in dove ottenuta
la Pioggia tanto necessaria alle arsiccie Campagne, predicò allora il
Reverendo Sacerdote Dottor Don Antonio Gonzalez, che poi fù Ciantro di
quella Insigne Parrochiale Collegiata della Chiesa anzidetta.
Frattanto la cennata Congregazione fù confermata da Monsignore
Don Bartolomeo Castelli, vescovo di Mazzara, sotto il dì 12 Settembre
dell’anno 1713, nel tempo di sua Sacra Visita unitamente a suoi Capitoli.
La Chiesa di detta Congregazione è picciola, ma graziosa, e ben
mantenuta. Nel Cappellone vi è collocato l’anzidetto quadro di Maria
Santissima sotto titolo di Custonaci, con bene accomodato altare. Nel
restante della Chiesa vi sono molte Cappellette con diversi Misteri in
scoltura rappresentanti la Passione e Morte di Gesù Cristo, cioè: l’Orto, la
Flagellazione, la Coronazione di spine, l’Ecce Homo, Gesù Cristo con la
croce in spalla e finalmente Gesù crocifisso.
Frattanto di queste sei picciole Cappelle soltanto in due vi si
celebra Messa, cioè, nella Cappella in dove vi è la statua settipalmare e
miracolosa dell’Ecce Homo ed in quella del Crocifisso Signore.
La Chiesa spira divozione per adempimento del loro Istituto, qual
è appunto la propria santificazione. La Domenica di passione si rappresenta
la Notte avanti la Sacra Cena e vi concorre un gran numero di Popolo nel
giorno, restando il Sagramento esposto.
Salvatore Accardi – www.trapaniinvittissima.it
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Come altri monumenti, la chiesa che fino a pochi mesi fa
versava in disastrose condizioni architettoniche, puntellata da
servitù elettrica che attraversava il prospetto, ben visibile nella
foto, ora è stata finalmente restaurata.
Adesso è di un bianco splendente e fulgida di azzolo
nella prospettiva dello scomparso altare centrale. Nella parete
di destra e di sinistra si percepisce il luogo destinato ai due
altari laterali riservati a “beneficiali” che celebravano le messe
davanti la statua settipalmare e miracolosa dell’Ecce Homo ed in
quella del Crocifisso Signore.
Anche la secolare lapide, posta in alto la porta con
caratteri poco visibili, è stata rimossa e sostituita da altra in
marmo rosso. Sperando che non è stata distrutta come tante
“pietre reminescenti” dei trascorsi avvenimenti della nostra
città, riporta l’antica menzione:
LA VORACE FIAMMA DI ACCESA POLVERE
CHE INTATTA SERBO’
DI GESU’ L’IMMAGINE
TUTTO DISTRUSSE IN QUESTO TEMPIO
ALLA VERGINE
IL MDCCCXVII
PIU’ ANGUSTO OGGI
DALLA PIETA’ DEI FEDELI
SI ERESSE
Com’espresso nell’iscrizione, nel 1817 il quadro di Maria
Santissima di Custonaci non scampò miracolosamente alla
vorace fiamma che tutto distrusse in questo tempio.
Ci auguriamo di approdare ad altre notizie per scoprire
l’evento accaduto e dimenticato, anche se ricordiamo
vagamente di un’esplosione di polvere da sparo successa nel
primo decennio dell’Ottocento, la cui deflagrazione distrusse
alcune case, notizia letta in una scrittura notarile, della quale
conserviamo un appunto che non riusciamo a trovare.
© Salvatore Accardi, gennaio 2010
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