MEDIAPARTNER
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OPERAZIONE NOSTALGIA
Quotidiano del Festival della Canzone Italiana di Sanremo • Direttore ILIO MASPRONE • E-mail: [email protected] • Anno XXIV • Numero 5 • Sabato 16 Febbraio 2013
Pippo Baudo Premio alla carriera, Antonio Maggio vince
la categoria “Giovani” diretto da Massimo Morini
di Enrica GUIDOTTI
U
n asteroide sfiora
la terra e a Sanremo ci si mette
in ghingheri. È la
serata vintage, quella in cui
si ripercorre la storia del Festival facendo interpretare
ai Big in gara le canzoni più
famose della kermesse. L’apertura è affidata a un cinegiornale Luce degli anni ’50
in cui la telecamera segue i
cantanti alle prese con le ultime prove prima di salire sul
palco: Tony Dallara gorgheggia, Claudio Villa firma autografi, Mina si cotona i capelli.
Poi alla voce stentorea dello
speaker d’antan si sostituisce
quella di Fazio, che annun-
cia l’arrivo della bella conduttrice di quest’anno: sarà
pronta per scendere la temutissima scala? Quale parola
pronuncerà per prima? “Balengo!” urla la Littizzetto con
quanto fiato ha in gola, ma
quando esce è elegantissima,
con lo stesso modello dell’abito di Nilla Pizzi quando
cantò Papaveri e Papere, nel
‘52 (“Son qui tra le tue braccia
ancor, avvinta come l’eternit”
canticchia la Litti, poi chiarisce, sulfurea “Non è mica lo
stesso vestito, Nilla Pizzi era
una quercia, io un filo di erba
gatta”). Cominciano le interpretazioni delle canzoni sto-
Segue a pag. 2
Renzo Rubino
Premio della Critica
EMOZIONI IN UN TWEET
@AntonioMaggios:
Cazzo... ho vinto #Sanremo2013
@Renzorubino:
Come se fosse la prima, come se fosse l’ultima, come
se fosse l’unica
@daniesilvestri:
Alla fine mi sono più emozionato che a fare i miei stessi
pezzi... ma forse è normale quando si tratta di Lucio...
#sanremo2013
www.iliomasprone.com - e-mail: [email protected]
SCALETTA
5° SERATA
Verdetto per i Big che si esibiscono con la canzone ancora in
gara: la votazione avverrà con sistema misto che comprende la
Giuria di Qualità (50%), il televoto (25%) e con il computo del
televoto ottenuto nella serata di
giovedì (25%).
La media si fa sulle percentuali,
non sulla posizione. I tre Big con
il punteggio maggiore, il podio insomma, si esibisce nuovamente: a stabilire il vincitore
quest’anno non sarà esclusivamente il televoto ma una votazione a sistema misto della Giuria di Qualità (50%) e del televoto (50%).
L’ordine di esibizione:
Raphael Gualazzi:
Sai (ci basta un sogno)
Almamegretta:
Mamma non lo sa
Daniele Silvestri:
A bocca chiusa
Modà:
Se si potesse non morire
Simone Cristicchi:
La prima volta (che sono
morto)
Maria Nazionale:
E’ colpa mia
Annalisa:
Scintille
Max Gazzè:
Sotto casa
Chiara Galiazzo:
Il futuro che sarà
Marta sui Tubi:
Vorrei
Malika Ayane:
E se poi
Elio e le Storie Tese:
La canzone mononota
Marco Mengoni:
L’essenziale
Simona Molinari
& Peter Cincotti:
La felicità
Giuria di qualità: Eleonora Abbagnato, Stefano Bartezzaghi, Cecilia Chailly, Claudio Coccoluto, Serena Dandini, lo scrittore Paolo
Giordano, Nicoletta Mantovani,
Rita Marcotulli, Nicola Piovani.
Assente Carlo Verdone.
Questa sera, sicura la presenza
di Andrea Bocelli, Bianca Balti e
Claudio Bisio. Confermate le presenze del maestro Daniel Harding, uno dei più giovani direttori
di orchestra, e del ballerino Lutz
Foster a chiudere la ‘narrazione’
tra ‘alto’ e ‘popolare’ che intende
tessere Fazio. Entrano in scena
anche la cantante Birdy e il rugbista Martin Castrogiovanni.
Dalla Prima
2
Al Festival è la serata vintage. La Litti indossa gli abiti cult della storia della kermesse, i big interpretano le canzoni più
famose, si ricorda Mike Buongiorno e si
celebra Pippo Baudo. La poetica esibizione di Caetano Veloso e le magie al
pianoforte di Stefano Bollani, enciclopedia della musica vivente, meritano l’applauso degli orchestrali.
di Enrica GUIDOTTI
riche sanremesi: alcune finiscono subito nel dimenticatoio, come quella di Malika
Ayane (“Cosa hai messo nel
caffè”) e quella di Daniele
Silvestri (“Piazza Grande”
nell’arrangiamento originale
del ’72), altre fanno centro e
si colorano di nuovi significati, come “Nessuno” cantata
dai Marta sui tubi con Antonella Ruggiero in gran forma
e “Luce” di Raphael Gualazzi, trasformata in un irresistibile pezzo jazz. Luciana si
presenta con l’abitino azzurro
e il casco d’oro di Caterina
Caselli nel ’66: “Sembro Enzo
Paolo Turchi appena tornato
dall’Isola dei famosi”, “Sono
paggio Fernando”, “Mi sento
a mio agio come Giovanardi
sul carro del Gay pride” sono
alcuni dei suoi esilaranti commenti alla mise. Fabio Fazio
esce dal teatro e va ad inaugurare la statua di Mike Bongiorno in via Matteotti, doveroso ricordo a chi la televisione l’ha inventata, cambiata, rivoluzionata, mentre il
pubblico in sala e per strada lo
saluta con il popolare tormentone “Allegria!”. Tra i ricordi
che vengono rispolverati c’è
anche il Festival condotto
dai “figli di” Rosita Celentano, Gianmarco Tognazzi,
Paola Dominguin e Danny
Quinn: un’edizione leggendaria per la manifesta inettitudine dei quattro ragazzi, poco
più che adolescenti. “Mio padre non mi parlò più per un
mese” ricorda Tognazzi mentre sullo schermo scorrono
impietose le immagini delle
continue papere inanellate 24
anni fa dall’esasperante quartetto: “Ci chiamavano i quat-
tro dell’Ave Maria perché la
gente pregava che non uscissimo più” racconta ancora
Tognazzi.
Marco Mengoni elegantissimo, capelli tirati indietro stile divo degli anni Quaranta canta “Ciao amore” di
Tenco, la canzone che precedette il suicidio. E’ emozionato ed emoziona, sul finale
si commuove (ma su Twitter impera il cinismo e Lia
Celi scrive “Una delle mani
di Mengoni è finta, l’altra indovinate dove la tiene”). Non
tutte le interpretazioni sono
superlative come la sua, Fabio Fazio è un po’ in down rispetto alle altre sere (non ha
nemmeno uno straccio di cravatta e i social commentano
“Fazio ha esaurito la verve.
Nel 1997”) e meno male che
ancora una volta c’è Luciana
con le sue battute al vetriolo a
vivacizzare la serata. Poi, ancora una volta, sul palco entrano Elio e le Storie Tese vestiti da rockabilly, le fronti ancora più alte delle precedenti
serate, portando con sé strumenti mignon: cantano “Per
un bacio piccolissimo” e come
Festivalnews Daily
Quotidiano del Festival della Canzone Italiana
Direttore Responsabile: Ilio MASPRONE - e-mail: [email protected] – Cell. 335/327111
Vice Direttore: Silvana RIVELLA
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Collaboratori: Dario SALVATORI, Enrica GUIDOTTI, Massimo MORINI, Mauro BOCCACCIO, Monica LA PADULA, Tiziana PAVONE, Alessandra LUTI, Veronica SENATORE, Alice RINALDI, Luciano
CASTRO, Cristina GRIFONI, Elena CASI, Romano LUPI, Feliciana DI SPIRITO, Ely GALLEANI,
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Autorizzazione Tribunale di Sanremo N° 897 del 10/04/1998
guest star hanno Rocco Siffredi, il re del porno nostrano,
che si presenta con un saluto
che è tutto un programma:
“Buonasera a tutti. Scusate
se sono un po’ rigido”. Già
vederlo vestito è uno spettacolo a cui nessuno in Italia è
abituato, ma la sorpresa è il
perfetto affiatamento con la
band, che con i suoi strumentini trascina tutto l’Ariston,
ancora una volta maestri di
musica e di ironia. Ormai è
chiaro che saprebbero stupire
anche suonando il citofono.
Le battute ovviamente si sprecano (“Rocco Siffredi entrerebbe di diritto nella giuria di
quantità”).
Il Festival dell’innovazione
e della sobrietà celebra il Festival della liturgia e dei lustrini: sul palco entra Pippo
Baudo, accolto dalla standing
ovation del pubblico. Racconta il primo Festival (“Era
il 1968 e mi hanno chiamato
al teatro del Casinò, era un
anno molto difficile, segnato
dalla contestazione e dalla
morte di Tenco. Il capo dei dirigenti Rai a mo’ di incoraggiamento mi disse “Lei qui si
gioca la carriera”), dei suoi
ricordi, conclude ricordando
che la televisione è la sua casa
e lui vuole continua a farla
(“Un discorso da esodato” è
il commento dei social, che si
scatenano a stigmatizzare la
sua mania di protagonismo:
“Il primo festival di Baudo
ha avuto come ospite straniero Tutankamon”, “Pippo
ha presentato Dio a Mosè,
Bing a Bang”). Anche la Littizzetto lo punzecchia: “Stamattina appena sei arrivato
hai fatto pipiì intorno all’Ariston per segnare il territorio”
e lui la bacia platealmente.
Un’altra interpretazione da
ricordare è “Il ragazzo della
via Gluck” in un originale e
allegra versione ragamuffinrap-partenopeo da parte degli
Almamegretta, privi del cantante Raiz che si è convertito
all’ebraismo e non può cantare il venerdì sera perché è
già Shabbat. Non era mai successo nella storia del Festival,
ma il cambio, con James Senese, Marcello Coleman, Clementino e Albino D’Amato
(“Sembra l’inizio di una bar-
pone!” è uno dei commenti).
Il pianista Stefano Bollani,
uno dei superospiti della serata, propone canzoni a richiesta decise dal pubblico:
viene a galla l’amara verità
che in tutto il parterre dell’Ariston solo in due o tre ricordano canzoni significative.
Ma lui non si scompone e fa le
nozze coi fichi secchi, inventandosi una formidabile versione di Papaveri e papere.
Pochi accordi e sembra già
di un altro pianeta: geniale
e contagioso, mescola alto e
basso, colto e popolare, si vede
che ama le canzoni, le imitazioni e tutto quanto fa spettacolo. L’altro ospite di caratura internazionale, Caetano
Veloso, omaggia l’Italia con
“Piove” e “Come prima, più
di prima”. Roberto Saviano
twitta “Cateano Veloso, grazia e versi di feroce delicatezza: nulla di più umano...”
Durante la serata la giuria di
qualità, al debutto, vota per i
giovani (“Anche perché il Festival di Sanremo è l’unica i-
zelletta: c’è un sassofonista,
un rastone e un rapper…”)
non sembra nuocere alla formazione, anzi (“Se lo Shabat
durasse qualche anno al posto di un giorno, gli Almamegretta sarebbero un grup-
stituzione che ancora si occupa dei giovani” hanno
commentato le voci di Presta e Dose in apertura di serata): più che una giuria tecnica sembra una sfilata di
volti noti (Nicola Piovani pre-
3
Nell’esibizione
dell’altra sera
di Antony and
the Johnsons,
ci piace
sottolineare
che all’arpa
c’era la
sanremese
Caterina Bergo,
solista
dell’Orchestra
Sinfonica
di Sanremo
Le quote delle agenzie di scommesse
sidente, Eleonora Abbagnato,
Stefano Bartezzaghi, Cecilia Chailly, Claudio Coccoluto, Serena Dandini, Paolo
Giordano, Nicoletta Mantovani, Rita Marcotulli). A loro
(per il 50%) e al pubblico con
il televoto (con l’altro 50%)
tocca decidere chi, fra Antonio Maggio, Ilaria Porceddu,
i Blastema e Renzo Rubino
“Se Pippo fosse un aceto
sarebbe il balsamico di modena, Fabio il purgativo di
Imperia. Se fosse un un libro
sarebbe Guerra e pace, Fazio Una sfumatura di grigio.
Se fosse un piatto sarebbe
la trippa al sugo, Fabio una
mela cotta. Pippo è stato a
lungo corteggiato dalla destra e dalla sinistra ma è rimasto al centro, Fazio è
stato a lungo corteggiato
dalla sinistra perché andasse a destra e viceversa.
Se Pippo fosse una carta sarebbe il re di cuori, Fabio sarebbe un due di picche. Se
Pippo fosse un albero sarebbe una sequoia, Fabio un
castagno: bravo è bravo, ma
ti fa due maroni così”.
merita di essere il vincitore.
Al grande favorito, Renzo
Rubino, va il premio della
Critica e si sa che chi vince
quello non vince il Festival.
Infatti la vittoria premia Antonio Maggio, vincitore di X
Factor nel 2008 con gli Aram
Quartet. La sua “Mia servirebbe sapere”, motivetto allegro arricchito dalle gag del
maestro Massimo Morini, il
giorno dopo il primo ascolto
era già la più fischiettata dal
garzone del fornaio, come diceva Enzo Biagi. Maggio si
commuove e le foto della vittoria lo ritraggono piangente,
mentre in sala mamma e papà
ballano sfrenati sulle note
della sua canzone. Stasera la
gara dei Big.
Modà grandi favoriti per la vittoria finale, immediatamente
tallonati da Marco Mengoni.
Questa la valutazione delle tre
agenzie di scommesse presenti a
Sanremo: Eurobet, Globet e Intralot. In poche parole, chi volesse puntare 10 euro su uno tra
Modà e Mangoni avrebbe una
minima percentuale di rischio
e potrebbe portare una trentina
di euro o poco più. Chiaro che,
in base alle regole vigenti nel
campo delle scommesse, più si
punta a vincere e più si rischia
di perdere. Il massimo del rischio è costituito dagli Almamegretta. Puntando 10 euro alla
Eurobet (ossia all’agenzia che
paga di più la loro eventuale vittoria al Festival di Sanremo) si
porterebbero a casa 760 euro.
Ma, in questo caso, un eventuale successo sembrerebbe improbabile. Molto meglio puntare
su una “sorpresa controllata”.
Infatti se si volesse puntare su
qualche outsider, Elio e le Storie
Tese (quotati tra il 7 e il 7,50) potrebbero rappresentare la scommessa ideale. Questo perché, essendo coloro che hanno raccolto
i maggiori consensi tra giornalisti e addetti ai lavori, sono i
maggiori indiziati per ottenere il
consenso della giuria di qualità
che, lo ricordiamo, pesa per il 50
per cento. A proposito, l’altro 50
per cento riguarda il televoto, il
cui 25 per cento è già stato assegnato nella serata di giovedì,
mentre il restante 25 per cento
del televoto sarà attribuito questa sera. Insomma, i giochi sono
tutti ancora aperto. Elio e le Storie Tese, alla vigilia del Festival,
erano quotati dalle tre agenzie
di scommesse da noi interpellate tra il 12 e il 15. La loro esibizione, nonostante un piazzamento poco brillante nel televoto, li ha portati a scendere
di 5 e, in alcuni casi, di 8 punti.
In poche parole, qualora dovessero vincere, chi ha puntato su
di loro prima dell’inizio del Festival andrebbe ad ottenere una
vincita quasi doppia rispetto a
quella che porterebbe a casa chi
ci andasse a puntare qualcosa
oggi.
Romano LUPI
Globet
(di Sergio Tenuzzo, via San Francesco 69)
1)
2)
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5)
6)
7)
8)
9)
10)
11)
12)
13)
14)
Modà: 3,50
Marco Mengoni: 4,50
Chiara Galiazzo: 5,50
Annalisa Scarrone: 6
Elio e le Storie Tese: 7,50
Malika Ayane: 9
Raphael Gualazzi: 9
Daniele Silvestri: 25
Simona Molinari e Peter Cincotti: 25
Maria Nazionale: 35
Max Gazzè: 40
Marta sui tubi: 45
Simone Cristicchi: 50
Almamegretta: 65
Eurobet
(di Roberto Barillà, via Pietro Agosti 219)
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
11)
12)
13)
14)
Modà: 3,60
Marco Mengoni: 3,60
Chiara Galiazzo: 4
Annalisa Scarrone: 5,75
Elio e le Storie Tese: 7,50
Raphael Gualazzi: 8
Malika Ayane: 9
Daniele Silvestri: 26
Simona Molinari e Peter Cincotti: 31
Simone Cristicchi: 51
Max Gazzè: 51
Marta sui tubi: 51
Maria Nazionale: 67
Almamegretta: 76
Intralot
(di Sergio Mager, via Pietro Agosti 34)
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
11)
12)
13)
14)
Modà: 3
Marco Mengoni: 3,50
Chiara Galiazzo: 5
Elio e le Storie Tese: 7
Annalisa Scarrone: 7
Malika Ayane: 9
Raphael Gualazzi: 10
Daniele Silvestri: 25
Simona Molinari e Peter Cincotti: 25
Max Gazzè: 30
Simone Cristicchi: 40
Maria Nazionale: 40
Marta sui tubi: 50
Almamegretta: 60
*Le quote qui riportate sono aggiornate a ieri sera
e, nel corso di tutta la giornata di oggi, possono essere passibili di variazioni.
4
di Elena CASI
I
primi ospiti a salire sul
palco dell’Ariston nella
quarta serata sono stati
Gianmarco Tognazzi (figlio di Ugo), Danny Quinn (figlio di Anthony), Rosita Celentano (figlia di Adriano), e Paola Dominguin (figlia del torero
Luis Miguel e sorella di Miguel
Bosè), il quartetto che condusse
Sanremo 1989, il primo della gestione Aragozzini. Risate a non
finire nel rivedere le immagini di
quelle conduzioni. Chi c’era la ricorda come una delle conduzioni
più ‘faticose’ (per non dire terribili) della storia del Festival. Il
quartetto di facce nuove doveva
servire a “svecchiare il Festival”,
ma finì per far rimpiangere il
grande Pippo Baudo. A loro discolpa - va detto - il fatto che furono lanciati sul palco più difficile della tv come agnelli sacrificali: erano giovani attori, non
conduttori, e si trovarono a dover fronteggiare Sanremo e per
di più in quattro: roba da folli.
Ieri sera è andata quasi peggio
nel presentare il brano in gara,
ma siamo certi che facesse parte
del gioco.
Super ospite indiscusso della serata è stato Pippo Baudo che sul
palco del teatro Ariston ha ritirato il Premio Città di Sanremo.
Per ben tredici volte conduttore
della kermesse canora si è presentato con i capelli bianchi ed
è stato accolto da lunghi e sentiti applausi: una vera e propria
standing ovation.
Baudo, a distanza di dieci anni,
ha reincontrato pubblicamente
Luciana Littizzetto e le ha concesso ancora una volta un bacio,
esattamente come allora. Luciana, che mercoledi sera aveva
baciato Fabio Fazio, ha esclamato al pubblico divertito: “Ormai mi manca di baciare solo
Mollica”.
Littizzetto: ormai mi manca
di baciare solo Mollica
effetto. La platea è rimasta stregata dalla grandiosa esibizione,
regalando all’ospite una meritatissima standing ovation.
Ma le sorprese non sono finite
qui perché a stupire il pubblico
sanremese arriva Caetano Veloso, che da pochi giorni ha pubblicato anche in Italia “Abracaco”, il nuovo ed ennesimo cd
di una carriera meravigliosa.
Sul palco dell’Ariston Caetano
si è prima esibito da solo, con
la chitarra sulle ginocchia ed ha
letteralmente ammaliato il pubblico con la sua voce flebile e romantica. Poi splendida esecuzione di “Come prima” sulle
note di Stefano Bollani al pianoforte. Fabio Fazio, Mauro Pagani ed il loro staff si sono davvero impegnato per dare vita a
un festival realmente incentrato
sull’arte musicale. Non solo per
quanto riguarda i concorrenti in
gara, con la proposta della doppia canzone, ma anche e soprattutto per quanto concerne gli ospiti. Le passate edizioni sono
andate avanti a forza di idoli
dei teenager e affini, che magari
cantavano in playback e portavano a casa fior di compensi.
Stavolta la musica è stata davvero diversa, con nomi senz’altro meno altisonanti ma ben più
consistenti dal punto di vista
della sostanza e dello spettacolo
messo in scena.
In conclusione di serata, per la
gioia di grandi e piccini, arriva
anche il corvo Rockfeller e il suo
“braccio destro”, il ventriloquo,
Josè Luis Moreno vere e proprie
star della tv anni 80’.
Siparietto
simpatico
con
Rockfeller innamorato di Luciana che prova anche a baciare.
Lo spettacolo dell’altra sera ha
davvero lasciato il segno e siamo
certi ne sentiremo parlare ancora per molto molto tempo.
Spazio poi ad alcuni dei momenti che hanno fatto la storia del Festival. Baudo, con alle
spalle oltre cinquanta anni di
carriera televisiva, ha rievocato
la prima volta che ha visto il Festival -quando vinse Modugno i suoi inizi in tv e alcuni episodi
particolarmente eclatanti come
quando un signore minacciò di
buttarsi dalla balconata dell’Ariston in diretta, smentendo tute
le voci che ancora oggi vedono in
quell’eposodio una trovata studiata a tavolino.
Ancora sorprese all’Ariston con
l’arrivo del pluripremiato pianista e compositore jazz italiano
Stefano Bollani. Musica di gran
classe davvero!
Bollani ha all’attivo trenta opere pubblicate e svariate collaborazioni con nomi sia italiani
che internazionali. Tra queste rientrano ad esempio quelle con Irene Grandi e il trombettista Enrico Rava, suo mentore.
Una delle sue caratteristiche
principali è quella di interagire
molto col pubblico presente ai
suoi concerti e anche a Sanremo
ha voluto mantenere la tradizione. Bollani si è offerto cosí di
eseguire canzoni a richiesta, dietro suggerimento degli spettatori
in sala. Luciana Littizzetto ha
quindi attraversato la platea per
raccogliere spunti.
Il pianista ha accontentato tutti
con un gustosissimo medley di
cinque canzoni agli antipodi
l’una dall’altra: ‘Imagine’, ‘Volare’, ‘Papaveri e Papere’, ‘Una
terra promessa’ e ‘Non mi dire’.
Inutile dire che la performance
ha messo in luce lo stratosferico
talento di questo musicista, in
grado di improvvisare dal nulla
un mix di pezzi completamente
diversi. Non che sia esattamente
il primo venuto, ma vedere all’opera un tale genio fa comunque
La famiglia Bongiorno
con la statua di Mike
D
opo aver fatto parlare tanto di se stasera all’interno di
Sanremo Story, penultima serata del Festival, è
stata inaugurata la statua dedicata a Mike Bongiorno. Un
evento nell’evento, che ha visto la partecipazione di tutta
la famiglia del presentatore, la
moglie Daniela Zuccoli ed i figli Leonardo, Nicolò e Michele
Pietro Filippo. Al loro fianco
ovviamente il presentatore di
questa edizione della kermesse
Fabio Fazio e l’assessore Antonio Fera, in rappresentanza
dell’amministrazione comunale.
Proprio il membro della giunta
ha avuto un ruolo determinante nel portare a termine
questo progetto, a costo zero,
in quanto ogni spesa è stata affrontata generosamente dalla
famiglia del presentatore,
scomparso l’8 settembre 2009 a
Monte Carlo. Questa effige che
rappresenta una delle colonne
della televisione italiana è stata
posizionata in via Escoffier
all’angolo con corso Matteotti,
nel salotto di Sanremo, a pochi
passi dal teatro Ariston dove
per una settimana di tantissime edizioni, Bongiorno era di
casa a Sanremo. Infatti, Mike
aveva all’attivo ben 11 edizioni
di questa kermesse quando si è
spento.
Da stasera la statua dedicata a
Mike Bongiorno sarà visibile a
tutti ed in tantissimi si sono accalcati dietro alle transenne per
assistere alla cerimonia. Unica
ma gravissima nota stonata il
fatto che non sia stata minimamente citata la città di Sanremo e la sua amministrazione,
nonostante vi fosse un rappresentante proprio lì, se vogliamo
una caduta di stile.
Questa statua nei suoi 2 metri circa, per oltre 2,5 quintali
di bronzo rappresenta il Mike
‘presentatore’, con in mano
una cartellina ed il suo motto
più celebre ‘allegria’. Si tratta
di una scultura unica nel suo
genere ma non la sola, infatti,
in Italia ne sono state donate
altre alle località legate alla vita
di Bongiorno, ma ognuna di
queste raffigura Mike in modo
diverso. Nell’ottica dell’amministrazione questa effige rappresenterà anche un monumento alla memoria di una
persona che ha consacrato il
Festival, permettendone il successo col passare delle edizioni
e per questo era giusto che vi
fosse un ricordo tangibile nel
centro della città. Di riflesso e
certamente non di meno, c’era
la necessità anche di fornire ai
turisti un qualcosa che richiamasse al ‘mondo’ che ruota intorno al Festival, in quanto i riferimenti ad esso nel resto della
città sono pressoché assenti.
5
LUNEDÌ 11 FEBBRAIO
ROYAL HOTEL SANREMO
Personaggi Premiati:
Sandra Bemporad
Mara Maionchi
Marinella Venegoni
Rocco Papaleo
Massimo Morini
Giuria:
Mario Luzzatto Fegiz
Marino Bartoletti
Marco Molendini
Marco Mangiarotti
Dario Salvatori
Con la partecipazione di:
FRANCO FASANO
Presentano:
Ilio Masprone
Giorgia Moschini
In collaborazione con
Media partner
GIORGIA MOSCHINI
Soc. Coop ARTE&TURISMO - Sanremo
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Primo Maggio,
Morini gongola
galato una serie di bellissime inquadrature. Con la
vittoria di Antonio Maggio al 63mo Festival di
Sanremo Morini incassa
due record: la prima vittoria di un artista da lui di-
retto come direttore d’orchestra (per sei cantanti
vittoriosi Morini è stato
“solo” direttore tecnico)
e la prima volta che un
membro dei Buio Pesto si
è esibito sul palco dell’A-
riston. Il musicista genovese ha infatti cantato per
due sere consecutive una
piccola frase del ritornello
di “Mi servirebbe sapere”
accompagnandola con la
sua inimitabile mimica
facciale. Un piccolo show
nello show che gli è valsa
l’attenzione del pubblico
sanremese e una valanga
di commenti positivi sui
social network: “Spettacolare il direttore d’orche-
LE BALENE
’aveva
promesso e ce l’ha
fatta anche stavolta. Dopo il
vasetto di pesto, la lavagna, il gufo con gli occhiali e il mappamondo, il
maestro Massimo Morini
si è presentato sul podio
a lui riservato sul palco
dell’Ariston con una gigantesca moneta da zero
euro: “Quello che ci ritroviamo in tasca a fine giornata” spiega lui con un’espressione tragicomica. In
realtà tutti gli strampalati oggetti che ogni anno
porta al Festival, ingaggiando una sua personalissima e goliardica sfida
con il regolamento, sono
riferimenti alla tournée
dei Buio Pesto, la sua rock
band dialettale che in Liguria fa il tutto esaurito
con scatenati concertispettacolo nelle principali
città della regione.
La moneta misurava 80
cm di diametro per poter
essere nascosta nella custodia della grancassa e
passare così inosservata.
In realtà tra i “complici”
di Massimo c’era anche il
regista del Festival, Duccio Forzano, che gli ha re-
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stra!”, “Adoro il tipo che
fa “mipiacerebbesapere”
in falsetto”, “Da stasera
nuova moneta in commercio, lo zero euro di Massimo Morini”, per citarne
alcuni. Per la felicità il suo
ultimo “mi piacerebbe…”
è terminato in “… vincere!”, ma in pochi se ne
sono accorti. Niente rubrica “Tempo Massimo”
ieri sera perché troppo
preso dai festeggiamenti.
Ma dalla Pignese dove è
andato a brindare alla vittoria dell’ex Aran Quartet
ci ha raccontato un piccolo “dietro le quinte”:
“Ero nel backstage mentre suonava Bollani e per
scrupolo ho chiesto che
mi venisse sistemato il microfono ad archetto che
mi serviva per cantare il
ritornello: se Antonio avesse vinto sarei stato già
pronto, in caso contrario
avrei avuto tutto il tempo
di togliermelo. Un tecnico
si è avvicinato e ha cominciato a sistemarmi, io l’ho
ringraziato dicendo che
era sempre meglio essere
previdenti, lui si è bloccato, ha sorriso e mi ha
detto: “Non è una precauzione, hai proprio vinto”.
8
Pronostici dalla Sala Stampa
C
resce l’attesa per la finalissima di questa sera della 63’
edizione del Festival e cresce la curiosità di sapere chi
sará il vincitore. Il popolo del televoto di divide nettamente con quello del web che vorrebbe la vittoria di Elio
e le Storie Tese al momento neanche sul podio della classifica generale. Ma cosa pensano i colleghi della carta stampata che seguono
da anni il Festival? Il netto favorito in sala stampa è decisamente
Raphael Gualazzi. Un Sanremo già l’ha vinto: nel 2011 nella categoria Giovani con il brano “Follia d’amore”. Vincere nella categoria dei Campioni potrebbe essere la giusta consacrazione per questo giovane cantautore che è anche un pianista di grande qualità.
Il brano “Sai” (Ci basta un sogno) è raffinato, originale ed emozionate. Potrebbe piacere alla giuria di qualità, alla stampa piace
moltissimo e il televevoto del pubblico da casa gli ha regalato un
provvisorio quinto posto. Insomma, le premesse per la vittoria ci
sono tutte. “A mio avviso vince Gualazzi” dice Federico Vacalebre
(Il Mattino), anche secondo Andrea Spinelli (Resto del Carlino/La
Nazione e Il Mattino), Gualazzi sará il vincitore di questa edizione
sanremese.
“Vincerà Gualazzi - dice Andrea Tommasi (Tv Sorrisi e Canzoni) Io peró farei vincere Maria Nazionale perché è l’unica “nota contro” in questo Festival”.
Secondo Paolo Giordano (Il Giornale) se la giocheranno Gualazzi e
di Elena CASI
i Modá e dello stesso avviso è anche Massimo Giletti, che ha seguito
parte della quarta serata dalla sala stampa,: “i possibili vincitori saranno i Modá o Gualazzi”.
Non ha dubbi invece Dario Salvadori, giornalista e noto critico musicale di Rai Uno che dice: “Questo Festival lo vincono i Modà!”.
I Modá potrebbero essere proprio i più svantaggiati dalla presenza,
quest’anno, della giuria di qualità. Perché i ragazzi vanno fortissimo tra i giovanissimi e sul web, tanto che sono, con Elio e le Storie
Tese, i superfavoriti dal pubblico social di Facebook e il televoto è
da sempre un loro punto di forza. È la storia a dirlo: il primo anno
che si sono presentati a Sanremo in coppia con Emma erano semisconosicuti agli addetti ai lavori, ma avevano un grande seguito di
fan e infatti si sono piazzati secondi. L’anno successivo la canzone
scritta da Francesco Silvestre (leader del gruppo) per Emma ha
addirittura vinto. La loro canzone, “Se si potesse non morire” però
potrebbe non risultare interessante,soprattutto il testo alla giuria di
qualitá il cui vota pesa comunque per ben il 50%.
Nella classifica provvisoria al momento si trova al primo posto
Mengoni: “Credo vincerá lui - spiega Sabrina Bonalumi (Gente) Credo abbia dato una grande prova di crescita e bravura in questo
Un tempo piazza Colombo invasa da tv
e radio, ieri sera c’era solo un gruppo
di sudamericani che vendeva i suoi cd
N
egli anni ‘80 Piazza
Colombo, durante
la settimana del
Festival, era affollata dagli stand delle radio e
delle televisioni private. Per
attraversare la piazza a piedi,
come tutti i sanremesi possono
ricordare, necessitavano cinque minuti di orologio dalla
tanta gente che c’era. Questa
sera, a due ore dall’inizio della
quarta e penultima serata,
piazza Colombo era semi deserta (vedi foto sotto) e ad animare l’atmosfera c’era solo un
gruppo di musicisti sudamericani (vedi foto principale), con
abiti tradizionali, che proponevano brani della loro cultura vendendo cd.
Tutto questo rappresenta alla
perfezione il cambiamento
subìto negli ultimi 20- 25 anni
dal Festival di Sanremo. I
primi segnali ci sono stati tra
Sanremo. A me personalmente peró piace molto Malika”.
“Anche a mio avviso vincerà Mengoni - fa eco Simona Voglino (Libero) - A me personalmente invece farebbe molto piacere se vincesse Cristicchi oppure Elio e le Storie Tese.
Di avviso diverso invece Francesco Vicario, collega della Bonalumi
a Gente:”Credo che vincerá Annalisa - spiega - almeno interpretando un pò gli umori della gente. A me farebbe piacere che vincesse
Silvestri, mi è piaciuto moltissimo”.
Ed Elio e le Storie Tese? Sono loro i vincitori sul web di questo Festival. La loro qualità di musicisti, oltre che di intrattenitori, è universalmente riconosciuta. In più “La canzone mononota” è un vero
colpo di genio: un raffinatissimo gioco musicale costruito solo “sul
giro di do”, l’accordo alla base di tutte le canzonette pop. Il testo
poi è pieno di spunti satirici e citazioni musicali: da Bob Dylan a
Mina con Tintarella di luna. Il dubbio è: sarà troppo per gli standard “classici” di Sanremo?
“Credo che potrebbero vincere - dice Antonella Viale (Mentelocale.
it) - ho letto su internet che si sono creati diversi gruppi su Facebook e Twitter che inneggiano al”ribaltone” dell’uso dalla classifica
provvisoria - prosegue la Viale - Questi ragazzi domani voteranno
in massa per il gruppo”.
L’attesa è quasi terminata. Questa sera sapremo se i pronostici sono
stati azzeccati o meno.
il 2002 ed il 2007 quando la
presenza in strada di postazioni di radio e tv private è diminuita ogni anno di più, fino
ad arrivare alla situazione attuale. Complice sicuramente
la crisi economica che ha portato le emittenti a non potersi
più permettere trasferte e costi per personale ed attrezzature. Il cambiamento del
mondo dell’informazione legato al Festival segue a pari
passo quello dell’informazione generale. Ma è anche un
po’ cambiato il mondo dello
spettacolo e l’interesse per il
Festival che, pur rimanendo
uno dei principali punti di riferimento dello spettacolo,
viene vissuto in maniera diversa.
Anche il rapporto dei fans
verso i cantanti non è più
lo stesso. Mentre infatti un
tempo gli artisti venivano in
qualche maniera “mitizzati”
oggi vengono visti meno distanti e più accessibili. I fans
ormai possono twittare con i
loro beniamini, che non disdegnano di rispondergli attraverso i social neetwork per avere un contatto diretto con il
pubblico. E’ quindi diminuita l’emozione di vedere, seppur da lontano, un cantante
mentre esce dall’albergo o entra all’Ariston. Lo testimonia
anche il bassissimo numero
di persone assiepate all’ingresso artisti dell’Ariston in
via Roma.
La speranza comunque è che,
anche se è utopia pensare di
tornare agli anni ‘80, Sanremo
possa riacquistare un po’ del
suo fascino “di strada”, altrimenti il Festival è destinato
negli anni a diventare solo
un evento televisivo e sempre
meno vissuto dalla città.
Sito Web RAI
G
razie ad un software semantico in
grado di comprendere automaticamente il significato dei testi, Expert System ha sviscerato i contenuti delle 36 canzoni (28 dei
big e 8 dei giovani) che competono sul Palco dell’Ariston, facendo emergere sostantivi, aggettivi e verbi più frequenti e
altre curiose relazioni tra concetti. Ha inoltre confrontato le
parole principali scelte dai big
per le loro canzoni con quelli
più rilevanti dei brani dei giovani, e ha fatto un paragone generale con le canzoni delle ul-
time edizioni del
Festival, dal 2004 ad
oggi. Considerando tutti i brani
di quest’anno, amore vince su
tutti i sostantivi: compare ben
30 volte (ad es. “l’amore non
segue le logiche” e “amore fai
tesoro di ogni tuo respiro”) in
13 canzoni diverse. Con frequenza molto simile ad amore
si ritrova parola, poi inferno (22
volte, ma solo nella canzone di
Elio & le storie tese, “Dannati
forever”, è ripetuta 20 volte), ci-
LE CURIOSITÀ SULLE
PAROLE DI SANREMO
9
GRAZIE AD UN SOFTWARE SEMANTICO IN GRADO DI COMPRENDERE AUTOMATICAMENTE IL SIGNIFICATO
DEI TESTI, EXPERT SYSTEM HA SVISCERATO I CONTENUTI DELLE 36 CANZONI CHE COMPETONO SUL PALCO
DELL’ARISTON, FACENDO EMERGERE SOSTANTIVI, AGGETTIVI E VERBI PIÙ FREQUENTI E ALTRE CURIOSE RELAZIONI
tato più spesso di vita (19), canzone (18), felicità (17) e mondo
(17). A pari merito, con 16 ricorrenze, troviamo tempo e
sole, dunque sogno (13), colpa
(12), senso e prova (11 volte ciascuno). Sostanzialmente bene e
male si bilanciano, con un piccolo distacco di male che ricorre 3 volte in più. Morire e
paura non risultano tra i termini principali, ma ricorrono
ugualmente, 10 volte ciascuno.
I principali sostantivi presenti
nei testi delle canzoni di Sanremo 2013
Con la stessa importanza risultano anche occhio e uomo,
e poco meno mare, stella e
strada. Di mamma si parla
solo 7 volte, così come di mani,
mentre amico, spazio, respiro,
Dio, silenzio, gente, saio, sorriso, bellezza, acqua e bocca registrano 6 occorrenze. Tutto supera niente abbondantemente,
invece mai e sempre sono meno
distanti. Le canzoni parlano più
di oggi, meno di ieri, quasi assente domani.
A Sanremo 2013 gli aggettivi
sembrano poco incisivi: il più
frequente è il generico bello
(ad es. “se ti fanno mettere una
bella tuta blu” oppure “dietro i
bei discorsi”) ripetuto 14 volte
in 9 canzoni diverse, quasi tutte
dei cantanti big. Mio batte tuo:
è presente in oltre 22 canzoni,
mentre tuo solo in 9.
Dopo essere e avere domina
il verbo potere (88 volte in 21
canzoni, ad es. in “Se si potesse
non morire” dei Modà e “Scintille” di Annalisa Scarrone),
poi sapere (60), fare e volere (44
ciascuno) e dire (38). Seguono
poi due verbi che riguardano
la sfera personale, sentire (31)
e lasciare (30). Sentire è impiegato spesso con il significato di
provare una sensazione, come
“non soffro se mi sento solo”
o “non ti senti sicura”; lasciare
compare in strofe come “lascia
stare, dai ti offro il gelato” oppure “lascia di te, come in uno
scherzo a carnevale, la curiosità
di non capire”. Fare male, un
verbo con forte accezione negativa, è citato 28 volte in 3 canzoni, più di venire (27), cambiare (24) e vivere (23).
Quando
si usa cambiare il senso è generalmente positivo/propositivo, ad es. si parla di cambiare
il mondo o di cambiare le cose.
Verbi che riguardano esplicitamente l’affettività, come soffrire, amare (questi due quasi
a pari merito) e baciare, sono
invece meno frequenti. Infatti,
pur essendo amore il sostantivo
preferito, il verbo amare appare
solo 17 volte, dietro ad altri 15
verbi in elenco.
Tra i testi dei big e dei giovani
in gara in questa edizione emergono alcune differenze, ad es. in
relazione ai verbi: i giovani richiamano più spesso fare male
(25 volte in 2 canzoni) addirittura più di avere. Inoltre, rispetto ai big, usano più spesso i
verbi legati alla sfera sentimentale, come baciare, sentire e amare, mentre i cantanti più esperti prediligono potere, sapere, volere e fare. Amore e inferno, citati rispettivamente 26
volte in 10 canzoni
e 22 volte in 3 canzoni, sono in
cima
alla
lista dei
sostantivi nei testi dei big, mentre per i giovani sono in testa
parola e male. Infine i giovani
sembrano meno possessivi: usano maggiormente tuo rispetto
a mio (al contrario dei big).
I principali termini presenti
nelle canzoni dei big (a sinistra,
in blu) e dei giovani (a destra, in
rosso) a Sanremo 2013
Riprendendo i testi delle canzoni proposte tra il 2004 e il
2012, si nota una maggiore
enfasi sul tema dell’amore e
dei sentimenti: a differenza
di quest’anno, amare era tra i
verbi principali, insieme a sentire (ad es. “sentirsi un pallone perso”, “sentirsi fragile”,
“sentire il desiderio”). Amore e
cuore erano rispettivamente al
primo e al terzo posto dei nomi
più citati: tuttavia, mentre amore ha retto anche in questa edizione, cuore è scivolato
verso il basso della lista, con
solo 10 citazioni in totale. Nelle
passate edizioni erano inoltre
molto presenti concetti come
vita, mondo, notte, musica e
cielo. Negli anni scorsi gli aggettivi più usati erano
grande e bello, non
mostrando
grandi differenze rispetto
al 2013. Al
top dei luoghi più citati
si collocava
l’Italia,
mai citata
nel 2013.
“Da una prima analisi semantica, emerge chiaramente che
anche quest’anno i testi del Festival, così come quelli dal 2004
in poi, non contengono neologismi o parole entrate di recente nel vocabolario” dichiara
Marco Varone, Presidente e
CTO di Expert System. “Sembra quasi che il gergo delle canzoni di Sanremo resti immutato nel tempo e non rifletta l’evoluzione della nostra lingua,
che invece cambia e si arricchisce continuamente, come è evidente in altri contesti meno
“conservatori” di questo.”
10
Lettera aperta
dietro le quinte
Non tutto il talent
finisce al Festival.
Filo diretto con
Stefano Maiuolo,
candidato
al Festival senza
fortuna, ma
approdato
a New York
per ricominciare
con le sue gambe
un nuovo percorso.
Spronato
dai diecimila fans
che ha in rete.
C
osa vuoi dirci dell’esperienza Sanremo?
E mentre va in onda
la diretta del Festival, che ne è del tuo percorso
personale da artista emergente?
Iniziamo col dire che Sanremo è
.... Sanremo, ma tutto ciò è abbastanza inutile dal momento che
rimane, in ogni caso, una delle
diverse possibilità che giovani e
“big” abbiano di fare ascoltare
la propria musica e di tentare il
successo nel panorama musicale
italiano.Nel 2012 ho partecipato
alle selezioni di Sanremo Giovani
con il brano “La tragica verità’”.
Grazie al voto popolare espresso
su Facebook, sono rientrato tra i
30 artisti su 1.600 proposte, che
si sono esibiti al Sanremo Social Day. Nel 2013 ho presentato una canzone più orecchiabile e adatta, perché racconta la
condizione sociale in cui viviamo
oggi, in modo non polemico ma
ironico e realistico... Non e’ andata... certo questa volta il giudizio del WEB non era previsto!
Nel frattempo, ho continuato a
vivere di musica e per la musica,
a comporre musica e testi, registrare provini, arrangiare, affinando in modo naturale e spontaneo il mio stile, sia nei testi che
nella musica e negli arrangiamenti. Non mi sono lasciato scoraggiare ne’ distogliere dal mio
obiettivo, non avrei potuto ne’
voluto, perché sono “fatto” di
musica... E quando meno me l’aspettavo, si e’ dischiusa davanti
a me una diversa possibilità: una
strada certo ancora lunga da percorrere, ma di una vastità da far
perdere il fiato!Come spesso accade, le strade piu importanti
nella vita si svelano sotto l’apparente casualità delle coincidenze.
Ad aprile dello scorso anno, un
amico mi propone di scambiare
la mia casa di Roma con quella
di una ragazza di New York per
qualche settimana. E’ una cosa
molto insolita qui in Italia, ma
negli Stati Uniti si usa spesso.
Visitare New York e’ sempre
stato più di un sogno per me. Un
luogo al quale sentivo di appartenere più di quanto mi riuscissi
razionalmente a spiegare..... Insomma, ho accettato e ho trascorso quattro meravigliose settimane nella città che non dorme
mai, in un appartamento sulla
Prima Strada affacciato su Brooklyn. All’ inizio mi sono nutrito
delle mille sfumature della città,
di quel misto di malinconia, bellezza e speranza che è propria
dei tramonti su Manhattan. Non
mi aspettavo nulla, e così facendo
incontravo molto. Un giorno
mi trovai alla Steinway vicino
a Central Park, dove è possibile
suonare quei meravigliosi pianoforti in piccole salette private.
Credo di essere rimasto lì a suonare per ore. In chiusura, il direttore della Steinway mi viene delicatamente e gentilmente a “buttare fuori”, mi fa i complimenti,
e mi parla del locale di un suo amico al Greenwich Village, un
night bar su Bleeker Street dove
vari artisti si esibiscono a rotazione. Il giorno seguente vado
ad incontrare l’amico di Bleeker
Street, che mi ascolta e mi propone di suonare lì per un paio di
giorni a settimana. Facevo repertorio internazionale, e ogni tanto
ci infilavo in mezzo una mia canzone in italiano... nessuno capiva
nulla ma sembravano apprezzare. Un giorno si presenta da
me un italo-americano che mi riempie di complimenti per un mio
brano in Italiano (“Guardami”),
e mi dice che secondo lui ho uno
stile che in inglese funzionerebbe
moltissimo. Mi propone di lavorare insieme alla traduzione del
testo. Tra una birra e l’altra, il
testo viene fuori in modo veloce
e spontaneo, tanto che “Guardami” “diviene naturalmente
“Look at me”, la “mia” canzone,
di cui la versione italiana diventa
solo una matrice ispirativa. La
LE BALENE
di Tiziana PAVONE
canzone ha successo, piace moltissimo ! Quando la suono al locale, la gente la impara istantaneamente, la canta, la ricorda, mi
chiede dove si puo’ acquistare....
! Una sera, un importante “producer” americano si trova ad ascoltare il brano, mi contatta e mi
da un appuntamento nel suo ufficio su Times Square. Gli sono
piaciuto moltissimo, mi ha ascoltato e ha mandato altre persone ad ascoltarmi senza che io
ne sapessi nulla, “scouter di major” discografiche. Mi ha chiesto
se avessi abbastanza brani per
un disco da far uscire in primavera inizialmente solo su “iTunes” , con brani in italiano e in
inglese. Il disco sara’ sostenuto in
promozione dalla sua struttura
(che opera con tutte le multinazionali della musica) e dai “social network”, per poi fare un
contratto con una major per le
produzioni successive. E’ un percorso alternativo che pero’ mi
convince, mi stimola, mi diverte,
e mi lascia completamente libero
... chissa’ se un giorno non mi ritrovero’ a ringraziare Sanremo
per non avermi preso in considerazione. Ora lavoro sodo per l’uscita delle mie canzoni su “i Tunes” e in questo percorso, mi segue il mio produttore artistico,
Claudio Zitti (su etichetta Insani
Logoritmi), musicista di rilievo
nel panorama musicale italiano,
che crede in me più di ogni altra
persona e che circa 20 anni fa ha
scoperto Daniele Silvestri dandogli la possibilità di intraprendere questo lavoro meraviglioso
che è la MUSICA. D’altronde
quelli della mia generazione sono
figli della globalizzazione e della
rete, quindi sono certo che oggi
grazie a internet possiamo arrivare in tutto il mondo, mentre
Sanremo rimane un meccanismo esclusivamente mediatico e
televisivo targato Italia.
Stefano
Maiuolo
Nasce a Soveria Mannelli (CZ) il 16 Gennaio
1991.
La musica è una costante sin dai primi
mesi di vita e all’età di
7 anni partecipa alla
41° edizione dello Zecchino d’Oro con la canzone “Batti 5”.
Inizia a studiare Pianoforte e Composizione
presso il Conservatorio di Vibo Valentia.
Nel 2009 partecipa alla
9° edizione di “Amici”
e si trasferisce a Roma.
Nel 2010 pubblica il
suo primo Cd
“La mia musica sei tu”.
Nel 2012 partecipa a
Sanremo Social e su
1.600 video caricati su
internet, entra nei 30
cantanti scelti dal web
e si esibisce al “Sanremo Social Day”.
Attualmente frequenta
il corso di laurea in pianoforte presso il Conservatorio di S. Cecilia in Roma e la musica
continua ad essere una
costante nella sua vita,
tra studio e concerti .
Dopo un percorso di riflessione e di crescita,
Stefano oggi è un Cantautore.
11
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BUNGARO
A SANREMO
di Tiziana PAVONE
N
ell’anno in cui si esalta
l’eccellenza
della canzone d’autore a Sanremo una
presenza speciale è quella di Bungaro, che ha scritto un brano per
Chiara.
E’ ormai noto il suo importante
ruolo nella musica, come Autore
e cantautore tra i più raffinati: incanta la critica e seduce artisticamente i colleghi in modo sempre più incisivo, senza fare altro se non musica. Produce. E si
assicura da sempre che la voce
al femminile goda di buona salute. in nome di questo ha curato
per lungo tempo progetti confluiti poi al Festival di Sanremo per
tenere alto il livello della qualità.
Senza mai smentirsi, ha ottenuto
un successo dietro l’altro. Con coerenza, e non solo. Bungaro ha
molte qualità e ha dimostrato nel
tempo una certa coerenza. Ha dimostrato soprattutto che lui è
nato per stare dentro la musica.
Corpo e anima. Aveva ragione,
quando con tenacia è andato avanti, non si è abbattuto per tutte
le delusioni vissute agli inizi della
carriera. Conoscerlo di persona è
una fortuna, perchè Tony, questo il vero nome di Bungaro, possiede una creatività intelligente,
mai pedante, delicata, mai leziosa, eclettica, mai superficiale,
energetica, mai chiassosa, una
creatività tutta “femminile” che
come la sua musica è sempre più
apprezzata sulla scena musicale italiana e internazionale. Ha vinto
4 premi della critica in diversi festival di Sanremo, sia come autore che come cantautore. La sua
ultima partecipazione a Sanremo
come autore risale al 2010 con “Il
Mare Immenso” scritta per Giusy
Ferreri; quella come cantautore risale al 2004 con “Guardastelle”, premio “miglior musica”,
in seguito reinterpretata da Youssou N’dour e Daniela Mercury.Si,
lui è proprio l’anima femminile
della canzone d’autore. La sensibilità di Tony si esprime da sempre al meglio nei testi e nelle melodie prestati alle voci femminili.
Ci fosse bisogno di ricordarlo,
tra queste voci figurano: Fiorella
Mannoia, Ornella Vanoni, Antonella Ruggiero, Giusy Ferreri,
Petra Magoni, Paola Cortellesi,
Donatella Finocchiaro, Nicky Nicolaj, Chiara Civello, Patrizia Laquidara, Pilar, Emma Marrone,
Cixi, Paula Morelenbaum (Brasile), Daniela Mercury (Brasile),
Tinkara (Slovenia), Ana Carolina
(Brasile), Malù (Spagna), Miùcha
Buarque de Hollanda (Brasile). Il
suo talento prestato agli artisti italiani ed internazionali. è un’altra sopresa della sua guadagnata
carriera.Le collaborazioni di Bungaro infatti, sono molteplici nel
vastissimo panorama musicale,
annoverando tra queste: Neri
Marcorè, Rocco Papaleo, Paolo
Buonvino, Ambrogio Sparagna,
Valerio Scanu, Massimo Ranieri,
Gianni Morandi, Marco Mengoni; Ivan Lins (Brasile), Youssou N’dour (Senegal), Jaques
Morelenbaum (Brasile), Omar
Sosa (Cuba), Ian Anderson dei
Jethro Tull (UK), Franck Tortiller (Francia). Bungaro ha scritto
per tante voci,, ma anche per sè.
E dopo il disco ARTE, è appena
uscito con un altro disco eccellente, “Il valore del momento”,
che è esattamente il quinto album
di Bungaro, e contiene alcune di
queste perle scritte per le più belle
voci della scena italiana. Il titolo
dell’album ha un duplice signi-
Il DISCO
Come “la pioggia
che si sposa
al vento”
Da Martedì 22 Gennaio in rotazione radiofonica “Come la
pioggia che si sposa al vento”
secondo singolo di Bungaro tratto dal suo ultimo lavoro “Il Valore Del Momento”.
Un album dal respiro internazionale, degna sintesi del percorso artistico del cantautore
pugliese. “Come la pioggia che
si sposa al vento” è stata inizialmente scritta pensando a Malika Ayane. Per gli strani percorsi della vita e della musica il
titolo è rimasto inedito fino ad
oggi. Il brano è stato scritto da
Bungaro e Cesare Chiodo e si
avvale di Paolo Buonvino alla
direzione degli archi (colonne
sonore di Romanzo Criminale,
l’Ultimo Bacio, Caos Calmo,
e archi per Jovanotti, Carmen
Consoli, Negramaro, Fiorella
Mannoia, Elisa).
cantante dotato di grande tecnica
che mette totalmente al servizio
dell’interpretazione e che, come
tutti i migliori cantanti, nasconde
dietro a una grande naturalezza.
Bungaro reinterpreta in modo
molto personale le sue canzoni.
In un certo senso, se ne riappropria, dando loro nuova linfa, lasciandosi sorprendere da sfumature ed emozioni sempre nuove.
Attualmente Bungaro è impegnato alla promozione del singolo
“Come la pioggia che si sposa al
PER L’ANIMA DELLE DONNE
vento”, che prevede l’uscita del
videoclip per i primi di Marzo. Di
recente ha voluto prestare nuovamente le sue doti autorali nel
disco di Petra Magoni “Musica
Nuda” con il brano “Lirica lirico” e, come dicevamo all’inizio,
in quello di Chiara Galiazzo, vincitrice dell’ultima edizione di X
Factor e nel cast dei Big di Sanremo 2013, con il brano “Trasparenze”. Bungaro è oggi un artista
tutto nostrano di cui andar decisamente fieri.
Chiara
ficato. Il primo fa riferimento al
denominatore comune delle liriche delle canzoni: sono tutti “momenti” che simboleggiano pezzi
di vita, apparentemente fuggevoli
ma al tempo stesso di cruciale importanza, proprio come fotografie
che immortalano i piccoli grandi
eventi delle nostre esistenze. Ogni canzone de Il Valore Del Momento racchiude in sé un mondo
fatto di percezioni, di emozioni, di
profonde intuizioni sulle declinazioni degli stati d’animo. Tutte insieme costituiscono un mondo sognante ma allo stesso tempo ben
radicato nella realtà, in quel tessuto di vita quotidiana su cui s’in-
nesta spesso la poesia delle storie
e delle vicende umane. Bungaro è
capace di cogliere quelle sfumature, quella poesia, con la maestria dei grandi cantautori. Ed è
proprio su quest’ultima parola
che Il Valore del Momento assume il suo secondo e non meno
importante significato: rappresenta il “momento” in cui Bungaro ha deciso di far conoscere
al pubblico la sua vera dimensione artistica, quella di cantautore. Quella di un artista che, oltre a scrivere bellissime canzoni
per altri, di queste canzoni è anche un interprete formidabile, sofisticato, ironico, mai banale; un
16
-PALAFIORI-
Il timidissimo Gualazzi
si esprime con la musica
“Si fa prima a suonare che a parlare”
R
aphael Gualazzi,
quinto nella classifica provvisoria,
mette d’accordo
giuria popolare e giornalisti. Faccia da bravo ragazzo,
tanto studio e gavetta che gli
hanno permesso di essere in
grado di presentare nel suo
nuovo album un repertorio eclettico e multiforme dove affronta diversi generi musicali,
riportando i tanti colori del
suono senza avere delle barriere.
Timidissimo solo in conferenza stampa “Si fa prima a
suonare che a parlare” dice,
non pare vero che possa essere così esplosivo sul palco, la
canzone per lui è proprio un
modo di esprimersi ed esternare i suoi sentimenti.
Riceve tanti complimenti dai
giornalisti che gli chiedono
cosa si aspetta da questo Festival: “Sono molto lusingato
dai complimenti e stimolato a
fare di meglio. Non mi pongo
domande sulla classifica o sui
vincitori, siamo tutti vincitori,
soltanto per la gioia di essere
qui”.
I suoi testi scivolano come
poesia messa in musica, ma
come ci riesce?
“La lingua italiana è la stessa
musica e poesia. Ho fatto
la mia gavetta
– continua ho suonato in tanti posti, ho conosciuto
tante
persone,
ma per un autore è fondamentale la condivisione
per l’arricchimento
personale e profes-
sionale” Figlio d’autore il padre è stato musicista degli Anonima Sound: “Da mio padre ho imparato
ad ascoltare
vari tipi di
musica, da
Verdi alla
musica
metal.
Donati alla città 5 nuovi
defibrillatori:
a consegnarli
Nella prima parte del mio
percorso mio padre mi ha seguito come fosse un manager
anche se ha sempre cercato di
convincermi a non fare il musicista, poi la mia passione lo
ha convinto”
La conferenza termina nel
modo migliore, spunta una
tastiera e Gualazzi ci fa assaggiare un pezzo del suo
nuovo album. Ad aprile
inizierà il suo tour internazionale
D
a oggi la città di Sanremo dispone di 5
nuovi defibrillatori.
A consegnarli è stata
una madrina di eccezione Lorella Cuccarini, socio fondatore
e testimonial dell’Associazione
“Trenta Ore per la Vita Onlus”.
La donazione è avvenuta questo
pomeriggio alla presenza di numerose associazioni di volontariato, il sindaco Maurizio Zoccarato, il vicesindaco Claudia Lolli
e il direttore sanitario dell’Asl imperiese Eliano Delfino presso la
sede della Federazione Operaia.
Proprio da Sanremo infatti ha
preso il via oggi l’iniziativa ‘Mantieni il ritmo del cuore’ patrocinata dal Comune di Sanremo
con una tavola rotonda dal titolo
‘Un’epidemia silenziosa: 70mila
vite da salvare’. L’iniziativa è una
due giorni finalizzata ad accrescere la consapevolezza dei cittadini su come agire in situazioni di
emergenza per tentare di salvare
una vita. Fino a domani in città ci
saranno alcuni gazebo informativi dalle 10 alle 20 a disposizione
dei cittadini per avere informazioni sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare e l’uso del
defibrillatore.
I cinque defibrillatori saranno posizionati nei prossimi giorni: alla
Foce, sull’Aurelia in zona Bussana, alla Pigna in via Palma e
due di questi verranno posizionati all’interno di due auto della
Polizia Municipale che saranno
collegate con il 118.
Il sindaco Zoccarato nel suo intervento ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa ricordando
il malore occorso nei giorni scorsi
ad un cineoperatore proprio nella
sala stampa del Festival all’Ariston Roof dove il pronto intervento dei medici e degli operatori
sanitari presenti è stato decisivo.
Ultima magica serata
al Victory Morgana Bay
Il ricco calendario di ospiti ed appuntamenti che si sono avvicendati approda domani allo spettacolo internazionale Cat Show, a
cura della Big Mama Event, già protagonista di eventi mondani.
Questa sera l’ultima magica notte del Victory Morgana Bay per
il Festival di Sanremo, edizione 2013. Un classico sempre attesissimo che offre agli addetti ai lavori ed a tutto il pubblico la possibilità di festeggiare in grande stile la notte conclusiva della settimana più lunga dell’anno. Il ricco calendario di ospiti ed appuntamenti che si sono avvicendati approda domani allo spettacolo
internazionale Cat Show, a cura della Big Mama Event, già protagonista di eventi mondani come gli Internazionali di Tennis di
Roma, il ferragosto del Papeete e l’ apertura di Madonna di Campiglio. In consolle salgono Filippo Marchesini con Silvano Delgado alle percussioni e, alla voce, Thorne e Francesco Sarzi.
Il Premio Assonautica
a Lorenzo Cilimbrini - Il Cile
E
’ stato premiato
oggi da Vincenzo
Spera il nome del
vincitore del ‘Premio Assomusica 2013’ conferito dall’Associazione Italiana
degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli Musicali dal
Vivo ad uno degli otto giovani
in gara al 63° Festival di Sanremo. Il prestigioso riconoscimento, assegnato nelle ultime
edizioni ad Arisa, Nina Zilli,
Raphael Gualazzi e Marco
Guazzone, che premia la migliore esibizione tra quelle dei
giovani in gara, quest’anno è
stato assegnato a Il Cile. Il giovane cantante aretino Lorenzo
Cilembrini, in arte appunto Il
Cile, ha presentato al festival il
brano ‘Le Parole non servono
più’ ed è in imminente uscita
con il suo album.
A votare e decretare il vincitore
sono stati gli associati di Assomusica, cioè i principali organizzatori e produttori di concerti e spettacolo musicali in Italia. Negli anni scorsi il prestigioso Microfono d’Argento
stile anni ’50 dell’associazione
ha ‘centrato’ i suoi premiati,
anticipando il successo di artisti che, in poso tempo, si sono
imposti anche all’attenzione
del grtande pubblico, in particolare degli spettatori che con
le loro presenze riempiono i teatri e le piazze d’Italia per assistere ai grandi live musicali.
Un premio, quindi, importante
ed ambito, anche perché arriva
direttamente dal mondo degli operatori professionali che
portano in tour la musica e le
emozioni degli artisti più amati ed attesi, da Vasco Rossi
a Ligabue, da Biagio Antonacci a Paolo Conte.
Vincenzo Spera commenta
così: “Come dimostra la storia del Festival, spesso chi è eliminato dalla gara, poi, conquista il consenso della critica,
del pubblico e degli stessi operatori del settore, ribaltando
nel tempo le classifiche ufficiali con il successo autentico.
Siamo convinti che questo riconoscimento, ancora una
volta, premi l’originalità e la
Lorella Cuccarini
capacità di saper emozionare
e superare la difficile prova di
un’esibizione dal vivo. Fino ad
oggi i nostri premiati hanno
superato tali prove abbastanza
bene, divenendo veri big della
canzone italiana. Auguriamo
al Cile lo stesso grande successo di chi lo ha preceduto
nell’albo d’oro del Premio. Da
parte nostra, come sempre con
grande dedizione e passione,
continueremo a lavorare per
portare la musica alla gente e,
al contempo, individuare i giovani più creativi e talentuosi,
aiutandoli a crescere e migliorare”.
Il Cile ha grande esperienza
di concerti dal vivo e forse più
di altri avrebbe dovuto essere
ammesso nella categoria Campioni: “Volevo venire sul palco
dell’Ariston e ci sono riuscito
e nonostante l’esclusione sono
contento e continuerò a fare
musica dal vivo”
b.p.
Il primo cittadino ha poi annunciato una prossima iniziativa:
“Sono disponibile per l’anno
prossimo a mettere a disposizione 4 biglietti per le serate da
vendere ad un’asta di beneficenza, il cui ricavato serva all’acquisto dei defibrillatori necessari
- ha detto Zoccarato - se ci aiutate a capire quanti ne servono in
città, noi le volte che sono manifestazioni, a cominciare dai carri
fioriti, possiamo mettere a disposizione una parte della bigliettazione per darla poi non in beneficenza ma per darci un obiettivo
unico per mettere in sicurezza la
città”. “Molti agenti della Polizia Municipale hanno già fatto
un corso per imparare il corretto uso del defibrillatore, presente già in alcune zone cittadine - ha aggiunto Zoccarato - ed
è in progetto di estenderlo ad altri, in modo da poter essere competitivi sul territorio in caso di emergenze da arresto cardiaco”.
“Faccio parte di Trenta Ore per
la Vita associazione che si occupa
di sostenere altre associazioni che
hanno bisogno di sensibilità. Abbiamo cominciato nel 1994 e realizzato tanti progetti – ha spiegato Lorella Cuccarini parlando
poi della lezione dimostrativa avvenuta in mattinata con i bambini della scuola di San Pietro –
è stata un’esperienza bellissima
perché la forma va iniziata fin
da piccoli. Credo in questa opera
di informazione, abbiamo fatto
questa campagna per donare defibrillatori a scuole e impianti
sportivi”.
I gazebo sono posizionati oggi
15 febbraio in passeggiata corso
Imperatrice, via Corradi, corso
Salvo D’Acquisto vicino bar Sud
Est, domani 16 febbraio due postazioni in corso Imperatrice e
una in corso Salvo D’acquisto.
17
-PALAFIORI-
Ronn Moss: “Sanremo
è una città che mi piace”
“Sanremo è una città che
mi piace, mi trovo bene
qui”. Così Ronn Moss, in
arte Ridge della fortunata serie televisiva Beautiful, ha parlato della
città dei fiori. L’occasione
è stata la sua visita, effettuata questo pomeriggio
al Palafiori, presso Casa
Sanremo dove è stato
accolto da tantissimi fo-
tografi e fans. “E’ la seconda volta che vengo a
Sanremo - ha detto l’attore - spero di tornarci
presto”.
A dare il benvenuto a
Sanremo a Ridge è stata
il vicesindaco ed assessore al turismo Claudia
Lolli. Per salutarla l’attore
americano,
causando
l’invidia di tutte le altre
donne presenti nella saletta privata di Casa Sanremo, si è rivolto a Claudia Lolli con un cordiale
quanto galante “Nice to
meet you”. Subito dopo
Claudia Lolli, Ronn Moss
e Katherine Kelly Lang
(che in Beautiful interpretava Brooke) si sono intrattenuti per una breve
chiacchierata sul Festival
e sulla città di Sanremo.
Antonio Maggio chiude i collegamenti con ‘La vita in diretta’
Dopo i Modà, Maria Nazionale, gli Almamegretta è Antonio Maggio, a chiudere i collegamenti con ‘La Vita in diretta’ da Sanremo.
Antonio Maggio, che arriva dall’esperienza
di ‘X Factor’ sta vivendo un momento magico con la sua partecipazione a Sanremo.
Ha superato la prima difficile selezione tra
i giovani ed incrocia le dita per questa sera.
Anche per lui “un forte augurio” da Mara
Venier e dai suoi ospiti.
Con Antonio Maggio ‘La vita in Diretta’ termina le ‘finestre’ dal Casinò. Lascia la postazione al programma ‘Le amiche del sabato’, condotto da Lorella Landi e Danilo
Fumiento.
-PALAFIORIOggi al palafiori finale nazionale
Sanremo Music Awards
TRIBUTE TO ENZO FERRARI - FESTIVAL DI NAPOLI
T
ra gli eventi collaterali del 63° Festival
di Sanremo al Palafiori si terrà la Finale
Nazionale del “Sanremo Music
Awards”, la presentazione di un
prestigioso progetto discografico dedicato a “Enzo Ferrari”
e del Festival di Napoli.
Nell’ambito della manifestazione canora più importante
d’Italia, sabato 16 febbraio
2013 a partire dalle ore 15.00
presso la Sala Ranuncolo del
PALAFIORI, sede dei più importanti eventi collaterali, si
terrà una kermesse veramente
speciale:
- La Finale Nazionale del concorso canoro “SANREMO
MUSIC AWARDS”.
- La presentazione di un prestigioso progetto discografico dedicato a uno dei miti italiani più
famosi nel mondo, Enzo Ferrari, dal titolo “TRIBUTE TO
ENZO FERRARI”, che vanta
nomi di calibro
internazionale tra cui Bon
Jovi, Rod Stewart,Tina Turner, Aerosmith, Grace Jones,
Jimi Hendrix, Gloria Gainor,
Ray Charles, con la possibilità,
grazie a PIT LANE RED PASSION, partner dell’evento e leader per i Test Drive su strada,
di poter provare l’ebrezza alla
guida di una Formula 1 da
“vero pilota” salendo un un Simulatore di F1 che i visitatori
del Palafiori troveranno all’in-
gresso.
- La presentazione del “FESTIVAL DI NAPOLI”.
Altro partner di questa speciale kermesse è FONDAZIONE FUTURA, che anche quest’anno sarà presente
con la sua campagna “DICO
NO ALLA DROGA, DICO SI
ALLA VITA, INFORMATI E
DECIDI” per sensibilizzare i
giovani, in quanto futuro della
società, cercando di trasmettere, attraverso l’istruzione,
una maggiore consapevolezza
e capacità di far fronte alle varie situazioni che si presentano.
La campagna non ha lo scopo
d’imporre una decisione ai giovani, bensì di rafforzarne la
loro consapevolezza affinché
possano usare il loro potere di
scelta per restare liberi dalle
droghe.
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18
di Alessia GIAMMARIA
Simbolico passaggio del testimone tra Basilicata e Piemonte con un videomessaggio dell’Assessore Pittella
A Sanremo siamo di casa
I
Al Palafiori assaggi lucani. Taverniti: “Bisogna esserci dove ci sono le telecamere”
n questo momento a Sanremo ci sono ben 1.000
giornalisti accreditati: una
vetrina migliore di questa è davvero difficile immaginarla. La pensa così il vulcanico
direttore della Sede Rai Basilicata Fausto Taverniti (nella foto
con il nostro direttore), secondo
il quale: “bisogna far conoscere
la nostra meravigliosa terra attraverso le immagini e per far
parlare della nostra realtà, è necessario essere dove le telecamere sono accese”. Per lui Sanremo è ormai un appuntamento
fisso: “Premetto che sono in ferie
– dice – ma io questo evento non
lo perdo da vent’anni”.
Dopo la “grande abbuffata”
dell’edizione 2012, la Basilicata si è ripresentata quest’anno
a Sanremo da protagonista.
E dopo il grande successo riscosso da Rocco Papaleo, ecco
quest’anno un simbolico passag-
Gli 80 anni
dell’AFI
In occasione degli ottanta anni
di vita dell’AFI (Associazione
Fonografici Italiani) si è svolto
ieri al Palafiori un meeting
molto iinteressante per fare il
punto della situazione attuale.
Il settore della musica oggi presenta molti problemi da risolvere, nuove sfide. Si è parlato di
questo, e di nuove realtà che sul
web hanno l’egemonia, come i
giganti iTunes, nuovi negozi virtuali, che pagano diritti d’autore a diversi aggregatori, che
però non redistribuiscono il denato agli autori. I relatori presenti erano molti, e non c’è stato
tempo di ascoltarli tutti. Alla
fine è arrivato a sorpresa anche
Aragozzini, ex patron di qualche edizione passata del Festival (anni ‘90). Ecco i nomi dei
relatori interenuti, coordinati da
Leopoldo Lombardi (presidente
AFI): Andrea Miccichè (Presidente nuovo IMAIE), Davode
Rossi 8AIRES), Claudio Formisano (Presidente DISMA MUSICA), Manlio Mallia (Vice Direttore Generale SIAE), Francesco Ruscio 8ANPAD), Thomas
Parma (Replice) Franco Bixio
(C.A.P.I.), Federico l’Olandese
Volante 8ANSAR) Domenico
Latino (FIPI ITALIA)Gianluca Verga (RADIOTELEVISIONE SVIZZERA-RDS) Andrea Marco Ricci (Note Legali).
E ancora il Maestro Vince Tempera, Franco Donato dell’AFI,
Alberto Salini, Max Cavallaro,
Luca Dondoni, Alex Peroni, Michele Schembri (nuova IMAIE).
Tutti gli interventi sono stati
molto interessanti e meriterebbero di essere sviluppati ulteriormente, data l’attualità dei temi.
Sul finire il microfono è stato aperto anche a una band che ha
appena vinto il Tulent Up di
Marco Balestrieri, i BocaSeca,
che hanno commosso tutti i presenti con la loro storia artistica e
personale (ex operai dell’Alcoa,
ora in cassa integrazione). In
due giorni sono diventati il fenomeno del Palafiori ed è tutto un
susseguirsi di interviste inaspettate. Due mondi che si incontrano, nell’auspicio di unirsi definitivamente per ottenere leggi
serie sulla musica, come quelle
vigenti in Francia.
gio del testimone tra Basilicata
e Piemonte, regione quest’ultima di Luciana Littizzetto, conduttrice in queste sere del Festival della canzone italiana. “Lunedì scorso – racconta Taverniti
– si è tenuta una serata di Gala
in occasione del Premio “Dietro le quinte”. Si tratta di un riconoscimento speciale dedicato
alle tante persone che non vediamo, ma che si impegnano al
massimo per la riuscita della
manifestazione. Una serata importante alla quale era stato invitato anche Rocco Papaleo,
purtroppo bloccato all’ultimo
minuto a causa della febbre alta.
Ed è stato proprio in questa importante occasione che la Basilicata ha passato il testimone al
Piemonte, con un videomessaggio dell’assessore alle Attività
produttive, Marcello Pittella”.
Per la cronaca: Papaleo non ha
fatto perdere comunque le sue
tracce, con un collegamento telefonico molto apprezzato. Questo a riprova di quanto lo “stile
lucano” sia ormai un tratto distintivo.
“La Basilicata – continua Taverniti – è una terra mozzafiato per
i suoi panorami di mari e monti,
per il patrimonio culturale e di
arte che la RAI può contribuire a valorizzare. Uno scrigno di
tradizioni e nuove scoperte che
meritano spazi informativi adeguati sul teleschermo nazionale.
Un impegno per il quale la RAI
Basilicata intende collaborare
con l’APT, nel far conoscere al
grande pubblico televisivo le
bellezze naturali e l’offerta turistica di una terra ancora poco
nota, soprattutto se paragonata
al suo potenziale”.
Una regione che può parlare attraverso i suoi prodotti enogastronomici: e non a caso riscuote
sempre molti consensi lo spazio
dedicato ai sapori e profumi di
questa regione. Lunedì scorso,
infatti, al Palafiori è stato allestito uno spazio dedicato alle
specialità lucane.
“A volere questa manifestazione - precisa Taverniti - Vincenzo Russolillo, ormai lucano
d’adozione. E se si considera
che gli oltre mille giornalisti accreditati sono tra gli “assaggiatori”, si può comprendere
l’importanza di eventi di questo tipo. E non basta: sabato dalle 18,00 alle 21,00 - è stato
organizzato da RAI Basilicata
a Potenza un “omaggio lucano
per Sanremo”, con l’esibizione
di artisti della regione che si esibiranno con brani rigorosamente del Festival. “E viste le
numerose prenotazioni stiamo
pensando ad una registrazione
dell’evento”. Perché nulla della
magia di questo Festival possa
andar perduto.
La quarta puntata
del Caffé Musicale
al Palafiori
Nell’ampio servizio del nostro Teti, raccontiamo fotograficamente la quarta puntata
del programma televisivo “Caffè Musicale”
condotto dal nostro direttore Ilio Masprone
e andata in onda su Italia 127 (Canale Italia),
è arrivato con una splendida rosa rossa dal
gambo lunghissimo acquistata per beneficenza da Luciana Littizzetto. Per la presenza
della cucina regionale, la Sicilia ha ben rap-
da Piazza Italia al Palafiori. Una prima esperienza che si sta rivelando un successo anche per la presenza di personaggi popolari
che hanno commentato l’andamento del Festival, sotto vari punti di vista. Nella puntata
Tiziana PAVONE
La sala stampa radio e tv private
presentato la propria regione proponendo
piatti tipici con altrettanti vini locali. Oggi ultima puntata, sempre dalle ore 14.30 alle 15,
con sorprese dell’ultima ora.
intitolata a Lucio Dalla
Il Comune di Sanremo ha accolto la richiesta presentata
da tutti gli accreditati alla sala
stampa radio e tv private che
si trova al Palafiori, di dedicare
la sede al grande Lucio Dalla
scomparso lo scorso anno a distanza di alcuni giorni dopo la
sua partecipazione in qualità di
direttore d’orchestra al 62’ Festival della canzone italiana.
Dal 2014 quindi la sede per le radio e tv si chiamerà “sala stampa
Lucio Dalla”. Il vicesindaco Claudia Lolli ha ricevuto ieri la targa
con la nuova denominazione realizzata appositamente dagli accreditati al Palafiori.
El.Ca.
di ieri tutti confermati gli ospiti previsti, da
Giacomo Celentano (che ha annunciato il suo
prossimo Tour estivo) ai sempre giovani Jalisse, dal maestro Vince Tempera (tornato
a richiesta) dalla Signora Carolina Bocca, aitante ottantenne con alle spalle una raccolta
di 55 Festival, ed infine la giovane cantante
molisana Morena Marangi. Tutto ciò mentre
l’ibridatore sanremese Antonio Marchese
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21
di Franco GHIRARDELLO
Prima fase della nuova edizione dell’evento di Radio Birikina e Radio Bella & Monella
AL VIA LE SELEZIONI
PER FESTIVAL SHOW 2013
Pronto il bando per cantautori, cantanti e band in pista
F
Per poter accedere alle selezioni
è necessario avere un’età compresa fra tredici e quarant’anni.
Si può partecipare sia con un
brano inedito, sia con una cover.
In questi ultimi anni molti giovani dopo aver partecipato a
Festival show si sono ritrovati
a vivere nuove importanti esperienze. Si ricorda Marialaura
Gabini che dopo aver vinto Festival show 2008 è stata premiata con il Leone d’oro a Venezia come giovane rivelazione dell’anno, ha partecipato ai “Raccomandati” ed è
arrivata finalista a Sanremo
Lab in coppia con Silvia che
nella sua stessa edizione aveva
vinto a Festival show il premio della critica. Simona Galeandro che dopo aver vinto
estival show ritorna e
punta sui giovani. Saranno dieci le importanti città che ospiteranno fra giugno e settembre
l’imponente kermesse di Radio
Birikina e Radio Bella & Monella, la cui ultima edizione è
stata presentata da Serena Autieri, con tappe, fra le altre, a
Treviso, Belluno, Padova, Lignano Sabbiadoro, Bibione, Mestre e Verona.
La sinergia fra le radio, gli sponsor, i comuni, le televisioni saprà
dar vita ad una nuova edizione
della rassegna musicale che in
questi anni si è affermata come
uno dei più grandi spettacoli itineranti italiani. Il tour è stato ideato da Roberto Zanella, l’editore del più importante polo radiofonico del nordest (comprendente, oltre a Radio Birikina e
Radio Bella & Monella, anche
Radio Piterpan, Radio Marilù,
Radio Sorriso e Radio Gelosa).
Fra gli ospiti che solo l’anno
scorso hanno calcato lo straordinario palcoscenico del Tour
Paolo Baruzzo con Alessandra Amoroso alla finalissima di Festival show 2012 in
Piazza Bra a Verona
da ricordare Umberto Tozzi, Enrico Ruggeri, Annalisa, Marco
Mengoni, i Nomadi, gli Stadio,
Fabrizio Moro, Fabio Concato,
Emma, Alexia, i Sonohra, Marco
Masini, Lola Ponce, Alessandra
Amoroso, Enzo Iacchetti.
In queste prime settimane
dell’anno lo staff di Festival
show ha un particolare orecchio
rivolto ai giovani artisti. Quelli
emergenti. In Italia ve ne sono
molti, per trovarli bisogna ascoltarli. Con questo spirito è
stato pubblicato il bando di selezione dei dodici emergenti (singoli o band) che, da giugno a
settembre prossimi, condivideranno con i big il palcoscenico
tra i più ambiti d’Italia.
E’ cominciata domenica scorsa
a Milano la serie di audizioni
che si svolgeranno principalmente all’interno di appositi
spazi-spettacolo allestiti nei
più importanti centri commerciali. Qui, per ogni appuntamento, si esibiranno una decina di giovani fra quanti si saranno iscritti. Sul palcoscenico
allestito in queste location, che
garantiscono la presenza di un
pubblico significativo, ogni candidato potrà esibirsi con la propria canzone ed essere valutato da un big della canzone italiana, che presiederà di volta
in volta la commissione artistica
di turno. Presidente di giuria è
stato chiamato Cristiano Mal-
sposizione – anticipa Paolo Baruzzo, coordinatore dell’evento
- e per fare delle loro proposte artistiche un gradevole momento di spettacolo. L’invito, a
tutti i giovani artisti, è quello di
iscriversi il più presto possibile
perché la disponibilità di po-
gioglio che magari fra i tanti iscritti troverà qualcuno a cui
produrre il disco.
“L’audizione, in forma di spettacolo, è stata concepita per
dare ai ragazzi una ulteriore e-
sti per le audizioni è a numero
chiuso”.
L’iscrizione è sottoscrivibile
online scaricando modulo di iscrizione e bando dal sito www.
festivalshow.it.
Tutti gli iscritti saranno invitati a cantare in una delle location distribuite su tutto il territorio nazionale, dal Veneto alla
Lombardia, dalla Puglia alla Sicilia. Per maggiori informazioni
si può telefonare tutti i giorni feriali al numero 04237367, oppure tutti i giorni, inclusi prefestivi e festivi al numero
360582555. La mail per contattare l’organizzazione è: [email protected].
Per i giovani, Festival Show
rappresenta da anni una straordinaria opportunità. Ciascun finalista condividerà il palcoscenico con importanti artisti, ma
soprattutto godrà di una importante finestra promozionale
data dalla trasmissione radiofonica della propria canzone, integrata anche da una significativa
esposizione televisiva su tutto il
territorio italiano.
Fra quanti avranno sostenuto
le audizioni, saranno scelti i migliori che accederanno alla finale nazionale di Montagnana,
in provincia di Padova, dal 26
al 28 aprile, grazie alla convinta
disponibilità del Sindaco Loredana Borghesan, dove s’immergeranno per tre lunghe giornate
in un sostanzioso susseguirsi di
esecuzioni/audizioni, seminari,
stages ed altro.
Una giuria di qualità avrà l’ultima parola sui dodici da portare in tour. A proposito di giuria di qualità, Festival Show si
è in questi anni affidato a nomi
come Mara Maionchi, Stefano
D’Orazio, il maestro Adriano
Pennino, Gatto Panceri e altri
che hanno saputo apprezzare
l’impegno dei giovani. A condurre tutti gli appuntamenti di
selezione è Franco Ghirardello.
Il coordinamento artistico è di
Stefano Favero.
“Molti ragazzi prendono la partecipazione come un gioco, però
con il desiderio che la manifestazione li aiuti a emergere nello
scenario locale e nazionale - afferma Paolo Baruzzo – ed è, infatti, da sempre una prerogativa di Festival show dare spazio alle passioni, competenze e
capacità artistiche dei giovani”.
E coloro che prenderanno parte
a Festival show si troveranno
la loro canzone trasmessa in
Radio e inserita nel cd compilation, protagonisti in televisione, ospiti nelle varie serate in
piazza.
il premio della critica Festival
show 2007 ha vinto Castrocaro
l’anno seguente. Januaria Carito che è approdata ad Amici.
Ma due sono i nomi che considerano l’ambito giovani di Festival show il loro trampolino
di lancio: i Sonohra e i Modà,
entrambi, infatti, prima di arrivare ai vertici di popolarità
hanno calcato il palcoscenico di
Radio Birikina e Radio Bella &
Monella.
22
Ritorna Music Italy Show,
Bologna capitale della Musica
BolognaFiere dal 14 al 16 giugno 2013
Ufficio STAMPA
B
ologna Fiere dopo aver acquisito il marchio Music Italy
Show dall’associazione di produttori e distributori di strumenti musicali Dismamusica, organizzerà direttamente la prossima edizione
della manifestazione, che trasformerà i padiglioni del quartiere fieristico in un mondo
creato su misura per chi lavora con le sette note. Organizzato appunto da BolognaFiere il 14 il 15 e il 16 giugno,
con il patrocinio di Dismamusica, l’Associazione nazionale
di produttori e distributori di
strumenti ed edizioni musicali, Music Italy Show costituisce il salone di riferimento
dell’intero settore, un luogo
dove ogni componente della filiera produttiva e distributiva
trova risposte e soluzioni, un
appuntamento capace di accogliere le istanze del pubblico di
appassionati e di professionisti e di mettere “in mostra prodotti”, soluzioni e servizi in un
panorama che non ha eguali in
Italia.
Bologna già nominata “città
creativa della musica” per l’Unesco, accoglierà la seconda edizione di Music Italy Show:
appuntamento italiano per
tutti coloro che vivono la passione per la musica e per il
fare musica nel week end dal
14 al 16 giugno nei padiglioni
della fiera. Passione e amore
non hanno confini e per questo
Music Italy Show coinvolge
l’intera esperienza dell’universo musicale, dalla produzione degli strumenti e delle
apparecchiature professionali
ai musicisti, dalla produzione
live alla discografia, alle Associazioni, Enti ed Istituzioni
musicali, scuole di musica, editoria al web. Le principali
case italiane di produzione
e distribuzione di strumenti
hanno già confermato la propria partecipazione, grazie anche al consolidamento del rapporto tra l’organizzatore BolognaFiere e l’associazione Dismamusica che li rappresenta.
In questo suo progetto punta
molto BolognaFiere che persegue da sempre una filosofia
di impegno nel settore dell’industria culturale e si propone
quale soggetto capace di coniugare promozione della
cultura e del mercato ad un
tempo: Music Italy Show, assieme alle storiche Arte Fiera
e Fiera del Libro per Ragazzi,
che quest’anno compie 50
anni, completa con la musica
una trilogia di successo che costituisce testimonianza attiva
di tale impegno.
“Siamo contenti di aver ricostruito una piattaforma importante per il mondo musi-
cale italiano con il consenso
di tutte le principali aziende italiane del settore – dichiara
il Presidente di BolognaFiere
Duccio Campagnoli – Dopo
Arte Fiera che ha riaffermato
la sua leadership nazionale di
fiera dell’arte contemporanea, e alla
vigilia delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario
della Fiera del Libro
per Ragazzi, l’importante appuntamento
che dedica alla musica un intero salone
tematico, segna la
conferma della vocazione culturale di BolognaFiere e delle istituzioni
culturali
bolognesi”, conclude
il presidente Campagnoli.
“Il valore della cultura musicale trova in
Music Italy Show un
importante palcoscenico rivolto al mercato nazionale, e il
nostro patrocinio sottolinea l’importanza
che attribuiamo al
momento espositivo
come promozione del
fare musica, dell’includere l’esperienza
musicale nel percorso
culturale di ciascuno:
un arricchimento che
in Italia va ancora
pienamente valorizzato”, dichiara a questo proposito Claudio Formisano, Presidente di Dismamusica.
Con il patrocinio di:
BolognaFiere ha colto Il valore aggiunto di proporre il salone a Bologna, città da sempre crocevia di fenomeni e
tendenze culturali, ricettiva e
attenta, identificata e identi-
ficabile nel panorama musicale italiano e internazionale.
Non solo la città dei nomi noti
al vasto pubblico, ma anche
una storia di produzioni ed
etichette indipendenti, tradizione consacrata dall’ Unesco,
che nel 2006 l’ha nominata
“città creativa della musica”,
la seconda in Europa dopo Siviglia.
A questo milieu socio-culturale-musicale non è estraneo
il successo della prima edizione di Music Italy
Show che, nelle tre
giornate dell’aprile
del 2010, è stato visitato da 27.800 persone provenienti da
tutta Italia e dall’estero. Come nella
prima edizione, la tre
giorni della musica
2013 sarà animata da
un ricco programma
di iniziative: tre palchi di cui uno al coperto ospiteranno esibizioni dal vivo,
trecento eventi proporranno l’ascolto di
musica e strumenti,
declinato nelle varianti dalla più classica alla tecnologica più avanzata. Il
nuovo Mis vuole proporsi come appuntamento pensato per
chi trova un comune
denominatore nella
passione musicale sia
che sappia già suonare o voglia imparare a suonare strumenti musicali o voglia avvicinarsi a vivere un’esperienza
della musica a 360
gradi.
I contenuti e gli spazi
del nuovo Mis saranno articolati in
tre macro aree che
corrispondono agli aspetti essenziali che caratterizzano la
passione della musica e del
fare musica:
1 Ascoltare gli strumenti musicali (listen )
2 Suonare gli strumenti musicali (play)
3 Comprare gli strumenti musicali (buy)
Nel programma di eventi sarà
anche prevista una speciale sezione «business» che comprenderà workshop e convegni diretti al pubblico più professionale (negozi e professionisti
del fare musica).
L’Evento è pensato e realizzato per far vivere a tutti una
partecipazione al mondo della
musica fondata sul piacere universale dell’ascolto, ma anche sull’ esperienza creativa
del generare musica: per chi
è già esperto e per chi subisce
per la prima volta il fascino
dello strumento, l’area espositiva delle aziende includerà
strumenti musicali acustici
ed elettronici, amplificazione
per strumenti e voce, computer music, attrezzature per la
manutenzione degli strumenti,
e tutto il vasto panorama di
accessori e servizi necessari al
fare musica.
Infine la novità di quest’anno:
un area mercato che permetterà a tutti i visitatori di acquistare direttamente gli strumenti musicali che hanno ascoltato nelle esibizioni e provato di persona negli stand
espositivi: in fiera a Bologna
il più grande outlet italiano di
strumenti musicali.
Aggiornamenti e novità su:
www.musicitalyshow.com
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Pubb_HotelSavoy Veneto&Veneti_01_2011.pdf
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15/12/10
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Il Savoy Beach Hotel è frontemare e direttamente collegato al Centro Ter
Termale tramite
rraneo, che ti permetterà di raggiungere le piscine o la beauty
un comodo tunnel sotterraneo,
farm già avvolto in un morbido accappatoio.
The Savoy Beach Hotel is directly on the beach and connected to the Thermal Centre
by an underground gallery heated, so you can reach the Pools or the Beauty Farm
wrapped in your bathrobe.
APERTO TUTTO L’ANNO - OPEN ALL YEAR AROUND
SAVOY BEACH HOTEL
Bibione - Corso Europa, 51
Tel. +39 0431 437317 • Fax +39 0431 437320
www.hotelsavoybeach.eu • [email protected]
Tipografia Sagittario - Bibione