FISIOLOGIA DELLA EMOPOIESI EMOPOIESI definizione L’insieme dei processi che regolano il mantenimento del numero fisiologico di cellule circolanti del sangue in condizioni di omeostasi e intervengono come compenso in situazioni di perdita/distruzione, o per rispondere adeguatamente ad un aumento della richiesta da parte dell’organismo EMOPOIESI meccanismi di regolazione CELLULARE: Presenza di cellule con diverse potenzialità proliferative e maturative INTERCELLULARE: Interazione delle cellule emopoietiche con elementi cellulari e proteine dello stroma ESOGENO: Cell nonautonomous Fattori di crescita (citochine) ed altre molecole non citochiniche (es. ormoni) che hanno la proprietà sia di stimolare che di inibire, a diversi livelli, l’emopoiesi ENDOGENO: Cell autonomous Molecole di regolazione intracellulare, come le cascate dei secondi messaggeri ed i fattori di trascrizione nucleari. sinusoidi midollari maturazione citochine prodotte in loco CLP CMP stimolatorie inibenti HSC cellule dello stroma osteoblasti SCF/cKit Notch/Jagged proteine della matrice/ recettori citochine prodotte distalmente IL TURNOVER DELLE CELLULE DEL SANGUE ERITROCITI 5 x 106 / l 5 x 1012 / L 25 x1012 / PERSONA 120 GIORNI 2 x 1011 / DIE GRANULOCITI NEUTROFILI 3.6x 103 / l 3.6x 109 / L PIASTRINE 2 x 105 / l 2 x 1011 / L 18 x 109 / PERSONA 2 x 1011 / PERSONA ~ 10 GIORNI 12 ORE 0.36 x 1011 / DIE 1 x 1011 / DIE NK Pre-T Pro-T DC CLP Pro-B IL-7Ra+ c-mpl- Pre-B B/Mf LT-HSC ST-HSC MPP CFU-M IL-7Ra- c-mpl+ CFU-G Epo-R- GMP DC CMP BFU-E Epo-R+ MEP CFU-Meg CFU-E CELLULE STAMINALI PROGENITORI PRECURSORI ELEMENTI MATURI NUMERO DI CELLULE ATTIVITA’ MITOTICA PLASTICITA’ FUNZIONALE SPECIALIZZAZIONE FUNZIONALE differenziazione differenziazione/ automantenimento HSC apoptosi quiescenza espansione SELF-RENEWAL DIFFERENTIATION ….. The capacity to reproduce themselves The capacity to generate terminally-differentiated specialized cells “Stemness” genes ON OF Tumor suppressor genes OFF ON Differentiation genes OFF ON CELLULA STAMINALE EMOPOIETICA markers Fenotipo staminale c-kit Thy1 CD34 Non espresse CD10 CD14 CD15 CD16 CD19 CD20 CD38 CELLULE CD34+ • • • 1-2% nel midollo 0.05% nel sangue periferico 0.3-0.5% nel sangue cordonale • 0.5-3% nel sangue periferico mobilizzato • >> in condizioni patologiche (IM) • LTR dopo terapia mieloablativa • • • • • • Proteina transmembrana Funzione non nota (adesione?) 105-120 kD Altamente glicosilata 3 epitopi diversi (mAb di tre classi) Varianti molecolari IN VIVO IN VITRO CFU-GM CFU-G CFU-M BFU-E CFU-GEMM 16-14 gg CFU-E CFU-Mk 14 gg 7 gg SISTEMI DI ASSAY DELLE CELLULE STAMINALI E DEI PROGENITORI: CELLULE STAMINALI: in vivo: animali subletalmente irradiati, NOD/SCID, pazienti sottoposti a trapianto allogenico in vitro: ?? Colture long-term PROGENITORI COMMISSIONATI: in vitro: CFU SIDE POPULATION: In vitro: trasportatori della famiglia ABC altamente espressi nella membrana dei progenitori immaturi estrudono il colorante Heochst CELLULE CD34+ • La capacità proliferativa e differenziativa delle CD34+Lin- da PB è inferiore rispetto a BM • Il # di cellule necessario per la ricostituzione emopoietica in trapianti xenogenici da PB è superiore rispetto a BM • La long-term repopulation ability in trapianti secondari e terziari delle cellule da PB è inferiore rispetto a BM • Non vi è evidenza di senescenza patologica delle cellule staminali (lunghezza telomerica) in riceventi di BM vs PB • L’aggiunta di SCF a G-CSF incrementa il numero di cellule LTR in topi MODELLI DI STRUTTURA DEL SISTEMA EMOPOIETICO STOCASTICO I processi di proliferazione e turnover e differenziamento delle HSC sono guidati da fenomeni probabilistici Potenziale predeterminato: fenomeno programmato a priori a livello genetico DETERMINISTICO Controllo Extracellulare: effetto induttivo del microambiente midollare e dal particolare milieu citochinico in cui le cellule si vengono a trovare NICCHIA OSTEOBLASTICA I processi di automantenimento e differenziazione delle HSC richiedono uno specifico microambiente, formato da elementi cellulari e molecole, noto come la “nicchia” emopoietica OSTEOBLASTI LT-HSCs Some of the important molecules within the HSC niche and their corresponding receptors on HSCs Ligands in stem cell niche Receptors in HSCs Function N-Cad N-Cad Cell adhesion VCAM Integrin Cell adhesion Ang-1 Tie-2 Stem cell maintenance Jagged1 Notch Positive regulator of selfrenewal Wnt3a Frizzled Positive regulator of selfrenewal Ca2+ CAR Stem cell homing NICCHIA VASCOLARE Avecilla ST, 2004 STEM CELL CIRCULATION Stem cell niche Extrinsic Circulation Intrinsic REGOLAZIONE INTRINSECA • egr-1 transcription factor gene (Early Growth Response Factor-1) gene is highly expressed by HSC and strongly repressed during HSC mobilization. It functions by restricting HSC entry into the cell cycle and limiting HSC migration through a CXCR4SDF-1 independent mechanism. It seems to act predominantly through a transcriptional repression mechanism REGOLAZIONE ESTRINSECA Proliferation Chemokine Cycloph G-CSF circulation Osteoblastic niche SDF1 REGOLAZIONE DELL’EMOPOIESI • Controllo esogena • Controllo endogena Fattori di crescita(CSF) Interleuchine citochine Fattori Trascrizionali Meccanismi epigenetici CONTROLLO ESOGENO CITOCHINE SORGENTE CELLULARE BERSAGLIO CELLULARE FUNZIONE IL-6 Fattore di crescita multipotente che stimola la IL-3 Linfociti T IL-11 Progenitori emopoietici precoci crescita dei progenitori emopoietici precoci e IL-2 SORGENTE macrofagi IL-7 induce l’espressione di M-CSF daiFUNZIONE SCF CITOCHINE BERSAGLIO CELLULARE CELLULARE Fibroblasti, Stimola la sintesi delle proteine di fase acuta negli Stimola la proliferazione dei linfociti B, lo sviluppo di Linfociti T, LIF IL-7, -4 Linfociti T, Linfociti T e B, Progenitori epatociti; induce il differenziamento del linfocita B IL-4 cellule TH2, lo switch isotipico verso la classe IgE e Macrofagi,FL... MastocitiLinfociti T, Megacariociti emopoietici precoci IL-6 verso la plasmacellula; stimola la promuove la crescita dei mastociti Epatociti, megacariocitopoiesi; ha un’azione sinergica con Cellule Linfociti T, IL-5 Eosinofili IL-3, IL-4, IL-1 Stimola e IL-2 la proliferazione e l’attivazione degli eosinofili somaticheMastociti Induce la formazione di CFU-E; possiede un effetto Cellule Fegato IGF-1 Progenitori IL-7 Progenitori linfoidi precoci eritroidi Stimola la proliferazione dei precursori linfoidi anti-apoptotico. stromali Cellule stromali Progenitori emopoietici, Fibroblasti, Stimolala l’emopoiesi precoce,e nelle la proliferazione e Megacariociti, Progenitoridella Interviene durante megacariocitopoiesi GM-CSF Precursori linea IL-11 cellule Linfociti T, di monociti, granulociti e mastociti eritroidi,granulocitaria Linfociti B e monocitaria fasi terminali l’attività dell’eritropoiesi . stromali Mastociti Cellule stromali, Fattore di Stimola crescita l’emopoiesi delle cellule staminali Progenitori granulocitari, precoce, la proliferazione e Cellule Macrofagi, G-CSF SCF Mastociti, Progenitori pluripotenti; l’attività interviene con IL-3, Granulociti maturi dei sinergicamente granulociti. stromali, Monociti (kit pluripotenti, Progenitori GM-CSF e Epo nelle fasi terminali dell’emopoiesi; Fibroblasti, Cellule stromali, ligand) mieloidi, eritroidi e linfoidi stimola la proliferazione, il diffenziamento e la EpatocitiMacrofagi, M-CSF Progenitori monocitari, Monociti dei Stimola la proliferazione e l’attività dei monociti chemiotassi mastociti Monociti Fibroblasti Cellule staminali e progenitori Fattore di crescita delle cellule staminali e dei Flt-3L Eritropoietina Reni, Fegato Progenitori e Precursori eritroidi emopoietici Fattore di regolazione della eritropoiesi stromali emopoietici progenitori regolazione della Riduce la Fattore capacitàdi proliferativa; inducemegacariocitopoiesi; il Cellule Progenitori emopoietici Cellula staminale, Megacariociti, attivo sulle cellule staminali; interviene LIF differenziamento dei progenitori emopoietici; in alcune fasi Trombopoietina Fegato, Reni multipotenti stromali Progenitori eritroidi della eritropoiesi; stimola l’adesione dei progenitori stimola la piastrinopoiesi emopoietici alla fibronectina GM-CSF G-CSF TPO IL-3 SCF EPO CONTROLLO ENDOGENO • Il differenziamento di linea si spiega in maniera convincente con il profilo di espressione di fattori di trascrizione critici per le diverse linee • I FT critici agiscono in maniera coordinata, contesto-dipendente, e interattiva • Molti di questi FT sono stati scoperti per il loro coinvolgimento in traslocazioni cromosomiche in pazienti con leucemia Geni del “differenziamento” La specificità di azione dello stesso FT in linee diverse può essere spiegato con 2 meccanismi diversi: 1. La presenza di co-fattori linea-specifici es. FOG-1 e GATA1. FOG-1 presenta regioni diverse in grado di influenzare il differenziamento verso le diverse filiere emopoietiche . 2. La presenza di differenti livelli di espressione del FT. Es. GATA1 in cui il differenziamento megacariocitario richiede livelli di espressione più elevati rispetto a quello eritrocitario . Es. PI.1 in cui elevati livelli indirizzano verso la differenziazione macrofacica, livelli intermedi verso quella granulocitaria e livelli minimi verso il differenziamento B-linfocitario. Antagonismo funzionale dei FT CMP PU.1 GATA-1 EKLF GMP MEP Fli RBC Gfi-1 PU.1 MK GN Mo/MAc Cell lineage reprogramming: single-factor activity GATA-1 Induction of megakaryocytic differentiation in primary human erythroblasts Day 0 Green: HbA Red: GPIIb Purified GPA+ erythroblasts Day 2 + HEL conditioned medium + Thrombopoietin Goldfarb AN, Am J Pathol 2001; 158:1191 Day 5 DISTINCT STAGES OF ERYTHROPOIESIS DURING DEVELOPMENT PRIMITIVE EMBRYONIC E 9.5 Yolk sac E7.5 to E11 Shimizu R, 2001; Zang H, 2001 DEFINITIVE ADULT E 12.5 Liver E9.5 to newborn Bone Marrow E15 throughout life DISTINCT STAGES OF ERYTHROPOIESIS DURING DEVELOPMENT DEVELOPMENTAL BLOCK OF ERYTHROPOIESIS KO WT WT PRIMITIVE EMBRYONIC 8.5 9 10-11 SCL LMO2 “bloodless GATA-2 mice” KO DEFINITIVE 11.5 12.5 GATA-1 13.5 16 EKLF FOG1 c-Myb DEVELOPMENTAL BLOCK OF ERYTHROPOIESIS KO WT WT PRIMITIVE EMBRYONIC 8.5 9 10-11 KO DEFINITIVE 11.5 12.5 13.5 16 Jak2 EpoR Bcl-X Lyn GRdim/dim Stat5a Stem cell IL-3Rα GM-CSFR gp130 Flt3 FL SCF IL-3 GM-CSF Epo Tpo Epo Mpl Kit BFU-E CFU-E IL-3Rα GM-CSFR gp130 gp130 Epo Epo Mpl Kit Erythr Mpl Epo Mpl ERITROPOIESI L’ ERITRONE Costituisce l’ unità anatomo-funzionale dell’ eritropoiesi e comprende l’ intera popolazione cellulare che va dalle cellule staminali orientate in senso eritroide fino agli eritrociti circolanti . Si disstinguono : • Progenitori eritroidi ( BFU-E, CFU-E ), non individuabili morfologicamente • Precursori eritroidi, morfologicamente riconoscibili ( proeritroblasto, eritroblasto basofilo, eritroblasto policromatofilo, eritroblasto ortocromatico ) • Reticolociti • Eritrociti La più precoce cellula eritroide è chiamata BFU-E (burst forming unit erythroid). Essa è in grado di dare origine, in terreno di coltura semisolido (es. metilcellulosa), ad aggregati cellulari che dopo 1416 giorni di incubazione danno origine a macrocolonie (burst), di 30.000-40.000 cellule: eritroblasti (ortocromatici e policromatofili) ed eritrociti maturi ricchi di emoglobina. Un progenitore più maturo è il CFU-E (colony forming unit erythroid), che genera in coltura dopo 7 giorni aggregati più piccoli di cellule emoglobinizzate (8-65 cellule). I “precursori” sono più maturi dei progenitori e sono identificabili senza essere messi in coltura. Nella serie eritroide essi comprendono proeritroblasti, eritroblasti basofili, policromatofili ed ortocromatici. Questi perdono il nucleo e non contengono più DNA. La “progenie” è invece rappresentata dai reticolociti che poi diventano eritrociti. ERITROPIESI PROERITROBLASTO TempoERITROBLASTO di produzione – 5 giorni BASOFILO I ERITROBLASTO ERITROBLASTO BASOFILO II POLICROMATOFILO I Il citoplasma cambia dal blu all’arancione • diminuzione di RNA • aumento in emoglobina GLOBULI ROSSI ERITROBLASTO POLICROMATOFILO II RETICOLOCITA • Nucleo sempre più piccolo • Cromatina sempre più aggregata ERITROBLASTO ORTOCROMATICO SINTESI DELLA EPO •Cellule del sistema monocito-macrofagico intorno ai tubuli prossimali nella corticale del rene •Cellule renali peritubulari •Progenitori eritroidi •Cellule epatiche (epatociti e cellule di Ito) Fe -O2 Goldberg MA et al, 1988 EPO FemRNA ERITROPOIETINA ERITROPOIETINA PERCHE’ NEL RENE? IL FLUSSO EMATICO RENALE E’ PARI AL 20% DEL TOTALE E IL CONSUMO DI O2 NELLA CORTICALE DEL RENE E’ PRESSOCHE’ COSTANTE (PROPORZIONALE AL RIASSORBIMENTO DEL Na). QUINDI NON VI SONO ELEMENTI LOCALI CHE MODIFICHINO LA pO2. LA pO2 DIPENDE DALLA QUANTITA’ DI O2 TRASPORTATA DAGLI ERITROCITI. ATTRAVERSO LE UN CONFIGURAZIONE CELLULE SISTEMA “SENTONO” LA PERITUBULARI DI OSSI/DESOSSI PROTEINE REGOLA LA pO2 EMICHE LA CUI SINTESI DI UN FATTORE DI TRASCRIZIONE (HYPOXIA INDUCIBLE FACTOR, HIF) CHE REGOLA LA SINTESI DI EPO. La visione “classica” del sistema eritropoietico La visione “classica” del sistema eritropoietico effetto stimolo bersaglio sensore prodotto Epo Epo-R EPO JAK2 P PJAK2 P P P P P EPO P JAK2 JAK2 P P STAT5 P P LYN P STAT5 STAT5 PI-3 K P P P P RAS MAP/ERK Kinase Transcription R129C EPO SHP 1 JAK2 JAK2 P P P JAK2 JAK2 P P P P P P P P P P JAK2 JAK2 P P P P SHP 1 SOCS PIAS STAT5 STAT5 STAT5 STAT5 P P P EPO X Transcription delayed immediate prom Bcl-XL prom GATA-2 prom β-globin X APOPTOSIS X PROLIFERATION -globin Motoyama 1995; Merika 1985; Gregory 1999; Wagner 2000; Haughn 2003; Vannucchi 2002