EFFETTICOLLATERALI # 10|9 SETTEMBRE 2010 di Simone Freddi r TGSFEEJ!HSPXJOHDNDPN AMBUSH MARKETING:SE A VINCERE È IL PARASSITA EVENTI / VERSO IL MOTOR SHOW 2010 Un business che corre su quattro ruote di Lorenzo Mosciatti NELL’ANNO IN CUI IL SALONE RITORNA ALLA DIMENSIONE INTERNAZIONALE DEL CALENDARIO OICA, L’AGENZIA DI COMUNICAZIONE E MARKETING COMARK AFFIANCHERÀ GL EVENTS ITALIA PER SIGLARE NUOVE PARTNERSHIP L’ anno scorso, nonostante l’”edizione speciale” resa inevitabile dalla crisi, i visitatori sono stati oltre 460 mila: basta il dato a provare il legame e la passione che lega il Motor Show di Bologna al pubblico italiano (e non solo). E nell’anno in cui l’evento, lasciandosi alle spalle ogni incertezza, ritorna alla dimensione internazionale del calendario OICA, Comark (agenzia di comunicazione e marketing da sempre specializzata in partnership) affiancherà gli organizzatori dell’evento, GL Events Italia, 18 nella ricerca di partner commerciali che siano interessati ad investire in comunicazione in occasione dell’importantissima fiera automobilistica in programma dal 4 al 12 dicembre. Comark, da parte sua, dovrà individuare delle aziende che vogliano legarsi all’evento potendo contare così di sviluppare il proprio business attraverso una vetrina internazionale che darà all’azienda massima visibilità e che le consentirà di raggiungere un target ben determinato di potenziali clienti. Grazie all’impressionante nu- PER LE AZIENDE CHE SIGLANO L’ACCORDO COMMERCIALE SONO PREVISTE ATTIVITÀ DI BRANDED ENTERTAINMENT DISTINTIVE E “MEMORABILI” mero di visitatori e di espositori che il Motor Show ha raccolto nei suoi 34 anni di storia, molte aziende hanno scelto l’appuntamento bolognese per promuovere i propri brand e lanciare nuove iniziative dedicate agli operatori economici e al pubblico. Comark si occuperà da una parte della ricerca di partner per il Motor Show e dall’altra di gestire in modo ottimale la comunicazione per conto dell’azienda partner dell’evento in modo tale da suscitare interesse nel visitatore (coinvolgendo il prime prospect con attività di branded entertainment distintive e “memorabili”) dando valore aggiunto a quella che troppo spesso è una semplice presenza istituzionale. G li avvenimenti sportivi globali rappresentano una grande opportunità di comunicazione per i brand, che non esitano a sottoscrivere contratti multimilionari per legare il proprio nome ai grandi eventi come Mondiali di calcio, Olimpiadi o Tour de France. Ma è anche possibile sfruttare a livello commerciale un evento, pur non essendone partner ufficiale, attraverso l’“ambush marketing” (praticamente, marketing-imboscata): un esempio spettacolare in questo senso ci è stato offerto da Nike, che con la campagna “Write the future” realizzata da Wieden+Kennedy Amsterdam e mandata on air in occasione dei Mondiali di calcio sudafricani, è riuscita ad ottenere, in termini di popolarità e associazione all’evento, risultati addirittura superiori ri- spetto allo sponsor ufficiale Adidas (che per i diritti dei Mondiali 2010 e 2014 ha sborsato ben 351 milioni di dollari). Secondo uno studio Nielsen, che un mese prima del torneo teneva conto del traffico internet relativo alla Coppa del Mondo, Nike aveva il 30,2% di share contro il 14,4 di Adidas. Ancora: una ricerca di Mediaedge:cia, effettuata più o meno nello stesso periodo, ha rilevato che il 17% degli intervistati identificava erroneamente Nike quale sponsor dei Mondiali contro il 15% che sapeva essere Adidas. E tutto questo - va sottolineato - senza che si sia violata alcuna legge perché Nike non ha utilizzato il logo Fifa, né ha mai detto di di essere sponsor dell’evento. Sempre al Mondiale, tuttavia, 36 tifose olandesi in minigonna sono state fermate per “pubblicità occulta” durante la sfida tra Olanda e Danimarca. Le giovani indossavano i gonnellini sponsorizzati dalla birra Bavaria e distribuiti in Olanda con le casse di lattine. Ma in effetti, più che un imboscata, qua si trattava di un’imbucata.