MEDIAPARTNER MEDIAPARTNER OPERAZIONE NOSTALGIA Quotidiano del Festival della Canzone Italiana di Sanremo • Direttore ILIO MASPRONE • E-mail: [email protected] • Anno XXIV • Numero 5 • Sabato 16 Febbraio 2013 Pippo Baudo Premio alla carriera, Antonio Maggio vince la categoria “Giovani” diretto da Massimo Morini di Enrica GUIDOTTI U n asteroide sfiora la terra e a Sanremo ci si mette in ghingheri. È la serata vintage, quella in cui si ripercorre la storia del Festival facendo interpretare ai Big in gara le canzoni più famose della kermesse. L’apertura è affidata a un cinegiornale Luce degli anni ’50 in cui la telecamera segue i cantanti alle prese con le ultime prove prima di salire sul palco: Tony Dallara gorgheggia, Claudio Villa firma autografi, Mina si cotona i capelli. Poi alla voce stentorea dello speaker d’antan si sostituisce quella di Fazio, che annun- cia l’arrivo della bella conduttrice di quest’anno: sarà pronta per scendere la temutissima scala? Quale parola pronuncerà per prima? “Balengo!” urla la Littizzetto con quanto fiato ha in gola, ma quando esce è elegantissima, con lo stesso modello dell’abito di Nilla Pizzi quando cantò Papaveri e Papere, nel ‘52 (“Son qui tra le tue braccia ancor, avvinta come l’eternit” canticchia la Litti, poi chiarisce, sulfurea “Non è mica lo stesso vestito, Nilla Pizzi era una quercia, io un filo di erba gatta”). Cominciano le interpretazioni delle canzoni sto- Segue a pag. 2 Renzo Rubino Premio della Critica EMOZIONI IN UN TWEET @AntonioMaggios: Cazzo... ho vinto #Sanremo2013 @Renzorubino: Come se fosse la prima, come se fosse l’ultima, come se fosse l’unica @daniesilvestri: Alla fine mi sono più emozionato che a fare i miei stessi pezzi... ma forse è normale quando si tratta di Lucio... #sanremo2013 www.iliomasprone.com - e-mail: [email protected] SCALETTA 5° SERATA Verdetto per i Big che si esibiscono con la canzone ancora in gara: la votazione avverrà con sistema misto che comprende la Giuria di Qualità (50%), il televoto (25%) e con il computo del televoto ottenuto nella serata di giovedì (25%). La media si fa sulle percentuali, non sulla posizione. I tre Big con il punteggio maggiore, il podio insomma, si esibisce nuovamente: a stabilire il vincitore quest’anno non sarà esclusivamente il televoto ma una votazione a sistema misto della Giuria di Qualità (50%) e del televoto (50%). L’ordine di esibizione: Raphael Gualazzi: Sai (ci basta un sogno) Almamegretta: Mamma non lo sa Daniele Silvestri: A bocca chiusa Modà: Se si potesse non morire Simone Cristicchi: La prima volta (che sono morto) Maria Nazionale: E’ colpa mia Annalisa: Scintille Max Gazzè: Sotto casa Chiara Galiazzo: Il futuro che sarà Marta sui Tubi: Vorrei Malika Ayane: E se poi Elio e le Storie Tese: La canzone mononota Marco Mengoni: L’essenziale Simona Molinari & Peter Cincotti: La felicità Giuria di qualità: Eleonora Abbagnato, Stefano Bartezzaghi, Cecilia Chailly, Claudio Coccoluto, Serena Dandini, lo scrittore Paolo Giordano, Nicoletta Mantovani, Rita Marcotulli, Nicola Piovani. Assente Carlo Verdone. Questa sera, sicura la presenza di Andrea Bocelli, Bianca Balti e Claudio Bisio. Confermate le presenze del maestro Daniel Harding, uno dei più giovani direttori di orchestra, e del ballerino Lutz Foster a chiudere la ‘narrazione’ tra ‘alto’ e ‘popolare’ che intende tessere Fazio. Entrano in scena anche la cantante Birdy e il rugbista Martin Castrogiovanni. Dalla Prima 2 Al Festival è la serata vintage. La Litti indossa gli abiti cult della storia della kermesse, i big interpretano le canzoni più famose, si ricorda Mike Buongiorno e si celebra Pippo Baudo. La poetica esibizione di Caetano Veloso e le magie al pianoforte di Stefano Bollani, enciclopedia della musica vivente, meritano l’applauso degli orchestrali. di Enrica GUIDOTTI riche sanremesi: alcune finiscono subito nel dimenticatoio, come quella di Malika Ayane (“Cosa hai messo nel caffè”) e quella di Daniele Silvestri (“Piazza Grande” nell’arrangiamento originale del ’72), altre fanno centro e si colorano di nuovi significati, come “Nessuno” cantata dai Marta sui tubi con Antonella Ruggiero in gran forma e “Luce” di Raphael Gualazzi, trasformata in un irresistibile pezzo jazz. Luciana si presenta con l’abitino azzurro e il casco d’oro di Caterina Caselli nel ’66: “Sembro Enzo Paolo Turchi appena tornato dall’Isola dei famosi”, “Sono paggio Fernando”, “Mi sento a mio agio come Giovanardi sul carro del Gay pride” sono alcuni dei suoi esilaranti commenti alla mise. Fabio Fazio esce dal teatro e va ad inaugurare la statua di Mike Bongiorno in via Matteotti, doveroso ricordo a chi la televisione l’ha inventata, cambiata, rivoluzionata, mentre il pubblico in sala e per strada lo saluta con il popolare tormentone “Allegria!”. Tra i ricordi che vengono rispolverati c’è anche il Festival condotto dai “figli di” Rosita Celentano, Gianmarco Tognazzi, Paola Dominguin e Danny Quinn: un’edizione leggendaria per la manifesta inettitudine dei quattro ragazzi, poco più che adolescenti. “Mio padre non mi parlò più per un mese” ricorda Tognazzi mentre sullo schermo scorrono impietose le immagini delle continue papere inanellate 24 anni fa dall’esasperante quartetto: “Ci chiamavano i quat- tro dell’Ave Maria perché la gente pregava che non uscissimo più” racconta ancora Tognazzi. Marco Mengoni elegantissimo, capelli tirati indietro stile divo degli anni Quaranta canta “Ciao amore” di Tenco, la canzone che precedette il suicidio. E’ emozionato ed emoziona, sul finale si commuove (ma su Twitter impera il cinismo e Lia Celi scrive “Una delle mani di Mengoni è finta, l’altra indovinate dove la tiene”). Non tutte le interpretazioni sono superlative come la sua, Fabio Fazio è un po’ in down rispetto alle altre sere (non ha nemmeno uno straccio di cravatta e i social commentano “Fazio ha esaurito la verve. Nel 1997”) e meno male che ancora una volta c’è Luciana con le sue battute al vetriolo a vivacizzare la serata. Poi, ancora una volta, sul palco entrano Elio e le Storie Tese vestiti da rockabilly, le fronti ancora più alte delle precedenti serate, portando con sé strumenti mignon: cantano “Per un bacio piccolissimo” e come Festivalnews Daily Quotidiano del Festival della Canzone Italiana Direttore Responsabile: Ilio MASPRONE - e-mail: [email protected] – Cell. 335/327111 Vice Direttore: Silvana RIVELLA Direzione Editoriale: Renata RIVELLA Collaboratori: Dario SALVATORI, Enrica GUIDOTTI, Massimo MORINI, Mauro BOCCACCIO, Monica LA PADULA, Tiziana PAVONE, Alessandra LUTI, Veronica SENATORE, Alice RINALDI, Luciano CASTRO, Cristina GRIFONI, Elena CASI, Romano LUPI, Feliciana DI SPIRITO, Ely GALLEANI, Martina CHIELLA, Silva ZANCHI. Direzione Artistica: Angelo GIACOBBE - Marco PERRA Fotografi: PEPE’, Ercolina GALLO, Costanzo CREMONESI, Roberto GAGGERO, Luca LOMBARDI Editore: Soc. Coop. ARTE & TURISMO, Corso Orazio Raimondo 163 - 10083 Sanremo IM Tel. 0184-266433 - Fax 0184-263495 - Cell. 335/32.71.11 Autorizzazione Tribunale di Sanremo N° 897 del 10/04/1998 guest star hanno Rocco Siffredi, il re del porno nostrano, che si presenta con un saluto che è tutto un programma: “Buonasera a tutti. Scusate se sono un po’ rigido”. Già vederlo vestito è uno spettacolo a cui nessuno in Italia è abituato, ma la sorpresa è il perfetto affiatamento con la band, che con i suoi strumentini trascina tutto l’Ariston, ancora una volta maestri di musica e di ironia. Ormai è chiaro che saprebbero stupire anche suonando il citofono. Le battute ovviamente si sprecano (“Rocco Siffredi entrerebbe di diritto nella giuria di quantità”). Il Festival dell’innovazione e della sobrietà celebra il Festival della liturgia e dei lustrini: sul palco entra Pippo Baudo, accolto dalla standing ovation del pubblico. Racconta il primo Festival (“Era il 1968 e mi hanno chiamato al teatro del Casinò, era un anno molto difficile, segnato dalla contestazione e dalla morte di Tenco. Il capo dei dirigenti Rai a mo’ di incoraggiamento mi disse “Lei qui si gioca la carriera”), dei suoi ricordi, conclude ricordando che la televisione è la sua casa e lui vuole continua a farla (“Un discorso da esodato” è il commento dei social, che si scatenano a stigmatizzare la sua mania di protagonismo: “Il primo festival di Baudo ha avuto come ospite straniero Tutankamon”, “Pippo ha presentato Dio a Mosè, Bing a Bang”). Anche la Littizzetto lo punzecchia: “Stamattina appena sei arrivato hai fatto pipiì intorno all’Ariston per segnare il territorio” e lui la bacia platealmente. Un’altra interpretazione da ricordare è “Il ragazzo della via Gluck” in un originale e allegra versione ragamuffinrap-partenopeo da parte degli Almamegretta, privi del cantante Raiz che si è convertito all’ebraismo e non può cantare il venerdì sera perché è già Shabbat. Non era mai successo nella storia del Festival, ma il cambio, con James Senese, Marcello Coleman, Clementino e Albino D’Amato (“Sembra l’inizio di una bar- pone!” è uno dei commenti). Il pianista Stefano Bollani, uno dei superospiti della serata, propone canzoni a richiesta decise dal pubblico: viene a galla l’amara verità che in tutto il parterre dell’Ariston solo in due o tre ricordano canzoni significative. Ma lui non si scompone e fa le nozze coi fichi secchi, inventandosi una formidabile versione di Papaveri e papere. Pochi accordi e sembra già di un altro pianeta: geniale e contagioso, mescola alto e basso, colto e popolare, si vede che ama le canzoni, le imitazioni e tutto quanto fa spettacolo. L’altro ospite di caratura internazionale, Caetano Veloso, omaggia l’Italia con “Piove” e “Come prima, più di prima”. Roberto Saviano twitta “Cateano Veloso, grazia e versi di feroce delicatezza: nulla di più umano...” Durante la serata la giuria di qualità, al debutto, vota per i giovani (“Anche perché il Festival di Sanremo è l’unica i- zelletta: c’è un sassofonista, un rastone e un rapper…”) non sembra nuocere alla formazione, anzi (“Se lo Shabat durasse qualche anno al posto di un giorno, gli Almamegretta sarebbero un grup- stituzione che ancora si occupa dei giovani” hanno commentato le voci di Presta e Dose in apertura di serata): più che una giuria tecnica sembra una sfilata di volti noti (Nicola Piovani pre- 3 Nell’esibizione dell’altra sera di Antony and the Johnsons, ci piace sottolineare che all’arpa c’era la sanremese Caterina Bergo, solista dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo Le quote delle agenzie di scommesse sidente, Eleonora Abbagnato, Stefano Bartezzaghi, Cecilia Chailly, Claudio Coccoluto, Serena Dandini, Paolo Giordano, Nicoletta Mantovani, Rita Marcotulli). A loro (per il 50%) e al pubblico con il televoto (con l’altro 50%) tocca decidere chi, fra Antonio Maggio, Ilaria Porceddu, i Blastema e Renzo Rubino “Se Pippo fosse un aceto sarebbe il balsamico di modena, Fabio il purgativo di Imperia. Se fosse un un libro sarebbe Guerra e pace, Fazio Una sfumatura di grigio. Se fosse un piatto sarebbe la trippa al sugo, Fabio una mela cotta. Pippo è stato a lungo corteggiato dalla destra e dalla sinistra ma è rimasto al centro, Fazio è stato a lungo corteggiato dalla sinistra perché andasse a destra e viceversa. Se Pippo fosse una carta sarebbe il re di cuori, Fabio sarebbe un due di picche. Se Pippo fosse un albero sarebbe una sequoia, Fabio un castagno: bravo è bravo, ma ti fa due maroni così”. merita di essere il vincitore. Al grande favorito, Renzo Rubino, va il premio della Critica e si sa che chi vince quello non vince il Festival. Infatti la vittoria premia Antonio Maggio, vincitore di X Factor nel 2008 con gli Aram Quartet. La sua “Mia servirebbe sapere”, motivetto allegro arricchito dalle gag del maestro Massimo Morini, il giorno dopo il primo ascolto era già la più fischiettata dal garzone del fornaio, come diceva Enzo Biagi. Maggio si commuove e le foto della vittoria lo ritraggono piangente, mentre in sala mamma e papà ballano sfrenati sulle note della sua canzone. Stasera la gara dei Big. Modà grandi favoriti per la vittoria finale, immediatamente tallonati da Marco Mengoni. Questa la valutazione delle tre agenzie di scommesse presenti a Sanremo: Eurobet, Globet e Intralot. In poche parole, chi volesse puntare 10 euro su uno tra Modà e Mangoni avrebbe una minima percentuale di rischio e potrebbe portare una trentina di euro o poco più. Chiaro che, in base alle regole vigenti nel campo delle scommesse, più si punta a vincere e più si rischia di perdere. Il massimo del rischio è costituito dagli Almamegretta. Puntando 10 euro alla Eurobet (ossia all’agenzia che paga di più la loro eventuale vittoria al Festival di Sanremo) si porterebbero a casa 760 euro. Ma, in questo caso, un eventuale successo sembrerebbe improbabile. Molto meglio puntare su una “sorpresa controllata”. Infatti se si volesse puntare su qualche outsider, Elio e le Storie Tese (quotati tra il 7 e il 7,50) potrebbero rappresentare la scommessa ideale. Questo perché, essendo coloro che hanno raccolto i maggiori consensi tra giornalisti e addetti ai lavori, sono i maggiori indiziati per ottenere il consenso della giuria di qualità che, lo ricordiamo, pesa per il 50 per cento. A proposito, l’altro 50 per cento riguarda il televoto, il cui 25 per cento è già stato assegnato nella serata di giovedì, mentre il restante 25 per cento del televoto sarà attribuito questa sera. Insomma, i giochi sono tutti ancora aperto. Elio e le Storie Tese, alla vigilia del Festival, erano quotati dalle tre agenzie di scommesse da noi interpellate tra il 12 e il 15. La loro esibizione, nonostante un piazzamento poco brillante nel televoto, li ha portati a scendere di 5 e, in alcuni casi, di 8 punti. In poche parole, qualora dovessero vincere, chi ha puntato su di loro prima dell’inizio del Festival andrebbe ad ottenere una vincita quasi doppia rispetto a quella che porterebbe a casa chi ci andasse a puntare qualcosa oggi. Romano LUPI Globet (di Sergio Tenuzzo, via San Francesco 69) 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) Modà: 3,50 Marco Mengoni: 4,50 Chiara Galiazzo: 5,50 Annalisa Scarrone: 6 Elio e le Storie Tese: 7,50 Malika Ayane: 9 Raphael Gualazzi: 9 Daniele Silvestri: 25 Simona Molinari e Peter Cincotti: 25 Maria Nazionale: 35 Max Gazzè: 40 Marta sui tubi: 45 Simone Cristicchi: 50 Almamegretta: 65 Eurobet (di Roberto Barillà, via Pietro Agosti 219) 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) Modà: 3,60 Marco Mengoni: 3,60 Chiara Galiazzo: 4 Annalisa Scarrone: 5,75 Elio e le Storie Tese: 7,50 Raphael Gualazzi: 8 Malika Ayane: 9 Daniele Silvestri: 26 Simona Molinari e Peter Cincotti: 31 Simone Cristicchi: 51 Max Gazzè: 51 Marta sui tubi: 51 Maria Nazionale: 67 Almamegretta: 76 Intralot (di Sergio Mager, via Pietro Agosti 34) 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) Modà: 3 Marco Mengoni: 3,50 Chiara Galiazzo: 5 Elio e le Storie Tese: 7 Annalisa Scarrone: 7 Malika Ayane: 9 Raphael Gualazzi: 10 Daniele Silvestri: 25 Simona Molinari e Peter Cincotti: 25 Max Gazzè: 30 Simone Cristicchi: 40 Maria Nazionale: 40 Marta sui tubi: 50 Almamegretta: 60 *Le quote qui riportate sono aggiornate a ieri sera e, nel corso di tutta la giornata di oggi, possono essere passibili di variazioni. 4 di Elena CASI I primi ospiti a salire sul palco dell’Ariston nella quarta serata sono stati Gianmarco Tognazzi (figlio di Ugo), Danny Quinn (figlio di Anthony), Rosita Celentano (figlia di Adriano), e Paola Dominguin (figlia del torero Luis Miguel e sorella di Miguel Bosè), il quartetto che condusse Sanremo 1989, il primo della gestione Aragozzini. Risate a non finire nel rivedere le immagini di quelle conduzioni. Chi c’era la ricorda come una delle conduzioni più ‘faticose’ (per non dire terribili) della storia del Festival. Il quartetto di facce nuove doveva servire a “svecchiare il Festival”, ma finì per far rimpiangere il grande Pippo Baudo. A loro discolpa - va detto - il fatto che furono lanciati sul palco più difficile della tv come agnelli sacrificali: erano giovani attori, non conduttori, e si trovarono a dover fronteggiare Sanremo e per di più in quattro: roba da folli. Ieri sera è andata quasi peggio nel presentare il brano in gara, ma siamo certi che facesse parte del gioco. Super ospite indiscusso della serata è stato Pippo Baudo che sul palco del teatro Ariston ha ritirato il Premio Città di Sanremo. Per ben tredici volte conduttore della kermesse canora si è presentato con i capelli bianchi ed è stato accolto da lunghi e sentiti applausi: una vera e propria standing ovation. Baudo, a distanza di dieci anni, ha reincontrato pubblicamente Luciana Littizzetto e le ha concesso ancora una volta un bacio, esattamente come allora. Luciana, che mercoledi sera aveva baciato Fabio Fazio, ha esclamato al pubblico divertito: “Ormai mi manca di baciare solo Mollica”. Littizzetto: ormai mi manca di baciare solo Mollica effetto. La platea è rimasta stregata dalla grandiosa esibizione, regalando all’ospite una meritatissima standing ovation. Ma le sorprese non sono finite qui perché a stupire il pubblico sanremese arriva Caetano Veloso, che da pochi giorni ha pubblicato anche in Italia “Abracaco”, il nuovo ed ennesimo cd di una carriera meravigliosa. Sul palco dell’Ariston Caetano si è prima esibito da solo, con la chitarra sulle ginocchia ed ha letteralmente ammaliato il pubblico con la sua voce flebile e romantica. Poi splendida esecuzione di “Come prima” sulle note di Stefano Bollani al pianoforte. Fabio Fazio, Mauro Pagani ed il loro staff si sono davvero impegnato per dare vita a un festival realmente incentrato sull’arte musicale. Non solo per quanto riguarda i concorrenti in gara, con la proposta della doppia canzone, ma anche e soprattutto per quanto concerne gli ospiti. Le passate edizioni sono andate avanti a forza di idoli dei teenager e affini, che magari cantavano in playback e portavano a casa fior di compensi. Stavolta la musica è stata davvero diversa, con nomi senz’altro meno altisonanti ma ben più consistenti dal punto di vista della sostanza e dello spettacolo messo in scena. In conclusione di serata, per la gioia di grandi e piccini, arriva anche il corvo Rockfeller e il suo “braccio destro”, il ventriloquo, Josè Luis Moreno vere e proprie star della tv anni 80’. Siparietto simpatico con Rockfeller innamorato di Luciana che prova anche a baciare. Lo spettacolo dell’altra sera ha davvero lasciato il segno e siamo certi ne sentiremo parlare ancora per molto molto tempo. Spazio poi ad alcuni dei momenti che hanno fatto la storia del Festival. Baudo, con alle spalle oltre cinquanta anni di carriera televisiva, ha rievocato la prima volta che ha visto il Festival -quando vinse Modugno i suoi inizi in tv e alcuni episodi particolarmente eclatanti come quando un signore minacciò di buttarsi dalla balconata dell’Ariston in diretta, smentendo tute le voci che ancora oggi vedono in quell’eposodio una trovata studiata a tavolino. Ancora sorprese all’Ariston con l’arrivo del pluripremiato pianista e compositore jazz italiano Stefano Bollani. Musica di gran classe davvero! Bollani ha all’attivo trenta opere pubblicate e svariate collaborazioni con nomi sia italiani che internazionali. Tra queste rientrano ad esempio quelle con Irene Grandi e il trombettista Enrico Rava, suo mentore. Una delle sue caratteristiche principali è quella di interagire molto col pubblico presente ai suoi concerti e anche a Sanremo ha voluto mantenere la tradizione. Bollani si è offerto cosí di eseguire canzoni a richiesta, dietro suggerimento degli spettatori in sala. Luciana Littizzetto ha quindi attraversato la platea per raccogliere spunti. Il pianista ha accontentato tutti con un gustosissimo medley di cinque canzoni agli antipodi l’una dall’altra: ‘Imagine’, ‘Volare’, ‘Papaveri e Papere’, ‘Una terra promessa’ e ‘Non mi dire’. Inutile dire che la performance ha messo in luce lo stratosferico talento di questo musicista, in grado di improvvisare dal nulla un mix di pezzi completamente diversi. Non che sia esattamente il primo venuto, ma vedere all’opera un tale genio fa comunque La famiglia Bongiorno con la statua di Mike D opo aver fatto parlare tanto di se stasera all’interno di Sanremo Story, penultima serata del Festival, è stata inaugurata la statua dedicata a Mike Bongiorno. Un evento nell’evento, che ha visto la partecipazione di tutta la famiglia del presentatore, la moglie Daniela Zuccoli ed i figli Leonardo, Nicolò e Michele Pietro Filippo. Al loro fianco ovviamente il presentatore di questa edizione della kermesse Fabio Fazio e l’assessore Antonio Fera, in rappresentanza dell’amministrazione comunale. Proprio il membro della giunta ha avuto un ruolo determinante nel portare a termine questo progetto, a costo zero, in quanto ogni spesa è stata affrontata generosamente dalla famiglia del presentatore, scomparso l’8 settembre 2009 a Monte Carlo. Questa effige che rappresenta una delle colonne della televisione italiana è stata posizionata in via Escoffier all’angolo con corso Matteotti, nel salotto di Sanremo, a pochi passi dal teatro Ariston dove per una settimana di tantissime edizioni, Bongiorno era di casa a Sanremo. Infatti, Mike aveva all’attivo ben 11 edizioni di questa kermesse quando si è spento. Da stasera la statua dedicata a Mike Bongiorno sarà visibile a tutti ed in tantissimi si sono accalcati dietro alle transenne per assistere alla cerimonia. Unica ma gravissima nota stonata il fatto che non sia stata minimamente citata la città di Sanremo e la sua amministrazione, nonostante vi fosse un rappresentante proprio lì, se vogliamo una caduta di stile. Questa statua nei suoi 2 metri circa, per oltre 2,5 quintali di bronzo rappresenta il Mike ‘presentatore’, con in mano una cartellina ed il suo motto più celebre ‘allegria’. Si tratta di una scultura unica nel suo genere ma non la sola, infatti, in Italia ne sono state donate altre alle località legate alla vita di Bongiorno, ma ognuna di queste raffigura Mike in modo diverso. Nell’ottica dell’amministrazione questa effige rappresenterà anche un monumento alla memoria di una persona che ha consacrato il Festival, permettendone il successo col passare delle edizioni e per questo era giusto che vi fosse un ricordo tangibile nel centro della città. Di riflesso e certamente non di meno, c’era la necessità anche di fornire ai turisti un qualcosa che richiamasse al ‘mondo’ che ruota intorno al Festival, in quanto i riferimenti ad esso nel resto della città sono pressoché assenti. 5 LUNEDÌ 11 FEBBRAIO ROYAL HOTEL SANREMO Personaggi Premiati: Sandra Bemporad Mara Maionchi Marinella Venegoni Rocco Papaleo Massimo Morini Giuria: Mario Luzzatto Fegiz Marino Bartoletti Marco Molendini Marco Mangiarotti Dario Salvatori Con la partecipazione di: FRANCO FASANO Presentano: Ilio Masprone Giorgia Moschini In collaborazione con Media partner GIORGIA MOSCHINI Soc. Coop ARTE&TURISMO - Sanremo 632 anno XIII - 12 gen naio 201 2 6 3000 0 - € 1,0 IO 2013 BBRA V - 6 FE NO LX N.05 AN € 1,50 in Italia - n. : CHF Ticino Canton 0 CHF 4,3 zzera: 4,00 - Svi NE EDIZIO NUOVA ale Settiman Settimana le n. 689 ann 5 Febbra o XV io 2013 in Italia: € 1,00 Canton Tic Svizzera: ino: CHF 3,90 CHF 4,40 R 1 EU O L SO O SOLO 1 EURO VALLETTE A SANREMO DI A GARAAPPEAL TRI E SEX CA BALT BIAN RAFAELI BAR SALOTTI FESTE À MONDANITZE N A VAC : DA SOGNOE R C’È SEMP IL LEI CON MARITO IO MILIARDAR CORONA E: IN CARCER ERÒ COMBATT TI PER I DIRIT I T DI TUT BELEN SE SESTO ME BELLA COME MAI VITO E S AB QUEST’A RINA N SI SPOS NO ANO ELI CAN ALIS E ORA IL CARCERE IN ITALIA SCESA A E L I B I T S I L’IRRES UDIA GALANTI DI CLA A N I G E R A LA NUOV LCE VITA DELLA DO LA SING L PIÙ AMA E TA LA FUGA E L’ARRE STO D STO BEINFABRIZIO: E NON P IANGO CORONA QUATTRO E T N E C N I V A I P P O C LA 28/01/13 15.13 VIP_689_0 1_Cove_de ! P I S S O G L E finitiva.indd 1 25/01/13 11.5 2 1 5-01.indd EVA0 anno XIII - 12 gennaio 2012 D IONE EDIZ A V NUO F 4,30 a: CH izzer - Sv F 4,00 : CH cino on Ti Cant Settimanale n. 688 anno 29 Gennaio XV 2013 in Italia: € 1,00 Canton Ticin o: CHF 3,90 Svizzera: CHF 4,40 € 1,50 in Italia - n. 632 3000 00 € 1, 13 IO 20 BRA FEB V - 13 O LX N N A N.05 anale Settim NOTTI DI INFERNO MINETT UN AMO I RE SEGRETO SOLO 1 EURO EUR 1 O SOL O TINA CIPOLL ARI S A A ERO A MARIC N MI V NO, NO TI SAR DI SPO LIE INA JO O ANGEL LI RO FIG UN ALT IO RIMON IL MAT RE PETTA PUÒ AS RA NTU RDI E V SIA SSA ! ALES O TRU A ME V A AM PRENDE A SCHIAFF UN TRONISI TA O S R U ’ LA D CECILIA E GUEN DALINA È NATA UN’AMICI ZIA... A S O I FUNRCORONA CO FORTISSIMA! UNA DONNA NEL CU LIO” ORE DI GARKO G I F O I M NGATO A F N I A “H BELEN SI RIBELLA NON TI SPOSO NON VOGLIO UN CONTRATTO! VIP_688_01_C over.indd 1 17/01/13 19.0 3 AS TOM TUTTE LE SETTIMANE IN EDICOLA Pubb_x_FestivalNews.indd 1 01/02/13 16:00 7 ri o u F L Primo Maggio, Morini gongola galato una serie di bellissime inquadrature. Con la vittoria di Antonio Maggio al 63mo Festival di Sanremo Morini incassa due record: la prima vittoria di un artista da lui di- retto come direttore d’orchestra (per sei cantanti vittoriosi Morini è stato “solo” direttore tecnico) e la prima volta che un membro dei Buio Pesto si è esibito sul palco dell’A- riston. Il musicista genovese ha infatti cantato per due sere consecutive una piccola frase del ritornello di “Mi servirebbe sapere” accompagnandola con la sua inimitabile mimica facciale. Un piccolo show nello show che gli è valsa l’attenzione del pubblico sanremese e una valanga di commenti positivi sui social network: “Spettacolare il direttore d’orche- LE BALENE ’aveva promesso e ce l’ha fatta anche stavolta. Dopo il vasetto di pesto, la lavagna, il gufo con gli occhiali e il mappamondo, il maestro Massimo Morini si è presentato sul podio a lui riservato sul palco dell’Ariston con una gigantesca moneta da zero euro: “Quello che ci ritroviamo in tasca a fine giornata” spiega lui con un’espressione tragicomica. In realtà tutti gli strampalati oggetti che ogni anno porta al Festival, ingaggiando una sua personalissima e goliardica sfida con il regolamento, sono riferimenti alla tournée dei Buio Pesto, la sua rock band dialettale che in Liguria fa il tutto esaurito con scatenati concertispettacolo nelle principali città della regione. La moneta misurava 80 cm di diametro per poter essere nascosta nella custodia della grancassa e passare così inosservata. In realtà tra i “complici” di Massimo c’era anche il regista del Festival, Duccio Forzano, che gli ha re- di Enrica GUIDOTTI UNITEDSTORE.COM...IL NUOVO SITO DI ACQUISTI ON-LINE CON OFFERTE SEMPRE NUOVE E SCONTI FINO AL 90% SU HI-TECH TELEFONIA, SERVIZI, RISTORANTI, BENESSERE, VIAGGI, MODA, ACCESSORI, CASA. QUALITA’ SICURA E RISPARMIO GARANTITO. SODDISFATTI O RIMBORSATI. stra!”, “Adoro il tipo che fa “mipiacerebbesapere” in falsetto”, “Da stasera nuova moneta in commercio, lo zero euro di Massimo Morini”, per citarne alcuni. Per la felicità il suo ultimo “mi piacerebbe…” è terminato in “… vincere!”, ma in pochi se ne sono accorti. Niente rubrica “Tempo Massimo” ieri sera perché troppo preso dai festeggiamenti. Ma dalla Pignese dove è andato a brindare alla vittoria dell’ex Aran Quartet ci ha raccontato un piccolo “dietro le quinte”: “Ero nel backstage mentre suonava Bollani e per scrupolo ho chiesto che mi venisse sistemato il microfono ad archetto che mi serviva per cantare il ritornello: se Antonio avesse vinto sarei stato già pronto, in caso contrario avrei avuto tutto il tempo di togliermelo. Un tecnico si è avvicinato e ha cominciato a sistemarmi, io l’ho ringraziato dicendo che era sempre meglio essere previdenti, lui si è bloccato, ha sorriso e mi ha detto: “Non è una precauzione, hai proprio vinto”. 8 Pronostici dalla Sala Stampa C resce l’attesa per la finalissima di questa sera della 63’ edizione del Festival e cresce la curiosità di sapere chi sará il vincitore. Il popolo del televoto di divide nettamente con quello del web che vorrebbe la vittoria di Elio e le Storie Tese al momento neanche sul podio della classifica generale. Ma cosa pensano i colleghi della carta stampata che seguono da anni il Festival? Il netto favorito in sala stampa è decisamente Raphael Gualazzi. Un Sanremo già l’ha vinto: nel 2011 nella categoria Giovani con il brano “Follia d’amore”. Vincere nella categoria dei Campioni potrebbe essere la giusta consacrazione per questo giovane cantautore che è anche un pianista di grande qualità. Il brano “Sai” (Ci basta un sogno) è raffinato, originale ed emozionate. Potrebbe piacere alla giuria di qualità, alla stampa piace moltissimo e il televevoto del pubblico da casa gli ha regalato un provvisorio quinto posto. Insomma, le premesse per la vittoria ci sono tutte. “A mio avviso vince Gualazzi” dice Federico Vacalebre (Il Mattino), anche secondo Andrea Spinelli (Resto del Carlino/La Nazione e Il Mattino), Gualazzi sará il vincitore di questa edizione sanremese. “Vincerà Gualazzi - dice Andrea Tommasi (Tv Sorrisi e Canzoni) Io peró farei vincere Maria Nazionale perché è l’unica “nota contro” in questo Festival”. Secondo Paolo Giordano (Il Giornale) se la giocheranno Gualazzi e di Elena CASI i Modá e dello stesso avviso è anche Massimo Giletti, che ha seguito parte della quarta serata dalla sala stampa,: “i possibili vincitori saranno i Modá o Gualazzi”. Non ha dubbi invece Dario Salvadori, giornalista e noto critico musicale di Rai Uno che dice: “Questo Festival lo vincono i Modà!”. I Modá potrebbero essere proprio i più svantaggiati dalla presenza, quest’anno, della giuria di qualità. Perché i ragazzi vanno fortissimo tra i giovanissimi e sul web, tanto che sono, con Elio e le Storie Tese, i superfavoriti dal pubblico social di Facebook e il televoto è da sempre un loro punto di forza. È la storia a dirlo: il primo anno che si sono presentati a Sanremo in coppia con Emma erano semisconosicuti agli addetti ai lavori, ma avevano un grande seguito di fan e infatti si sono piazzati secondi. L’anno successivo la canzone scritta da Francesco Silvestre (leader del gruppo) per Emma ha addirittura vinto. La loro canzone, “Se si potesse non morire” però potrebbe non risultare interessante,soprattutto il testo alla giuria di qualitá il cui vota pesa comunque per ben il 50%. Nella classifica provvisoria al momento si trova al primo posto Mengoni: “Credo vincerá lui - spiega Sabrina Bonalumi (Gente) Credo abbia dato una grande prova di crescita e bravura in questo Un tempo piazza Colombo invasa da tv e radio, ieri sera c’era solo un gruppo di sudamericani che vendeva i suoi cd N egli anni ‘80 Piazza Colombo, durante la settimana del Festival, era affollata dagli stand delle radio e delle televisioni private. Per attraversare la piazza a piedi, come tutti i sanremesi possono ricordare, necessitavano cinque minuti di orologio dalla tanta gente che c’era. Questa sera, a due ore dall’inizio della quarta e penultima serata, piazza Colombo era semi deserta (vedi foto sotto) e ad animare l’atmosfera c’era solo un gruppo di musicisti sudamericani (vedi foto principale), con abiti tradizionali, che proponevano brani della loro cultura vendendo cd. Tutto questo rappresenta alla perfezione il cambiamento subìto negli ultimi 20- 25 anni dal Festival di Sanremo. I primi segnali ci sono stati tra Sanremo. A me personalmente peró piace molto Malika”. “Anche a mio avviso vincerà Mengoni - fa eco Simona Voglino (Libero) - A me personalmente invece farebbe molto piacere se vincesse Cristicchi oppure Elio e le Storie Tese. Di avviso diverso invece Francesco Vicario, collega della Bonalumi a Gente:”Credo che vincerá Annalisa - spiega - almeno interpretando un pò gli umori della gente. A me farebbe piacere che vincesse Silvestri, mi è piaciuto moltissimo”. Ed Elio e le Storie Tese? Sono loro i vincitori sul web di questo Festival. La loro qualità di musicisti, oltre che di intrattenitori, è universalmente riconosciuta. In più “La canzone mononota” è un vero colpo di genio: un raffinatissimo gioco musicale costruito solo “sul giro di do”, l’accordo alla base di tutte le canzonette pop. Il testo poi è pieno di spunti satirici e citazioni musicali: da Bob Dylan a Mina con Tintarella di luna. Il dubbio è: sarà troppo per gli standard “classici” di Sanremo? “Credo che potrebbero vincere - dice Antonella Viale (Mentelocale. it) - ho letto su internet che si sono creati diversi gruppi su Facebook e Twitter che inneggiano al”ribaltone” dell’uso dalla classifica provvisoria - prosegue la Viale - Questi ragazzi domani voteranno in massa per il gruppo”. L’attesa è quasi terminata. Questa sera sapremo se i pronostici sono stati azzeccati o meno. il 2002 ed il 2007 quando la presenza in strada di postazioni di radio e tv private è diminuita ogni anno di più, fino ad arrivare alla situazione attuale. Complice sicuramente la crisi economica che ha portato le emittenti a non potersi più permettere trasferte e costi per personale ed attrezzature. Il cambiamento del mondo dell’informazione legato al Festival segue a pari passo quello dell’informazione generale. Ma è anche un po’ cambiato il mondo dello spettacolo e l’interesse per il Festival che, pur rimanendo uno dei principali punti di riferimento dello spettacolo, viene vissuto in maniera diversa. Anche il rapporto dei fans verso i cantanti non è più lo stesso. Mentre infatti un tempo gli artisti venivano in qualche maniera “mitizzati” oggi vengono visti meno distanti e più accessibili. I fans ormai possono twittare con i loro beniamini, che non disdegnano di rispondergli attraverso i social neetwork per avere un contatto diretto con il pubblico. E’ quindi diminuita l’emozione di vedere, seppur da lontano, un cantante mentre esce dall’albergo o entra all’Ariston. Lo testimonia anche il bassissimo numero di persone assiepate all’ingresso artisti dell’Ariston in via Roma. La speranza comunque è che, anche se è utopia pensare di tornare agli anni ‘80, Sanremo possa riacquistare un po’ del suo fascino “di strada”, altrimenti il Festival è destinato negli anni a diventare solo un evento televisivo e sempre meno vissuto dalla città. Sito Web RAI G razie ad un software semantico in grado di comprendere automaticamente il significato dei testi, Expert System ha sviscerato i contenuti delle 36 canzoni (28 dei big e 8 dei giovani) che competono sul Palco dell’Ariston, facendo emergere sostantivi, aggettivi e verbi più frequenti e altre curiose relazioni tra concetti. Ha inoltre confrontato le parole principali scelte dai big per le loro canzoni con quelli più rilevanti dei brani dei giovani, e ha fatto un paragone generale con le canzoni delle ul- time edizioni del Festival, dal 2004 ad oggi. Considerando tutti i brani di quest’anno, amore vince su tutti i sostantivi: compare ben 30 volte (ad es. “l’amore non segue le logiche” e “amore fai tesoro di ogni tuo respiro”) in 13 canzoni diverse. Con frequenza molto simile ad amore si ritrova parola, poi inferno (22 volte, ma solo nella canzone di Elio & le storie tese, “Dannati forever”, è ripetuta 20 volte), ci- LE CURIOSITÀ SULLE PAROLE DI SANREMO 9 GRAZIE AD UN SOFTWARE SEMANTICO IN GRADO DI COMPRENDERE AUTOMATICAMENTE IL SIGNIFICATO DEI TESTI, EXPERT SYSTEM HA SVISCERATO I CONTENUTI DELLE 36 CANZONI CHE COMPETONO SUL PALCO DELL’ARISTON, FACENDO EMERGERE SOSTANTIVI, AGGETTIVI E VERBI PIÙ FREQUENTI E ALTRE CURIOSE RELAZIONI tato più spesso di vita (19), canzone (18), felicità (17) e mondo (17). A pari merito, con 16 ricorrenze, troviamo tempo e sole, dunque sogno (13), colpa (12), senso e prova (11 volte ciascuno). Sostanzialmente bene e male si bilanciano, con un piccolo distacco di male che ricorre 3 volte in più. Morire e paura non risultano tra i termini principali, ma ricorrono ugualmente, 10 volte ciascuno. I principali sostantivi presenti nei testi delle canzoni di Sanremo 2013 Con la stessa importanza risultano anche occhio e uomo, e poco meno mare, stella e strada. Di mamma si parla solo 7 volte, così come di mani, mentre amico, spazio, respiro, Dio, silenzio, gente, saio, sorriso, bellezza, acqua e bocca registrano 6 occorrenze. Tutto supera niente abbondantemente, invece mai e sempre sono meno distanti. Le canzoni parlano più di oggi, meno di ieri, quasi assente domani. A Sanremo 2013 gli aggettivi sembrano poco incisivi: il più frequente è il generico bello (ad es. “se ti fanno mettere una bella tuta blu” oppure “dietro i bei discorsi”) ripetuto 14 volte in 9 canzoni diverse, quasi tutte dei cantanti big. Mio batte tuo: è presente in oltre 22 canzoni, mentre tuo solo in 9. Dopo essere e avere domina il verbo potere (88 volte in 21 canzoni, ad es. in “Se si potesse non morire” dei Modà e “Scintille” di Annalisa Scarrone), poi sapere (60), fare e volere (44 ciascuno) e dire (38). Seguono poi due verbi che riguardano la sfera personale, sentire (31) e lasciare (30). Sentire è impiegato spesso con il significato di provare una sensazione, come “non soffro se mi sento solo” o “non ti senti sicura”; lasciare compare in strofe come “lascia stare, dai ti offro il gelato” oppure “lascia di te, come in uno scherzo a carnevale, la curiosità di non capire”. Fare male, un verbo con forte accezione negativa, è citato 28 volte in 3 canzoni, più di venire (27), cambiare (24) e vivere (23). Quando si usa cambiare il senso è generalmente positivo/propositivo, ad es. si parla di cambiare il mondo o di cambiare le cose. Verbi che riguardano esplicitamente l’affettività, come soffrire, amare (questi due quasi a pari merito) e baciare, sono invece meno frequenti. Infatti, pur essendo amore il sostantivo preferito, il verbo amare appare solo 17 volte, dietro ad altri 15 verbi in elenco. Tra i testi dei big e dei giovani in gara in questa edizione emergono alcune differenze, ad es. in relazione ai verbi: i giovani richiamano più spesso fare male (25 volte in 2 canzoni) addirittura più di avere. Inoltre, rispetto ai big, usano più spesso i verbi legati alla sfera sentimentale, come baciare, sentire e amare, mentre i cantanti più esperti prediligono potere, sapere, volere e fare. Amore e inferno, citati rispettivamente 26 volte in 10 canzoni e 22 volte in 3 canzoni, sono in cima alla lista dei sostantivi nei testi dei big, mentre per i giovani sono in testa parola e male. Infine i giovani sembrano meno possessivi: usano maggiormente tuo rispetto a mio (al contrario dei big). I principali termini presenti nelle canzoni dei big (a sinistra, in blu) e dei giovani (a destra, in rosso) a Sanremo 2013 Riprendendo i testi delle canzoni proposte tra il 2004 e il 2012, si nota una maggiore enfasi sul tema dell’amore e dei sentimenti: a differenza di quest’anno, amare era tra i verbi principali, insieme a sentire (ad es. “sentirsi un pallone perso”, “sentirsi fragile”, “sentire il desiderio”). Amore e cuore erano rispettivamente al primo e al terzo posto dei nomi più citati: tuttavia, mentre amore ha retto anche in questa edizione, cuore è scivolato verso il basso della lista, con solo 10 citazioni in totale. Nelle passate edizioni erano inoltre molto presenti concetti come vita, mondo, notte, musica e cielo. Negli anni scorsi gli aggettivi più usati erano grande e bello, non mostrando grandi differenze rispetto al 2013. Al top dei luoghi più citati si collocava l’Italia, mai citata nel 2013. “Da una prima analisi semantica, emerge chiaramente che anche quest’anno i testi del Festival, così come quelli dal 2004 in poi, non contengono neologismi o parole entrate di recente nel vocabolario” dichiara Marco Varone, Presidente e CTO di Expert System. “Sembra quasi che il gergo delle canzoni di Sanremo resti immutato nel tempo e non rifletta l’evoluzione della nostra lingua, che invece cambia e si arricchisce continuamente, come è evidente in altri contesti meno “conservatori” di questo.” 10 Lettera aperta dietro le quinte Non tutto il talent finisce al Festival. Filo diretto con Stefano Maiuolo, candidato al Festival senza fortuna, ma approdato a New York per ricominciare con le sue gambe un nuovo percorso. Spronato dai diecimila fans che ha in rete. C osa vuoi dirci dell’esperienza Sanremo? E mentre va in onda la diretta del Festival, che ne è del tuo percorso personale da artista emergente? Iniziamo col dire che Sanremo è .... Sanremo, ma tutto ciò è abbastanza inutile dal momento che rimane, in ogni caso, una delle diverse possibilità che giovani e “big” abbiano di fare ascoltare la propria musica e di tentare il successo nel panorama musicale italiano.Nel 2012 ho partecipato alle selezioni di Sanremo Giovani con il brano “La tragica verità’”. Grazie al voto popolare espresso su Facebook, sono rientrato tra i 30 artisti su 1.600 proposte, che si sono esibiti al Sanremo Social Day. Nel 2013 ho presentato una canzone più orecchiabile e adatta, perché racconta la condizione sociale in cui viviamo oggi, in modo non polemico ma ironico e realistico... Non e’ andata... certo questa volta il giudizio del WEB non era previsto! Nel frattempo, ho continuato a vivere di musica e per la musica, a comporre musica e testi, registrare provini, arrangiare, affinando in modo naturale e spontaneo il mio stile, sia nei testi che nella musica e negli arrangiamenti. Non mi sono lasciato scoraggiare ne’ distogliere dal mio obiettivo, non avrei potuto ne’ voluto, perché sono “fatto” di musica... E quando meno me l’aspettavo, si e’ dischiusa davanti a me una diversa possibilità: una strada certo ancora lunga da percorrere, ma di una vastità da far perdere il fiato!Come spesso accade, le strade piu importanti nella vita si svelano sotto l’apparente casualità delle coincidenze. Ad aprile dello scorso anno, un amico mi propone di scambiare la mia casa di Roma con quella di una ragazza di New York per qualche settimana. E’ una cosa molto insolita qui in Italia, ma negli Stati Uniti si usa spesso. Visitare New York e’ sempre stato più di un sogno per me. Un luogo al quale sentivo di appartenere più di quanto mi riuscissi razionalmente a spiegare..... Insomma, ho accettato e ho trascorso quattro meravigliose settimane nella città che non dorme mai, in un appartamento sulla Prima Strada affacciato su Brooklyn. All’ inizio mi sono nutrito delle mille sfumature della città, di quel misto di malinconia, bellezza e speranza che è propria dei tramonti su Manhattan. Non mi aspettavo nulla, e così facendo incontravo molto. Un giorno mi trovai alla Steinway vicino a Central Park, dove è possibile suonare quei meravigliosi pianoforti in piccole salette private. Credo di essere rimasto lì a suonare per ore. In chiusura, il direttore della Steinway mi viene delicatamente e gentilmente a “buttare fuori”, mi fa i complimenti, e mi parla del locale di un suo amico al Greenwich Village, un night bar su Bleeker Street dove vari artisti si esibiscono a rotazione. Il giorno seguente vado ad incontrare l’amico di Bleeker Street, che mi ascolta e mi propone di suonare lì per un paio di giorni a settimana. Facevo repertorio internazionale, e ogni tanto ci infilavo in mezzo una mia canzone in italiano... nessuno capiva nulla ma sembravano apprezzare. Un giorno si presenta da me un italo-americano che mi riempie di complimenti per un mio brano in Italiano (“Guardami”), e mi dice che secondo lui ho uno stile che in inglese funzionerebbe moltissimo. Mi propone di lavorare insieme alla traduzione del testo. Tra una birra e l’altra, il testo viene fuori in modo veloce e spontaneo, tanto che “Guardami” “diviene naturalmente “Look at me”, la “mia” canzone, di cui la versione italiana diventa solo una matrice ispirativa. La LE BALENE di Tiziana PAVONE canzone ha successo, piace moltissimo ! Quando la suono al locale, la gente la impara istantaneamente, la canta, la ricorda, mi chiede dove si puo’ acquistare.... ! Una sera, un importante “producer” americano si trova ad ascoltare il brano, mi contatta e mi da un appuntamento nel suo ufficio su Times Square. Gli sono piaciuto moltissimo, mi ha ascoltato e ha mandato altre persone ad ascoltarmi senza che io ne sapessi nulla, “scouter di major” discografiche. Mi ha chiesto se avessi abbastanza brani per un disco da far uscire in primavera inizialmente solo su “iTunes” , con brani in italiano e in inglese. Il disco sara’ sostenuto in promozione dalla sua struttura (che opera con tutte le multinazionali della musica) e dai “social network”, per poi fare un contratto con una major per le produzioni successive. E’ un percorso alternativo che pero’ mi convince, mi stimola, mi diverte, e mi lascia completamente libero ... chissa’ se un giorno non mi ritrovero’ a ringraziare Sanremo per non avermi preso in considerazione. Ora lavoro sodo per l’uscita delle mie canzoni su “i Tunes” e in questo percorso, mi segue il mio produttore artistico, Claudio Zitti (su etichetta Insani Logoritmi), musicista di rilievo nel panorama musicale italiano, che crede in me più di ogni altra persona e che circa 20 anni fa ha scoperto Daniele Silvestri dandogli la possibilità di intraprendere questo lavoro meraviglioso che è la MUSICA. D’altronde quelli della mia generazione sono figli della globalizzazione e della rete, quindi sono certo che oggi grazie a internet possiamo arrivare in tutto il mondo, mentre Sanremo rimane un meccanismo esclusivamente mediatico e televisivo targato Italia. Stefano Maiuolo Nasce a Soveria Mannelli (CZ) il 16 Gennaio 1991. La musica è una costante sin dai primi mesi di vita e all’età di 7 anni partecipa alla 41° edizione dello Zecchino d’Oro con la canzone “Batti 5”. Inizia a studiare Pianoforte e Composizione presso il Conservatorio di Vibo Valentia. Nel 2009 partecipa alla 9° edizione di “Amici” e si trasferisce a Roma. Nel 2010 pubblica il suo primo Cd “La mia musica sei tu”. Nel 2012 partecipa a Sanremo Social e su 1.600 video caricati su internet, entra nei 30 cantanti scelti dal web e si esibisce al “Sanremo Social Day”. Attualmente frequenta il corso di laurea in pianoforte presso il Conservatorio di S. Cecilia in Roma e la musica continua ad essere una costante nella sua vita, tra studio e concerti . Dopo un percorso di riflessione e di crescita, Stefano oggi è un Cantautore. 11 12 13 14 15 BUNGARO A SANREMO di Tiziana PAVONE N ell’anno in cui si esalta l’eccellenza della canzone d’autore a Sanremo una presenza speciale è quella di Bungaro, che ha scritto un brano per Chiara. E’ ormai noto il suo importante ruolo nella musica, come Autore e cantautore tra i più raffinati: incanta la critica e seduce artisticamente i colleghi in modo sempre più incisivo, senza fare altro se non musica. Produce. E si assicura da sempre che la voce al femminile goda di buona salute. in nome di questo ha curato per lungo tempo progetti confluiti poi al Festival di Sanremo per tenere alto il livello della qualità. Senza mai smentirsi, ha ottenuto un successo dietro l’altro. Con coerenza, e non solo. Bungaro ha molte qualità e ha dimostrato nel tempo una certa coerenza. Ha dimostrato soprattutto che lui è nato per stare dentro la musica. Corpo e anima. Aveva ragione, quando con tenacia è andato avanti, non si è abbattuto per tutte le delusioni vissute agli inizi della carriera. Conoscerlo di persona è una fortuna, perchè Tony, questo il vero nome di Bungaro, possiede una creatività intelligente, mai pedante, delicata, mai leziosa, eclettica, mai superficiale, energetica, mai chiassosa, una creatività tutta “femminile” che come la sua musica è sempre più apprezzata sulla scena musicale italiana e internazionale. Ha vinto 4 premi della critica in diversi festival di Sanremo, sia come autore che come cantautore. La sua ultima partecipazione a Sanremo come autore risale al 2010 con “Il Mare Immenso” scritta per Giusy Ferreri; quella come cantautore risale al 2004 con “Guardastelle”, premio “miglior musica”, in seguito reinterpretata da Youssou N’dour e Daniela Mercury.Si, lui è proprio l’anima femminile della canzone d’autore. La sensibilità di Tony si esprime da sempre al meglio nei testi e nelle melodie prestati alle voci femminili. Ci fosse bisogno di ricordarlo, tra queste voci figurano: Fiorella Mannoia, Ornella Vanoni, Antonella Ruggiero, Giusy Ferreri, Petra Magoni, Paola Cortellesi, Donatella Finocchiaro, Nicky Nicolaj, Chiara Civello, Patrizia Laquidara, Pilar, Emma Marrone, Cixi, Paula Morelenbaum (Brasile), Daniela Mercury (Brasile), Tinkara (Slovenia), Ana Carolina (Brasile), Malù (Spagna), Miùcha Buarque de Hollanda (Brasile). Il suo talento prestato agli artisti italiani ed internazionali. è un’altra sopresa della sua guadagnata carriera.Le collaborazioni di Bungaro infatti, sono molteplici nel vastissimo panorama musicale, annoverando tra queste: Neri Marcorè, Rocco Papaleo, Paolo Buonvino, Ambrogio Sparagna, Valerio Scanu, Massimo Ranieri, Gianni Morandi, Marco Mengoni; Ivan Lins (Brasile), Youssou N’dour (Senegal), Jaques Morelenbaum (Brasile), Omar Sosa (Cuba), Ian Anderson dei Jethro Tull (UK), Franck Tortiller (Francia). Bungaro ha scritto per tante voci,, ma anche per sè. E dopo il disco ARTE, è appena uscito con un altro disco eccellente, “Il valore del momento”, che è esattamente il quinto album di Bungaro, e contiene alcune di queste perle scritte per le più belle voci della scena italiana. Il titolo dell’album ha un duplice signi- Il DISCO Come “la pioggia che si sposa al vento” Da Martedì 22 Gennaio in rotazione radiofonica “Come la pioggia che si sposa al vento” secondo singolo di Bungaro tratto dal suo ultimo lavoro “Il Valore Del Momento”. Un album dal respiro internazionale, degna sintesi del percorso artistico del cantautore pugliese. “Come la pioggia che si sposa al vento” è stata inizialmente scritta pensando a Malika Ayane. Per gli strani percorsi della vita e della musica il titolo è rimasto inedito fino ad oggi. Il brano è stato scritto da Bungaro e Cesare Chiodo e si avvale di Paolo Buonvino alla direzione degli archi (colonne sonore di Romanzo Criminale, l’Ultimo Bacio, Caos Calmo, e archi per Jovanotti, Carmen Consoli, Negramaro, Fiorella Mannoia, Elisa). cantante dotato di grande tecnica che mette totalmente al servizio dell’interpretazione e che, come tutti i migliori cantanti, nasconde dietro a una grande naturalezza. Bungaro reinterpreta in modo molto personale le sue canzoni. In un certo senso, se ne riappropria, dando loro nuova linfa, lasciandosi sorprendere da sfumature ed emozioni sempre nuove. Attualmente Bungaro è impegnato alla promozione del singolo “Come la pioggia che si sposa al PER L’ANIMA DELLE DONNE vento”, che prevede l’uscita del videoclip per i primi di Marzo. Di recente ha voluto prestare nuovamente le sue doti autorali nel disco di Petra Magoni “Musica Nuda” con il brano “Lirica lirico” e, come dicevamo all’inizio, in quello di Chiara Galiazzo, vincitrice dell’ultima edizione di X Factor e nel cast dei Big di Sanremo 2013, con il brano “Trasparenze”. Bungaro è oggi un artista tutto nostrano di cui andar decisamente fieri. Chiara ficato. Il primo fa riferimento al denominatore comune delle liriche delle canzoni: sono tutti “momenti” che simboleggiano pezzi di vita, apparentemente fuggevoli ma al tempo stesso di cruciale importanza, proprio come fotografie che immortalano i piccoli grandi eventi delle nostre esistenze. Ogni canzone de Il Valore Del Momento racchiude in sé un mondo fatto di percezioni, di emozioni, di profonde intuizioni sulle declinazioni degli stati d’animo. Tutte insieme costituiscono un mondo sognante ma allo stesso tempo ben radicato nella realtà, in quel tessuto di vita quotidiana su cui s’in- nesta spesso la poesia delle storie e delle vicende umane. Bungaro è capace di cogliere quelle sfumature, quella poesia, con la maestria dei grandi cantautori. Ed è proprio su quest’ultima parola che Il Valore del Momento assume il suo secondo e non meno importante significato: rappresenta il “momento” in cui Bungaro ha deciso di far conoscere al pubblico la sua vera dimensione artistica, quella di cantautore. Quella di un artista che, oltre a scrivere bellissime canzoni per altri, di queste canzoni è anche un interprete formidabile, sofisticato, ironico, mai banale; un 16 -PALAFIORI- Il timidissimo Gualazzi si esprime con la musica “Si fa prima a suonare che a parlare” R aphael Gualazzi, quinto nella classifica provvisoria, mette d’accordo giuria popolare e giornalisti. Faccia da bravo ragazzo, tanto studio e gavetta che gli hanno permesso di essere in grado di presentare nel suo nuovo album un repertorio eclettico e multiforme dove affronta diversi generi musicali, riportando i tanti colori del suono senza avere delle barriere. Timidissimo solo in conferenza stampa “Si fa prima a suonare che a parlare” dice, non pare vero che possa essere così esplosivo sul palco, la canzone per lui è proprio un modo di esprimersi ed esternare i suoi sentimenti. Riceve tanti complimenti dai giornalisti che gli chiedono cosa si aspetta da questo Festival: “Sono molto lusingato dai complimenti e stimolato a fare di meglio. Non mi pongo domande sulla classifica o sui vincitori, siamo tutti vincitori, soltanto per la gioia di essere qui”. I suoi testi scivolano come poesia messa in musica, ma come ci riesce? “La lingua italiana è la stessa musica e poesia. Ho fatto la mia gavetta – continua ho suonato in tanti posti, ho conosciuto tante persone, ma per un autore è fondamentale la condivisione per l’arricchimento personale e profes- sionale” Figlio d’autore il padre è stato musicista degli Anonima Sound: “Da mio padre ho imparato ad ascoltare vari tipi di musica, da Verdi alla musica metal. Donati alla città 5 nuovi defibrillatori: a consegnarli Nella prima parte del mio percorso mio padre mi ha seguito come fosse un manager anche se ha sempre cercato di convincermi a non fare il musicista, poi la mia passione lo ha convinto” La conferenza termina nel modo migliore, spunta una tastiera e Gualazzi ci fa assaggiare un pezzo del suo nuovo album. Ad aprile inizierà il suo tour internazionale D a oggi la città di Sanremo dispone di 5 nuovi defibrillatori. A consegnarli è stata una madrina di eccezione Lorella Cuccarini, socio fondatore e testimonial dell’Associazione “Trenta Ore per la Vita Onlus”. La donazione è avvenuta questo pomeriggio alla presenza di numerose associazioni di volontariato, il sindaco Maurizio Zoccarato, il vicesindaco Claudia Lolli e il direttore sanitario dell’Asl imperiese Eliano Delfino presso la sede della Federazione Operaia. Proprio da Sanremo infatti ha preso il via oggi l’iniziativa ‘Mantieni il ritmo del cuore’ patrocinata dal Comune di Sanremo con una tavola rotonda dal titolo ‘Un’epidemia silenziosa: 70mila vite da salvare’. L’iniziativa è una due giorni finalizzata ad accrescere la consapevolezza dei cittadini su come agire in situazioni di emergenza per tentare di salvare una vita. Fino a domani in città ci saranno alcuni gazebo informativi dalle 10 alle 20 a disposizione dei cittadini per avere informazioni sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore. I cinque defibrillatori saranno posizionati nei prossimi giorni: alla Foce, sull’Aurelia in zona Bussana, alla Pigna in via Palma e due di questi verranno posizionati all’interno di due auto della Polizia Municipale che saranno collegate con il 118. Il sindaco Zoccarato nel suo intervento ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa ricordando il malore occorso nei giorni scorsi ad un cineoperatore proprio nella sala stampa del Festival all’Ariston Roof dove il pronto intervento dei medici e degli operatori sanitari presenti è stato decisivo. Ultima magica serata al Victory Morgana Bay Il ricco calendario di ospiti ed appuntamenti che si sono avvicendati approda domani allo spettacolo internazionale Cat Show, a cura della Big Mama Event, già protagonista di eventi mondani. Questa sera l’ultima magica notte del Victory Morgana Bay per il Festival di Sanremo, edizione 2013. Un classico sempre attesissimo che offre agli addetti ai lavori ed a tutto il pubblico la possibilità di festeggiare in grande stile la notte conclusiva della settimana più lunga dell’anno. Il ricco calendario di ospiti ed appuntamenti che si sono avvicendati approda domani allo spettacolo internazionale Cat Show, a cura della Big Mama Event, già protagonista di eventi mondani come gli Internazionali di Tennis di Roma, il ferragosto del Papeete e l’ apertura di Madonna di Campiglio. In consolle salgono Filippo Marchesini con Silvano Delgado alle percussioni e, alla voce, Thorne e Francesco Sarzi. Il Premio Assonautica a Lorenzo Cilimbrini - Il Cile E ’ stato premiato oggi da Vincenzo Spera il nome del vincitore del ‘Premio Assomusica 2013’ conferito dall’Associazione Italiana degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli Musicali dal Vivo ad uno degli otto giovani in gara al 63° Festival di Sanremo. Il prestigioso riconoscimento, assegnato nelle ultime edizioni ad Arisa, Nina Zilli, Raphael Gualazzi e Marco Guazzone, che premia la migliore esibizione tra quelle dei giovani in gara, quest’anno è stato assegnato a Il Cile. Il giovane cantante aretino Lorenzo Cilembrini, in arte appunto Il Cile, ha presentato al festival il brano ‘Le Parole non servono più’ ed è in imminente uscita con il suo album. A votare e decretare il vincitore sono stati gli associati di Assomusica, cioè i principali organizzatori e produttori di concerti e spettacolo musicali in Italia. Negli anni scorsi il prestigioso Microfono d’Argento stile anni ’50 dell’associazione ha ‘centrato’ i suoi premiati, anticipando il successo di artisti che, in poso tempo, si sono imposti anche all’attenzione del grtande pubblico, in particolare degli spettatori che con le loro presenze riempiono i teatri e le piazze d’Italia per assistere ai grandi live musicali. Un premio, quindi, importante ed ambito, anche perché arriva direttamente dal mondo degli operatori professionali che portano in tour la musica e le emozioni degli artisti più amati ed attesi, da Vasco Rossi a Ligabue, da Biagio Antonacci a Paolo Conte. Vincenzo Spera commenta così: “Come dimostra la storia del Festival, spesso chi è eliminato dalla gara, poi, conquista il consenso della critica, del pubblico e degli stessi operatori del settore, ribaltando nel tempo le classifiche ufficiali con il successo autentico. Siamo convinti che questo riconoscimento, ancora una volta, premi l’originalità e la Lorella Cuccarini capacità di saper emozionare e superare la difficile prova di un’esibizione dal vivo. Fino ad oggi i nostri premiati hanno superato tali prove abbastanza bene, divenendo veri big della canzone italiana. Auguriamo al Cile lo stesso grande successo di chi lo ha preceduto nell’albo d’oro del Premio. Da parte nostra, come sempre con grande dedizione e passione, continueremo a lavorare per portare la musica alla gente e, al contempo, individuare i giovani più creativi e talentuosi, aiutandoli a crescere e migliorare”. Il Cile ha grande esperienza di concerti dal vivo e forse più di altri avrebbe dovuto essere ammesso nella categoria Campioni: “Volevo venire sul palco dell’Ariston e ci sono riuscito e nonostante l’esclusione sono contento e continuerò a fare musica dal vivo” b.p. Il primo cittadino ha poi annunciato una prossima iniziativa: “Sono disponibile per l’anno prossimo a mettere a disposizione 4 biglietti per le serate da vendere ad un’asta di beneficenza, il cui ricavato serva all’acquisto dei defibrillatori necessari - ha detto Zoccarato - se ci aiutate a capire quanti ne servono in città, noi le volte che sono manifestazioni, a cominciare dai carri fioriti, possiamo mettere a disposizione una parte della bigliettazione per darla poi non in beneficenza ma per darci un obiettivo unico per mettere in sicurezza la città”. “Molti agenti della Polizia Municipale hanno già fatto un corso per imparare il corretto uso del defibrillatore, presente già in alcune zone cittadine - ha aggiunto Zoccarato - ed è in progetto di estenderlo ad altri, in modo da poter essere competitivi sul territorio in caso di emergenze da arresto cardiaco”. “Faccio parte di Trenta Ore per la Vita associazione che si occupa di sostenere altre associazioni che hanno bisogno di sensibilità. Abbiamo cominciato nel 1994 e realizzato tanti progetti – ha spiegato Lorella Cuccarini parlando poi della lezione dimostrativa avvenuta in mattinata con i bambini della scuola di San Pietro – è stata un’esperienza bellissima perché la forma va iniziata fin da piccoli. Credo in questa opera di informazione, abbiamo fatto questa campagna per donare defibrillatori a scuole e impianti sportivi”. I gazebo sono posizionati oggi 15 febbraio in passeggiata corso Imperatrice, via Corradi, corso Salvo D’Acquisto vicino bar Sud Est, domani 16 febbraio due postazioni in corso Imperatrice e una in corso Salvo D’acquisto. 17 -PALAFIORI- Ronn Moss: “Sanremo è una città che mi piace” “Sanremo è una città che mi piace, mi trovo bene qui”. Così Ronn Moss, in arte Ridge della fortunata serie televisiva Beautiful, ha parlato della città dei fiori. L’occasione è stata la sua visita, effettuata questo pomeriggio al Palafiori, presso Casa Sanremo dove è stato accolto da tantissimi fo- tografi e fans. “E’ la seconda volta che vengo a Sanremo - ha detto l’attore - spero di tornarci presto”. A dare il benvenuto a Sanremo a Ridge è stata il vicesindaco ed assessore al turismo Claudia Lolli. Per salutarla l’attore americano, causando l’invidia di tutte le altre donne presenti nella saletta privata di Casa Sanremo, si è rivolto a Claudia Lolli con un cordiale quanto galante “Nice to meet you”. Subito dopo Claudia Lolli, Ronn Moss e Katherine Kelly Lang (che in Beautiful interpretava Brooke) si sono intrattenuti per una breve chiacchierata sul Festival e sulla città di Sanremo. Antonio Maggio chiude i collegamenti con ‘La vita in diretta’ Dopo i Modà, Maria Nazionale, gli Almamegretta è Antonio Maggio, a chiudere i collegamenti con ‘La Vita in diretta’ da Sanremo. Antonio Maggio, che arriva dall’esperienza di ‘X Factor’ sta vivendo un momento magico con la sua partecipazione a Sanremo. Ha superato la prima difficile selezione tra i giovani ed incrocia le dita per questa sera. Anche per lui “un forte augurio” da Mara Venier e dai suoi ospiti. Con Antonio Maggio ‘La vita in Diretta’ termina le ‘finestre’ dal Casinò. Lascia la postazione al programma ‘Le amiche del sabato’, condotto da Lorella Landi e Danilo Fumiento. -PALAFIORIOggi al palafiori finale nazionale Sanremo Music Awards TRIBUTE TO ENZO FERRARI - FESTIVAL DI NAPOLI T ra gli eventi collaterali del 63° Festival di Sanremo al Palafiori si terrà la Finale Nazionale del “Sanremo Music Awards”, la presentazione di un prestigioso progetto discografico dedicato a “Enzo Ferrari” e del Festival di Napoli. Nell’ambito della manifestazione canora più importante d’Italia, sabato 16 febbraio 2013 a partire dalle ore 15.00 presso la Sala Ranuncolo del PALAFIORI, sede dei più importanti eventi collaterali, si terrà una kermesse veramente speciale: - La Finale Nazionale del concorso canoro “SANREMO MUSIC AWARDS”. - La presentazione di un prestigioso progetto discografico dedicato a uno dei miti italiani più famosi nel mondo, Enzo Ferrari, dal titolo “TRIBUTE TO ENZO FERRARI”, che vanta nomi di calibro internazionale tra cui Bon Jovi, Rod Stewart,Tina Turner, Aerosmith, Grace Jones, Jimi Hendrix, Gloria Gainor, Ray Charles, con la possibilità, grazie a PIT LANE RED PASSION, partner dell’evento e leader per i Test Drive su strada, di poter provare l’ebrezza alla guida di una Formula 1 da “vero pilota” salendo un un Simulatore di F1 che i visitatori del Palafiori troveranno all’in- gresso. - La presentazione del “FESTIVAL DI NAPOLI”. Altro partner di questa speciale kermesse è FONDAZIONE FUTURA, che anche quest’anno sarà presente con la sua campagna “DICO NO ALLA DROGA, DICO SI ALLA VITA, INFORMATI E DECIDI” per sensibilizzare i giovani, in quanto futuro della società, cercando di trasmettere, attraverso l’istruzione, una maggiore consapevolezza e capacità di far fronte alle varie situazioni che si presentano. La campagna non ha lo scopo d’imporre una decisione ai giovani, bensì di rafforzarne la loro consapevolezza affinché possano usare il loro potere di scelta per restare liberi dalle droghe. Il tutto sarà ripreso da Italian Television Network, Canale Televisivo Nazionale, e mandato in onda sulle 400 emittenti collegate in syndication e in oltre 40 catene italiane nel mondo con trasmissioni dedicate proprio alle eccellenze del “Made in Italy”, oltre che su SKY Canale 879. Le redazioni in indirizzo sono invitate. L’ingresso è gratuito. Elisabetta Copetti Ufficio Stampa mobile 327.2337265 PROPRIETA’ VENDE DIRETTAMENTE BILOCALI DI NUOVA COSTRUZIONE POSTI AUTO isolamento acustico, riscaldamento centralizzato con contabilizzatori, produzione acqua calda con pannelli solari, predisposizione climatizzazione IMPERIA PORTO MAURIZIO a mt 100 dal mare, a 50 mt dalla via commerciale, a 50 mt dai supermercati Tel. 011.6981741- Cell 335.266154 Mail: [email protected] 18 di Alessia GIAMMARIA Simbolico passaggio del testimone tra Basilicata e Piemonte con un videomessaggio dell’Assessore Pittella A Sanremo siamo di casa I Al Palafiori assaggi lucani. Taverniti: “Bisogna esserci dove ci sono le telecamere” n questo momento a Sanremo ci sono ben 1.000 giornalisti accreditati: una vetrina migliore di questa è davvero difficile immaginarla. La pensa così il vulcanico direttore della Sede Rai Basilicata Fausto Taverniti (nella foto con il nostro direttore), secondo il quale: “bisogna far conoscere la nostra meravigliosa terra attraverso le immagini e per far parlare della nostra realtà, è necessario essere dove le telecamere sono accese”. Per lui Sanremo è ormai un appuntamento fisso: “Premetto che sono in ferie – dice – ma io questo evento non lo perdo da vent’anni”. Dopo la “grande abbuffata” dell’edizione 2012, la Basilicata si è ripresentata quest’anno a Sanremo da protagonista. E dopo il grande successo riscosso da Rocco Papaleo, ecco quest’anno un simbolico passag- Gli 80 anni dell’AFI In occasione degli ottanta anni di vita dell’AFI (Associazione Fonografici Italiani) si è svolto ieri al Palafiori un meeting molto iinteressante per fare il punto della situazione attuale. Il settore della musica oggi presenta molti problemi da risolvere, nuove sfide. Si è parlato di questo, e di nuove realtà che sul web hanno l’egemonia, come i giganti iTunes, nuovi negozi virtuali, che pagano diritti d’autore a diversi aggregatori, che però non redistribuiscono il denato agli autori. I relatori presenti erano molti, e non c’è stato tempo di ascoltarli tutti. Alla fine è arrivato a sorpresa anche Aragozzini, ex patron di qualche edizione passata del Festival (anni ‘90). Ecco i nomi dei relatori interenuti, coordinati da Leopoldo Lombardi (presidente AFI): Andrea Miccichè (Presidente nuovo IMAIE), Davode Rossi 8AIRES), Claudio Formisano (Presidente DISMA MUSICA), Manlio Mallia (Vice Direttore Generale SIAE), Francesco Ruscio 8ANPAD), Thomas Parma (Replice) Franco Bixio (C.A.P.I.), Federico l’Olandese Volante 8ANSAR) Domenico Latino (FIPI ITALIA)Gianluca Verga (RADIOTELEVISIONE SVIZZERA-RDS) Andrea Marco Ricci (Note Legali). E ancora il Maestro Vince Tempera, Franco Donato dell’AFI, Alberto Salini, Max Cavallaro, Luca Dondoni, Alex Peroni, Michele Schembri (nuova IMAIE). Tutti gli interventi sono stati molto interessanti e meriterebbero di essere sviluppati ulteriormente, data l’attualità dei temi. Sul finire il microfono è stato aperto anche a una band che ha appena vinto il Tulent Up di Marco Balestrieri, i BocaSeca, che hanno commosso tutti i presenti con la loro storia artistica e personale (ex operai dell’Alcoa, ora in cassa integrazione). In due giorni sono diventati il fenomeno del Palafiori ed è tutto un susseguirsi di interviste inaspettate. Due mondi che si incontrano, nell’auspicio di unirsi definitivamente per ottenere leggi serie sulla musica, come quelle vigenti in Francia. gio del testimone tra Basilicata e Piemonte, regione quest’ultima di Luciana Littizzetto, conduttrice in queste sere del Festival della canzone italiana. “Lunedì scorso – racconta Taverniti – si è tenuta una serata di Gala in occasione del Premio “Dietro le quinte”. Si tratta di un riconoscimento speciale dedicato alle tante persone che non vediamo, ma che si impegnano al massimo per la riuscita della manifestazione. Una serata importante alla quale era stato invitato anche Rocco Papaleo, purtroppo bloccato all’ultimo minuto a causa della febbre alta. Ed è stato proprio in questa importante occasione che la Basilicata ha passato il testimone al Piemonte, con un videomessaggio dell’assessore alle Attività produttive, Marcello Pittella”. Per la cronaca: Papaleo non ha fatto perdere comunque le sue tracce, con un collegamento telefonico molto apprezzato. Questo a riprova di quanto lo “stile lucano” sia ormai un tratto distintivo. “La Basilicata – continua Taverniti – è una terra mozzafiato per i suoi panorami di mari e monti, per il patrimonio culturale e di arte che la RAI può contribuire a valorizzare. Uno scrigno di tradizioni e nuove scoperte che meritano spazi informativi adeguati sul teleschermo nazionale. Un impegno per il quale la RAI Basilicata intende collaborare con l’APT, nel far conoscere al grande pubblico televisivo le bellezze naturali e l’offerta turistica di una terra ancora poco nota, soprattutto se paragonata al suo potenziale”. Una regione che può parlare attraverso i suoi prodotti enogastronomici: e non a caso riscuote sempre molti consensi lo spazio dedicato ai sapori e profumi di questa regione. Lunedì scorso, infatti, al Palafiori è stato allestito uno spazio dedicato alle specialità lucane. “A volere questa manifestazione - precisa Taverniti - Vincenzo Russolillo, ormai lucano d’adozione. E se si considera che gli oltre mille giornalisti accreditati sono tra gli “assaggiatori”, si può comprendere l’importanza di eventi di questo tipo. E non basta: sabato dalle 18,00 alle 21,00 - è stato organizzato da RAI Basilicata a Potenza un “omaggio lucano per Sanremo”, con l’esibizione di artisti della regione che si esibiranno con brani rigorosamente del Festival. “E viste le numerose prenotazioni stiamo pensando ad una registrazione dell’evento”. Perché nulla della magia di questo Festival possa andar perduto. La quarta puntata del Caffé Musicale al Palafiori Nell’ampio servizio del nostro Teti, raccontiamo fotograficamente la quarta puntata del programma televisivo “Caffè Musicale” condotto dal nostro direttore Ilio Masprone e andata in onda su Italia 127 (Canale Italia), è arrivato con una splendida rosa rossa dal gambo lunghissimo acquistata per beneficenza da Luciana Littizzetto. Per la presenza della cucina regionale, la Sicilia ha ben rap- da Piazza Italia al Palafiori. Una prima esperienza che si sta rivelando un successo anche per la presenza di personaggi popolari che hanno commentato l’andamento del Festival, sotto vari punti di vista. Nella puntata Tiziana PAVONE La sala stampa radio e tv private presentato la propria regione proponendo piatti tipici con altrettanti vini locali. Oggi ultima puntata, sempre dalle ore 14.30 alle 15, con sorprese dell’ultima ora. intitolata a Lucio Dalla Il Comune di Sanremo ha accolto la richiesta presentata da tutti gli accreditati alla sala stampa radio e tv private che si trova al Palafiori, di dedicare la sede al grande Lucio Dalla scomparso lo scorso anno a distanza di alcuni giorni dopo la sua partecipazione in qualità di direttore d’orchestra al 62’ Festival della canzone italiana. Dal 2014 quindi la sede per le radio e tv si chiamerà “sala stampa Lucio Dalla”. Il vicesindaco Claudia Lolli ha ricevuto ieri la targa con la nuova denominazione realizzata appositamente dagli accreditati al Palafiori. El.Ca. di ieri tutti confermati gli ospiti previsti, da Giacomo Celentano (che ha annunciato il suo prossimo Tour estivo) ai sempre giovani Jalisse, dal maestro Vince Tempera (tornato a richiesta) dalla Signora Carolina Bocca, aitante ottantenne con alle spalle una raccolta di 55 Festival, ed infine la giovane cantante molisana Morena Marangi. Tutto ciò mentre l’ibridatore sanremese Antonio Marchese 19 20 Anche su iPad Pubb_genn2013_BORLANDI_xFestivalNews.indd 1 04/02/13 10.02 21 di Franco GHIRARDELLO Prima fase della nuova edizione dell’evento di Radio Birikina e Radio Bella & Monella AL VIA LE SELEZIONI PER FESTIVAL SHOW 2013 Pronto il bando per cantautori, cantanti e band in pista F Per poter accedere alle selezioni è necessario avere un’età compresa fra tredici e quarant’anni. Si può partecipare sia con un brano inedito, sia con una cover. In questi ultimi anni molti giovani dopo aver partecipato a Festival show si sono ritrovati a vivere nuove importanti esperienze. Si ricorda Marialaura Gabini che dopo aver vinto Festival show 2008 è stata premiata con il Leone d’oro a Venezia come giovane rivelazione dell’anno, ha partecipato ai “Raccomandati” ed è arrivata finalista a Sanremo Lab in coppia con Silvia che nella sua stessa edizione aveva vinto a Festival show il premio della critica. Simona Galeandro che dopo aver vinto estival show ritorna e punta sui giovani. Saranno dieci le importanti città che ospiteranno fra giugno e settembre l’imponente kermesse di Radio Birikina e Radio Bella & Monella, la cui ultima edizione è stata presentata da Serena Autieri, con tappe, fra le altre, a Treviso, Belluno, Padova, Lignano Sabbiadoro, Bibione, Mestre e Verona. La sinergia fra le radio, gli sponsor, i comuni, le televisioni saprà dar vita ad una nuova edizione della rassegna musicale che in questi anni si è affermata come uno dei più grandi spettacoli itineranti italiani. Il tour è stato ideato da Roberto Zanella, l’editore del più importante polo radiofonico del nordest (comprendente, oltre a Radio Birikina e Radio Bella & Monella, anche Radio Piterpan, Radio Marilù, Radio Sorriso e Radio Gelosa). Fra gli ospiti che solo l’anno scorso hanno calcato lo straordinario palcoscenico del Tour Paolo Baruzzo con Alessandra Amoroso alla finalissima di Festival show 2012 in Piazza Bra a Verona da ricordare Umberto Tozzi, Enrico Ruggeri, Annalisa, Marco Mengoni, i Nomadi, gli Stadio, Fabrizio Moro, Fabio Concato, Emma, Alexia, i Sonohra, Marco Masini, Lola Ponce, Alessandra Amoroso, Enzo Iacchetti. In queste prime settimane dell’anno lo staff di Festival show ha un particolare orecchio rivolto ai giovani artisti. Quelli emergenti. In Italia ve ne sono molti, per trovarli bisogna ascoltarli. Con questo spirito è stato pubblicato il bando di selezione dei dodici emergenti (singoli o band) che, da giugno a settembre prossimi, condivideranno con i big il palcoscenico tra i più ambiti d’Italia. E’ cominciata domenica scorsa a Milano la serie di audizioni che si svolgeranno principalmente all’interno di appositi spazi-spettacolo allestiti nei più importanti centri commerciali. Qui, per ogni appuntamento, si esibiranno una decina di giovani fra quanti si saranno iscritti. Sul palcoscenico allestito in queste location, che garantiscono la presenza di un pubblico significativo, ogni candidato potrà esibirsi con la propria canzone ed essere valutato da un big della canzone italiana, che presiederà di volta in volta la commissione artistica di turno. Presidente di giuria è stato chiamato Cristiano Mal- sposizione – anticipa Paolo Baruzzo, coordinatore dell’evento - e per fare delle loro proposte artistiche un gradevole momento di spettacolo. L’invito, a tutti i giovani artisti, è quello di iscriversi il più presto possibile perché la disponibilità di po- gioglio che magari fra i tanti iscritti troverà qualcuno a cui produrre il disco. “L’audizione, in forma di spettacolo, è stata concepita per dare ai ragazzi una ulteriore e- sti per le audizioni è a numero chiuso”. L’iscrizione è sottoscrivibile online scaricando modulo di iscrizione e bando dal sito www. festivalshow.it. Tutti gli iscritti saranno invitati a cantare in una delle location distribuite su tutto il territorio nazionale, dal Veneto alla Lombardia, dalla Puglia alla Sicilia. Per maggiori informazioni si può telefonare tutti i giorni feriali al numero 04237367, oppure tutti i giorni, inclusi prefestivi e festivi al numero 360582555. La mail per contattare l’organizzazione è: [email protected]. Per i giovani, Festival Show rappresenta da anni una straordinaria opportunità. Ciascun finalista condividerà il palcoscenico con importanti artisti, ma soprattutto godrà di una importante finestra promozionale data dalla trasmissione radiofonica della propria canzone, integrata anche da una significativa esposizione televisiva su tutto il territorio italiano. Fra quanti avranno sostenuto le audizioni, saranno scelti i migliori che accederanno alla finale nazionale di Montagnana, in provincia di Padova, dal 26 al 28 aprile, grazie alla convinta disponibilità del Sindaco Loredana Borghesan, dove s’immergeranno per tre lunghe giornate in un sostanzioso susseguirsi di esecuzioni/audizioni, seminari, stages ed altro. Una giuria di qualità avrà l’ultima parola sui dodici da portare in tour. A proposito di giuria di qualità, Festival Show si è in questi anni affidato a nomi come Mara Maionchi, Stefano D’Orazio, il maestro Adriano Pennino, Gatto Panceri e altri che hanno saputo apprezzare l’impegno dei giovani. A condurre tutti gli appuntamenti di selezione è Franco Ghirardello. Il coordinamento artistico è di Stefano Favero. “Molti ragazzi prendono la partecipazione come un gioco, però con il desiderio che la manifestazione li aiuti a emergere nello scenario locale e nazionale - afferma Paolo Baruzzo – ed è, infatti, da sempre una prerogativa di Festival show dare spazio alle passioni, competenze e capacità artistiche dei giovani”. E coloro che prenderanno parte a Festival show si troveranno la loro canzone trasmessa in Radio e inserita nel cd compilation, protagonisti in televisione, ospiti nelle varie serate in piazza. il premio della critica Festival show 2007 ha vinto Castrocaro l’anno seguente. Januaria Carito che è approdata ad Amici. Ma due sono i nomi che considerano l’ambito giovani di Festival show il loro trampolino di lancio: i Sonohra e i Modà, entrambi, infatti, prima di arrivare ai vertici di popolarità hanno calcato il palcoscenico di Radio Birikina e Radio Bella & Monella. 22 Ritorna Music Italy Show, Bologna capitale della Musica BolognaFiere dal 14 al 16 giugno 2013 Ufficio STAMPA B ologna Fiere dopo aver acquisito il marchio Music Italy Show dall’associazione di produttori e distributori di strumenti musicali Dismamusica, organizzerà direttamente la prossima edizione della manifestazione, che trasformerà i padiglioni del quartiere fieristico in un mondo creato su misura per chi lavora con le sette note. Organizzato appunto da BolognaFiere il 14 il 15 e il 16 giugno, con il patrocinio di Dismamusica, l’Associazione nazionale di produttori e distributori di strumenti ed edizioni musicali, Music Italy Show costituisce il salone di riferimento dell’intero settore, un luogo dove ogni componente della filiera produttiva e distributiva trova risposte e soluzioni, un appuntamento capace di accogliere le istanze del pubblico di appassionati e di professionisti e di mettere “in mostra prodotti”, soluzioni e servizi in un panorama che non ha eguali in Italia. Bologna già nominata “città creativa della musica” per l’Unesco, accoglierà la seconda edizione di Music Italy Show: appuntamento italiano per tutti coloro che vivono la passione per la musica e per il fare musica nel week end dal 14 al 16 giugno nei padiglioni della fiera. Passione e amore non hanno confini e per questo Music Italy Show coinvolge l’intera esperienza dell’universo musicale, dalla produzione degli strumenti e delle apparecchiature professionali ai musicisti, dalla produzione live alla discografia, alle Associazioni, Enti ed Istituzioni musicali, scuole di musica, editoria al web. Le principali case italiane di produzione e distribuzione di strumenti hanno già confermato la propria partecipazione, grazie anche al consolidamento del rapporto tra l’organizzatore BolognaFiere e l’associazione Dismamusica che li rappresenta. In questo suo progetto punta molto BolognaFiere che persegue da sempre una filosofia di impegno nel settore dell’industria culturale e si propone quale soggetto capace di coniugare promozione della cultura e del mercato ad un tempo: Music Italy Show, assieme alle storiche Arte Fiera e Fiera del Libro per Ragazzi, che quest’anno compie 50 anni, completa con la musica una trilogia di successo che costituisce testimonianza attiva di tale impegno. “Siamo contenti di aver ricostruito una piattaforma importante per il mondo musi- cale italiano con il consenso di tutte le principali aziende italiane del settore – dichiara il Presidente di BolognaFiere Duccio Campagnoli – Dopo Arte Fiera che ha riaffermato la sua leadership nazionale di fiera dell’arte contemporanea, e alla vigilia delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario della Fiera del Libro per Ragazzi, l’importante appuntamento che dedica alla musica un intero salone tematico, segna la conferma della vocazione culturale di BolognaFiere e delle istituzioni culturali bolognesi”, conclude il presidente Campagnoli. “Il valore della cultura musicale trova in Music Italy Show un importante palcoscenico rivolto al mercato nazionale, e il nostro patrocinio sottolinea l’importanza che attribuiamo al momento espositivo come promozione del fare musica, dell’includere l’esperienza musicale nel percorso culturale di ciascuno: un arricchimento che in Italia va ancora pienamente valorizzato”, dichiara a questo proposito Claudio Formisano, Presidente di Dismamusica. Con il patrocinio di: BolognaFiere ha colto Il valore aggiunto di proporre il salone a Bologna, città da sempre crocevia di fenomeni e tendenze culturali, ricettiva e attenta, identificata e identi- ficabile nel panorama musicale italiano e internazionale. Non solo la città dei nomi noti al vasto pubblico, ma anche una storia di produzioni ed etichette indipendenti, tradizione consacrata dall’ Unesco, che nel 2006 l’ha nominata “città creativa della musica”, la seconda in Europa dopo Siviglia. A questo milieu socio-culturale-musicale non è estraneo il successo della prima edizione di Music Italy Show che, nelle tre giornate dell’aprile del 2010, è stato visitato da 27.800 persone provenienti da tutta Italia e dall’estero. Come nella prima edizione, la tre giorni della musica 2013 sarà animata da un ricco programma di iniziative: tre palchi di cui uno al coperto ospiteranno esibizioni dal vivo, trecento eventi proporranno l’ascolto di musica e strumenti, declinato nelle varianti dalla più classica alla tecnologica più avanzata. Il nuovo Mis vuole proporsi come appuntamento pensato per chi trova un comune denominatore nella passione musicale sia che sappia già suonare o voglia imparare a suonare strumenti musicali o voglia avvicinarsi a vivere un’esperienza della musica a 360 gradi. I contenuti e gli spazi del nuovo Mis saranno articolati in tre macro aree che corrispondono agli aspetti essenziali che caratterizzano la passione della musica e del fare musica: 1 Ascoltare gli strumenti musicali (listen ) 2 Suonare gli strumenti musicali (play) 3 Comprare gli strumenti musicali (buy) Nel programma di eventi sarà anche prevista una speciale sezione «business» che comprenderà workshop e convegni diretti al pubblico più professionale (negozi e professionisti del fare musica). L’Evento è pensato e realizzato per far vivere a tutti una partecipazione al mondo della musica fondata sul piacere universale dell’ascolto, ma anche sull’ esperienza creativa del generare musica: per chi è già esperto e per chi subisce per la prima volta il fascino dello strumento, l’area espositiva delle aziende includerà strumenti musicali acustici ed elettronici, amplificazione per strumenti e voce, computer music, attrezzature per la manutenzione degli strumenti, e tutto il vasto panorama di accessori e servizi necessari al fare musica. Infine la novità di quest’anno: un area mercato che permetterà a tutti i visitatori di acquistare direttamente gli strumenti musicali che hanno ascoltato nelle esibizioni e provato di persona negli stand espositivi: in fiera a Bologna il più grande outlet italiano di strumenti musicali. Aggiornamenti e novità su: www.musicitalyshow.com 23 Pubb_HotelSavoy Veneto&Veneti_01_2011.pdf 1 15/12/10 17.08 24 Il Savoy Beach Hotel è frontemare e direttamente collegato al Centro Ter Termale tramite rraneo, che ti permetterà di raggiungere le piscine o la beauty un comodo tunnel sotterraneo, farm già avvolto in un morbido accappatoio. The Savoy Beach Hotel is directly on the beach and connected to the Thermal Centre by an underground gallery heated, so you can reach the Pools or the Beauty Farm wrapped in your bathrobe. APERTO TUTTO L’ANNO - OPEN ALL YEAR AROUND SAVOY BEACH HOTEL Bibione - Corso Europa, 51 Tel. +39 0431 437317 • Fax +39 0431 437320 www.hotelsavoybeach.eu • [email protected] Tipografia Sagittario - Bibione