Rock Island al via - L`Eco di Bergamo

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Spettacoli 55
L’ECO DI BERGAMO
MARTEDÌ 28 GIUGNO 2011
a
I Verdena accendono Rock Island
Il gruppo in scena giovedì a Bottanuco. Il programma si apre stasera con i talenti bergamaschi
Apre domani anche la Forest Summer Fest con i Folk Stone. E venerdì sul palco i Marlene Kuntz
DIEGO ANCORDI
a L’estate è entrata nel vivo e le rassegne stagionali outdoor si moltiplicano. Questa settimana prendono il via la Forest
Summer Fest a Foresto Sparso e
Rock Island a Bottanuco, appuntamenti che rappresentano una
tradizione nei rispettivi paesi.
Il programma di Rock Island
si apre stasera con una serata dedicata ai talenti bergamaschi legati al circuito indipendente della «etichetta immaginaria» Fumaio Records: Garage Ermetico,
Bancale, Caso e La Nevicata
dell’85. Per proseguire domani
con i romani Zu, eclettica formazione in grado di spaziare fra i generi confluenti nel cosiddetto
«jazz core». Prima di loro il post
rock dei bresciani Aucan e dei
Verbal. Ancora un gruppo bergamasco, ma di grande successo a
livello nazionale e internazionale, è atteso per giovedì 30: i Verdena presenteranno a Bottanuco
il nuovissimo Wow, doppio album partorito in tre anni di lavoro nello studio in Valle del Lujo
dopo avere diversificato i propri
ascolti musicali ed avere sperimentato nuove soluzioni sonore.
In apertura troviamo i Gea. Anche gli One Dimensional Man,
che suoneranno il 1° luglio, hanno un nuovo album da promuovere: quel A better man giunto un
anno dopo il cofanetto contenente i primi quattro lavori della
band. Ad aprire il loro set saranno gli Ardecore e gli Spread. La
Bud Spencer Blues Explosion attesa sabato 2 è una realtà da po-
co affacciatasi sulla scena emergente nazionale grazie ad un nome che parafrasa ironicamente
quello del gruppo di Jon Spencer
e qui guida un piccolo drappello
di gruppi con Il Cielo Di Baghdad
e Aim. A chiudere la festa il 3 luglio sarà la ruvida poesia rock del
quintetto livornese Virginiana
Miller, da un ventennio sulla
breccia e autore de Il primo lunedì del mondo. Prima di loro toccherà a Bangarang e Mariposa.
Oltre al palco principale, Rock
Island avrà un Bomboclat Stage
destinato alle esibizioni di alcu-
A Foresto Sparso
giovedì Niccolò
Fabi, in tour
con la sua band
ne realtà minori: Diego DeadMan Potron, Notimefor, Requiem For Paola P., Minnie’s e
Miss Chain & the Broken Heels.
Il cartellone della VII edizione della Forest Summer Fest a
Foresto Sparso risulta complementare a quello di Bottanuco,
dirigendosi su nomi piuttosto
importanti e consolidati sebbene
l’apertura, nella consueta location offerta dall’Area Feste di via
Bonini, sia affidata domani ad un
gruppo fra i più seguiti a livello locale: quei Folk Stone che, dopo
avere conquistato il pubblico bergamasco con la loro formula sonora in grado di abbinare ritmiche metal a melodie arcaiche di
derivazione celtica e rinascimentale, sono già da tempo proiettati in una dimensione internazionale che li vede protagonisti dei
principali festival folk metal europei. Prima di loro si ascolteranno i Folkamiseria. Quello di Niccolò Fabi, atteso per giovedì sera,
è il nome di punta della rassegna
seriana: dopo il suo primo tour
acustico solitario, il cantautore
romano si è rimesso in pista con
la band per restituire al suo repertorio la giusta energia. Aprono la seconda serata i Sakee Sed,
duo bergamasco che si è aperto
un ampio varco di notorietà nel
panorama emergente nazionale.
I Marlene Kuntz arriveranno la
sera seguente per presentare al
pubblico nostrano il loro ottavo
album Ricoveri virtuali e sexy solitudini, lavoro ad un passo dal
concept centrato sulle contraddizioni dell’era virtuale. Prima di
loro il rock etereo e introspettivo
dei Triste Colore Rosa. Sabato si
balla sui ritmi in levare degli Africa Unite, detentori da sempre
dello scettro di miglior gruppo
reggae italiano. Con il quindicesimo disco Rootz, contrariamente a quanto darebbe ad intendere il titolo, il sound della formazione piemontese progredisce ulteriormente. La Forest Summer
Fest si chiuderà domenica con lo
spettacolo della Spleen Orchestra
«Tim Burton Show». In apertura Fraulein Rottenmeier. I concerti di entrambe le rassegne
avranno inizio alle ore 21 con ingresso libero. ■
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Cristiano Godano del gruppo musicale rock Marlene Kuntz: venerdì sul palco di Foresto Sparso
a
Band indipendenti nella «Notte della Fumaio Records»
a Il Garage Ermetico,
Bancale, Caso e Nevicata dell’85
sono tra i gruppi del sottobosco
musicale bergamasco in fermento. Rock indipendente italiano
declinato in diverse sfumature,
con etichetta in comune: la Fumaio Records.
Attorno a sé raduna musicisti
che condividono «totale sintonia
e convergenza di visioni», affermano i Nevicata dell’85 che, nell’omonimo album di debutto,
propongono pezzi strumentali.
Rock parlato ed evocativo, dissolto nelle atmosfere di un ipnotico
xilofono in Il disguido di Gringo,
MUSICA CLASSICA
STEFANO CORTESI
A
Incontro
immaginario
nella Venezia
del Seicento
mentre in 7° Inverno ricordano i
Massimo Volume. Insieme alle
altre tre band, stasera 28 giugno,
a partire dalle 21,30, saranno i
protagonisti di «Notte della Fumaio Records», in apertura della ventesima edizione del Rock
Island, nell’area feste di Bottanuco. La Fumaio nasce nel 2008 da
Daniele Suardi, Maurizio Bonfanti e Riccardo Zamboni, tre dei
quattro componenti de Il Garage Ermetico, per «creare un
network musicale, un piccolo laboratorio di autoproduzione. L’idea di fondo è un attivismo spontaneo che nasce dal basso, mos-
so da spirito coraggioso, spregiudicato e idealista, stretto alle
realtà del territorio», sostiene
Zamboni.
La logica sottesa alla piccola
etichetta è quella dei rapporti
umani. L’iniziativa artigiana e
collaborativa affonda le radici
nella sala prove e studio di registrazione Loop di Seriate. Lì i Garage andavano a suonare e lì hanno conosciuto i gruppi di cui ora
seguono le uscite. Prima conosci
il gruppo, lo senti e intrecci un
rapporto personale, poi scaturiscono la stima e la fiducia artistica. Andrea Casali, in arte Caso,
Grazie all’enorme lascito di
Claudio Monteverdi, nella seconda metà del ’600 Venezia divenne uno dei centri musicali di
primaria importanza del panorama europeo. Ancor prima di
divenire patria di origine di un
vasto numero di geniali compositori, la Serenissima fu polo di
attrazione per molti musicisti
provenienti da altre realtà,
scuole e nazioni. Le attività culturali erano molto intense: le
chiese, i teatri, gli ospedali, gli
orfanotrofi e le dimore patrizie
abbondavano di musica, spesso
improntata a quella grande vivacità e a quell’autentico splendore timbrico che aveva avuto
sempre come sede ideale la Basilica di San Marco. Questo disco ricostruisce tale contesto
tramite un immaginario incontro fra tre compositori che sicuramente incrociarono il loro itinerario artistico nella città lagunare: Johann Rosenmüller,
Giovanni Legrenzi e Alessandro
Stradella. Luci ed ombre, successi e fallimenti, fama e vessazioni caratterizzarono la vita
del primo: originario della Sassonia e attivo come Kantor nella scuola di S. Tommaso di Lipsia, in seguito ad un’infamante accusa dovette abbandonare
precipitosamente la città, approdando a Venezia, ove godette di tangibili protezioni da ambienti mercantili come il Fondaco dei Tedeschi. Anche Stradella, implicato in pericolosi intrighi, lasciò Roma, ripiegando
nella città lagunare durante il
I Bancale, una delle band in scena stasera a Bottanuco
nel 2008 ha registrato con Il Garage Ermetico l’album Pinpilinpauxa come batterista, dopo avere suonato in band punk. Ma dal
2009 ha intrapreso la strada solista e, con «voce stonata e chitarra scordata», per citare Aranciata amara, pezzo dell’ultimo al-
A
Carnevale del 1677, dove ottenne importanti commissioni da
parte di influenti mecenati e
dove si distinse come virtuoso:
le sue raffinate e brillanti sinfonie videro la luce, con ogni probabilità, in questo contesto. Legrenzi, nativo di Clusone, si stabilì a Venezia intorno al 1670,
dopo un lungo periodo oscurato da alcune avversità: la città
gli diede modo di riscattare il
suo talento, tanto che nel 1681
fu insignito della prestigiosa carica di Maestro di cappella in S.
Marco. Una cospicua selezione
di sonate e di sinfonie di questi
tre autori sono qui presentate
dal valente complesso «The Rare Fruits Council» sotto la direzione di Manfredo Kraemer,
violinista che ha collaborato per
«VENEZIA»
DI: Rosenmüller, Legrenzi, Stradella
INTERPRETI: The Rare Fruits Council
DIRETTORE: Manfredo Kraemer
ETICHETTA: Ambronay (1 cd)
bum Tutti dicono guardiamo
avanti, esprime ciò che pensa su
melodie orecchiabili.
Di tutt’altra pasta i Bancale
dagli intrecci metallici di lamiere recuperate, giri di chitarre e
percussioni povere. Suono primitivo, scarno, energia scalciante, roba da ascoltare a piccole dosi. Il Garage Ermetico, ideato da
Suardi, voce e chitarra, e Bonfanti al basso, dal 2009 ha in formazione Stefano Zenoni alle batteria e Riccardo Zamboni alle chitarre. Il rock «ermetico» è dinamico per musica, realista per registro narrativo dei testi, dalle
sembianze di cantautorato postpunk, che fende Pugni nell’aria,
titolo dell’ultimo Ep. ■
Daniela Morandi
©RIPRODUZIONE RISERVATA
diversi anni con il leggendario
gruppo Musica Antiqua Köln.
Nel cd si avvicendano così 6 Sonate di Rosenmüller, 4 Sonate
di Legrenzi e 3 Sinfonie di Stradella, permettendo non solo
una comparazione tra questi
autori, ma anche di verificare
l’evoluzione delle forme strumentali proposte. Articolate in
svariate sezioni, assai contrastanti tra loro per gusto interpretativo e per valenza espressiva, i brani si susseguono in un
itinerario reso tanto più interessante dalla notevole abilità
dei sette interpreti. Una proposta seducente per l’organicità
della sua concezione e molto
apprezzabile per l’approccio
storico-musicale adottato.
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