“La musica e le arti” Quando la musica incontra altre forme espressive Quattro spettacoli per le scuole Scopo del progetto è quello di evidenziare come l’interdisciplinarietà delle arti, la loro connessione ed affinità, sia una prerogativa indispensabile per lo sviluppo stesso delle forme di espressione artistica. Da sempre infatti, le varie discipline artistiche, nei loro diversi modi di manifestarsi, hanno dimostrato una forte vocazione ad interagire creando, in certi casi, nuove forme di spettacolo, in altri un arricchimento della propria espressività. Tra le arti, quella che più ha sviluppato questa vocazione nei secoli, è la musica. Il progetto si articola in quattro appuntamenti, ognuno dei quali dedicato ad una diversa forma d’arte: 1. Il Cinema: I grandi protagonisti del cinema muto: Buster e Charlot, guardia e ladro. Musiche eseguite dal vivo da Francesco Ciarfuglia (pianoforte) Presentazione a cura di Fabio Melelli (critico cinematografico) 2. La Parola: La poesia, il racconto ed il testo teatrale. Musiche eseguite dal vivo dal Quintetto di fiati “Kandinsky” Voce recitante: Paolo Cappuccio 3. La Canzone: Il grande repertorio vocale dall’operetta al musical. Musiche eseguite dal vivo dal Sestetto “Bim Bum Brass” Voce: Gabriella Zanchi 4.La Danza: Il corpo in movimento. Musiche eseguite dal vivo dal Quartetto di percussioni “Tetraktis” Danzatrice: Amina Amici Ogni spettacolo avrà la durata di circa sessanta minuti e prevede, per ogni argomento, spiegazioni inerenti ai temi trattati. “La musica e le arti” rappresenta il completamento di un percorso formativo didattico-musicale di cui fanno parte anche i progetti “Chi ha paura della musica classica?!” e “Gli elementi della musica”. 1 1. Il Cinema: I grandi protagonisti del Cinema Muto: Buster e Charlot, guardia e ladro. Musiche eseguite dal vivo da Francesco Ciarfuglia (pianoforte) Presentazione a cura di Fabio Melelli (critico cinematografico) Il cinema non è mai stato completamente muto, piuttosto silenzioso, pur prevedendo fin dai primordi l'accompagnamento musicale. Ogni sala cinematografica negli anni Dieci e Venti aveva un musicista che esibendosi al pianoforte commentava, amplificava, sonorizzava le vicende che si svolgevano sullo schermo. La comica era uno dei prodotti più apprezzati dal pubblico, con i suoi ritmi frenetici ed indiavolati, cui lo strumentista doveva tener testa con esiti spesso bizzarri e curiosi. Abbiamo scelto due esempi altissimi di arte silenziosa: "Cops" e "Charlot ladro", la cui proiezione in formato cinematografico 16 mm verrà accompagnata dal pianoforte di Francesco Ciarfuglia. In "Cops" Buster Keaton è un povero rigattiere, con un carretto trainato da un cavallo, che, dopo aver accidentalmente raccolto una bomba, viene inseguito da tutta la polizia di New York: l'ordigno esplode infatti durante una parata delle forze dell'ordine. Buster Keaton, uomo di gomma per eccellenza, si ritrova in un tourbillon di avvenimenti, senza avere il tempo di tirare il fiato, ma conservando la solita, inevitabile, impassibile espressione. L'umorismo scatenato di Keaton viene messo a confronto, con gusto contrappuntistico con la comicità malinconica di "Charlot ladro" (1916) dove Chaplin tratteggia la figura di un povero ladro, che, uscito di prigione, finirà per rimpiangere il mondo "dorato" della reclusione, di fronte alle storture del mondo libero. La scelta delle due pellicole è legata dal filo tematico: inseguimenti tra tutori dell’ordine e malviventi, all’insegna del più puro canovaccio in stile slapstick. Charlot ladro (Police) (1916) di Charlie Chaplin. Con Charlie Chaplin, Edna Purviance, Wesley Ruggles, James T. Kelly. Durata: 17’ Cops (id) (1922) di Buster Keaton, Eddie Cline. Con Buster Keaton, Virginia Fox, Joe Roberts. Durata: 25’ Musiche di Erik Satie, Kurt Weill, Scott Joplin, Sergej Prokofiev, Béla Bartòk, Fats Waller 2. La Parola La poesia, il racconto ed il testo teatrale. Musiche eseguite dal vivo dal Quintetto di fiati “Kandinsky” Voce recitante: Paolo Cappuccio Tra i vari elementi che formano il linguaggio del corpo, la parola ha raggiunto la più completa forma di comunicazione, diventando oltre che grande mezzo per la quotidianità, una delle più alte forme di espressione artistica. Nell’arte la parola si suddivide in poesia e prosa. La poesia intesa come arte di esprimere, con parole disposte metricamente in versi, un immagine, un pensiero o un sentimento. La prosa (il racconto, il romanzo, il saggio, la commedia, la tragedia ecc.) come espressione linguistica che normalmente non è vincolata alle regole e alle forme proprie della poesia. La musica ha una storia parallela a quella della parola, e nel corso del tempo queste due forme artistiche si sono incontrate in diversi modi e forme. Programma 2 Giacomo Leopardi: “L’infinito” musica di Maurice Ravel: Menuet da “Le tombeau de Couperin” Aldo Palazzeschi: “Lasciatemi divertire” musica di Nino Rota: “Petite Offrande Musicale” Eugenio Montale: “Meriggiare pallido e assorto” musica di Jacques Ibert: Andante da “Trois Pièces Brèves” Italo Calvino: da Marcovaldo ovvero le stagioni in città, “Estate la città tutta per lui” musica di Ottorino Respighi: Andante con variazioni dal Quintetto in sol minore William Shakespeare: estratti da “Sogno di una notte di mezza estate” musica di Felix Mendelssohn-Bartholdy: estratti dell’Ouverture op. 21 e dalle Musiche di scena op. 61 per “Sogno di una notte di mezza estate” William Shakespeare: estratti da “Romeo e Giulietta” musica di Sergej Prokofiev: estratti dal balletto “Romeo e Giulietta” Ettore Petrolini: “Gigi er bullo” e “Gastone” musica di Ettore Petrolini Voce recitante: Paolo Cappuccio Quintetto di fiati “Kandinsky”: Matteo Salerno (flauto), Simone Frondini (oboe), Simone Fornaciari (clarinetto), Eolo Pignattini (corno), Filippo Piagnani (fagotto) 3. La Canzone: Il grande repertorio vocale dall’operetta al musical. Musiche eseguite dal vivo dal Sestetto “Bim Bum Brass” Voce: Gabriella Zanchi La canzone moderna nasce con l’operetta di fine ‘800 e si sviluppa, fino ai giorni nostri, creando generi e stili diversi. Intraprendendo un percorso cronologico, che segna le tappe fondamentali della canzone, si intrecciano le vicende dei paesi della Vecchia Europa con quelle degli Stati Uniti d'America. La successione dei brani rappresenta un viaggio da una nazione all'altra per seguire di volta in volta le nuove connotazioni della canzone. Programma -Ouverture Can Can da "Orfeo all'inferno" – 1858 (J. Offenbach) -Fantasia da "La vedova allegra" – 1905 (F. Lehàr) -“Munastero 'e Santa Chiara” - ca. 1900 (Barberis-Galdieri) -“Meckie Messer” – 1928 (K. Weill) -“La Vie En Rose” – 1946 (Louiguy-E. Piaf) -“Ba… Ba… Baciami, Piccina” – 1940 (R. Morbelli-L. Astore) -“Night and Day” – 1932 (C. Porter) -“The Great Pretender” - ca. 1950 (The Platters) -“Jailhouse Rock” – 1957 (E. Presley) -“Isn't she Lovely” – 1976 (S. Wonder) Voce: Gabriella Zanchi Sestetto Bim Bum Brass: Maurizio Pasqui, Mauro Basiglio trombe Eolo Pignattini corno Emanuele Ragni trombone Federico Bruschi basso tuba Leonardo Ramadori batteria 3 4. La Danza: Il corpo in movimento. Musiche eseguite dal vivo dal Quartetto di percussioni “Tetraktis” Danzatrice: Amina Amici “La danza prima ancora che arte è vita”: è questo il senso del suo valore di matrice culturale. Nelle più antiche civiltà essa rappresenta sempre un’esperienza determinante nella vita del gruppo sociale. L’uomo primitivo esprime danzando ogni fondamentale avvenimento comunitario. Nella nostra civiltà la danza, che da secoli ha perso il suo carattere originario di rito indissolubilmente legato alla vita della comunità, prende dunque posto tra le altre arti: insieme ad esse assume la funzione di esistere come un indicativo di trascendenza, e si distingue da esse nel linguaggio utilizzato per adempiere a tale funzione: il linguaggio del corpo. Da sempre la danza ha un’affinità particolare con la musica che è fonte di ispirazione espressiva. Programma AL PRINCIPIO ERA IL CORPO, SUBITO DOPO DIVENNE DANZA Piccola introduzione sulla storia della danza “Il corpo sonoro” (Leonardo Ramadori) “Nagoya marimbas” (Steve Reich) “Millennium bug” - 2° Movimento (Giovanni Sollima) “Amores” (John Cage) “Millennium bug” - 1° Movimento (Giovanni Sollima) “Aisha” (Carlo Boccadoro) IL PESO E LA DIREZIONE Cosa c'è dietro al movimento “Canone perpetuo alla 3°” (Roberto Laneri) “Canto Notturno” (Carlo Galante) “Set dance” (Paolo Ugoletti) “Music for pieces of wood” (Steve Reich) “Millennium bug”- 3°movimento (Giovanni Sollima) Danzatrice: Amina Amici Quartetto di percussioni “Tetraktis”: Fabrizio D’Antonio, Gianni Maestrucci, Leonardo Ramadori, Gianluca Saveri. 4