ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
“Federico II”
Via Pio La Torre, APRICENA (FG)
PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA
DELL’I.I.S.S. FEDERICO II
Il P.O.F. è il documento distintivo della scuola, che:
-si rivolge ai genitori, agli alunni e a quanti altri, privati, enti, associazioni, operano all’interno del
territorio in campo educativo e culturale.
-delinea l’identità culturale e progettuale dell’Istituto e costituisce il principale mezzo per
l’innovazione pedagogico-didattica
-prevede un’articolazione flessibile che scaturisce dalle esigenze di tutte le componenti del mondo
scolastico e del contesto socioeconomico in cui si opera
-guida l’Istituto verso una continua evoluzione qualitativa
I.I.S.S. FEDERICO II
COMUNE DI APRICENA (FG)
PRESIDENZA: via Pio La Torre, tel0882-641211
SEGRETERIA: via Pio La Torre, tel0882-646116 - Fax 0882/64.61.16
E-mail [email protected]
- Sito Internet http:// www.apricena.info
Codice meccanografico della scuola FG IS 00300 Q
Codice meccanografico dell’I.T.C. FG PC 003012
Codice meccanografico dell’I.T.C. serale FG PC 00351 B
Codice meccanografico Liceo Classico- Scientifico- Scienze della Formazione FG PC 003013
PLESSI: via Pio La Torre ; Via Pozzo Salso.
Orario apertura della scuola 07,30-14,30 da Lunedì a Sabato
Orario corsi antimeridiani 08,00-14,00 da Lunedì a Sabato
Orario corsi serali 16,00-21,00 da Lunedì a Sabato
Orario segreteria didattica 10,30-12,30 da Lunedì a Venerdì
Suddivisione dell’anno scolastico in quadrimestri
Il collegio ha motivatamente deliberato la suddivisione dell’anno scolastico in 2 (due) quadrimestri.
Valutazioni intermedie e finali
Termine del 1° Quadrimestre 31 -01-2014
Scrutini intermedi: a partire dal 31 gennaio al 11 feb. 2014
Termine delle lezioni 07 giugno
Scrutini finali dall’ 09 giugno
1
LA NOSTRA STORIA E LA NOSTRA IDENTITÀ
IL TERRITORIO
Apricena:cenni storici
La leggenda vuole che la città sia stata fondata da Federico II, il quale soleva cacciare i cinghiali
presenti in questa terra. Infatti lo stemma comunale rappresenta tale avvenimento con il verso “et
aperuit coenam”.
Probabilmente, Apricena trae le sue origini da un insediamento romano denominato “Collatia”, città
ricordata da Plinio e Frontino; essa fu distrutta e riedificata col nome di Procina o Porcina, nei
pressi dell’ormai scomparsa Collatia.
Il primo documento certo dell’esistenza di un casale di Procina risale al 1077: si tratta della “Platea
Autentica” in cui Petronio, conte normanno, fa solenne donazione dell’abitato al Monastero di San
Giovanni in Piano, insediamento benedettino del 1050, situato a circa 6 Km ad ovest di Apricena, in
cui, si dice, soggiornò San Francesco in pellegrinaggio verso Monte Sant'Angelo.
Alla dominazione normanna si alternò quella sveva e in particolare con Federico II di Svevia,
Apricena conobbe un periodo di notevole importanza storica. L’imperatore vi edificò dapprima una
residenza e successivamente concesse agli abitanti privilegi mai ottenuti in precedenza che furono
poi confermati anche dai suoi successori.
Caduto l’impero svevo con Manfredi, passò rispettivamente sotto il dominio angioino francese e
aragonese.
Nel 1627 la città fu completamente distrutta da un terribile terremoto e subito ricostruita grazie alla
laboriosità dei suoi abitanti.
Dopo l’Unità d’Italia la città ebbe vita sempre più attiva: alla tradizione agreste si aggiunse un
florido artigianato ed una intensa attività legata al settore lapideo.
Apricena: “città del marmo e della pietra”
Apricena rappresenta il più grande bacino marmifero della Puglia nonché terzo in Italia (dopo
quello apuano e veronese).
Le notizie storiche relative alla “Pietra di Apricena” ed alle sue applicazioni consistono in una serie
di frammentari cenni informativi, anche perché, nel passato, la pietra locale era sovente
commercializzata o messa in uso sotto altri nomi.
Esistono documenti risalenti a Carlo III Re di Napoli (1716-1788) riguardanti “atti di provvidenze”
per la costruzione del Palazzo Reale di Caserta.
Nel 1867 i marmi garganici furono inviati all’Esposizione Universale di Parigi, fra i quali
spiccavano quelli di Apricena.
Le applicazioni pratiche del calcare compatto di Apricena sono state di vario tipo e possono essere
ammirate in famose città, insigni palazzi, istituti e opere d’arte, oltre che in Italia in larga parte del
mondo (Europa, Sud America, USA, Giappone e Paesi Arabi).
L’agricoltura
Il territorio agricolo di Apricena è parte importante del tavoliere, la seconda pianura italiana. La
coltivazione più praticata è quella del grano duro che per resa e qualità rappresenta un’importante
coltura inserita nel ciclo delle rotazioni produttive.
Il salto di qualità compiuto da questo settore è dovuto soprattutto alla Cooperazione. Un importante
e decisivo passo si sta compiendo verso la produzione sementiera biologica e in serra, con aziende
che si stanno affermando sul mercato nazionale e che potranno fare da traino per l’ulteriore
sviluppo del settore.
2
SITI STORICI ED ARCHEOLOGICI
CASTELPAGANO
Ruderi della roccaforte medioevale, situate sulla sommità del monte Castello ad est del centro
abitato, a circa 7 chilometri. Domina la pianura nord del tavoliere sorto dai resti di un vicus romano.
La sua denominazione deriva dal fatto che fu abitato per un certo periodo dai saraceni.
CASTELLO BARONALE
Costruzione seicentesca edificata sui resti del castello normanno-svevo, dopo il terremoto del 1627.
Secondo la tradizione, il castello era residenza di caccia di Federico II.
POZZO SALSO
Resti di un antico ed importante pozzo che costituì per la popolazione una inesauribile fonte di
approvvigionamento idrico. Si ha notizia di detto pozzo dal “Quaternusexadentiarum” della
cancelleria sveva.
LA SCUOLA
Breve storia dell’IISS Federico II
L’Istituto “Federico II” nasce come Istituto autonomo a partire dal 1 settembre 1997, in seguito a
Decreto del Provveditorato agli Studi di Foggia del maggio 1997.
Come Istituto di istruzione di secondo grado è presente ad Apricena sin dall’anno scolastico
1969/70, solo come Liceo Classico ,prima come sezione staccata del Liceo Classico di San Severo e
poi, a partire dall’anno scolastico 1990/91 dipendente dal Liceo “De Rogatis” di Sannicandro
Garganico. Dall’anno scolastico 1992/93 è stato attivato il Liceo Socio-Psico-Pedagogico e, a
partire dall’anno 1994/95 si è aggiunto il Liceo Scientifico “Brocca”; infine, nell’anno scolastico
1999/2000 è stata attivato il nuovo indirizzo sperimentale del Liceo di Scienze della Formazione.
Lo stesso travagliato iter ha seguito l’Istituto Tecnico Commerciale che è nato in un primo
momento come sezione staccata dell’I.T.C. di San Severo e poi, dall’anno scolastico 1992/93, è
diventato sezione staccata dell’I.T.C. “D . Fioritto” di Sannicandro Garganico. Dal 1 settembre del
1997, con il raggiungimento dell’autonomia, è stato aggregato al Liceo classico.
Strutture
La scuola è formata da più sedi e corpi di fabbrica che si sviluppano tra seminterrati, pianoterra ,
primo piano e secondo piano.
Il plesso di Via Pio La Torre è sede degli uffici e della presidenza.
La sede di Via Pozzo Salso è la più nuova e sarà completata con un altro corpo di fabbrica, già
progettato, probabilmente entro il 2013, con gli impianti d’illuminazione esterna e d’idraulica per il
deflusso delle acque piovane, con spazi attrezzati a verde e per le attività sportive all’aperto.
3
PARTE I : L’ORGANIZZAZIONE
INFORMAZIONI DI INTERESSE GENERALE
MAPPA DEI LUOGHI
In relazione a quanto prevede la legge 626/94 e successive integrazioni, l’Istituto “Federico II” ha
provveduto alla prevenzione, alla tutela e alla protezione degli utenti e di quanti vi operano. A tale
scopo è stato predisposto il Piano di evacuazione e, inoltre, all’interno dell’Istituto, all’ingresso di
ogni plesso, sono esposte le piante indicanti la dislocazione dei diversi ambienti, sia ai fini
orientativi che di sicurezza
GLI SPAZI DELLA DIDATTICA
-
LABORATORI ed AULE SPECIALI
Lab. Scienze-Chimica e Fisica e Lab. Ecologico-Ambientale (via Pozzo Salso)
n.1 Aula Musica (plesso di via Pio La Torre)
Lab.Informatica (plesso di via Pozzo Salso)
Lab. Informatica (plesso di via Pio la Torre)
Lab. Informatica (Plesso di via Pozzo Salso)
Palestra in via P. Nenni ( solo utilizzata dall’Istituto)
Biblioteca (plesso di via Pozzo Salso)
n.1 Aula Sostegno ed Integrazione Scolastica (plesso Via Pozzo Salso)
n.1 Aula Magna (plesso di via Pozzo Salso)
n.1 Aula Magna (plesso di via Pio La Torre)
SERVIZI
L’Istituto “Federico II” fornisce i seguenti servizi previsti dal Piano dell’Offerta Formativa:
1. Docenza curriculare
2. Corsi per il recupero dei debiti formativi
3. Assicurazione infortuni conseguenti allo svolgimento delle attività previste nel
Piano dell’Offerta Formativa
4. Materiali di consumo per l’uso dei laboratori
5. Attività extra-curriculari:laboratorio teatrale, laboratorio musicale,attività
6. sportive,adesione ai campionati studenteschi
7. Sportello didattico
8. Attività di orientamento e continuità
9. Accesso a tutte le attività di formazione previste nel Piano dell’Offerta Formativa
10. Progetti ed esperienze di scuola lavoro; stages aziendali.
4
INDIRIZZI di STUDIO
In ragione delle esigenze di formazione individuabili sul territorio e delle richieste espresse
dall’utenza,gli indirizzi attivati sono i seguenti:
Indirizzo
Classi riforma Classi
Liceo Classico
Liceo delle Scienze Umane
Gelmini
I, II, III, IV: A
III, IV:P; IVQ
Ubicazione
vecchio ordinamento
via Pio La Torre
VA L.C. moderno
VP Sc. della Formazione
I, II, III, IV: S,T. V “Brocca” sez: S e T
via Pozzo Salso
Liceo Scientifico
Liceo delle Scienze Umane
I, II: P
Istituto Tecnico Amministrativo I, II, III, IV: I; VI I.T.C. “I.G.E.A.”
Finanza e Marketing
III L
via Pozzo Salso
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Sulla base delle richieste del territorio, individuate attraverso opportune indagini condotte
dall’Istituto, il “Federico II” può progettare nuovi curricoli opzionali che saranno attivati, dopo
l’approvazione del Collegio dei docenti.
La possibilità di opzione è stata, a suo tempo, concepita sulla base di quanto stabilito dall’art. 8 del
Regolamento sull’autonomia (D.P.R n. 275 dell’8 marzo 1999), che consente alle singole istituzioni
scolastiche la determinazione di curricoli che tengano conto delle “diverse esigenze formative degli
alunni concretamente rilevate, della necessità di garantire efficaci azioni di continuità e di
orientamento, delle esigenze e delle attese espresse dalle famiglie, dagli Enti locali, dai contesti
sociali, culturali ed economici del territorio.
Tale possibilità può essere garantita utilizzando la quota del 15% del monte ore annuale, che ha
integrato la quota nazionale del curricolo (85%), che è rimasta invariata: possibilità anche questa
prevista dal suddetto art. del Regolamento sull’autonomia e poi ribadito e precisato dall’art.1 del
Regolamento sui curricoli(D.M.26 giugno 2000 n.234.
ALUNNI
Gli alunni provengono per circa 2/3 da Apricena e per 1/3 da Comuni viciniori .
Criteri per la formazione delle classi
Le classi vengono formate sulla base dei criteri proposti dal collegio dei Docenti, fermo restando
quanto stabilito dal D.P.R. n.275 dell’ 8/3/1999, art. 4, 5, 8, in maniera eterogeneamente omogenea.
Formazione classi prime.
Le classi prime vengono formate considerando:
• La provenienza degli studenti (di scuola, di classe e/o di comune);
• Il livello di profitto conseguito dagli studenti in uscita dalla scuola media inferiore in modo da
garantire pari opportunità;
• Eventuali richieste delle famiglie ad inserire nello stesso corso e/o nella stessa classe i figli;
• Eterogeneità delle classi
Spostamenti da una classe all’altra del medesimo indirizzo sono consentiti a condizione che si tratti
di uno scambio fra studenti di pari livello. La dirigenza si riserva la facoltà di spostare gli studenti
da una classe qualora la costituzione del gruppo classe presenti delle gravi difficoltà di
socializzazione.
5
Il gruppo classe deve essere concepito come una realtà mobile, dinamica, flessibile, perché sulla
base di esigenze didattiche può essere disgregato e riaggregato:
• Per gruppi di livello (per attività di recupero e/o di approfondimento);
• Per gruppi di apprendimento (per l’area dell’integrazione).
ORARIO DELLE LEZIONI
L’orario delle lezioni, tenuto conto delle proposte del Collegio dei Docenti e dei criteri generali
deliberati dal Consiglio d’Istituto è articolato:
in orario antimeridiano per tutte le classi diurne; in orario pomeridiano per le classi del serale.
DOCUMENTI PER L’ISCRIZIONE
1. Nuove iscrizioni : (Provenienti dalla 3^ media o da altre scuole statali o non statali)
- Domanda di iscrizione da ritirare presso la segreteria della scuola di appartenenza e presentare
entro il 20 gennaio al Preside della Scuola Media frequentata
- Modulo di iscrizione da ritirare presso la Segreteria didattica e da compilare in ogni sua parte
Indirizzato al Dirigente Scolastico del “Federico II”
- Titolo di studio: Diploma di licenza media in originale o Certificato sostitutivo del Diploma
- Estratto dell’atto di nascita e Stato di famiglia (Autocertificazione)
- 2 Fotografie formato tessera
-Domanda per la gratuità dei libri (per gli aventi diritto), da inoltrare all’Ente preposto
-Certificato di buona salute (per l’attività sportiva non agonistica) rilasciato dal medico curante per
coloro che aderiranno ai campionati studenteschi.
2. Studenti già dell’Istituto
(Alunni promossi o non promossi che si iscrivono all’anno scolastico successivo)
- Modulo di iscrizione da ritirare presso la Segreteria didattica e da compilare in ogni sua parte
-Ricevute di versamento
TASSE E CONTRIBUTI
PROSPETTO DELLE TASSE SCOLASTICHE ANNO SCOLASTICO 2013/14
CLASSE
CAUSALE
IMPORTO
C/C
POSTALEN.
INTESTATO A
DA VERSARE
PRIMA
CONTRIBUTO
SCOLASTICO
TASSA DI
IMMATRICOLAZIONE
CONTRIBUTO
SCOLASTICO
CONTRIBUTO
SCOLASTICO
CONTRIBUTO
SCOLASTICO
TASSA DI
FREQUENZA
40.00
16619710
6.04
1016
55.00
16619710
60.00
16619710
60.00
16619710
15.13
1016
I..S.’I.S.S. “FEDERICO II”
71011 – APRICENA (FG)
AGENZIA DELLE ENTRATE
– UFFICIO ROMA 2
I..S.’I.S.S. “FEDERICO II”
71011 – APRICENA (FG)
I..S.’I.S.S. “FEDERICO II”
71011 – APRICENA (FG)
I..S.’I.S.S. “FEDERICO II”
71011 – APRICENA (FG)
AGENZIA DELLE ENTRATE
UFFICIO ROMA 2
COME
DA
“VADEMECUM“
COME
DA
“VADEMECUM”
ALLA DATA DI
ISCRIZIONE
ALLA DATA DI
ISCRIZIONE
ALLA DATA DI
ISCRIZIONE
30 GIUGNO
(Se non sonerato)
CONTRIBUTO
SCOLASTICO
TASSA DI
FREQUENZA
TASSA ESAME DI
MATURITA’
TASSA RILASCIO
DIPLOMA
60.00
16619710
15.13
1016
12.09
1016
15.13
1016
I..S.’I.S.S. “FEDERICO II”
71011 – APRICENA (FG)
AGENZIA DELLE ENTRATE
UFFICIO ROMA 2
AGENZIA DELLE ENTRATE
– UFFICIO ROMA 2
AGENZIA DELLE ENTRATE
– UFFICIO ROMA 2
ALLA DATA DI
ISCRIZIONE
30 GIUGNO
(Se nonesonerato)
30 NOVEMBRE
(Se nonesonerato)
AL RITIRO DEL
DIPLOMA
SECONDA
TERZA
QUARTA
QUINTA
6
Il Consiglio d’Istituto nella seduta del 11/12/2012 con Verbale n.19 ha deliberato l’Istituzione di
CONTRIBUTI SCOLASTICI SPECIFICI con effetto immediato.
CONTRIBUTI SCOLASTICI SPECIFICI per Richieste di passaggi ed esami
CAUSALE
IMPORTO
C/C
POSTALE N.
INTESTATO A
DA VERSARE
Passaggio ad altro indirizzo di
studi di alunni interni de Biennio
Passaggio di alunni esterni da
altre Istituzioni scolastiche
Esami integrativi/idoneità alunni
interni per il 3° e 4° anno
Esami integrativi/idoneità alunni
esterni per il 3° e 4° anno
Partecipazione agli esami di
Stato candidati privatisti
20.00
16619710
All’ atto della
Richiesta
30,00
16619710
50.00
16619710
100.00
16619710
150.00
16619710
IISS“FEDERICO II ”
71011 – APRICENA
(FG)
IISS“FEDERICO II ”
71011 – APRICENA
(FG)
IISS“FEDERICO II ”
71011 – APRICENA
(FG)
IISS“FEDERICO II ”
71011 – APRICENA
(FG)
IISS“FEDERICO II ”
71011 – APRICENA
(FG)
All’ atto della
Richiesta
All’ atto della
Richiesta
All’ atto della
Richiesta
All’ atto della
Richiesta
Il “CONTRIBUTO SCOLASTICO” E’ INDISPENSABILE”.
La “TASSA” è soggetta a forme di esonero come esplicitamente articolato nei punti 1. e 2. 3. di
seguito riportati.
NOTA ( Per tutti gli studenti FUORI DELL'OBBLIGO SCOLASTICO, valgono le tasse del
QUARTO ANNO)
ESONERO DAL PAGAMENTO DELLE TASSE SCOLASTICHE
E’ possibile, su documentata richiesta, ottenere l’esonero dal pagamento delle tasse scolastiche per
uno dei seguenti motivi:
1. PER MOTIVI ECONOMICI:
L’esonero per motivi economici va determinato in presenza di un reddito, riferito al nucleo
familiare, non superiore ai limiti indicati nel prospetto sotto indicato.
Per poter fruire di detta concessione è necessaria l’autocertificazione del genitore, redatta in carta
semplice sotto responsabilità personale, in conformità dell’art. 23 della Legge 28/02/1986. Copia di
tale dichiarazione sarà trasmessa al Comune di residenza.
Alla formazione del reddito concorrono i proventi e i redditi di qualsiasi natura prodotti dal nucleo
familiare nell’anno solare precedente a quello per il quale l’esonero viene richiesto.
per i nuclei familiari
formati dal seguente
numero di persone
1
2
3
4
5
6
7 e oltre
limite massimo di reddito
per l'anno scolastico 20122013
riferito
all'anno
d'imposta 2011
5.096,00
8.452,00
10.864,00
12.974,00
15.083,00
17.095,00
19.102,00
rivalutazione
in
ragione
del1,5%, con arrotondamento
all’unità di euro superiore.
77,00
127,00
163,00
195,00
227,00
257,00
287,00
7
limite
massimo
di
redditoespresso in euro per
l'a.s2013-2014 riferito all'anno
d’inposta2012
5.173,00
8.579,00
11.027,00
13.169,00
15.310,00
17.352,00
19.389,00
2. PER MERITO
Sono esonerati dal pagamento della tasse di frequenza gli studenti delle classi quarte e quinte che
conseguono la media di 8/10 in tutte le materie a seguito di scrutinio finale dell’anno scolastico
20011/20120.
3. PER APPARTENENZA A CATEGORIE SPECIALI L. 645/54
Di seguito alcuni esempi delle categorie speciali: orfani di guerra, di civili caduti per fatti di guerra,
caduti per cause di servizio o di lavoro, figli di mutilati o di invalidi di guerra, di mutilati o di
invalidi civili per fatti di guerra, di mutilati o invalidi per cause di servizio o di lavoro, ciechi civili
…
I genitori che per una delle ragioni di cui sopra non effettueranno il versamento relativo alle tasse
scolastiche, allegheranno alla domanda di iscrizione il relativo modulo, disponibile in Segreteria,
debitamente compilato. Gli alunni ripetenti non possono usufruire dell’esonero tasse.
NOTE: 1) LE TASSE SCOLASTICHE PER IL CORSO SERALE SONO LE STESSE DI
QUELLE ORDINARIE
2) LA TASSA DI IMMATRICOLAZIONE SI VERSA UNA SOLA VOLTA PER L'INTERO
CORSO DI STUDI
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
(schema riepilogativo)
1
CORSI DIURNI
2
3
CORSO SERALE 4

DIPLOMA DI LICENZA MEDIA
 CERTIFICATO SOSTITUTIVO DEL DIPLOMA DI LICENZA MEDIA
CERTIFICATO DI VACCINAZIONE
n. 2 FOTO (di cui una per la domanda e l’altra per il libretto di giustifiche)
LIBRETTO DEL LAVORO
5 ISCRIZIONE LISTA DI COLLOCAMENTO
6 DICHIARAZIONE DEL DATORE DI LAVORO
CONSENSO alla DIFFUSIONE di IMMAGINI
Gentile Signore/a, le forniamo le seguenti ulteriori informazioni relative alle immagini di Suo/a
figlio/a:
• le immagini, tratte da foto o riprese audiovisive o filmati effettuati durante lo svolgimento di attività
curriculari, extracurriculari ed in occasione di progetti già realizzati dall’ISISS “Federico II” nei
precedenti anni scolastici o che dovessero essere eseguiti nel corso del corrente anno scolastico,
potranno essere utilizzate, riprodotte, pubblicate e diffuse esclusivamente per le finalità della Scuola
sia istituzionali sia facoltative, dirette ad agevolare l’orientamento, la formazione e l’inserimento
professionale degli studenti, anche all’estero, di cui all’art. 96 del. d. lgsn. 196/2003;
• il trattamento sarà effettuato sia con modalità manuali che informatiche;
• le immagini saranno trattate in modo lecito e secondo correttezza;
• il consenso al trattamento di tali dati è facoltativo e potrà essere revocato in qualsiasi momento;
• il titolare del trattamento è l’ISISS “Federico II”, via Pio La Torre S.N., Apricena (FG), tel./ fax
0882 646116, e-mail: [email protected];
• il responsabile del trattamento è il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi;
• al titolare del trattamento o al responsabile Lei potrà rivolgersi senza particolari formalità per far
valere i suoi diritti ai sensi dell’art. 7 del citato decreto legislativo.
8
CONSENSO ALLA DIFFUSIONE DI IMMAGINI
Il/La sottoscritto/a_________________________________, in qualità di genitore/tutore
dell’alunno/a___________________________, acquisite le informazioni di cui sopra,
presta il proprio consenso
all’utilizzo, alla riproduzione, alla pubblicazione e diffusione dell’immagine di suo/a figlio/a, tratta
da foto o riprese audio visive o filmati effettuati durante lo svolgimento di attività curriculari,
extracurriculari ed in occasione di progetti già realizzati dall’ISISS “Federico II” nei precedenti
anni scolastici o che dovessero essere eseguiti nel corso del corrente anno scolastico.
Il suddetto materiale -da intendersi riferito sempre e solo all’attività istituzionale e facoltativa
della Scuola ai fini esclusivi della documentazione e pubblicizzazione della stessa – potrà essere
inserito sia sul sito internet dell’ISISS “Federico II” che su pubblicazioni interne ed esterne
(notiziari interni, giornalino di istituto, brochure, locandine, poster, inviti, riviste etc.) e potrà essere
mandato in onda da emittenti televisive.
L’utilizzo, la riproduzione, la pubblicazione e la diffusione delle immagini sono da considerarsi
effettuati in forma del tutto gratuita.
E’ espressamente vietato l’uso in contesti che pregiudichino la dignità ed il decoro dell’alunno
interessato.
Apricena, lì ___________
Firma __________________________

letta l’informativa di cui sopra, nega il proprio consenso
_________________________________
Firma
DECRETO LEGISLATIVO 30 GIUGNO 2003, N. 196 (CODICE IN MATERIA DI
PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI)
(da consegnare alla famiglia)
Gentile Signore/a,
secondo le disposizioni del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice in materia di
protezione dei dati personali”) nel seguito indicato sinteticamente come Codice, il trattamento dei
dati personali che La riguardano sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e di
tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti.
Ai sensi dell'articolo 13 del Codice, Le forniamo, quindi, le seguenti informazioni:
• i dati personali da Lei forniti verranno trattati esclusivamente per le finalità istituzionali della
scuola, che sono:
a) quelle relative all’istruzione ed alla formazione degli alunni
b) quelle amministrative ad esse strumentali, così come definite dalla normativa vigente (R.D. n.
653/1925, D.Lgs. n. 297/1994, D.P.R. n. 275/1999, Legge n. 104/1992, Legge n. 53/2003 e
normativa collegata);
• i dati personali definiti come “dati sensibili” o come “dati giudiziari” dal suddetto codice, che Lei
ci fornisce in questo momento e quelli che ci fornirà in occasioni successive, saranno trattati dalla
scuola secondo quanto previsto dalle disposizioni di legge e di regolamento citate al precedente
punto 1 ed in considerazione delle finalità di rilevante interesse pubblico che la scuola persegue.
Le ricordiamo che i dati sensibili sono quei dati personali “idonei a rivelare l'origine razziale ed
etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a
partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o
sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale”. I dati
giudiziari sono quei dati personali idonei a rivelare procedimenti o provvedimenti di natura
giudiziaria;
9
• il conferimento dei dati richiesti è obbligatorio in quanto previsto dalla normativa citata al
precedente punto 1; l'eventuale rifiuto a fornire tali dati potrebbe comportare il mancato
perfezionamento dell’iscrizione e l’impossibilità di fornire all’alunno tutti i servizi necessari per
garantire il suo diritto all’istruzione ed alla formazione;
• il trattamento sarà effettuato sia con modalità manuali che mediante l’uso di procedure
informatiche;
• i dati sensibili e giudiziari non saranno oggetto di diffusione; tuttavia alcuni di essi potranno
essere comunicati ad altri soggetti pubblici nella misura strettamente indispensabile per svolgere
attività istituzionali previste dalle vigenti disposizioni in materia sanitaria o giudiziaria;
• i dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari potranno essere comunicati esclusivamente a
soggetti pubblici secondo quanto previsto dalle disposizioni di legge e di regolamento di cui al
precedente punto 1; i dati relativi agli esiti scolastici degli alunni potranno essere pubblicati
mediante affissione all’albo della scuola secondo le vigenti disposizioni in materia;
• il titolare del trattamento è: l’IISS FEDERICO II- Via PIO LA TORRE S.N.- Apricena (FG)- Tel.
e Fax 0882/646116 - E-mail: [email protected]
• il responsabile del trattamento è il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi.
• al titolare del trattamento o al responsabile Lei potrà rivolgersi senza particolari formalità, per far
valere i Suoi diritti, così come previsto dall'articolo 7 del Codice, che per Sua comodità
riproduciamo integralmente:
Art. 7 (Diritto di accesso ai dati personali ed altri diritti)
1. L'interessato ha diritto di ottenere:
la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro
comunicazione in forma intelligibile.
2. L'interessato ha diritto di ottenere l'indicazione:
a) dell'origine dei dati personali; b) delle finalità e modalità del trattamento;
c) della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l'ausilio di strumenti elettronici;
d) degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi dell'articolo 5, comma 2;
e) dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a
conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di responsabili o incaricati.
3. L'interessato ha diritto di ottenere:
a) l'aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l'integrazione dei dati;
b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi
quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o
successivamente trattati;
c) l'attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il
loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si
rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato.
4. L'interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:
a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta;
b) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il
compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
Il sottoscritto/a genitore dell’alunno/a__________________________________________________
dichiara di aver ricevuto copia dell’informativa art. 13 D.Lgs. n.196/2003 per il trattamento dei dati
personali ed in merito alle finalità di cui sopra:
al punto (a) presta il proprio consenso al trattamento dei dati
al punto (b) presta il proprio consenso al trattamento dei dati
firma leggibile ………………………………………
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ORGANIGRAMMA
Dirigente Scolastico Prof. Cristoforo Modugno
Funzioni
• assicura la gestione unitaria dell'istituzione scolastica nel perseguimento dell'obiettivo della
qualità dell’efficacia e dell'efficienza del servizio scolastico, in relazione ai principi contenuti nella
Carta dei Servizi e nell’art.21 del Decreto legislativo 59/97.
Collaboratori continuativi del Dirigente scolastico
I collaboratori individuati dal dirigente scolastico, costituiscono la struttura di supporto
organizzativo, gestionale, amministrativo per il governo efficace ed efficiente della scuola.
Docenti collaboratori del D.S. :1°collaboratore ,Prof.ssa Giovanna Nargiso
Funzione:
• supporto al D. S. per la gestione del tempo scuola e la pianificazione gestionale delle attività
scolastiche
• sostituzione del D. S. nei casi di assenza o impedimento
Competenze: organizzativo- gestionali- relazionali
Compiti :
• Le funzioni previste dalla normativa vigente in caso di assenza o impedimento del Dirigente
Scolastico ivi compresa la rappresentanza legale nei confronti di terzi.
• Delega, in caso di assenza e impedimento del Dirigente Scolastico, alla procedura per la
comminazione delle sanzioni disciplinari agli studenti nel rispetto del regolamento disciplinare;
• introduzione di nuove metodologie di organizzazione del lavoro e di nuovi criteri organizzativi per
il miglioramento dell'efficienza del servizio nel perseguimento degli obiettivi programmati,
garantendo l'ottimale utilizzazione delle risorse strumentali in sintonia con il lavoro svolto dai
direttori di laboratorio;
• gestione del tempo scuola nelle sue articolazioni funzionali in relazione al P. O. F. (orario di
servizio e dell'orario di lavoro del personale docente nonché le modalità di accertamento del suo
rispetto sia in orario antimeridiano che pomeridiano nei tre plessi);
• l’organizzazione e la vigilanza sui corsi IDEI, recupero, sportello didattico nel rispetto delle
deliberazioni del collegio dei docenti;
• funzionamento dei servizi in rapporto alle istanze dell’utenza (assenze, ritardi, permessi,….….);
• vigilanza e controllo di gestione degli studenti del plesso di Via Pio La Torre , in particolare
durante l’ingresso alla prima ora e l’uscita al termine delle lezioni e sull’osservanza delle
disposizioni relative all’utilizzo dei servizi igienici e della macchine per il ristoro;
• la vigilanza sull’osservanza delle disposizioni di servizio contenute nelle circolari dirette al
personale docente.
• La collaborazione attiva nella gestione dei rapporti con gli EE.LL. e ASL ( SISH e medicina
scolastica) ;
• supporto al Dirigente Scolastico per la costituzione e formazione delle classi;
• collaborazione con tutte le componenti scolastiche;
2° collaboratore , Prof.ssa Incoronata Lupardi
Funzione: supporto organizzativo all’ attività didattica e ai rapporti con l’utenza
Competenze : organizzativo- didattiche - relazionali
Compiti :
• La gestione dell’orario di servizio e delle supplenze giornaliere dei docenti nei due plessi
dell’istituzione.
• gestione delle supplenze e delle ore eccedenti nel rispetto dei criteri contrattualmente individuati;
• La vigilanza sull’orario di servizio e di lavoro del personale docente nonché le modalità
di accertamento del suo rispetto sia in orario antimeridiano che pomeridiano nei due plessi;
• La responsabilità nell’istruttoria delle azioni tese all’individuazione dei destinatari delle
supplenze di competenza dell’istituto.
• organizzazione e gestione del lavoro dei dipartimenti disciplinari e/o multidisciplnari;
• l coordinamento e la pianificazione delle attività di gestione del tempo scuola con particolare
riferimento alla formulazione dell’orario delle lezioni diurno e serale nel rispetto dei criteri
formulati dagli OO.CC. competenti;
• gestione della organizzazione didattica a supporto del lavoro dei docenti (prove d’ingresso,
strumenti didattici, progetti, attività, documentazione didattica specifica);
• funzionamento dei servizi in rapporto alle istanze dell’utenza (assenze, ritardi, permessi,….….) ;
• la vigilanza sull’osservanza delle disposizioni di servizio contenute nelle circolari dirette
al personale docente.
• L’organizzazione e la disciplina sull’utilizzo (soprattutto per le attività ginnico-sportive)
degli spazi esterni al plesso e degli eventuali spostamenti degli alunni (anche H.) per le
attività connesse al curricolo, extracurricolo e partecipazione alle manifestazioni
d’istituto in osservanza al Regolamento d’Istituto;
• La collaborazione con il D.S. per gli opportuni accordi organizzativi con gli studenti
relativamente al funzionamento degli OO.CC. dove sono rappresentati (assemblee
d’istituto , di classe, ecc.);
• organizzazione e gestione dei colloqui con le famiglie;
• controllo delle attività legate agli OO. CC e all’articolazione funzionale del Collegio;
• collaborazione al funzionamento dei servizi in rapporto all’utenza (assenze, ritardi,
permessi……;
• vigilanza e controllo di gestione degli studenti del plesso di Via Pio Pozzo Salso , in particolare
durante l’ingresso alla prima ora e l’uscita al termine delle lezioni e sull’osservanza delle
disposizioni relative all’utilizzo dei servizi igienici e della macchine per il ristoro;
• tutor dei docenti in ingresso;
• collaborazione con tutte le componenti scolastiche.
Responsabili di plesso
I collaboratori del D. S., per le fasi esecutive dei loro compiti, si possono avvalere di collaboratori
scolastici, ben individuati per ogni compito e con responsabilità dirette, previo accordo con il
D. S. G. A.
Staff di collaborazione con la Presidenza:
Premessa
Lo staff di scuola viene costituito per affrontare il problema dell’ educazione nella società odierna,
caratterizzata dalla frammentazione del tessuto sociale, dall’avvento della società informatica, dalla
presenza di multicultura, dalla convivenza di ordine e disordine, dalla crisi dell’esaustività del
sapere, dalla cultura frammentaria posta dalla società in rapido cambiamento. In una società siffatta,
si impongono nuovi saperi e nuovi metodi di insegnamento e apprendimento nuove relazioni e
comunicazioni che, nella logica dell’ educazione permanente, richiedono un approccio culturale e
organizzativo fortemente collegiale e innovativo.
Questo chiama in causa concetti di cultura organizzativa della scuola.
L’ambiente scolastico, esige oggi forme di organizzazione collegiale che attribuiscano unitarietà e
coesione al progetto della scuola, attraverso forme di coordinamento intermedio che si pongano a
garanti di tale coerenza.
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In sostanza nella scuola di oggi si è reso necessario introdurre figure intermedie da porre fra i
docenti e il Dirigente, figure competenti e adeguatamente preparate, in grado di raccordare le spinte
individualistiche e i diversi livelli di attività nel disegno complessivo contenuto nel piano
dell’offerta formativa.
Lo staff è un organismo di consulenza della scuola ed è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un
suo delegato.
Membri espressi dalla presidenza:
prof.ssa Giovanna Nargiso
collaboratore vicario del Dirigente Scolastico
Prof.ssa Incoronata Lupardi
Collaboratore del D.S.
Dott.ssa Teresa Spallone
D.S.G.A. in qualità di consulente della gestione
finanziaria e strumentale e dei servizi generali
Prof. Mario Grifo
Collaboratore fiduciario di plesso Pozzo Salso
Prof. Matteo di Sipio
Referente per la L.626
Prof. Giuseppe Occhicone
Collaboratore fiduciario per il corso serale
Funzioni Strumentali
Prof. Giuseppe Bonetti
Prof.ssa Maria Pia Amorusi
Prof. Matteo Malerba
Prof.ssa RosariaSpecchiulli
Prof. Elio Palma
Responsabile aggiornamento e realizzazione del POF
Referente coordinatrice insegnanti di sostegno
Orientamento in entrata
Orientamento in uscita
Rapporti con gli alunni per il recupero del disagio e dello svantaggio
Funzione generale
Lo staff, tenuto conto degli indirizzi generali elaborati dal Consiglio d’Istituto e dal Collegio dei
Docenti, sulla base della direzione unitaria garantita dal Dirigente Scolastico, nel rispetto delle
vigenti normative, collabora alla definizione delle linee progettuali in riferimento alle
problematiche pedagogiche, educative, didattiche, formativo-comunicative, finanziarie e
strumentali, organizzative ed ha principalmente lo scopo, tenuto conto della sua identità culturale e
delle professionalità che esprime, di facilitare un’ interpretazione condivisibile, la più ampia
possibile, delle norme sul piano pedagogico-didattico per promuovere il successo formativo degli
studenti nell’ambito del diritto allo studio costituzionalmente garantito.
Compiti
Istruisce, per gli aspetti pedagogico-didattici, il Piano dell’offerta formativa sulla base:
del contesto culturale e socio-economico di riferimento;
dei dati informativi forniti dal Dirigente Scolastico e delle intese con l’Ente locale e con le diverse
realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio;
degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e
amministrazione definiti dal Consiglio d’Istituto;
delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori;
propone/adotta, con la commissione Progetto eletta in seno al Collegio dei docenti, l’individuazione
delle tipologie delle funzioni strumentali al P. O. F. da attivare per il corrente anno scolastico e le
procedure per la individuazione dei criteri di attribuzione, del numero e dei destinatari;
promuove l’adozione di procedure e strumenti di verifica del raggiungimento degli obiettivi del P.
O. F. a seguito di procedure di autoanalisi, di monitoraggio del processi attivati e degli strumenti
didattici utilizzati;
individua, con la figura strumentale dedicata per il corrente anno scolastico, le modificazioni e le
integrazioni da apportare al P.O. F., sulla base delle innovazioni eventualmente indotte da riforme e
dalle valutazioni critiche emerse dal contesto;
indirizza , con la figura strumentale dedicata per il corrente anno scolastico , schede informative
sugli aspetti più significativi del P.O.F. per promuovere, negli operatori scolastici e nell’utenza, la
cultura della partecipazione e condivisione delle scelte;
concorre a individuare le scelte educative, pedagogiche del P.O. F., in riferimento all’autonomia
scolastica e alla eventuale riforma delle scuole superiori centrate sui seguenti indicatori:
Indicatori più significativi:
• valori e bisogni di una società in rapida trasformazione, quali : la conoscenza, l’intercultura,
la diversità, l’integrazione, la tolleranza e la solidarietà;
• analisi del contesto socio culturale del territorio e definizione di un’ identità culturale condivisa;
• centralità dello studente e contratto formativo;
• diritto all’apprendimento e promozione del successo formativo;
• diritto alla tutela delle diversità e alla valorizzazione delle eccellenze;
• la funzione tutoriale;
• il piano di studi personalizzato: progettazione per competenze e UU. AA.;
•la Certificazione delle competenze;
Lo staff sarà attivato dal dirigente scolastico nel numero e nei destinatari necessari per la
realizzazione degli obiettivi specifici definiti nei compiti.
Coordinatore docenti di sostegno: collaboratore non continuativo, con funzione di supporto al D.
S. per migliorare l’organizzazione, l’efficacia e la funzionalità del lavoro dei docenti di sostegno
dell’istituto.
Funzioni: supporto al D. S. per migliorare l’organizzazione , l’efficacia e la funzionalità del lavoro
dei docenti di sostegno dell’istituto.
Competenze :organizzativo- relazionali
Compiti :
• la partecipazione alla gestione , con il D.S. ed i docenti collaboratori, del servizio dei
docenti di sostegno per quanto attiene la migliore formulazione dell’orario delle lezioni,
del lavoro in aula e nei laboratori;
• il coordinamento delle attività e degli adempimenti legati alle collaborazioni con l’ASL
territoriale e con i genitori, ivi compresa la regolarità delle convocazioni per i gruppi H d’istituto;
• La segnalazione diretta al D.S. di eventuali problemi legati alla frequenza degli alunni
in situazione di handicap;
• Il raccordo delle proposte di acquisto e/o utilizzo dei sussidi più utili alla didattica
individualizzata rispetto agli hand. degli alunni h. presenti nella scuola;
• Il coordinamento del dipartimento dei docenti di sostegno ;
• La proposta , gestione e coordinamento di tutte le iniziative curricolari ed extra che
vedono coinvolti gli alunni in situazione di handicap;
• Il raccordo con il D.S.G.A. per il migliore e più funzionale lavoro dei collaboratori
scolastici titolati ed incaricati di aiutare gli alunni in situazione di handicap;
Funzioni strumentali al P. O. F . ( sviluppo di una leadership professionale)
Premessa
Le funzioni strumentali sono le risorse culturali messe a disposizione del gruppo docente, per
orientarne e supportarne la crescita professionale e l’innovazione educativo-didattica.
Si tratta, dunque, di un micro-sistema professionale di supporto al singolo e al gruppo di docenti,
a sostegno dell’innovazione sul piano educativo-didattico.
In generale sono definite: cinque funzioni strumentali in rapporto al P. O. F.
Procedure valide per l’ elezione delle F. S. strumentali di Area e delle F. S. di modulo
Il collegio dei docenti costituisce la commissione che definisce i criteri e le competenze delle
funzioni strumentali.
Il Docente interessato presenta alla Commissione “Funzione di progetto” una formale istanza che
contenga i requisiti di accesso, un progetto di massima e le concrete modalità di lavoro che intende
seguire nel corso del mandato.
La Commissione istruisce le diverse domande da presentare al Collegio dei Docenti ai fini della
delibera conclusiva.
Nel caso di più domande riferite alla stessa Funzione Strumentale il Collegio dei Docenti procede
ad una votazione a scrutinio segreto. Le operazioni di voto sono precedute dall’ illustrazione da
parte di ciascun candidato del relativo progetto di lavoro.
In assenza di domande il Dirigente Scolastico promuove azioni di responsabilizzazione dei docenti
verso i compiti collegialmente stabiliti.
La commissione informerà i suoi lavori a criteri di trasparenza di giustizia ed equità che derivano
dall'applicazione fedele delle norme di legge e motiverà le sue scelte indicando i presupposti di fatto
e di diritto che sono alla base delle sue determinazioni. Non utilizzerà pertanto, a rigore di norma,
punteggi relativi ai titoli posseduti per scegliere i docenti a cui affidare le funzioni strumentali. Per
migliorare l'offerta formativa, saranno prese in considerazione le competenze professionali acquisite
confortate da esperienze specifiche relative all'incarico da attribuire, gli incarichi ricoperti, i lavori
svolti. Queste, infatti, non possono essere confuse con la mera anzianità di servizio o con il
possesso di generici titoli accademici. L'obiettivo è di accertare in concreto, e non sulla base di
quanto certificato sulla carta, l'idoneità del docente a svolgere i compiti previsti dalla funzione.
Funzione Strumentale Area 1 Revisione, Integrazione, Adeguamento P.O.F.
Funzione Strumentale Area 3S Coordinatore Docenti di Sostegno e Supporto agli alunni H
Funzione Strumentale Area 3I orientamento in Entrata
Funzione Strumentale Area 3U orientamento in Uscita
Funzione Strumentale Area 3D Organizzazione Corsi Idei e Sportello Didattico; Supporto Studenti.
Comitato per la valutazione del servizio
Compiti:
valuta il servizio richiesto dai singoli interessati e i docenti agli effetti del periodo di prova ;
valida il curricolo professionale e culturale dei docenti (art.38 del C. C. N. I.).
I docenti componenti sono eletti dal Collegio Docenti.
N. 4 membri di diritto
N. 2 membri supplenti
Prof.ssa Incoronata Lupardi
Prof.ssa Luciana Mastandrea
Prof.ssa Giovanna Nargiso
Prof.ssa Maria Luisa Cassanielli
Prof.ssa Vincenzina Cantatore
Prof.ssa Rosaria Specchiulli.
INCARICHI/ REFERENTI/ DESIGNATI
Direttori di laboratorio .
In qualità di docenti sub-consegnatari hanno responsabilità diretta dei sussidi e delle attrezzature
attraverso il passaggio temporaneo dei beni da parte del D. S. G. A.
Sono designati dal D. S. in base al regolamento di contabilità e condivisi dal Collegio dei docenti.
Compiti:
• collabora con gli altri direttori alla formulazione di un regolamento (da acquisire formalmente nel
POF) per il migliore utilizzo dei laboratori ;
• verifica (coadiuvato dagli assistenti tecnici) della consistenza dei beni inventariati e di
facile consumo in esso contenuti alla data del 30 ottobre ;
• la cura e vigilanza (coadiuvato dagli assistenti tecnici) delle attrezzature in dotazione;
• organizza e regolamenta le modalità di fruizione del laboratorio da parte delle classi per
gli insegnamenti curricolari e progettuali e del materiale didattico, tecnico e scientifico dei
gabinetti, dei laboratori dei sussidi e degli audiovisivi;
• segnalazione (coadiuvato dagli assistenti tecnici) dei problemi insorti e/o connessi alla
manutenzione del laboratorio e delle sue attrezzature ;
• collabora con i docenti delle discipline afferenti la tipologia del laboratorio;
• formula alla commissione GLAIMIT le proposte di ammodernamento, integrazione e nuovi
acquisti di materiali e sussidi ;
• avvisa il responsabile della sicurezza in caso problemi alla struttura e/o di malfunzionamento delle
apparecchiature con particolare riguardo ai danni che per questo possono derivare a persone e cose
(cavi elettrici, prese, ecc.. ).
Referente del Servizio prevenzione e protezione dai rischi
N. 1 docente responsabile (designato dal D. S. in base a requisiti tecnico-professionali)
Compiti specifici desunti dai compiti generali previsti dalla legge 626/94 e segg. .
Compiti organizzativi e gestionali:
• supporto al Dirigente Scolastico per la redazione del documento di valutazione dei rischi e del
piano di evacuazione dell’edificio da redigersi o aggiornarsi entro e non oltre il 31 settembre di ogni
anno;
• cura in tema di sicurezza le attività di formazione ed informazione nei confronti degli studenti, del
personale e dell’utenza presente nei locali scolastici;
• cura di vigilare sulle strutture e attrezzature della scuola informando il D. S. della pericolosità di
situazioni che necessitano di immediati interventi di manutenzione (ingombri delle vie d’uscita,
scale di sicurezza, non funzionamento delle attrezzature di prevenzione……………);
• redige uno schema per l’ottimale disposizione degli studenti nelle classi per prevenire infortuni e
per rendere efficace la fuoruscita degli studenti in caso di situazioni di pericolo;
• vigila che gli estintori in dotazione della scuola siano efficienti;
• organizza brevi corsi di formazione per il personale per il primo soccorso, la prevenzione
degli incendi e la prevenzione in caso di eventi calamitosi;
• cura che i punti di pronto soccorso siano dotati di materiale di primo soccorso non scaduto;
• cura di vigilare sulla presenza della cartellonistica all’interno e all’esterno dell’edificio scolastico,
appronterà il piano aggiornato di evacuazione dell’istituto e la sua presenza in tutti i locali in cui è
presente l’utenza;
• predispone in ogni locale il regolamento per l’uso in sicurezza degli apparecchi elettrici;
• organizza almeno una esercitazione all’anno di evacuazione dell’edificio (aprile-maggio), dopo
aver calendarizzato esercitazioni specifiche di evacuazione per corso a partire dal mese di novembre
a marzo.
• comunica alle classi il nominativo della persona del piano a cui rivolgersi in caso di malori
improvvisi per la prima assistenza e si metterà, se fosse necessario, in contatto con i genitori/tutori
degli studenti i quali sono tenuti a fornire alla scuola un recapito telefonico;
• accerta che le modalità organizzative approntate dalla scuola siano le più efficaci possibili
per la prevenzione di infortuni (uscita dalle classi al termine delle lezioni, ostacoli negli spazi
esterni funzionalità delle barriere architettoniche…..)
A fine anno il docente referente è tenuto ad una relazione sull’attività svolta e sui risultati ottenuti .
Referente per le lingue straniere e certificazione linguistica
N° 1 docente:
Compiti:
• supporto organizzativo ai colleghi di lingua inglese
• funzionamento multimediale del laboratorio
• coordinare e formare i docenti di lingua alle nuove tecnologie didattiche
• coordinare le attività dei docenti di madre lingua inglese
• tenere e curare i rapporti con i referenti nazionali e di zona per il TrinityExamination
Referenti per la lotta contro il fumo
N° 2 docenti
Prof. ssa Giovanna Nargiso per il plesso di Via Pio La Torre
Prof…Mario Grifo……….. per il plesso di Via Pozzo Salso
Compiti:
promuovere iniziative per il diritto alla salute nel luogo di lavoro ;verbalizzare comportamenti
devianti rispetto alla normativa contro il fumo
Compiti per il docente di sostegno:
modalità di integrazione e socializzazione di un disabile all’interno di un gruppo
produzione di materiali didattici (discussione di una unità di apprendimento)
discussione di un argomento desunto dall’anno di formazione
Referenti per l’Educazione alla salute ivi inclusa la prevenzione sanitaria
N° 2 docenti referenti
Compiti: promuovere e realizzare iniziative anche in collaborazione con A. S. L. / F.G. /1
COMMISSIONI - GRUPPI DI LAVORO
Note organizzative per incarichi-commissioni- gruppi di lavoro-dipartimenti
L’obiettivo di sviluppare la cultura della responsabilità e dell'organizzazione pone all'attenzione del
Collegio dei Docenti, la necessità dell'individuazione di criteri coerenti con i principi
dell'autonomia, con il riferimento costante della logica del progetto unitario di scuola, per il
superamento del casuale protagonismo individuale.
Criteri per l’individuazione degli incarichi:
• disponibilità, affidabilità, curriculum (esperienze pregresse),
• valutazione dell' efficacia del compito a fine anno da parte dei docenti,
• rotazione tra i docenti a parità di competenze.
Gli incarichi conferiti, secondo le necessità formative e/o organizzative, sono attivati o attivabili
con atto formale da parte del Dirigente scolastico.
Procedura generale per il lavoro delle commissioni
Le commissioni sono coordinate da un responsabile che nomina un segretario.
Il segretario curerà di dotarsi presso l’ufficio di presidenza del materiale amministrativo e/o
didattico occorrente per l’efficacia del lavoro. Ogni incontro di lavoro sarà corredato dall’O. d. G.,
da un verbale sottoscritto dal segretario e dal presidente e da un foglio di presenza che, terminati i
lavori giornalieri, sarà restituito al Dirigente Scolastico.
La documentazione amministrativa dovrà essere conforme a quella predisposta essendo non
riconosciuta qualsiasi altra modalità di documentazione legale dell’incontro.
Data la funzione istruttoria dei gruppi di lavoro, in mancanza dell’unanimità sui punti discussi, si
riporteranno a verbale le diverse proposte emerse dai partecipanti.
Nota:
Le commissioni, a secondo delle necessità formative e/o organizzative, sono attivate o attivabili con
atto formale da parte del Dirigente scolastico (collaboratori o docente delegato) per la totalità o la
parzialità dei suoi componenti secondo la natura degli atti in discussione. Il segretario avrà cura di
consegnare in presidenza i verbali delle riunioni e la relativa documentazione.
Commissione “Funzione di progetto”
Commissione eletta in composizione ristretta dal Collegio dei docenti
esamina le domande dei docenti che concorrono alle funzioni strumentali
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Compiti
La commissione:
• redige ed approva un regolamento interno estratto dal verbale della prima seduta e
comunicato anche al Collegio docenti;
• istruisce le domande dei richiedenti;
• esamina i requisiti d’accesso: le documentazioni o le autocertificazioni in rapporto alle
esperienze pregresse, ai titoli e alle specializzazioni, ai corsi di formazione coerenti alla
funzione strumentale;
• esamina il progetto di massima presentato dal docente che illustra, a partire dai compiti
previsti, le concrete modalità di lavoro che intende seguire nel corso dell’incarico;
• individua, quale requisito prioritario per la scelta dei docenti, l'esperienza professionale
(l'avere svolto negli anni passati incarichi simili al contenuto della funzione con esiti positivi);
• compara le candidature sulla base dei requisiti prioritari individuati;
• indica per ogni funzione strumentale il candidato che ha le caratteristiche migliori, senza
fare una graduatoria assegnando punteggi ai titoli presentati;
• mette i candidati in ordine di priorità e li propone al collegio.
Nel caso di più domande riferite alla stessa funzione strumentale, il Collegio dei Docenti, a parità di
merito, procederà ad una votazione a scrutinio segreto. Le operazioni di voto saranno precedute
dall’illustrazione da parte di ciascun candidato del relativo progetto di lavoro.
Sono esclusi dalla partecipazione ai lavori della commissione i docenti che si trovano in situazione
di incompatibilità con il docente richiedente e/o con gli interessi trattati.
Definisce i criteri per l’elaborazione dei progetti
Premessa
I progetti :
devono riferirsi alle Aree di intervento;
essere aderenti ai principi e alle linee-educativo didattiche del P. O. F. ;
essere compatibili con l’organizzazione della scuola.
Criteri generali per la valutazione dei progetti/attività
• La commissione valuta i progetti in funzione istruttoria per individuare:
• Valuta la congruità dei progetti proposti all’attenzione del Collegio con gli intenti Pedagogico,
didattico- organizzativi de P.O.F.
• Se necessario, ordina i progetti in base all’aderenza ai criteri specifici e generali deliberati
dal Collegio dei Docenti.
• Propone al Collegio i progetti in ordine di priorità
* (rispetto a ciascuna Area collegialmente
individuata), accompagnati da sintetiche motivazioni e da eventuali proposte (in caso di
esito negativo).
Presentazione dei progetti da parte dei consigli di classe / dei docenti
Premessa
I docenti, dopo la rilevazione dei bisogni formativi degli alunni condotta attraverso le prove
d’ingresso, le verifiche e le osservazioni sistematiche sui comportamenti sociali e di lavoro, sugli
atteggiamenti, sugli interessi e attitudini, possono progettare azioni didattiche specifiche in
coerenza con la progettazione della classe e tenuto conto delle AREE caratterizzanti gli indizi
presenti nell’istituzione.
I progetti possono essere distinti in progetti di classe e in progetti di istituto.
In riferimento alle aree indicate e ai laboratori già attivati si possono presentare progetti rivolti
preferibilmente agli studenti delle classi prime, seconde, terze e quarte (per le quinte saranno da
privilegiare progetti ad alta specificità) tenendo conto che sono prioritari:
a) i progetti di livello superiore ( di rete, prov., reg., naz., europei) di cui la scuola e partner .
b) i progetti di istituto presentati dalla scuola;
c) i progetti che prevedono attività/laboratori che integrano, ampliano, arricchiscono rinforzano la
progettazione ordinaria della classe che per raggiungere i suoi obiettivi può cercare intese con
altra/e classe/i parallela/e che condividono con essa finalità obiettivi e modalità organizzative.
Procedura
I docenti , facendo riferimento alla SCHEDA PROGETTO appositamente redatta dalla
Commissione progetto , avranno cura:
di esplicitare, nel caso di progetto pluridisciplinare e/o interdisciplinare, obiettivi, contenuti e
attività specifiche relativi a ciascun partecipante;
di indicare il numero di alunni partecipanti in orario aggiuntivo (per l’attivazione ed il
mantenimento del progetto è opportuna la presenza media nell’attività di circa dieci alunni);
di indicare i loro nominativi (se disponibile da subito);
di acquisire, per gli alunni partecipanti e ove necessario, le autorizzazioni dei genitori o di chi ne fa
le veci;
di documentare il progetto attraverso opportuna registrazione delle presenze dei docenti e alunni
partecipanti con l’ausilio del personale ATA a ciò demandato;
di produrre risultati oggettivamente verificabili con manifestazioni, documentazioni
(rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie).
Nota:
I docenti per la formulazione dei progetti possono usufruire delle seguenti consulenze:
FF.SS. per gli aspetti educativo-didattici
D. S. G. A. per l’aspetto finanziario
Il 1° Collaboratore per gli aspetti organizzativi
Commissione elettorale
n. 2 componenti docenti: Prof. Giuseppe BONETTI; Prof. Matteo Malerba
n.1 componente A.T.A.: Ass. Amministrativo Signor Del Fuoco Nicola
La commissione è in carica annualmente.
Compito: prepara e compie gli atti relativi alle operazioni elettorali secondo le vigenti normative.
E' presieduta da uno dei suoi membri, possibilmente un genitore, comunque eletto a maggioranza
dai suoi componenti.
Comitato tecnico sportivo
referente per le attività sportive:
Finalità: promuove la cultura sportiva
Competenze: organizzativo- didattiche
Compiti:
• progetta e offre consulenza al Dirigente Scolastico, agli OO. CC. nella fase di programmazione
delle iniziative sportive e di esecuzione pratica delle iniziative deliberate.
• Coordina il gruppo dei docenti di E.F. in servizio nei tre plessi dell’istituto con particolare
riferimento alle attività di avviamento alla pratica sportiva e preparazione e partecipazione ai giochi
sportivi nelle fasi d’istituto, provinciali e successive .
• Organizza l’utilizzo della palestra per le attività anti e post- meridiane.
• Formula al D.S., sentiti i colleghi, le proposte di acquisto di sussidi e attrezzi ginnici.
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Commissione TECNICA per gli acquisti, il collaudo,l’utilizzo e il discarico inventariale.
Competenze: tecniche
Compiti :
• esprime un parere tecnico sulla opportunità di dotarsi del materiale tecnico-tecnologico e
dei sussidi da acquistare;
• istruisce e valuta le migliori e/o più favorevoli condizioni di mercato rispetto agli acquisti in
esame.
• collauda o certifica le attrezzature, i sussidi, il materiale didattico acquistato;
• avanza proposte per tenere in efficienza i laboratori e tutte le postazioni di informatica, i
sussidi (incluse le lavagne elettroniche), assicurare il funzionamento delle apparecchiature
nelle manifestazioni scolastiche antimeridiane e pomeridiane;
• promuove brevi corsi di formazione legati al funzionamento di sussidi e dei laboratori;
• collabora con i Direttori di Laboratorio ed il Responsabile per la sicurezza dei lavoratori e
d’istituto per l’approntamento dei regolamenti di funzionamento delle apparecchiature.
• valuta lo stato dei beni e ne propone l’eventuale discarico.
Il Docente si avvarrà della collaborazione di un collaboratore scolastico individuato dal piano
annuale degli A.T.A.
Gruppo di lavoro per le visite guidate e i viaggi d’istruzione (coordinatori di classe)
Funzioni
Promuove i contatti con i coordinatori o i responsabili delle visite guidate e i viaggi d’integrazione
culturale ; Collabora con il D. S. G. A.
Compiti
• Istruisce gli aspetti organizzativi, contatta le agenzie, prende contatti con gli Enti del turismo,ecc.
• E’ responsabile degli aspetti organizzativo – didattici delle visite guidate e viaggi di istruzione
Il responsabile si avvarrà della collaborazione delle funzioni strumentali di riferimento .
Gruppo H. d’istituto
N.1 coordinatore (e/o docente con più ore nella classe) della classe in cui è inserito il disabile
Componente: socio psico-pedagogica
Componente: familiare
In via prioritaria i genitori e i docenti della scuola .
Modalità di funzionamento degli OO. CC
COLLEGIO DEI DOCENTI
(n. 1 Segretaria del collegio)
E’ composto dal personale insegnante della scuola, è presieduto dal Dirigente Scolastico ed ha i
seguenti compiti:
a. cura la programmazione dell’azione educativa;
b. definisce, convalida e cura il piano dell’offerta formativa;
c. favorisce il coordinamento interdisciplinare;
d. approva l’adozione dei libri di testo e la scelta dei sussidi didattici;
e. determina la corrispondenza chiara ed univoca tra voti decimali ed i livelli di apprendimento e
conoscenza degli alunni;
f. costituisce commissioni di lavoro con funzioni consultive per l’elaborazione dei
progetti di varia natura;
g. elegge i docenti con funzioni strumentali e i docenti del Comitato di valutazione del
servizio scolastico del personale docente
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DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
I dipartimenti sono articolazioni disciplinari permanenti del collegio dei docenti, istituite da questo
nell’ esercizio dei propri poteri di auto-organizzazione.
Il dipartimento designa un coordinatore tra gli insegnanti di ruolo con particolari titoli di merito
professionale, che promuove e coordina l’attività dei docenti secondo le direttive stabilite dal
dipartimento e quelle generali stabilite dal Comitato Tecnico della scuola (gruppo di tutti i
coordinatori di dipartimento).
Compiti:
• Predisporre la programmazione didattica e disciplinare delle materie del dipartimento con
riferimento agli obiettivi, ai contenuti, agli strumenti e ai criteri di valutazione secondo una
metodologia per unità didattiche e moduli .
• verificare ed ottimizzare gli strumenti didattici usati per una migliore gestione del tempo;
• definire i criteri per l’adozione dei libri di testo;
• elaborare le prove d’uscita degli studenti del biennio e del triennio;
• collaborare, per gli aspetti didattici, con i docenti responsabili delle funzioni strumentali e
per gli aspetti organizzativi, con i collaboratori del Dirigente Scolastico;
• elaborare, in vista degli esami di MATURITA’, gli indicatori per le prove scritte, i livelli di
giudizio e i criteri didattici per il colloquio pluridisciplinare;
• predisporre specifici materiali di recupero e di sostegno con la collaborazione dei docenti di
sostegno.
• Proporre l’acquisto di materiali di consumo di macchine e di attrezzature, lo scarico di quanto è
diventato inservibile, le ristrutturazioni che diano un assetto più efficiente dal punto di vista
organizzativo e funzionale dei laboratori.
• Organizzare attività richieste dagli studenti e che riguardano la disciplina nel campo
specifico del dipartimento.
• Diffondere tra gli insegnanti le conoscenze sull’uso appropriato delle tecnologie, degli
strumenti, dei processi ai fini didattici e delle professioni.
• Formulare proposte per l’aggiornamento dei docenti del dipartimento precisando contenuti
modalità e innovazioni da introdurre.
• Proporre l’acquisto di materiali di consumo di macchine e di attrezzature, lo scarico di
quanto è diventato inservibile, le ristrutturazioni che diano un assetto più efficiente dal punto
di vista organizzativo e funzionale dei laboratori.
CONSIGLIO DI CLASSE
• Il consiglio di classe è presieduto dal Preside, un insegnante delegato (coordinatore di classe), è
composto dai professori di ogni singola classe, da due rappresentanti degli alunni e da due genitori.
• Definisce, all’inizio di ogni anno scolastico, la programmazione dell’attività didattica.
• Avanza proposte di tipo disciplinare e interdisciplinare.
• Verifica periodicamente l’efficacia dei risultati ottenuti per assumere iniziative riguardo al
recupero.
• Ricerca una linea comune di condotta tale da promuovere e recuperare i comportamenti degli
alunni.
• Valorizza la natura educativa degli scrutini intesi anche come ulteriori momenti di
programmazione.
Impegno Totale : 40 ore annue
21
Il coordinatore del Consiglio di classe
I coordinatori, le cui funzioni sono definite dal Collegio dei Docenti, sono individuati ogni anno,
con atto formale, dal Dirigente Scolastico all’inizio di ogni anno scolastico. Di norma, i
coordinatori delle classi, assunta la grande importanza per la gestione dei Consigli di
classe e di tutti le altre necessità di ordine didattico e funzionale, seguono il criterio della continuità
d’insegnamento nella classe di riferimento. Ove non fosse possibile tale nomina e nella prima
seduta utile, il consiglio di classe presieduto dal D. S. procederà alla assegnazione dell’incarico.
Gli altri docenti svolgeranno le funzioni di segretario qualora se ne palesasse la necessità.
Compiti:
• Controllare sul registro di classe l’andamento di assenze, ritardi e relative giustificazioni e
compilare il modulo di riferimento predisposto; controllare annotazioni relative al comportamento e
segnalarle al D.S;
• Informare formalmente le famiglie degli alunni in caso si assenze ingiustificate o di situazioni di
profitto insoddisfacenti emerse durante i consigli di classe ;
• Svolgere funzione di referente di primo livello per studenti, docenti, genitori, relativamente a
proposte e segnalazioni di problemi che riguardino la classe ;
• Curare la distribuzione e la raccolta delle pagelle e delle circolari-autorizzazioni che
prevedono la firma da parte delle famiglie;
• Curare periodicamente la verifica sull’andamento didattico – disciplinare, con particolare riguardo
all’omogeneizzazione e razionalizzazione dei criteri di valutazione e alle scadenze di verifica;
• Informare le famiglie sull’esito dello scrutinio finale.
• Provvedere alla stesura del verbale delle riunioni;
• Provvedere alla stesura del documento finale del Consiglio per le commissioni d’esame;
• Formulare le proposte di giudizio di ammissione per ciascun alunno, da leggere ed approvare in
sede di scrutinio delle classi quinte;
• Assicurare il passaggio di consegne al suo successore.
• Provvedere alla compilazione del brogliaccio dei voti di tutte le discipline da portare in sede di
scrutinio e procedere, indi, alla dettatura di tali voti al responsabile della segreteria didattica;
• Valutare i crediti formativi acquisiti fuori dalla scuola e presentati dagli alunni in segreteria
didattica entro il 10 maggio di ciascun anno scolastico del triennio;
• Calcolare e trascrivere i crediti scolastici e formativi di ciascun alunno;
• Formulare la relazione sulla situazione della classe da leggere in sede di scrutinio;
• Compilare le lettere da inviare alle famiglie degli alunni promossi con debito formativo o non
ammessi alla classe successiva
• Consegneranno agli alunni interessati perché pervenga alle famiglie :
a) una copia del PATTO FORMATIVO scuola-famiglia ;
b) due copie del modello di dichiarazione per la sottoscrizione di cui una, firmata dalla
S.V. (vedi delega del D.S.) rimane alla famiglia, l’altra , controfirmata anche dai
genitori e dall’alunno, sarà consegnata alla segreteria didattica dal coordinatore di classe;
c) comunicheranno agli alunni interessati la sequenza e l’organizzazione degli interventi di recupero
deliberati dal consiglio di classe e le modalità di verifica sentiti i docenti delle discipline interessate.
d) acquisiranno le dichiarazioni dei genitori che intendono provvedere in proprio al recupero dei
debiti formativi contratti dai propri figli consegnandoli al più presto alla segreteria didattica.
Giunta esecutiva
La giunta esecutiva:
• predispone il bilancio preventivo e consuntivo.
• prepara i lavori del Consiglio di Istituto e ne cura l’esecuzione delle delibere.
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Consiglio d’Istituto
E’ composto dal dirigente scolastico, da otto rappresentanti dei docenti, due del personale non
docente, quattro studenti e quattro genitori.
Ha potere deliberante nelle seguenti funzioni:
• prevede lo svolgimento delle attività possibili sulla base della quantificazione delle risorse
disponibili: acquisto, rinnovo e manutenzione delle attrezzature tecnico – scientifiche, dei sussidi
didattici, audiovisivi e della biblioteca;
• programma le attività parascolastiche, corsi di recupero, sostegno, gite e visite di istruzione;
• fornisce al collegio dei docenti indirizzi generali per il P.O.F. e lo adotta.
• Indica criteri e procedure per la definizione e l’attribuzione delle funzioni strumentali.
Rapporti scuola famiglia
La scuola organizza incontri individuali e collegiali con le famiglie per le dovute informazioni e per
la partecipazione attiva alle attività progettate/programmate.
Ai genitori è richiesto di controllare le assenze dei propri figli, di collaborare con i docenti per il
raggiungimento degli obiettivi didattici e non, di richiedere informazioni sull’andamento didatticodisciplinare, di partecipare insieme agli studenti alle attività predisposte dalla scuola che richiedono
la loro presenza.
Colloqui collegiali
Sono previsti in linea di massima :
• Un incontro ad Ottobre per le prime informazioni ai genitori in occasione delle elezioni dei
rappresentanti nei Consigli di classe.
• Un colloquio a Novembre per le informazioni ai genitori sui percorsi formativi e sui risultati
delle prove d’ingresso ( classi prime e terze) e sui percorsi formativi e sui risultati delle verifiche.
Modalità:sono presenti tutti i docenti individualmente e/o in gruppi di materie affini in aule distinte.
• Un colloquio a Febbraio per le informazioni relative ai processi e ai risultati del primo
quadrimestre.
Modalità: sono presenti i coordinatori per la consegna delle pagelle.
• Un colloquio a marzo/Aprile/Maggio (se necessario e, comunque, al massimo, programmato nella
prima settimana) per le informazioni sui processi formativi
Modalità: sono presenti tutti i docenti individualmente e/o in gruppi di materie affini in aule
distinte.
Colloqui individuali settimanali
Secondo la disponibilità dei singoli docenti ed in relazione alle esigenze sarà possibile effettuare
brevi incontri in orario antimeridiano, secondo il calendario affisso all’albo o previo appuntamento.
Attività d’insegnamento
Si svolgono, di norma, per un massimo di 24 unità orarie settimanali distribuite in sei giorni.
In particolare:
I docenti sono una risorsa per la scuola e sono utilizzati in via prioritaria per iniziative dell’Istituto,
dei corsi e poi delle classi, secondo i progetti /i laboratori e le attività collegialmente deliberati.
I docenti con orario cattedra inferiore alle 18 ore settimanali sono tenuti al completamento
dell’orario di insegnamento da realizzarsi secondo la normativa vigente e i criteri contrattati e in
particolare: per la parte organizzativa in: attività di supplenza
per la parte didattica in:
• eventuali attività alternative alla Religione cattolica secondo le opzioni scelte dall’utenza
• attività di recupero o di consolidamento
• attività di arricchimento/ potenziamento dell’offerta formativa
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I docenti impegnati nelle supplenze sono tenuti ad essere reperibili nella sala dei docenti.
I docenti di sostegno, in assenza dello/degli studente/i disabile/i, in assenza di attività didattiche
progettate e deliberate dal consiglio di classe di appartenenza, avranno cura di avvisare l’ufficio di
presidenza per l’eventuale impiego in attività di supplenza o in altre attività a favore della scuola.
Attività funzionali all’insegnamento
L’attività funzionale all’insegnamento è costituita da ogni impegno inerente alla funzione docente.
Essa comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di progettazione, ricerca, valutazione,
documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi
collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi.
Attività individuali:
• preparazione delle lezioni ed esercitazioni; • correzione degli elaborati;
• rapporti individuali con le famiglie ( deliberati dal C d I su proposta del Collegio dei Docenti;
• accoglienza,assistenza e vigilanza degli alunni: 5 minuti prima dell’inizio e al termine delle lezioni.
Il riferimento per tali comportamenti è il REGOLAMENTO D’ISTITUTO deliberato dal C d’ I.
Attività collegiali
• elaborazione, attuazione e verifica, per gli aspetti pedagogico-didattici, del P O F ;
• partecipazione alle riunioni del Collegio dei Docenti e sue articolazioni;
• programmazione e verifica di inizio e fine anno;
• informazioni alle famiglie sui risultati quadrimestrali e finali (delibera del Collegio dei Docenti);
• partecipazione alle attività collegiali dei Consigli di classe;
• partecipazione ad attività aventi carattere d’ urgenza e di necessità (es. sanzioni disciplinari).
Le modalità di partecipazione ed azione sono nel REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
approvato dal Consiglio d’Istituto.
• scrutini, esami e compilazione degli atti relativi alla valutazione.
I docenti con cattedra-orario esterna, in linea di massima, parteciperanno alle riunioni in rapporto al
loro orario di insegnamento e avranno cura di comunicare i loro impegni collegiali alle rispettive
scuole di servizio;
Gli obblighi di lavoro del personale docente sono funzionali al P. O. F. e alle attività didattiche
esplicitate nel piano annuale delle attività e sono finalizzati allo svolgimento delle attività di
insegnamento e di tutte le ulteriori attività di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione e
documentazione necessarie all’efficace svolgimento dei processi formativi degli studenti. Per gli
impegni non previsti dal piano annuale, valgono i criteri definiti nella contrattazione integrativa
d’istituto, le norme dei contratti di lavoro, le norme vigenti e le delibere degli OO. CC.
Criteri per l’assegnazione delle cattedre
Le cattedre vengono assegnate sulla base di quanto stabilito dal D.P.R. n.275 dell’ 8/3/1999, art. 3,
comma 2 che si richiama integralmente per la parte che interessa e sentito il parere del C d D.
• Continuità didattica;
• Rispetto delle graduatorie d’Istituto;
• Verticalizzazione, ove possibile;
• Raggruppamenti per indirizzi;
Per quanto non espressamente previsto in questo documento si fa riferimento alla normativa
vigente.
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PARTE II: L’OFFERTA FORMATIVA
PRINCIPI FONDAMENTALI E FINALITA’
L’Istituto “Federico II” aderisce ai principi enunciati dalla Carta dei Servizi della Scuola (artt.
1,2,3,4,5,6,7), emanata nel 1998 e si ispira agli articoli 3,33,34 della Carta Costituzionale. I principi
fondamentali su cui si fonda l’attività scolastica, pertanto, sono i seguenti:
uguaglianza
- il servizio pubblico è ispirato al principio di uguaglianza dei diritti degli utenti;
- le regole che disciplinano i rapporti tra utenti e scuola sono uguali per tutti;
- nessuna distinzione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi
riguardanti sesso,razza, etnia,lingua, religione,opinionipolitiche,condizioni psico-fisiche e socio
economiche;
- l’uguaglianza va intesa come divieto di ogni ingiustificata discriminazione e non come
uniformità delle prestazioni
- la scuola educa alla convivenza democratica.
il principio di solidarietà:
la classe non deve divenire luogo di frustrazione;
le differenze di capacità, di rendimento, di estrazione sociale, non possono tradursi nella
emarginazione dei più deboli o dei meno fortunati;
l’azione formativa e didattica deve perciò essere improntata ad una paziente opera di integrazione,
nel rispetto delle potenzialità di ciascuno.
il potenziamento delle qualità individuali:
la scuola, in quanto comunità di formazione culturale, ha il compito di potenziare le qualità
individuali, offrendo la possibilità di esprimersi al meglio e di progredire.
imparzialità e regolarità del servizio
- l’Istituto, nei confronti degli utenti,assicura il rispetto di criteri di equità e di obiettività;
- l’Istituto garantisce, con l’impegno di tutte le sue componenti ed attraverso la collaborazione
delle istituzioni ad esso collegate, la regolarità e la continuità del servizio e delle attività
educative, anche in situazione di conflitto sindacale e con particolare riferimento ai servizi
pubblici essenziali,così come previsto dall’art.2 CCNL.
Al fine di contemperare l’esercizio del diritto di sciopero con la garanzia del diritto all’istruzione
degli alunni e degli altri valori e diritti costituzionalmente tutelati, l’Istituto si impegna a garantire:
- le attività didattiche e la vigilanza sugli allievi da parte dei docenti presenti in Istituto pur con
orario delle lezioni compattato e , ove necessario, decurtato;
- le attività riguardanti lo svolgimento degli scrutini e degli esami finali;
- la vigilanza degli impianti, delle attrezzature e di tutto il patrimonio scolastico.
accoglienza e integrazione
L’Istituto si fa carico di favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e
l’integrazione degli stessi,con particolare attenzione alla fase d’ingresso alle classi iniziali e alle
situazioni di specifica rilevanza. E’ inoltre orientato alla soluzione di problematiche relative agli
studenti lavoratori, agli stranieri e a quelli in situazione di handicap.
diritto alla scelta
l’utente è libero di scegliere fra le diverse istituzioni che erogano il servizio scolastico;
la regolarità della frequenza è assicurata con interventi di prevenzione,controllo dell’evasione e
della dispersione scolastica;
il proseguimento negli studi è supportato da opportune attività di orientamento.
25
efficienza e trasparenza
la legge 241/90 rappresenta il riferimento fondamentale nella regolamentazione del servizio;
l’attività scolastica s’informa a criteri di efficienza,efficacia,trasparenza amministrativa, snellimento
burocratico e flessibilità nell’organizzazione dei servizi,dell’attività didattica e dell’offerta
formativa integrata.
libertà d’insegnamento
la programmazione assicura il rispetto della libertà d’insegnamento dei docenti e garantisce la
formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo
armonico della personalità;
l’aggiornamento e la formazione costituiscono un diritto per tutto il personale scolastico e compito
per l’amministrazione, che assicura interventi organici regolari.
INDIRIZZI DI STUDIO
INDIRIZZO “AMMINISTRATIVO, FINANZA e MARKETING”
PROFILO
Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei
macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei
sistemi e processi aziendali ( organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione,
finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e della
economia sociale.
Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per
operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento
organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale.
Attraverso il percorso generale, è in grado di:
- rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili
in linea con i principi nazionali ed internazionali;
- redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
- gestire adempimenti di natura fiscale;
- collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;
- svolgere attività di marketing;
- collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
- utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e
marketing.
Nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”, il profilo si caratterizza per il
riferimento sia all’ambito della comunicazione aziendale con l’utilizzo di tre lingue straniere e
appropriati strumenti tecnologici sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali
nazionali e internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche e vari contesti lavorativi.
Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il profilo si caratterizza per il riferimento sia
all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e
all’adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale
attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione,
all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, finanza
e Marketing” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A, di
seguito specificati in termini di competenze:
1. Riconoscere e interpretare:
- le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali per coglierne le ripercussioni in un dato contesto;
- i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità diun’azienda;
- i cambiamenti dei sistemi economici attraverso il confronto fra epoche storiche e attraverso il
confronto fra aree geografiche e culture diverse.
2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare
riferimento alle attività aziendali.
3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle
differenti tipologie di imprese.
4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare
soluzioni efficaci rispetto a situazioni date.
5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse.
6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata.
7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione,
analizzandone i risultati.
8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con
riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato.
9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di
soluzioni economicamente vantaggiose.
10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti comunicazione integrata d’impresa, per
realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti.
11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce
dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa.
Nelle articolazioni: ”Relazioni internazionali per il marketing” e “Sistemi informativi aziendali”, le
competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza
con la peculiarità del profilo di riferimento.
Quadro orario
“AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”:
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
1° biennio
2° biennio
1°
2°
3°
4°
anno anno anno anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti –
Orario annuale
Lingua e letteratura italiana
132
132
132
132
Lingua Inglese
99
99
99
99
Seconda lingua comunitaria ( Francese)
99
99
99
99
Geografia
99
99
Storia
66
66
66
66
Economia Aziendale
66
66
198
231
Diritto ed economia
66
66
Diritto
99
99
Economia Politica
99
66
Matematica*
132
132
99
99
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
66
66
Scienze Integrate Fisica
66
Scienze Integrate Chimica
66
Informatica
66
66
66
66
Scienze motorie e sportive
66
66
66
66
Religione cattolica o Attività alternative
33
33
33
33
Totale ore
1056 1056 1056 1056
5°
anno
132
99
99
66
264
99
99
99
66
33
1056
Gli istituti tecnici del settore economico possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e
insegnamenti facoltativi di ulteriori lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato
ovvero con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell’offerta formativa
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli
istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la
compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.
Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare
le ore di compresenza nell’ambito del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.
PER LE INDICAZIONI SULLE PROGRAMMAZIONI DISCIPLINARI SI RIMANDA
ALL’Allegato A.A.1 DEL DECRETO ATTUATIVO DELLA RIFORMA DEGLI I.T.
IL PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE
DEI LICEI
“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una
comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale,
creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca
conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore,
all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte
personali”. (art. 2 comma 2 del regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico dei licei…”).
Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del
lavoro scolastico:
lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;
la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;
l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici,
saggistici e di interpretazione di opere d’arte;
l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche;
la pratica dell’argomentazione e del confronto;
la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale;
l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.
Si tratta di un elenco orientativo, volto a fissare alcuni punti fondamentali e imprescindibili che solo
la pratica didattica è in grado di integrare e sviluppare.
La progettazione delle istituzioni scolastiche, attraverso il confronto tra le componenti della
comunità educante, il territorio, le reti formali e informali, che trova il suo naturale sbocco nel
Piano dell’offerta formativa; la libertà dell’insegnante e la sua capacità di adottare metodologie
adeguate alle classi e ai singoli studenti sono decisive ai fini del successo formativo.
Il sistema dei licei consente allo studente di raggiungere risultati di apprendimento in parte comuni,
in parte specifici dei distinti percorsi. La cultura liceale consente di approfondire e sviluppare
conoscenze e abilità, maturare competenze e acquisire strumenti nelle aree metodologica; logico
argomentativa; linguistica e comunicativa; storico-umanistica; scientifica, matematica e
tecnologica.
Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali
A conclusione dei percorsi di ogni liceo gli studenti dovranno.
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1. Area metodologica
• Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e
approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale
prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.
Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere
in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.
Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline.
2. Area logico-argomentativa
Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni
altrui.
Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare
possibili soluzioni.
Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di
comunicazione.
3. Area linguistica e comunicativa
• Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:
o dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli
più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico),
modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi; o saper leggere e
comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di
significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e
culturale; o curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.
Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.
Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue
moderne e antiche.
Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca,
comunicare.
4. Area storico-umanistica
Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed
economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che
caratterizzano l’essere cittadini.
Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più
importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai
giorni nostri.
Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti
(territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...)
e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti
soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società
contemporanea.
Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica,
religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero
più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture.
Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico
italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo
attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione.
Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni
tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee.
Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la
musica, le arti visive.
Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si
studiano le lingue.
5. Area scientifica, matematica e tecnologica
Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure
tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base
della descrizione matematica della realtà.
Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica,
biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine
propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.
Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di
studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella
formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti
risolutivi.
Risultati di apprendimento dei distinti percorsi liceali
(PER LE INDICAZIONI SULLE PROGRAMMAZIONI DISCIPLINARI SI RIMANDA
ALL’ALLEGATO DEL DECRETO ATTUATIVO DELLA RIFORMA DEI LICEI)
Liceo scientifico
“Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione
umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della
fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le
abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e
tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la
padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica
laboratoriale” (art. 8 comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento
comuni, dovranno:
aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico
e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione
storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze
sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;
saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;
comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della
matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolare
nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;
saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la
risoluzione di problemi;
aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e
naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso sistematico del
laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze
sperimentali;
essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel
tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione
critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare
quelle più recenti;
saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.
Liceo delle scienze umane
“Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei
fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida
lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze
necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza
dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane” (art. 9
comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento
comuni, dovranno:
aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante
gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica;
aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del
passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali
proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea;
saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche,
filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-educativo;
saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale,
con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle pratiche
dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni
interculturali;
possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le
principali metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media education.
Liceo classico
“Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura
umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo
nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un
profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi propri
degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche
alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di
elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le
conoscenze e le abilità e a maturare le competenze a ciò necessarie”(Art.5 comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento
comuni, dovranno:
aver raggiunto una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei
suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, istituzionale, filosofico, scientifico),
anche attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed autori significativi, ed essere in grado di
riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione critica del presente;
avere acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei testi
greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche (morfosintattiche,
lessicali, semantiche) e degli strumenti necessari alla loro analisi stilistica e retorica, anche al fine di
raggiungere una più piena padronanza della lingua italiana in relazione al suo sviluppo storico;
aver maturato, tanto nella pratica della traduzione quanto nello studio della filosofia e delle
discipline scientifiche, una buona capacità di argomentare, di interpretare testi complessi e di
risolvere diverse tipologie di problemi anche distanti dalle discipline specificamente studiate;
saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e saper
collocare il pensiero scientifico anche all’interno di una dimensione umanistica.
QUADRO ORARIO DEI LICEI
PIANO DEGLI STUDI del LICEO SCIENTIFICO
1° biennio
2° biennio
1°
2°
3°
4°
anno
anno
anno
anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti –
Orario annuale
Lingua e letteratura italiana
132
132
132
132
Lingua e cultura latina
99
99
99
99
Lingua e cultura straniera
99
99
99
99
Storia e Geografia
99
99
Storia
66
66
Filosofia
99
99
Matematica*
165
165
132
132
Fisica
66
66
99
99
Scienze naturali**
66
66
99
99
Disegno e storia dell’arte
66
66
66
66
Scienze motorie e sportive
66
66
66
66
Religione cattolica o Attività alternative
33
33
33
33
Totale ore
891
891
990
990
5°
anno
132
99
99
66
99
132
99
99
66
66
33
990
* con Informatica al primo biennio
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area
delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili
dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato
PIANO DEGLI STUDI del LICEO CLASSICO
1° biennio
2° biennio
1°
2°
3°
4°
anno
anno
anno
anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti –
Orario annuale
Lingua e letteratura italiana
132
132
132
132
Lingua e cultura latina
165
165
132
132
Lingua e cultura greca
132
132
99
99
Lingua e cultura straniera
99
99
99
99
Storia
99
99
Storia e Geografia
99
99
Filosofia
99
99
Matematica*
99
99
66
66
Fisica
66
66
Scienze naturali**
66
66
66
66
Storia dell’arte
66
66
Scienze motorie e sportive
66
66
66
66
Religione cattolica o Attività alternative
33
33
33
33
Totale ore
891
891
1023
1023
5°
anno
132
132
99
99
99
99
66
66
66
66
66
33
1023
* con Informatica al primo biennio; ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area
delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili
dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.
33
PIANO DEGLI STUDI del LICEO DELLE SCIENZE UMANE
1° biennio
2° biennio
1°
2°
3°
4°
anno
anno
anno
anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale
Lingua e letteratura italiana
132
132
132
132
Lingua e cultura latina
99
99
66
66
Lingua e cultura straniera
99
99
99
99
Storia e Geografia
99
99
Storia
66
66
Filosofia
99
99
132
132
165
165
Scienze umane*
Diritto ed economia
66
66
99
99
66
66
Matematica**
Fisica
66
66
66
66
66
66
Scienze naturali***
storia dell’arte
66
66
Scienze motorie e sportive
66
66
66
66
Religione cattolica o Attività alternative
33
33
33
33
Totale ore
891
891
990
990
5°
anno
132
66
99
66
99
165
66
66
66
66
66
33
990
* Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia;** con Informatica al primo biennio
*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area
delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili
dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato
Certificazione obbligo scolastico della durata di 10 anni
Alla fine del biennio di qualsiasi indirizzo di studio l’Istituto “Federico II” rilascerà, agli alunni che
ne faranno richiesta e che non intendono proseguire gli studi, la certificazione dell’obbligo di
istruzione, secondo il Regolamento emanato dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca con
decreto 22agosto 2007 n.139
INISTERO DELL’ISTRUZIONE,
DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
I.I.S.S. “ FEDERICO II”
di APRICENA
CERTIFICATO delle COMPETENZE di BASE
N°……….
Acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Visto: Il regolamento emanato dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca
( ex Ministro della Pubblica Istruzione) con decreto 22 agosto 2007,n.139;
Visti: gli atti di ufficio;
CERTIFICA
che l.. studente/ssa
cognome …………………………………
nome …………………………………
nato/a il …/ ../ …. , a ……………………………………. Stato ………………………
iscritto/a presso questo Istituto nella classe ….. sez. …..
Indirizzo di studio ………………………………………….nell’anno scolastico …………
nell’assolvimento dell’obbligo di Istruzione, della durata di 10 anni,
ha acquisito
le competenze di base di seguito Indicate:
COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI
Asse dei linguaggi
LIVELLI
Lingua Italiana
 padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili
per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.
 leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo.
 Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
Lingua straniera
 Utilizzare la lingua……………per i principali scopi comunicativi ed operativi
Altri linguaggi
 Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio
artistico e letterario.
 Utilizzare e produrre testi multimediali.
Asse matematico
 Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica.
 Confrontare ed analizzare figure geometriche, Individuando Invarianti e relazioni.
 Individuare le strategie appropriate per lam soluzione dei problemi.
 Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche
con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di
calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo Informatico.
Asse scientifico-tecnologico
 Osservare,descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e
artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità.
 Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di
energia a partire dall’esperienza.
 Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti della tecnologie nel contesto culturale
e sociale in cui vengono applicate.
Asse storico-sociale
 Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione
diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso
il confronto fra aree geografiche e culturali.
 Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della
collettività e dell’ambiente.
 Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi ne
tessuto produttivo del proprio territorio.
Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente con
riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui all’allegato 2 del regolamento citato in premessa (1.
Imparare ad imparare; 2, progettare; 3. Comunicare; 4. Collaborare e partecipare; 5. Agire in modo
autonomo e responsabile; 6. Risolvere problemi; 7. Individuare collegamenti e relazioni; 8. Acquisire ed
interpretare l’informazione).
Apricena,lì………………..
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
……………………………………………
34
PARTE III LA DIDATTICA
PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
Motivazioni generali
Il Piano dell’Offerta Formativa intende, in conformità a motivazioni legate all'evolversi della
situazione culturale, scientifico, sociale e produttivo, verificare la possibilità di costruire un progetto
formativo coerente non solo, con il processo di riforma in atto della scuola secondaria superiore, ma
anche con le sempre nuove esigenze culturali degli allievi e l’evolvere del mercato del lavoro.
L’elevamento della scuola dell'obbligo e la saldatura con gli anni iniziali della secondaria, la
costituzione di una professionalità di area a base polivalente, la costituzione di un sistema formativo
che integri il progetto formativo dei diversi gradi d'istruzione, in modo da adeguarsi con maggiore
rapidità all'evolversi del mercato del lavoro, costituiscono delle esigenze ormai includibili. La
presente proposta, pertanto, si propone l’obiettivo di collegare la scuola con il territorio, con
l’ambiente cittadino e garganico, senza perdere di vista che comunque essi sono parte, seppure
importante, di qualcosa ben più ampio e ricco con cui bisogna interagire, vale a dire l’Italia,
l’Europa e il mondo intero.
Alla luce delle esperienze realizzate ed al fine di definire le diverse proposte emerse dall’ascolto
di tutte le parti presenti nella nostra scuola, l'Istituto intende attivarsi per divenire un centro di
cultura, di servizi e di risorse aperto al territorio e assolvere alla funzione di catalizzatore di scambi
tra esso e il resto del mondo. In particolare, si tratta di sostenere azioni di sviluppo e di ampliamento
dei servizi interni ed esterni alla scuola, al fine di incoraggiare e sviluppare le attitudini e gli
interessi degli studenti.
La realizzazione della scuola come centro di cultura, di servizi e di risorse aperto al territorio e al
mondo avverrà con modalità diverse e tra loro interagenti: consorzi, protocolli d’intesa con altre
scuole, con l’ASL, le Associazioni di categoria e con gli Enti Locali -Comune, Provincia, Comunità
Montana del Gargano, Ente Parco Nazionale del Gargano e attraverso il potenziamento dei servizi e
delle strutture dei vari laboratori e della Biblioteca d'Istituto, incrementando i servizi multimediali
di consultazione aperta agli alunni interni, al personale della scuola e al territorio.
Per individuare un piano coerente con le linee generali della scuola e fattibile rispetto al sistema
organizzativo interno, è stato attivato un laboratorio di riflessione, valutazione e selezione delle
finalità generali da sviluppare nei prossimi tre anni. In particolare la scuola si rende promotrice
dell'attivazione di processi tendenti a:

Sostenere un progetto di utilizzo e riorganizzazione delle strutture logistiche e delle risorse
umane per un sistema capace di coniugare l'efficacia con l'efficienza;

Ridefinire l’impianto curricolare in base alle indicazioni contenute nella normativa
sull’innalzamento dell’obbligo scolastico e in vista degli obiettivi di Lisbona;

Aumentare il livello di consapevolezza del ruolo che il docente deve avere nella "scuola
dell’autonomia", anche attraverso la progettazione e l'attuazione di iniziative di formazione e di
aggiornamento orientate, in particolare, alla conoscenza e all’utilizzazione degli strumenti di
flessibilità didattica e organizzativa che il Regolamento sull'autonomia delle istituzioni
scolastiche mette a disposizione della scuola;

Aumentare il successo scolastico degli alunni, migliorando, quindi, i risultati dell'azione
educativa e formativa della scuola e combattere in maniera più efficace la dispersione e
l'insuccesso scolastico.
LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
Nel percorso che la scuola sta compiendo per l’autonomia si configura la necessità d'individuare
ulteriori risorse utilizzabili nelle varie aree, pur non trascurando le attività e le risorse già presenti.
A tale proposito, il collegio dei docenti ha piena fiducia nella sperimentata capacità del Preside di
individuare le attività che potranno essere attuate in base alle risorse disponibili nel prossimo anno
scolastico e nell'attivazione di gruppi di lavoro, al fine mettere a punto modelli di riorganizzazione
dei servizi già esistenti e che sostengano la progettazione didattico-educativa, curricolare e, in
particolare, quella rivolta alle attività di insegnamento e di apprendimento.
Particolare attenzione sarà dedicata agli aspetti relativi alla documentazione didattica, alla
gestione dei gruppi di lavoro, alla gestione delle attività di formazione, di valutazione e di auto
valutazione.
LA PROGETTAZIONE CURRICULARE
Alla luce dell’esperienza realizzata e in relazione alla nuova normativa sull’innalzamento
dell’obbligo scolastico, per migliorare i profili d'indirizzo presenti nei corsi proposti dalla scuola e
tradurli in termini di competenze certificabili,si ravvisa la necessitàdi un adeguamento del POF per
offrire una formazione che risponda maggiormente e in modo adeguato alle mutate esigenze della
società e del mondo del lavoro e che recepisca quanto disposto dal D.L. 139/2007 sull’elevazione
dell’obbligo scolastico e adempia agli accordi di Lisbona. Pertanto prevede un percorso di
formazione rivolto ai docenti per la ridefinizione degli obbiettivi in termini di competenze e la
costruzione di curricoli strutturati per moduli, mono-pluri e transdisciplinari, in cui i saperisiano
organizzati in termini di conoscenze, abilità e capacità, secondo quanto previsto dal sistema di
descrizione del “ Quadro Europeo dei Titoli e delle Qualifiche” (EQF) facendo riferimento alla
proposta di Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa del 7 settembre
2006 dove :




Le Conoscenze: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso
l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un
settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
Le Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a
termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero
logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi,
materiali, strumenti).
Le Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo
professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e
autonomia.
Per far fronte a queste necessità e alla complessità dei compiti assegnati alla scuola, si è ritenuto
opportuno dotarsi di un mezzo di innovazione metodologico e didattico, aderendo a quanto
auspicato dalle raccomandazioni del consiglio d’Europa e del nostro Ministero della Pubblica
Istruzione che propongono l’attuazione di una formazione per Assi Culturali (Asse dei linguaggi,
Asse matematico, Asse scientifico-tecnologico, Asse storico.sociale) che raggruppano le varie
discipline.
Pertanto dall’a.s. in corso la progettazione curriculare del “Federico II” avverrà per ASSI
CULTURALI che costituiranno il tessuto per la progettazione, costruzione ed attuazione di percorsi
di apprendimento di competenze chiavi che soddisfino le aspirazioni dei giovani e al tempo stesso li
faccia sentire protagonisti del percorso formativo.
Infatti gli insegnanti, all’inizio di ogni anno scolastico Provvederanno ad elaborare delle linee
generali che fissino le conoscenze essenziali utili a sviluppare abilità e capacità per l’acquisizione
delle competenze chiavi, auspicate dai vari organismi internazionali e dal nostro ministero della
pubblica istruzione in vista degli obbiettivi di Lisbona.
Competenze
Cittadinanza
chiave
di Abilita’/Capacita’

1. Imparare ad Imparare



2. Progettare

Organizzare il proprio apprendimento
individuando varie fonti e modalità di
informazioni;
prendere appunti in modo
schematico;
rielabora con metodo personale le
informazioni raccolte.
Progetta e svolge esperienze di
laboratorio di informatica;
progetta esperimenti di verifica;
Saperi





Saper utilizzare le
molteplici fonti di
informazione.
Saper analizzare le
informazioni.
Saper organizzare e
rielaborare le informazioni.
Saper individuare un
problema ed elaborare
ipotesi di soluzioni.
Saper verificare le ipotesi.

Comprende e utilizza diversi tipi
 Saper acquisire ed
linguaggi;
interpretare le informazioni;
 sa presentare le fasi ed i risultati di  Saper utilizzare i vari mezzi
3. Comunicare
un’esperienza;
di comunicazione:
linguistici, grafici,
 elabora in modo personale e creativo
informatici.
il materiale raccolto.
 Sa ascoltare e porre domande
 Saper lavorare in gruppo
4.Collaborare e Partecipare
pertinenti;
svolgendo i compiti affidati,
rispettando le regole
 Portare a termine compiti assegnati  Saper organizzare il lavoro
5 Agire in modo autonomo
rispettando tempi e modalità;
tenendo presente il tempo a
e responsabile
disposizione
 Comprende un indagine
 Saper individuare questioni
interpretando tutti i suoi dati;
di carattere grafico/logico;
 cerca la soluzione più idonea ai  Saper acquisire ed
problemi incontrati ed ipotizza le
interpretare le informazioni;
6. Risolvere Problemi
varie soluzioni;
 Saper dare una spiegazione
ai vari fenomeni;
 interpreta dati e riconosce la legge
che spiega il fenomeno e la applica in  Saper individuare
modo corretto nella soluzione dei
collegamenti e relazioni
problemi.
 Saper cogliere le analogie e
le differenze;
 Sa individuare ipotesi e tesi idonei
7.
Individuare
alla risoluzione dei problemi .
 Saper risolvere problemi;
Collegamenti e Relazioni
 Saper distinguere le cause
dagli effetti.



Consulta testi di vario tipo e siti web;  Saper individuare questioni
di carattere letterario,
sa porre le giuste domande;
artistico e morale;
interpreta i dati organizzandoli in
8.
Acquisire
ed
 Saper dare una spiegazione
tabulati e costruendo grafici;
Interpretare l’informazione  elabora in modo personale e creativo
logica ai fenomeni;
 Saper usare prove basate sui
il materiale raccolto
fatti;
 Saper comunicare
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
Il monte ore settimanale non permette di sperimentare un’articolazione diversa sui giorni della
settimana, tuttavia è possibile diversificare i quadri orari settimanali in funzione di un recupero
della preparazione di base e della propedeuticità degli argomenti tra le discipline. Tale proposta
viene vagliata dai singoli Consigli di classe che possono deliberare le variazioni dei quadri orari,
fermo restante il monte ore annuale di ogni disciplina.
LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
Per l’individuazione di percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e
alla scelta educativa degli alunni, la scuola fa riferimento alle esperienze degli anni scolastici
passati (Accoglienza per alunni ed insegnanti, attività nell'ambito del C.I.C., iniziative proposte
dagli studenti, con corsi anche per genitori, attività ricreative, attività di educazione alla salute, di
educazione alla legalità, corsi pomeridiani di attività d’interesse sociale e culturale).
Sono state previste iniziative di recupero in itinere e di sostegno all’inizio e nel corso dell’anno
scolastico.
Nell’istituto opera già da qualche anno un nucleo operativo organizzato che si occupa
dell’Orientamento scolastico. Tale attività sarà potenziata, favorendo e ricercando il necessario
coordinando degli interventi della scuola con le iniziative degli enti locali.
La programmazione didattica, che ciascun docente avrà cura di predisporre all’inizio di ogni
anno scolastico, di norma entro il 10 ottobre, in attuazione a quanto disposto dalla normativa sul
nuovo obbligo scolastico, che prevede l’acquisizione, al termine del biennio, di competenze comuni
a tutti gli indirizzi della scuola secondaria superiore in modo tale da permettere un agevole
passaggio da un tipo di studio ad un altro, dovrà fare esplicito riferimento ai seguenti elementi:

STRUMENTI DI RILEVAZIONE DELLA SITUAZIONE INIZIALE
Per rilevare i livelli di partenza e di bisogni degli alunni ai fini della stesura della
programmazione didattica sono somministrati test di ingresso per discipline e/o per aree disciplinari
all'inizio dell'anno scolastico, in ogni classe.
Obiettivi
L'Istituto comunica agli alunni e ai genitori, in apposite riunioni, la programmazione didattica,
generale del collegio dei docenti, nonché il piano dei lavori dei singoli docenti, elaborato tenendo
presente i risultati delle riunioni collegiali.
La suddetta programmazione, ferma restando la libertà d’insegnamento, sarà effettuata includendo,
anche secondo l’originale disposizione degli strumenti programmatici, i seguenti punti:







Situazione di partenza della classe
Strategie da mettere in atto per il supporto e il recupero
Individuazione e definizione di obiettivi trasversali (cognitivi, comportamentali);
Definizione di norme di comportamento comune, metodologia, modi e strumenti di lavoro;
Strumenti di osservazione, verifica e valutazione;
Definizione dei fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale;
Definizione dei criteri per la corrispondenza: "Voto" - "livelli di conoscenza e abilità.
In caso di programmazione per aree disciplinari i docenti individuano:




Gli obiettivi disciplinari;
Gli standard minimi di previsione;
I contenuti;
Le tipologie e modalità delle prove di verifiche comuni.
In caso di programmazione per singole discipline i docenti:





Programmano gli obiettivi didattici della propria disciplina;
Organizzano i contenuti in unità o moduli didattici;
Esplicitano la metodologia di insegnamento, le modalità di lavoro, nonché gli strumenti e i
materiali, e, le attività di recupero;
Effettuano verifiche e valutazioni;
Rendono nota agli alunni la propria programmazione didattica.
PROPOSTA PER L’ATTUAZIONE DI UNA FORMAZIONE PER ASSI CULTURALI
Tale proposta è rivolta al conseguimento di competenze, intese come conoscenze, abilità e
capacità, che assolvano pienamente a quanto disposto dal D.L.. 139 del 22/08/2007 relativo
all’innalzamento dell’obbligo scolastico a 10 anni e agli obiettivi di Lisbona così come elaborata dai
gruppi di insegnanti nelle riunioni per assi culturali all’inizio dell’a.s e che sono comuni nel biennio
a tutti gli indirizzi di studio attivi presso l’ISISS Federico II.
ASSE dei LINGUAGGI
L’Asse dei linguaggi avrà come obiettivo difare acquisire allo studente la padronanza dellalingua
italiana sviluppando le abilità di ascolto, lettura, comprensione e produzione sia orale che scritta; la
conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali (grafiche,
pittoriche, artistiche, gestuali ecc.); la conoscenza di almeno una lingua straniera; un adeguato
utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
La padronanza della lingua italiana è premessa indispensabile all’esercizio consapevole e critico
di ogni forma di comunicazione; è comune a tutti i contesti di apprendimento ed è obiettivo delle
discipline afferenti ai quattro assi. Il possesso sicuro della lingua italiana è indispensabile per
esprimersi, per comprendere e avere relazioni con gli altri, per far crescere la consapevolezza di sé e
della realtà, per interagire adeguatamente in una pluralità di situazioni comunicative e per esercitare
pienamente la cittadinanza.
Le competenze comunicative in una lingua straniera facilitano, in contesti multiculturali, la
mediazione e la comprensione delle altre culture; favoriscono la mobilità e le opportunità di studio e
di lavoro.
Le conoscenze fondamentali delle diverse forme di espressione e del patrimonio artistico e
letterario sollecitano e promuovono l’attitudine al pensiero riflessivo e creativo, la sensibilità alla
tutela e alla conservazione dei beni culturali e la coscienza del loro valore.
La competenza digitale arricchisce le possibilità di accesso ai saperi,consente la realizzazione di
percorsi individuali di apprendimento, la comunicazione interattiva e la personale espressione
creativa.
L’integrazione tra i diversi linguaggi costituisce strumento fondamentale per acquisire nuove
conoscenze e per interpretare la realtà in modo autonomo.
IL Gruppo di insegnanti riuniti per l’ASSE Culturale dei LINGUAGGI ha elaborato delle
tabelle che individuano abilità, capacità, conoscenze essenziali per il raggiungimento delle suddette
competenze; individuando anche alcune attività generali volte al loro conseguimento, attività che
comunque saranno scelte ed adattate in base agli interessi e alle necessità dei vari gruppi classe.
Discipline che fanno riferimento all’ASSE LINGUSTICO: Italiano; Latino; Greco; Lingue
straniere; Storia dell’Arte e del Costume; Disegno; Elaborazione Testi; Educazione Fisica.
COMPETENZE CHIAVI LINGUISTICHE
Competenza: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale
Abilità/capacità necessarie per far acquisire le Conoscenze necessarie per lo sviluppo delle
competenze
abilità e capacità
Comprendere il messaggio contenuto in un testo
Principali strutture grammaticali della lingua
orale
italiana
Cogliere le relazioni logiche tra le varie
Elementi di base della funzioni della lingua
componenti di un testo orale
Esporre in modo chiaro logico e coerente
Lessico fondamentale per la gestione di semplici
esperienze vissute o testi ascoltati
comunicazioni orali in contesti formali e
informali
Riconoscere differenti registri comunicativi di un Contesto, scopo e destinatario della
testo orale
comunicazione
Affrontare molteplici situazioni comu-nicative
Codici fondamentali della comunicazione orale,
scambiando informazioni, idee per esprimere
verbale e non verbale
anche il proprio punto di vista
Individuare il punto di vista dell’altro in contesti
Principi di organizzazione del discorso
formali ed informali
descrittivo,narrativo, espositivo, argomentativo
Competenza: Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo
Abilità/capacità necessarie per far acquisire le Conoscenze necessarie per lo sviluppo delle
competenze
abilità e capacità
Padroneggiare le strutture della lingua presenti nei * Strutture essenziali dei testi narrativi,
testi
espositivi, argomentativi
* Principali connettivi logici
*Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti
diversi
Applicare strategie diverse di lettura
* Tecniche di lettura analitica e sintetica
* Tecniche di lettura espressiva
* Denotazione e connotazione
Individuare natura, funzione e principali scopi
* Principali generi letterari, con particolare
comunicativi ed espressivi di un testo
riferimento alla tradizione italiana
Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario
* Contesto storico di riferimento di alcuni autori
e opere
Competenza: Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse situazioni
Abilità/capacità necessarie per far acquisire Conoscenze necessarie per lo sviluppo delle
le competenze
abilità e capacità
Ricercare , acquisire e selezionare
*Elementi strutturali di un testo scritto coerente e
informazioni generali e specifiche in funzione coeso
della produzione di testi scritti di vario tipo
*Uso dei dizionari
Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni *Modalità e tecniche delle diverse forme di
produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni, ecc
Rielaborare in forma chiara le informazioni
*Modalità e tecniche delle diverse forme di
produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni, ecc.
Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle
*Fasi della produzione scritta:
diverse situazioni comunicative
pianificazione,stesura e revisione
Competenza: Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi
Abilità/capacità necessarie per far acquisire le Conoscenze necessarie per lo sviluppo
competenze
delle abilità e capacità
Comprendere i punti principali di messaggi e annunci * Lessico di base su argomenti di vita
semplici e chiari su argomenti di interesse personale, quotidiana , sociale e professionale
quotidiano, sociale o professionale.
Ricercare informazioni all’interno di testi di breve * Uso del dizionario bilingue
estensione di interesse personale, quotidiano, sociale o
professionale
Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi, Corretta pronuncia di un repertorio di
relativi all’ambito personale e sociale
parole e frasi memorizzate di uso comune
Utilizzare in modo adeguato le strutture grammaticali
* Regole grammaticali fondamentali
Interagire in conversazioni brevi e semplici su temi di
interesse personale, quotidiano, sociale o professionale
Scrivere brevi testi di interesse personale, quotidiano,
sociale o professionale
Scrivere correttamente semplici testi su tematiche
coerenti con i percorsi di studio
Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro
in contesti multiculturali
* Cultura e civiltà dei paesi di cui si studia
la lingua
* Semplici modalità di scrittura: messaggi
brevi, lettera informale
*Semplici modalità di scrittura: messaggi
brevi, lettera informale
Cultura e civiltà dei paesi di cui si studia la
lingua
COMPETENZA: Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del
patrimonio artistico
Abilità/capacità necessarie per far acquisire Conoscenze necessarie per lo sviluppo delle
le competenze
abilità e capacità
Riconoscere e apprezzare le opere d’arte
* Elementi fondamentali per la lettura/ascolto di
un’opera d’arte (pittura, architettura, plastica,
fotografia, film, musica…..)
Conoscere e rispettare i beni culturali e * Principali forme di espressione artistica
ambientali a partire dal proprio territorio
Comprendere i prodotti della comunicazione * Principali componenti strutturali ed espressive
audiovisiva
di un prodotto
Elaborare prodotti multimediali (testi, * audiovisivo
immagini, suoni , ecc.), anche con tecnologie * Semplici applicazioni per la elaborazione audio
digitali
e video
* Uso essenziale della comunicazione telematica
41
L’ASSE MATEMATICO
L’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano
nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare
consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo. La competenza matematica, che
non si esaurisce nel sapere disciplinare e neppure riguarda soltanto gli ambiti operativi di
riferimento, consiste nell’abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere
e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati. La competenza matematica
comporta la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (dialettico e
algoritmico) e di rappresentazione grafica e simbolica (formule, modelli, costrutti, grafici, carte), la
capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di
esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire modelli di
situazioni reali. Finalità dell’asse matematico è l’acquisizione al termine dell’obbligo d’istruzione
delle abilità necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto
quotidiano della sfera domestica e sul lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle
argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione.
Discipline che fanno riferimento all’Asse Matematico: Matematica, Geometria:
COMPETENZE CHIAVI DELL’ASSE MATEMATICO
COMPETENZA : Utilizzare le Tecniche e le Procedure del Calcolo Aritmetico ed Algebrico
Abilita’/Capacita’
Conoscenze necessarie per lo sviluppo
delle abilità e capacità
Comprendere il significato logico-operativo di numeri Insiemi numerici (N,Z,Q,R; , operazioni,
appartenenti ai diversi sistemi numerici
rappresentazioni,ordinamento);
Utilizzare le diverse notazioni e saper convertire da una *sistemi di numerazione (sistema
all’altra (da frazioni a decimali, da frazioni apparenti ad decimale e binario;
interi, da percentuali a frazioni……..).
*Insiemi numerici (N,Z,Q; operazioni,
rappresentazioni, ordinamento).
Comprendere il significato di potenza; calcolare potenze *Insiemi numerici (N,Z,Q,R; operazioni,
e applicare le proprietà;
rappresentazioni, ordinamento).
Risolvere brevi espressioni nei diversi insiemi numerici; Insiemi numerici (N,Z,Q,R; operazioni,
rappresentare la soluzione di un problema con rappresentazioni, ordinamento).
un’espressione e calcolarne il valore anche utilizzando
una calcolatrice;
Tradurre brevi istruzioni in sequenze simboliche (anche Monomi, polinomi e principali operazioni
con tabelle); risolvere sequenze di operazioni e problemi *Prodotti notevoli, scomposizione in
sostituendo alle variabili letterali i valori numerici;
fattori, frazioni algebriche, espressioni
algebriche
Comprendere il significato logico-operativo di rapporto *Insiemi
numerici
(N,Z,Q,R;
e grandezza derivata; impostare uguaglianza di rapporto rappresentazioni,
operazioni,
per risolvere problemi di proporzionalità e percentuale; ordinamento).
risolvere semplici problemi diretti ed inversi;
risolvere equazioni di primo e secondo grado e *equazioni e disequazioni di primo grado,
verificare la correttezza dei procedimenti utilizzati;
*equazioni di secondo grado, fratte,
irrazionali,logaritmiche,esponenziali.
Risolvere sistemi di equazioni di primo grado e *equazioni e sistemi di primo grado.
verificarne la correttezza dei risultati;
Risolvere semplici espressioni con i radicali.
*Radicali;
*Radice n-esime (proprietà, operazioni,
razionalizzazioni)
COMPETENZA: Analizzare Dati e Interpretarli con Rappresentazioni Grafiche usando le
Potenzialita’ Offerte da Applicazioni di Tipo Informatico
Conoscenze necessarie per lo sviluppo delle
Abilita’/Capacita’
abilità e capacità
Raccogliere, organizzare e rappresentare un * Significato di analisi e organizzazione di dati
insieme di dati, classi di dati mediante numerici (percentuali, media aritmetica, istogrammi
istogrammi e diagrammi a torta
e aerogrammi).
Elaborare e gestire semplici calcoli attraverso
un foglio elettronico e rappresentare in forma
grafica i risultati dei calcoli eseguiti
Creazione di Programmi per il calcolatore
*Semplici applicazioni che consentono di creare,
elaborare un foglio elettronico con le forme grafiche
corrispondenti
*Calcolo delle probabilità
COMPETENZA: Confrontare ed Analizzare Figure Geometriche, Individuando Invarianti e
Relazioni
Abilita’/Capacita’
Conoscenze necessarie per lo sviluppo delle abilità e
capacità
Riconoscere i principali enti geometrici e *Enti fondamentali della geometria euclidea (punto,
descriverli con un linguaggio naturale;
retta, piano ed angolo);Parabola, tangenti
Individuare le proprietà essenziali dalle *Il piano euclideo; Relazioni tra rette;
figure geometriche e disegnarle con *Triangoli e loro proprietà, congruenza dei triangoli;
semplici tecniche grafiche e operative;
*Quadrilateri notevoli e loro proprietà;
* Circonferenza e cerchio; Simmetria delle curve
*Misura di grandezze, perimetro e area dei triangoli e
dei quadrilateri notevoli;
*Teorema di Pitagora, 1° e 2° teorema di Euclide.
Risolvere problemi di tipo geometrico e Trigonometria:Principali
formule,
equazioni
e
ripercorrerne le procedure di soluzione.
disequazioni.
Applicazione dei teoremi fondamentali.
L’ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo
circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale
e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. Si tratta di un
campo ampio e importante per l’acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad
interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l’idea di molteplicità,
problematicità e trasformabilità del reale. Per questo l’apprendimento centrato sull’esperienza e
l’attività di laboratorio assumono particolare rilievo. L’adozione di strategie d’indagine, di
procedure sperimentali e di linguaggi specifici costituisce la base di applicazione del metodo
scientifico che - al di là degli ambiti che lo implicano necessariamente come protocollo operativo ha il fine anche di valutare l’impatto sulla realtà concreta di applicazioni tecnologiche specifiche.
L’apprendimento dei saperi e delle competenze avviene per ipotesi e verifiche sperimentali, raccolta
di dati, valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture in base ad
essi, costruzioni di modelli; favorisce la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro
componenti fisiche, chimiche, biologiche. Le competenze dell’area scientifico-tecnologica, nel
contribuire a fornire la base di lettura della realtà, diventano esse stesse strumento per l’esercizio
effettivo dei diritti di cittadinanza. Esse concorrono a potenziare la capacità dello studente di
operare scelte consapevoli ed autonome nei molteplici contesti, individuali e collettivi, della vita
reale. E’ molto importante fornire strumenti per far acquisire una visione critica sulle proposte che
vengono dalla comunità scientifica e tecnologica, in merito alla soluzione di problemi che
riguardano ambiti codificati (fisico, chimico, biologico e naturale) e aree di conoscenze al confine
tra le discipline anche diversi da quelli su cui si è avuto conoscenza/esperienza diretta nel percorso
scolastico e, in particolare, relativi ai problemi della salvaguardia della biosfera. Obiettivo
determinante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e tecnologie, della loro
correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia
dell’ambiente, nonché della corrispondenza della tecnologia a problemi concreti con soluzioni
appropriate.
Discipline che fanno riferimento all’Asse Scientifico-Tecnologico: Scienze della Terra;Scienze
della Natura;Fisica; Economia Aziendale; Laboratori di esercitazione Professionali.
COMPETENZE CHIAVE PER L’ASSE SCIENTIFICO/TECNOLOGICO
COMPETENZA: Osservare, Descrivere Ed Analizzare Fenomeni Appartenenti Alla Realta’
Naturale E Artificiale Dei Sistemi Chimici E Fisici.
Abilita’/Capacita’
Conoscenze necessarie per lo
sviluppo delle abilità e capacità
Saper tracciare il percorso di evoluzione delle discipline;
*Tipi (ad esempio, ipotesi, teoria,
Essere in grado di comprendere e descrivere, con linguaggio modello, legge);
appropriato, i problemi legati ai fenomeni chimici e fisici;
*Regole (ad esempio, devono
Discriminare le differenze tra fenomeni fisici e chimici;
essere coerenti da un punto di
Individuare le parole chiave che occorrono per cercare vista logico, fondate sui dati,
informazioni grafiche scientifiche;
collegate
alle
conoscenze
Riconoscere eventi che possono essere indagati con metodo pregresse e attuali);
scientifico e grafico;
*Struttura della materia (ad
Utilizzare la terminologia scientifica;
esempio, modello particellare,
Fa ricerche mirate su internet utilizzando parole chiave;
legami);
Percepisce l’importanza dei modelli applicati alle teorie *Proprietà della materia (ad
scientifiche;
esempio, cambiamenti di stato,
Comprende i differenti andamenti energetici delle conduttività termica ed elettrica);
trasformazioni chimiche;
*Cambiamenti
chimici
della
Saper spiegare il principio di funzionamento e la struttura dei materia (ad esempio, reazioni,
principali dispositivi fisici e software.
trasferimento di energia, acidi e
Applicare conoscenze grafiche e scientifiche in una data basi);
situazione;
*Moti e forze (ad esempio,
Descrivere ed interpretare scientificamente fenomeni e predire velocità, attrito);
cambiamenti;
*Energia e sua trasformazione (ad
Individuare descrizioni, spiegazione e previsioni appropriate;
esempio,
conservazione,
Confrontare dati ed informazioni ed identificare ipotesi degradazione, reazioni chimiche);
verificabili;
*Interazioni fra energia e materia
Cercare la soluzione più idonea ai problemi utilizzando le (ad esempio, onde luminose e
conoscenze in possesso analizzando dati raccolti in laboratorio; onde radio, onde sonore e onde
Osservare e descrivere un fenomeno misurando e raccogliendo sismiche);
dati;
*Modi in cui si formano (ad
Analizzare dati raccolti in situazioni di osservazione o esempio, rappresentazione dei
monitoraggio;
dati, ruolo delle conoscenze
Individuare relazioni tra i dati raccolti e semplici esistenti e di nuovi elementi di
formalizzazioni note.
prova, creatività e immaginazione,
Conoscere le attrezzature del laboratorio della scuola, le norme logica);
di sicurezza per il loro uso e le principali procedure per le *Risultati (ad esempio, dar vita a
attività sperimentali;
nuove conoscenze, nuovi metodi,
Essere capace di costruire un modello e utilizzarlo nuove tecnologie; portare a nuove
consapevolmente.
domande e nuove indagini).
COMPETENZA: Osservare, Descrivere Ed Analizzare Fenomeni Appartenenti Alla Realta’
Naturale E Artificiale Dei Sistemi Degli Esseri Viventi Della Terra E Dell’universo
Abilita’/Capacita’
Conoscenze necessarie per lo sviluppo delle abilità e
capacità
Raccogliere
dati
attraverso * Cellule (ad esempio, struttura e funzione, DNA, piante e
l’osservazione diretta dei fenomeni animali);
naturali o degli oggetti artificiali o la * Biologia umana (ad esempio, salute, alimentazione,
consultazione di testi, manuali o media sottosistemi [digestione, respirazione, circolazione,
o multimediali;
escrezione e loro relazioni], malattie, riproduzione);
Individuare possibili interpretazioni dei * Popolazioni (ad esempio, specie, evoluzione,
dati in base a modelli;
biodiversità, variazioni genetiche);
Utilizzare
classificazioni, * Ecosistemi (ad esempio, catene alimentari, flussi di
generalizzazioni e schemi logici;
materia e di energia);
Saper utilizzare un metodo ipotetico- * Biosfera (ad esempio, servizi degli ecosistemi,
deduttivo per risolvere situazioni sostenibilità).
problematiche che richiedono;
* Struttura del sistema Terra (ad esempio, litosfera,
Osservare, descrivere ed analizzare atmosfera, idrosfera);
fenomeni appartenenti alla realtà * Energia nel sistema Terra (ad esempio, fonti
naturale;
energetiche, clima globale);
Organizzare un discorso o elaborare uno * Cambiamenti nel sistema Terra (ad esempio, tettonica a
scritto dimostrando di saper utilizzare placche, cicli geochimici, forze costruttive e distruttive);
correttamente il linguaggio specifico e *S toria della Terra (ad esempio, fossili, origine ed
di saper effettuare collegamenti con evoluzione);
parti diverse dello stesso programma o * La Terra nello spazio (ad esempio, gravità, sistema
con programmi di altre discipline.
solare).
COMPETENZA: Osservare, Descrivere Ed Analizzare Fenomeni Appartenenti Ai Sistemi
Tecnologici E Progettuali
Abilita’/Capacita’
Conoscenze
necessarie
per
lo sviluppo delle
abilità e capacità
Saper interpretare descrivere e rappresentare i sistemi dei processi *Ruolo della tecnologia
produttivi, le componenti scientifiche, economiche, tecnologiche e fondata sulla scienza (ad
artistiche che li hanno determinati nel corso della storia, in riferimento esempio,
risolvere
ai diversi contesti, locali e globali, e ai mutamenti delle condizioni di problemi, aiutare gli esseri
vita;
umani a soddisfare bisogni
saper utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare e aspirazioni, pianificare e
nella normativa di riferimento;
condurre ricerche);
saper applicare le normative che disciplinano i processi produttivi, con *Rapporti fra scienza,
riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e disegno e tecnologia (ad
di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio; esempio, le tecnologie
Saper intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo di produzione contribuiscono
al
e di servizio, per la parte di propria competenza, utilizzando gli progresso della scienza e
strumenti di elaborazione e sviluppo, documentazione e controllo, nel dell’arte);
rispetto dei livelli di qualità richiesti;
*Concetti (ad esempio,
Svolgere la propria attività operando in équipe, integrando le proprie ottimizzazione, scelte di
competenze all’interno di un dato processo produttivo;
compromesso,
costi,
Riconoscere e applicare i principi dell'organizzazione, della gestione e benefici, rischi);
del controllo dei diversi processi produttivi, assicurando i livelli di *Principi importanti (ad
qualità richiesti;
esempio, criteri, vincoli,
Riconoscere e valorizzare le componenti creative in relazione innovazione, invenzione,
all’ideazione di processi e prodotti innovativi nell’ambito industriale e problemsolving);
artigianale;
*Tipi di dati (ad esempio,
Comprendere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, quantitativi
[misure],
economiche, ambientali dell'innovazione;
Conoscere le differenti fonti energetiche e la loro influenza
sull’ambiente e sulle società umane;
Conoscere le attrezzature del laboratorio della scuola, le norme di
sicurezza per il loro uso e le principali procedure per le attività
sperimentali;
Riflettere sulle implicazioni sociali degli sviluppi della scienza e della
tecnologia;
Classificare, elaborare ed interpretare tabelle e grafici;
Progettare esperimenti di verifica interpretando il dato e riconoscendo
la legge che spiega il fenomeno;
Usare conoscenze e abilità grafico/scientifiche per elaborare dati
teorici o sperimentali;
Saper riprodurre un’esperienza;
qualitativi [osservazioni]);
*Misure (ad esempio,
incertezza
intrinseca,
riproducibilità, variazione,
accuratezza dei risultati/
precisione di strumenti e
procedure);
*Esperimenti (ad esempio,
domande differenti sono
alla base di differenti
indagini
scientifiche,
progettazione
di
una
ricerca).
ASSE STORICO – SOCIALE
In considerazione della normativa sull’elevamento dell’obbligo scolastico che mette in relazione la
Scuola Secondaria di I e II grado, valorizza la trasversalità dell’educazione alla cittadinanza, la
didattica laboratoriale, l’apprendimento cooperativo e il problemsolving, le finalità da raggiungere
riguardano l’acquisizione della consapevolezza da parte degli studenti di essere inseriti in un
sistema di regole fondate sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri.L’insegnamento
ha, quindi, carattere formativo per la persona e deve promuovere la progettualità individuale e
valorizzare le attitudini per le scelte da compiere per la vita adulta.
Risulta, pertanto, indispensabile fornire ai discenti gli strumenti per la conoscenza del tessuto
sociale ed economico del territorio, delle regole del mercato del lavoro e delle possibilità di mobilità
nel mondo del lavoro.
Discipline che fanno riferimento all’Asse Storico- sociale: Storia; Religione, Cittadinanza e
Costituzione; Diritto ed Economia; Filosofia; Scienza dell’Educazione.
COMPETENZE CHIAVI ASSE STORICO-SOCIALE
COMPETENZA GENERALE:Comprendere Il Cambiamento E Le Diversita’ Dei Tempi
Storici, In Dimensione Diacronica, Attraverso Il Confronto Tra Epoche E In Una Dimensione
Sincronica, Attraverso Il Confronto Tra Aree Geografiche E Culturali
COMPETENZE
ABILITA’ – CAPACITA’
CONOSCENZE
Riconoscere
le
ragioni Colloca i più importanti L’evoluzione storica, sociale e
storico- culturale
dei
profili
storico, – sociali che portano avvenimenti
dello
Stato
alla nascita dello Stato costituzionali rispetto alle costituzionali
coordinate spazio – tempo
Italiano
democratico
Individuare le motivazioni Comprende le modificazioni Le principali tappe del
di
integrazione
economiche e politiche che degli ordinamenti nazionali in processo
hanno determinato la nascita relazione alla rinuncia a parte europea
della loro sovranità
dell’Unione Europea
Saper individuare i vantaggi Individua i principali strumenti Le fasi della istituzione di
internazionali
della convivenza pacifica tra di pressione sui membri della organismi
comunità internazionale
finalizzati al mantenimento
gli Stati
della pace e della sicurezza
internazionale
Saper accettare le diversità Legge e interpreta stili di vita o Le principali differenze tra
nel rispetto della libertà e civiltà in diverse aree del sistemi di valori di gruppi
mondo
etnici o religiosi
della dignità dell’uomo
E’ in grado di cogliere la
posizione della Chiesa nella
cura di interessi pubblici
Saper riconoscere le aree
tematiche
dell’etica
e
acquisire familiarità con la
funzione delle norme del
codice ecclesiastico
Individua i soggetti fruitori
della religione attraverso gli
enti locali
Conduce
relazioni
interpersonali
e
assume
responsabilità legate al proprio
ruolo sociale e cristiano
Gli
organismi
internazionali
religiosi
I concetti etici – teologici nella
storia della Chiesa
COMPETENZA GENERALE:
Collocare L’esperienza Personale In Un Sistema Di Regole Fondato Sul Reciproco
Riconoscimento Dei Diritti Garantiti Dalla Costituzione A Tutela Della Persona, Della
Collettivita’ E Dell’ambiente
COMPETENZE
ABILITA’ – CAPACITA’
CONOSCENZE
Essere in grado di riconoscere Distingue e comprende le norme Le caratteristiche delle
nella vita sociale le regole di giuridiche e sociali partendo dalla norme giuridiche
propria esperienza e dal contesto
condotta obbligatorie
scolastico
La
pluralità
ed
Saper collocare le fonti nel Classifica le fonti del diritto
eterogeneità delle fonti
sistema gerarchico
del diritto
Utilizzare i propri beni nel Distingue la persona fisica dalla I soggetti e l’oggetto
rispetto dell’altrui proprietà e persona giuridica, le cose presti nel del diritto
mondo circostante dai beni giuridici
dell’ambiente
Collocare comunità organizzate Identifica i diversi modelli di Lo Stato ed i suoi
elementi costitutivi
nelle diverse forme di Stato e di organizzazione statale
Governo
Cogliere il ruolo della famiglia, Identifica il patto fondamentale di La struttura e i principi
della società e dello Stato per la convivenza pacifica e democratica di superlegalità della
formazione
della
persona tra persona, famiglia, confessioni Costituzione
religiose e Stato sovrano
Repubblicana
umana
Essere in grado di individuare Individua le relazioni e le Gli organi dello Stato
degli
organi e le principali funzioni
la
sovranità
dello
Stato attribuzioni
attraverso l’esercizio dei poteri costituzionali
fondamentali
decentramento
Cogliere il ruolo della Pubblica Individua le competenze e i servizi Il
e
Amministrazione nella cura essenziali erogati dagli enti pubblici organico
territoriali
amministrativo dello
degli interessi pubblici
Stato
organismi
Essere in grado di distinguere Coglie le funzioni della cooperazione Gli
gli interessi della comunità internazionale a vantaggio degli internazionali
internazionale da quelli dei individui e della collettività
singoli Stati
etici
e
Analizzare esempi concreti dal Si rapporta con fiducia, onestà e Concetti
e
punto di vista morale ed etico e responsabilità con se stesso, con i teologici
mettere in discussione in modo coetanei e con la comunità in genere deontologici
critico le proprie posizioni
Individuare l’importanza del Identifica i diversi modelli di
riconoscimento dei diritti della organizzazione sociale e le principali
relazioni tra famiglia-società-Stato
persona nel corso della storia
delle prime civiltà
Individuare le ragioni politiche
e sociali che hanno indotto gli
stranieri nella richiesta del loro
inserimento nella comunità
europea
Comprende gli ordinamenti religiosi
degli Stati europei per favorire
l’inserimento degli stranieri nelle
varie comunità
Essere in grado di accettare le Legge e interpreta stili di vita o
diversità religiose nel rispetto civiltà religiose in diverse aree del
mondo
della dignità dell’uomo
Cogliere il ruolo della famiglia,
della società e dello Stato per
formare
l’idea
creativa
dell’abbigliamento nel rispetto
attitudinale
della
persona
umana
Identifica il progetto dell’abito di un
periodo
storico
nel
contesto
individuale, familiare e sociale del
territorio in questione
i
diversi
Collocare abiti secondo forme e Identifica
organizzazioni funzionali alle dell’abbigliamento
identificazioni culturali dei l’organizzazione di settore
diversi paesi
modelli
secondo
La lotta per la
conquista dei diritti
dalle
civiltà
mesopotaniche
al
Medio Evo
Le principali tappe del
processo
etico
e
religioso
per
lo
sviluppo
dell’integrazione
in
ambito europea
Le
principali
differenze tra i sistemi
di valori di gruppi
etnici e religiosi
La struttura dell’abito,
nel corso del progetto
grafico, con caratteri e
principi della ricerca
nel
contesto
territoriale di propria
appartenenza
L’abito e i suoi
elementi
strutturali,
secondo le conoscenze
laboratoriali
COMPETENZA GENERALE:
Riconoscere Le Caratteristiche Essenziali Del Sistema Socio – Economico Per Orientarsi Nel
Tessuto Produttivo Del Proprio Territorio
COMPETENZE
ABILITA’ – CAPACITA’
CONOSCENZE
Essere
in
grado
di Riconosce la domanda e l’offerta Principi che governano il
economico,
il
comprendere la complessità del lavoro e coglie le opportunità sistema
lavorative
nell’ambito
del funzionamento del mercato in
del fenomeno economico
proprio territorio
generale e del mercato del
lavoro in particolare
Saper cogliere l’importanza Individua i principali settori in I principali soggetti del sistema
del collegamento scuola – cui operano le imprese del economico nell’ambito del
territorio
proprio territorio
lavoro
che
disciplinano
Essere in grado di cogliere Riconosce la diversità dello Regole
l’extracomunitario nel sistema
la complessità del fenomeno straniero in ambito lavorativo
economico
e
nel
economico
riguardo
funzionamento del mercato del
l’extracomunitario
lavoro
Saper
individuare
la Riconosce la domanda e l’offerta Le regole che disciplinano l’
complessità del fenomeno di lavoro i coglie le opportunità economia e il funzionamento
lavorative .
del mercato del lavoro
economico .
STRUMENTI E CRITERI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE

Prove orali, scritte, pratiche e strutturate.
Per le materie dove sono previste valutazioni di scritto/ pratico e orale/prove strutturate le verifiche
saranno 2 per lo scritto e 3 tra prove orali e questionari o viceversa, a scelta dell’insegnante,
comunque minimo 5 (cinque). Per le materie che prevedono una sola valutazione le verifiche
saranno minimo 3. Il Collegio Docenti ha stabilito che per le classi I, II, III anche per il 1°
quadrimestre, come per la valutazione di fine anno, tutti gli insegnanti di tutte le discipline
proporranno al Consiglio di Classe un voto unico per ogni singolo alunno, comprendente tipologie
di prove le più varie possibili ( scritte,grafiche, orali, pratiche, questionari ) comunque non inferiori
al numero di quanto previsto in precedenza . Per le classi 4° e 5° invece le valutazioni per il 1°
quadrimestre restano come previsto per gli anni precedenti.
Per l’osservazione e la valutazione delle prove orali, scritte, pratiche e strutturate i Docenti si
atterrano alla seguente tabella:
TABELLA DI CORRISPONDENZA DEI VOTI DECIMALI
CON I LIVELLI PRESTAZIONALI
V
O
T
O
Conoscenze
disciplinari
1
Inesistenti
inesistente
2
3
Caotiche
gravemente
parziali
confusa
gravemente
difficoltosa
non pertinente Inconsi-stente
4
Parziali
frammentare
sostanzialmente
difficoltosa
parziale
confusa
5
Incomplete
superficiali
imprecise
mnemoniche
6
e Analisi
lenta
incerta
caratterizzata
da
alcuni errori
sostanzialmente
Essenziali
corretta anche se
relative
agli con qualche errore;
elementi
evidenzia
il
fondamentali
controllo
delle
tecniche
7
Puntuali
8
Complete
precise
9
10
Complete
approfondite
estese
49
Applicazione
di
regole
procedure
non
evidente
incerta
bisognosa
guida
Sintesi
Rielaborazione
Approfondimento
inesistente
Inesistente
Inesistente
Caotica
Disarticolata
confusa
semplicistica
carente sul piano
morfo-sintattico e
terminolo-gico
Comprensibile ma
con
qualche
cedimento
morfosintattico
Inconsistente
riproduttiva e frammentaria
confusa
appena
disorganica
accennata
riproduttiva /
mnemonica ma approssimativa
di
ordinata
parziale
stereotipata
incentrata sugli
snodi
semplice
concettuali più ordinata
evidenti
capace
di
corretta e precisa in
individuare le
compiti semplici o
connessioni
di media difficoltà
logiche
accurata
puntuale
logica
esatta
consequenziale
precisa
corretta
autonoma
arricchita
da
accurata
elementi
di
originalità
puntuale
esaustiva
appropriata
efficace
autonoma
originale
creativa
capace
astrazione
e
ed
semplice
e
sostanzialmente
corretta
ordinata
Sfumata
significativa
collegamenti
coerente
Esposizione
nei
Personalizzata
ricca di apporti
personali
che
evidenziano anche
di capacità
di astrazione
appropriata
corretta e varia
originale
chiara
corretta
varia
Per la formulazione della proposta di voto, ciascun docente terrà conto dei seguenti elementi:
1°Media dei voti attribuiti; 2°Impegno; 3°Partecipazione; 4°Progressione nell'apprendimento;
5°Metodo
di
studio;
6°Comportamento
.
Nelle riunioni scuola-famiglia, i Docenti forniscono ai genitori tutte le informazioni inerenti la
situazione scolastica dei propri figli. Per gli scrutini finali gli esiti e le valutazioni sono affissi
all'albo dell'Istituto a conclusione dello scrutinio di tutte le classe dell’indirizzo di studi specifico.
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivo fondamentale dell' istituto è rendere i diversi insegnamenti il più possibile omogenei
per contenuti, obiettivi, metodologia, strumenti e criteri di valutazione. Il Collegio dei Docenti
individua, a livello generale, gli obiettivi trasversali cognitivi e formativi, in relazione al carattere
formativo - orientativo del biennio e al carattere formativo - professionale del triennio, al fine di:
 Stabilire rapporti improntati al rispetto della dignità umana, della diversità e della solidarietà;
 Agire in modo consapevole e costruttivo nell'istituto, nella classe e nel gruppo;
 Rispettare le strutture scolastiche, le persone, gli ambienti interni e esterni.
OBIETTIVI COGNITIVI
1° Biennio








Acquisire i contenuti fondamentali di ogni disciplina, con particolare riguardo ai concetti di
tipo "trasversale" e riconoscere tali concetti negli ambiti in cui sono utilizzati;
Scrivere brevi relazioni o semplici componimenti in modo grammaticalmente e sintatticamente
corretto;
Riprodurre, con parole proprie e consapevolmente una catena di deduzioni, utilizzando un
linguaggio semplice e corretto;
Trarre conseguenze logiche da premesse date sulla base delle proprie conoscenze;
Organizzare e utilizzare le conoscenze per la risoluzione di semplici problemi e la stesura di
brevi relazioni, nei vari ambienti disciplinari;
Usare consapevolmente tecniche e strumenti;
Comprendere un testo, individuarne i punti fondamentali e saperne esporre i concetti
essenziali;
Collegare argomenti della stessa disciplina o di discipline diverse e coglierne le relazioni
semplici.
2° BIENNIO e 5°ANNO







Interpretare concetti trasversali negli ambiti in cui sono utilizzati;
Dedurre, dalle conoscenze acquisite, conseguenze logiche;
Utilizzare le proprie conoscenze per risolvere problemi;
Comunicare efficacemente, utilizzando appropriati linguaggi tecnici;
Documentare adeguatamente il proprio lavoro;
Cogliere in modo efficace e pertinente gli elementi di un insieme e stabilire tra loro relazioni;
Analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali ai problemi da risolvere.
GLI OBIETTIVI TRASVERSALI
Il lavoro dei Consigli di Classe sugli obiettivi trasversali è centrato sia su quelli prevalentemente
comportamentali, sia su quelli più specificamente cognitivi. Rispetto ai primi l'attenzione si
sofferma sulle seguenti capacità:
 Porsi in relazione in modo corretto;
 Saper lavorare in gruppo;
 Saper utilizzare informazioni (biblioteche, schedari, archivi elettronici);
 Adattarsi a situazioni nuove;
 Flessibilità nell’affrontare e risolvere i problemi;
 Attivare percorsi di auto-apprendimento;

Sapersi assumere responsabilità nei confronti dell’'ambiente scolastico, dell'orario e delle
scadenze.
INTERVENTI DIDATTICI E EDUCATIVI INTEGRATIVI
In seguito a proposta motivata dei consigli di Classe, di singoli docenti ovvero da parte di
gruppi di alunni interessati, l'Istituto attiva corsi di sostegno, corsi di recupero ed altre tipologie di
interventi didattici e educativi integrativi, per l'intera classe o per gruppi di alunni, con modalità e
tempi indicati dai Consigli stessi, sulla base della programmazione generale effettuata dal Collegio
dei Docenti e sulla base del piano di fattibilità approvato dal Consiglio d'Istituto.
Nell'Istituto sono inoltre realizzate, in orario curriculare e/o extracurriculare, attività culturali,
educative e formative che rappresentano un completamento dell'attività didattica e educativa
curriculare:
 Laboratorio musicale e teatrale;
 Attività ricreative e di socializzazione;
 Attività di Educazione alla salute, Educazione alla legalità, Educazione stradale, Educazione al
rispetto dell’ambiente;
 Attività sportive:
 Iniziative proposte direttamente dagli studenti.
MODALITA' DI REALIZZAZIONE DELLA CONTINUITA'
Per rilevare il livello di partenza e i bisogni degli alunni ai fini della programmazione didattica,
sono somministrati:
 Prove di ingresso per disciplina in tutte le classi prime;
 Prove di ingresso per area disciplinare nelle classi terze;
 Prove di processo - percorso a carattere multidisciplinare nelle classi quinte.
I criteri di valutazione dei test sono concordati dai docenti, in modo da ottenere chiavi di lettura
omogenee e uniformi. Dal mese di febbraio di ogni anno, saranno organizzate attività di
orientamento, conferenze, visite guidate in istituto, iniziative di informazione e scambi con capi di
istituto docenti e alunni delle classi terminali delle scuole medie di primo grado del bacino di
utenza, al fine di rafforzare la continuità educativa.
LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
La programmazione didattica si definisce:
• all’inizio dell’anno scolastico facendo riferimento alla programmazione educativa, come
documento base per la progettazione dei percorsi e le valutazioni periodiche quadrimestrali.
La pianificazione della programmazione didattica di classe deve prevedere :
1. Analisi della situazione di contesto;
2. Conoscenza dei livelli di maturazione degli alunni attraverso prove d’ingresso;
3. Definizione degli obiettivi specifici desunti da quelli generali enunciati nel P.O.F;
4. Selezione dei contenuti;
5. Articolazione del curricolo in unità didattiche;
6. Pianificazione in blocchi tematici delle attività di progetto e di laboratorio;
7. Individuazione delle metodologie e delle strategie operative;
8. Fare ricorso il più possibile a strategie innovative e diversificate, a procedimenti attivi di
ricerca, di scoperta e ricostruzione di concetti, per motivare gli alunni.
9. Attuare, ove possibile, percorsi formativi individualizzati a gruppi mobili per livelli di
competenza degli alunni e/o a classi aperte in senso verticale ed orizzontale.
I docenti, negli incontri di Dipartimento, delineano percorsi di lavoro evidenziando obiettivi,
contenuti, tempi, attività, forme di verifica da adeguare e dettagliare negli incontri di team.
Negli incontri di team (insegnanti operanti sulle stesse classi) si operano e si verificano le scelte
educative e metodologiche per le classi, si concordano i criteri per la valutazione, si strutturano
percorsi didattici in base ai ritmi d’apprendimento degli alunni. Ogni quadrimestre, i docenti
confrontano i risultati complessivi, quantificano i contenuti e rilevando concordanze e discordanze
descrivono e definiscono la valutazione per ogni alunno.
Gli insegnanti curricolari si avvalgono dei docenti di sostegno, con piena titolarità per
gli alunni diversamente abili.
IL SUCCESSO FORMATIVO
LE SCELTE DEL “FEDERICO II”
Al fine di realizzare l’obiettivo ambizioso del successo formativo per la maggior parte possibile
dei ragazzi, il particolare contesto sociale nel quale l’Istituto svolge la sua attività ha indotto ad
organizzare la proposta di formazione secondo le seguenti direttrici:
- flessibilità orario
- articolazione flessibile del gruppo classe
- organizzazione delle attività di sostegno e di recupero : sportello didattico; corsi I.D.E.I.
- insegnamenti integrativi
- collaborazioni con soggetti ed enti esterni per progetti integrati di alternanza scuola-lavoro
- attività per innalzare il successo formativo
-interventi per l’integrazione scolastica degli alunni Diversamente Abili (Gruppo H d’Istituto ed
attività integrative anche in collaborazione con il S.I.S.H. e C.I.M.).
Obiettivi per la programmazione annuale dei docenti
Obiettivi generali:
• acquisizione o precisazione di un corretto metodo di studio;
• sviluppo delle capacità di orientamento, intese come conoscenza di sé, delle proprie
attitudini e dei propri interessi, in rapporto alle caratteristiche evolutive del contesto
socioeconomico e culturale;
• sviluppo della socialità intesa come apertura al dialogo e alla collaborazione con gli altri.
Obiettivi di area per le classi dalla seconda alla quinta
Area linguistica-espressiva.
Educazione alla comunicazione da realizzarsi attraverso la pratica didattica di tutte le discipline,
senza perciò trascurare la necessità di un'acquisizione scientifica del linguaggio. Aspetti e strategie
dell'educazione alla comunicazione:
• centralità del testo in ogni ambito comunicativo, verbale e non verbale;
• acquisizione di competenze comunicative basate sulla consapevolezza dei fattori che
determinano l'atto comunicativo e che mirano allo sviluppo di abilità specifiche all'interno di
ciascun linguaggio;
• importanza della riflessione metalinguistica e metacomunicativa ai fini di supporto alla
competenza specifica e di sviluppo cognitivo generale;
• approccio alle varietà d'uso e settoriali dei vari linguaggi e alla pluralità dei testi nell'insieme
dei quali assumono una loro specificità i testi letterari e artistico-visuali;
• il rapporto testo-contesto quale recupero dello spessore culturale dell'opera.
Area storica
• acquisizione di un lessico di base per la lettura e la decodificazione di testi di natura storica,
economica e sociale;
• acquisizione di un insieme di concetti basilari per la lettura dei fenomeni storici, economici
e sociali;
• saper leggere il testo, selezionando classi di informazioni secondo alcuni indicatori
economici, politici, sociali e culturali;
• rendersi conto di se stessi, del mondo all'interno di un sistema di relazioni causali, spaziali,
temporali;
• acquisizione della consapevolezza che la comprensione della realtà sociale esige la
ricomposizione di contenuti appresi in contesti disciplinari diversi;
• capacità strumentali, saper leggere carte geografiche e storiche, tabelle statistiche;
Area tecnico-scientifica
• acquisizione del linguaggio delle scienze come strumento essenziale per la conoscenza di
esse in termini di consapevolezza critica e di mezzo per il consolidamento delle strutture
cognitive essenziali al loro utilizzo. L'obiettivo si articola in due fasi:
• apprendimento del linguaggio matematico e della logica matematica
• apprendimento della microlingua specifica.
• conoscenza dell'evoluzione dinamica della scienza attraverso lo studio della storia delle
discipline; il passaggio dalle scoperte scientifiche alla produzione tecnologica.
Area giuridico-economica
Partendo dall'analisi delle diverse situazioni socio- economiche e giuridiche poste in
essere negli ambienti e nel territorio in cui vivono gli allievi stessi, per motivare la
partecipazione degli stessi alle discipline,il docente introdurrà gli allievi ai grandi temi
dell'economia e del diritto per poi procedere alle teorie alternative sui diversi problemi,
utilizzando il libro di testo e pagine scelte dagli autori più importanti.
OBIETTIVI TRASVERSALI PER TUTTE LE CLASSI (BIENNIO E TRIENNIO)
All'inizio di ogni anno scolastico, il Collegio dei Docenti stabilisce gli obiettivi trasversali, quegli
obiettivi, cioè, perseguibili da tutti gli insegnanti, indipendentemente dalla specifica disciplina
impartita nell'ambito della programmazione educativo -didattica della “cultura del progetto”. Il
lavoro dei Consigli di Classe sugli obiettivi trasversali è centrato sia su quelli che presentano
carattere prevalentemente comportamentali sia su quelli di tipo più specificamente cognitivo.
Rispetto ai primi l'attenzione si sofferma sulle seguenti capacità:
a) porsi in relazione in modo corretto; b)saper lavorare in gruppo;c) saper utilizzare depositi delle
informazioni (biblioteche, schedari, archivi elettronici); d)adattarsi a situazioni nuove, -essere
flessibili nell'affrontare i problemi; e) attivare percorsi di autoapprendimento;f) sapersi assumere
responsabilità (nei confronti dell'ambiente scolastico, dell'orario, delle scadenze).
Gli indicatori individuati in rapporto agli obiettivi (Motivazioni – Interesse –
Partecipazione - Impegno), sono individuabili:
- se l'alunno frequenta ; - se l'alunno interviene ;- se l'alunno apprende; - se l'alunno sa gestire
l'errore ;- se l'alunno sa relazionarsi.
Obiettivi generali
- Avviare gli adolescenti alla costruzione della propria identità nella difficile fase della transizione;
- Assunzione di responsabilità;
- Acquisizione della consapevolezza dei propri diritti e doveri;
- Sapersi porre in relazione con gli altri;
- Operare scelte su basi di valori;
- Capacità di auto-orientarsi;
COGNITIVI
- Superare la dicotomia tra le culture dei vari indirizzi dell'Istituto;
- Dare una forte base culturale a tutte le discipline;
Biennio
- Potenziare la dimensione etica, storica, artistica e figurativa;
- Fornire capacità di analisi, osservazione ragionata, riflessione e di sintesi;
- Stimolare la creatività;
-Acquisire i contenuti fondamentali di ogni disciplina, con particolare riguardo ai concetti di tipo
"trasversale";
- Riconoscere tali concetti negli ambiti in cui vengono utilizzati;
-Scrivere brevi relazioni o semplici componimenti in modo corretto grammaticalmente e
sintatticamente;
-Riprodurre, con parole proprie e consapevolmente, una catena di deduzioni, utilizzando un
linguaggio semplice e corretto;
- Trarre conseguenze logiche da premesse date sulla base delle proprie conoscenze;
-Organizzare e utilizzare le conoscenze per la risoluzione di semplici problemi e la stesura di brevi
relazioni, nei vari ambienti disciplinari;
- Usare consapevolmente tecniche e strumenti;
- Comprendere un testo, individuare i punti fondamentali e saperne esporre i punti significativi;
- Collegare argomenti della stessa disciplina o di discipline diverse e coglierne le relazioni
semplici.
TRIENNIO
- Flessibilità mentale nel riconvertire i contenuti;
- Trasferibilità delle conoscenze;
- Polivalenza funzionale;
- Autonomia di giudizio e riflessione critica;
- Metodo di indagine e di approfondimento autonomo;
- Capacità generativo-produttive;
- Scelte autonome, critiche e rielaborative;
- Sensibilizzazione alle problematiche CEE;
- Orientamento finalizzato al Post-Diploma.
ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI
- Selezionare nuclei tematici forti approvati dal Consiglio di Classe
- Progettazione di sequenze ed unità didattiche
54
METODOLOGIA E DIDATTICA
In una situazione socio ambientale caratterizzata da forte complessità e da un accentuato
pluralismo di modelli e di valori, “l’adolescente” manifesta il bisogno di esperienze culturali,
relazionali e sociali significative per la propria crescita, di un orientamento che valorizzi e
chiarifichi specifiche inclinazioni ed attitudini, di un’identità personale in grado di interagire
criticamente con l’ambiente e di una guida per appropriarsi di criteri di analisi e di strumenti di
giudizio critico.
La Scuola secondaria superiore consiste essenzialmente proprio nel fatto che in ogni insegnamento
si deve soddisfare l’esigenza di criticità, di riflessione e di consapevolezza, passando
progressivamente da un’ottica analitica (prevalente nella Scuola Inferiore) ad un’ottica sintetica
(tipica della Scuola Superiore).
Per questi motivi, è necessario:
• trovare le vie didattiche più adatte a stimolare ed amplificare ogni singola individualità
adoperandoci allo sviluppo armonioso della personalità;
• tener conto delle capacità attentive dei discenti, operando in modo concreto e curando che le
verifiche rappresentino oltre che un momento di valutazione ed autovalutazione anche un
momento di rinforzo e recupero dell’ appreso;
• insistere su una richiesta metodologica comune a livello di Consiglio di Classe sviluppando, in
particolare, l’approccio problematico da parte di ogni disciplina in un quadro globale per stimolare
i ragazzi al metodo della ricerca anche in vista dell’esame finale;
• tener conto dell’importanza che riveste educativamente il lavorare per gruppi a patto che alla
base della selezione dei gruppi ci sia un’attenta competenza metodologica da parte dei docenti per
evitare i ben noti pericoli legati a questa pratica di lavoro; il lavoro per gruppi offre anche ai meno
abili la possibilità di emergere e salvaguarda chi è più motivato e capace;
• utilizzare la forma dialogica nell’impostazione della lezione per permettere agli alunni di
intervenire potenziando, così, la loro capacità di espressione motivata;
• utilizzare il metodo della ricerca intesa come procedimento di scoperta per permettere agli alunni
di sentirsi coinvolti nel percorso culturale e fornire loro o rafforzare un metodo di studio
stimolante ed aperto;
• aver cura di sottolineare e rinforzare adeguatamente l’utilizzo di un linguaggio appropriato
permettendo agli allievi di utilizzare pragmaticamente il bagaglio linguistico, ponendoli in
condizioni di comprendere ed usare i vari registri e il lessico specifico di ciascuna disciplina .
Programmazioni di dipartimento per le classi dalla prima alla quinta
All’interno delle linee generali di seguito indicate – da considerarsi come orientamento e non
come indicazioni rigidamente vincolanti – gli insegnanti calibreranno la programmazione in
relazione all’effettiva situazione della classe.
DIPARTIMENTO di LETTERE
Le finalità formative dell’educazione linguistica nell’ambito della scuola possono essere riassunte
nel seguente modo:
• alfabetizzazione funzionale (set di competenze: competenza comunicativa, competenza
linguistica, competenza testuale);
• attenzione all’individuo;
• restituzione di soggettività sociale ai soggetti che ne sono privi (emarginazione, dispersione)
L’educazione linguistica potrà attuarsi attraverso il pieno possesso da parte degli alunni
dell’Istituto delle seguenti quattro abilità fondamentali:
1. Padronanza della lingua: capacità comunicative nella varietà dei Linguaggi Verbali e dei
Linguaggi Non Verbali
2. Abilità di uso della lingua verbale: produzione di testi. Attraverso la produzione di testi
appartenenti a tipologie diverse verrà stimolata la necessità di adoperare codici linguistici
diversificati, coerentemente con la tipologia testuale prefissata
3. Conoscenza riflessa: riflessione sull’“oggetto lingua”. Tale riflessione è stratificata,
passando dall’individuazione della semplice regola grammaticale fino a giungere ad ipotesi
critiche sulla letteratura Contestualizzazione o storicizzazione del testo, nei termini della
ricostruzione del contesto spazio-temporale all’interno del quale il testo stesso si inserisce.
Il possesso di tali abilità determina:
- capacità di muoversi su livelli testuali diversificati in forme via via più complesse;
- riflessione sulla lingua con metodo (educazione letteraria).
Alla luce di quanto sopra premesso, gli assi portanti dell’educazione linguistica saranno imperniati
sulla sequenza
PRODUZIONE (autore)
LETTURA (lettore)
di
TESTI
Le finalità formative dell’educazione letteraria possono essere riassunte nel seguente modo:
• consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario
• conoscenza diretta dei testi
• padronanza del mezzo linguistico
• consapevolezza dello spessore storico e culturale di una lingua
Gli obiettivi di apprendimento si caratterizzano per la continuità e differenziazione rispetto al
biennio, tendendo ad una maggiore complessità ed articolazione
- analisi e contestualizzazione dei testi
- riflessione sulla letteratura e sulla sua prospettiva storica
- acquisizione delle competenze linguistiche.
I contenuti si differenziano secondo:
- versante letterario (autori, opere)
- versante linguistico (produzione orale e scritta – testi con diversa funzione).
Strumenti didattici
Strumento fondamentale per il raggiungimento dei risultati di cui sopra risulta il laboratorio
testuale. Attraverso esso si determina il passaggio da un tradizionale concezione “statica” di testo
ad un più attuale “concetto operativo” di testo.
I momenti di realizzazione del laboratorio testuale si riassumono come di seguito schematizzato:
TIPOLOGIE TESTUALI
SPECIFICITA’
RIFLESSIONE SUL TESTO
(LIVELLI)
- articolo informativo; - articolo di giornale - contenuto;- forma - grammaticale;- lessicale:
- poesia;- prosa;- esposizione giuridica
- contesto
- storico:- estetico:- culturale
56
Metodologie
L’insegnamento nella prospettiva dell’educazione linguistica vedrà contrapposte:
a. ad una grammatica normativa e classificatoria, l’approccio ad uno studio della grammatica
incentrato sulla riflessione linguistica;
b. allo svolgimento del tradizionale “tema”, un’attività di scrittura diversificata, con
prospettazione precisa, composizioni a largo respiro per esprimere opinioni personali,
capacità creative, analisi ;
c. al monolinguismo che vede lo studio “isolato” ed asettico delle lingue, il plurilinguismo che
prevede uno studio di più lingue con lo stesso metodo, confrontando la pluralità di codici,
stili e registri ;
d. al grafocentrismo incentrato essenzialmente sullo scritto, la molteplicità di modelli (fino agli
ipertesti) nella prospettiva di una “storia della lingua”.
Le finalità principali che si intendono perseguire sono quelle relative alla possibilità di far
giungere l’alunno ad una produzione linguistica consapevole e differenziata, nell’ottica più
generale della valenza etico-sociale dell’educazione linguistica, attraverso l’eliminazione della
disuguaglianza delle opportunità educative, assicurando a tutti la capacità di comunicare.
Gli obiettivi prefissati per il raggiungimento delle finalità predette si possono sintetizzare in:
-far cogliere la mobilità della lingua, le sue leggi, le differenze a livello fonetico, morfosintattico
e semantico;
-far scoprire le regole ripercorrendo le tappe evolutive della lingua.
Valutazione
Ad una valutazione di stampo tradizionale fondata sulla triade relativa ai parametri di correttezza
ortografica – fluidità sintattica – ricchezza espressiva, costituiranno oggetto di valutazione le
capacità di:
-distinguere codici diversi
-usare stili e registri diversi
-esprimersi in modo preciso (comunicazione esplicita) o in modo vago (comunicazione
supposta) a seconda delle circostanze
-passare dal gergo alla lingua mediale, utilizzabile in contesti generali
-cogliere la sostanziale omogeneità della LS e delle LP e le specificità di quest’ultima
(organicità, compattezza, coerenza, coesione).
DIPARTIMENTO di LINGUE E CIVILTA’ STRANIERE
Strettamente connesso con l’obiettivo generale dell’acquisizione di una soddisfacente capacità
comunicativa, proprio dell’insegnamento-apprendimento di una lingua straniera, è l’obiettivo di
favorire la formazione umana, sociale e culturale dei nostri studenti, attraverso lo studio di testi e
documenti autentici che, mettendoli a contatto con una realtà profondamente diversa dalla propria,
li conducano ad una maggiore consapevole accettazione del diverso da sé. Ne consegue, dunque,
che la lingua straniera educa essenzialmente alla tolleranza, alla collaborazione, alla
socializzazione, al rispetto e stimola gli alunni a migliorare le capacità logico-intellettive
attraverso la riflessione sulla natura e sul funzionamento della lingua.
Poiché la scuola deve certificare le competenze acquisite dagli alunni alla fine di ogni anno e,
soprattutto, alla fine del biennio e poi del triennio, attraverso la certificazione interna del Portfolio
delle lingue o esterna per mezzo degli enti certificatori , fungono da guida alla formulazione degli
obiettivi i livelli specificati nel “Quadro Comune Europeo di Riferimento” del Consiglio d’Europa
del 1997. In particolare la nostra scuola tenderà a raggiungere gli obiettivi previsti per i livelli A1,
A2 (livello base: Breakthrough e Waystage) al biennio; B1, B2 (Threshold e Vantage) al triennio.
BIENNIO (comune per Licei e ITC).
PREREQUISITI: si considera un prerequisito la conoscenza di un lessico di base relativo ad
ambiti personali e familiari (informazioni personali e familiari, attività semplici e di routine) di
circa 100-150 vocaboli per la produzione e 200 vocaboli per il riconoscimento. La verifica di essi
avverrà all’inizio del primo anno attraverso un test d’ingresso con attività strutturate e
semistrutturate.
• Comprendere messaggi orali e scritti di carattere generale relativi a se stesso, al proprio
nucleo familiare, agli amici alla scuola (testi di tipo concreto).
• Cogliere la situazione, lo scopo e il ruolo dei parlanti.
• Comprendere descrizioni, indicazioni, istruzioni.
• Riconoscere le strutture grammaticali presenti nei testi e funzioni linguistiche incontrati.
• Riuscire a farsi capire per soddisfare bisogni di tipo concreto (dati personali, desideri,
richieste di informazioni su luoghi familiari, ambiente circostante).
• Comunicare in uno scambio semplice e diretto informazioni relative a situazioni
concrete e di routine, con una pronuncia e intonazione abbastanza chiare.
• Saper rispondere a brevi questionari, esegue dettati con lessico già noto.
• Saper comporre brevi testi su se stesso, la famiglia, le proprie condizioni di vita, il
retroterra culturale, esperienze presenti, passate e progetti nel futuro.
TRIENNIO
PREREQUISITI: i livelli in uscita del biennio: la conoscenza di una gamma lessicale relativa ad
argomenti di immediata rilevanza (informazioni personali, familiari, conoscenza ambiente
circostante, occupazioni) e il riconoscimento di atti comunicativi miranti a soddisfare bisogni
primari.
La verifica di essi avverrà all’inizio del terzo anno laddove necessario, attraverso un test
d’ingresso con attività strutturate e semistrutturate.
Nell’arco del triennio sia la produzione scritta che quella orale diventeranno gradualmente sempre
più complesse sia a livello lessicale che morfo-sintattico.
OBIETTIVI SPECIFICI COMUNI LICEO E ITC
• Saper interagire in contesti diversificati.
• Riconoscere il lessico di base relativo ai contesti specifici.
• Comprendere i punti salienti del messaggio orale prodotti in contesti personali e
pubblici.
• Comprendere il significato globale di varie tipologie di testi e localizzare le informazioni
specifiche in testi narrativi, descrittivi, espositivi.
• Inferire il significato di vocaboli non noti dal contesto.
• Dimostrare di possedere sufficienti messi linguistici e di utilizzare in modo abbastanza
accurato un repertorio di frasi-tipo.
• Saper sostenere una conversazione funzionale al contesto e alla situazione di
comunicazione, pur con qualche errore.
• Confrontare il sistema linguistico della lingua straniera con quello della lingua italiana.
OBIETTIVI SPECIFICI PER IL TRIENNIO DEL LICEO
• Comprendere e interpretare testi letterari, analizzandoli e collocandoli nel loro contesto
storico-socio-culturale in un’ottica comparativa con testi italiani.
• Riconoscere le peculiarità dei testi letterari (poetico, narrativo. teatrale).
• Individuare le linee generali di evoluzione del sistema letterario fino all’epoca contemporanea.
• Possedere un adeguato lessico specialistico.
OBIETTIVI SPECIFICI PER IL TRIENNIO ITC
• Conoscenza della microlingua.
• Capacità di interpretare e produrre lettere commerciali di vario tipo.
• Conoscenza della teoria commerciale.
• Conoscenza degli aspetti della civiltà del paese con particolare riferimento all’organizzazione
politico-economica e turistica.
CONTENUTI
Per i contenuti, che saranno presentati attraverso unità didattiche e/o moduli, si rimanda ai singoli
piani di lavoro o individuali.
INDICAZIONI METODOLOGICO-DIDATTICHE
La scelta metodologica si baserà sull’approccio nozionale-funzionale, finalizzato alla
comunicazione, senza escludere altri metodi (induttivo, deduttivo, ricerca attiva con collegamenti
interdisciplinari). Le attività saranno incentrate essenzialmente sul libro di testo (affiancato
all’occorrenza da materiale autentico) per dar via a: questionari orali e scritti, conversazioni,
creazione di dialoghi, lettere riassunti, considerazioni su argomenti di carattere generale e
specifico (commerciale, turistico, letterario).
L’apprendimento della lingua e, quindi, il raggiungimento degli obiettivi didattici intermedi, è
attuato attraverso l’articolazione del curricolo in unità didattiche e/o moduli, attraverso un
processo di graduale acquisizione delle abilità e dei contenuti stabiliti che tenga in considerazione
i tempi e gli stili di apprendimento degli allievi secondo il percorso seguente:
• il richiamo di ciò che è stato appreso;
• la presentazione di nuovi contenuti;
• la rielaborazione, riutilizzazione ed estensione delle funzioni, nozioni e lessico appresi in
contesti simili;
• presentazione di attività linguistiche integrate inerenti le 4 abilità.
MODALITÀ OPERATIVE
• Lezione frontale
• Lavoro a due: coppie di aiuto reciproco
• Lavoro di gruppo
• Lavoro individuale con la supervisione e l’intervento dell’insegnante.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Le verifiche saranno effettuate con regolarità e testeranno le singole abilità in modo da controllare
ogni tappa dell’apprendimento, attraverso
• Domande dirette a ciascun alunno.
• Correzione degli esercizi
• Interrogazioni orali formali (almeno due per quadrimestre)
• Verifiche scritte formali (almeno due per quadrimestre) strutturate in modo da accertare più
abilità alla volta.
Requisiti fondamentali delle prove di verifica, qualunque sia l’esercizio o attività proposti,
saranno:
la coerenza con l’obiettivo, la gradualità e l’equilibrio tra conoscenze pregresse, complessità della
prova e tempo assegnato.
La tipologia delle prove varierà a seconda delle abilità e le conoscenze da testare. Esse in genere
consisteranno in:
• Questionari a risposta aperta e/o chiusa.
• Brevi composizioni su traccia.
• Descrizioni, riassunti, parafrasi, esercizi di completamento, trasformazione del testo
(cambiare il tempo, il punto di vista, il destinatario ecc.), dettati traduzioni ecc…
DIPARTIMENTO SCIENZE UMANE
OBIETTIVI GENERALI
Formativi sia per il biennio sia per il triennio
-Sviluppare la socialità intesa come apertura al dialogo e alla collaborazione
-Stimolare la creatività
-Sensibilizzare alla lettura critica di un passo letterario e alla interpretazione di un film
-Sensibilizzare all’acquisizione della cittadinanza europea ; -Educare al valore dell’interculturalità;
-Maturare una risposta cosciente ai perché più profondi della vita
Formativi per il biennio
- Avviare gli adolescenti alla costruzione della propria identità nella difficile fase della transizione
-Sapersi porre in relazione agli altri
-Avviare gli adolescenti ad operare scelte su basi di valori
Formativi per il triennio
-Sapersi assumere le proprie responsabilità
-Acquisire la consapevolezza dei propri diritti e doveri
-Operare scelte sulla base di valori
-Acquisire la capacità di auto-orientarsi
OBIETTIVI COGNITIVI PER IL BIENNIO
Conoscenze
- Avviare alla conoscenza ed alla comprensione dei diversi linguaggi specifici
Capacità
-Avviare alla capacità di analisi, di osservazione ragionata e di sintesi
-Organizzare le conoscenze per la soluzione di problemi semplici
Competenze
- Saper rielaborare con parole proprie le conoscenze utilizzando un linguaggio semplice e corretto
OBIETTIVI COGNITIVI PER IL TRIENNIO
Conoscenze
-Potenziare la conoscenza e la comprensione dei diversi linguaggi specifici
-Conoscere i diversi contenuti disciplinari
-Conoscere la metodologia delle diverse discipline
Capacità
-Comprendere un testo, individuare i punti fondamentali, saper discernere l’essenziale dal
marginale
-Essere capaci di collegamenti interdisciplinari
Competenze
-Essere in grado di autonomia di giudizio
-Saper utilizzare le conoscenze acquisite per interpretare la realtà locale
-Saper correlare i contenuti fondamentali di ogni disciplina con particolare riguardo ai concetti di
trasversale
CONTENUTI
Per i contenuti, che saranno presentati attraverso unità didattiche e/o moduli, si rimanda ai singoli
piani di lavoro o individuali.
VALUTAZIONE
Criteri
- Rispettare la personalità degli allievi e le caratteristiche delle classi
- Somministrare test d’ingresso per classi nuove
- Educare gli allievi all’autovalutazione secondo apposite griglie
- Predisporre griglie per le esercitazioni scritte e per le prove orali
-Predisporre domande guida per favorire la capacità di sintesi e l’aderenza della risposta
nell’ipotesi di domande a risposta aperta (escludendo le classi quinte)
DIPARTIMENTO di MATEMATICA E FISICA
Finalità culturali e educative
Promuovere negli studenti:
• l’esercizio ad interpretare, descrivere e rappresentare ogni fenomeno osservato
• l’abitudine a studiare ogni questione attraverso l’esame analitico dei suoi termini.
• l’attitudine a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente quanto viene via
conosciuto e appreso.
Profili in uscita
COMPETENZE
Si ritiene che gli studenti debbano essere in grado di:
• leggere e comprendere un testo scientifico
• utilizzare le tecniche di calcolo in modo appropriato
• applicare conoscenze ed abilità per risolvere problemi in situazioni diverse da quelle note sia
in campo matematico, sia in altri campi
• evidenziare capacità intuitive e logiche
Obiettivi
a) obiettivi generali: si fa riferimento al POF;
si sottolinea l’esigenza dell’educazione al rispetto dei regolamenti nell’utilizzo dei laboratori e
degli strumenti informatici.
b) obiettivi disciplinari:
BIENNIO
a. uso di un linguaggio appropriato e rigoroso
b. capacità di riconoscere ed utilizzare correttamente definizioni, proprietà, assiomi e teoremi ;
c. conoscenza delle proprietà delle figure geometriche attraverso la costruzione di catene deduttive
d. abilità di calcolo;
e. risoluzione di semplici problemi.
TRIENNIO
a. sviluppo delle capacità intuitive e logiche;
b. raggiungimento di sicurezza ed autonomia operativa nell’utilizzo di procedure di calcolo in
situazioni problematiche diverse, matematiche e fisiche;
c. analisi di situazioni problematiche e rappresentazione, attraverso modelli funzionali, di
problemi da risolvere ;
d. comunicazione efficace utilizzando appropriati linguaggi tecnici e scientifici
e. in preparazione dell’esame di Stato, capacità di approfondire e collegare gli argomenti
disciplinari con quelli di ambiti diversi, sapendoli collocare storicamente.
Metodi e strumenti di insegnamento
L’attività didattica sarà svolta attraverso:
• lezione frontale ;• lezione partecipata ;• lavoro a piccoli gruppi con successiva discussione ;
• esercitazioni di laboratorio ; • assegnazione sistematica e controllo di esercizi da svolgere a casa
Gli strumenti utilizzati saranno:
• testo ;• problema stimolo; • utilizzo di eserciziari integrativi in aula, a casa, nei corsi di recupero;
• schede ed esercizi guidati ; • softwares didattici ed applicativi
DIPARTIMENTO DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE
ECONOMIA AZIENDALE
Obiettivi di apprendimento
BIENNIO
Conoscenze su:
• fondamenti dell’attività economica collocata in un sistema particolarmente dinamico;
• elementi costitutivi dell’azienda e le loro interrelazioni;
• caratteristiche della documentazione relativa alle operazioni in programma, anche per
quanto concerne i vincoli imposti dalla normativa vigente;
• modalità con cui effettuare calcoli relativi alle operazioni economiche e finanziarie analizzate.
Capacità di:
• riconoscere i vari aspetti dell’attività economica e coglierne i collegamenti essenziali;
• individuare i vari tipi di azienda identificandone gli aspetti caratterizzanti e le generali
modalità di funzionamento;
• esaminare, interpretare e utilizzare con proprietà la documentazione studiata sapendola
riferire a precise situazioni anche con riferimento agli adempimenti giuridici e fiscali;
• elaborare, in modo preciso e logico, le procedure di calcolo originate dalle attività studiate,
utilizzando anche concetti e strumenti operativi acquisiti in ambito matematico;
• comunicare efficacemente i risultati di ogni attività svolta;
• valutare gli apporti significativi del lavoro altrui
TRIENNIO
Acquisire:
• la visione organica della dinamica aziendale considerata nella sua complessità;
• la conoscenza approfondita dei moderni metodi, strumenti e tecniche contabili da utilizzare
per una efficace rilevazione dei fenomeni aziendali;
• le chiavi di lettura e di interpretazione del bilancio aziendale in funzione dei diversi fini
conoscitivi da perseguire attraverso l’analisi;
• la capacità di riconoscere i dati per favorire i diversi processi decisionali, specie in presenza
di sistemi informativi automatizzati;
• la comprensione della funzione e del ruolo svolto dal marketing in ogni tipo di azienda, dei
suoi strumenti, delle sue politiche, dei suoi risvolti sociali;
• la padronanza delle tecniche amministrative e dei documenti relativi ad alcune tipiche
attività aziendali (vendita, magazzino, personale, finanza, etc.);
• la padronanza degli strumenti per il controllo della gestione, specie di quelle industriali;
• la visione sistemica dell’attività tipica di una banca e degli aspetti economico-finanziari
relativi al più generale problema della gestione del credito;
• la percezione delle funzioni e dei compiti che ha la Borsa Valori oggi, nonché delle dinamiche
che portano a correlare l’andamento delle negoziazioni con gli eventi politico-economici;
• la consapevolezza della tipicità dell’azienda di erogazione rispetto a quella di produzione.
Indicazioni metodologiche
Con l’apprendimento dell’economia aziendale si possono efficacemente sviluppare le capacità di
modellizzare e rappresentare la realtà, di progettare e pianificare, di elaborare strategie per
controllare ed effettuare scelte.
In particolare occorre:
• evitare che prevalgano aspetti meccanicistici o visioni frammentarie della disciplina che va,
invece, affrontata con approccio sistemico, avendo cura di evidenziarne le relazioni logiche,
la dimensione storica, i rapporti con le altre discipline;
• accostarsi ai problemi in modo graduale e ciclico, così da garantire sin dall’inizio una
significativa visione globale e, successivamente, i necessari approfondimenti;
• partire sempre dall’osservazione diretta dei fenomeni aziendali per coglierne la logica e le
caratteristiche che saranno poi sottoposte a successive generalizzazioni ed analisi;
• tendere a presentare situazioni nelle quali attuare processi decisionali che tengano conto
della elevata variabilità del sistema economico-sociale;
• sviluppare nello studente capacità rivolte all’analisi e alla valutazione delle complesse
situazioni studiate.
Modalità di verifica e valutazione
Le prove saranno articolate secondo modalità diverse (prove non strutturate, semistrutturate e
strutturate) scelte in base agli obiettivi che si intende misurare e finalizzate ad avere una pluralità
di elementi per la valutazione. L’attività di laboratorio fornisce ulteriori elementi di giudizio,
specie per quanto concerne gli aspetti relazionali, le capacità progettuali e quelle organizzative.
DIRITTO, ECONOMIA POLITICA E SCIENZA DELLE FINANZE
Finalità dell’insegnamento
L’organizzazione sociale, politica ed economica degli uomini riuniti in società costituisce
l’oggetto di studio del Diritto e dell’Economia politica.
L’Economia politica studia gli aspetti strutturali, funzionali e strumentali del sistema economico e
delle imprese considerate nelle loro interrelazioni con i sottosistemi finanziario, creditizio, fiscale,
occupazionale, secondo quadri di riferimento storico-evolutivi, micro e macro-economici, pubblici
e privati, descrittivi e prescrittivi.
Il Diritto studia il sistema di regolamentazione giuridica della prassi sociale, politica ed
economica, considerato nei suoi aspetti normativi, organizzativi, teleologici, sociologici, secondo
quadri di riferimento non solo formali e prescrittivi, ma anche reali, promozionali, organizzativi e
valutativi.
Lo studio del Diritto mira a fornire agli studenti le conoscenze e le competenze necessarie alla
definizione della natura giuridica dei vari istituti, all’analisi della normogenesi e del finalismo, alla
considerazione dei problemi interpretativi e sistematici delle norme e del loro funzionamento.
Lo studio dell’Economia politica mira a promuovere la conoscenza dei principi, delle regole, delle
teorie concernenti i fenomeni produttivi, distributivi, finanziari e creditizi, nonché dei processi
programmatori e organizzatori dell’attività economica. Inoltre, si propone di sviluppare la capacità
di interpretare le problematiche economiche sia in senso storico evolutivo sia in senso sistemico,
al fine di rendere i giovani capaci di operare scelte motivate.
Obiettivi di apprendimento
Al termine del corso gli studenti devono conoscere:
• i principi generali del diritto;
• gli istituti fondamentali del diritto civile, commerciale e pubblico, con riferimento anche agli
ordinamenti comunitari;
• la struttura, gli elementi e il funzionamento del sistema economico e delle imprese;
• il ruolo della Stato nell’economia;
• i principi regolatori della politica economica e dell’attività finanziaria dello Stato
essere in grado di
• analizzare situazioni di carattere giuridico ed economico, individuandone gli elementi, le
loro caratteristiche, i tipi e i rapporti di interazione;
• rilevare analogie e differenze nei fenomeni giuridici ed economici e ricomporle sinteticamente.
• individuare il nesso causa-effetto tra fenomeni anche lontani nel tempo e nello spazio ed
esprimere le corrispondenti relazioni;
• interpretare, analizzare e comunicare i contenuti essenziali di testi e fonti di informazione
economica e giuridica;
• applicare le norme giuridiche generali e astratte a casi concreti, utilizzando procedimenti
logico-argomentativi e logico-formali;
• produrre atti e documenti relativi alla prassi negoziale, amministrativa, economica e fiscale;
• operare autonomamente verifiche su soluzioni ipotizzate per risolvere specifici problemi.
Nel campo linguistico occorre qualificare ulteriormente:
• la conoscenza e la comprensione degli elementi, della struttura e delle regole di formazione
del linguaggio giuridico ed economico;
• le abilità ricettive e produttive del linguaggio giuridico ed economico, sia come capacità di
ascolto e lettura, sia come capacità di produzione orale e elaborazione di documenti giuridici ed
economici.
Nel campo logico occorre qualificare ulteriormente:
• la conoscenza, la comprensione delle regole e procedimenti della logica giuridica ed economica;
• le capacità di adottare ragionamenti corretti e adeguati alla diversità delle due discipline.
Indicazioni metodologiche
Il metodo di studio del Diritto, secondo il tipo di conoscenze e di abilità che si vogliono
conseguire, si può articolare in diversi itinerari didattici. Si possono così distinguere quattro tipi di
apprendimento:
• apprendimento di principi generali relativi agli aspetti ontologici, assiologici, epistemologici
e fenomenologici del diritto (ricerca teorica);
• apprendimento di concetti giuridici fondamentali relativi alla sistemazione dogmatica e
valutativa dei contenuti normativi (ricerca sistematica);
• apprendimento di regole per risolvere casi concreti e per produrre atti giuridici (ricerca
applicata);
• apprendimento di dati e situazioni relativi allo studio empirico e funzionale del diritto
(ricerca empirica), anche al fine di individuare ipotesi di riforma legislativa (ricerca propositiva).
Al fine di realizzare gli itinerari indicati, ogni singola programmazione si struttura secondo una
prassi didattica ispirata ad una opportuna flessibilità di modalità di insegnamento, basata su lezioni
interattive, simulazioni di casi, progetti di ricerca per scoperta. Secondo le modalità prescelte,
saranno previsti momenti e fasi di:
• lettura e interpretazione di fonti normative; • analisi del processo di formazione delle norme;
• analisi di situazioni reali; • costruzioni di schemi concettuali; • redazione di atti, documenti e
relazioni.
Il metodo di studio dell’economia politica, a seconda delle conoscenze e delle abilità che si
vogliono conseguire, si può articolare in diversi itinerari didattici:
• ricerca teorica, diretta all’apprendimento dei principi generali e delle principali correnti del
pensiero economico e finanziario;
• ricerca sistemica, diretta ad evidenziare le interazioni tra le variabili micro e macro economiche;
• ricerca empirica, diretta all’apprendimento di regolarità economiche, situazioni, dati, relativi
al funzionamento dell’economia del Paese, per individuare ipotesi di innovazioni.
Diversamente articolate saranno le modalità di approccio al fenomeno economico e finanziario e
che prevedono, un metodo di insegnamento flessibile che può, a seconda dei casi, utilizzare
modalità e tecniche differenti: lezione interattiva, scoperta guidata, problemsolving,simulazione.
Modalità di verifica e valutazione
• prove oggettive dirette a verificare la conoscenza dei contenuti normativi e la comprensione e
l’applicazione della logica e del linguaggio del diritto;
• prove oggettive dirette a verificare la conoscenza argomentativa e sistematica del diritto e la
comprensione e l’applicazione della logica e del linguaggio dei giuristi;
• gli atti giuridici prodotti dagli studenti possono essere utilizzati per verificare la padronanza
della logica e dei ragionamenti giuridici normativi e non normativi;
• i colloqui orali, oltre a permettere la discussione delle prove oggettive, mirano a valutare le
competenze logico-argomentative e linguistico-espressive.
• esercitazioni strutturate finalizzate ad avere una pluralità di elementi per la valutazione (a
soluzione programmata, test, questionari, relazioni, saggi brevi).
DIPARTIMENTO di LINGUAGGI NON VERBALI
OBIETTIVI COGNITIVI
-Armonico sviluppo corporeo e motorio dell’adolescente
-Maturazione della coscienza relativa alla propria corporeità
-Acquisizione di una cultura delle attività personali motorie e sportive
-Evoluzione di un’equilibrata coscienza sociale
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SCELTA delle MODALITA’ di PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
-Bisogni ed interessi dei ragazzi
-Disponibilità reale di spazi, strutture ed attrezzature didattiche
SCELTA DELLE METODOLOGIE E DEGLI STRUMENTI
-Metodo psicocinetico per permettere ad ogni alunno di sentirsi coinvolto a produrre valutazioni
e soluzioni tecniche personali adeguate alla soluzione del problema
-Metodo analitico e globale a seconda delle esigenze
-Strumenti messi a disposizione dalla scuola
DEFINIZIONE PROVE di VERIFICA NELLE VARIE CLASSI
-Osservazioni sistematiche durante le esercitazioni pratiche ;
-Test ; -Questionari ; -Lavori di gruppo ; -Verifiche orali
INTEGRAZIONE SCOLASTICA
Alunni diversamente abili
L’integrazione rappresenta l’obiettivo permanente dell’azione educativa e scolastica. Essa tende al
massimo sviluppo possibile di ciascun alunno sia in termini individuali, e quindi di acquisizione di
competenze personali e di apprendimento, sia in termini sociali, e quindi di rapporti reciproci e di
collaborazione.
La presenza nel nostro Istituto di alunni diversamente abili richiede competenze specifiche,
disponibilità e collaborazione da parte di tutti gli operatori scolastici al fine di favorire, in un clima
sereno e accogliente, un processo dinamico di scambi affettivi, intellettivi ed operativi che
comporti una crescita individuale e collettiva.
Finalità
-Favorire una concreta e positiva integrazione in armonia con il gruppo-classe, la comunità
scolastica e l’ambiente di vita.
-Sviluppare l’identità personale dell’alunno disabile (star bene con se stesso e con gli altri).
-Vivere la diversità come valore e momento di crescita per tutti gli alunni.
ITINERARIO PROGETTUALE (dalla certificazione al PEI)
• Certificazione o attestazione di handicap rilasciata dai competenti specialisti dell'azienda ASL: è
l'accertamento clinico di una minorazione che può essere fisica, psichica o sensoriale, che è causa
di difficoltà di apprendimento, di relazione tale da determinare un processo di svantaggio sociale o
di emarginazione. Attraverso la certificazione, quindi, vengono individuati i soggetti destinatari
degli interventi previsti dalla legislazione per la tutela della persona in situazione di handicap
(nella scuola sono previste classi con non più di 20 alunni e interventi di sostegno).
• Diagnosi funzionale (D.F.) compilata dal competente specialista dell'azienda ASL: costituisce
uno strumento conoscitivo, che, partendo dalla minorazione e dai suoi effetti sul soggetto, tende ad
individuare:
-l'insieme delle disabilità e delle difficoltà determinate dalla minorazione
-il quadro delle capacità (con riferimento alle possibilità di recupero)
-le potenzialità di sviluppo del soggetto significative per il successivo intervento educativo.
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Profilo dinamico funzionale (P.D.F.)
È successivo alla diagnosi funzionale ed è finalizzato ad individuare le potenzialità e prevedere
l'eventuale livello di sviluppo dell'alunno in situazione di handicap, in base ad alcuni indicatori:
- autonomia ; - socializzazione ; - apprendimento
La compilazione del PDF è curata congiuntamente dagli specialisti dell'A S L e dagli operatori
scolastici con la collaborazione della famiglia.
Piano educativo individualizzato (P.E.I.)
Per ogni alunno in situazione di handicap viene formulato,tenuto conto delle indicazioni emerse
dai Consigli di Classe e dai GLH-un progetto educativo individualizzato sulla base di una
approfondita conoscenza dell'alunno sotto il profilo fisico, affettivo, intellettuale e sociale.
Il PEI deve:
-individuare la situazione di partenza dell'allievo e le sue potenzialità in merito alla sua autonomia
personale, alle modalità relazionali e al suo apprendimento scolastico
-definire finalità ed obiettivi educativi, percorsi di lavoro o unità didattiche da coordinare con i
progetti della classe in cui è inserito l’alunno o di altre classi o di Istituto, forme di apprendimento
o metodologie di lavoro
-articolare modalità e tempi del lavoro didattico in classe ed in altri contesti scolastici
(aule attrezzate, laboratori, gruppi)
-indicare forme di collaborazione tra l'insegnante di sostegno e le altre figure professionali
coinvolte nell'integrazione (docenti curricolari, personale assistente, personale esterno, ecc...)
-individuare le forme di coinvolgimento della famiglia
-definire le modalità e la periodicità della valutazione.
Il PEI è inserito nella programmazione educativa e didattica della classe.
Gruppi di lavoro
Nell’Istituto opera il Gruppo di Lavoro per l’integrazione scolastica degli alunni con handicap,
costituito, ai sensi dell’art.15 della legge104/92, dal Dirigente Scolastico, da insegnanti curricolari,
insegnanti specializzati, dai genitori, dall’equipe psico-sociopedagogicae dall’insegnante
incaricata del coordinamento dell’integrazione dell’handicap nell’istituto. Il GLH si riunisce
periodicamente per la revisione del PDF, per valutare l’efficacia degli interventi adottati, per
verificare ed eventualmente adeguare il PEI ai risultati raggiunti, per attivare scambi informativi
ed eventuali suggerimenti operativi.
Ruolo dell’insegnante specializzato nel sostegno (legge 148/90)
Premesso che la responsabilità dell’integrazione compete a tutta la comunità scolastica, non solo
al team di riferimento o al singolo insegnante specializzato, si ritiene fondamentale la figura
dell’insegnante di sostegno come risorsa del gruppo classe,del plesso, dell’istituto.
Egli:
-assume la contitolarità delle classi in cui opera
-collabora con gli insegnanti della classe e della scuola in quanto competente sui temi
di didattica integrata, di facilitazione dell’apprendimento, di didattica individualizzata…
-favorisce un positivo rapporto con le famiglie
-collabora con gli specialisti delle strutture territoriali
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Scelte educative e di metodo
La qualità dell’integrazione dell’handicap passa attraverso una visione della diversità che sia non
solo intesa come accettazione/accoglimento ma opportunità di arricchimento sociale ed affettivo di
una comunità.
Indicatori di qualità possono essere individuati:
-nel clima sociale del gruppo di riferimento del soggetto disabile
-nella varietà degli stimoli proposti
-nella predisposizione di percorsi e strumenti idonei
-nella flessibilità delle forme organizzative degli interventi (laboratori, lavori a classi aperte,
attività di piccolo gruppo, attività collettive…)
Tempi e modalità
Le ore di sostegno e la loro disposizione settimanale vengono stabilite in funzione dell’effettivo
personale e delle specifiche esigenze degli alunni. Gli interventi educativo-didattici privilegiano le
aree in cui l’alunno manifesta le maggiori difficoltà e carenze. Le attività programmate possono
essere attuate nell’ambito della classe di appartenenza, per favorire l’integrazione e migliorare la
relazione; all’esterno della classe per un lavoro individuale finalizzato all’acquisizione delle
capacità operative di base; nei vari laboratori attrezzati per attività specifiche.
L’ipotesi di lavoro presenta i caratteri della flessibilità e funzionalità per garantire ritmi di attività
più distesi, maggiori opportunità di successo ed esperienze gratificanti sul piano psicologico. Le
modalità operative tengono contemporaneamente conto dei bisogni educativi del singolo alunno e
del contesto dei bisogni formativi della classe in cui è inserito.
Verifica e valutazione
Periodicamente si effettuano prove di verifica in relazione agli argomenti trattati e agli obiettivi
didattici prefissati e concordati insieme agli insegnanti di classe.
La valutazione dei risultati scolastici è rapportata ai ritmi e agli obiettivi formativi
individualizzati perseguiti nell’azione didattica.
L’osservazione sistematica degli itinerari di apprendimento è continua e verifica l’efficacia e la
validità degli obiettivi scelti allo scopo di regolare e di adeguare via il progetto di intervento.
Le modalità di valutazione riguardano: l’acquisizione degli obiettivi, il grado di mantenimento nel
tempo delle conoscenze acquisite, il livello di autonomia raggiunto.
Organizzazione
La Prof.ssa Amorusi M.Pia è incaricata dal D.S. di coordinare il settore dell’ integrazione
scolastica degli alunni in situazione di handicap, attraverso le seguenti azioni:
-ottimizzazione degli interventi e dell’utilizzo delle risorse interne ed esterne
-mediazione nei rapporti scuola-famiglia e scuola-territorio
-collaborazione con gli insegnanti curriculari e specializzati per la ricerca, le metodologie,
la valutazione.
In particolare vengono redatte nel corso dell’anno scolastico una verifica intermedia ed una
verifica finale sui processi di integrazione in atto nell’Istituto
La valutazione
La valutazione è effettuata nei diversi livelli individuali e collegiali, sulla base delle osservazioni
sistematiche dei processi di apprendimento; tiene conto delle verifiche periodiche, delle attività
programmate, degli interventi realizzati e dei risultati ottenuti e riguarda i livelli di formazione e di
preparazione culturale conseguiti in relazione agli obiettivi e in rapporto ai programmi.
La valutazione, nonostante le attenzioni dell'individualizzazione dei percorsi, terrà conto della
necessaria acquisizione di un patrimonio culturale comune, del conseguimento di abilità, capacità
e conoscenze indispensabili per l'inserimento, senza difficoltà, nelle classi successive.
La verifica degli apprendimenti di tutti gli alunni si realizza attraverso prove strutturate e non
strutturate, diverse e ripetute nel tempo (ingresso, in itinere, finali) e tende a quantificare le nuove
conoscenze: i dati delle osservazioni sistematiche raccolti nel registro personale, unitamente a
quelli contenuti nei registri di verbalizzazione collegiali, contribuiranno ad attivare la
valutazione diagnostica, la valutazione formativa di processo e a supportare la valutazione
sommativa. Le tappe del percorso didattico per arrivare al giudizio collegiale sono le seguenti :
a) accertamento, da parte del docente, delle conoscenze e delle abilità possedute dagli studenti,
che si reputano indispensabili per affrontare un nuovo argomento (valutazione diagnostica).
b) accertamento, durante l’azione didattica, del processo dell'apprendimento, sia per permettere
allo studente di autovalutarsi senza drammatizzare l'errore, sia per consentire all'insegnante di
adeguare la propria azione alle necessità degli alunni, anche con eventuali interventi di recupero
(valutazione formativa).
c) accertamento delle conoscenze possedute dagli studenti e della loro capacità di utilizzarle in
modo appropriato al termine del lavoro svolto ( valutazione sommativa).
In pratica la valutazione sommativa deve accertare se l'alunno è in grado di:
• conoscere e comprendere contenuti e concetti delle discipline;
• essere in grado di applicare operativamente le abilità apprese;
• saper analizzare ossia scomporre un argomento nelle sue costituenti fondamentali;
• saper sintetizzare ossia ricomporre in unità organica gli elementi singoli;
• saper valutare ossia esprimere giudizi critici riguardo a contenuti culturali o tecnici offerti
alla sua attenzione.
Alla formulazione del giudizio finale devono concorrere gli elementi valutativi già descritti, ossia:
• capacità comunicativa (educazione linguistica); • obiettivi cognitivi e abilità operative;
• valori comportamentali: 1) grado di socialità; 2) impegno; 3) metodo di studio.
Inoltre, tali elementi devono essere considerati come il punto di arrivo di un percorso didattico e,
quindi, messi in relazione ai livelli di partenza.
I docenti di sostegno e curriculari delle classi in cui risultano presenti alunni diversamente abili,
che seguono una programmazione differenziata, avranno cura di specificare sulla scheda di
valutazione che “la valutazione è espressa in base al P.E.I. –O.M. n.128/99”.
Per gli alunni diversamente abili il Consiglio formulerà proposte per la stesura del Progetto
Educativo Individuale (art. 41 del D.M. 331/98) e riconferma ore di sostegno e aree disciplinari
per l’a.s( successivo).
DOCUMENTI DA CONSEGNARE ALLE FAMIGLIE
Mod. A – “Pagellino” : riporterà i voti reali conseguiti dall’alunno per la successiva consegna alla
famiglia in forma riservata (a cura della segreteria didattica) .
Mod. B – Dichiarazione finalizzata :
alla sottoscrizione da parte dei genitori e dell’alunno delle modalità di recupero prescelte;
alla presa d’atto della necessità per l’alunno del superamento di una verifica finale prima
dell’inizio del nuovo a.s. e propedeutica all’ammissione alla classe successiva;
all’indicazione di un calendario di massima (periodi) delle lezioni di recupero.
Mod. C - Comunicazione formale alle famiglie degli alunni dei debiti formativi assegnati
all’alunno.
Mod. D – Descrizione analitica ed esauriente delle carenze che caratterizzano la preparazione
dell’alunno finalizzate alle attività di recupero.
MODALITA’ di ACCERTAMENTO degli OBIETTIVI FORMATIVI
Le prove di verifica utilizzate potranno essere scritte,orali,pratiche o grafiche,come espressamente
indicato dai decreti istitutivi dei singoli corsi di studio. Per tutte le classi sono previste prove
strutturate e semistrutturate.
L’Istituto “Federico II” tende a diversificate le prove di verifica per sfruttare al meglio le diverse
potenzialità. Le prove da somministrare agli alunni saranno pensate e preparate in stretta
correlazione con gli obiettivi prescelti. Attraverso la prova simisurerà la quantità/qualità degli
apprendimenti senza dare spazio a valutazioni e interferenze di altra natura.
Si effettuerà numero congruo di verifiche scritte,orali,pratiche, che permettano di avere
dell’alunno un profilo organico e realistico. Si registreranno,attraverso griglie di correzione, le
prestazioni fornite dagli allievi, anche in vista di interventi di recupero. Le prove scritte, in
particolare, saranno riconsegnate agli alunni entro venti giorni.
Le valutazioni sono comunicate
• agli allievi a conclusione di ogni singola prova, con registrazione del risultato sul registro
personale del docente
• ai genitori tramite i colloqui periodici
• alla fine dei due quadrimestri sulle schede ministeriali.
INSERIMENTO E INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE
ABILI
INTRODUZIONE
Le potenzialità dell’ alunno e gli aspetti significativi in funzione del suo recupero, costituiscono il
punto di partenza del quale questa scuola si avvale per porre le basi dell’ intero progetto didattico,
formativo ed educativo. In relazione alla tipologia delle difficoltà e agli specifici bisogni formativi
di ogni singolo alunno, le attività individualizzate potranno essere finalizzate:
all’ acquisizione di abilità di base, allo sviluppo delle abilità socio- relazionali, al potenziamento
dell’ autonomia operativa, all’ acquisizione di un metodo ( o di semplici strategie ) di lavoro e
studio funzionale. L’integrazione nella classe, nel contesto scolastico, la socializzazione e la
partecipazione produttiva alle attività è considerato obiettivo primario da perseguire. L’ esperienza
dell’ alunno, nel nuovo contesto, è seguita dal docente di sostegno e si realizza sulla base di una
programmazione concordata fra tutte le parti.
FINALITA’ DELL’ INTEGRAZIONE
I docenti delle classi, in cui si trovano inseriti gli alunni diversamente abili, predispongono
modalità di svolgimento dell’ attività scolastica e di realizzazione del P.E.I. tali da consentire il
perseguimento delle finalità proprie dell’ integrazione scolastica, vale a dire lo sviluppo delle
potenzialità dell’ alunno negli ambiti significativi dell’ esperienza scolastica: apprendimento,
comunicazione, relazioni interpersonali, socializzazione.
70
Gli interventi educativi e didattici destinati ad essi mirano a:






Promuovere l’ autonomia personale e sociale ( conoscere e orientarsi nell’ ambiente
circostante; avere cura di se e delle proprie cose; esercitare abilità funzionali )
Far acquisire abilità di comunicazione (conversare; comunicare dati personali,
informazioni, bisogni;raccontare esperienze; formulare messaggi comprensibili e utili nel
contesto sociale, adeguate alle esigenze della vita quotidiana e di relazione)
Potenziare abilità percettive, cognitive e metacognitive implicate negli apprendimenti di
base e disciplinari ( attenzione, memoria, organizzazione spazio- temporale )
Favorire il possesso, fin dove è possibile, di basilari strumenti linguistici e matematici (
abilità strumentali di scrittura e lettura; abilità di scrittura e lettura funzionale;
comprensione e produzione di brevi e semplici testi di vario tipo; semplici abilità di
quantificazione, calcolo, misurazione e soluzione problemi. )
Promuovere la socializzazione nel gruppo classe e nel contesto scuola ( capacità di
interagire con gli altri, di osservare regole di contesto, partecipare attivamente alla vita
scolastica )
Potenziare abilità grosso motorie e fino motorie nell’ ambito di attività manuali, motorie
e operative, in genere nell’ uso di strumenti ed attrezzi.
MODALITA’ di REALIZZAZIONE delle ATTIVITA’ di SOSTEGNO
Come prevede la legge, il docente per le attività di sostegno è assegnato alla classe in cui è inserito
l’ alunno. La presenza di tale figura, che costituisce un’ ulteriore risorsa umana e professionale,
garantisce condizioni strutturali favorevoli e apporto di competenze spendibili per l’ insegnamento
individualizzato, per la personalizzazione dei percorsi e per le relazioni educative.
I compiti del docente di sostegno sono così sintetizzati:
Coordinamento delle iniziative didattiche, formative, educative, programmate dai docenti della
classe d’inserimento dell’ alunno diversamente abile, insieme al docente di sostegno, discusse e
condivise dall’ intero Gruppo Tecnico.
Realizzazione di forme specifiche di intervento,cioè attività finalizzate alla piena valorizzazione
delle risorse dell’ alunno diversamente abile, da svolgersi in determinati momenti del lavoro
didattico, distribuite in un organizzazione oraria definita collegialmente, sia in contesti operativi
specifici, sia nel contesto globale dell’ attività scolastica, predisponendo riduzioni o adattamenti
dei curricoli di classe, organizzando materiali e proposte operative graduate, all’ interno dei piani
personalizzati a partire dai bisogni formativi dell’ alunno:
Collaborazione con i docenti della classe nei processi di individualizzazione dell’ insegnamento e
integrazione delle diversità, da realizzarsi ampliando le opportunità formative, in termini di
esperienza e stimolazioni, attuando interventi di recupero e compensazione:
Cogestione o conduzione diretta, in collaborazione con i docenti della classe, di progetti
didattici formativi, educativi, con valenza trasversale o multidisciplinare, destinati al gruppo classe
con la finalità di integrare le risorse soggettive degli alunni, valorizzare l’ operatività, l’ accesso ad
una pluralità di approcci e linguaggi, la didattica multimediale, l’ orientamento formativo.
PROGETTO PER L’INSERIMENTO DEGLI ALUNNI H
Per l’ integrazione scolastica dei diversamente abili, questo istituto si presenta come una scuola
che per le caratteristiche di studio basate sul fare e sulla manualità può consentire di soddisfare i
bisogni di tali allievi. In tal senso l’ obiettivo principale è quello di realizzare percorsi formativi
che consentono di rispondere con strumenti personalizzati al bisogno di integrazione del disabile
nell’ iter scolastico, favorendo il processo di socializzazione e collaborazione fra gli alunni e il
diversamente abile e per avviarlo nella formazione professionale in vista di un possibile
inserimento nel mondo del lavoro. Per ogni alunno in situazione di handicap, sarà progettato un
itinerario didattico dove le varie attività si caratterizzeranno come veri e propri laboratori, tale
percorso formativo mira a potenziare e qualificare l’ offerta formativa della scuola in modo da
fornire all’ alunno tutti gli stimoli adeguati alle sue specifiche problematiche, ai suoi tempi e ai
suoi bisogni personali, favorendo la crescita integrale dell’ alunno in tutte le sue dimensioni e
aiutandolo a compiere scelte consone alla sua personalità.
FINALITA’
 la piena formazione della persona;
 il pieno diritto all’ educazione e all’ istruzione;
 L’ integrazione fattiva nelle classi;
 il diritto ad apprendimenti globalmente rapportabili almeno agli obiettivi minimi;
 completare il processo di conquista di abilità ( autonomia personale)
 favorire la progettazione di itinerari educativo- didattici rispondenti alle potenzialità
specifiche dei singoli.
OBIETTIVI EDUCATIVI
 promuovere e migliorare l’ autostima;
 potenziare le capacità di organizzarsi;
 potenziare le capacità di stabilire rapporti interpersonali in ambito scolastico ed
extrascolastico
OBIETTIVI DIDATTICI





migliorare l’ espressione linguistica esponendo sia oralmente che per iscritto, fatti,
situazioni personali, argomenti di studio, rispettando le sequenze logiche e cronologiche;
migliorare le capacità logico-operative utilizzando adeguatamente i simboli numerici;
saper usare il computer autonomamente;
acquisire conoscenze, competenze e abilità specifiche delle materie professionali,
collaborando a livello operativo nei laboratori della scuola;
migliorare la coordinazione dinamico-generale, segmentarla e la motricità fine.
ATTIVITA’
A ) Lavoro di gruppo; B) Lavoro individuale; C) Attività pratiche nei laboratori;
D) Osservazione diretta, discussione, progettazione ed esecuzione;
E) Rielaborazione verbale e scritta:
MODALITA’ D’ INTERVENTO
Partendo dall’ analisi dei bisogni e delle potenzialità dell’ alunno, nonché dalle risorse disponibili
nella scuola, si organizzeranno attività sia all’ interno che all’ esterno dell’ istituto con stages e
visite guidate. L’ apprendimento teorico dovrà essere integrato con l’ esperienza pratica e, in
particolare, l’ approccio alle discipline professionali dovrà avvenire con modalità induttiva che
parte dall’ osservazione e dall’ analisi diretta dei fenomeni, per trasformarli gradualmente in
deduzioni ed elaborazioni teoriche.
CONTENUTI
Le varie attività relative alle diverse attività disciplinari, riguardano tematiche a carattere
interdisciplinare, finalizzate all’ acquisizione di conoscenze specifiche e di competenze spendibili
nel mondo del lavoro.
IV PROGETTI E ATTIVITA’ DELL’OFFERTA FORMATIVA
L'Istituto individua come obiettivo primario lo sviluppo della personalità dello studente, non solo
come essere umano, ma come cittadino facente parte di una comunità, con precisi diritti e doveri
di rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente che lo circonda. Gli orientamenti della società e le
finalità sopra ricordate comportano scelte educative, didattiche e organizzative conseguenti ed
innovative, che si traducono in una rete di progetti e proposte operative.Uno degli aspetti più
moderni degli Istituti Superiori di II grado è sempre stato costituito dall’apertura verso l’esterno
mediante attività integrate nella didattica curriculare poiché la natura stessa dell’attività lavorativa
di riferimento richiede una costante relazione con il territorio e i suoi molteplici aspetti,
ambientali, artistici, istituzionali ed economici.
Proprio per questi motivi l’ I.I.S.S. “FEDERICO II” include nel suo Piano dell’Offerta
Formativa attività che preparino l’allievo e il futuro professionista ad avere una visione del mondo
più ampia possibile sia dal punto di vista artistico-culturale, sia da quello socio-comunicativo, che
da quello istituzionale-lavorativo. Queste attività si muovono su tre linee programmatiche
principali che intendono rispondere alle nuove esigenze: di una formazione e preparazione che
siano valide al di là del ristretto ambito locale o nazionale; di un’educazione e conoscenza
culturale e civile che derivi da esperienze dirette; di vivere esperienze di apprendimento pratiche
che portino al conseguimento di abilità specifiche legalmente riconosciute con certificazione
valida almeno in tutti gli Stati dell’ Unione Europea.
Pertanto il “ FEDERICO II” prevede attività che tendono a INTERNAZIONALIZZARE,
AMPLIARE e INTEGRARE la formazione, le conoscenze e le abilità acquisite dall’allievo
facendolo diventare un cittadino-professionista cosciente di appartenere e poter prestare la sua
opera non solo al territorio e alla società locale o nazionale, ma anche in tutti i paesi dell’Unione
Europea contribuendo attivamente e soprattutto coscientemente all’acquisizione di una
Cittadinanza Europea.
La linea dell’INTENAZIONALIZZAZIONE tende a sostenere, promuovere e far accettare:
1°) La conoscenza di almeno una lingua straniera;2°) Il pluralismo delle idee:
3°) La solidarietà attraverso la conoscenza e la comprensione reciproca delle differenze culturali;
4°) Il senso di appartenenza alla dimensione europea e ai sui valori di fratellanza, giustizia e
libertà condivisi in un contesto culturale internazionale;
5°) La cooperazione europea nella educazione e formazione e la corrispondenza fra sistemi di
istruzione.
Essa consente ,favorisce,garantisce e potenzia:
a) la frequenza degli scambi, l’interazione con il mercato del lavoro, la circolazione e il
riconoscimento delle qualifiche formative basate su standard di valutazioni comuni;
b) l’educazione non formale e riconosce i meriti e le ricadute; c) le pari opportunità;
d) l’insegnamento/apprendimento delle lingue straniere.
Porta a:
 Sviluppare una dimensione europea;
 Facilitare la mobilità di studenti e insegnanti promuovendo il riconoscimento accademico
dei diplomi e dei periodi di studio;
 Promuovere la cooperazione fra istituti, scuole e università;
 Sviluppare lo scambio di informazioni e di esperienze;
 Favorire il life long learning.
La linea dell’AMPLIAMENTO tende a mettere in pratica e approfondire non solo le competenze
e le abilità acquisite, ma soprattutto atteggiamenti e comportamenti sociali, civili e professionali
maturati dall’azione didattica-educativa.
Essa favorisce:






Una conoscenza diretta del patrimonio artistico-culturale locale, nazionale ed europeo;
Lo sviluppo di una sensibilità verso eventi artistici-culturali;
La formazione di una coscienza civile;
L’acquisizione di comportamenti sociali e civili responsabili e corretti;
Lo sviluppo di una concezione della diversità come fonte di ricchezza e non di divisione;
La valorizzazione del senso di appartenenza, concepito come patrimonio da investire nello
sviluppo di una coscienza di cittadinanza più ampia (Europea).
Consente agli alunni:







Di conoscere meglio il territorio, l’arte e la cultura locale;
Di constatare praticamente e personalmente conoscenze acquisite;
Di vivere esperienze di lavoro di gruppo;
Di rapportarsi con modi di vivere e persone diverse;
Di avvicinarsi al mondo culturale, artistico, professionale in modo attivo;
Di conoscere le principali istituzioni locali, nazionali ed europee;
Di poter conoscere e saper utilizzare i mezzi di trasporto.
Sviluppa negli allievi:
- Un senso di appartenenza aperto verso gli altri;- La socializzazione;- Il rispetto delle diversità;
- Il rispetto delle regole e delle istituzioni;- Il rispetto della cultura e delle opere d’arte;
- Atteggiamenti civili nell’uso delle infrastrutture;
- La capacità di saper utilizzare correttamente i vari mezzi di trasporto.
La linea dell’INTEGRAZIONE tende a far acquisire agli allievi abilità motorie, culturali e
professionali specifiche, spesso accertate con certificazioni legali, valide in tutti gli Stati dell’U.E.
Essa favorisce:
- La partecipazione degli allievi a stage professionali;
- La partecipazione a corsi di qualifica e abilitazione;
- La partecipazione ad attività sportive;
- La partecipazione ad eventi artistico-culturali-professionali.
Consente agli alunni:
- Di prendere contatto con il mondo del lavoro; - Di maturare specifiche abilità;
- Uno sviluppo motorio completo e armonico; - Di vivere esperienze di gruppo.
Fornisce gli allievi:
- certificazioni legalmente valide delle abilità acquisite; - di un senso del lavoro di gruppo;
- abilità specifiche;- una preparazione artistico-culturale-linguistico-professionale più pratica:
ATTIVITA’ che realizzano le tre linee
I consigli di classe, in sede di programmazione annuale dell’attività, predispongono un piano
di iniziative, opportunamente graduate in relazione all’età ed al procedere degli studi, nonché alle
possibilità effettivamente disponibili nel tempo e nel luogo.
74
ESPERIENZE LINGUISTICHE-PROFESSIONALI E CULTURALI ALL’ESTERO
L’Istituto “Federico II”, nell’ambito del Piano dell’Offerta Formativa, ogni anno propone ai
propri studenti diverse attività di approfondimento linguistico-professionale e culturale nei Paesi
di cui studiano le lingue. Tali esperienze, altamente formative ed educative, completano ed
ampliano il percorso di studi. L’obiettivo, infatti, è quello di offrire concrete opportunità di
conoscere valori sociali e culturali diversi, metodi organizzativi e produttivi innovativi vivendoli
in prima persona in situazioni quotidiane e insieme di potenziare le capacità espressive nelle
lingue di studio, acquisendo automatismi, sicurezza nella comunicazione e consapevolezza delle
proprie capacità. Tale perfezionamento si può ottenere solo con un contatto diretto con la realtà
del Paese .Nell’arco del percorso di studi quinquennale gli alunni e i loro genitori hanno la
possibilità di aderire alle diverse iniziative programmate, pianificando, fin dal primo anno, un
percorso che consenta l’approfondimento delle lingue di studio.
Le proposte includono vari tipi di attività: gli scambi culturali, gli stage di
perfezionamento linguistico e professionale e Progetti Comenius, partecipazione a manifestazioni
artistico produttive.
E’ dunque un’offerta formativa globale, che intende sottolineare e valorizzare l’ambito
artistico-professionale, plurilinguistico e pluriculturale caratteristico delle varie tipologie di
studi presenti presso dell’Istituto “ FEDERICO II”.
Si citano, a titolo esemplificativo:
attività da svolgersi durante l’orario delle lezioni o nell’arco della giornata:
 visite a musei, scavi archeologici ed altri siti di interesse culturale, economico- produttivo e
turistico, nonchè visite di quartieri, chiese, luoghi e monumenti significativi della città sede
dell’Istituto;
 visite ad esposizioni temporanee aventi rilevante interesse artistico-professionale o culturale o
comunque costituenti richiamo turistico.
In relazione all’età ed ai programmi svolti, l’attenzione dei giovani studenti sarà richiamata
sugli aspetti formali oltre che su quelli contenutistici-professionli della mostra visitata; si dovrà
cioè suscitare in loro l’abitudine a valutare non solo il materiale grezzo , ma le tecniche di
presentazione, di gestione degli accessi, di aiuto alla fruizione, ecc.
 partecipazione a conferenze, proiezioni,rappresentazioniteatrali,sfilate di moda,fiere, incontri
con operatori che per preparazione ed esperienza, nel settore culturale, professionale, artistico o
turistico, possano offrire significativo contributo di informazione e stimolo intellettuale;
attività di maggiore durata:
 viaggi di istruzione (uno per ciascun anno, intorno ad un tema concordato dal consiglio di
classe nell’ambito della programmazione didattico-educativa annuale). A partire dal terzo anno,
tali viaggi si indirizzeranno verso mete significative per la tipologia di studi frequentata, sia in
regioni vicine che in altre più lontane. Durante l’ultimo anno potrà essere effettuato un viaggio
all’estero, possibilimente in un Paese la cui lingua sia oggetto di studio.
 uno scambio classe di almeno una settimana con scuole preferibilmente appartenenti a Paesi
dell’Unione Europea di cui si studi la lingua.
 un soggiorno estivo in un Paese europeo di cui si studi la lingua, al fine di partecipare a corsi di
perfezionamento linguistico-professionale o attività di alternanza scuola-lavoro.
La scuola potrà - nei limiti dei propri stanziamenti di bilancio - offrire un contributo parziale alle
spese sostenute dalle famiglie per i viaggi all’estero; nel caso del soggiorno estivo, tale contributo
è subordinato alla condizione che il soggiorno stesso sia durato almeno due settimane e che le
attività svolte risultino debitamente documentate. Se ritenuto didatticamente più utile (e sempre
nei limiti di bilancio), la scuola potrà anche assumere l’organizzazione diretta o mediata di tali
attività. Sullo svolgimento di tali esperienze di studio o di lavoro gli studenti redigeranno
dettagliati rapporti in Italiano e nella lingua del Paese visitato;
 uno stage obbligatorio di due o tre settimane, nel corso del quinto anno, presso agenzie o
strutture giudicate significative ai fini formativi dal consiglio di classe. Lo stage sarà svolto nell’ambito della programmazione didattico-educativa - sulla base di un programma
predisposto dalla scuola, d’intesa con i soggetti esterni: sarà oggetto di valutazione mediante
un questionario, appositamente messo a punto, da allegare alla documentazione scolastica che
accompagnerà il candidato agli esami di maturità;
 Qualora ne ricorra la possibilità, sarà ricercata ed incoraggiata la partecipazione degli studenti,
in orario non coincidente con quello delle lezioni e per non più di cinque giorni durante il
quarto ed il quinto anno, a manifestazioni pubbliche di rilevante interesse artistico-culturale o
produttivo-professionale, in qualità di osservatori o di coadiutori esterni dell’organizzazione.
Il “FEDERICO II” e il viaggio
Lo studente del Federico II, futuro professionista , ha modo nel corso del quinquennio di studi
superiori di partecipare a momenti diversi di “viaggio”, sia venendo coinvolto all’interno del
proprio Consiglio di Classe nella scelta delle mete, sia prendendo parte all’accurata preparazione
dell’uscita, cosicché il viaggio stesso diventi momento di socializzazione, di arricchimento
culturale e di acquisizione di competenze professionali. La Commissione Viaggi valuterà di anno
in anno le proposte presentate dai docenti ed approvate dai Consigli di Classe prima di sottoporle
al vaglio del Consiglio d’Istituto. Tale Commissione si occuperà anche di valutare le varie offerte
pervenute dalle Agenzie interpellate dalla Scuola.
Il regolamento dei Viaggi d’istruzione è allegato e forma parte integrante del POF.
Tenuto conto delle indicazioni ministeriali (C.M. 14\10\92 e C.M. 2\10\96), per le uscite di una
giornata saranno privilegiate le mete artistiche, culturali, storiche, naturalistiche della Regione.
Per le uscite di più giorni, le mete saranno proposte dal Consiglio di Classe e saranno strettamente
complementari ai programmi e alle attività che la scuola ha svolto, svolge o intende svolgere, in
base al progetto di offerta educativa e ai programmi istituzionali.
La tipologia di tali uscite è così suddivisa:
 viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo;
 viaggi e visite di integrazione culturale;
 viaggi e visite nei parchi e nelle riserve naturali;
 viaggi connessi ad attività sportive.
Lo scambio
(Classi seconde e terze )
La principale finalità dello scambio è la crescita personale dei partecipanti, attraverso
l’ampliamento degli orizzonti culturali e l’educazione alla comprensione internazionale e alla
pace. Sono esperienze importanti che integrano l’attività didattica e quella educativa e
contribuiscono alla reale “crescita” degli studenti. I nostri allievi ospitano studenti di altre scuole
(italiane o straniere) e vengono poi, a loro volta, ospitati nel corso dell’anno scolastico. E’ per
questo che tali iniziative sono innanzi tutto auspicabili e parti integranti della programmazione
educativa della scuola e di quella didattica delle singole classi che vi partecipano. Lo scambio ha
quindi una doppia finalità di educazione interculturale e promozione dello studio della lingua del
paese visitato.
VIAGGI, VISITE, SOGGIORNI, SCAMBI
Uno degli aspetti più moderni dell’I.I.S.S. FEDERICO II” è costituito dall'apertura verso l'esterno
mediante attività integrate nella didattica curriculare: le varie iniziative (visite guidate, viaggi di
istruzione, soggiorni di studio, scambi) .
Queste iniziative assumono una duplice finalità:
 culturale e formativa, quale occasione per gli studenti di vivere insieme al di fuori
dell'ambiente scolastico, di prendere coscienza del patrimonio culturale ed ambientale italiano ed
europeo, di imparare gradualmente il significato del viaggiare;
 tecnico-professionale, offrono la possibilità di mettere in pratica e verificare le conoscenze
acquisite.
Viaggi di istruzione
Si potrà effettuare un viaggio per ogni anno scolastico, la cui durata può essere di tre giorni
complessivi per il biennio, e fino a cinque giorni per il triennio. Il viaggio, al quale deve
partecipare almeno i 2/3 della classe, non deve creare situazioni discriminatorie che
vanificherebbero la sua stessa natura e finalità. Le iniziative saranno concentrate in un unico
periodo per ragioni didattiche ed organizzative, e possibilmente in bassa stagione per contenere i
costi; i progetti verranno vagliati dai singoli CdC e successivamente da una commissione che
potrà eventualmente formulare proposte di razionalizzazione. I viaggi all'estero avranno
preferibilmente come meta i paesi europei aderenti all'UE di cui si studia la lingua; almeno uno dei
docenti accompagnatori dovrà conoscere la lingua del paese da visitare o perlomeno una lingua
veicolare. Al ritorno gli accompagnatori presenteranno una breve relazione sull'esito didattico, sui
comportamenti degli allievi e sugli eventuali inconvenienti verificatisi, così da poterne tenere
conto anche nell'organizzazione di iniziative future.
Scambi (Progetto Comenius)
La principale finalità dello scambio è la crescita personale dei partecipanti attraverso
l’ampliamento degli orizzonti culturali e l’educazione alla comprensione internazionale e alla pace
Lo scambio è correlato al curricolo di studi e costituisce il momento centrale di un progetto
educativo comune al cui interno viene individuato un ambito disciplinare o interdisciplinare da
sviluppare in collaborazione con la scuola partner. Ha come obiettivi il confronto su metodologie
didattiche e di apprendimento, la cooperazione tra coetanei di diverse nazionalità, il contatto con
culture e codici linguistici diversi. Può durare fino a 6 giorni scolastici e può interessare l’intera
classe.
Visite guidate, conferenze,spettacoli, mostre,fiere,.
Queste attività, da svolgersi di norma durante l'arco delle lezioni, assumono una particolare
importanza per l'iter formativo degli allievi, data la specificità dell'indirizzo, e offrono
un'opportunità importante di svolgere lezioni "in situazione", rendendo operative in condizioni
reali conoscenze acquisite a livello teorico in classe. Nel corso dell’anno non potranno svolgersi
più di tre iniziative, sia che si tratti di visite guidate della durata di una giornata scolastica (6 ore),
sia che si tratti di spettacoli teatrali, cinematografici, conferenze, convegni, escursioni, sfilate che
occupino un tempo inferiore della giornata scolastica.
Soggiorni estivi
Questi si svolgono in un paese europeo di cui si studia la lingua; hanno inizio subito dopo il
termine delle lezioni e hanno una durata di tre settimane. Gli obiettivi che si intendono
raggiungere per mezzo della partecipazione ai soggiorni sono di tipo:
▪
linguistico, tramite il contatto costante con le famiglie ospitanti, la frequenza quotidiana del
corso di lingua, la visione di film e programmi televisivi, la partecipazione a spettacoli;
▪
culturale, sulla base del confronto tra la propria cultura e le proprie abitudini e la cultura del
paese straniero;
▪
sociale, attraverso la verifica della capacità di ognuno di adattarsi alla vita di gruppo e alla
vita della famiglia straniera.
L'Istituto, nei limiti dei propri stanziamenti di bilancio, offre un contributo alla spesa delle
famiglie.
Durante i viaggi e le uscite gli studenti dovranno attenersi al codice di comportamento deliberato
dal Consiglio d'Istituto e di seguito riportato:
1. non fumare in ambienti chiusi; 2. rispettare il programma analitico del viaggio;
3. non allontanarsi dal gruppo; 4. tenere le camere in ordine; 5. sapersi autocontrollare;
6. rispettare gli insegnanti accompagnatori e seguire le loro spiegazioni;
7. rispettare le persone e l'ambiente con cui si viene a contatto;
8. non spostarsi da una camera all'altra dopo l'orario stabilito dagli accompagnatori.
ATTIVITA’ di RICERCA e CONFRONTO in RETE
Presso l’istituto si attuano ricerche didattiche e metodologiche in collaborazione con scuole
partner, istituzioni, enti e aziende italiane, europee e non ,su argomenti sia di materie curriculari
come la Storia ,l’Ed. Civica, l’Economia Turistica, la Geografia; sia di natura extracurriculare
come: l’Educazione e la Formazione del Cittadino europeo, l’educazione all’ambiente, le
tradizioni e la cultura locali, l’architettura e l’arte locale.
Queste attività vengono condotte in parte in orario curriculare e in parte in ore extracurriculari e
prevedono un continuo scambio di informazioni, con studenti e insegnanti delle altre scuole, con
personale specializzato e figure istituzionali di enti e aziende sia italiane che straniere,utilizzando
sia i moderni mezzi informatici, sia visite e viaggi di confronto-arricchimento.
Esse,oltre a dare una migliore conoscenza, portano agli allievi numerosi vantaggi come:
 Sperimentare nuovi metodi di apprendimento-insegnamento;
 L’abitudine alla collaborazione e al lavoro di gruppo;
 Una visione multiprospettica dell’argomento o del fatto preso in esame;
 L’acquisizione di abilità per utilizzare mezzi informatici per comunicare e fare ricerche;
 La possibilità di comunicare e interagire con studenti e insegnanti di paesi diversi;
 Una migliore padronanza della lingua veicolare che si andrà ad utilizzare;
 La possibilità di conoscere paesi,culture,tradizioni,modi di vivere diversi;
 La possibilità di sperimentare e confrontare praticamente e di persona le nozioni acquisite.
Attività sportiva facoltativa integrativa (Gruppo Sportivo)
All’interno dell’Istituto si svolgono, in orario extrascolastico, attività sportive integrative
“facoltative” del Gruppo Sportivo. Si prevedono ore di avviamento alla pratica sportiva svolte in
orario pomeridiano dagli insegnanti di educazione fisica dell’istituto che saranno dedicate alla
conoscenza ed all’allenamento specifico di quelle discipline che negli anni hanno dato i maggiori
risultati sia sul piano tecnico, sia sul piano della partecipazione ed interesse dimostrati dai nostri
allievi. L’intento è quello di rispondere così alle richieste degli studenti e promuovere un tipo di
attività sportiva scolastica che sia aperta a tutti e che abbia un carattere di continuità. Si prevede
pertanto l’attivazione del gruppo sportivo di Pallavolo, Pallacanestro e Calcio a 5,
ECDL - La patente Europea del computer
(singoli allievi interessati)
Agli studenti, viene offerto di valorizzare con una certificazione le competenze informatiche
acquisite nel corso del proprio corso di studi . Il FEDERICO II è accreditato presso l'AICA come
Test-Center affiliato per il conseguimento della ECDL, la "Patente Europea per l'Informatica".
L'AICA è l'ente referente per l'Italia del Council of European Professional InformaticSocietes, al
quale fa capo anche il programma "European computer drivinglicence" (ECDL).
La ECDL, la "patente europea di guida del computer", è riconosciuta dall'Unione Europea, essa
infatti:
 ha carattere internazionale;
 si basa su documenti e procedure concordate a livello comunitario;
 comprova la conoscenza dei concetti fondamentali dell'informatica e la capacità di saper
usare un personal computer, a livello di base, nelle applicazioni più comuni;
 si consegue con il superamento di sette esami sotto forma di test, ed è costituita da un
diploma (patente) rilasciato dall'AICA a chi ha superato i sette esami, dietro presentazione
della cosiddetta skills card, un tesserino personale acquistato dal candidato.
Come Istituto accreditato, il FEDERICO II organizza corsi di preparazione agli esami - rivolti a
studenti e personale interno - offerti a titolo gratuito, secondo le scelte che vengono assunte dagli
organi di gestione della scuola all’inizio di ogni anno scolastico e nell’ambito del POF.
I PROGETTI
Le tre linee programmatiche di INTERNAZIONALIZZAZIONE; AMPLIAMENTO
e
INTEGRAZIONE del POF e le attività per la loro realizzazione trovano organizzazione,
armonizzazione, interazione e coordinamento nei PROGETTI che vengono elaborati ogni anno
dal Dirigente Scolastico e gruppi di insegnanti esperti e approvati dal Collegio dei Docenti.
Per il corrente anno scolastico sono stati proposti ,approvati e verranno attuati compatibilmente
con le risorse finanziarie a disposizione i seguenti PROGETTI:
L’AMPLIAMENTO
“ Quotidiani in classe”
“Laboratori teorico-pratici
giornalismo”
“Giornalino scolastico Hermes”
“Sportello didattico”
“ Allena menti”
“ Diritti a scuola”
PROGETTI PER
L’INTEGRAZIONE
Alternanza
“Scuola-Lavoro”
di “EBCL”
INAIL
“A scuola di sicurezza”
“Impresa in azione”
“ Peer Education”
“ EDU-Life
79
L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
Comenius: 2013-2015
“Cibo per la Mente”
“Comenius:2014-2016
“Sviluppo sostenibile in Europa”
PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO, L’ARRICCHIMENTO E
L’ APPROFONDIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA














“ Alternanza Scuola-Lavoro”
“EBCL”
“INAIL A scuola di sicurezza”
“ Quotidiani in classe”
“Laboratori teorico-pratici di giornalismo”
“Giornalino scolastico Hermes”
“Comenius: Cibo per la Mente”
“Comenius: Sviluppo sostenibile in Europa”
“Impresa in azione”
“Sportello didattico”
“ Allena menti”
“ Peer Education”
“ EDU-Life”
“ Diritti a scuola”
80
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
“Federico II”
Via Pio La Torre, APRICENA (FG)
PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA
DELL’I.I.S.S. FEDERICO II
Il P.O.F. è il documento distintivo della scuola, che:
-si rivolge ai genitori, agli alunni e a quanti altri, privati, enti, associazioni, operano all’interno del
territorio in campo educativo e culturale.
-delinea l’identità culturale e progettuale dell’Istituto e costituisce il principale mezzo per
l’innovazione pedagogico-didattica
-prevede un’articolazione flessibile che scaturisce dalle esigenze di tutte le componenti del mondo
scolastico e del contesto socioeconomico in cui si opera
-guida l’Istituto verso una continua evoluzione qualitativa
I.I.S.S. FEDERICO II
COMUNE DI APRICENA (FG)
PRESIDENZA: via Pio La Torre, tel0882-641211
SEGRETERIA: via Pio La Torre, tel0882-646116 - Fax 0882/64.61.16
E-mail [email protected]
- Sito Internet http:// www.apricena.info
Codice meccanografico della scuola FG IS 00300 Q
Codice meccanografico dell’I.T.C. FG PC 003012
Codice meccanografico dell’I.T.C. serale FG PC 00351 B
Codice meccanografico Liceo Classico- Scientifico- Scienze della Formazione FG PC 003013
PLESSI: via Pio La Torre ; Via Pozzo Salso.
Orario apertura della scuola 07,30-14,30 da Lunedì a Sabato
Orario corsi antimeridiani 08,00-14,00 da Lunedì a Sabato
Orario corsi serali 16,00-21,00 da Lunedì a Sabato
Orario segreteria didattica 10,30-12,30 da Lunedì a Venerdì
Suddivisione dell’anno scolastico in quadrimestri
Il collegio ha motivatamente deliberato la suddivisione dell’anno scolastico in 2 (due) quadrimestri.
Valutazioni intermedie e finali
Termine del 1° Quadrimestre 31 -01-2014
Scrutini intermedi: a partire dal 31 gennaio al 11 feb. 2014
Termine delle lezioni 07 giugno
Scrutini finali dall’ 09 giugno
1
LA NOSTRA STORIA E LA NOSTRA IDENTITÀ
IL TERRITORIO
Apricena:cenni storici
La leggenda vuole che la città sia stata fondata da Federico II, il quale soleva cacciare i cinghiali
presenti in questa terra. Infatti lo stemma comunale rappresenta tale avvenimento con il verso “et
aperuit coenam”.
Probabilmente, Apricena trae le sue origini da un insediamento romano denominato “Collatia”, città
ricordata da Plinio e Frontino; essa fu distrutta e riedificata col nome di Procina o Porcina, nei
pressi dell’ormai scomparsa Collatia.
Il primo documento certo dell’esistenza di un casale di Procina risale al 1077: si tratta della “Platea
Autentica” in cui Petronio, conte normanno, fa solenne donazione dell’abitato al Monastero di San
Giovanni in Piano, insediamento benedettino del 1050, situato a circa 6 Km ad ovest di Apricena, in
cui, si dice, soggiornò San Francesco in pellegrinaggio verso Monte Sant'Angelo.
Alla dominazione normanna si alternò quella sveva e in particolare con Federico II di Svevia,
Apricena conobbe un periodo di notevole importanza storica. L’imperatore vi edificò dapprima una
residenza e successivamente concesse agli abitanti privilegi mai ottenuti in precedenza che furono
poi confermati anche dai suoi successori.
Caduto l’impero svevo con Manfredi, passò rispettivamente sotto il dominio angioino francese e
aragonese.
Nel 1627 la città fu completamente distrutta da un terribile terremoto e subito ricostruita grazie alla
laboriosità dei suoi abitanti.
Dopo l’Unità d’Italia la città ebbe vita sempre più attiva: alla tradizione agreste si aggiunse un
florido artigianato ed una intensa attività legata al settore lapideo.
Apricena: “città del marmo e della pietra”
Apricena rappresenta il più grande bacino marmifero della Puglia nonché terzo in Italia (dopo
quello apuano e veronese).
Le notizie storiche relative alla “Pietra di Apricena” ed alle sue applicazioni consistono in una serie
di frammentari cenni informativi, anche perché, nel passato, la pietra locale era sovente
commercializzata o messa in uso sotto altri nomi.
Esistono documenti risalenti a Carlo III Re di Napoli (1716-1788) riguardanti “atti di provvidenze”
per la costruzione del Palazzo Reale di Caserta.
Nel 1867 i marmi garganici furono inviati all’Esposizione Universale di Parigi, fra i quali
spiccavano quelli di Apricena.
Le applicazioni pratiche del calcare compatto di Apricena sono state di vario tipo e possono essere
ammirate in famose città, insigni palazzi, istituti e opere d’arte, oltre che in Italia in larga parte del
mondo (Europa, Sud America, USA, Giappone e Paesi Arabi).
L’agricoltura
Il territorio agricolo di Apricena è parte importante del tavoliere, la seconda pianura italiana. La
coltivazione più praticata è quella del grano duro che per resa e qualità rappresenta un’importante
coltura inserita nel ciclo delle rotazioni produttive.
Il salto di qualità compiuto da questo settore è dovuto soprattutto alla Cooperazione. Un importante
e decisivo passo si sta compiendo verso la produzione sementiera biologica e in serra, con aziende
che si stanno affermando sul mercato nazionale e che potranno fare da traino per l’ulteriore
sviluppo del settore.
2
SITI STORICI ED ARCHEOLOGICI
CASTELPAGANO
Ruderi della roccaforte medioevale, situate sulla sommità del monte Castello ad est del centro
abitato, a circa 7 chilometri. Domina la pianura nord del tavoliere sorto dai resti di un vicus romano.
La sua denominazione deriva dal fatto che fu abitato per un certo periodo dai saraceni.
CASTELLO BARONALE
Costruzione seicentesca edificata sui resti del castello normanno-svevo, dopo il terremoto del 1627.
Secondo la tradizione, il castello era residenza di caccia di Federico II.
POZZO SALSO
Resti di un antico ed importante pozzo che costituì per la popolazione una inesauribile fonte di
approvvigionamento idrico. Si ha notizia di detto pozzo dal “Quaternusexadentiarum” della
cancelleria sveva.
LA SCUOLA
Breve storia dell’IISS Federico II
L’Istituto “Federico II” nasce come Istituto autonomo a partire dal 1 settembre 1997, in seguito a
Decreto del Provveditorato agli Studi di Foggia del maggio 1997.
Come Istituto di istruzione di secondo grado è presente ad Apricena sin dall’anno scolastico
1969/70, solo come Liceo Classico ,prima come sezione staccata del Liceo Classico di San Severo e
poi, a partire dall’anno scolastico 1990/91 dipendente dal Liceo “De Rogatis” di Sannicandro
Garganico. Dall’anno scolastico 1992/93 è stato attivato il Liceo Socio-Psico-Pedagogico e, a
partire dall’anno 1994/95 si è aggiunto il Liceo Scientifico “Brocca”; infine, nell’anno scolastico
1999/2000 è stata attivato il nuovo indirizzo sperimentale del Liceo di Scienze della Formazione.
Lo stesso travagliato iter ha seguito l’Istituto Tecnico Commerciale che è nato in un primo
momento come sezione staccata dell’I.T.C. di San Severo e poi, dall’anno scolastico 1992/93, è
diventato sezione staccata dell’I.T.C. “D . Fioritto” di Sannicandro Garganico. Dal 1 settembre del
1997, con il raggiungimento dell’autonomia, è stato aggregato al Liceo classico.
Strutture
La scuola è formata da più sedi e corpi di fabbrica che si sviluppano tra seminterrati, pianoterra ,
primo piano e secondo piano.
Il plesso di Via Pio La Torre è sede degli uffici e della presidenza.
La sede di Via Pozzo Salso è la più nuova e sarà completata con un altro corpo di fabbrica, già
progettato, probabilmente entro il 2013, con gli impianti d’illuminazione esterna e d’idraulica per il
deflusso delle acque piovane, con spazi attrezzati a verde e per le attività sportive all’aperto.
3
PARTE I : L’ORGANIZZAZIONE
INFORMAZIONI DI INTERESSE GENERALE
MAPPA DEI LUOGHI
In relazione a quanto prevede la legge 626/94 e successive integrazioni, l’Istituto “Federico II” ha
provveduto alla prevenzione, alla tutela e alla protezione degli utenti e di quanti vi operano. A tale
scopo è stato predisposto il Piano di evacuazione e, inoltre, all’interno dell’Istituto, all’ingresso di
ogni plesso, sono esposte le piante indicanti la dislocazione dei diversi ambienti, sia ai fini
orientativi che di sicurezza
GLI SPAZI DELLA DIDATTICA
-
LABORATORI ed AULE SPECIALI
Lab. Scienze-Chimica e Fisica e Lab. Ecologico-Ambientale (via Pozzo Salso)
n.1 Aula Musica (plesso di via Pio La Torre)
Lab.Informatica (plesso di via Pozzo Salso)
Lab. Informatica (plesso di via Pio la Torre)
Lab. Informatica (Plesso di via Pozzo Salso)
Palestra in via P. Nenni ( solo utilizzata dall’Istituto)
Biblioteca (plesso di via Pozzo Salso)
n.1 Aula Sostegno ed Integrazione Scolastica (plesso Via Pozzo Salso)
n.1 Aula Magna (plesso di via Pozzo Salso)
n.1 Aula Magna (plesso di via Pio La Torre)
SERVIZI
L’Istituto “Federico II” fornisce i seguenti servizi previsti dal Piano dell’Offerta Formativa:
1. Docenza curriculare
2. Corsi per il recupero dei debiti formativi
3. Assicurazione infortuni conseguenti allo svolgimento delle attività previste nel
Piano dell’Offerta Formativa
4. Materiali di consumo per l’uso dei laboratori
5. Attività extra-curriculari:laboratorio teatrale, laboratorio musicale,attività
6. sportive,adesione ai campionati studenteschi
7. Sportello didattico
8. Attività di orientamento e continuità
9. Accesso a tutte le attività di formazione previste nel Piano dell’Offerta Formativa
10. Progetti ed esperienze di scuola lavoro; stages aziendali.
4
INDIRIZZI di STUDIO
In ragione delle esigenze di formazione individuabili sul territorio e delle richieste espresse
dall’utenza,gli indirizzi attivati sono i seguenti:
Indirizzo
Classi riforma Classi
Liceo Classico
Liceo delle Scienze Umane
Gelmini
I, II, III, IV: A
III, IV:P; IVQ
Ubicazione
vecchio ordinamento
via Pio La Torre
VA L.C. moderno
VP Sc. della Formazione
I, II, III, IV: S,T. V “Brocca” sez: S e T
via Pozzo Salso
Liceo Scientifico
Liceo delle Scienze Umane
I, II: P
Istituto Tecnico Amministrativo I, II, III, IV: I; VI I.T.C. “I.G.E.A.”
Finanza e Marketing
III L
via Pozzo Salso
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Sulla base delle richieste del territorio, individuate attraverso opportune indagini condotte
dall’Istituto, il “Federico II” può progettare nuovi curricoli opzionali che saranno attivati, dopo
l’approvazione del Collegio dei docenti.
La possibilità di opzione è stata, a suo tempo, concepita sulla base di quanto stabilito dall’art. 8 del
Regolamento sull’autonomia (D.P.R n. 275 dell’8 marzo 1999), che consente alle singole istituzioni
scolastiche la determinazione di curricoli che tengano conto delle “diverse esigenze formative degli
alunni concretamente rilevate, della necessità di garantire efficaci azioni di continuità e di
orientamento, delle esigenze e delle attese espresse dalle famiglie, dagli Enti locali, dai contesti
sociali, culturali ed economici del territorio.
Tale possibilità può essere garantita utilizzando la quota del 15% del monte ore annuale, che ha
integrato la quota nazionale del curricolo (85%), che è rimasta invariata: possibilità anche questa
prevista dal suddetto art. del Regolamento sull’autonomia e poi ribadito e precisato dall’art.1 del
Regolamento sui curricoli(D.M.26 giugno 2000 n.234.
ALUNNI
Gli alunni provengono per circa 2/3 da Apricena e per 1/3 da Comuni viciniori .
Criteri per la formazione delle classi
Le classi vengono formate sulla base dei criteri proposti dal collegio dei Docenti, fermo restando
quanto stabilito dal D.P.R. n.275 dell’ 8/3/1999, art. 4, 5, 8, in maniera eterogeneamente omogenea.
Formazione classi prime.
Le classi prime vengono formate considerando:
• La provenienza degli studenti (di scuola, di classe e/o di comune);
• Il livello di profitto conseguito dagli studenti in uscita dalla scuola media inferiore in modo da
garantire pari opportunità;
• Eventuali richieste delle famiglie ad inserire nello stesso corso e/o nella stessa classe i figli;
• Eterogeneità delle classi
Spostamenti da una classe all’altra del medesimo indirizzo sono consentiti a condizione che si tratti
di uno scambio fra studenti di pari livello. La dirigenza si riserva la facoltà di spostare gli studenti
da una classe qualora la costituzione del gruppo classe presenti delle gravi difficoltà di
socializzazione.
5
Il gruppo classe deve essere concepito come una realtà mobile, dinamica, flessibile, perché sulla
base di esigenze didattiche può essere disgregato e riaggregato:
• Per gruppi di livello (per attività di recupero e/o di approfondimento);
• Per gruppi di apprendimento (per l’area dell’integrazione).
ORARIO DELLE LEZIONI
L’orario delle lezioni, tenuto conto delle proposte del Collegio dei Docenti e dei criteri generali
deliberati dal Consiglio d’Istituto è articolato:
in orario antimeridiano per tutte le classi diurne; in orario pomeridiano per le classi del serale.
DOCUMENTI PER L’ISCRIZIONE
1. Nuove iscrizioni : (Provenienti dalla 3^ media o da altre scuole statali o non statali)
- Domanda di iscrizione da ritirare presso la segreteria della scuola di appartenenza e presentare
entro il 20 gennaio al Preside della Scuola Media frequentata
- Modulo di iscrizione da ritirare presso la Segreteria didattica e da compilare in ogni sua parte
Indirizzato al Dirigente Scolastico del “Federico II”
- Titolo di studio: Diploma di licenza media in originale o Certificato sostitutivo del Diploma
- Estratto dell’atto di nascita e Stato di famiglia (Autocertificazione)
- 2 Fotografie formato tessera
-Domanda per la gratuità dei libri (per gli aventi diritto), da inoltrare all’Ente preposto
-Certificato di buona salute (per l’attività sportiva non agonistica) rilasciato dal medico curante per
coloro che aderiranno ai campionati studenteschi.
2. Studenti già dell’Istituto
(Alunni promossi o non promossi che si iscrivono all’anno scolastico successivo)
- Modulo di iscrizione da ritirare presso la Segreteria didattica e da compilare in ogni sua parte
-Ricevute di versamento
TASSE E CONTRIBUTI
PROSPETTO DELLE TASSE SCOLASTICHE ANNO SCOLASTICO 2013/14
CLASSE
CAUSALE
IMPORTO
C/C
POSTALEN.
INTESTATO A
DA VERSARE
PRIMA
CONTRIBUTO
SCOLASTICO
TASSA DI
IMMATRICOLAZIONE
CONTRIBUTO
SCOLASTICO
CONTRIBUTO
SCOLASTICO
CONTRIBUTO
SCOLASTICO
TASSA DI
FREQUENZA
40.00
16619710
6.04
1016
55.00
16619710
60.00
16619710
60.00
16619710
15.13
1016
I..S.’I.S.S. “FEDERICO II”
71011 – APRICENA (FG)
AGENZIA DELLE ENTRATE
– UFFICIO ROMA 2
I..S.’I.S.S. “FEDERICO II”
71011 – APRICENA (FG)
I..S.’I.S.S. “FEDERICO II”
71011 – APRICENA (FG)
I..S.’I.S.S. “FEDERICO II”
71011 – APRICENA (FG)
AGENZIA DELLE ENTRATE
UFFICIO ROMA 2
COME
DA
“VADEMECUM“
COME
DA
“VADEMECUM”
ALLA DATA DI
ISCRIZIONE
ALLA DATA DI
ISCRIZIONE
ALLA DATA DI
ISCRIZIONE
30 GIUGNO
(Se non sonerato)
CONTRIBUTO
SCOLASTICO
TASSA DI
FREQUENZA
TASSA ESAME DI
MATURITA’
TASSA RILASCIO
DIPLOMA
60.00
16619710
15.13
1016
12.09
1016
15.13
1016
I..S.’I.S.S. “FEDERICO II”
71011 – APRICENA (FG)
AGENZIA DELLE ENTRATE
UFFICIO ROMA 2
AGENZIA DELLE ENTRATE
– UFFICIO ROMA 2
AGENZIA DELLE ENTRATE
– UFFICIO ROMA 2
ALLA DATA DI
ISCRIZIONE
30 GIUGNO
(Se nonesonerato)
30 NOVEMBRE
(Se nonesonerato)
AL RITIRO DEL
DIPLOMA
SECONDA
TERZA
QUARTA
QUINTA
6
Il Consiglio d’Istituto nella seduta del 11/12/2012 con Verbale n.19 ha deliberato l’Istituzione di
CONTRIBUTI SCOLASTICI SPECIFICI con effetto immediato.
CONTRIBUTI SCOLASTICI SPECIFICI per Richieste di passaggi ed esami
CAUSALE
IMPORTO
C/C
POSTALE N.
INTESTATO A
DA VERSARE
Passaggio ad altro indirizzo di
studi di alunni interni de Biennio
Passaggio di alunni esterni da
altre Istituzioni scolastiche
Esami integrativi/idoneità alunni
interni per il 3° e 4° anno
Esami integrativi/idoneità alunni
esterni per il 3° e 4° anno
Partecipazione agli esami di
Stato candidati privatisti
20.00
16619710
All’ atto della
Richiesta
30,00
16619710
50.00
16619710
100.00
16619710
150.00
16619710
IISS“FEDERICO II ”
71011 – APRICENA
(FG)
IISS“FEDERICO II ”
71011 – APRICENA
(FG)
IISS“FEDERICO II ”
71011 – APRICENA
(FG)
IISS“FEDERICO II ”
71011 – APRICENA
(FG)
IISS“FEDERICO II ”
71011 – APRICENA
(FG)
All’ atto della
Richiesta
All’ atto della
Richiesta
All’ atto della
Richiesta
All’ atto della
Richiesta
Il “CONTRIBUTO SCOLASTICO” E’ INDISPENSABILE”.
La “TASSA” è soggetta a forme di esonero come esplicitamente articolato nei punti 1. e 2. 3. di
seguito riportati.
NOTA ( Per tutti gli studenti FUORI DELL'OBBLIGO SCOLASTICO, valgono le tasse del
QUARTO ANNO)
ESONERO DAL PAGAMENTO DELLE TASSE SCOLASTICHE
E’ possibile, su documentata richiesta, ottenere l’esonero dal pagamento delle tasse scolastiche per
uno dei seguenti motivi:
1. PER MOTIVI ECONOMICI:
L’esonero per motivi economici va determinato in presenza di un reddito, riferito al nucleo
familiare, non superiore ai limiti indicati nel prospetto sotto indicato.
Per poter fruire di detta concessione è necessaria l’autocertificazione del genitore, redatta in carta
semplice sotto responsabilità personale, in conformità dell’art. 23 della Legge 28/02/1986. Copia di
tale dichiarazione sarà trasmessa al Comune di residenza.
Alla formazione del reddito concorrono i proventi e i redditi di qualsiasi natura prodotti dal nucleo
familiare nell’anno solare precedente a quello per il quale l’esonero viene richiesto.
per i nuclei familiari
formati dal seguente
numero di persone
1
2
3
4
5
6
7 e oltre
limite massimo di reddito
per l'anno scolastico 20122013
riferito
all'anno
d'imposta 2011
5.096,00
8.452,00
10.864,00
12.974,00
15.083,00
17.095,00
19.102,00
rivalutazione
in
ragione
del1,5%, con arrotondamento
all’unità di euro superiore.
77,00
127,00
163,00
195,00
227,00
257,00
287,00
7
limite
massimo
di
redditoespresso in euro per
l'a.s2013-2014 riferito all'anno
d’inposta2012
5.173,00
8.579,00
11.027,00
13.169,00
15.310,00
17.352,00
19.389,00
2. PER MERITO
Sono esonerati dal pagamento della tasse di frequenza gli studenti delle classi quarte e quinte che
conseguono la media di 8/10 in tutte le materie a seguito di scrutinio finale dell’anno scolastico
20011/20120.
3. PER APPARTENENZA A CATEGORIE SPECIALI L. 645/54
Di seguito alcuni esempi delle categorie speciali: orfani di guerra, di civili caduti per fatti di guerra,
caduti per cause di servizio o di lavoro, figli di mutilati o di invalidi di guerra, di mutilati o di
invalidi civili per fatti di guerra, di mutilati o invalidi per cause di servizio o di lavoro, ciechi civili
…
I genitori che per una delle ragioni di cui sopra non effettueranno il versamento relativo alle tasse
scolastiche, allegheranno alla domanda di iscrizione il relativo modulo, disponibile in Segreteria,
debitamente compilato. Gli alunni ripetenti non possono usufruire dell’esonero tasse.
NOTE: 1) LE TASSE SCOLASTICHE PER IL CORSO SERALE SONO LE STESSE DI
QUELLE ORDINARIE
2) LA TASSA DI IMMATRICOLAZIONE SI VERSA UNA SOLA VOLTA PER L'INTERO
CORSO DI STUDI
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
(schema riepilogativo)
1
CORSI DIURNI
2
3
CORSO SERALE 4

DIPLOMA DI LICENZA MEDIA
 CERTIFICATO SOSTITUTIVO DEL DIPLOMA DI LICENZA MEDIA
CERTIFICATO DI VACCINAZIONE
n. 2 FOTO (di cui una per la domanda e l’altra per il libretto di giustifiche)
LIBRETTO DEL LAVORO
5 ISCRIZIONE LISTA DI COLLOCAMENTO
6 DICHIARAZIONE DEL DATORE DI LAVORO
CONSENSO alla DIFFUSIONE di IMMAGINI
Gentile Signore/a, le forniamo le seguenti ulteriori informazioni relative alle immagini di Suo/a
figlio/a:
• le immagini, tratte da foto o riprese audiovisive o filmati effettuati durante lo svolgimento di attività
curriculari, extracurriculari ed in occasione di progetti già realizzati dall’ISISS “Federico II” nei
precedenti anni scolastici o che dovessero essere eseguiti nel corso del corrente anno scolastico,
potranno essere utilizzate, riprodotte, pubblicate e diffuse esclusivamente per le finalità della Scuola
sia istituzionali sia facoltative, dirette ad agevolare l’orientamento, la formazione e l’inserimento
professionale degli studenti, anche all’estero, di cui all’art. 96 del. d. lgsn. 196/2003;
• il trattamento sarà effettuato sia con modalità manuali che informatiche;
• le immagini saranno trattate in modo lecito e secondo correttezza;
• il consenso al trattamento di tali dati è facoltativo e potrà essere revocato in qualsiasi momento;
• il titolare del trattamento è l’ISISS “Federico II”, via Pio La Torre S.N., Apricena (FG), tel./ fax
0882 646116, e-mail: [email protected];
• il responsabile del trattamento è il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi;
• al titolare del trattamento o al responsabile Lei potrà rivolgersi senza particolari formalità per far
valere i suoi diritti ai sensi dell’art. 7 del citato decreto legislativo.
8
CONSENSO ALLA DIFFUSIONE DI IMMAGINI
Il/La sottoscritto/a_________________________________, in qualità di genitore/tutore
dell’alunno/a___________________________, acquisite le informazioni di cui sopra,
presta il proprio consenso
all’utilizzo, alla riproduzione, alla pubblicazione e diffusione dell’immagine di suo/a figlio/a, tratta
da foto o riprese audio visive o filmati effettuati durante lo svolgimento di attività curriculari,
extracurriculari ed in occasione di progetti già realizzati dall’ISISS “Federico II” nei precedenti
anni scolastici o che dovessero essere eseguiti nel corso del corrente anno scolastico.
Il suddetto materiale -da intendersi riferito sempre e solo all’attività istituzionale e facoltativa
della Scuola ai fini esclusivi della documentazione e pubblicizzazione della stessa – potrà essere
inserito sia sul sito internet dell’ISISS “Federico II” che su pubblicazioni interne ed esterne
(notiziari interni, giornalino di istituto, brochure, locandine, poster, inviti, riviste etc.) e potrà essere
mandato in onda da emittenti televisive.
L’utilizzo, la riproduzione, la pubblicazione e la diffusione delle immagini sono da considerarsi
effettuati in forma del tutto gratuita.
E’ espressamente vietato l’uso in contesti che pregiudichino la dignità ed il decoro dell’alunno
interessato.
Apricena, lì ___________
Firma __________________________

letta l’informativa di cui sopra, nega il proprio consenso
_________________________________
Firma
DECRETO LEGISLATIVO 30 GIUGNO 2003, N. 196 (CODICE IN MATERIA DI
PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI)
(da consegnare alla famiglia)
Gentile Signore/a,
secondo le disposizioni del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice in materia di
protezione dei dati personali”) nel seguito indicato sinteticamente come Codice, il trattamento dei
dati personali che La riguardano sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e di
tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti.
Ai sensi dell'articolo 13 del Codice, Le forniamo, quindi, le seguenti informazioni:
• i dati personali da Lei forniti verranno trattati esclusivamente per le finalità istituzionali della
scuola, che sono:
a) quelle relative all’istruzione ed alla formazione degli alunni
b) quelle amministrative ad esse strumentali, così come definite dalla normativa vigente (R.D. n.
653/1925, D.Lgs. n. 297/1994, D.P.R. n. 275/1999, Legge n. 104/1992, Legge n. 53/2003 e
normativa collegata);
• i dati personali definiti come “dati sensibili” o come “dati giudiziari” dal suddetto codice, che Lei
ci fornisce in questo momento e quelli che ci fornirà in occasioni successive, saranno trattati dalla
scuola secondo quanto previsto dalle disposizioni di legge e di regolamento citate al precedente
punto 1 ed in considerazione delle finalità di rilevante interesse pubblico che la scuola persegue.
Le ricordiamo che i dati sensibili sono quei dati personali “idonei a rivelare l'origine razziale ed
etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a
partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o
sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale”. I dati
giudiziari sono quei dati personali idonei a rivelare procedimenti o provvedimenti di natura
giudiziaria;
9
• il conferimento dei dati richiesti è obbligatorio in quanto previsto dalla normativa citata al
precedente punto 1; l'eventuale rifiuto a fornire tali dati potrebbe comportare il mancato
perfezionamento dell’iscrizione e l’impossibilità di fornire all’alunno tutti i servizi necessari per
garantire il suo diritto all’istruzione ed alla formazione;
• il trattamento sarà effettuato sia con modalità manuali che mediante l’uso di procedure
informatiche;
• i dati sensibili e giudiziari non saranno oggetto di diffusione; tuttavia alcuni di essi potranno
essere comunicati ad altri soggetti pubblici nella misura strettamente indispensabile per svolgere
attività istituzionali previste dalle vigenti disposizioni in materia sanitaria o giudiziaria;
• i dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari potranno essere comunicati esclusivamente a
soggetti pubblici secondo quanto previsto dalle disposizioni di legge e di regolamento di cui al
precedente punto 1; i dati relativi agli esiti scolastici degli alunni potranno essere pubblicati
mediante affissione all’albo della scuola secondo le vigenti disposizioni in materia;
• il titolare del trattamento è: l’IISS FEDERICO II- Via PIO LA TORRE S.N.- Apricena (FG)- Tel.
e Fax 0882/646116 - E-mail: [email protected]
• il responsabile del trattamento è il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi.
• al titolare del trattamento o al responsabile Lei potrà rivolgersi senza particolari formalità, per far
valere i Suoi diritti, così come previsto dall'articolo 7 del Codice, che per Sua comodità
riproduciamo integralmente:
Art. 7 (Diritto di accesso ai dati personali ed altri diritti)
1. L'interessato ha diritto di ottenere:
la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro
comunicazione in forma intelligibile.
2. L'interessato ha diritto di ottenere l'indicazione:
a) dell'origine dei dati personali; b) delle finalità e modalità del trattamento;
c) della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l'ausilio di strumenti elettronici;
d) degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi dell'articolo 5, comma 2;
e) dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a
conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di responsabili o incaricati.
3. L'interessato ha diritto di ottenere:
a) l'aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l'integrazione dei dati;
b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi
quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o
successivamente trattati;
c) l'attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il
loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si
rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato.
4. L'interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:
a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta;
b) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il
compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
Il sottoscritto/a genitore dell’alunno/a__________________________________________________
dichiara di aver ricevuto copia dell’informativa art. 13 D.Lgs. n.196/2003 per il trattamento dei dati
personali ed in merito alle finalità di cui sopra:
al punto (a) presta il proprio consenso al trattamento dei dati
al punto (b) presta il proprio consenso al trattamento dei dati
firma leggibile ………………………………………
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ORGANIGRAMMA
Dirigente Scolastico Prof. Cristoforo Modugno
Funzioni
• assicura la gestione unitaria dell'istituzione scolastica nel perseguimento dell'obiettivo della
qualità dell’efficacia e dell'efficienza del servizio scolastico, in relazione ai principi contenuti nella
Carta dei Servizi e nell’art.21 del Decreto legislativo 59/97.
Collaboratori continuativi del Dirigente scolastico
I collaboratori individuati dal dirigente scolastico, costituiscono la struttura di supporto
organizzativo, gestionale, amministrativo per il governo efficace ed efficiente della scuola.
Docenti collaboratori del D.S. :1°collaboratore ,Prof.ssa Giovanna Nargiso
Funzione:
• supporto al D. S. per la gestione del tempo scuola e la pianificazione gestionale delle attività
scolastiche
• sostituzione del D. S. nei casi di assenza o impedimento
Competenze: organizzativo- gestionali- relazionali
Compiti :
• Le funzioni previste dalla normativa vigente in caso di assenza o impedimento del Dirigente
Scolastico ivi compresa la rappresentanza legale nei confronti di terzi.
• Delega, in caso di assenza e impedimento del Dirigente Scolastico, alla procedura per la
comminazione delle sanzioni disciplinari agli studenti nel rispetto del regolamento disciplinare;
• introduzione di nuove metodologie di organizzazione del lavoro e di nuovi criteri organizzativi per
il miglioramento dell'efficienza del servizio nel perseguimento degli obiettivi programmati,
garantendo l'ottimale utilizzazione delle risorse strumentali in sintonia con il lavoro svolto dai
direttori di laboratorio;
• gestione del tempo scuola nelle sue articolazioni funzionali in relazione al P. O. F. (orario di
servizio e dell'orario di lavoro del personale docente nonché le modalità di accertamento del suo
rispetto sia in orario antimeridiano che pomeridiano nei tre plessi);
• l’organizzazione e la vigilanza sui corsi IDEI, recupero, sportello didattico nel rispetto delle
deliberazioni del collegio dei docenti;
• funzionamento dei servizi in rapporto alle istanze dell’utenza (assenze, ritardi, permessi,….….);
• vigilanza e controllo di gestione degli studenti del plesso di Via Pio La Torre , in particolare
durante l’ingresso alla prima ora e l’uscita al termine delle lezioni e sull’osservanza delle
disposizioni relative all’utilizzo dei servizi igienici e della macchine per il ristoro;
• la vigilanza sull’osservanza delle disposizioni di servizio contenute nelle circolari dirette al
personale docente.
• La collaborazione attiva nella gestione dei rapporti con gli EE.LL. e ASL ( SISH e medicina
scolastica) ;
• supporto al Dirigente Scolastico per la costituzione e formazione delle classi;
• collaborazione con tutte le componenti scolastiche;
2° collaboratore , Prof.ssa Incoronata Lupardi
Funzione: supporto organizzativo all’ attività didattica e ai rapporti con l’utenza
Competenze : organizzativo- didattiche - relazionali
Compiti :
• La gestione dell’orario di servizio e delle supplenze giornaliere dei docenti nei due plessi
dell’istituzione.
• gestione delle supplenze e delle ore eccedenti nel rispetto dei criteri contrattualmente individuati;
• La vigilanza sull’orario di servizio e di lavoro del personale docente nonché le modalità
di accertamento del suo rispetto sia in orario antimeridiano che pomeridiano nei due plessi;
• La responsabilità nell’istruttoria delle azioni tese all’individuazione dei destinatari delle
supplenze di competenza dell’istituto.
• organizzazione e gestione del lavoro dei dipartimenti disciplinari e/o multidisciplnari;
• l coordinamento e la pianificazione delle attività di gestione del tempo scuola con particolare
riferimento alla formulazione dell’orario delle lezioni diurno e serale nel rispetto dei criteri
formulati dagli OO.CC. competenti;
• gestione della organizzazione didattica a supporto del lavoro dei docenti (prove d’ingresso,
strumenti didattici, progetti, attività, documentazione didattica specifica);
• funzionamento dei servizi in rapporto alle istanze dell’utenza (assenze, ritardi, permessi,….….) ;
• la vigilanza sull’osservanza delle disposizioni di servizio contenute nelle circolari dirette
al personale docente.
• L’organizzazione e la disciplina sull’utilizzo (soprattutto per le attività ginnico-sportive)
degli spazi esterni al plesso e degli eventuali spostamenti degli alunni (anche H.) per le
attività connesse al curricolo, extracurricolo e partecipazione alle manifestazioni
d’istituto in osservanza al Regolamento d’Istituto;
• La collaborazione con il D.S. per gli opportuni accordi organizzativi con gli studenti
relativamente al funzionamento degli OO.CC. dove sono rappresentati (assemblee
d’istituto , di classe, ecc.);
• organizzazione e gestione dei colloqui con le famiglie;
• controllo delle attività legate agli OO. CC e all’articolazione funzionale del Collegio;
• collaborazione al funzionamento dei servizi in rapporto all’utenza (assenze, ritardi,
permessi……;
• vigilanza e controllo di gestione degli studenti del plesso di Via Pio Pozzo Salso , in particolare
durante l’ingresso alla prima ora e l’uscita al termine delle lezioni e sull’osservanza delle
disposizioni relative all’utilizzo dei servizi igienici e della macchine per il ristoro;
• tutor dei docenti in ingresso;
• collaborazione con tutte le componenti scolastiche.
Responsabili di plesso
I collaboratori del D. S., per le fasi esecutive dei loro compiti, si possono avvalere di collaboratori
scolastici, ben individuati per ogni compito e con responsabilità dirette, previo accordo con il
D. S. G. A.
Staff di collaborazione con la Presidenza:
Premessa
Lo staff di scuola viene costituito per affrontare il problema dell’ educazione nella società odierna,
caratterizzata dalla frammentazione del tessuto sociale, dall’avvento della società informatica, dalla
presenza di multicultura, dalla convivenza di ordine e disordine, dalla crisi dell’esaustività del
sapere, dalla cultura frammentaria posta dalla società in rapido cambiamento. In una società siffatta,
si impongono nuovi saperi e nuovi metodi di insegnamento e apprendimento nuove relazioni e
comunicazioni che, nella logica dell’ educazione permanente, richiedono un approccio culturale e
organizzativo fortemente collegiale e innovativo.
Questo chiama in causa concetti di cultura organizzativa della scuola.
L’ambiente scolastico, esige oggi forme di organizzazione collegiale che attribuiscano unitarietà e
coesione al progetto della scuola, attraverso forme di coordinamento intermedio che si pongano a
garanti di tale coerenza.
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In sostanza nella scuola di oggi si è reso necessario introdurre figure intermedie da porre fra i
docenti e il Dirigente, figure competenti e adeguatamente preparate, in grado di raccordare le spinte
individualistiche e i diversi livelli di attività nel disegno complessivo contenuto nel piano
dell’offerta formativa.
Lo staff è un organismo di consulenza della scuola ed è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un
suo delegato.
Membri espressi dalla presidenza:
prof.ssa Giovanna Nargiso
collaboratore vicario del Dirigente Scolastico
Prof.ssa Incoronata Lupardi
Collaboratore del D.S.
Dott.ssa Teresa Spallone
D.S.G.A. in qualità di consulente della gestione
finanziaria e strumentale e dei servizi generali
Prof. Mario Grifo
Collaboratore fiduciario di plesso Pozzo Salso
Prof. Matteo di Sipio
Referente per la L.626
Prof. Giuseppe Occhicone
Collaboratore fiduciario per il corso serale
Funzioni Strumentali
Prof. Giuseppe Bonetti
Prof.ssa Maria Pia Amorusi
Prof. Matteo Malerba
Prof.ssa RosariaSpecchiulli
Prof. Elio Palma
Responsabile aggiornamento e realizzazione del POF
Referente coordinatrice insegnanti di sostegno
Orientamento in entrata
Orientamento in uscita
Rapporti con gli alunni per il recupero del disagio e dello svantaggio
Funzione generale
Lo staff, tenuto conto degli indirizzi generali elaborati dal Consiglio d’Istituto e dal Collegio dei
Docenti, sulla base della direzione unitaria garantita dal Dirigente Scolastico, nel rispetto delle
vigenti normative, collabora alla definizione delle linee progettuali in riferimento alle
problematiche pedagogiche, educative, didattiche, formativo-comunicative, finanziarie e
strumentali, organizzative ed ha principalmente lo scopo, tenuto conto della sua identità culturale e
delle professionalità che esprime, di facilitare un’ interpretazione condivisibile, la più ampia
possibile, delle norme sul piano pedagogico-didattico per promuovere il successo formativo degli
studenti nell’ambito del diritto allo studio costituzionalmente garantito.
Compiti
Istruisce, per gli aspetti pedagogico-didattici, il Piano dell’offerta formativa sulla base:
del contesto culturale e socio-economico di riferimento;
dei dati informativi forniti dal Dirigente Scolastico e delle intese con l’Ente locale e con le diverse
realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio;
degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e
amministrazione definiti dal Consiglio d’Istituto;
delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori;
propone/adotta, con la commissione Progetto eletta in seno al Collegio dei docenti, l’individuazione
delle tipologie delle funzioni strumentali al P. O. F. da attivare per il corrente anno scolastico e le
procedure per la individuazione dei criteri di attribuzione, del numero e dei destinatari;
promuove l’adozione di procedure e strumenti di verifica del raggiungimento degli obiettivi del P.
O. F. a seguito di procedure di autoanalisi, di monitoraggio del processi attivati e degli strumenti
didattici utilizzati;
individua, con la figura strumentale dedicata per il corrente anno scolastico, le modificazioni e le
integrazioni da apportare al P.O. F., sulla base delle innovazioni eventualmente indotte da riforme e
dalle valutazioni critiche emerse dal contesto;
indirizza , con la figura strumentale dedicata per il corrente anno scolastico , schede informative
sugli aspetti più significativi del P.O.F. per promuovere, negli operatori scolastici e nell’utenza, la
cultura della partecipazione e condivisione delle scelte;
concorre a individuare le scelte educative, pedagogiche del P.O. F., in riferimento all’autonomia
scolastica e alla eventuale riforma delle scuole superiori centrate sui seguenti indicatori:
Indicatori più significativi:
• valori e bisogni di una società in rapida trasformazione, quali : la conoscenza, l’intercultura,
la diversità, l’integrazione, la tolleranza e la solidarietà;
• analisi del contesto socio culturale del territorio e definizione di un’ identità culturale condivisa;
• centralità dello studente e contratto formativo;
• diritto all’apprendimento e promozione del successo formativo;
• diritto alla tutela delle diversità e alla valorizzazione delle eccellenze;
• la funzione tutoriale;
• il piano di studi personalizzato: progettazione per competenze e UU. AA.;
•la Certificazione delle competenze;
Lo staff sarà attivato dal dirigente scolastico nel numero e nei destinatari necessari per la
realizzazione degli obiettivi specifici definiti nei compiti.
Coordinatore docenti di sostegno: collaboratore non continuativo, con funzione di supporto al D.
S. per migliorare l’organizzazione, l’efficacia e la funzionalità del lavoro dei docenti di sostegno
dell’istituto.
Funzioni: supporto al D. S. per migliorare l’organizzazione , l’efficacia e la funzionalità del lavoro
dei docenti di sostegno dell’istituto.
Competenze :organizzativo- relazionali
Compiti :
• la partecipazione alla gestione , con il D.S. ed i docenti collaboratori, del servizio dei
docenti di sostegno per quanto attiene la migliore formulazione dell’orario delle lezioni,
del lavoro in aula e nei laboratori;
• il coordinamento delle attività e degli adempimenti legati alle collaborazioni con l’ASL
territoriale e con i genitori, ivi compresa la regolarità delle convocazioni per i gruppi H d’istituto;
• La segnalazione diretta al D.S. di eventuali problemi legati alla frequenza degli alunni
in situazione di handicap;
• Il raccordo delle proposte di acquisto e/o utilizzo dei sussidi più utili alla didattica
individualizzata rispetto agli hand. degli alunni h. presenti nella scuola;
• Il coordinamento del dipartimento dei docenti di sostegno ;
• La proposta , gestione e coordinamento di tutte le iniziative curricolari ed extra che
vedono coinvolti gli alunni in situazione di handicap;
• Il raccordo con il D.S.G.A. per il migliore e più funzionale lavoro dei collaboratori
scolastici titolati ed incaricati di aiutare gli alunni in situazione di handicap;
Funzioni strumentali al P. O. F . ( sviluppo di una leadership professionale)
Premessa
Le funzioni strumentali sono le risorse culturali messe a disposizione del gruppo docente, per
orientarne e supportarne la crescita professionale e l’innovazione educativo-didattica.
Si tratta, dunque, di un micro-sistema professionale di supporto al singolo e al gruppo di docenti,
a sostegno dell’innovazione sul piano educativo-didattico.
In generale sono definite: cinque funzioni strumentali in rapporto al P. O. F.
Procedure valide per l’ elezione delle F. S. strumentali di Area e delle F. S. di modulo
Il collegio dei docenti costituisce la commissione che definisce i criteri e le competenze delle
funzioni strumentali.
Il Docente interessato presenta alla Commissione “Funzione di progetto” una formale istanza che
contenga i requisiti di accesso, un progetto di massima e le concrete modalità di lavoro che intende
seguire nel corso del mandato.
La Commissione istruisce le diverse domande da presentare al Collegio dei Docenti ai fini della
delibera conclusiva.
Nel caso di più domande riferite alla stessa Funzione Strumentale il Collegio dei Docenti procede
ad una votazione a scrutinio segreto. Le operazioni di voto sono precedute dall’ illustrazione da
parte di ciascun candidato del relativo progetto di lavoro.
In assenza di domande il Dirigente Scolastico promuove azioni di responsabilizzazione dei docenti
verso i compiti collegialmente stabiliti.
La commissione informerà i suoi lavori a criteri di trasparenza di giustizia ed equità che derivano
dall'applicazione fedele delle norme di legge e motiverà le sue scelte indicando i presupposti di fatto
e di diritto che sono alla base delle sue determinazioni. Non utilizzerà pertanto, a rigore di norma,
punteggi relativi ai titoli posseduti per scegliere i docenti a cui affidare le funzioni strumentali. Per
migliorare l'offerta formativa, saranno prese in considerazione le competenze professionali acquisite
confortate da esperienze specifiche relative all'incarico da attribuire, gli incarichi ricoperti, i lavori
svolti. Queste, infatti, non possono essere confuse con la mera anzianità di servizio o con il
possesso di generici titoli accademici. L'obiettivo è di accertare in concreto, e non sulla base di
quanto certificato sulla carta, l'idoneità del docente a svolgere i compiti previsti dalla funzione.
Funzione Strumentale Area 1 Revisione, Integrazione, Adeguamento P.O.F.
Funzione Strumentale Area 3S Coordinatore Docenti di Sostegno e Supporto agli alunni H
Funzione Strumentale Area 3I orientamento in Entrata
Funzione Strumentale Area 3U orientamento in Uscita
Funzione Strumentale Area 3D Organizzazione Corsi Idei e Sportello Didattico; Supporto Studenti.
Comitato per la valutazione del servizio
Compiti:
valuta il servizio richiesto dai singoli interessati e i docenti agli effetti del periodo di prova ;
valida il curricolo professionale e culturale dei docenti (art.38 del C. C. N. I.).
I docenti componenti sono eletti dal Collegio Docenti.
N. 4 membri di diritto
N. 2 membri supplenti
Prof.ssa Incoronata Lupardi
Prof.ssa Luciana Mastandrea
Prof.ssa Giovanna Nargiso
Prof.ssa Maria Luisa Cassanielli
Prof.ssa Vincenzina Cantatore
Prof.ssa Rosaria Specchiulli.
INCARICHI/ REFERENTI/ DESIGNATI
Direttori di laboratorio .
In qualità di docenti sub-consegnatari hanno responsabilità diretta dei sussidi e delle attrezzature
attraverso il passaggio temporaneo dei beni da parte del D. S. G. A.
Sono designati dal D. S. in base al regolamento di contabilità e condivisi dal Collegio dei docenti.
Compiti:
• collabora con gli altri direttori alla formulazione di un regolamento (da acquisire formalmente nel
POF) per il migliore utilizzo dei laboratori ;
• verifica (coadiuvato dagli assistenti tecnici) della consistenza dei beni inventariati e di
facile consumo in esso contenuti alla data del 30 ottobre ;
• la cura e vigilanza (coadiuvato dagli assistenti tecnici) delle attrezzature in dotazione;
• organizza e regolamenta le modalità di fruizione del laboratorio da parte delle classi per
gli insegnamenti curricolari e progettuali e del materiale didattico, tecnico e scientifico dei
gabinetti, dei laboratori dei sussidi e degli audiovisivi;
• segnalazione (coadiuvato dagli assistenti tecnici) dei problemi insorti e/o connessi alla
manutenzione del laboratorio e delle sue attrezzature ;
• collabora con i docenti delle discipline afferenti la tipologia del laboratorio;
• formula alla commissione GLAIMIT le proposte di ammodernamento, integrazione e nuovi
acquisti di materiali e sussidi ;
• avvisa il responsabile della sicurezza in caso problemi alla struttura e/o di malfunzionamento delle
apparecchiature con particolare riguardo ai danni che per questo possono derivare a persone e cose
(cavi elettrici, prese, ecc.. ).
Referente del Servizio prevenzione e protezione dai rischi
N. 1 docente responsabile (designato dal D. S. in base a requisiti tecnico-professionali)
Compiti specifici desunti dai compiti generali previsti dalla legge 626/94 e segg. .
Compiti organizzativi e gestionali:
• supporto al Dirigente Scolastico per la redazione del documento di valutazione dei rischi e del
piano di evacuazione dell’edificio da redigersi o aggiornarsi entro e non oltre il 31 settembre di ogni
anno;
• cura in tema di sicurezza le attività di formazione ed informazione nei confronti degli studenti, del
personale e dell’utenza presente nei locali scolastici;
• cura di vigilare sulle strutture e attrezzature della scuola informando il D. S. della pericolosità di
situazioni che necessitano di immediati interventi di manutenzione (ingombri delle vie d’uscita,
scale di sicurezza, non funzionamento delle attrezzature di prevenzione……………);
• redige uno schema per l’ottimale disposizione degli studenti nelle classi per prevenire infortuni e
per rendere efficace la fuoruscita degli studenti in caso di situazioni di pericolo;
• vigila che gli estintori in dotazione della scuola siano efficienti;
• organizza brevi corsi di formazione per il personale per il primo soccorso, la prevenzione
degli incendi e la prevenzione in caso di eventi calamitosi;
• cura che i punti di pronto soccorso siano dotati di materiale di primo soccorso non scaduto;
• cura di vigilare sulla presenza della cartellonistica all’interno e all’esterno dell’edificio scolastico,
appronterà il piano aggiornato di evacuazione dell’istituto e la sua presenza in tutti i locali in cui è
presente l’utenza;
• predispone in ogni locale il regolamento per l’uso in sicurezza degli apparecchi elettrici;
• organizza almeno una esercitazione all’anno di evacuazione dell’edificio (aprile-maggio), dopo
aver calendarizzato esercitazioni specifiche di evacuazione per corso a partire dal mese di novembre
a marzo.
• comunica alle classi il nominativo della persona del piano a cui rivolgersi in caso di malori
improvvisi per la prima assistenza e si metterà, se fosse necessario, in contatto con i genitori/tutori
degli studenti i quali sono tenuti a fornire alla scuola un recapito telefonico;
• accerta che le modalità organizzative approntate dalla scuola siano le più efficaci possibili
per la prevenzione di infortuni (uscita dalle classi al termine delle lezioni, ostacoli negli spazi
esterni funzionalità delle barriere architettoniche…..)
A fine anno il docente referente è tenuto ad una relazione sull’attività svolta e sui risultati ottenuti .
Referente per le lingue straniere e certificazione linguistica
N° 1 docente:
Compiti:
• supporto organizzativo ai colleghi di lingua inglese
• funzionamento multimediale del laboratorio
• coordinare e formare i docenti di lingua alle nuove tecnologie didattiche
• coordinare le attività dei docenti di madre lingua inglese
• tenere e curare i rapporti con i referenti nazionali e di zona per il TrinityExamination
Referenti per la lotta contro il fumo
N° 2 docenti
Prof. ssa Giovanna Nargiso per il plesso di Via Pio La Torre
Prof…Mario Grifo……….. per il plesso di Via Pozzo Salso
Compiti:
promuovere iniziative per il diritto alla salute nel luogo di lavoro ;verbalizzare comportamenti
devianti rispetto alla normativa contro il fumo
Compiti per il docente di sostegno:
modalità di integrazione e socializzazione di un disabile all’interno di un gruppo
produzione di materiali didattici (discussione di una unità di apprendimento)
discussione di un argomento desunto dall’anno di formazione
Referenti per l’Educazione alla salute ivi inclusa la prevenzione sanitaria
N° 2 docenti referenti
Compiti: promuovere e realizzare iniziative anche in collaborazione con A. S. L. / F.G. /1
COMMISSIONI - GRUPPI DI LAVORO
Note organizzative per incarichi-commissioni- gruppi di lavoro-dipartimenti
L’obiettivo di sviluppare la cultura della responsabilità e dell'organizzazione pone all'attenzione del
Collegio dei Docenti, la necessità dell'individuazione di criteri coerenti con i principi
dell'autonomia, con il riferimento costante della logica del progetto unitario di scuola, per il
superamento del casuale protagonismo individuale.
Criteri per l’individuazione degli incarichi:
• disponibilità, affidabilità, curriculum (esperienze pregresse),
• valutazione dell' efficacia del compito a fine anno da parte dei docenti,
• rotazione tra i docenti a parità di competenze.
Gli incarichi conferiti, secondo le necessità formative e/o organizzative, sono attivati o attivabili
con atto formale da parte del Dirigente scolastico.
Procedura generale per il lavoro delle commissioni
Le commissioni sono coordinate da un responsabile che nomina un segretario.
Il segretario curerà di dotarsi presso l’ufficio di presidenza del materiale amministrativo e/o
didattico occorrente per l’efficacia del lavoro. Ogni incontro di lavoro sarà corredato dall’O. d. G.,
da un verbale sottoscritto dal segretario e dal presidente e da un foglio di presenza che, terminati i
lavori giornalieri, sarà restituito al Dirigente Scolastico.
La documentazione amministrativa dovrà essere conforme a quella predisposta essendo non
riconosciuta qualsiasi altra modalità di documentazione legale dell’incontro.
Data la funzione istruttoria dei gruppi di lavoro, in mancanza dell’unanimità sui punti discussi, si
riporteranno a verbale le diverse proposte emerse dai partecipanti.
Nota:
Le commissioni, a secondo delle necessità formative e/o organizzative, sono attivate o attivabili con
atto formale da parte del Dirigente scolastico (collaboratori o docente delegato) per la totalità o la
parzialità dei suoi componenti secondo la natura degli atti in discussione. Il segretario avrà cura di
consegnare in presidenza i verbali delle riunioni e la relativa documentazione.
Commissione “Funzione di progetto”
Commissione eletta in composizione ristretta dal Collegio dei docenti
esamina le domande dei docenti che concorrono alle funzioni strumentali
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Compiti
La commissione:
• redige ed approva un regolamento interno estratto dal verbale della prima seduta e
comunicato anche al Collegio docenti;
• istruisce le domande dei richiedenti;
• esamina i requisiti d’accesso: le documentazioni o le autocertificazioni in rapporto alle
esperienze pregresse, ai titoli e alle specializzazioni, ai corsi di formazione coerenti alla
funzione strumentale;
• esamina il progetto di massima presentato dal docente che illustra, a partire dai compiti
previsti, le concrete modalità di lavoro che intende seguire nel corso dell’incarico;
• individua, quale requisito prioritario per la scelta dei docenti, l'esperienza professionale
(l'avere svolto negli anni passati incarichi simili al contenuto della funzione con esiti positivi);
• compara le candidature sulla base dei requisiti prioritari individuati;
• indica per ogni funzione strumentale il candidato che ha le caratteristiche migliori, senza
fare una graduatoria assegnando punteggi ai titoli presentati;
• mette i candidati in ordine di priorità e li propone al collegio.
Nel caso di più domande riferite alla stessa funzione strumentale, il Collegio dei Docenti, a parità di
merito, procederà ad una votazione a scrutinio segreto. Le operazioni di voto saranno precedute
dall’illustrazione da parte di ciascun candidato del relativo progetto di lavoro.
Sono esclusi dalla partecipazione ai lavori della commissione i docenti che si trovano in situazione
di incompatibilità con il docente richiedente e/o con gli interessi trattati.
Definisce i criteri per l’elaborazione dei progetti
Premessa
I progetti :
devono riferirsi alle Aree di intervento;
essere aderenti ai principi e alle linee-educativo didattiche del P. O. F. ;
essere compatibili con l’organizzazione della scuola.
Criteri generali per la valutazione dei progetti/attività
• La commissione valuta i progetti in funzione istruttoria per individuare:
• Valuta la congruità dei progetti proposti all’attenzione del Collegio con gli intenti Pedagogico,
didattico- organizzativi de P.O.F.
• Se necessario, ordina i progetti in base all’aderenza ai criteri specifici e generali deliberati
dal Collegio dei Docenti.
• Propone al Collegio i progetti in ordine di priorità
* (rispetto a ciascuna Area collegialmente
individuata), accompagnati da sintetiche motivazioni e da eventuali proposte (in caso di
esito negativo).
Presentazione dei progetti da parte dei consigli di classe / dei docenti
Premessa
I docenti, dopo la rilevazione dei bisogni formativi degli alunni condotta attraverso le prove
d’ingresso, le verifiche e le osservazioni sistematiche sui comportamenti sociali e di lavoro, sugli
atteggiamenti, sugli interessi e attitudini, possono progettare azioni didattiche specifiche in
coerenza con la progettazione della classe e tenuto conto delle AREE caratterizzanti gli indizi
presenti nell’istituzione.
I progetti possono essere distinti in progetti di classe e in progetti di istituto.
In riferimento alle aree indicate e ai laboratori già attivati si possono presentare progetti rivolti
preferibilmente agli studenti delle classi prime, seconde, terze e quarte (per le quinte saranno da
privilegiare progetti ad alta specificità) tenendo conto che sono prioritari:
a) i progetti di livello superiore ( di rete, prov., reg., naz., europei) di cui la scuola e partner .
b) i progetti di istituto presentati dalla scuola;
c) i progetti che prevedono attività/laboratori che integrano, ampliano, arricchiscono rinforzano la
progettazione ordinaria della classe che per raggiungere i suoi obiettivi può cercare intese con
altra/e classe/i parallela/e che condividono con essa finalità obiettivi e modalità organizzative.
Procedura
I docenti , facendo riferimento alla SCHEDA PROGETTO appositamente redatta dalla
Commissione progetto , avranno cura:
di esplicitare, nel caso di progetto pluridisciplinare e/o interdisciplinare, obiettivi, contenuti e
attività specifiche relativi a ciascun partecipante;
di indicare il numero di alunni partecipanti in orario aggiuntivo (per l’attivazione ed il
mantenimento del progetto è opportuna la presenza media nell’attività di circa dieci alunni);
di indicare i loro nominativi (se disponibile da subito);
di acquisire, per gli alunni partecipanti e ove necessario, le autorizzazioni dei genitori o di chi ne fa
le veci;
di documentare il progetto attraverso opportuna registrazione delle presenze dei docenti e alunni
partecipanti con l’ausilio del personale ATA a ciò demandato;
di produrre risultati oggettivamente verificabili con manifestazioni, documentazioni
(rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie).
Nota:
I docenti per la formulazione dei progetti possono usufruire delle seguenti consulenze:
FF.SS. per gli aspetti educativo-didattici
D. S. G. A. per l’aspetto finanziario
Il 1° Collaboratore per gli aspetti organizzativi
Commissione elettorale
n. 2 componenti docenti: Prof. Giuseppe BONETTI; Prof. Matteo Malerba
n.1 componente A.T.A.: Ass. Amministrativo Signor Del Fuoco Nicola
La commissione è in carica annualmente.
Compito: prepara e compie gli atti relativi alle operazioni elettorali secondo le vigenti normative.
E' presieduta da uno dei suoi membri, possibilmente un genitore, comunque eletto a maggioranza
dai suoi componenti.
Comitato tecnico sportivo
referente per le attività sportive:
Finalità: promuove la cultura sportiva
Competenze: organizzativo- didattiche
Compiti:
• progetta e offre consulenza al Dirigente Scolastico, agli OO. CC. nella fase di programmazione
delle iniziative sportive e di esecuzione pratica delle iniziative deliberate.
• Coordina il gruppo dei docenti di E.F. in servizio nei tre plessi dell’istituto con particolare
riferimento alle attività di avviamento alla pratica sportiva e preparazione e partecipazione ai giochi
sportivi nelle fasi d’istituto, provinciali e successive .
• Organizza l’utilizzo della palestra per le attività anti e post- meridiane.
• Formula al D.S., sentiti i colleghi, le proposte di acquisto di sussidi e attrezzi ginnici.
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Commissione TECNICA per gli acquisti, il collaudo,l’utilizzo e il discarico inventariale.
Competenze: tecniche
Compiti :
• esprime un parere tecnico sulla opportunità di dotarsi del materiale tecnico-tecnologico e
dei sussidi da acquistare;
• istruisce e valuta le migliori e/o più favorevoli condizioni di mercato rispetto agli acquisti in
esame.
• collauda o certifica le attrezzature, i sussidi, il materiale didattico acquistato;
• avanza proposte per tenere in efficienza i laboratori e tutte le postazioni di informatica, i
sussidi (incluse le lavagne elettroniche), assicurare il funzionamento delle apparecchiature
nelle manifestazioni scolastiche antimeridiane e pomeridiane;
• promuove brevi corsi di formazione legati al funzionamento di sussidi e dei laboratori;
• collabora con i Direttori di Laboratorio ed il Responsabile per la sicurezza dei lavoratori e
d’istituto per l’approntamento dei regolamenti di funzionamento delle apparecchiature.
• valuta lo stato dei beni e ne propone l’eventuale discarico.
Il Docente si avvarrà della collaborazione di un collaboratore scolastico individuato dal piano
annuale degli A.T.A.
Gruppo di lavoro per le visite guidate e i viaggi d’istruzione (coordinatori di classe)
Funzioni
Promuove i contatti con i coordinatori o i responsabili delle visite guidate e i viaggi d’integrazione
culturale ; Collabora con il D. S. G. A.
Compiti
• Istruisce gli aspetti organizzativi, contatta le agenzie, prende contatti con gli Enti del turismo,ecc.
• E’ responsabile degli aspetti organizzativo – didattici delle visite guidate e viaggi di istruzione
Il responsabile si avvarrà della collaborazione delle funzioni strumentali di riferimento .
Gruppo H. d’istituto
N.1 coordinatore (e/o docente con più ore nella classe) della classe in cui è inserito il disabile
Componente: socio psico-pedagogica
Componente: familiare
In via prioritaria i genitori e i docenti della scuola .
Modalità di funzionamento degli OO. CC
COLLEGIO DEI DOCENTI
(n. 1 Segretaria del collegio)
E’ composto dal personale insegnante della scuola, è presieduto dal Dirigente Scolastico ed ha i
seguenti compiti:
a. cura la programmazione dell’azione educativa;
b. definisce, convalida e cura il piano dell’offerta formativa;
c. favorisce il coordinamento interdisciplinare;
d. approva l’adozione dei libri di testo e la scelta dei sussidi didattici;
e. determina la corrispondenza chiara ed univoca tra voti decimali ed i livelli di apprendimento e
conoscenza degli alunni;
f. costituisce commissioni di lavoro con funzioni consultive per l’elaborazione dei
progetti di varia natura;
g. elegge i docenti con funzioni strumentali e i docenti del Comitato di valutazione del
servizio scolastico del personale docente
20
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
I dipartimenti sono articolazioni disciplinari permanenti del collegio dei docenti, istituite da questo
nell’ esercizio dei propri poteri di auto-organizzazione.
Il dipartimento designa un coordinatore tra gli insegnanti di ruolo con particolari titoli di merito
professionale, che promuove e coordina l’attività dei docenti secondo le direttive stabilite dal
dipartimento e quelle generali stabilite dal Comitato Tecnico della scuola (gruppo di tutti i
coordinatori di dipartimento).
Compiti:
• Predisporre la programmazione didattica e disciplinare delle materie del dipartimento con
riferimento agli obiettivi, ai contenuti, agli strumenti e ai criteri di valutazione secondo una
metodologia per unità didattiche e moduli .
• verificare ed ottimizzare gli strumenti didattici usati per una migliore gestione del tempo;
• definire i criteri per l’adozione dei libri di testo;
• elaborare le prove d’uscita degli studenti del biennio e del triennio;
• collaborare, per gli aspetti didattici, con i docenti responsabili delle funzioni strumentali e
per gli aspetti organizzativi, con i collaboratori del Dirigente Scolastico;
• elaborare, in vista degli esami di MATURITA’, gli indicatori per le prove scritte, i livelli di
giudizio e i criteri didattici per il colloquio pluridisciplinare;
• predisporre specifici materiali di recupero e di sostegno con la collaborazione dei docenti di
sostegno.
• Proporre l’acquisto di materiali di consumo di macchine e di attrezzature, lo scarico di quanto è
diventato inservibile, le ristrutturazioni che diano un assetto più efficiente dal punto di vista
organizzativo e funzionale dei laboratori.
• Organizzare attività richieste dagli studenti e che riguardano la disciplina nel campo
specifico del dipartimento.
• Diffondere tra gli insegnanti le conoscenze sull’uso appropriato delle tecnologie, degli
strumenti, dei processi ai fini didattici e delle professioni.
• Formulare proposte per l’aggiornamento dei docenti del dipartimento precisando contenuti
modalità e innovazioni da introdurre.
• Proporre l’acquisto di materiali di consumo di macchine e di attrezzature, lo scarico di
quanto è diventato inservibile, le ristrutturazioni che diano un assetto più efficiente dal punto
di vista organizzativo e funzionale dei laboratori.
CONSIGLIO DI CLASSE
• Il consiglio di classe è presieduto dal Preside, un insegnante delegato (coordinatore di classe), è
composto dai professori di ogni singola classe, da due rappresentanti degli alunni e da due genitori.
• Definisce, all’inizio di ogni anno scolastico, la programmazione dell’attività didattica.
• Avanza proposte di tipo disciplinare e interdisciplinare.
• Verifica periodicamente l’efficacia dei risultati ottenuti per assumere iniziative riguardo al
recupero.
• Ricerca una linea comune di condotta tale da promuovere e recuperare i comportamenti degli
alunni.
• Valorizza la natura educativa degli scrutini intesi anche come ulteriori momenti di
programmazione.
Impegno Totale : 40 ore annue
21
Il coordinatore del Consiglio di classe
I coordinatori, le cui funzioni sono definite dal Collegio dei Docenti, sono individuati ogni anno,
con atto formale, dal Dirigente Scolastico all’inizio di ogni anno scolastico. Di norma, i
coordinatori delle classi, assunta la grande importanza per la gestione dei Consigli di
classe e di tutti le altre necessità di ordine didattico e funzionale, seguono il criterio della continuità
d’insegnamento nella classe di riferimento. Ove non fosse possibile tale nomina e nella prima
seduta utile, il consiglio di classe presieduto dal D. S. procederà alla assegnazione dell’incarico.
Gli altri docenti svolgeranno le funzioni di segretario qualora se ne palesasse la necessità.
Compiti:
• Controllare sul registro di classe l’andamento di assenze, ritardi e relative giustificazioni e
compilare il modulo di riferimento predisposto; controllare annotazioni relative al comportamento e
segnalarle al D.S;
• Informare formalmente le famiglie degli alunni in caso si assenze ingiustificate o di situazioni di
profitto insoddisfacenti emerse durante i consigli di classe ;
• Svolgere funzione di referente di primo livello per studenti, docenti, genitori, relativamente a
proposte e segnalazioni di problemi che riguardino la classe ;
• Curare la distribuzione e la raccolta delle pagelle e delle circolari-autorizzazioni che
prevedono la firma da parte delle famiglie;
• Curare periodicamente la verifica sull’andamento didattico – disciplinare, con particolare riguardo
all’omogeneizzazione e razionalizzazione dei criteri di valutazione e alle scadenze di verifica;
• Informare le famiglie sull’esito dello scrutinio finale.
• Provvedere alla stesura del verbale delle riunioni;
• Provvedere alla stesura del documento finale del Consiglio per le commissioni d’esame;
• Formulare le proposte di giudizio di ammissione per ciascun alunno, da leggere ed approvare in
sede di scrutinio delle classi quinte;
• Assicurare il passaggio di consegne al suo successore.
• Provvedere alla compilazione del brogliaccio dei voti di tutte le discipline da portare in sede di
scrutinio e procedere, indi, alla dettatura di tali voti al responsabile della segreteria didattica;
• Valutare i crediti formativi acquisiti fuori dalla scuola e presentati dagli alunni in segreteria
didattica entro il 10 maggio di ciascun anno scolastico del triennio;
• Calcolare e trascrivere i crediti scolastici e formativi di ciascun alunno;
• Formulare la relazione sulla situazione della classe da leggere in sede di scrutinio;
• Compilare le lettere da inviare alle famiglie degli alunni promossi con debito formativo o non
ammessi alla classe successiva
• Consegneranno agli alunni interessati perché pervenga alle famiglie :
a) una copia del PATTO FORMATIVO scuola-famiglia ;
b) due copie del modello di dichiarazione per la sottoscrizione di cui una, firmata dalla
S.V. (vedi delega del D.S.) rimane alla famiglia, l’altra , controfirmata anche dai
genitori e dall’alunno, sarà consegnata alla segreteria didattica dal coordinatore di classe;
c) comunicheranno agli alunni interessati la sequenza e l’organizzazione degli interventi di recupero
deliberati dal consiglio di classe e le modalità di verifica sentiti i docenti delle discipline interessate.
d) acquisiranno le dichiarazioni dei genitori che intendono provvedere in proprio al recupero dei
debiti formativi contratti dai propri figli consegnandoli al più presto alla segreteria didattica.
Giunta esecutiva
La giunta esecutiva:
• predispone il bilancio preventivo e consuntivo.
• prepara i lavori del Consiglio di Istituto e ne cura l’esecuzione delle delibere.
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Consiglio d’Istituto
E’ composto dal dirigente scolastico, da otto rappresentanti dei docenti, due del personale non
docente, quattro studenti e quattro genitori.
Ha potere deliberante nelle seguenti funzioni:
• prevede lo svolgimento delle attività possibili sulla base della quantificazione delle risorse
disponibili: acquisto, rinnovo e manutenzione delle attrezzature tecnico – scientifiche, dei sussidi
didattici, audiovisivi e della biblioteca;
• programma le attività parascolastiche, corsi di recupero, sostegno, gite e visite di istruzione;
• fornisce al collegio dei docenti indirizzi generali per il P.O.F. e lo adotta.
• Indica criteri e procedure per la definizione e l’attribuzione delle funzioni strumentali.
Rapporti scuola famiglia
La scuola organizza incontri individuali e collegiali con le famiglie per le dovute informazioni e per
la partecipazione attiva alle attività progettate/programmate.
Ai genitori è richiesto di controllare le assenze dei propri figli, di collaborare con i docenti per il
raggiungimento degli obiettivi didattici e non, di richiedere informazioni sull’andamento didatticodisciplinare, di partecipare insieme agli studenti alle attività predisposte dalla scuola che richiedono
la loro presenza.
Colloqui collegiali
Sono previsti in linea di massima :
• Un incontro ad Ottobre per le prime informazioni ai genitori in occasione delle elezioni dei
rappresentanti nei Consigli di classe.
• Un colloquio a Novembre per le informazioni ai genitori sui percorsi formativi e sui risultati
delle prove d’ingresso ( classi prime e terze) e sui percorsi formativi e sui risultati delle verifiche.
Modalità:sono presenti tutti i docenti individualmente e/o in gruppi di materie affini in aule distinte.
• Un colloquio a Febbraio per le informazioni relative ai processi e ai risultati del primo
quadrimestre.
Modalità: sono presenti i coordinatori per la consegna delle pagelle.
• Un colloquio a marzo/Aprile/Maggio (se necessario e, comunque, al massimo, programmato nella
prima settimana) per le informazioni sui processi formativi
Modalità: sono presenti tutti i docenti individualmente e/o in gruppi di materie affini in aule
distinte.
Colloqui individuali settimanali
Secondo la disponibilità dei singoli docenti ed in relazione alle esigenze sarà possibile effettuare
brevi incontri in orario antimeridiano, secondo il calendario affisso all’albo o previo appuntamento.
Attività d’insegnamento
Si svolgono, di norma, per un massimo di 24 unità orarie settimanali distribuite in sei giorni.
In particolare:
I docenti sono una risorsa per la scuola e sono utilizzati in via prioritaria per iniziative dell’Istituto,
dei corsi e poi delle classi, secondo i progetti /i laboratori e le attività collegialmente deliberati.
I docenti con orario cattedra inferiore alle 18 ore settimanali sono tenuti al completamento
dell’orario di insegnamento da realizzarsi secondo la normativa vigente e i criteri contrattati e in
particolare: per la parte organizzativa in: attività di supplenza
per la parte didattica in:
• eventuali attività alternative alla Religione cattolica secondo le opzioni scelte dall’utenza
• attività di recupero o di consolidamento
• attività di arricchimento/ potenziamento dell’offerta formativa
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I docenti impegnati nelle supplenze sono tenuti ad essere reperibili nella sala dei docenti.
I docenti di sostegno, in assenza dello/degli studente/i disabile/i, in assenza di attività didattiche
progettate e deliberate dal consiglio di classe di appartenenza, avranno cura di avvisare l’ufficio di
presidenza per l’eventuale impiego in attività di supplenza o in altre attività a favore della scuola.
Attività funzionali all’insegnamento
L’attività funzionale all’insegnamento è costituita da ogni impegno inerente alla funzione docente.
Essa comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di progettazione, ricerca, valutazione,
documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi
collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi.
Attività individuali:
• preparazione delle lezioni ed esercitazioni; • correzione degli elaborati;
• rapporti individuali con le famiglie ( deliberati dal C d I su proposta del Collegio dei Docenti;
• accoglienza,assistenza e vigilanza degli alunni: 5 minuti prima dell’inizio e al termine delle lezioni.
Il riferimento per tali comportamenti è il REGOLAMENTO D’ISTITUTO deliberato dal C d’ I.
Attività collegiali
• elaborazione, attuazione e verifica, per gli aspetti pedagogico-didattici, del P O F ;
• partecipazione alle riunioni del Collegio dei Docenti e sue articolazioni;
• programmazione e verifica di inizio e fine anno;
• informazioni alle famiglie sui risultati quadrimestrali e finali (delibera del Collegio dei Docenti);
• partecipazione alle attività collegiali dei Consigli di classe;
• partecipazione ad attività aventi carattere d’ urgenza e di necessità (es. sanzioni disciplinari).
Le modalità di partecipazione ed azione sono nel REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
approvato dal Consiglio d’Istituto.
• scrutini, esami e compilazione degli atti relativi alla valutazione.
I docenti con cattedra-orario esterna, in linea di massima, parteciperanno alle riunioni in rapporto al
loro orario di insegnamento e avranno cura di comunicare i loro impegni collegiali alle rispettive
scuole di servizio;
Gli obblighi di lavoro del personale docente sono funzionali al P. O. F. e alle attività didattiche
esplicitate nel piano annuale delle attività e sono finalizzati allo svolgimento delle attività di
insegnamento e di tutte le ulteriori attività di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione e
documentazione necessarie all’efficace svolgimento dei processi formativi degli studenti. Per gli
impegni non previsti dal piano annuale, valgono i criteri definiti nella contrattazione integrativa
d’istituto, le norme dei contratti di lavoro, le norme vigenti e le delibere degli OO. CC.
Criteri per l’assegnazione delle cattedre
Le cattedre vengono assegnate sulla base di quanto stabilito dal D.P.R. n.275 dell’ 8/3/1999, art. 3,
comma 2 che si richiama integralmente per la parte che interessa e sentito il parere del C d D.
• Continuità didattica;
• Rispetto delle graduatorie d’Istituto;
• Verticalizzazione, ove possibile;
• Raggruppamenti per indirizzi;
Per quanto non espressamente previsto in questo documento si fa riferimento alla normativa
vigente.
24
PARTE II: L’OFFERTA FORMATIVA
PRINCIPI FONDAMENTALI E FINALITA’
L’Istituto “Federico II” aderisce ai principi enunciati dalla Carta dei Servizi della Scuola (artt.
1,2,3,4,5,6,7), emanata nel 1998 e si ispira agli articoli 3,33,34 della Carta Costituzionale. I principi
fondamentali su cui si fonda l’attività scolastica, pertanto, sono i seguenti:
uguaglianza
- il servizio pubblico è ispirato al principio di uguaglianza dei diritti degli utenti;
- le regole che disciplinano i rapporti tra utenti e scuola sono uguali per tutti;
- nessuna distinzione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi
riguardanti sesso,razza, etnia,lingua, religione,opinionipolitiche,condizioni psico-fisiche e socio
economiche;
- l’uguaglianza va intesa come divieto di ogni ingiustificata discriminazione e non come
uniformità delle prestazioni
- la scuola educa alla convivenza democratica.
il principio di solidarietà:
la classe non deve divenire luogo di frustrazione;
le differenze di capacità, di rendimento, di estrazione sociale, non possono tradursi nella
emarginazione dei più deboli o dei meno fortunati;
l’azione formativa e didattica deve perciò essere improntata ad una paziente opera di integrazione,
nel rispetto delle potenzialità di ciascuno.
il potenziamento delle qualità individuali:
la scuola, in quanto comunità di formazione culturale, ha il compito di potenziare le qualità
individuali, offrendo la possibilità di esprimersi al meglio e di progredire.
imparzialità e regolarità del servizio
- l’Istituto, nei confronti degli utenti,assicura il rispetto di criteri di equità e di obiettività;
- l’Istituto garantisce, con l’impegno di tutte le sue componenti ed attraverso la collaborazione
delle istituzioni ad esso collegate, la regolarità e la continuità del servizio e delle attività
educative, anche in situazione di conflitto sindacale e con particolare riferimento ai servizi
pubblici essenziali,così come previsto dall’art.2 CCNL.
Al fine di contemperare l’esercizio del diritto di sciopero con la garanzia del diritto all’istruzione
degli alunni e degli altri valori e diritti costituzionalmente tutelati, l’Istituto si impegna a garantire:
- le attività didattiche e la vigilanza sugli allievi da parte dei docenti presenti in Istituto pur con
orario delle lezioni compattato e , ove necessario, decurtato;
- le attività riguardanti lo svolgimento degli scrutini e degli esami finali;
- la vigilanza degli impianti, delle attrezzature e di tutto il patrimonio scolastico.
accoglienza e integrazione
L’Istituto si fa carico di favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e
l’integrazione degli stessi,con particolare attenzione alla fase d’ingresso alle classi iniziali e alle
situazioni di specifica rilevanza. E’ inoltre orientato alla soluzione di problematiche relative agli
studenti lavoratori, agli stranieri e a quelli in situazione di handicap.
diritto alla scelta
l’utente è libero di scegliere fra le diverse istituzioni che erogano il servizio scolastico;
la regolarità della frequenza è assicurata con interventi di prevenzione,controllo dell’evasione e
della dispersione scolastica;
il proseguimento negli studi è supportato da opportune attività di orientamento.
25
efficienza e trasparenza
la legge 241/90 rappresenta il riferimento fondamentale nella regolamentazione del servizio;
l’attività scolastica s’informa a criteri di efficienza,efficacia,trasparenza amministrativa, snellimento
burocratico e flessibilità nell’organizzazione dei servizi,dell’attività didattica e dell’offerta
formativa integrata.
libertà d’insegnamento
la programmazione assicura il rispetto della libertà d’insegnamento dei docenti e garantisce la
formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo
armonico della personalità;
l’aggiornamento e la formazione costituiscono un diritto per tutto il personale scolastico e compito
per l’amministrazione, che assicura interventi organici regolari.
INDIRIZZI DI STUDIO
INDIRIZZO “AMMINISTRATIVO, FINANZA e MARKETING”
PROFILO
Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei
macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei
sistemi e processi aziendali ( organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione,
finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e della
economia sociale.
Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per
operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento
organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale.
Attraverso il percorso generale, è in grado di:
- rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili
in linea con i principi nazionali ed internazionali;
- redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
- gestire adempimenti di natura fiscale;
- collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;
- svolgere attività di marketing;
- collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
- utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e
marketing.
Nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”, il profilo si caratterizza per il
riferimento sia all’ambito della comunicazione aziendale con l’utilizzo di tre lingue straniere e
appropriati strumenti tecnologici sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali
nazionali e internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche e vari contesti lavorativi.
Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il profilo si caratterizza per il riferimento sia
all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e
all’adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale
attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione,
all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, finanza
e Marketing” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A, di
seguito specificati in termini di competenze:
1. Riconoscere e interpretare:
- le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali per coglierne le ripercussioni in un dato contesto;
- i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità diun’azienda;
- i cambiamenti dei sistemi economici attraverso il confronto fra epoche storiche e attraverso il
confronto fra aree geografiche e culture diverse.
2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare
riferimento alle attività aziendali.
3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle
differenti tipologie di imprese.
4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare
soluzioni efficaci rispetto a situazioni date.
5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse.
6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata.
7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione,
analizzandone i risultati.
8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con
riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato.
9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di
soluzioni economicamente vantaggiose.
10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti comunicazione integrata d’impresa, per
realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti.
11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce
dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa.
Nelle articolazioni: ”Relazioni internazionali per il marketing” e “Sistemi informativi aziendali”, le
competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza
con la peculiarità del profilo di riferimento.
Quadro orario
“AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”:
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
1° biennio
2° biennio
1°
2°
3°
4°
anno anno anno anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti –
Orario annuale
Lingua e letteratura italiana
132
132
132
132
Lingua Inglese
99
99
99
99
Seconda lingua comunitaria ( Francese)
99
99
99
99
Geografia
99
99
Storia
66
66
66
66
Economia Aziendale
66
66
198
231
Diritto ed economia
66
66
Diritto
99
99
Economia Politica
99
66
Matematica*
132
132
99
99
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
66
66
Scienze Integrate Fisica
66
Scienze Integrate Chimica
66
Informatica
66
66
66
66
Scienze motorie e sportive
66
66
66
66
Religione cattolica o Attività alternative
33
33
33
33
Totale ore
1056 1056 1056 1056
5°
anno
132
99
99
66
264
99
99
99
66
33
1056
Gli istituti tecnici del settore economico possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e
insegnamenti facoltativi di ulteriori lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato
ovvero con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell’offerta formativa
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli
istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la
compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.
Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare
le ore di compresenza nell’ambito del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.
PER LE INDICAZIONI SULLE PROGRAMMAZIONI DISCIPLINARI SI RIMANDA
ALL’Allegato A.A.1 DEL DECRETO ATTUATIVO DELLA RIFORMA DEGLI I.T.
IL PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE
DEI LICEI
“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una
comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale,
creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca
conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore,
all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte
personali”. (art. 2 comma 2 del regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico dei licei…”).
Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del
lavoro scolastico:
lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;
la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;
l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici,
saggistici e di interpretazione di opere d’arte;
l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche;
la pratica dell’argomentazione e del confronto;
la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale;
l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.
Si tratta di un elenco orientativo, volto a fissare alcuni punti fondamentali e imprescindibili che solo
la pratica didattica è in grado di integrare e sviluppare.
La progettazione delle istituzioni scolastiche, attraverso il confronto tra le componenti della
comunità educante, il territorio, le reti formali e informali, che trova il suo naturale sbocco nel
Piano dell’offerta formativa; la libertà dell’insegnante e la sua capacità di adottare metodologie
adeguate alle classi e ai singoli studenti sono decisive ai fini del successo formativo.
Il sistema dei licei consente allo studente di raggiungere risultati di apprendimento in parte comuni,
in parte specifici dei distinti percorsi. La cultura liceale consente di approfondire e sviluppare
conoscenze e abilità, maturare competenze e acquisire strumenti nelle aree metodologica; logico
argomentativa; linguistica e comunicativa; storico-umanistica; scientifica, matematica e
tecnologica.
Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali
A conclusione dei percorsi di ogni liceo gli studenti dovranno.
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1. Area metodologica
• Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e
approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale
prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.
Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere
in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.
Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline.
2. Area logico-argomentativa
Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni
altrui.
Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare
possibili soluzioni.
Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di
comunicazione.
3. Area linguistica e comunicativa
• Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:
o dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli
più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico),
modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi; o saper leggere e
comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di
significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e
culturale; o curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.
Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.
Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue
moderne e antiche.
Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca,
comunicare.
4. Area storico-umanistica
Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed
economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che
caratterizzano l’essere cittadini.
Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più
importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai
giorni nostri.
Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti
(territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...)
e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti
soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società
contemporanea.
Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica,
religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero
più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture.
Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico
italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo
attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione.
Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni
tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee.
Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la
musica, le arti visive.
Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si
studiano le lingue.
5. Area scientifica, matematica e tecnologica
Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure
tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base
della descrizione matematica della realtà.
Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica,
biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine
propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.
Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di
studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella
formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti
risolutivi.
Risultati di apprendimento dei distinti percorsi liceali
(PER LE INDICAZIONI SULLE PROGRAMMAZIONI DISCIPLINARI SI RIMANDA
ALL’ALLEGATO DEL DECRETO ATTUATIVO DELLA RIFORMA DEI LICEI)
Liceo scientifico
“Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione
umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della
fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le
abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e
tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la
padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica
laboratoriale” (art. 8 comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento
comuni, dovranno:
aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico
e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione
storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze
sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;
saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;
comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della
matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolare
nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;
saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la
risoluzione di problemi;
aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e
naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso sistematico del
laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze
sperimentali;
essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel
tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione
critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare
quelle più recenti;
saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.
Liceo delle scienze umane
“Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei
fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida
lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze
necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza
dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane” (art. 9
comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento
comuni, dovranno:
aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante
gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica;
aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del
passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali
proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea;
saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche,
filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-educativo;
saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale,
con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle pratiche
dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni
interculturali;
possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le
principali metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media education.
Liceo classico
“Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura
umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo
nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un
profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi propri
degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche
alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di
elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le
conoscenze e le abilità e a maturare le competenze a ciò necessarie”(Art.5 comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento
comuni, dovranno:
aver raggiunto una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei
suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, istituzionale, filosofico, scientifico),
anche attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed autori significativi, ed essere in grado di
riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione critica del presente;
avere acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei testi
greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche (morfosintattiche,
lessicali, semantiche) e degli strumenti necessari alla loro analisi stilistica e retorica, anche al fine di
raggiungere una più piena padronanza della lingua italiana in relazione al suo sviluppo storico;
aver maturato, tanto nella pratica della traduzione quanto nello studio della filosofia e delle
discipline scientifiche, una buona capacità di argomentare, di interpretare testi complessi e di
risolvere diverse tipologie di problemi anche distanti dalle discipline specificamente studiate;
saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e saper
collocare il pensiero scientifico anche all’interno di una dimensione umanistica.
QUADRO ORARIO DEI LICEI
PIANO DEGLI STUDI del LICEO SCIENTIFICO
1° biennio
2° biennio
1°
2°
3°
4°
anno
anno
anno
anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti –
Orario annuale
Lingua e letteratura italiana
132
132
132
132
Lingua e cultura latina
99
99
99
99
Lingua e cultura straniera
99
99
99
99
Storia e Geografia
99
99
Storia
66
66
Filosofia
99
99
Matematica*
165
165
132
132
Fisica
66
66
99
99
Scienze naturali**
66
66
99
99
Disegno e storia dell’arte
66
66
66
66
Scienze motorie e sportive
66
66
66
66
Religione cattolica o Attività alternative
33
33
33
33
Totale ore
891
891
990
990
5°
anno
132
99
99
66
99
132
99
99
66
66
33
990
* con Informatica al primo biennio
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area
delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili
dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato
PIANO DEGLI STUDI del LICEO CLASSICO
1° biennio
2° biennio
1°
2°
3°
4°
anno
anno
anno
anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti –
Orario annuale
Lingua e letteratura italiana
132
132
132
132
Lingua e cultura latina
165
165
132
132
Lingua e cultura greca
132
132
99
99
Lingua e cultura straniera
99
99
99
99
Storia
99
99
Storia e Geografia
99
99
Filosofia
99
99
Matematica*
99
99
66
66
Fisica
66
66
Scienze naturali**
66
66
66
66
Storia dell’arte
66
66
Scienze motorie e sportive
66
66
66
66
Religione cattolica o Attività alternative
33
33
33
33
Totale ore
891
891
1023
1023
5°
anno
132
132
99
99
99
99
66
66
66
66
66
33
1023
* con Informatica al primo biennio; ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area
delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili
dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.
33
PIANO DEGLI STUDI del LICEO DELLE SCIENZE UMANE
1° biennio
2° biennio
1°
2°
3°
4°
anno
anno
anno
anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale
Lingua e letteratura italiana
132
132
132
132
Lingua e cultura latina
99
99
66
66
Lingua e cultura straniera
99
99
99
99
Storia e Geografia
99
99
Storia
66
66
Filosofia
99
99
132
132
165
165
Scienze umane*
Diritto ed economia
66
66
99
99
66
66
Matematica**
Fisica
66
66
66
66
66
66
Scienze naturali***
storia dell’arte
66
66
Scienze motorie e sportive
66
66
66
66
Religione cattolica o Attività alternative
33
33
33
33
Totale ore
891
891
990
990
5°
anno
132
66
99
66
99
165
66
66
66
66
66
33
990
* Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia;** con Informatica al primo biennio
*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area
delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili
dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato
Certificazione obbligo scolastico della durata di 10 anni
Alla fine del biennio di qualsiasi indirizzo di studio l’Istituto “Federico II” rilascerà, agli alunni che
ne faranno richiesta e che non intendono proseguire gli studi, la certificazione dell’obbligo di
istruzione, secondo il Regolamento emanato dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca con
decreto 22agosto 2007 n.139
INISTERO DELL’ISTRUZIONE,
DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
I.I.S.S. “ FEDERICO II”
di APRICENA
CERTIFICATO delle COMPETENZE di BASE
N°……….
Acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Visto: Il regolamento emanato dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca
( ex Ministro della Pubblica Istruzione) con decreto 22 agosto 2007,n.139;
Visti: gli atti di ufficio;
CERTIFICA
che l.. studente/ssa
cognome …………………………………
nome …………………………………
nato/a il …/ ../ …. , a ……………………………………. Stato ………………………
iscritto/a presso questo Istituto nella classe ….. sez. …..
Indirizzo di studio ………………………………………….nell’anno scolastico …………
nell’assolvimento dell’obbligo di Istruzione, della durata di 10 anni,
ha acquisito
le competenze di base di seguito Indicate:
COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI
Asse dei linguaggi
LIVELLI
Lingua Italiana
 padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili
per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.
 leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo.
 Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
Lingua straniera
 Utilizzare la lingua……………per i principali scopi comunicativi ed operativi
Altri linguaggi
 Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio
artistico e letterario.
 Utilizzare e produrre testi multimediali.
Asse matematico
 Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica.
 Confrontare ed analizzare figure geometriche, Individuando Invarianti e relazioni.
 Individuare le strategie appropriate per lam soluzione dei problemi.
 Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche
con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di
calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo Informatico.
Asse scientifico-tecnologico
 Osservare,descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e
artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità.
 Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di
energia a partire dall’esperienza.
 Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti della tecnologie nel contesto culturale
e sociale in cui vengono applicate.
Asse storico-sociale
 Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione
diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso
il confronto fra aree geografiche e culturali.
 Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della
collettività e dell’ambiente.
 Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi ne
tessuto produttivo del proprio territorio.
Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente con
riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui all’allegato 2 del regolamento citato in premessa (1.
Imparare ad imparare; 2, progettare; 3. Comunicare; 4. Collaborare e partecipare; 5. Agire in modo
autonomo e responsabile; 6. Risolvere problemi; 7. Individuare collegamenti e relazioni; 8. Acquisire ed
interpretare l’informazione).
Apricena,lì………………..
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
……………………………………………
34
PARTE III LA DIDATTICA
PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
Motivazioni generali
Il Piano dell’Offerta Formativa intende, in conformità a motivazioni legate all'evolversi della
situazione culturale, scientifico, sociale e produttivo, verificare la possibilità di costruire un progetto
formativo coerente non solo, con il processo di riforma in atto della scuola secondaria superiore, ma
anche con le sempre nuove esigenze culturali degli allievi e l’evolvere del mercato del lavoro.
L’elevamento della scuola dell'obbligo e la saldatura con gli anni iniziali della secondaria, la
costituzione di una professionalità di area a base polivalente, la costituzione di un sistema formativo
che integri il progetto formativo dei diversi gradi d'istruzione, in modo da adeguarsi con maggiore
rapidità all'evolversi del mercato del lavoro, costituiscono delle esigenze ormai includibili. La
presente proposta, pertanto, si propone l’obiettivo di collegare la scuola con il territorio, con
l’ambiente cittadino e garganico, senza perdere di vista che comunque essi sono parte, seppure
importante, di qualcosa ben più ampio e ricco con cui bisogna interagire, vale a dire l’Italia,
l’Europa e il mondo intero.
Alla luce delle esperienze realizzate ed al fine di definire le diverse proposte emerse dall’ascolto
di tutte le parti presenti nella nostra scuola, l'Istituto intende attivarsi per divenire un centro di
cultura, di servizi e di risorse aperto al territorio e assolvere alla funzione di catalizzatore di scambi
tra esso e il resto del mondo. In particolare, si tratta di sostenere azioni di sviluppo e di ampliamento
dei servizi interni ed esterni alla scuola, al fine di incoraggiare e sviluppare le attitudini e gli
interessi degli studenti.
La realizzazione della scuola come centro di cultura, di servizi e di risorse aperto al territorio e al
mondo avverrà con modalità diverse e tra loro interagenti: consorzi, protocolli d’intesa con altre
scuole, con l’ASL, le Associazioni di categoria e con gli Enti Locali -Comune, Provincia, Comunità
Montana del Gargano, Ente Parco Nazionale del Gargano e attraverso il potenziamento dei servizi e
delle strutture dei vari laboratori e della Biblioteca d'Istituto, incrementando i servizi multimediali
di consultazione aperta agli alunni interni, al personale della scuola e al territorio.
Per individuare un piano coerente con le linee generali della scuola e fattibile rispetto al sistema
organizzativo interno, è stato attivato un laboratorio di riflessione, valutazione e selezione delle
finalità generali da sviluppare nei prossimi tre anni. In particolare la scuola si rende promotrice
dell'attivazione di processi tendenti a:

Sostenere un progetto di utilizzo e riorganizzazione delle strutture logistiche e delle risorse
umane per un sistema capace di coniugare l'efficacia con l'efficienza;

Ridefinire l’impianto curricolare in base alle indicazioni contenute nella normativa
sull’innalzamento dell’obbligo scolastico e in vista degli obiettivi di Lisbona;

Aumentare il livello di consapevolezza del ruolo che il docente deve avere nella "scuola
dell’autonomia", anche attraverso la progettazione e l'attuazione di iniziative di formazione e di
aggiornamento orientate, in particolare, alla conoscenza e all’utilizzazione degli strumenti di
flessibilità didattica e organizzativa che il Regolamento sull'autonomia delle istituzioni
scolastiche mette a disposizione della scuola;

Aumentare il successo scolastico degli alunni, migliorando, quindi, i risultati dell'azione
educativa e formativa della scuola e combattere in maniera più efficace la dispersione e
l'insuccesso scolastico.
LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
Nel percorso che la scuola sta compiendo per l’autonomia si configura la necessità d'individuare
ulteriori risorse utilizzabili nelle varie aree, pur non trascurando le attività e le risorse già presenti.
A tale proposito, il collegio dei docenti ha piena fiducia nella sperimentata capacità del Preside di
individuare le attività che potranno essere attuate in base alle risorse disponibili nel prossimo anno
scolastico e nell'attivazione di gruppi di lavoro, al fine mettere a punto modelli di riorganizzazione
dei servizi già esistenti e che sostengano la progettazione didattico-educativa, curricolare e, in
particolare, quella rivolta alle attività di insegnamento e di apprendimento.
Particolare attenzione sarà dedicata agli aspetti relativi alla documentazione didattica, alla
gestione dei gruppi di lavoro, alla gestione delle attività di formazione, di valutazione e di auto
valutazione.
LA PROGETTAZIONE CURRICULARE
Alla luce dell’esperienza realizzata e in relazione alla nuova normativa sull’innalzamento
dell’obbligo scolastico, per migliorare i profili d'indirizzo presenti nei corsi proposti dalla scuola e
tradurli in termini di competenze certificabili,si ravvisa la necessitàdi un adeguamento del POF per
offrire una formazione che risponda maggiormente e in modo adeguato alle mutate esigenze della
società e del mondo del lavoro e che recepisca quanto disposto dal D.L. 139/2007 sull’elevazione
dell’obbligo scolastico e adempia agli accordi di Lisbona. Pertanto prevede un percorso di
formazione rivolto ai docenti per la ridefinizione degli obbiettivi in termini di competenze e la
costruzione di curricoli strutturati per moduli, mono-pluri e transdisciplinari, in cui i saperisiano
organizzati in termini di conoscenze, abilità e capacità, secondo quanto previsto dal sistema di
descrizione del “ Quadro Europeo dei Titoli e delle Qualifiche” (EQF) facendo riferimento alla
proposta di Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa del 7 settembre
2006 dove :




Le Conoscenze: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso
l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un
settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
Le Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a
termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero
logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi,
materiali, strumenti).
Le Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo
professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e
autonomia.
Per far fronte a queste necessità e alla complessità dei compiti assegnati alla scuola, si è ritenuto
opportuno dotarsi di un mezzo di innovazione metodologico e didattico, aderendo a quanto
auspicato dalle raccomandazioni del consiglio d’Europa e del nostro Ministero della Pubblica
Istruzione che propongono l’attuazione di una formazione per Assi Culturali (Asse dei linguaggi,
Asse matematico, Asse scientifico-tecnologico, Asse storico.sociale) che raggruppano le varie
discipline.
Pertanto dall’a.s. in corso la progettazione curriculare del “Federico II” avverrà per ASSI
CULTURALI che costituiranno il tessuto per la progettazione, costruzione ed attuazione di percorsi
di apprendimento di competenze chiavi che soddisfino le aspirazioni dei giovani e al tempo stesso li
faccia sentire protagonisti del percorso formativo.
Infatti gli insegnanti, all’inizio di ogni anno scolastico Provvederanno ad elaborare delle linee
generali che fissino le conoscenze essenziali utili a sviluppare abilità e capacità per l’acquisizione
delle competenze chiavi, auspicate dai vari organismi internazionali e dal nostro ministero della
pubblica istruzione in vista degli obbiettivi di Lisbona.
Competenze
Cittadinanza
chiave
di Abilita’/Capacita’

1. Imparare ad Imparare



2. Progettare

Organizzare il proprio apprendimento
individuando varie fonti e modalità di
informazioni;
prendere appunti in modo
schematico;
rielabora con metodo personale le
informazioni raccolte.
Progetta e svolge esperienze di
laboratorio di informatica;
progetta esperimenti di verifica;
Saperi





Saper utilizzare le
molteplici fonti di
informazione.
Saper analizzare le
informazioni.
Saper organizzare e
rielaborare le informazioni.
Saper individuare un
problema ed elaborare
ipotesi di soluzioni.
Saper verificare le ipotesi.

Comprende e utilizza diversi tipi
 Saper acquisire ed
linguaggi;
interpretare le informazioni;
 sa presentare le fasi ed i risultati di  Saper utilizzare i vari mezzi
3. Comunicare
un’esperienza;
di comunicazione:
linguistici, grafici,
 elabora in modo personale e creativo
informatici.
il materiale raccolto.
 Sa ascoltare e porre domande
 Saper lavorare in gruppo
4.Collaborare e Partecipare
pertinenti;
svolgendo i compiti affidati,
rispettando le regole
 Portare a termine compiti assegnati  Saper organizzare il lavoro
5 Agire in modo autonomo
rispettando tempi e modalità;
tenendo presente il tempo a
e responsabile
disposizione
 Comprende un indagine
 Saper individuare questioni
interpretando tutti i suoi dati;
di carattere grafico/logico;
 cerca la soluzione più idonea ai  Saper acquisire ed
problemi incontrati ed ipotizza le
interpretare le informazioni;
6. Risolvere Problemi
varie soluzioni;
 Saper dare una spiegazione
ai vari fenomeni;
 interpreta dati e riconosce la legge
che spiega il fenomeno e la applica in  Saper individuare
modo corretto nella soluzione dei
collegamenti e relazioni
problemi.
 Saper cogliere le analogie e
le differenze;
 Sa individuare ipotesi e tesi idonei
7.
Individuare
alla risoluzione dei problemi .
 Saper risolvere problemi;
Collegamenti e Relazioni
 Saper distinguere le cause
dagli effetti.



Consulta testi di vario tipo e siti web;  Saper individuare questioni
di carattere letterario,
sa porre le giuste domande;
artistico e morale;
interpreta i dati organizzandoli in
8.
Acquisire
ed
 Saper dare una spiegazione
tabulati e costruendo grafici;
Interpretare l’informazione  elabora in modo personale e creativo
logica ai fenomeni;
 Saper usare prove basate sui
il materiale raccolto
fatti;
 Saper comunicare
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
Il monte ore settimanale non permette di sperimentare un’articolazione diversa sui giorni della
settimana, tuttavia è possibile diversificare i quadri orari settimanali in funzione di un recupero
della preparazione di base e della propedeuticità degli argomenti tra le discipline. Tale proposta
viene vagliata dai singoli Consigli di classe che possono deliberare le variazioni dei quadri orari,
fermo restante il monte ore annuale di ogni disciplina.
LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
Per l’individuazione di percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e
alla scelta educativa degli alunni, la scuola fa riferimento alle esperienze degli anni scolastici
passati (Accoglienza per alunni ed insegnanti, attività nell'ambito del C.I.C., iniziative proposte
dagli studenti, con corsi anche per genitori, attività ricreative, attività di educazione alla salute, di
educazione alla legalità, corsi pomeridiani di attività d’interesse sociale e culturale).
Sono state previste iniziative di recupero in itinere e di sostegno all’inizio e nel corso dell’anno
scolastico.
Nell’istituto opera già da qualche anno un nucleo operativo organizzato che si occupa
dell’Orientamento scolastico. Tale attività sarà potenziata, favorendo e ricercando il necessario
coordinando degli interventi della scuola con le iniziative degli enti locali.
La programmazione didattica, che ciascun docente avrà cura di predisporre all’inizio di ogni
anno scolastico, di norma entro il 10 ottobre, in attuazione a quanto disposto dalla normativa sul
nuovo obbligo scolastico, che prevede l’acquisizione, al termine del biennio, di competenze comuni
a tutti gli indirizzi della scuola secondaria superiore in modo tale da permettere un agevole
passaggio da un tipo di studio ad un altro, dovrà fare esplicito riferimento ai seguenti elementi:

STRUMENTI DI RILEVAZIONE DELLA SITUAZIONE INIZIALE
Per rilevare i livelli di partenza e di bisogni degli alunni ai fini della stesura della
programmazione didattica sono somministrati test di ingresso per discipline e/o per aree disciplinari
all'inizio dell'anno scolastico, in ogni classe.
Obiettivi
L'Istituto comunica agli alunni e ai genitori, in apposite riunioni, la programmazione didattica,
generale del collegio dei docenti, nonché il piano dei lavori dei singoli docenti, elaborato tenendo
presente i risultati delle riunioni collegiali.
La suddetta programmazione, ferma restando la libertà d’insegnamento, sarà effettuata includendo,
anche secondo l’originale disposizione degli strumenti programmatici, i seguenti punti:







Situazione di partenza della classe
Strategie da mettere in atto per il supporto e il recupero
Individuazione e definizione di obiettivi trasversali (cognitivi, comportamentali);
Definizione di norme di comportamento comune, metodologia, modi e strumenti di lavoro;
Strumenti di osservazione, verifica e valutazione;
Definizione dei fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale;
Definizione dei criteri per la corrispondenza: "Voto" - "livelli di conoscenza e abilità.
In caso di programmazione per aree disciplinari i docenti individuano:




Gli obiettivi disciplinari;
Gli standard minimi di previsione;
I contenuti;
Le tipologie e modalità delle prove di verifiche comuni.
In caso di programmazione per singole discipline i docenti:





Programmano gli obiettivi didattici della propria disciplina;
Organizzano i contenuti in unità o moduli didattici;
Esplicitano la metodologia di insegnamento, le modalità di lavoro, nonché gli strumenti e i
materiali, e, le attività di recupero;
Effettuano verifiche e valutazioni;
Rendono nota agli alunni la propria programmazione didattica.
PROPOSTA PER L’ATTUAZIONE DI UNA FORMAZIONE PER ASSI CULTURALI
Tale proposta è rivolta al conseguimento di competenze, intese come conoscenze, abilità e
capacità, che assolvano pienamente a quanto disposto dal D.L.. 139 del 22/08/2007 relativo
all’innalzamento dell’obbligo scolastico a 10 anni e agli obiettivi di Lisbona così come elaborata dai
gruppi di insegnanti nelle riunioni per assi culturali all’inizio dell’a.s e che sono comuni nel biennio
a tutti gli indirizzi di studio attivi presso l’ISISS Federico II.
ASSE dei LINGUAGGI
L’Asse dei linguaggi avrà come obiettivo difare acquisire allo studente la padronanza dellalingua
italiana sviluppando le abilità di ascolto, lettura, comprensione e produzione sia orale che scritta; la
conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali (grafiche,
pittoriche, artistiche, gestuali ecc.); la conoscenza di almeno una lingua straniera; un adeguato
utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
La padronanza della lingua italiana è premessa indispensabile all’esercizio consapevole e critico
di ogni forma di comunicazione; è comune a tutti i contesti di apprendimento ed è obiettivo delle
discipline afferenti ai quattro assi. Il possesso sicuro della lingua italiana è indispensabile per
esprimersi, per comprendere e avere relazioni con gli altri, per far crescere la consapevolezza di sé e
della realtà, per interagire adeguatamente in una pluralità di situazioni comunicative e per esercitare
pienamente la cittadinanza.
Le competenze comunicative in una lingua straniera facilitano, in contesti multiculturali, la
mediazione e la comprensione delle altre culture; favoriscono la mobilità e le opportunità di studio e
di lavoro.
Le conoscenze fondamentali delle diverse forme di espressione e del patrimonio artistico e
letterario sollecitano e promuovono l’attitudine al pensiero riflessivo e creativo, la sensibilità alla
tutela e alla conservazione dei beni culturali e la coscienza del loro valore.
La competenza digitale arricchisce le possibilità di accesso ai saperi,consente la realizzazione di
percorsi individuali di apprendimento, la comunicazione interattiva e la personale espressione
creativa.
L’integrazione tra i diversi linguaggi costituisce strumento fondamentale per acquisire nuove
conoscenze e per interpretare la realtà in modo autonomo.
IL Gruppo di insegnanti riuniti per l’ASSE Culturale dei LINGUAGGI ha elaborato delle
tabelle che individuano abilità, capacità, conoscenze essenziali per il raggiungimento delle suddette
competenze; individuando anche alcune attività generali volte al loro conseguimento, attività che
comunque saranno scelte ed adattate in base agli interessi e alle necessità dei vari gruppi classe.
Discipline che fanno riferimento all’ASSE LINGUSTICO: Italiano; Latino; Greco; Lingue
straniere; Storia dell’Arte e del Costume; Disegno; Elaborazione Testi; Educazione Fisica.
COMPETENZE CHIAVI LINGUISTICHE
Competenza: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale
Abilità/capacità necessarie per far acquisire le Conoscenze necessarie per lo sviluppo delle
competenze
abilità e capacità
Comprendere il messaggio contenuto in un testo
Principali strutture grammaticali della lingua
orale
italiana
Cogliere le relazioni logiche tra le varie
Elementi di base della funzioni della lingua
componenti di un testo orale
Esporre in modo chiaro logico e coerente
Lessico fondamentale per la gestione di semplici
esperienze vissute o testi ascoltati
comunicazioni orali in contesti formali e
informali
Riconoscere differenti registri comunicativi di un Contesto, scopo e destinatario della
testo orale
comunicazione
Affrontare molteplici situazioni comu-nicative
Codici fondamentali della comunicazione orale,
scambiando informazioni, idee per esprimere
verbale e non verbale
anche il proprio punto di vista
Individuare il punto di vista dell’altro in contesti
Principi di organizzazione del discorso
formali ed informali
descrittivo,narrativo, espositivo, argomentativo
Competenza: Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo
Abilità/capacità necessarie per far acquisire le Conoscenze necessarie per lo sviluppo delle
competenze
abilità e capacità
Padroneggiare le strutture della lingua presenti nei * Strutture essenziali dei testi narrativi,
testi
espositivi, argomentativi
* Principali connettivi logici
*Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti
diversi
Applicare strategie diverse di lettura
* Tecniche di lettura analitica e sintetica
* Tecniche di lettura espressiva
* Denotazione e connotazione
Individuare natura, funzione e principali scopi
* Principali generi letterari, con particolare
comunicativi ed espressivi di un testo
riferimento alla tradizione italiana
Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario
* Contesto storico di riferimento di alcuni autori
e opere
Competenza: Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse situazioni
Abilità/capacità necessarie per far acquisire Conoscenze necessarie per lo sviluppo delle
le competenze
abilità e capacità
Ricercare , acquisire e selezionare
*Elementi strutturali di un testo scritto coerente e
informazioni generali e specifiche in funzione coeso
della produzione di testi scritti di vario tipo
*Uso dei dizionari
Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni *Modalità e tecniche delle diverse forme di
produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni, ecc
Rielaborare in forma chiara le informazioni
*Modalità e tecniche delle diverse forme di
produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni, ecc.
Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle
*Fasi della produzione scritta:
diverse situazioni comunicative
pianificazione,stesura e revisione
Competenza: Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi
Abilità/capacità necessarie per far acquisire le Conoscenze necessarie per lo sviluppo
competenze
delle abilità e capacità
Comprendere i punti principali di messaggi e annunci * Lessico di base su argomenti di vita
semplici e chiari su argomenti di interesse personale, quotidiana , sociale e professionale
quotidiano, sociale o professionale.
Ricercare informazioni all’interno di testi di breve * Uso del dizionario bilingue
estensione di interesse personale, quotidiano, sociale o
professionale
Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi, Corretta pronuncia di un repertorio di
relativi all’ambito personale e sociale
parole e frasi memorizzate di uso comune
Utilizzare in modo adeguato le strutture grammaticali
* Regole grammaticali fondamentali
Interagire in conversazioni brevi e semplici su temi di
interesse personale, quotidiano, sociale o professionale
Scrivere brevi testi di interesse personale, quotidiano,
sociale o professionale
Scrivere correttamente semplici testi su tematiche
coerenti con i percorsi di studio
Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro
in contesti multiculturali
* Cultura e civiltà dei paesi di cui si studia
la lingua
* Semplici modalità di scrittura: messaggi
brevi, lettera informale
*Semplici modalità di scrittura: messaggi
brevi, lettera informale
Cultura e civiltà dei paesi di cui si studia la
lingua
COMPETENZA: Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del
patrimonio artistico
Abilità/capacità necessarie per far acquisire Conoscenze necessarie per lo sviluppo delle
le competenze
abilità e capacità
Riconoscere e apprezzare le opere d’arte
* Elementi fondamentali per la lettura/ascolto di
un’opera d’arte (pittura, architettura, plastica,
fotografia, film, musica…..)
Conoscere e rispettare i beni culturali e * Principali forme di espressione artistica
ambientali a partire dal proprio territorio
Comprendere i prodotti della comunicazione * Principali componenti strutturali ed espressive
audiovisiva
di un prodotto
Elaborare prodotti multimediali (testi, * audiovisivo
immagini, suoni , ecc.), anche con tecnologie * Semplici applicazioni per la elaborazione audio
digitali
e video
* Uso essenziale della comunicazione telematica
41
L’ASSE MATEMATICO
L’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano
nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare
consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo. La competenza matematica, che
non si esaurisce nel sapere disciplinare e neppure riguarda soltanto gli ambiti operativi di
riferimento, consiste nell’abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere
e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati. La competenza matematica
comporta la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (dialettico e
algoritmico) e di rappresentazione grafica e simbolica (formule, modelli, costrutti, grafici, carte), la
capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di
esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire modelli di
situazioni reali. Finalità dell’asse matematico è l’acquisizione al termine dell’obbligo d’istruzione
delle abilità necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto
quotidiano della sfera domestica e sul lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle
argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione.
Discipline che fanno riferimento all’Asse Matematico: Matematica, Geometria:
COMPETENZE CHIAVI DELL’ASSE MATEMATICO
COMPETENZA : Utilizzare le Tecniche e le Procedure del Calcolo Aritmetico ed Algebrico
Abilita’/Capacita’
Conoscenze necessarie per lo sviluppo
delle abilità e capacità
Comprendere il significato logico-operativo di numeri Insiemi numerici (N,Z,Q,R; , operazioni,
appartenenti ai diversi sistemi numerici
rappresentazioni,ordinamento);
Utilizzare le diverse notazioni e saper convertire da una *sistemi di numerazione (sistema
all’altra (da frazioni a decimali, da frazioni apparenti ad decimale e binario;
interi, da percentuali a frazioni……..).
*Insiemi numerici (N,Z,Q; operazioni,
rappresentazioni, ordinamento).
Comprendere il significato di potenza; calcolare potenze *Insiemi numerici (N,Z,Q,R; operazioni,
e applicare le proprietà;
rappresentazioni, ordinamento).
Risolvere brevi espressioni nei diversi insiemi numerici; Insiemi numerici (N,Z,Q,R; operazioni,
rappresentare la soluzione di un problema con rappresentazioni, ordinamento).
un’espressione e calcolarne il valore anche utilizzando
una calcolatrice;
Tradurre brevi istruzioni in sequenze simboliche (anche Monomi, polinomi e principali operazioni
con tabelle); risolvere sequenze di operazioni e problemi *Prodotti notevoli, scomposizione in
sostituendo alle variabili letterali i valori numerici;
fattori, frazioni algebriche, espressioni
algebriche
Comprendere il significato logico-operativo di rapporto *Insiemi
numerici
(N,Z,Q,R;
e grandezza derivata; impostare uguaglianza di rapporto rappresentazioni,
operazioni,
per risolvere problemi di proporzionalità e percentuale; ordinamento).
risolvere semplici problemi diretti ed inversi;
risolvere equazioni di primo e secondo grado e *equazioni e disequazioni di primo grado,
verificare la correttezza dei procedimenti utilizzati;
*equazioni di secondo grado, fratte,
irrazionali,logaritmiche,esponenziali.
Risolvere sistemi di equazioni di primo grado e *equazioni e sistemi di primo grado.
verificarne la correttezza dei risultati;
Risolvere semplici espressioni con i radicali.
*Radicali;
*Radice n-esime (proprietà, operazioni,
razionalizzazioni)
COMPETENZA: Analizzare Dati e Interpretarli con Rappresentazioni Grafiche usando le
Potenzialita’ Offerte da Applicazioni di Tipo Informatico
Conoscenze necessarie per lo sviluppo delle
Abilita’/Capacita’
abilità e capacità
Raccogliere, organizzare e rappresentare un * Significato di analisi e organizzazione di dati
insieme di dati, classi di dati mediante numerici (percentuali, media aritmetica, istogrammi
istogrammi e diagrammi a torta
e aerogrammi).
Elaborare e gestire semplici calcoli attraverso
un foglio elettronico e rappresentare in forma
grafica i risultati dei calcoli eseguiti
Creazione di Programmi per il calcolatore
*Semplici applicazioni che consentono di creare,
elaborare un foglio elettronico con le forme grafiche
corrispondenti
*Calcolo delle probabilità
COMPETENZA: Confrontare ed Analizzare Figure Geometriche, Individuando Invarianti e
Relazioni
Abilita’/Capacita’
Conoscenze necessarie per lo sviluppo delle abilità e
capacità
Riconoscere i principali enti geometrici e *Enti fondamentali della geometria euclidea (punto,
descriverli con un linguaggio naturale;
retta, piano ed angolo);Parabola, tangenti
Individuare le proprietà essenziali dalle *Il piano euclideo; Relazioni tra rette;
figure geometriche e disegnarle con *Triangoli e loro proprietà, congruenza dei triangoli;
semplici tecniche grafiche e operative;
*Quadrilateri notevoli e loro proprietà;
* Circonferenza e cerchio; Simmetria delle curve
*Misura di grandezze, perimetro e area dei triangoli e
dei quadrilateri notevoli;
*Teorema di Pitagora, 1° e 2° teorema di Euclide.
Risolvere problemi di tipo geometrico e Trigonometria:Principali
formule,
equazioni
e
ripercorrerne le procedure di soluzione.
disequazioni.
Applicazione dei teoremi fondamentali.
L’ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo
circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale
e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. Si tratta di un
campo ampio e importante per l’acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad
interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l’idea di molteplicità,
problematicità e trasformabilità del reale. Per questo l’apprendimento centrato sull’esperienza e
l’attività di laboratorio assumono particolare rilievo. L’adozione di strategie d’indagine, di
procedure sperimentali e di linguaggi specifici costituisce la base di applicazione del metodo
scientifico che - al di là degli ambiti che lo implicano necessariamente come protocollo operativo ha il fine anche di valutare l’impatto sulla realtà concreta di applicazioni tecnologiche specifiche.
L’apprendimento dei saperi e delle competenze avviene per ipotesi e verifiche sperimentali, raccolta
di dati, valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture in base ad
essi, costruzioni di modelli; favorisce la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro
componenti fisiche, chimiche, biologiche. Le competenze dell’area scientifico-tecnologica, nel
contribuire a fornire la base di lettura della realtà, diventano esse stesse strumento per l’esercizio
effettivo dei diritti di cittadinanza. Esse concorrono a potenziare la capacità dello studente di
operare scelte consapevoli ed autonome nei molteplici contesti, individuali e collettivi, della vita
reale. E’ molto importante fornire strumenti per far acquisire una visione critica sulle proposte che
vengono dalla comunità scientifica e tecnologica, in merito alla soluzione di problemi che
riguardano ambiti codificati (fisico, chimico, biologico e naturale) e aree di conoscenze al confine
tra le discipline anche diversi da quelli su cui si è avuto conoscenza/esperienza diretta nel percorso
scolastico e, in particolare, relativi ai problemi della salvaguardia della biosfera. Obiettivo
determinante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e tecnologie, della loro
correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia
dell’ambiente, nonché della corrispondenza della tecnologia a problemi concreti con soluzioni
appropriate.
Discipline che fanno riferimento all’Asse Scientifico-Tecnologico: Scienze della Terra;Scienze
della Natura;Fisica; Economia Aziendale; Laboratori di esercitazione Professionali.
COMPETENZE CHIAVE PER L’ASSE SCIENTIFICO/TECNOLOGICO
COMPETENZA: Osservare, Descrivere Ed Analizzare Fenomeni Appartenenti Alla Realta’
Naturale E Artificiale Dei Sistemi Chimici E Fisici.
Abilita’/Capacita’
Conoscenze necessarie per lo
sviluppo delle abilità e capacità
Saper tracciare il percorso di evoluzione delle discipline;
*Tipi (ad esempio, ipotesi, teoria,
Essere in grado di comprendere e descrivere, con linguaggio modello, legge);
appropriato, i problemi legati ai fenomeni chimici e fisici;
*Regole (ad esempio, devono
Discriminare le differenze tra fenomeni fisici e chimici;
essere coerenti da un punto di
Individuare le parole chiave che occorrono per cercare vista logico, fondate sui dati,
informazioni grafiche scientifiche;
collegate
alle
conoscenze
Riconoscere eventi che possono essere indagati con metodo pregresse e attuali);
scientifico e grafico;
*Struttura della materia (ad
Utilizzare la terminologia scientifica;
esempio, modello particellare,
Fa ricerche mirate su internet utilizzando parole chiave;
legami);
Percepisce l’importanza dei modelli applicati alle teorie *Proprietà della materia (ad
scientifiche;
esempio, cambiamenti di stato,
Comprende i differenti andamenti energetici delle conduttività termica ed elettrica);
trasformazioni chimiche;
*Cambiamenti
chimici
della
Saper spiegare il principio di funzionamento e la struttura dei materia (ad esempio, reazioni,
principali dispositivi fisici e software.
trasferimento di energia, acidi e
Applicare conoscenze grafiche e scientifiche in una data basi);
situazione;
*Moti e forze (ad esempio,
Descrivere ed interpretare scientificamente fenomeni e predire velocità, attrito);
cambiamenti;
*Energia e sua trasformazione (ad
Individuare descrizioni, spiegazione e previsioni appropriate;
esempio,
conservazione,
Confrontare dati ed informazioni ed identificare ipotesi degradazione, reazioni chimiche);
verificabili;
*Interazioni fra energia e materia
Cercare la soluzione più idonea ai problemi utilizzando le (ad esempio, onde luminose e
conoscenze in possesso analizzando dati raccolti in laboratorio; onde radio, onde sonore e onde
Osservare e descrivere un fenomeno misurando e raccogliendo sismiche);
dati;
*Modi in cui si formano (ad
Analizzare dati raccolti in situazioni di osservazione o esempio, rappresentazione dei
monitoraggio;
dati, ruolo delle conoscenze
Individuare relazioni tra i dati raccolti e semplici esistenti e di nuovi elementi di
formalizzazioni note.
prova, creatività e immaginazione,
Conoscere le attrezzature del laboratorio della scuola, le norme logica);
di sicurezza per il loro uso e le principali procedure per le *Risultati (ad esempio, dar vita a
attività sperimentali;
nuove conoscenze, nuovi metodi,
Essere capace di costruire un modello e utilizzarlo nuove tecnologie; portare a nuove
consapevolmente.
domande e nuove indagini).
COMPETENZA: Osservare, Descrivere Ed Analizzare Fenomeni Appartenenti Alla Realta’
Naturale E Artificiale Dei Sistemi Degli Esseri Viventi Della Terra E Dell’universo
Abilita’/Capacita’
Conoscenze necessarie per lo sviluppo delle abilità e
capacità
Raccogliere
dati
attraverso * Cellule (ad esempio, struttura e funzione, DNA, piante e
l’osservazione diretta dei fenomeni animali);
naturali o degli oggetti artificiali o la * Biologia umana (ad esempio, salute, alimentazione,
consultazione di testi, manuali o media sottosistemi [digestione, respirazione, circolazione,
o multimediali;
escrezione e loro relazioni], malattie, riproduzione);
Individuare possibili interpretazioni dei * Popolazioni (ad esempio, specie, evoluzione,
dati in base a modelli;
biodiversità, variazioni genetiche);
Utilizzare
classificazioni, * Ecosistemi (ad esempio, catene alimentari, flussi di
generalizzazioni e schemi logici;
materia e di energia);
Saper utilizzare un metodo ipotetico- * Biosfera (ad esempio, servizi degli ecosistemi,
deduttivo per risolvere situazioni sostenibilità).
problematiche che richiedono;
* Struttura del sistema Terra (ad esempio, litosfera,
Osservare, descrivere ed analizzare atmosfera, idrosfera);
fenomeni appartenenti alla realtà * Energia nel sistema Terra (ad esempio, fonti
naturale;
energetiche, clima globale);
Organizzare un discorso o elaborare uno * Cambiamenti nel sistema Terra (ad esempio, tettonica a
scritto dimostrando di saper utilizzare placche, cicli geochimici, forze costruttive e distruttive);
correttamente il linguaggio specifico e *S toria della Terra (ad esempio, fossili, origine ed
di saper effettuare collegamenti con evoluzione);
parti diverse dello stesso programma o * La Terra nello spazio (ad esempio, gravità, sistema
con programmi di altre discipline.
solare).
COMPETENZA: Osservare, Descrivere Ed Analizzare Fenomeni Appartenenti Ai Sistemi
Tecnologici E Progettuali
Abilita’/Capacita’
Conoscenze
necessarie
per
lo sviluppo delle
abilità e capacità
Saper interpretare descrivere e rappresentare i sistemi dei processi *Ruolo della tecnologia
produttivi, le componenti scientifiche, economiche, tecnologiche e fondata sulla scienza (ad
artistiche che li hanno determinati nel corso della storia, in riferimento esempio,
risolvere
ai diversi contesti, locali e globali, e ai mutamenti delle condizioni di problemi, aiutare gli esseri
vita;
umani a soddisfare bisogni
saper utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare e aspirazioni, pianificare e
nella normativa di riferimento;
condurre ricerche);
saper applicare le normative che disciplinano i processi produttivi, con *Rapporti fra scienza,
riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e disegno e tecnologia (ad
di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio; esempio, le tecnologie
Saper intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo di produzione contribuiscono
al
e di servizio, per la parte di propria competenza, utilizzando gli progresso della scienza e
strumenti di elaborazione e sviluppo, documentazione e controllo, nel dell’arte);
rispetto dei livelli di qualità richiesti;
*Concetti (ad esempio,
Svolgere la propria attività operando in équipe, integrando le proprie ottimizzazione, scelte di
competenze all’interno di un dato processo produttivo;
compromesso,
costi,
Riconoscere e applicare i principi dell'organizzazione, della gestione e benefici, rischi);
del controllo dei diversi processi produttivi, assicurando i livelli di *Principi importanti (ad
qualità richiesti;
esempio, criteri, vincoli,
Riconoscere e valorizzare le componenti creative in relazione innovazione, invenzione,
all’ideazione di processi e prodotti innovativi nell’ambito industriale e problemsolving);
artigianale;
*Tipi di dati (ad esempio,
Comprendere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, quantitativi
[misure],
economiche, ambientali dell'innovazione;
Conoscere le differenti fonti energetiche e la loro influenza
sull’ambiente e sulle società umane;
Conoscere le attrezzature del laboratorio della scuola, le norme di
sicurezza per il loro uso e le principali procedure per le attività
sperimentali;
Riflettere sulle implicazioni sociali degli sviluppi della scienza e della
tecnologia;
Classificare, elaborare ed interpretare tabelle e grafici;
Progettare esperimenti di verifica interpretando il dato e riconoscendo
la legge che spiega il fenomeno;
Usare conoscenze e abilità grafico/scientifiche per elaborare dati
teorici o sperimentali;
Saper riprodurre un’esperienza;
qualitativi [osservazioni]);
*Misure (ad esempio,
incertezza
intrinseca,
riproducibilità, variazione,
accuratezza dei risultati/
precisione di strumenti e
procedure);
*Esperimenti (ad esempio,
domande differenti sono
alla base di differenti
indagini
scientifiche,
progettazione
di
una
ricerca).
ASSE STORICO – SOCIALE
In considerazione della normativa sull’elevamento dell’obbligo scolastico che mette in relazione la
Scuola Secondaria di I e II grado, valorizza la trasversalità dell’educazione alla cittadinanza, la
didattica laboratoriale, l’apprendimento cooperativo e il problemsolving, le finalità da raggiungere
riguardano l’acquisizione della consapevolezza da parte degli studenti di essere inseriti in un
sistema di regole fondate sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri.L’insegnamento
ha, quindi, carattere formativo per la persona e deve promuovere la progettualità individuale e
valorizzare le attitudini per le scelte da compiere per la vita adulta.
Risulta, pertanto, indispensabile fornire ai discenti gli strumenti per la conoscenza del tessuto
sociale ed economico del territorio, delle regole del mercato del lavoro e delle possibilità di mobilità
nel mondo del lavoro.
Discipline che fanno riferimento all’Asse Storico- sociale: Storia; Religione, Cittadinanza e
Costituzione; Diritto ed Economia; Filosofia; Scienza dell’Educazione.
COMPETENZE CHIAVI ASSE STORICO-SOCIALE
COMPETENZA GENERALE:Comprendere Il Cambiamento E Le Diversita’ Dei Tempi
Storici, In Dimensione Diacronica, Attraverso Il Confronto Tra Epoche E In Una Dimensione
Sincronica, Attraverso Il Confronto Tra Aree Geografiche E Culturali
COMPETENZE
ABILITA’ – CAPACITA’
CONOSCENZE
Riconoscere
le
ragioni Colloca i più importanti L’evoluzione storica, sociale e
storico- culturale
dei
profili
storico, – sociali che portano avvenimenti
dello
Stato
alla nascita dello Stato costituzionali rispetto alle costituzionali
coordinate spazio – tempo
Italiano
democratico
Individuare le motivazioni Comprende le modificazioni Le principali tappe del
di
integrazione
economiche e politiche che degli ordinamenti nazionali in processo
hanno determinato la nascita relazione alla rinuncia a parte europea
della loro sovranità
dell’Unione Europea
Saper individuare i vantaggi Individua i principali strumenti Le fasi della istituzione di
internazionali
della convivenza pacifica tra di pressione sui membri della organismi
comunità internazionale
finalizzati al mantenimento
gli Stati
della pace e della sicurezza
internazionale
Saper accettare le diversità Legge e interpreta stili di vita o Le principali differenze tra
nel rispetto della libertà e civiltà in diverse aree del sistemi di valori di gruppi
mondo
etnici o religiosi
della dignità dell’uomo
E’ in grado di cogliere la
posizione della Chiesa nella
cura di interessi pubblici
Saper riconoscere le aree
tematiche
dell’etica
e
acquisire familiarità con la
funzione delle norme del
codice ecclesiastico
Individua i soggetti fruitori
della religione attraverso gli
enti locali
Conduce
relazioni
interpersonali
e
assume
responsabilità legate al proprio
ruolo sociale e cristiano
Gli
organismi
internazionali
religiosi
I concetti etici – teologici nella
storia della Chiesa
COMPETENZA GENERALE:
Collocare L’esperienza Personale In Un Sistema Di Regole Fondato Sul Reciproco
Riconoscimento Dei Diritti Garantiti Dalla Costituzione A Tutela Della Persona, Della
Collettivita’ E Dell’ambiente
COMPETENZE
ABILITA’ – CAPACITA’
CONOSCENZE
Essere in grado di riconoscere Distingue e comprende le norme Le caratteristiche delle
nella vita sociale le regole di giuridiche e sociali partendo dalla norme giuridiche
propria esperienza e dal contesto
condotta obbligatorie
scolastico
La
pluralità
ed
Saper collocare le fonti nel Classifica le fonti del diritto
eterogeneità delle fonti
sistema gerarchico
del diritto
Utilizzare i propri beni nel Distingue la persona fisica dalla I soggetti e l’oggetto
rispetto dell’altrui proprietà e persona giuridica, le cose presti nel del diritto
mondo circostante dai beni giuridici
dell’ambiente
Collocare comunità organizzate Identifica i diversi modelli di Lo Stato ed i suoi
elementi costitutivi
nelle diverse forme di Stato e di organizzazione statale
Governo
Cogliere il ruolo della famiglia, Identifica il patto fondamentale di La struttura e i principi
della società e dello Stato per la convivenza pacifica e democratica di superlegalità della
formazione
della
persona tra persona, famiglia, confessioni Costituzione
religiose e Stato sovrano
Repubblicana
umana
Essere in grado di individuare Individua le relazioni e le Gli organi dello Stato
degli
organi e le principali funzioni
la
sovranità
dello
Stato attribuzioni
attraverso l’esercizio dei poteri costituzionali
fondamentali
decentramento
Cogliere il ruolo della Pubblica Individua le competenze e i servizi Il
e
Amministrazione nella cura essenziali erogati dagli enti pubblici organico
territoriali
amministrativo dello
degli interessi pubblici
Stato
organismi
Essere in grado di distinguere Coglie le funzioni della cooperazione Gli
gli interessi della comunità internazionale a vantaggio degli internazionali
internazionale da quelli dei individui e della collettività
singoli Stati
etici
e
Analizzare esempi concreti dal Si rapporta con fiducia, onestà e Concetti
e
punto di vista morale ed etico e responsabilità con se stesso, con i teologici
mettere in discussione in modo coetanei e con la comunità in genere deontologici
critico le proprie posizioni
Individuare l’importanza del Identifica i diversi modelli di
riconoscimento dei diritti della organizzazione sociale e le principali
relazioni tra famiglia-società-Stato
persona nel corso della storia
delle prime civiltà
Individuare le ragioni politiche
e sociali che hanno indotto gli
stranieri nella richiesta del loro
inserimento nella comunità
europea
Comprende gli ordinamenti religiosi
degli Stati europei per favorire
l’inserimento degli stranieri nelle
varie comunità
Essere in grado di accettare le Legge e interpreta stili di vita o
diversità religiose nel rispetto civiltà religiose in diverse aree del
mondo
della dignità dell’uomo
Cogliere il ruolo della famiglia,
della società e dello Stato per
formare
l’idea
creativa
dell’abbigliamento nel rispetto
attitudinale
della
persona
umana
Identifica il progetto dell’abito di un
periodo
storico
nel
contesto
individuale, familiare e sociale del
territorio in questione
i
diversi
Collocare abiti secondo forme e Identifica
organizzazioni funzionali alle dell’abbigliamento
identificazioni culturali dei l’organizzazione di settore
diversi paesi
modelli
secondo
La lotta per la
conquista dei diritti
dalle
civiltà
mesopotaniche
al
Medio Evo
Le principali tappe del
processo
etico
e
religioso
per
lo
sviluppo
dell’integrazione
in
ambito europea
Le
principali
differenze tra i sistemi
di valori di gruppi
etnici e religiosi
La struttura dell’abito,
nel corso del progetto
grafico, con caratteri e
principi della ricerca
nel
contesto
territoriale di propria
appartenenza
L’abito e i suoi
elementi
strutturali,
secondo le conoscenze
laboratoriali
COMPETENZA GENERALE:
Riconoscere Le Caratteristiche Essenziali Del Sistema Socio – Economico Per Orientarsi Nel
Tessuto Produttivo Del Proprio Territorio
COMPETENZE
ABILITA’ – CAPACITA’
CONOSCENZE
Essere
in
grado
di Riconosce la domanda e l’offerta Principi che governano il
economico,
il
comprendere la complessità del lavoro e coglie le opportunità sistema
lavorative
nell’ambito
del funzionamento del mercato in
del fenomeno economico
proprio territorio
generale e del mercato del
lavoro in particolare
Saper cogliere l’importanza Individua i principali settori in I principali soggetti del sistema
del collegamento scuola – cui operano le imprese del economico nell’ambito del
territorio
proprio territorio
lavoro
che
disciplinano
Essere in grado di cogliere Riconosce la diversità dello Regole
l’extracomunitario nel sistema
la complessità del fenomeno straniero in ambito lavorativo
economico
e
nel
economico
riguardo
funzionamento del mercato del
l’extracomunitario
lavoro
Saper
individuare
la Riconosce la domanda e l’offerta Le regole che disciplinano l’
complessità del fenomeno di lavoro i coglie le opportunità economia e il funzionamento
lavorative .
del mercato del lavoro
economico .
STRUMENTI E CRITERI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE

Prove orali, scritte, pratiche e strutturate.
Per le materie dove sono previste valutazioni di scritto/ pratico e orale/prove strutturate le verifiche
saranno 2 per lo scritto e 3 tra prove orali e questionari o viceversa, a scelta dell’insegnante,
comunque minimo 5 (cinque). Per le materie che prevedono una sola valutazione le verifiche
saranno minimo 3. Il Collegio Docenti ha stabilito che per le classi I, II, III anche per il 1°
quadrimestre, come per la valutazione di fine anno, tutti gli insegnanti di tutte le discipline
proporranno al Consiglio di Classe un voto unico per ogni singolo alunno, comprendente tipologie
di prove le più varie possibili ( scritte,grafiche, orali, pratiche, questionari ) comunque non inferiori
al numero di quanto previsto in precedenza . Per le classi 4° e 5° invece le valutazioni per il 1°
quadrimestre restano come previsto per gli anni precedenti.
Per l’osservazione e la valutazione delle prove orali, scritte, pratiche e strutturate i Docenti si
atterrano alla seguente tabella:
TABELLA DI CORRISPONDENZA DEI VOTI DECIMALI
CON I LIVELLI PRESTAZIONALI
V
O
T
O
Conoscenze
disciplinari
1
Inesistenti
inesistente
2
3
Caotiche
gravemente
parziali
confusa
gravemente
difficoltosa
non pertinente Inconsi-stente
4
Parziali
frammentare
sostanzialmente
difficoltosa
parziale
confusa
5
Incomplete
superficiali
imprecise
mnemoniche
6
Applicazione
di
regole
procedure
e Analisi
lenta
incerta
caratterizzata
da
alcuni errori
sostanzialmente
Essenziali
corretta anche se
relative
agli con qualche errore;
elementi
evidenzia
il
fondamentali
controllo
delle
tecniche
7
Puntuali
8
Complete
precise
9
10
Complete
approfondite
estese
non
evidente
incerta
bisognosa
guida
Sintesi
Rielaborazione
Approfondimento
inesistente
Inesistente
Inesistente
Caotica
Disarticolata
confusa
semplicistica
carente sul piano
morfo-sintattico e
terminolo-gico
Comprensibile ma
con
qualche
cedimento
morfosintattico
Inconsistente
riproduttiva e frammentaria
confusa
appena
disorganica
accennata
riproduttiva /
mnemonica ma approssimativa
di
ordinata
parziale
stereotipata
incentrata sugli
snodi
semplice
concettuali più ordinata
evidenti
capace
di
corretta e precisa in
individuare le
compiti semplici o
connessioni
di media difficoltà
logiche
accurata
puntuale
logica
esatta
consequenziale
precisa
corretta
autonoma
arricchita
da
accurata
elementi
di
originalità
49
puntuale
esaustiva
appropriata
efficace
autonoma
originale
creativa
capace
astrazione
e
ed
semplice
e
sostanzialmente
corretta
ordinata
Sfumata
significativa
collegamenti
coerente
Esposizione
nei
Personalizzata
ricca di apporti
personali
che
evidenziano anche
di capacità
di astrazione
appropriata
corretta e varia
originale
chiara
corretta
varia
Per la formulazione della proposta di voto, ciascun docente terrà conto dei seguenti elementi:
1°Media dei voti attribuiti; 2°Impegno; 3°Partecipazione; 4°Progressione nell'apprendimento;
5°Metodo
di
studio;
6°Comportamento
.
Nelle riunioni scuola-famiglia, i Docenti forniscono ai genitori tutte le informazioni inerenti la
situazione scolastica dei propri figli. Per gli scrutini finali gli esiti e le valutazioni sono affissi
all'albo dell'Istituto a conclusione dello scrutinio di tutte le classe dell’indirizzo di studi specifico.
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivo fondamentale dell' istituto è rendere i diversi insegnamenti il più possibile omogenei
per contenuti, obiettivi, metodologia, strumenti e criteri di valutazione. Il Collegio dei Docenti
individua, a livello generale, gli obiettivi trasversali cognitivi e formativi, in relazione al carattere
formativo - orientativo del biennio e al carattere formativo - professionale del triennio, al fine di:
 Stabilire rapporti improntati al rispetto della dignità umana, della diversità e della solidarietà;
 Agire in modo consapevole e costruttivo nell'istituto, nella classe e nel gruppo;
 Rispettare le strutture scolastiche, le persone, gli ambienti interni e esterni.
OBIETTIVI COGNITIVI
1° Biennio








Acquisire i contenuti fondamentali di ogni disciplina, con particolare riguardo ai concetti di
tipo "trasversale" e riconoscere tali concetti negli ambiti in cui sono utilizzati;
Scrivere brevi relazioni o semplici componimenti in modo grammaticalmente e sintatticamente
corretto;
Riprodurre, con parole proprie e consapevolmente una catena di deduzioni, utilizzando un
linguaggio semplice e corretto;
Trarre conseguenze logiche da premesse date sulla base delle proprie conoscenze;
Organizzare e utilizzare le conoscenze per la risoluzione di semplici problemi e la stesura di
brevi relazioni, nei vari ambienti disciplinari;
Usare consapevolmente tecniche e strumenti;
Comprendere un testo, individuarne i punti fondamentali e saperne esporre i concetti
essenziali;
Collegare argomenti della stessa disciplina o di discipline diverse e coglierne le relazioni
semplici.
2° BIENNIO e 5°ANNO







Interpretare concetti trasversali negli ambiti in cui sono utilizzati;
Dedurre, dalle conoscenze acquisite, conseguenze logiche;
Utilizzare le proprie conoscenze per risolvere problemi;
Comunicare efficacemente, utilizzando appropriati linguaggi tecnici;
Documentare adeguatamente il proprio lavoro;
Cogliere in modo efficace e pertinente gli elementi di un insieme e stabilire tra loro relazioni;
Analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali ai problemi da risolvere.
GLI OBIETTIVI TRASVERSALI
Il lavoro dei Consigli di Classe sugli obiettivi trasversali è centrato sia su quelli prevalentemente
comportamentali, sia su quelli più specificamente cognitivi. Rispetto ai primi l'attenzione si
sofferma sulle seguenti capacità:
 Porsi in relazione in modo corretto;
 Saper lavorare in gruppo;
 Saper utilizzare informazioni (biblioteche, schedari, archivi elettronici);
 Adattarsi a situazioni nuove;
 Flessibilità nell’affrontare e risolvere i problemi;
 Attivare percorsi di auto-apprendimento;

Sapersi assumere responsabilità nei confronti dell’'ambiente scolastico, dell'orario e delle
scadenze.
INTERVENTI DIDATTICI E EDUCATIVI INTEGRATIVI
In seguito a proposta motivata dei consigli di Classe, di singoli docenti ovvero da parte di
gruppi di alunni interessati, l'Istituto attiva corsi di sostegno, corsi di recupero ed altre tipologie di
interventi didattici e educativi integrativi, per l'intera classe o per gruppi di alunni, con modalità e
tempi indicati dai Consigli stessi, sulla base della programmazione generale effettuata dal Collegio
dei Docenti e sulla base del piano di fattibilità approvato dal Consiglio d'Istituto.
Nell'Istituto sono inoltre realizzate, in orario curriculare e/o extracurriculare, attività culturali,
educative e formative che rappresentano un completamento dell'attività didattica e educativa
curriculare:
 Laboratorio musicale e teatrale;
 Attività ricreative e di socializzazione;
 Attività di Educazione alla salute, Educazione alla legalità, Educazione stradale, Educazione al
rispetto dell’ambiente;
 Attività sportive:
 Iniziative proposte direttamente dagli studenti.
MODALITA' DI REALIZZAZIONE DELLA CONTINUITA'
Per rilevare il livello di partenza e i bisogni degli alunni ai fini della programmazione didattica,
sono somministrati:
 Prove di ingresso per disciplina in tutte le classi prime;
 Prove di ingresso per area disciplinare nelle classi terze;
 Prove di processo - percorso a carattere multidisciplinare nelle classi quinte.
I criteri di valutazione dei test sono concordati dai docenti, in modo da ottenere chiavi di lettura
omogenee e uniformi. Dal mese di febbraio di ogni anno, saranno organizzate attività di
orientamento, conferenze, visite guidate in istituto, iniziative di informazione e scambi con capi di
istituto docenti e alunni delle classi terminali delle scuole medie di primo grado del bacino di
utenza, al fine di rafforzare la continuità educativa.
LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
La programmazione didattica si definisce:
• all’inizio dell’anno scolastico facendo riferimento alla programmazione educativa, come
documento base per la progettazione dei percorsi e le valutazioni periodiche quadrimestrali.
La pianificazione della programmazione didattica di classe deve prevedere :
1. Analisi della situazione di contesto;
2. Conoscenza dei livelli di maturazione degli alunni attraverso prove d’ingresso;
3. Definizione degli obiettivi specifici desunti da quelli generali enunciati nel P.O.F;
4. Selezione dei contenuti;
5. Articolazione del curricolo in unità didattiche;
6. Pianificazione in blocchi tematici delle attività di progetto e di laboratorio;
7. Individuazione delle metodologie e delle strategie operative;
8. Fare ricorso il più possibile a strategie innovative e diversificate, a procedimenti attivi di
ricerca, di scoperta e ricostruzione di concetti, per motivare gli alunni.
9. Attuare, ove possibile, percorsi formativi individualizzati a gruppi mobili per livelli di
competenza degli alunni e/o a classi aperte in senso verticale ed orizzontale.
I docenti, negli incontri di Dipartimento, delineano percorsi di lavoro evidenziando obiettivi,
contenuti, tempi, attività, forme di verifica da adeguare e dettagliare negli incontri di team.
Negli incontri di team (insegnanti operanti sulle stesse classi) si operano e si verificano le scelte
educative e metodologiche per le classi, si concordano i criteri per la valutazione, si strutturano
percorsi didattici in base ai ritmi d’apprendimento degli alunni. Ogni quadrimestre, i docenti
confrontano i risultati complessivi, quantificano i contenuti e rilevando concordanze e discordanze
descrivono e definiscono la valutazione per ogni alunno.
Gli insegnanti curricolari si avvalgono dei docenti di sostegno, con piena titolarità per
gli alunni diversamente abili.
IL SUCCESSO FORMATIVO
LE SCELTE DEL “FEDERICO II”
Al fine di realizzare l’obiettivo ambizioso del successo formativo per la maggior parte possibile
dei ragazzi, il particolare contesto sociale nel quale l’Istituto svolge la sua attività ha indotto ad
organizzare la proposta di formazione secondo le seguenti direttrici:
- flessibilità orario
- articolazione flessibile del gruppo classe
- organizzazione delle attività di sostegno e di recupero : sportello didattico; corsi I.D.E.I.
- insegnamenti integrativi
- collaborazioni con soggetti ed enti esterni per progetti integrati di alternanza scuola-lavoro
- attività per innalzare il successo formativo
-interventi per l’integrazione scolastica degli alunni Diversamente Abili (Gruppo H d’Istituto ed
attività integrative anche in collaborazione con il S.I.S.H. e C.I.M.).
Obiettivi per la programmazione annuale dei docenti
Obiettivi generali:
• acquisizione o precisazione di un corretto metodo di studio;
• sviluppo delle capacità di orientamento, intese come conoscenza di sé, delle proprie
attitudini e dei propri interessi, in rapporto alle caratteristiche evolutive del contesto
socioeconomico e culturale;
• sviluppo della socialità intesa come apertura al dialogo e alla collaborazione con gli altri.
Obiettivi di area per le classi dalla seconda alla quinta
Area linguistica-espressiva.
Educazione alla comunicazione da realizzarsi attraverso la pratica didattica di tutte le discipline,
senza perciò trascurare la necessità di un'acquisizione scientifica del linguaggio. Aspetti e strategie
dell'educazione alla comunicazione:
• centralità del testo in ogni ambito comunicativo, verbale e non verbale;
• acquisizione di competenze comunicative basate sulla consapevolezza dei fattori che
determinano l'atto comunicativo e che mirano allo sviluppo di abilità specifiche all'interno di
ciascun linguaggio;
• importanza della riflessione metalinguistica e metacomunicativa ai fini di supporto alla
competenza specifica e di sviluppo cognitivo generale;
• approccio alle varietà d'uso e settoriali dei vari linguaggi e alla pluralità dei testi nell'insieme
dei quali assumono una loro specificità i testi letterari e artistico-visuali;
• il rapporto testo-contesto quale recupero dello spessore culturale dell'opera.
Area storica
• acquisizione di un lessico di base per la lettura e la decodificazione di testi di natura storica,
economica e sociale;
• acquisizione di un insieme di concetti basilari per la lettura dei fenomeni storici, economici
e sociali;
• saper leggere il testo, selezionando classi di informazioni secondo alcuni indicatori
economici, politici, sociali e culturali;
• rendersi conto di se stessi, del mondo all'interno di un sistema di relazioni causali, spaziali,
temporali;
• acquisizione della consapevolezza che la comprensione della realtà sociale esige la
ricomposizione di contenuti appresi in contesti disciplinari diversi;
• capacità strumentali, saper leggere carte geografiche e storiche, tabelle statistiche;
Area tecnico-scientifica
• acquisizione del linguaggio delle scienze come strumento essenziale per la conoscenza di
esse in termini di consapevolezza critica e di mezzo per il consolidamento delle strutture
cognitive essenziali al loro utilizzo. L'obiettivo si articola in due fasi:
• apprendimento del linguaggio matematico e della logica matematica
• apprendimento della microlingua specifica.
• conoscenza dell'evoluzione dinamica della scienza attraverso lo studio della storia delle
discipline; il passaggio dalle scoperte scientifiche alla produzione tecnologica.
Area giuridico-economica
Partendo dall'analisi delle diverse situazioni socio- economiche e giuridiche poste in
essere negli ambienti e nel territorio in cui vivono gli allievi stessi, per motivare la
partecipazione degli stessi alle discipline,il docente introdurrà gli allievi ai grandi temi
dell'economia e del diritto per poi procedere alle teorie alternative sui diversi problemi,
utilizzando il libro di testo e pagine scelte dagli autori più importanti.
OBIETTIVI TRASVERSALI PER TUTTE LE CLASSI (BIENNIO E TRIENNIO)
All'inizio di ogni anno scolastico, il Collegio dei Docenti stabilisce gli obiettivi trasversali, quegli
obiettivi, cioè, perseguibili da tutti gli insegnanti, indipendentemente dalla specifica disciplina
impartita nell'ambito della programmazione educativo -didattica della “cultura del progetto”. Il
lavoro dei Consigli di Classe sugli obiettivi trasversali è centrato sia su quelli che presentano
carattere prevalentemente comportamentali sia su quelli di tipo più specificamente cognitivo.
Rispetto ai primi l'attenzione si sofferma sulle seguenti capacità:
a) porsi in relazione in modo corretto; b)saper lavorare in gruppo;c) saper utilizzare depositi delle
informazioni (biblioteche, schedari, archivi elettronici); d)adattarsi a situazioni nuove, -essere
flessibili nell'affrontare i problemi; e) attivare percorsi di autoapprendimento;f) sapersi assumere
responsabilità (nei confronti dell'ambiente scolastico, dell'orario, delle scadenze).
Gli indicatori individuati in rapporto agli obiettivi (Motivazioni – Interesse –
Partecipazione - Impegno), sono individuabili:
- se l'alunno frequenta ; - se l'alunno interviene ;- se l'alunno apprende; - se l'alunno sa gestire
l'errore ;- se l'alunno sa relazionarsi.
Obiettivi generali
- Avviare gli adolescenti alla costruzione della propria identità nella difficile fase della transizione;
- Assunzione di responsabilità;
- Acquisizione della consapevolezza dei propri diritti e doveri;
- Sapersi porre in relazione con gli altri;
- Operare scelte su basi di valori;
- Capacità di auto-orientarsi;
COGNITIVI
- Superare la dicotomia tra le culture dei vari indirizzi dell'Istituto;
- Dare una forte base culturale a tutte le discipline;
Biennio
- Potenziare la dimensione etica, storica, artistica e figurativa;
- Fornire capacità di analisi, osservazione ragionata, riflessione e di sintesi;
- Stimolare la creatività;
-Acquisire i contenuti fondamentali di ogni disciplina, con particolare riguardo ai concetti di tipo
"trasversale";
- Riconoscere tali concetti negli ambiti in cui vengono utilizzati;
-Scrivere brevi relazioni o semplici componimenti in modo corretto grammaticalmente e
sintatticamente;
-Riprodurre, con parole proprie e consapevolmente, una catena di deduzioni, utilizzando un
linguaggio semplice e corretto;
- Trarre conseguenze logiche da premesse date sulla base delle proprie conoscenze;
-Organizzare e utilizzare le conoscenze per la risoluzione di semplici problemi e la stesura di brevi
relazioni, nei vari ambienti disciplinari;
- Usare consapevolmente tecniche e strumenti;
- Comprendere un testo, individuare i punti fondamentali e saperne esporre i punti significativi;
- Collegare argomenti della stessa disciplina o di discipline diverse e coglierne le relazioni
semplici.
TRIENNIO
- Flessibilità mentale nel riconvertire i contenuti;
- Trasferibilità delle conoscenze;
- Polivalenza funzionale;
- Autonomia di giudizio e riflessione critica;
- Metodo di indagine e di approfondimento autonomo;
- Capacità generativo-produttive;
- Scelte autonome, critiche e rielaborative;
- Sensibilizzazione alle problematiche CEE;
- Orientamento finalizzato al Post-Diploma.
ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI
- Selezionare nuclei tematici forti approvati dal Consiglio di Classe
- Progettazione di sequenze ed unità didattiche
54
METODOLOGIA E DIDATTICA
In una situazione socio ambientale caratterizzata da forte complessità e da un accentuato
pluralismo di modelli e di valori, “l’adolescente” manifesta il bisogno di esperienze culturali,
relazionali e sociali significative per la propria crescita, di un orientamento che valorizzi e
chiarifichi specifiche inclinazioni ed attitudini, di un’identità personale in grado di interagire
criticamente con l’ambiente e di una guida per appropriarsi di criteri di analisi e di strumenti di
giudizio critico.
La Scuola secondaria superiore consiste essenzialmente proprio nel fatto che in ogni insegnamento
si deve soddisfare l’esigenza di criticità, di riflessione e di consapevolezza, passando
progressivamente da un’ottica analitica (prevalente nella Scuola Inferiore) ad un’ottica sintetica
(tipica della Scuola Superiore).
Per questi motivi, è necessario:
• trovare le vie didattiche più adatte a stimolare ed amplificare ogni singola individualità
adoperandoci allo sviluppo armonioso della personalità;
• tener conto delle capacità attentive dei discenti, operando in modo concreto e curando che le
verifiche rappresentino oltre che un momento di valutazione ed autovalutazione anche un
momento di rinforzo e recupero dell’ appreso;
• insistere su una richiesta metodologica comune a livello di Consiglio di Classe sviluppando, in
particolare, l’approccio problematico da parte di ogni disciplina in un quadro globale per stimolare
i ragazzi al metodo della ricerca anche in vista dell’esame finale;
• tener conto dell’importanza che riveste educativamente il lavorare per gruppi a patto che alla
base della selezione dei gruppi ci sia un’attenta competenza metodologica da parte dei docenti per
evitare i ben noti pericoli legati a questa pratica di lavoro; il lavoro per gruppi offre anche ai meno
abili la possibilità di emergere e salvaguarda chi è più motivato e capace;
• utilizzare la forma dialogica nell’impostazione della lezione per permettere agli alunni di
intervenire potenziando, così, la loro capacità di espressione motivata;
• utilizzare il metodo della ricerca intesa come procedimento di scoperta per permettere agli alunni
di sentirsi coinvolti nel percorso culturale e fornire loro o rafforzare un metodo di studio
stimolante ed aperto;
• aver cura di sottolineare e rinforzare adeguatamente l’utilizzo di un linguaggio appropriato
permettendo agli allievi di utilizzare pragmaticamente il bagaglio linguistico, ponendoli in
condizioni di comprendere ed usare i vari registri e il lessico specifico di ciascuna disciplina .
Programmazioni di dipartimento per le classi dalla prima alla quinta
All’interno delle linee generali di seguito indicate – da considerarsi come orientamento e non
come indicazioni rigidamente vincolanti – gli insegnanti calibreranno la programmazione in
relazione all’effettiva situazione della classe.
DIPARTIMENTO di LETTERE
Le finalità formative dell’educazione linguistica nell’ambito della scuola possono essere riassunte
nel seguente modo:
• alfabetizzazione funzionale (set di competenze: competenza comunicativa, competenza
linguistica, competenza testuale);
• attenzione all’individuo;
• restituzione di soggettività sociale ai soggetti che ne sono privi (emarginazione, dispersione)
L’educazione linguistica potrà attuarsi attraverso il pieno possesso da parte degli alunni
dell’Istituto delle seguenti quattro abilità fondamentali:
1. Padronanza della lingua: capacità comunicative nella varietà dei Linguaggi Verbali e dei
Linguaggi Non Verbali
2. Abilità di uso della lingua verbale: produzione di testi. Attraverso la produzione di testi
appartenenti a tipologie diverse verrà stimolata la necessità di adoperare codici linguistici
diversificati, coerentemente con la tipologia testuale prefissata
3. Conoscenza riflessa: riflessione sull’“oggetto lingua”. Tale riflessione è stratificata,
passando dall’individuazione della semplice regola grammaticale fino a giungere ad ipotesi
critiche sulla letteratura Contestualizzazione o storicizzazione del testo, nei termini della
ricostruzione del contesto spazio-temporale all’interno del quale il testo stesso si inserisce.
Il possesso di tali abilità determina:
- capacità di muoversi su livelli testuali diversificati in forme via via più complesse;
- riflessione sulla lingua con metodo (educazione letteraria).
Alla luce di quanto sopra premesso, gli assi portanti dell’educazione linguistica saranno imperniati
sulla sequenza
PRODUZIONE (autore)
LETTURA (lettore)
di
TESTI
Le finalità formative dell’educazione letteraria possono essere riassunte nel seguente modo:
• consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario
• conoscenza diretta dei testi
• padronanza del mezzo linguistico
• consapevolezza dello spessore storico e culturale di una lingua
Gli obiettivi di apprendimento si caratterizzano per la continuità e differenziazione rispetto al
biennio, tendendo ad una maggiore complessità ed articolazione
- analisi e contestualizzazione dei testi
- riflessione sulla letteratura e sulla sua prospettiva storica
- acquisizione delle competenze linguistiche.
I contenuti si differenziano secondo:
- versante letterario (autori, opere)
- versante linguistico (produzione orale e scritta – testi con diversa funzione).
Strumenti didattici
Strumento fondamentale per il raggiungimento dei risultati di cui sopra risulta il laboratorio
testuale. Attraverso esso si determina il passaggio da un tradizionale concezione “statica” di testo
ad un più attuale “concetto operativo” di testo.
I momenti di realizzazione del laboratorio testuale si riassumono come di seguito schematizzato:
TIPOLOGIE TESTUALI
SPECIFICITA’
RIFLESSIONE SUL TESTO
(LIVELLI)
- articolo informativo; - articolo di giornale - contenuto;- forma - grammaticale;- lessicale:
- poesia;- prosa;- esposizione giuridica
- contesto
- storico:- estetico:- culturale
56
Metodologie
L’insegnamento nella prospettiva dell’educazione linguistica vedrà contrapposte:
a. ad una grammatica normativa e classificatoria, l’approccio ad uno studio della grammatica
incentrato sulla riflessione linguistica;
b. allo svolgimento del tradizionale “tema”, un’attività di scrittura diversificata, con
prospettazione precisa, composizioni a largo respiro per esprimere opinioni personali,
capacità creative, analisi ;
c. al monolinguismo che vede lo studio “isolato” ed asettico delle lingue, il plurilinguismo che
prevede uno studio di più lingue con lo stesso metodo, confrontando la pluralità di codici,
stili e registri ;
d. al grafocentrismo incentrato essenzialmente sullo scritto, la molteplicità di modelli (fino agli
ipertesti) nella prospettiva di una “storia della lingua”.
Le finalità principali che si intendono perseguire sono quelle relative alla possibilità di far
giungere l’alunno ad una produzione linguistica consapevole e differenziata, nell’ottica più
generale della valenza etico-sociale dell’educazione linguistica, attraverso l’eliminazione della
disuguaglianza delle opportunità educative, assicurando a tutti la capacità di comunicare.
Gli obiettivi prefissati per il raggiungimento delle finalità predette si possono sintetizzare in:
-far cogliere la mobilità della lingua, le sue leggi, le differenze a livello fonetico, morfosintattico
e semantico;
-far scoprire le regole ripercorrendo le tappe evolutive della lingua.
Valutazione
Ad una valutazione di stampo tradizionale fondata sulla triade relativa ai parametri di correttezza
ortografica – fluidità sintattica – ricchezza espressiva, costituiranno oggetto di valutazione le
capacità di:
-distinguere codici diversi
-usare stili e registri diversi
-esprimersi in modo preciso (comunicazione esplicita) o in modo vago (comunicazione
supposta) a seconda delle circostanze
-passare dal gergo alla lingua mediale, utilizzabile in contesti generali
-cogliere la sostanziale omogeneità della LS e delle LP e le specificità di quest’ultima
(organicità, compattezza, coerenza, coesione).
DIPARTIMENTO di LINGUE E CIVILTA’ STRANIERE
Strettamente connesso con l’obiettivo generale dell’acquisizione di una soddisfacente capacità
comunicativa, proprio dell’insegnamento-apprendimento di una lingua straniera, è l’obiettivo di
favorire la formazione umana, sociale e culturale dei nostri studenti, attraverso lo studio di testi e
documenti autentici che, mettendoli a contatto con una realtà profondamente diversa dalla propria,
li conducano ad una maggiore consapevole accettazione del diverso da sé. Ne consegue, dunque,
che la lingua straniera educa essenzialmente alla tolleranza, alla collaborazione, alla
socializzazione, al rispetto e stimola gli alunni a migliorare le capacità logico-intellettive
attraverso la riflessione sulla natura e sul funzionamento della lingua.
Poiché la scuola deve certificare le competenze acquisite dagli alunni alla fine di ogni anno e,
soprattutto, alla fine del biennio e poi del triennio, attraverso la certificazione interna del Portfolio
delle lingue o esterna per mezzo degli enti certificatori , fungono da guida alla formulazione degli
obiettivi i livelli specificati nel “Quadro Comune Europeo di Riferimento” del Consiglio d’Europa
del 1997. In particolare la nostra scuola tenderà a raggiungere gli obiettivi previsti per i livelli A1,
A2 (livello base: Breakthrough e Waystage) al biennio; B1, B2 (Threshold e Vantage) al triennio.
BIENNIO (comune per Licei e ITC).
PREREQUISITI: si considera un prerequisito la conoscenza di un lessico di base relativo ad
ambiti personali e familiari (informazioni personali e familiari, attività semplici e di routine) di
circa 100-150 vocaboli per la produzione e 200 vocaboli per il riconoscimento. La verifica di essi
avverrà all’inizio del primo anno attraverso un test d’ingresso con attività strutturate e
semistrutturate.
• Comprendere messaggi orali e scritti di carattere generale relativi a se stesso, al proprio
nucleo familiare, agli amici alla scuola (testi di tipo concreto).
• Cogliere la situazione, lo scopo e il ruolo dei parlanti.
• Comprendere descrizioni, indicazioni, istruzioni.
• Riconoscere le strutture grammaticali presenti nei testi e funzioni linguistiche incontrati.
• Riuscire a farsi capire per soddisfare bisogni di tipo concreto (dati personali, desideri,
richieste di informazioni su luoghi familiari, ambiente circostante).
• Comunicare in uno scambio semplice e diretto informazioni relative a situazioni
concrete e di routine, con una pronuncia e intonazione abbastanza chiare.
• Saper rispondere a brevi questionari, esegue dettati con lessico già noto.
• Saper comporre brevi testi su se stesso, la famiglia, le proprie condizioni di vita, il
retroterra culturale, esperienze presenti, passate e progetti nel futuro.
TRIENNIO
PREREQUISITI: i livelli in uscita del biennio: la conoscenza di una gamma lessicale relativa ad
argomenti di immediata rilevanza (informazioni personali, familiari, conoscenza ambiente
circostante, occupazioni) e il riconoscimento di atti comunicativi miranti a soddisfare bisogni
primari.
La verifica di essi avverrà all’inizio del terzo anno laddove necessario, attraverso un test
d’ingresso con attività strutturate e semistrutturate.
Nell’arco del triennio sia la produzione scritta che quella orale diventeranno gradualmente sempre
più complesse sia a livello lessicale che morfo-sintattico.
OBIETTIVI SPECIFICI COMUNI LICEO E ITC
• Saper interagire in contesti diversificati.
• Riconoscere il lessico di base relativo ai contesti specifici.
• Comprendere i punti salienti del messaggio orale prodotti in contesti personali e
pubblici.
• Comprendere il significato globale di varie tipologie di testi e localizzare le informazioni
specifiche in testi narrativi, descrittivi, espositivi.
• Inferire il significato di vocaboli non noti dal contesto.
• Dimostrare di possedere sufficienti messi linguistici e di utilizzare in modo abbastanza
accurato un repertorio di frasi-tipo.
• Saper sostenere una conversazione funzionale al contesto e alla situazione di
comunicazione, pur con qualche errore.
• Confrontare il sistema linguistico della lingua straniera con quello della lingua italiana.
OBIETTIVI SPECIFICI PER IL TRIENNIO DEL LICEO
• Comprendere e interpretare testi letterari, analizzandoli e collocandoli nel loro contesto
storico-socio-culturale in un’ottica comparativa con testi italiani.
• Riconoscere le peculiarità dei testi letterari (poetico, narrativo. teatrale).
• Individuare le linee generali di evoluzione del sistema letterario fino all’epoca contemporanea.
• Possedere un adeguato lessico specialistico.
OBIETTIVI SPECIFICI PER IL TRIENNIO ITC
• Conoscenza della microlingua.
• Capacità di interpretare e produrre lettere commerciali di vario tipo.
• Conoscenza della teoria commerciale.
• Conoscenza degli aspetti della civiltà del paese con particolare riferimento all’organizzazione
politico-economica e turistica.
CONTENUTI
Per i contenuti, che saranno presentati attraverso unità didattiche e/o moduli, si rimanda ai singoli
piani di lavoro o individuali.
INDICAZIONI METODOLOGICO-DIDATTICHE
La scelta metodologica si baserà sull’approccio nozionale-funzionale, finalizzato alla
comunicazione, senza escludere altri metodi (induttivo, deduttivo, ricerca attiva con collegamenti
interdisciplinari). Le attività saranno incentrate essenzialmente sul libro di testo (affiancato
all’occorrenza da materiale autentico) per dar via a: questionari orali e scritti, conversazioni,
creazione di dialoghi, lettere riassunti, considerazioni su argomenti di carattere generale e
specifico (commerciale, turistico, letterario).
L’apprendimento della lingua e, quindi, il raggiungimento degli obiettivi didattici intermedi, è
attuato attraverso l’articolazione del curricolo in unità didattiche e/o moduli, attraverso un
processo di graduale acquisizione delle abilità e dei contenuti stabiliti che tenga in considerazione
i tempi e gli stili di apprendimento degli allievi secondo il percorso seguente:
• il richiamo di ciò che è stato appreso;
• la presentazione di nuovi contenuti;
• la rielaborazione, riutilizzazione ed estensione delle funzioni, nozioni e lessico appresi in
contesti simili;
• presentazione di attività linguistiche integrate inerenti le 4 abilità.
MODALITÀ OPERATIVE
• Lezione frontale
• Lavoro a due: coppie di aiuto reciproco
• Lavoro di gruppo
• Lavoro individuale con la supervisione e l’intervento dell’insegnante.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Le verifiche saranno effettuate con regolarità e testeranno le singole abilità in modo da controllare
ogni tappa dell’apprendimento, attraverso
• Domande dirette a ciascun alunno.
• Correzione degli esercizi
• Interrogazioni orali formali (almeno due per quadrimestre)
• Verifiche scritte formali (almeno due per quadrimestre) strutturate in modo da accertare più
abilità alla volta.
Requisiti fondamentali delle prove di verifica, qualunque sia l’esercizio o attività proposti,
saranno:
la coerenza con l’obiettivo, la gradualità e l’equilibrio tra conoscenze pregresse, complessità della
prova e tempo assegnato.
La tipologia delle prove varierà a seconda delle abilità e le conoscenze da testare. Esse in genere
consisteranno in:
• Questionari a risposta aperta e/o chiusa.
• Brevi composizioni su traccia.
• Descrizioni, riassunti, parafrasi, esercizi di completamento, trasformazione del testo
(cambiare il tempo, il punto di vista, il destinatario ecc.), dettati traduzioni ecc…
DIPARTIMENTO SCIENZE UMANE
OBIETTIVI GENERALI
Formativi sia per il biennio sia per il triennio
-Sviluppare la socialità intesa come apertura al dialogo e alla collaborazione
-Stimolare la creatività
-Sensibilizzare alla lettura critica di un passo letterario e alla interpretazione di un film
-Sensibilizzare all’acquisizione della cittadinanza europea ; -Educare al valore dell’interculturalità;
-Maturare una risposta cosciente ai perché più profondi della vita
Formativi per il biennio
- Avviare gli adolescenti alla costruzione della propria identità nella difficile fase della transizione
-Sapersi porre in relazione agli altri
-Avviare gli adolescenti ad operare scelte su basi di valori
Formativi per il triennio
-Sapersi assumere le proprie responsabilità
-Acquisire la consapevolezza dei propri diritti e doveri
-Operare scelte sulla base di valori
-Acquisire la capacità di auto-orientarsi
OBIETTIVI COGNITIVI PER IL BIENNIO
Conoscenze
- Avviare alla conoscenza ed alla comprensione dei diversi linguaggi specifici
Capacità
-Avviare alla capacità di analisi, di osservazione ragionata e di sintesi
-Organizzare le conoscenze per la soluzione di problemi semplici
Competenze
- Saper rielaborare con parole proprie le conoscenze utilizzando un linguaggio semplice e corretto
OBIETTIVI COGNITIVI PER IL TRIENNIO
Conoscenze
-Potenziare la conoscenza e la comprensione dei diversi linguaggi specifici
-Conoscere i diversi contenuti disciplinari
-Conoscere la metodologia delle diverse discipline
Capacità
-Comprendere un testo, individuare i punti fondamentali, saper discernere l’essenziale dal
marginale
-Essere capaci di collegamenti interdisciplinari
Competenze
-Essere in grado di autonomia di giudizio
-Saper utilizzare le conoscenze acquisite per interpretare la realtà locale
-Saper correlare i contenuti fondamentali di ogni disciplina con particolare riguardo ai concetti di
trasversale
CONTENUTI
Per i contenuti, che saranno presentati attraverso unità didattiche e/o moduli, si rimanda ai singoli
piani di lavoro o individuali.
VALUTAZIONE
Criteri
- Rispettare la personalità degli allievi e le caratteristiche delle classi
- Somministrare test d’ingresso per classi nuove
- Educare gli allievi all’autovalutazione secondo apposite griglie
- Predisporre griglie per le esercitazioni scritte e per le prove orali
-Predisporre domande guida per favorire la capacità di sintesi e l’aderenza della risposta
nell’ipotesi di domande a risposta aperta (escludendo le classi quinte)
DIPARTIMENTO di MATEMATICA E FISICA
Finalità culturali e educative
Promuovere negli studenti:
• l’esercizio ad interpretare, descrivere e rappresentare ogni fenomeno osservato
• l’abitudine a studiare ogni questione attraverso l’esame analitico dei suoi termini.
• l’attitudine a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente quanto viene via
conosciuto e appreso.
Profili in uscita
COMPETENZE
Si ritiene che gli studenti debbano essere in grado di:
• leggere e comprendere un testo scientifico
• utilizzare le tecniche di calcolo in modo appropriato
• applicare conoscenze ed abilità per risolvere problemi in situazioni diverse da quelle note sia
in campo matematico, sia in altri campi
• evidenziare capacità intuitive e logiche
Obiettivi
a) obiettivi generali: si fa riferimento al POF;
si sottolinea l’esigenza dell’educazione al rispetto dei regolamenti nell’utilizzo dei laboratori e
degli strumenti informatici.
b) obiettivi disciplinari:
BIENNIO
a. uso di un linguaggio appropriato e rigoroso
b. capacità di riconoscere ed utilizzare correttamente definizioni, proprietà, assiomi e teoremi ;
c. conoscenza delle proprietà delle figure geometriche attraverso la costruzione di catene deduttive
d. abilità di calcolo;
e. risoluzione di semplici problemi.
TRIENNIO
a. sviluppo delle capacità intuitive e logiche;
b. raggiungimento di sicurezza ed autonomia operativa nell’utilizzo di procedure di calcolo in
situazioni problematiche diverse, matematiche e fisiche;
c. analisi di situazioni problematiche e rappresentazione, attraverso modelli funzionali, di
problemi da risolvere ;
d. comunicazione efficace utilizzando appropriati linguaggi tecnici e scientifici
e. in preparazione dell’esame di Stato, capacità di approfondire e collegare gli argomenti
disciplinari con quelli di ambiti diversi, sapendoli collocare storicamente.
Metodi e strumenti di insegnamento
L’attività didattica sarà svolta attraverso:
• lezione frontale ;• lezione partecipata ;• lavoro a piccoli gruppi con successiva discussione ;
• esercitazioni di laboratorio ; • assegnazione sistematica e controllo di esercizi da svolgere a casa
Gli strumenti utilizzati saranno:
• testo ;• problema stimolo; • utilizzo di eserciziari integrativi in aula, a casa, nei corsi di recupero;
• schede ed esercizi guidati ; • softwares didattici ed applicativi
DIPARTIMENTO DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE
ECONOMIA AZIENDALE
Obiettivi di apprendimento
BIENNIO
Conoscenze su:
• fondamenti dell’attività economica collocata in un sistema particolarmente dinamico;
• elementi costitutivi dell’azienda e le loro interrelazioni;
• caratteristiche della documentazione relativa alle operazioni in programma, anche per
quanto concerne i vincoli imposti dalla normativa vigente;
• modalità con cui effettuare calcoli relativi alle operazioni economiche e finanziarie analizzate.
Capacità di:
• riconoscere i vari aspetti dell’attività economica e coglierne i collegamenti essenziali;
• individuare i vari tipi di azienda identificandone gli aspetti caratterizzanti e le generali
modalità di funzionamento;
• esaminare, interpretare e utilizzare con proprietà la documentazione studiata sapendola
riferire a precise situazioni anche con riferimento agli adempimenti giuridici e fiscali;
• elaborare, in modo preciso e logico, le procedure di calcolo originate dalle attività studiate,
utilizzando anche concetti e strumenti operativi acquisiti in ambito matematico;
• comunicare efficacemente i risultati di ogni attività svolta;
• valutare gli apporti significativi del lavoro altrui
TRIENNIO
Acquisire:
• la visione organica della dinamica aziendale considerata nella sua complessità;
• la conoscenza approfondita dei moderni metodi, strumenti e tecniche contabili da utilizzare
per una efficace rilevazione dei fenomeni aziendali;
• le chiavi di lettura e di interpretazione del bilancio aziendale in funzione dei diversi fini
conoscitivi da perseguire attraverso l’analisi;
• la capacità di riconoscere i dati per favorire i diversi processi decisionali, specie in presenza
di sistemi informativi automatizzati;
• la comprensione della funzione e del ruolo svolto dal marketing in ogni tipo di azienda, dei
suoi strumenti, delle sue politiche, dei suoi risvolti sociali;
• la padronanza delle tecniche amministrative e dei documenti relativi ad alcune tipiche
attività aziendali (vendita, magazzino, personale, finanza, etc.);
• la padronanza degli strumenti per il controllo della gestione, specie di quelle industriali;
• la visione sistemica dell’attività tipica di una banca e degli aspetti economico-finanziari
relativi al più generale problema della gestione del credito;
• la percezione delle funzioni e dei compiti che ha la Borsa Valori oggi, nonché delle dinamiche
che portano a correlare l’andamento delle negoziazioni con gli eventi politico-economici;
• la consapevolezza della tipicità dell’azienda di erogazione rispetto a quella di produzione.
Indicazioni metodologiche
Con l’apprendimento dell’economia aziendale si possono efficacemente sviluppare le capacità di
modellizzare e rappresentare la realtà, di progettare e pianificare, di elaborare strategie per
controllare ed effettuare scelte.
In particolare occorre:
• evitare che prevalgano aspetti meccanicistici o visioni frammentarie della disciplina che va,
invece, affrontata con approccio sistemico, avendo cura di evidenziarne le relazioni logiche,
la dimensione storica, i rapporti con le altre discipline;
• accostarsi ai problemi in modo graduale e ciclico, così da garantire sin dall’inizio una
significativa visione globale e, successivamente, i necessari approfondimenti;
• partire sempre dall’osservazione diretta dei fenomeni aziendali per coglierne la logica e le
caratteristiche che saranno poi sottoposte a successive generalizzazioni ed analisi;
• tendere a presentare situazioni nelle quali attuare processi decisionali che tengano conto
della elevata variabilità del sistema economico-sociale;
• sviluppare nello studente capacità rivolte all’analisi e alla valutazione delle complesse
situazioni studiate.
Modalità di verifica e valutazione
Le prove saranno articolate secondo modalità diverse (prove non strutturate, semistrutturate e
strutturate) scelte in base agli obiettivi che si intende misurare e finalizzate ad avere una pluralità
di elementi per la valutazione. L’attività di laboratorio fornisce ulteriori elementi di giudizio,
specie per quanto concerne gli aspetti relazionali, le capacità progettuali e quelle organizzative.
DIRITTO, ECONOMIA POLITICA E SCIENZA DELLE FINANZE
Finalità dell’insegnamento
L’organizzazione sociale, politica ed economica degli uomini riuniti in società costituisce
l’oggetto di studio del Diritto e dell’Economia politica.
L’Economia politica studia gli aspetti strutturali, funzionali e strumentali del sistema economico e
delle imprese considerate nelle loro interrelazioni con i sottosistemi finanziario, creditizio, fiscale,
occupazionale, secondo quadri di riferimento storico-evolutivi, micro e macro-economici, pubblici
e privati, descrittivi e prescrittivi.
Il Diritto studia il sistema di regolamentazione giuridica della prassi sociale, politica ed
economica, considerato nei suoi aspetti normativi, organizzativi, teleologici, sociologici, secondo
quadri di riferimento non solo formali e prescrittivi, ma anche reali, promozionali, organizzativi e
valutativi.
Lo studio del Diritto mira a fornire agli studenti le conoscenze e le competenze necessarie alla
definizione della natura giuridica dei vari istituti, all’analisi della normogenesi e del finalismo, alla
considerazione dei problemi interpretativi e sistematici delle norme e del loro funzionamento.
Lo studio dell’Economia politica mira a promuovere la conoscenza dei principi, delle regole, delle
teorie concernenti i fenomeni produttivi, distributivi, finanziari e creditizi, nonché dei processi
programmatori e organizzatori dell’attività economica. Inoltre, si propone di sviluppare la capacità
di interpretare le problematiche economiche sia in senso storico evolutivo sia in senso sistemico,
al fine di rendere i giovani capaci di operare scelte motivate.
Obiettivi di apprendimento
Al termine del corso gli studenti devono conoscere:
• i principi generali del diritto;
• gli istituti fondamentali del diritto civile, commerciale e pubblico, con riferimento anche agli
ordinamenti comunitari;
• la struttura, gli elementi e il funzionamento del sistema economico e delle imprese;
• il ruolo della Stato nell’economia;
• i principi regolatori della politica economica e dell’attività finanziaria dello Stato
essere in grado di
• analizzare situazioni di carattere giuridico ed economico, individuandone gli elementi, le
loro caratteristiche, i tipi e i rapporti di interazione;
• rilevare analogie e differenze nei fenomeni giuridici ed economici e ricomporle sinteticamente.
• individuare il nesso causa-effetto tra fenomeni anche lontani nel tempo e nello spazio ed
esprimere le corrispondenti relazioni;
• interpretare, analizzare e comunicare i contenuti essenziali di testi e fonti di informazione
economica e giuridica;
• applicare le norme giuridiche generali e astratte a casi concreti, utilizzando procedimenti
logico-argomentativi e logico-formali;
• produrre atti e documenti relativi alla prassi negoziale, amministrativa, economica e fiscale;
• operare autonomamente verifiche su soluzioni ipotizzate per risolvere specifici problemi.
Nel campo linguistico occorre qualificare ulteriormente:
• la conoscenza e la comprensione degli elementi, della struttura e delle regole di formazione
del linguaggio giuridico ed economico;
• le abilità ricettive e produttive del linguaggio giuridico ed economico, sia come capacità di
ascolto e lettura, sia come capacità di produzione orale e elaborazione di documenti giuridici ed
economici.
Nel campo logico occorre qualificare ulteriormente:
• la conoscenza, la comprensione delle regole e procedimenti della logica giuridica ed economica;
• le capacità di adottare ragionamenti corretti e adeguati alla diversità delle due discipline.
Indicazioni metodologiche
Il metodo di studio del Diritto, secondo il tipo di conoscenze e di abilità che si vogliono
conseguire, si può articolare in diversi itinerari didattici. Si possono così distinguere quattro tipi di
apprendimento:
• apprendimento di principi generali relativi agli aspetti ontologici, assiologici, epistemologici
e fenomenologici del diritto (ricerca teorica);
• apprendimento di concetti giuridici fondamentali relativi alla sistemazione dogmatica e
valutativa dei contenuti normativi (ricerca sistematica);
• apprendimento di regole per risolvere casi concreti e per produrre atti giuridici (ricerca
applicata);
• apprendimento di dati e situazioni relativi allo studio empirico e funzionale del diritto
(ricerca empirica), anche al fine di individuare ipotesi di riforma legislativa (ricerca propositiva).
Al fine di realizzare gli itinerari indicati, ogni singola programmazione si struttura secondo una
prassi didattica ispirata ad una opportuna flessibilità di modalità di insegnamento, basata su lezioni
interattive, simulazioni di casi, progetti di ricerca per scoperta. Secondo le modalità prescelte,
saranno previsti momenti e fasi di:
• lettura e interpretazione di fonti normative; • analisi del processo di formazione delle norme;
• analisi di situazioni reali; • costruzioni di schemi concettuali; • redazione di atti, documenti e
relazioni.
Il metodo di studio dell’economia politica, a seconda delle conoscenze e delle abilità che si
vogliono conseguire, si può articolare in diversi itinerari didattici:
• ricerca teorica, diretta all’apprendimento dei principi generali e delle principali correnti del
pensiero economico e finanziario;
• ricerca sistemica, diretta ad evidenziare le interazioni tra le variabili micro e macro economiche;
• ricerca empirica, diretta all’apprendimento di regolarità economiche, situazioni, dati, relativi
al funzionamento dell’economia del Paese, per individuare ipotesi di innovazioni.
Diversamente articolate saranno le modalità di approccio al fenomeno economico e finanziario e
che prevedono, un metodo di insegnamento flessibile che può, a seconda dei casi, utilizzare
modalità e tecniche differenti: lezione interattiva, scoperta guidata, problemsolving,simulazione.
Modalità di verifica e valutazione
• prove oggettive dirette a verificare la conoscenza dei contenuti normativi e la comprensione e
l’applicazione della logica e del linguaggio del diritto;
• prove oggettive dirette a verificare la conoscenza argomentativa e sistematica del diritto e la
comprensione e l’applicazione della logica e del linguaggio dei giuristi;
• gli atti giuridici prodotti dagli studenti possono essere utilizzati per verificare la padronanza
della logica e dei ragionamenti giuridici normativi e non normativi;
• i colloqui orali, oltre a permettere la discussione delle prove oggettive, mirano a valutare le
competenze logico-argomentative e linguistico-espressive.
• esercitazioni strutturate finalizzate ad avere una pluralità di elementi per la valutazione (a
soluzione programmata, test, questionari, relazioni, saggi brevi).
DIPARTIMENTO di LINGUAGGI NON VERBALI
OBIETTIVI COGNITIVI
-Armonico sviluppo corporeo e motorio dell’adolescente
-Maturazione della coscienza relativa alla propria corporeità
-Acquisizione di una cultura delle attività personali motorie e sportive
-Evoluzione di un’equilibrata coscienza sociale
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SCELTA delle MODALITA’ di PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
-Bisogni ed interessi dei ragazzi
-Disponibilità reale di spazi, strutture ed attrezzature didattiche
SCELTA DELLE METODOLOGIE E DEGLI STRUMENTI
-Metodo psicocinetico per permettere ad ogni alunno di sentirsi coinvolto a produrre valutazioni
e soluzioni tecniche personali adeguate alla soluzione del problema
-Metodo analitico e globale a seconda delle esigenze
-Strumenti messi a disposizione dalla scuola
DEFINIZIONE PROVE di VERIFICA NELLE VARIE CLASSI
-Osservazioni sistematiche durante le esercitazioni pratiche ;
-Test ; -Questionari ; -Lavori di gruppo ; -Verifiche orali
IV INTEGRAZIONE SCOLASTICA
L’integrazione rappresenta l’obiettivo permanente dell’azione educativa e scolastica. Essa tende al
massimo sviluppo possibile di ciascun alunno sia in termini individuali, e quindi di acquisizione di
competenze personali e di apprendimento, sia in termini sociali, e quindi di rapporti reciproci e di
collaborazione.
Alunni con Bisogni Educativi Speciali
Alunni che presentano una difficoltà che si evidenzia in età evolutiva negli ambiti di vita
dell’educazione e/o apprenditivo. Si manifesta in un funzionamento problematico, anche per il
soggetto,in termini di danno, ostacolo o stigma sociale.
L’ I.I.S.S. “ Federico II” di Apricena, nel rispetto della Direttiva MIUR del 27/12/2012 e della
successiva Circolare MIUR n. 561 del 6/3/2013 si propone di potenziare la cultura dell’inclusione
per rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati
periodi, manifesti “Bisogni Educativi Speciali”.
A tal fine intende:
 Creare un ambiente accogliente e di supporto;
 Sistenere gli apprendimenti attraverso una revisione del curriculo, sviluppando
attenzione educativa in tutta la scuola;
 Promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento;
 Centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno;
 Favorire l’acquisizione di competenze collaborative;
 Promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta
collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante.
Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la
partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia
ambientali che personali.
Pertanto ha provveduto a dotarsi di un Gruppo di Lavoro per l’Inclusione ( GLI ) che rilevi i
Bisogni Educativi Speciali, raccolga e documenti gli interventi educativi-didattici, consgli e
supporti i colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi, raccolga e coordini le
proposte formulate dai G.L.H. operativi ed elabori un “Piano Annuale per l’Inclusione”.
Gruppo di Lavoro per L’Inclusione ( GLI )
Prof.Cristoforo MEDUGNO
Dirigente Scolastico
Prof.ssa Maria Pia AMORUSI
Docente Referente per il sostegno
Prof.ssa Lucia SPECCHIULLI
Docente di sostegno
Prof.ssa Luciana MASTANDREA Coordinatrice “ Sportello di Ascolto
Prof. Andrea RICCIARDI
Docente incaricato per gli scambi culturali
Prof. Elio PALMA
Docente incaricato Sportello didattico-pedagogico alunni
Alunni diversamente abili
La presenza nel nostro Istituto di alunni diversamente abili richiede competenze specifiche,
disponibilità e collaborazione da parte di tutti gli operatori scolastici al fine di favorire, in un clima
sereno e accogliente, un processo dinamico di scambi affettivi, intellettivi ed operativi che
comporti una crescita individuale e collettiva.
Finalità
-Favorire una concreta e positiva integrazione in armonia con il gruppo-classe, la comunità
scolastica e l’ambiente di vita.
-Sviluppare l’identità personale dell’alunno disabile (star bene con se stesso e con gli altri).
-Vivere la diversità come valore e momento di crescita per tutti gli alunni.
ITINERARIO PROGETTUALE (dalla certificazione al PEI)
• Certificazione o attestazione di handicap rilasciata dai competenti specialisti dell'azienda ASL: è
l'accertamento clinico di una minorazione che può essere fisica, psichica o sensoriale, che è causa
di difficoltà di apprendimento, di relazione tale da determinare un processo di svantaggio sociale o
di emarginazione. Attraverso la certificazione, quindi, vengono individuati i soggetti destinatari
degli interventi previsti dalla legislazione per la tutela della persona in situazione di handicap
(nella scuola sono previste classi con non più di 20 alunni e interventi di sostegno).
• Diagnosi funzionale (D.F.) compilata dal competente specialista dell'azienda ASL: costituisce
uno strumento conoscitivo, che, partendo dalla minorazione e dai suoi effetti sul soggetto, tende ad
individuare:
-l'insieme delle disabilità e delle difficoltà determinate dalla minorazione
-il quadro delle capacità (con riferimento alle possibilità di recupero)
-le potenzialità di sviluppo del soggetto significative per il successivo intervento educativo.
Profilo dinamico funzionale (P.D.F.)
È successivo alla diagnosi funzionale ed è finalizzato ad individuare le potenzialità e prevedere
l'eventuale livello di sviluppo dell'alunno in situazione di handicap, in base ad alcuni indicatori:
- autonomia ; - socializzazione ; - apprendimento
La compilazione del PDF è curata congiuntamente dagli specialisti dell'A S L e dagli operatori
scolastici con la collaborazione della famiglia.
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Piano educativo individualizzato (P.E.I.)
Per ogni alunno in situazione di handicap viene formulato,tenuto conto delle indicazioni emerse
dai Consigli di Classe e dai GLH-un progetto educativo individualizzato sulla base di una
approfondita conoscenza dell'alunno sotto il profilo fisico, affettivo, intellettuale e sociale.
Il PEI deve:
-individuare la situazione di partenza dell'allievo e le sue potenzialità in merito alla sua autonomia
personale, alle modalità relazionali e al suo apprendimento scolastico
-definire finalità ed obiettivi educativi, percorsi di lavoro o unità didattiche da coordinare con i
progetti della classe in cui è inserito l’alunno o di altre classi o di Istituto, forme di apprendimento
o metodologie di lavoro
-articolare modalità e tempi del lavoro didattico in classe ed in altri contesti scolastici(aule
attrezzate, laboratori, gruppi)
-indicare forme di collaborazione tra l'insegnante di sostegno e le altre figure professionali
coinvolte nell'integrazione (docenti curricolari, personale assistente, personale esterno, ecc...)
-individuare le forme di coinvolgimento della famiglia
-definire le modalità e la periodicità della valutazione.
Il PEI è inserito nella programmazione educativa e didattica della classe.
Gruppi di lavoro
Nell’Istituto opera il Gruppo di Lavoro per l’integrazione scolastica degli alunni con handicap,
costituito, ai sensi dell’art.15 della legge104/92, dal Dirigente Scolastico, da insegnanti curricolari,
insegnanti specializzati, dai genitori, dall’equipe psico-sociopedagogicae dall’insegnante
incaricata del coordinamento dell’integrazione dell’handicap nell’istituto. Il GLH si riunisce
periodicamente per la revisione del PDF, per valutare l’efficacia degli interventi adottati, per
verificare ed eventualmente adeguare il PEI ai risultati raggiunti, per attivare scambi informativi
ed eventuali suggerimenti operativi.
Ruolo dell’insegnante specializzato nel sostegno (legge 148/90)
Premesso che la responsabilità dell’integrazione compete a tutta la comunità scolastica, non solo
al team di riferimento o al singolo insegnante specializzato, si ritiene fondamentale la figura
dell’insegnante di sostegno come risorsa del gruppo classe,del plesso, dell’istituto.
Egli:
-assume la contitolarità delle classi in cui opera
-collabora con gli insegnanti della classe e della scuola in quanto competente sui temi
di didattica integrata, di facilitazione dell’apprendimento, di didattica individualizzata…
-favorisce un positivo rapporto con le famiglie
-collabora con gli specialisti delle strutture territoriali
Scelte educative e di metodo
La qualità dell’integrazione dell’handicap passa attraverso una visione della diversità che sia non
solo intesa come accettazione/accoglimento ma opportunità di arricchimento sociale ed affettivo di
una comunità.
Indicatori di qualità possono essere individuati:
-nel clima sociale del gruppo di riferimento del soggetto disabile
-nella varietà degli stimoli proposti
-nella predisposizione di percorsi e strumenti idonei
-nella flessibilità delle forme organizzative degli interventi (laboratori, lavori a classi aperte,
attività di piccolo gruppo, attività collettive…)
Tempi e modalità
Le ore di sostegno e la loro disposizione settimanale vengono stabilite in funzione dell’effettivo
personale e delle specifiche esigenze degli alunni. Gli interventi educativo-didattici privilegiano le
aree in cui l’alunno manifesta le maggiori difficoltà e carenze. Le attività programmate possono
essere attuate nell’ambito della classe di appartenenza, per favorire l’integrazione e migliorare la
relazione; all’esterno della classe per un lavoro individuale finalizzato all’acquisizione delle
capacità operative di base; nei vari laboratori attrezzati per attività specifiche.
L’ipotesi di lavoro presenta i caratteri della flessibilità e funzionalità per garantire ritmi di attività
più distesi, maggiori opportunità di successo ed esperienze gratificanti sul piano psicologico. Le
modalità operative tengono contemporaneamente conto dei bisogni educativi del singolo alunno e
del contesto dei bisogni formativi della classe in cui è inserito.
Verifica e valutazione
Periodicamente si effettuano prove di verifica in relazione agli argomenti trattati e agli obiettivi
didattici prefissati e concordati insieme agli insegnanti di classe.
La valutazione dei risultati scolastici è rapportata ai ritmi e agli obiettivi formativi
individualizzati perseguiti nell’azione didattica.
L’osservazione sistematica degli itinerari di apprendimento è continua e verifica l’efficacia e la
validità degli obiettivi scelti allo scopo di regolare e di adeguare via il progetto di intervento.
Le modalità di valutazione riguardano: l’acquisizione degli obiettivi, il grado di mantenimento nel
tempo delle conoscenze acquisite, il livello di autonomia raggiunto.
Organizzazione
La Prof.ssa Amorusi M.Pia è incaricata dal D.S. di coordinare il settore dell’ integrazione
scolastica degli alunni in situazione di handicap, attraverso le seguenti azioni:
-ottimizzazione degli interventi e dell’utilizzo delle risorse interne ed esterne
-mediazione nei rapporti scuola-famiglia e scuola-territorio
-collaborazione con gli insegnanti curriculari e specializzati per la ricerca, le metodologie,
la valutazione.
In particolare vengono redatte nel corso dell’anno scolastico una verifica intermedia ed una
verifica finale sui processi di integrazione in atto nell’Istituto
La valutazione
La valutazione è effettuata nei diversi livelli individuali e collegiali, sulla base delle osservazioni
sistematiche dei processi di apprendimento; tiene conto delle verifiche periodiche, delle attività
programmate, degli interventi realizzati e dei risultati ottenuti e riguarda i livelli di formazione e di
preparazione culturale conseguiti in relazione agli obiettivi e in rapporto ai programmi.
La valutazione, nonostante le attenzioni dell'individualizzazione dei percorsi, terrà conto della
necessaria acquisizione di un patrimonio culturale comune, del conseguimento di abilità, capacità
e conoscenze indispensabili per l'inserimento, senza difficoltà, nelle classi successive.
La verifica degli apprendimenti di tutti gli alunni si realizza attraverso prove strutturate e non
strutturate, diverse e ripetute nel tempo (ingresso, in itinere, finali) e tende a quantificare le nuove
conoscenze: i dati delle osservazioni sistematiche raccolti nel registro personale, unitamente a
quelli contenuti nei registri di verbalizzazione collegiali, contribuiranno ad attivare la
valutazione diagnostica, la valutazione formativa di processo e a supportare la valutazione
sommativa. Le tappe del percorso didattico per arrivare al giudizio collegiale sono le seguenti :
a) accertamento, da parte del docente, delle conoscenze e delle abilità possedute dagli studenti,
che si reputano indispensabili per affrontare un nuovo argomento (valutazione diagnostica).
b) accertamento, durante l’azione didattica, del processo dell'apprendimento, sia per permettere
allo studente di autovalutarsi senza drammatizzare l'errore, sia per consentire all'insegnante di
adeguare la propria azione alle necessità degli alunni, anche con eventuali interventi di recupero
(valutazione formativa).
c) accertamento delle conoscenze possedute dagli studenti e della loro capacità di utilizzarle in
modo appropriato al termine del lavoro svolto ( valutazione sommativa).
In pratica la valutazione sommativa deve accertare se l'alunno è in grado di:
• conoscere e comprendere contenuti e concetti delle discipline;
• essere in grado di applicare operativamente le abilità apprese;
• saper analizzare ossia scomporre un argomento nelle sue costituenti fondamentali;
• saper sintetizzare ossia ricomporre in unità organica gli elementi singoli;
• saper valutare ossia esprimere giudizi critici riguardo a contenuti culturali o tecnici offerti
alla sua attenzione.
Alla formulazione del giudizio finale devono concorrere gli elementi valutativi già descritti, ossia:
• capacità comunicativa (educazione linguistica); • obiettivi cognitivi e abilità operative;
• valori comportamentali: 1) grado di socialità; 2) impegno; 3) metodo di studio.
Inoltre, tali elementi devono essere considerati come il punto di arrivo di un percorso didattico e,
quindi, messi in relazione ai livelli di partenza.
I docenti di sostegno e curriculari delle classi in cui risultano presenti alunni diversamente abili,
che seguono una programmazione differenziata, avranno cura di specificare sulla scheda di
valutazione che “la valutazione è espressa in base al P.E.I. –O.M. n.128/99”.
Per gli alunni diversamente abili il Consiglio formulerà proposte per la stesura del Progetto
Educativo Individuale (art. 41 del D.M. 331/98) e riconferma ore di sostegno e aree disciplinari
per l’a.s( successivo).
DOCUMENTI DA CONSEGNARE ALLE FAMIGLIE
Mod. A – “Pagellino” : riporterà i voti reali conseguiti dall’alunno per la successiva consegna alla
famiglia in forma riservata (a cura della segreteria didattica) .
Mod. B – Dichiarazione finalizzata :
alla sottoscrizione da parte dei genitori e dell’alunno delle modalità di recupero prescelte;
alla presa d’atto della necessità per l’alunno del superamento di una verifica finale prima
dell’inizio del nuovo a.s. e propedeutica all’ammissione alla classe successiva;
all’indicazione di un calendario di massima (periodi) delle lezioni di recupero.
Mod. C - Comunicazione formale alle famiglie degli alunni dei debiti formativi assegnati
all’alunno.
Mod. D – Descrizione analitica ed esauriente delle carenze che caratterizzano la preparazione
dell’alunno finalizzate alle attività di recupero.
MODALITA’ di ACCERTAMENTO degli OBIETTIVI FORMATIVI
Le prove di verifica utilizzate potranno essere scritte,orali,pratiche o grafiche,come espressamente
indicato dai decreti istitutivi dei singoli corsi di studio. Per tutte le classi sono previste prove
strutturate e semistrutturate.
L’Istituto “Federico II” tende a diversificate le prove di verifica per sfruttare al meglio le diverse
potenzialità. Le prove da somministrare agli alunni saranno pensate e preparate in stretta
correlazione con gli obiettivi prescelti. Attraverso la prova simisurerà la quantità/qualità degli
apprendimenti senza dare spazio a valutazioni e interferenze di altra natura.
Si effettuerà numero congruo di verifiche scritte,orali,pratiche, che permettano di avere
dell’alunno un profilo organico e realistico. Si registreranno,attraverso griglie di correzione, le
prestazioni fornite dagli allievi, anche in vista di interventi di recupero. Le prove scritte, in
particolare, saranno riconsegnate agli alunni entro venti giorni.
Le valutazioni sono comunicate
• agli allievi a conclusione di ogni singola prova, con registrazione del risultato sul registro
personale del docente
• ai genitori tramite i colloqui periodici
• alla fine dei due quadrimestri sulle schede ministeriali.
V PROGETTI E ATTIVITA’ DELL’OFFERTA FORMATIVA
L'Istituto individua come obiettivo primario lo sviluppo della personalità dello studente, non solo
come essere umano, ma come cittadino facente parte di una comunità, con precisi diritti e doveri
di rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente che lo circonda. Gli orientamenti della società e le
finalità sopra ricordate comportano scelte educative, didattiche e organizzative conseguenti ed
innovative, che si traducono in una rete di progetti e proposte operative.Uno degli aspetti più
moderni degli Istituti Superiori di II grado è sempre stato costituito dall’apertura verso l’esterno
mediante attività integrate nella didattica curriculare poiché la natura stessa dell’attività lavorativa
di riferimento richiede una costante relazione con il territorio e i suoi molteplici aspetti,
ambientali, artistici, istituzionali ed economici.
Proprio per questi motivi l’ I.I.S.S. “FEDERICO II” include nel suo Piano dell’Offerta
Formativa attività che preparino l’allievo e il futuro professionista ad avere una visione del mondo
più ampia possibile sia dal punto di vista artistico-culturale, sia da quello socio-comunicativo, che
da quello istituzionale-lavorativo. Queste attività si muovono su tre linee programmatiche
principali che intendono rispondere alle nuove esigenze: di una formazione e preparazione che
siano valide al di là del ristretto ambito locale o nazionale; di un’educazione e conoscenza
culturale e civile che derivi da esperienze dirette; di vivere esperienze di apprendimento pratiche
che portino al conseguimento di abilità specifiche legalmente riconosciute con certificazione
valida almeno in tutti gli Stati dell’ Unione Europea.
Pertanto il “ FEDERICO II” prevede attività che tendono a INTERNAZIONALIZZARE,
AMPLIARE e INTEGRARE la formazione, le conoscenze e le abilità acquisite dall’allievo
facendolo diventare un cittadino-professionista cosciente di appartenere e poter prestare la sua
opera non solo al territorio e alla società locale o nazionale, ma anche in tutti i paesi dell’Unione
Europea contribuendo attivamente e soprattutto coscientemente all’acquisizione di una
Cittadinanza Europea.
La linea dell’INTENAZIONALIZZAZIONE tende a sostenere, promuovere e far accettare:
1°) La conoscenza di almeno una lingua straniera;2°) Il pluralismo delle idee:
3°) La solidarietà attraverso la conoscenza e la comprensione reciproca delle differenze culturali;
4°) Il senso di appartenenza alla dimensione europea e ai sui valori di fratellanza, giustizia e
libertà condivisi in un contesto culturale internazionale;
5°) La cooperazione europea nella educazione e formazione e la corrispondenza fra sistemi di
istruzione.
Essa consente ,favorisce,garantisce e potenzia:
a) la frequenza degli scambi, l’interazione con il mercato del lavoro, la circolazione e il
riconoscimento delle qualifiche formative basate su standard di valutazioni comuni;
b) l’educazione non formale e riconosce i meriti e le ricadute; c) le pari opportunità;
d) l’insegnamento/apprendimento delle lingue straniere.
Porta a:
 Sviluppare una dimensione europea;
 Facilitare la mobilità di studenti e insegnanti promuovendo il riconoscimento accademico
dei diplomi e dei periodi di studio;
 Promuovere la cooperazione fra istituti, scuole e università;
 Sviluppare lo scambio di informazioni e di esperienze;
 Favorire il life long learning.
La linea dell’AMPLIAMENTO tende a mettere in pratica e approfondire non solo le competenze
e le abilità acquisite, ma soprattutto atteggiamenti e comportamenti sociali, civili e professionali
maturati dall’azione didattica-educativa.
Essa favorisce:






Una conoscenza diretta del patrimonio artistico-culturale locale, nazionale ed europeo;
Lo sviluppo di una sensibilità verso eventi artistici-culturali;
La formazione di una coscienza civile;
L’acquisizione di comportamenti sociali e civili responsabili e corretti;
Lo sviluppo di una concezione della diversità come fonte di ricchezza e non di divisione;
La valorizzazione del senso di appartenenza, concepito come patrimonio da investire nello
sviluppo di una coscienza di cittadinanza più ampia (Europea).
Consente agli alunni:







Di conoscere meglio il territorio, l’arte e la cultura locale;
Di constatare praticamente e personalmente conoscenze acquisite;
Di vivere esperienze di lavoro di gruppo;
Di rapportarsi con modi di vivere e persone diverse;
Di avvicinarsi al mondo culturale, artistico, professionale in modo attivo;
Di conoscere le principali istituzioni locali, nazionali ed europee;
Di poter conoscere e saper utilizzare i mezzi di trasporto.
Sviluppa negli allievi:
- Un senso di appartenenza aperto verso gli altri;- La socializzazione;- Il rispetto delle diversità;
- Il rispetto delle regole e delle istituzioni;- Il rispetto della cultura e delle opere d’arte;
- Atteggiamenti civili nell’uso delle infrastrutture;
- La capacità di saper utilizzare correttamente i vari mezzi di trasporto.
La linea dell’INTEGRAZIONE tende a far acquisire agli allievi abilità motorie, culturali e
professionali specifiche, spesso accertate con certificazioni legali, valide in tutti gli Stati dell’U.E.
Essa favorisce:
- La partecipazione degli allievi a stage professionali;
- La partecipazione a corsi di qualifica e abilitazione;
- La partecipazione ad attività sportive;
- La partecipazione ad eventi artistico-culturali-professionali.
Consente agli alunni:
- Di prendere contatto con il mondo del lavoro; - Di maturare specifiche abilità;
- Uno sviluppo motorio completo e armonico; - Di vivere esperienze di gruppo.
Fornisce gli allievi:
- certificazioni legalmente valide delle abilità acquisite; - di un senso del lavoro di gruppo;
- abilità specifiche;- una preparazione artistico-culturale-linguistico-professionale più pratica:
ATTIVITA’ che realizzano le tre linee
I consigli di classe, in sede di programmazione annuale dell’attività, predispongono un piano
di iniziative, opportunamente graduate in relazione all’età ed al procedere degli studi, nonché alle
possibilità effettivamente disponibili nel tempo e nel luogo.
ESPERIENZE LINGUISTICHE-PROFESSIONALI E CULTURALI ALL’ESTERO
L’Istituto “Federico II”, nell’ambito del Piano dell’Offerta Formativa, ogni anno propone ai
propri studenti diverse attività di approfondimento linguistico-professionale e culturale nei Paesi
di cui studiano le lingue. Tali esperienze, altamente formative ed educative, completano ed
ampliano il percorso di studi. L’obiettivo, infatti, è quello di offrire concrete opportunità di
conoscere valori sociali e culturali diversi, metodi organizzativi e produttivi innovativi vivendoli
in prima persona in situazioni quotidiane e insieme di potenziare le capacità espressive nelle
lingue di studio, acquisendo automatismi, sicurezza nella comunicazione e consapevolezza delle
proprie capacità. Tale perfezionamento si può ottenere solo con un contatto diretto con la realtà
del Paese .Nell’arco del percorso di studi quinquennale gli alunni e i loro genitori hanno la
possibilità di aderire alle diverse iniziative programmate, pianificando, fin dal primo anno, un
percorso che consenta l’approfondimento delle lingue di studio.
Le proposte includono vari tipi di attività: gli scambi culturali, gli stage di
perfezionamento linguistico e professionale e Progetti Comenius, partecipazione a manifestazioni
artistico produttive.
E’ dunque un’offerta formativa globale, che intende sottolineare e valorizzare l’ambito
artistico-professionale, plurilinguistico e pluriculturale caratteristico delle varie tipologie di
studi presenti presso dell’Istituto “ FEDERICO II”.
Si citano, a titolo esemplificativo:
attività da svolgersi durante l’orario delle lezioni o nell’arco della giornata:
 visite a musei, scavi archeologici ed altri siti di interesse culturale, economico- produttivo e
turistico, nonchè visite di quartieri, chiese, luoghi e monumenti significativi della città sede
dell’Istituto;
 visite ad esposizioni temporanee aventi rilevante interesse artistico-professionale o culturale o
comunque costituenti richiamo turistico.
In relazione all’età ed ai programmi svolti, l’attenzione dei giovani studenti sarà richiamata
sugli aspetti formali oltre che su quelli contenutistici-professionli della mostra visitata; si dovrà
cioè suscitare in loro l’abitudine a valutare non solo il materiale grezzo , ma le tecniche di
presentazione, di gestione degli accessi, di aiuto alla fruizione, ecc.
 partecipazione a conferenze, proiezioni,rappresentazioniteatrali,sfilate di moda,fiere, incontri
con operatori che per preparazione ed esperienza, nel settore culturale, professionale, artistico o
turistico, possano offrire significativo contributo di informazione e stimolo intellettuale;
attività di maggiore durata:
 viaggi di istruzione (uno per ciascun anno, intorno ad un tema concordato dal consiglio di
classe nell’ambito della programmazione didattico-educativa annuale). A partire dal terzo anno,
tali viaggi si indirizzeranno verso mete significative per la tipologia di studi frequentata, sia in
regioni vicine che in altre più lontane. Durante l’ultimo anno potrà essere effettuato un viaggio
all’estero, possibilimente in un Paese la cui lingua sia oggetto di studio.
 uno scambio classe di almeno una settimana con scuole preferibilmente appartenenti a Paesi
dell’Unione Europea di cui si studi la lingua.
 un soggiorno estivo in un Paese europeo di cui si studi la lingua, al fine di partecipare a corsi di
perfezionamento linguistico-professionale o attività di alternanza scuola-lavoro.
La scuola potrà - nei limiti dei propri stanziamenti di bilancio - offrire un contributo parziale alle
spese sostenute dalle famiglie per i viaggi all’estero; nel caso del soggiorno estivo, tale contributo
è subordinato alla condizione che il soggiorno stesso sia durato almeno due settimane e che le
attività svolte risultino debitamente documentate. Se ritenuto didatticamente più utile (e sempre
nei limiti di bilancio), la scuola potrà anche assumere l’organizzazione diretta o mediata di tali
attività. Sullo svolgimento di tali esperienze di studio o di lavoro gli studenti redigeranno
dettagliati rapporti in Italiano e nella lingua del Paese visitato;
 uno stage obbligatorio di due o tre settimane, nel corso del quinto anno, presso agenzie o
strutture giudicate significative ai fini formativi dal consiglio di classe. Lo stage sarà svolto nell’ambito della programmazione didattico-educativa - sulla base di un programma
predisposto dalla scuola, d’intesa con i soggetti esterni: sarà oggetto di valutazione mediante
un questionario, appositamente messo a punto, da allegare alla documentazione scolastica che
accompagnerà il candidato agli esami di maturità;
 Qualora ne ricorra la possibilità, sarà ricercata ed incoraggiata la partecipazione degli studenti,
in orario non coincidente con quello delle lezioni e per non più di cinque giorni durante il
quarto ed il quinto anno, a manifestazioni pubbliche di rilevante interesse artistico-culturale o
produttivo-professionale, in qualità di osservatori o di coadiutori esterni dell’organizzazione.
Il “FEDERICO II” e il viaggio
Lo studente del Federico II, futuro professionista , ha modo nel corso del quinquennio di studi
superiori di partecipare a momenti diversi di “viaggio”, sia venendo coinvolto all’interno del
proprio Consiglio di Classe nella scelta delle mete, sia prendendo parte all’accurata preparazione
dell’uscita, cosicché il viaggio stesso diventi momento di socializzazione, di arricchimento
culturale e di acquisizione di competenze professionali. La Commissione Viaggi valuterà di anno
in anno le proposte presentate dai docenti ed approvate dai Consigli di Classe prima di sottoporle
al vaglio del Consiglio d’Istituto. Tale Commissione si occuperà anche di valutare le varie offerte
pervenute dalle Agenzie interpellate dalla Scuola.
Il regolamento dei Viaggi d’istruzione è allegato e forma parte integrante del POF.
Tenuto conto delle indicazioni ministeriali (C.M. 14\10\92 e C.M. 2\10\96), per le uscite di una
giornata saranno privilegiate le mete artistiche, culturali, storiche, naturalistiche della Regione.
Per le uscite di più giorni, le mete saranno proposte dal Consiglio di Classe e saranno strettamente
complementari ai programmi e alle attività che la scuola ha svolto, svolge o intende svolgere, in
base al progetto di offerta educativa e ai programmi istituzionali.
La tipologia di tali uscite è così suddivisa:
 viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo;
 viaggi e visite di integrazione culturale;
 viaggi e visite nei parchi e nelle riserve naturali;
 viaggi connessi ad attività sportive.
Lo scambio
(Classi seconde e terze )
La principale finalità dello scambio è la crescita personale dei partecipanti, attraverso
l’ampliamento degli orizzonti culturali e l’educazione alla comprensione internazionale e alla
pace. Sono esperienze importanti che integrano l’attività didattica e quella educativa e
contribuiscono alla reale “crescita” degli studenti. I nostri allievi ospitano studenti di altre scuole
(italiane o straniere) e vengono poi, a loro volta, ospitati nel corso dell’anno scolastico. E’ per
questo che tali iniziative sono innanzi tutto auspicabili e parti integranti della programmazione
educativa della scuola e di quella didattica delle singole classi che vi partecipano. Lo scambio ha
quindi una doppia finalità di educazione interculturale e promozione dello studio della lingua del
paese visitato.
VIAGGI, VISITE, SOGGIORNI, SCAMBI
Uno degli aspetti più moderni dell’I.I.S.S. FEDERICO II” è costituito dall'apertura verso l'esterno
mediante attività integrate nella didattica curriculare: le varie iniziative (visite guidate, viaggi di
istruzione, soggiorni di studio, scambi) .
Queste iniziative assumono una duplice finalità:
 culturale e formativa, quale occasione per gli studenti di vivere insieme al di fuori
dell'ambiente scolastico, di prendere coscienza del patrimonio culturale ed ambientale italiano ed
europeo, di imparare gradualmente il significato del viaggiare;
 tecnico-professionale, offrono la possibilità di mettere in pratica e verificare le conoscenze
acquisite.
Viaggi di istruzione
Si potrà effettuare un viaggio per ogni anno scolastico, la cui durata può essere di tre giorni
complessivi per il biennio, e fino a cinque giorni per il triennio. Il viaggio, al quale deve
partecipare almeno i 2/3 della classe, non deve creare situazioni discriminatorie che
vanificherebbero la sua stessa natura e finalità. Le iniziative saranno concentrate in un unico
periodo per ragioni didattiche ed organizzative, e possibilmente in bassa stagione per contenere i
costi; i progetti verranno vagliati dai singoli CdC e successivamente da una commissione che
potrà eventualmente formulare proposte di razionalizzazione. I viaggi all'estero avranno
preferibilmente come meta i paesi europei aderenti all'UE di cui si studia la lingua; almeno uno dei
docenti accompagnatori dovrà conoscere la lingua del paese da visitare o perlomeno una lingua
veicolare. Al ritorno gli accompagnatori presenteranno una breve relazione sull'esito didattico, sui
comportamenti degli allievi e sugli eventuali inconvenienti verificatisi, così da poterne tenere
conto anche nell'organizzazione di iniziative future.
Scambi (Progetto Comenius)
La principale finalità dello scambio è la crescita personale dei partecipanti attraverso
l’ampliamento degli orizzonti culturali e l’educazione alla comprensione internazionale e alla pace
Lo scambio è correlato al curricolo di studi e costituisce il momento centrale di un progetto
educativo comune al cui interno viene individuato un ambito disciplinare o interdisciplinare da
sviluppare in collaborazione con la scuola partner. Ha come obiettivi il confronto su metodologie
didattiche e di apprendimento, la cooperazione tra coetanei di diverse nazionalità, il contatto con
culture e codici linguistici diversi. Può durare fino a 6 giorni scolastici e può interessare l’intera
classe.
Visite guidate, conferenze,spettacoli, mostre,fiere,.
Queste attività, da svolgersi di norma durante l'arco delle lezioni, assumono una particolare
importanza per l'iter formativo degli allievi, data la specificità dell'indirizzo, e offrono
un'opportunità importante di svolgere lezioni "in situazione", rendendo operative in condizioni
reali conoscenze acquisite a livello teorico in classe. Nel corso dell’anno non potranno svolgersi
più di tre iniziative, sia che si tratti di visite guidate della durata di una giornata scolastica (6 ore),
sia che si tratti di spettacoli teatrali, cinematografici, conferenze, convegni, escursioni, sfilate che
occupino un tempo inferiore della giornata scolastica.
Soggiorni estivi
Questi si svolgono in un paese europeo di cui si studia la lingua; hanno inizio subito dopo il
termine delle lezioni e hanno una durata di tre settimane. Gli obiettivi che si intendono
raggiungere per mezzo della partecipazione ai soggiorni sono di tipo:
▪
linguistico, tramite il contatto costante con le famiglie ospitanti, la frequenza quotidiana del
corso di lingua, la visione di film e programmi televisivi, la partecipazione a spettacoli;
▪
culturale, sulla base del confronto tra la propria cultura e le proprie abitudini e la cultura del
paese straniero;
▪
sociale, attraverso la verifica della capacità di ognuno di adattarsi alla vita di gruppo e alla
vita della famiglia straniera.
L'Istituto, nei limiti dei propri stanziamenti di bilancio, offre un contributo alla spesa delle
famiglie.
Durante i viaggi e le uscite gli studenti dovranno attenersi al codice di comportamento deliberato
dal Consiglio d'Istituto e di seguito riportato:
1. non fumare in ambienti chiusi; 2. rispettare il programma analitico del viaggio;
3. non allontanarsi dal gruppo; 4. tenere le camere in ordine; 5. sapersi autocontrollare;
6. rispettare gli insegnanti accompagnatori e seguire le loro spiegazioni;
7. rispettare le persone e l'ambiente con cui si viene a contatto;
8. non spostarsi da una camera all'altra dopo l'orario stabilito dagli accompagnatori.
ATTIVITA’ di RICERCA e CONFRONTO in RETE
Presso l’istituto si attuano ricerche didattiche e metodologiche in collaborazione con scuole
partner, istituzioni, enti e aziende italiane, europee e non ,su argomenti sia di materie curriculari
come la Storia ,l’Ed. Civica, l’Economia Turistica, la Geografia; sia di natura extracurriculare
come: l’Educazione e la Formazione del Cittadino europeo, l’educazione all’ambiente, le
tradizioni e la cultura locali, l’architettura e l’arte locale.
Queste attività vengono condotte in parte in orario curriculare e in parte in ore extracurriculari e
prevedono un continuo scambio di informazioni, con studenti e insegnanti delle altre scuole, con
personale specializzato e figure istituzionali di enti e aziende sia italiane che straniere,utilizzando
sia i moderni mezzi informatici, sia visite e viaggi di confronto-arricchimento.
Esse,oltre a dare una migliore conoscenza, portano agli allievi numerosi vantaggi come:








Sperimentare nuovi metodi di apprendimento-insegnamento;
L’abitudine alla collaborazione e al lavoro di gruppo;
Una visione multiprospettica dell’argomento o del fatto preso in esame;
L’acquisizione di abilità per utilizzare mezzi informatici per comunicare e fare ricerche;
La possibilità di comunicare e interagire con studenti e insegnanti di paesi diversi;
Una migliore padronanza della lingua veicolare che si andrà ad utilizzare;
La possibilità di conoscere paesi,culture,tradizioni,modi di vivere diversi;
La possibilità di sperimentare e confrontare praticamente e di persona le nozioni acquisite.
Attività sportiva facoltativa integrativa (Gruppo Sportivo)
All’interno dell’Istituto si svolgono, in orario extrascolastico, attività sportive integrative
“facoltative” del Gruppo Sportivo. Si prevedono ore di avviamento alla pratica sportiva svolte in
orario pomeridiano dagli insegnanti di educazione fisica dell’istituto che saranno dedicate alla
conoscenza ed all’allenamento specifico di quelle discipline che negli anni hanno dato i maggiori
risultati sia sul piano tecnico, sia sul piano della partecipazione ed interesse dimostrati dai nostri
allievi. L’intento è quello di rispondere così alle richieste degli studenti e promuovere un tipo di
attività sportiva scolastica che sia aperta a tutti e che abbia un carattere di continuità. Si prevede
pertanto l’attivazione del gruppo sportivo di Pallavolo, Pallacanestro e Calcio a 5,
ECDL - La patente Europea del computer
(singoli allievi interessati)
Agli studenti, viene offerto di valorizzare con una certificazione le competenze informatiche
acquisite nel corso del proprio corso di studi . Il FEDERICO II è accreditato presso l'AICA come
Test-Center affiliato per il conseguimento della ECDL, la "Patente Europea per l'Informatica".
L'AICA è l'ente referente per l'Italia del Council of European Professional InformaticSocietes, al
quale fa capo anche il programma "European computer drivinglicence" (ECDL).
La ECDL, la "patente europea di guida del computer", è riconosciuta dall'Unione Europea, essa
infatti:
 ha carattere internazionale;
 si basa su documenti e procedure concordate a livello comunitario;
 comprova la conoscenza dei concetti fondamentali dell'informatica e la capacità di saper
usare un personal computer, a livello di base, nelle applicazioni più comuni;
 si consegue con il superamento di sette esami sotto forma di test, ed è costituita da un
diploma (patente) rilasciato dall'AICA a chi ha superato i sette esami, dietro presentazione
della cosiddetta skills card, un tesserino personale acquistato dal candidato.
Come Istituto accreditato, il FEDERICO II organizza corsi di preparazione agli esami - rivolti a
studenti e personale interno - offerti a titolo gratuito, secondo le scelte che vengono assunte dagli
organi di gestione della scuola all’inizio di ogni anno scolastico e nell’ambito del POF.
I PROGETTI
Le tre linee programmatiche di INTERNAZIONALIZZAZIONE; AMPLIAMENTO
e
INTEGRAZIONE del POF e le attività per la loro realizzazione trovano organizzazione,
armonizzazione, interazione e coordinamento nei PROGETTI che vengono elaborati ogni anno
dal Dirigente Scolastico e gruppi di insegnanti esperti e approvati dal Collegio dei Docenti.
77
Per il corrente anno scolastico sono stati proposti ,approvati e verranno attuati compatibilmente
con le risorse finanziarie a disposizione i seguenti PROGETTI:
L’AMPLIAMENTO
“ Quotidiani in classe”
“Laboratori teorico-pratici
giornalismo”
“Giornalino scolastico Hermes”
“Sportello didattico”
“ Allena menti”
“ Diritti a scuola”
PROGETTI PER
L’INTEGRAZIONE
Alternanza
“Scuola-Lavoro”
di “EBCL”
INAIL
“A scuola di sicurezza”
“Impresa in azione”
“ Peer Education”
“ EDU-Life
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L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
Comenius: 2013-2015
“Cibo per la Mente”
“Comenius:2014-2016
“Sviluppo sostenibile in Europa”