Galassie “Anomale”: Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri Lezione 10 Galassie Normali La radiazione elettromagnetica emessa dalle galassie normali è quasi interamente prodotta dai processi di evoluzione stellare: Ottico-UV-vicinoIR: stelle; Infrarossa: polvere calda (→ stelle); Raggi X: resti di supernovae, ecc. Righe di emissione: regioni HII, ecc. A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 2 Nuclei Galattici Attivi Nell’universo locale il ~10% delle galassie ha un nucleo compatto e molto luminoso detto Nucleo Galattico Attivo (Active Galactic Nucleus, AGN). Si ritiene che gli AGN siano alimentati da accrescimento di massa su un buco nero supermassivo (MBH ~ 106-1010 M⊙). Un AGN è caratterizzato da emissione di origine non-stellare: righe di emissione larghe (FWHM ~1000 - 10000 km/s); righe di emissione da specie molto ionizzate (p.e. ioni con potenziali di ionizzazione da 54.4 eV di He+2 a ~400 eV di S+8); forte continuo ottico-UV di natura non stellare; forte emissione di raggi X; forte emissione radio con lobi e getti; variabilità rapida e forte (τ ~ 1 h - 1 yr). Queste caratteristiche non sono spiegabili con una normale popolazione stellare. L’AGN è molto spesso più brillante della galassia (tipicamente Lgal ~ 1011 L⊙, con LAGN ~ 1010-1013 L⊙). A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 3 Spettri anomali (0.5-10 keV) (ottico) Normale Starburst AGN Forte emissione X Lobi di emissione radio Infrared Optical/UV X-rays Radio γ-rays Galassia Ellittica Forte emissione radio Continuo Ottico-UV non stellare Classificazione osservativa degli AGN Esistono tre classi principali di AGN Galassie di Seyfert Quasars Radio galassie Radio galassie Quasars Seyferts FR I FR II Luminosità Alta Bassa Bassa Alta Tasso di accrescimento sul BH Alto Alto Basso Basso A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 5 Le Galassie di Seyfert Scoperte da Karl Seyfert nel 1943 come galassie a spirali peculiari caratterizzate da forti righe di emissione nel nucleo. Galassia di Seyfert Seyfert nucleus (NGC7469) Bulge of 'normal' galaxy NGC 1566 Spirale Normale [OIII] 6 10-14 Hβ Flux (erg s-1 cm-2 Å-1 ) 8 10-14 4 10-14 2 10-14 0 M 83 A. Marconi Lo spettro di una galassia di Seyfert ha righe di emissione che indicano un livello di ionizzazione del gas più elevato di quello riscontrato nelle galassie starburst (o nelle regioni HII). In alcuni casi le righe hanno larghezze elevate FWHM > 1000 km/s (galassie normali FWHM < 300 km/s) Astronomia Extragalattica (2010/2011) 6 Le Righe di Emissione di un AGN 7 10 -16 6 10 -16 5 10 -16 0 350 400 450 500 550 600 650 [SII]671.7 & 673.1 [OI]630.0 & 636.4 [FeVII]608.7 -16 HeI587.6 1 10 Hβ 486.1 -16 HeII468.6 2 10 [OIII]436.3 -16 Hγ 434.0 3 10 Hδ 410.1 -16 [NeIII]386.9 [NeIII]396.8 4 10 [OII]372.7 Flux (W m- 2 nm- 1) [OIII]495.9 & 500.7 [NII]658.4 Hα 656.3 MS 04124–0802 700 750 Wavelength (nm) Le righe larghe permesse (da H, He) hanno larghezze di ~104 km/s e sono emesse da gas ad alta densità (Ne >109 cm-3, Ne > Nc). A. Marconi Le righe strette proibite (da N, O, S, ...) hanno larghezze <1000 km/s e sono emesse da gas a bassa densità (Ne ~102 -106 cm-3, Ne < Nc). Astronomia Extragalattica (2010/2011) 7 Galassie di Seyfert Esistono due tipi di galassie di Seyfert in base alla presenza o meno di righe larghe nello spettro: ~20% di tutte le Seyfert Seyfert 1 (Sy1) righe larghe (broad ~ 5000 km/s; > 1000 km/s) permesse (Hα, Hβ, HeII etc.); continuo UV-X forte e variabile; luminosità fino a ~1045 erg/s (~2×1011 L⊙). Seyfert 2 (Sy2) le righe permesse sono strette (narrow ~ 500 km/s; < 1000 km/s); continuo UV-X molto debole rispetto a quello stellare della galassia ospite. ~80% di tutte le Seyfert [OI] [SII] Broad Line Region (BLR): regione compatta, di alta densità (n >109 cm-3) Narrow Line Region (NLR): regione estesa di bassa densità (n ~102 -106 cm-3) A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 8 Altre galassie di Seyfert ... Le Narrow Line Seyfert 1 Galaxies (NLS1) sono galassie di Seyfert di tipo 1 ma con righe larghe “strette”: 1000 km/s < FWHM < 2000 km/s I LINER (Low Ionization Narrow Line Region) sono analoghi delle Seyfert 2 ma con righe molto forti di bassa ionizzazione. A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 9 I Quasar Scoperti nel 1960 come sorgenti radio (Quasar = Quasi stellar radio source) Simili alle Seyfert 1 ma molto più luminosi (L > 4×1045 erg s-1 = 1012 L⊙) e si trovano a redshift (→distanze) più elevate. Sono più luminosi delle galassie più luminose note. La loro luminosità “nasconde” la galassia ospite ed hanno un’apparenza stellare. 3C 273 - il quasar più vicino e la sua galassia ospite. Spettro tipico di un quasar. A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 10 Seyfert e Quasar NGC 4051 z = 0.00234 log Lopt = 41.2 A. Marconi Mrk 335 z =0.0256 log Lopt = 43.8 Astronomia Extragalattica (2010/2011) PG 0953+414 z = 0.234 log Lopt = 45.1 11 I Quasar Dato il redshift “elevato” dei quasar più vicini (z~0.1) inizialmente non si riusciva a capire cosa fossero le righe (larghe!) osservate negli spettri. Hγ La magnitudine apparente è m=13 Il modulo di distanza è m-M = 5 log( d[Mpc] ) +25 La magnitudine assoluta è M = -26.2 Per una galassia brillante M ≈ -21. 3 10-14 3C 273 Fe II Dalla legge di Hubble la distanza in Mpc è d = cz/H0 = 677 Mpc Flux (erg s-1 cm-2 Å-1 ) Redshift z = (λ-λ0)/λ0 = 0.158 [OIII] Esempio di 3C 273: Fe II + He II 4 10-14 2 10-14 Hβ 1 10-14 0 450 λ0 = 486.1 nm rest λ = 562.8 nm observed 500 550 600 650 Wavelength (nm) 3C 273 è ~100 volte più brillante di una galassia brillante ed ha L~1012 L⊙. A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 12 Le Radio Galassie Alcuni nuclei attivi sono caratterizzati da una forte emissione radio anche estesa su dimensioni molto più grandi della galassia stessa (>100 kpc). Centauro A (NGC 5128) Lobi di emissione radio X+Ottico+Radio Anche i Quasar possono avere una forte emissione radio: Quasar Radio Loud. Hanno L più elevate delle radio galassie. A. Marconi La radio galassia Fornax A Astronomia Extragalattica (2010/2011) Galassia Ellittica 13 Getti relativistici Gli AGN radio-loud sono caratterizzati da getti di materiale molto collimati che partono dal nucleo e terminano nei lobi radio. Questi getti sono osservati nel radio, ma anche nell’ottico e nell’X. Spesso i blob lungo il getto si muovono di moto superluminale ovvero con velocità apparenti > c (→ moti relativistici in direzione vicina alla linea di vista). M87: HST (ottico) A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 14 Cygnus A NGC 6251 Tipi di Radio Sorgenti Esistono due tipi di sorgenti radio (galassie o quasar) classificate in base alla loro apparenza radio: Sorgenti Fanaroff-Riley I (FR I) Sorgenti Fanaroff-Riley II (FR II) < 2x1025 W FR I Getti radio gemelli, molti “blob” di emissione, estesi, oscurate ai bordi (edge darkened) FR II Getti radio singoli e altamente collimati, brillanti ai bordi (edge brightened) Radio Loudness L(178MHz) > 2x1025 W A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 16 Distribuzione Spettrale di Energia Combinando le informazioni fotometriche nelle varie bande dello spettro em è possibile ricostruire la distribuzione spettrale di energia (Spectral Energy Distribution, SED) di un AGN. L’integrale della SED fornisce la luminosità totale (bolometrica) dell’AGN. La SED è rappresentata spesso da un grafico log νFν - log ν (se asse x è log ν, log νFν è direttamente legata all’area sotto la curva ovvero all’integrale). Si osservano varie componenti: Big Blue Blump, IR Bump, raggi X. La potenza radio è una eccezione: solo il 10% degli AGN sono radio-loud log ν F(ν) La caratteristica principale è che log νFν ≈ costante dal radio ai raggi X. Spectral Energy Distribution (SED) Radio Loud Big Blue Bump 0 X-rays -1 Radio Quiet 12 A. Marconi IR bump 14 log ν Astronomia Extragalattica (2010/2011) 16 18 20 17 Emissione non-stellare Gli spettri di galassie normali sono dominati da emissione termica di corpo nero in due bande: Visibile/Vicino IR: stelle; Lontano IR: polvere riscaldata dalle stelle 3C 273 (Quasar radio loud) Spectral Energy Distribution (SED) log ν F(ν) Radio Loud Big Blue Bump IR bump 0 X-rays -1 Radio Quiet 12 A. Marconi O star Warm/hot dust 14 log ν 16 18 20 Astronomia Extragalattica (2010/2011) Galassia a spirale 18 BL Lac e Blazars Alcuni AGN sono peculiari nel senso che sono caratterizzati da: sorgenti radio compatte (no lobi) e molto potenti; spesso “blob” di emissione radio mostrano moti superluminali (velocità apparenti sul piano del cielo > c); hanno spettri dominati da continuo fortemente polarizzato privo di righe di emissione; la SED è più piatta di quella degli altri AGN; sono estremamente variabili in luminosità. Questi AGN sono detti BL Lac o Blazars. A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 19 Spettri di AGN Quasar Galassia Normale A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) Radio Galassie AGN debole Galassie di Seyfert Blazar (radio-loud) 20 Principali Classi di AGN A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 21 Variabilità Curva di luce nel visibile del blazar 3C279 L’emissione delle galassie normali è dovuta a ~1011 stelle → la luminosità non varia. A. Marconi La luminosità di un AGN è variabile a tutte le lunghezza d’onda con tempi scala di ~ore (raggi X) - mesi (visibile/IR). I Blazar sono gli AGN più variabili. Astronomia Extragalattica (2010/2011) 22 Variabilità: ampiezza A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 23 Dimensioni del “Motore” centrale La variabilità determina un limite superiore alle dimensioni della regione emittente: R ≤ c Δt R dimensioni della regione emittente, Δt tempo scala di variabilità La rapida variabilità X in una galassia di Seyfert è caratterizzata da un tempo scala Δt~104 s ovvero R ≤ 3×1012 m (20 AU). A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 24 Il Motore Centrale? Qual’è la sorgente di energia degli AGN? Il meccanismo fisico di produzione dell’energia deve rispettare le seguenti caratteristiche osservative: Spettri non-stellari (SED, continuo e righe di emissione; forte emissione UV, X e radio); Rapida variabilità (in alcuni casi < ore) ovvero sorgente compatta; Sorgenti radio estremamente compatte (p.e. Centauro A < 10 lt-days); Moti superluminali (accelerazione di plasma a velocità relativistiche); Getti collimati in direzione ben definita anche su lunghezze fino a Mpc (direzione fissata → ottimi giroscopi); A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 25 Efficienza di conversione M-E Le reazioni di fusione nucleare hanno efficienza “bassa”. Esempio: catena p-p nel Sole ovvero 4 1H → 4He + 2γ+2νe massa iniziale: 4 × mp = 4 ×1.0078 amu = 4.0312 amu (atomic mass unit, amu = 1.66x10-27 kg) massa finale (nucleo 4He) = 4.0026 amu massa convertita in energia: Δm = 0.0286 amu Efficienza di conversione: ϵ = Δm/4mp = 0.0286/4.0312 = 0.007 = 0.7% Tempo scala di variabilità di ~3 ore → dimensioni d ~ c Δt = 10-4 pc Supponiamo che la sorgente sia costituita da stelle con massa totale M e che “brucino” una frazione f della massa totale nel tempo Δt con efficienza ε: 22 ε εf fMM c ��c LL== ∆t ∆t con i valori ε=0.7%, f=10% e Δt = 107 y (molto conservativi) si ottiene che per avere L = 1045 erg/s si devono avere stelle per M ~108 M⊙ in 10-4 pc ovvero ρ ~1020 M⊙ pc-3 ... impossibile (→ centro Galattico). A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 26 Il Motore Centrale L’unico processo che può fornire una alta efficienza di conversione M-E in volumi piccoli è l’accrescimento su un oggetto compatto. L’efficienza massima si avrà per l’oggetto più compatto noto ovvero un Buco Nero Il gas interstellare possiede momento angolare e si dispone a formare un disco di accrescimento ruotante attorno al buco nero. Nel disco, la viscosità permette al gas di perdere momento angolare e quindi di cadere verso il BH, convertendo energia gravitazionale in radiazione elettromagnetica e producendo particelle accelerate a velocità relativistiche. E potenziale gravitazionale → E cinetica del gas → Calore (tramite la viscosità) → radiazione EM (corpo nero). magnetic fields & relativistic particles Accretion disk Black hole X-ray & UV radiation A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 27 La produzione di energia Se il gas in accrescimento verso il buco nero ha un momento angolare, si ha naturalmente la formazione di un disco in rotazione circolare. Il disco si forma naturalmente con asse di rotazione Fcent parallelo al momento angolare del gas in Fgrav accrescimento. La rotazione su orbite circolari avviene a seguito dell’interazione viscosa tra i vari elementi di gas che portano ad una ridistribuzione dell’energia: ogni elemento di gas si colloca così allo stato di energia minima che corrisponde all’orbita GMBH m L Vef f = − + 2 circolare. R R Consideriamo adesso un elemento di massa dm nel disco di accrescimento attorno al BH di massa M. Nel processo di accrescimento la variazione di energia termica dalla massa dm per passare da r a r+dr sarà pari a metà della variazione di energia potenziale (teorema del Viriale) � L dEth A. Marconi � 1 GM dm 1 GM dm =− − − 2 r + dr 2 r � Astronomia Extragalattica (2010/2011) 28 La produzione di energia La quantità di energia irraggiata è pertanto dEth 1 dM dL = = GM dt 2 dt � 1 1 − r r + dr � 1 dr = GM Ṁ 2 2 r Integrando su r si ottiene L= � Rin Rout 1 dL = GM Ṁ 2 � 1 1 − Rin Rout � 1 GM Ṁ � 2 Rin 2 L = ε Ṁ c L’efficienza di conversione di massa in energia si ottiene da GM ε= 2 c2 Rin Si può dimostrare con la relatività generale che l’orbita stabile più interna ad un buco nero non ruotante è per Rin = 3RSch A. Marconi GM =6 2 c Astronomia Extragalattica (2010/2011) 29 La Produzione di Energia ovvero 1 ε� ∼ 0.1 12 contro εnuc � 0.007 L’efficienza di irraggiamento è ε = 1/12 mc2 / mc2 = 1/12 = 0.083 Una frazione non trascurabile (~10%) dell’energia a riposo (E=mc2) è irraggiata nel processo di accrescimento (reazioni di fusione nucleare nelle stelle hanno ε = 0.7%) Quanta massa deve essere accresciuta per anno per emettere le luminosità osservate? La luminosità tipica di un quasar è L ~ 1046 erg/s con ε ~ 0.1. Massa m rilascia energia E = ε mc2 per cui la luminosità è L = ΔE/Δt = ε c2 Δm/Δt e Δm/Δt è il tasso di accrescimento (M⊙/yr) necessario. Per L = 1046 erg/s, con ε ~ 0.1 si ottiene Δm/Δt ~ 0.2 M⊙/yr A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 30 La Produzione di Energia Da calcoli più accurati che tengono anche conto del processi di accrescimento nel disco si ottiene Orbita stabile più interna Efficienza conversione M→E BH non ruotante (Schwarschild) 3 RS 0.057 BH massimamente ruotante (Kerr) 0.5 - 4.5 RS 0.3 - 0.42 A. Marconi Astronomia Extragalattica (2010/2011) 31