Copertina Sono gli anni dell'edonismo, della voglia di affermarsi e di apparire a tutti i costi. Un decennio in cui si dà più importanza all'apparenza che alla sostanza. Cresce il progresso in campo tecnologico e con esso il modo di vivere e di lavorare nella società moderna. Nascono i primi computer, i cd e la competizione tra i media televisivi. La neonata Canale5 darà del filo da torcere a "Mamma Rai" fin dai primi anni, costringendola a rivedere simboli e palinsesti per adeguarsi alla concorrenza. La competizione è un elemento dominante anche nel mondo del lavoro soprattutto tra uomini e donne. La donna in carriera, sempre bella, efficiente ed elegante rappresenta l'espressione più tipica dell'universo femminile degli anni '80. Dilaga il consumismo. In Italia i prezzi salgono alle stelle e l'inflazione raggiunge, nella prima parte del decennio, livelli altissimi. Unica certezza la grande ondata musicale di quegli anni, che raggiunge grandi exploit di vendita grazie anche alla diffusione del supporto digitale e la nascita del fenomeno dei videoclips. Situazione Negli anni 80 la musica italiana si apre alle esperienze internazionali Il "cantautore impegnato" degli Anni Settanta (di cui l'ultimo interprete di successo sarà Rino Gaetano) lascia il posto ad una musica meno politica e più irriverente. Se prima era d’obbligo, per il cantautore, essere considerato colto, adesso si ritorna al cantautore come semplice poeta, o al massimo, come sperimentatore. I primi anni ottanta saranno caratterizzati da un vuoto musicale italiano che spianerà la strada all’invasione del pop inglese ed americano. Nonostante una certa tendenza esterofila nel mercato musicale, troviamo giovani cantautori che riusciranno a consolidare un successo che durerà fino ai giorni d’oggi: Eros Ramazzotti canta “Una terra promessa”; Vasco Rossi “Albachiara” e “Vita spericolata”, Gianna Nannini “Bello e impossibile”. Esperienze internazionali La musica italiana più melodica trova comunque sempre dei validi esponenti e rappresentanti. Abbiamo il successo dei Ricchi e Poveri con “Sarà perché ti amo”, di Toto Cotugno con “L’Italiano” e della canzone “Si può dare di più” presentata al Festival di SanRemo dal trio Morandi, Tozzi, Ruggeri, ma scritta da uno dei protagonisti della musica anni 90: Marco Masini. Fanno discutere, ma affascinano i giovani, le provocazioni di artisti come Renato Zero (che si presenta ai concerti in travestimenti sempre più bizzarri), Loredana Bertè, Mia Martini. I melodici Una triste storia Una triste storia La scomparsa prematura di Mia Martini, avvenuta nel 1995, ancora oggi fa discutere. Il tutto nasce dal fatto che la cantante, con una splendida carriera alle spalle, nella quale ha dimostrato talento e capacità, viene distrutta per una serie di maldicenze. Nei primi anni 80 il crollo di un telone che copriva un palco dove era prevista una sua esibizione, e rafforzato dal tragico incidente d’auto in cui persero la vita due musicisti della sua band hanno dato inizio al calvario di questa artista. Da quel momento solo pronunciare il suo nome porta “sfortuna” e tutti: discografici, proprietari di locali, televisioni e colleghi, la evitano come fosse contagiosa. Dopo anni, lontana da tutto, decide di tornare, e lo fa a San Remo 1989 con una canzone che resterà nella storia: Almeno tu nell’universo. Vince il premio della critica. Ma ancora una volta la sorte le è nemica, penali non pagate per rotture di contratti la perseguitano, nonostante il ritrovato successo è piena di debiti. Decide di andare a vivere vicino al padre, a Cardano al Campo in provincia di Varese. Una casa modesta, quella in cui la mattina del 14 maggio del 1995 viene trovata morta. La morte della cantante, avvenuta in circostanze poco chiare, provoca ancora illazioni e cattiverie su un possibile suicidio. Il medico legale attesterà, in seguito all'autopsia, che l'artista era deceduta per arresto cardiaco causato da overdose di stupefacenti e a tre giorni dalla morte il corpo fu cremato e l'inchiesta archiviata. Nel 1980 debutta l'ensemble italiana Rondò Veneziano un ensemble musicale italiano che si ispira alla musica barocca unendo sonorità della musica pop e rock. Esplode il fenomeno della musica pop italiana, che spesso ricorrerà alle basi elettroniche in voga in quel periodo. Tra i successi di maggior rilievo, popolari anche all'estero, vanno senz'altro menzionati quelli di Giuni Russo, Viola Valentino, Donatella Rettore, Al Bano e Romina Power, Pupo. Rondò Veneziano Il Festival di Sanremo comincia a dare spazio ai cantautori, contribuendo spesso al loro successo. Eros Ramazzotti e Jovanotti (Lorenzo Cherubini), per esempio, sono portati alla ribalta proprio dal Festival nazionale, mentre Enrico Ruggeri, già stimato dalla critica, riesce a conquistare un pubblico più vasto attraverso la partecipazione al Festival di Sanremo. Festival di Sanremo Gli sbagli di SanRemo Gli sbagli Spesso è capitato che alcune canzoni, che nel tempo sono diventate famosissime, non hanno incontrato fortuna al Festival Nazionale. Negli anni 80 sono due le “scartate” dalle giurie: “Vita spericolata” di Vasco Rossi (ultimo posto in classifica nel 1983) e “Donne” di Zucchero Fornaciari (penultimo posto in classifica nel 1985). Nel 1982, col brano Dolce Vita di Ryan Paris, si ufficializza l'inizio della grande produzione italiana di musica Dance che sarà appunto definita Dance Made in Italy e che caratterizzerà tutti gli anni 80 imponendosi sopratutto sul mercato estero: tra i primi grandi successi Happy Children di P. Lion, Self Control di Raf, Vamos a la Playa dei Righeira e Easy Lady di Spagna ; lo stesso anno assiste anche alla fine praticamente definitiva dei brani da discoteca classificabili come disco music propri della fine degli anni '70 e dove l'Italia ebbe pochissima voce in capitolo (l'unico successo di matrice italiana è One for you One for me dei La Bionda del 1979). Dance Made in Italy C i n e f o r u m Notte prima degli esami (Ita 2006) Regia: Fausto Brizzi. Con Giorgio Faletti, Cristiana Capotondi, Nicolas Vaporidis. Turbamenti e pene d’amore di piccoli liceali alla vigilia della maturità, nella Roma 1989. Uno sguardo sulle mode e lo stile di vita dei giovani italiani sul finire degli anni 80 calato nel contesto della scuola dell’epoca. La colonna sonora è una raccolta di successi di questa decade. Tra le canzoni: Like a virgin, Madonna (1984) Lambada, Kaoma (1989) The Final Countdown, Europe (1986) Cosa resterà degli anni '80, Raf (1989) Lamette, Donatella Rettore (1982) Wild Boys, Duran Duran (1984) Save a Prayer, Duran Duran (1984) Don't stop me now, Queen (1978) Settembre, Antonello Venditti (1986) Notte prima degli esami, Antonello Venditti (1984) Girls just want to have fun, Cyndi Lauper (1983) Gioca Jouer, Claudio Cecchetto (1981) . Cineforum