Evoluzione della musica Italiana 4 - IC 16 Valpantena

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Copertina
Sono gli anni dell'edonismo, della voglia di affermarsi e di apparire a tutti i costi. Un
decennio in cui si dà più importanza all'apparenza che alla sostanza. Cresce il progresso
in campo tecnologico e con esso il modo di vivere e di lavorare nella società moderna.
Nascono i primi computer, i cd e la competizione tra i media televisivi. La neonata
Canale5 darà del filo da torcere a "Mamma Rai" fin dai primi anni, costringendola a
rivedere simboli e palinsesti per adeguarsi alla concorrenza. La competizione è un
elemento dominante anche nel mondo del lavoro soprattutto tra uomini e donne. La
donna in carriera, sempre bella, efficiente ed elegante rappresenta l'espressione più tipica
dell'universo femminile degli anni '80. Dilaga il consumismo. In Italia i prezzi salgono
alle stelle e l'inflazione raggiunge, nella prima parte del decennio, livelli altissimi. Unica
certezza la grande ondata musicale di quegli anni, che raggiunge grandi exploit di
vendita grazie anche alla diffusione del supporto digitale e la nascita del fenomeno dei
videoclips.
Situazione
Negli anni 80 la musica italiana si apre alle esperienze internazionali
Il "cantautore impegnato" degli Anni Settanta (di cui l'ultimo interprete di successo sarà
Rino Gaetano) lascia il posto ad una musica meno politica e più irriverente. Se prima era
d’obbligo, per il cantautore, essere considerato colto, adesso si ritorna al cantautore come
semplice poeta, o al massimo, come sperimentatore. I primi anni ottanta saranno
caratterizzati da un vuoto musicale italiano che spianerà la strada all’invasione del pop
inglese ed americano. Nonostante una certa tendenza esterofila nel mercato musicale,
troviamo giovani cantautori che riusciranno a consolidare un successo che durerà fino ai
giorni d’oggi: Eros Ramazzotti canta “Una terra promessa”; Vasco Rossi “Albachiara”
e “Vita spericolata”, Gianna Nannini “Bello e impossibile”.
Esperienze internazionali
La musica italiana più melodica trova comunque sempre dei validi esponenti e
rappresentanti. Abbiamo il successo dei Ricchi e Poveri con “Sarà perché ti amo”, di Toto
Cotugno con “L’Italiano” e della canzone “Si può dare di più” presentata al Festival di
SanRemo dal trio Morandi, Tozzi, Ruggeri, ma scritta da uno dei protagonisti della
musica anni 90: Marco Masini. Fanno discutere, ma affascinano i giovani, le
provocazioni di artisti come Renato Zero (che si presenta ai concerti in travestimenti
sempre più bizzarri), Loredana Bertè, Mia Martini.
I melodici
Una triste storia
Una triste storia
La scomparsa prematura di Mia Martini, avvenuta nel 1995, ancora oggi fa
discutere. Il tutto nasce dal fatto che la cantante, con una splendida carriera alle
spalle, nella quale ha dimostrato talento e capacità, viene distrutta per una serie di
maldicenze. Nei primi anni 80 il crollo di un telone che copriva un palco dove era
prevista una sua esibizione, e rafforzato dal tragico incidente d’auto in cui persero la
vita due musicisti della sua band hanno dato inizio al calvario di questa artista. Da
quel momento solo pronunciare il suo nome porta “sfortuna” e tutti: discografici,
proprietari di locali, televisioni e colleghi, la evitano come fosse contagiosa. Dopo
anni, lontana da tutto, decide di tornare, e lo fa a San Remo 1989 con una canzone
che resterà nella storia: Almeno tu nell’universo. Vince il premio della critica. Ma
ancora una volta la sorte le è nemica, penali non pagate per rotture di contratti la
perseguitano, nonostante il ritrovato successo è piena di debiti. Decide di andare a
vivere vicino al padre, a Cardano al Campo in provincia di Varese. Una casa
modesta, quella in cui la mattina del 14 maggio del 1995 viene trovata morta. La
morte della cantante, avvenuta in circostanze poco chiare, provoca ancora illazioni e
cattiverie su un possibile suicidio. Il medico legale attesterà, in seguito all'autopsia,
che l'artista era deceduta per arresto cardiaco causato da overdose di stupefacenti e a
tre giorni dalla morte il corpo fu cremato e l'inchiesta archiviata.
Nel 1980 debutta l'ensemble italiana Rondò
Veneziano un ensemble musicale italiano che
si ispira alla musica barocca unendo sonorità
della musica pop e rock.
Esplode il fenomeno della musica pop italiana,
che spesso ricorrerà alle basi elettroniche in
voga in quel periodo. Tra i successi di maggior
rilievo, popolari anche all'estero, vanno
senz'altro menzionati quelli di Giuni Russo,
Viola Valentino, Donatella Rettore, Al Bano
e Romina Power, Pupo.
Rondò Veneziano
Il Festival di Sanremo comincia a dare spazio ai cantautori, contribuendo spesso al loro
successo. Eros Ramazzotti e Jovanotti (Lorenzo Cherubini), per esempio, sono portati
alla ribalta proprio dal Festival nazionale, mentre Enrico Ruggeri, già stimato dalla
critica, riesce a conquistare un pubblico più vasto attraverso la partecipazione al Festival
di Sanremo.
Festival di Sanremo
Gli sbagli di SanRemo
Gli sbagli
Spesso è capitato che alcune canzoni, che nel tempo sono diventate famosissime, non
hanno incontrato fortuna al Festival Nazionale. Negli anni 80 sono due le “scartate” dalle
giurie: “Vita spericolata” di Vasco Rossi (ultimo posto in classifica nel 1983) e “Donne”
di Zucchero Fornaciari (penultimo posto in classifica nel 1985).
Nel 1982, col brano Dolce Vita di Ryan Paris, si ufficializza l'inizio della grande
produzione italiana di musica Dance che sarà appunto definita Dance Made in Italy e
che caratterizzerà tutti gli anni 80 imponendosi sopratutto sul mercato estero: tra i primi
grandi successi Happy Children di P. Lion, Self Control di Raf, Vamos a la Playa dei
Righeira e Easy Lady di Spagna ; lo stesso anno assiste anche alla fine praticamente
definitiva dei brani da discoteca classificabili come disco music propri della fine degli
anni '70 e dove l'Italia ebbe pochissima voce in capitolo (l'unico successo di matrice
italiana è One for you One for me dei La Bionda del 1979).
Dance Made in Italy
C
i
n
e
f
o
r
u
m
Notte prima degli esami (Ita 2006)
Regia: Fausto Brizzi.
Con Giorgio Faletti, Cristiana Capotondi,
Nicolas Vaporidis.
Turbamenti e pene d’amore di piccoli
liceali alla vigilia della maturità, nella
Roma 1989. Uno sguardo sulle mode e lo
stile di vita dei giovani italiani sul finire
degli anni 80 calato nel contesto della
scuola dell’epoca. La colonna sonora è una
raccolta di successi di questa decade. Tra
le canzoni: Like a virgin, Madonna (1984)
Lambada, Kaoma (1989) The Final
Countdown, Europe (1986) Cosa resterà
degli anni '80, Raf (1989) Lamette,
Donatella Rettore (1982) Wild Boys, Duran
Duran (1984) Save a Prayer, Duran Duran
(1984) Don't stop me now, Queen (1978)
Settembre, Antonello Venditti (1986) Notte
prima degli esami, Antonello Venditti
(1984) Girls just want to have fun, Cyndi
Lauper (1983) Gioca Jouer, Claudio
Cecchetto (1981) .
Cineforum
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