La Venerabile Congregazione del Santissimo Crocifisso sotto il titolo della Mortificazione, detto della Ficarella di Salvatore Accardi © Alcune congregazioni trapanesi sono state intitolate al “preziosissimo sangue di Cristo”, denominazione che ricorre anche nel “Te deum laudamus”, di Cristo che redenta con il sangue prezioso e fa che si riuniscano nel numero dei suoi Santi. Il sangue ricordato nei testi sacri è il tramite della santificazione e purificazione dal peccato e come tale pretiosissimo. È il frutto del rinnovamento liturgico che risale al Medioevo, quando aumentarono le opere sulla sacrificale figura di Cristo, le rappresentazioni teatrali e le opere pittoriche su tema religioso. www.trapaniinvittissima.it 1 La Venerabile Congregazione del Santissimo Crocifisso sotto il titolo della Mortificazione, detto della Ficarella di Salvatore Accardi © Da poco diventata “universitas” e non più “terra”, sorse a Trapani intorno al Seicento la “Società del Pretiosissimo Sangue di Cristo”, cui seguì la fondazione della “Venerabile Congregazione del Santissimo Crocifisso sotto il titolo della Mortificazione, detto della Ficarella”, sita nel chiostro del convento di San Domenico e fondata intorno al 1660. A queste si unirono la “Congregazione dell’Agonia del Santissimo Sagramento” disposta nel chiostro di Sant’Agostino, la “Congregazione dei Miserabili, detta dell’Onorati e Penitenti sotto il titolo della Purificazione di Nostra Signora Maria Vergine” esistente nel chiostro del Collegio della Compagnia di Gesù, la “Congregazione della Beata Vergine Drepanitana” ospitata nel “Venerabilis Oratorio Preziosissimi Sanguinis Domini nostri Jesu Christi in Ecclesia Sancti Michaelis Arcangeli” e la “Confraternita della Santa Croce, sub titolo Alborum”, i cosiddetti Bianchi. Negli altari delle chiese dove dimorarono queste Compagnie s’esposero crocefissi serbante la memoria dell’afflizione e votivi, come quello voluto dal governatore della Compagnia di S. Michele Arcangelo, che nel segno grande dello stendardo, fece raffigurare Christo crocifisso che spanda il sangue in un fonte et un poco sotto San Michaele, che dica “Quis ut Deus” [chi come Dio]. Il “sangue prezioso” serbava ricordo del colore simbolico del sacco rosso et mantello annoverato della compagnia di Sancto Michaeli. www.trapaniinvittissima.it 2 La Venerabile Congregazione del Santissimo Crocifisso sotto il titolo della Mortificazione, detto della Ficarella di Salvatore Accardi © Fin quando non l’avessimo letto, credevamo esistesse solamente la “Congregazione del Pretiosissimo Sangue di Cristo” (poi unitasi con la Compagna di San Michele Arcangelo); invece, scopriamo la sconosciuta congregazione tra le scritture di Francesco Maria Fontana, i cui membri non erano sacerdoti né patrizi. Gente comune dedita all’esasperato commercio di prodotti indigeni. Mercanti forieri di nascente borghesia puritana, che si votarono al culto “dell’Addolorata e del Sangue di Cristo”. A capo della congregazione era Salvatore Ramo governatore e Giuseppe Polimeni procuratore e noto corallista. I consociati, nella maggiore parte capitani e raiss, si riunivano nella Chiesa degli Incarnati e il citato notaio li elenca nell’atto redatto il 14 novembre 1778: il capitano Giovanni Malato, padron Giovanni Mangiapane, i fratelli e raiss Diego, Giuseppe e Nicolò Scichili, padron Vincenzo Calandro, raiss Giuseppe Gaetano, raiss Carmelo Frusteri, raiss Carmelo Colomba, Giovanni Battista Grimaudo, Giuseppe Ricevuto, raiss Giuseppe Polizzi, Simone Palma, Giovanni Mineo, Francesco Ricevuto, raiss Antonio Gaetano, mastro Bernardo Pisano, Carmelo Caruso, Domenico Giannitrapani, Diego Errante, mastro Mario Ferro, mastro Pietro Ilardo, mastro Leonardo Ferro, mastro Giovanni Messina, mastro Paolo Alagna, mastro Silvestro Lombardo e mastro Vito Giuffrida, tutti “confratris Venerabilis Congregationis Pretiosissimi Sanguinis Domini nostri Jesu Christi et Dolorum Maria Sanctissima Addolorata”. www.trapaniinvittissima.it 3 La Venerabile Congregazione del Santissimo Crocifisso sotto il titolo della Mortificazione, detto della Ficarella di Salvatore Accardi © Questa esposizione è una parte e una traccia riguardo la congregazione su cui vorremmo conoscere qualcosa in più, non potendo estendere altre conoscenze appuntate da Fortunato Mondello e da Benigno da Santa Caterina, i quali l’uno nel suo “Spettacoli e feste popolari di Trapani” e l’altro nel suo manoscritto “Trapani Sacra”, scrivono: “Questa Congregazione del Crocifisso appellata con altro nome la Ficarella, venne fondata circa all’anno 1660. per lo spazio di anni quattro dimorò nel chiostro del convento dell’Itria de’ padri Agostiniani scalzi, in una stanza terrana, accomodata ad oratorio. Ma poi ritornò una altra volta in San Domenico, da dove si era partita. Fa li suoi esercizi spirituali in un bellissimo e ricco oratorio, sotto la cura di un padre domenicano. Come ancora prattica in ogn’anno la rinnovazione di spirito, ne’ giorni precedenti all’Epifania del Signore. Doppo l’abolizione della Congregazione del Crocifisso piantata nelle stanze terrane del collegio de’ padri ex Gesuiti, si addossò questa Congregazione l’obligo di lavare i piedi e di somministrare il cibo per tre giorni a tutti que’ poveri pellegrini che vengono ogn’anno a visitare il celebre simulacro di Maria Santissima di Trapani e subentrarono nell’atto pio di carità tale quale pratticava l’abolita Congregazione del Collegio”. © Salvatore Accardi, Luglio 2009 www.trapaniinvittissima.it 4