SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 1 Abbiamo già incontrato qs argomento: • ‘cultura’: dimensione oggettiva = forme culturali intersoggettive memoria collettiva, tradizione, depositi del sapere; • ‘spirito’ (Dilthey): è la coscienza interiore che riflette su se stessa, sulle proprie esperienze e che si proietta in forme esterne di espressione; • Dilthey: carattere storico della ragione, suo divenire P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 2 1 • ‘simbolico’ = Processi di PRODUZIONE simbolica: contesto linguistico-storico-culturale, uso della memoria, interpretazioni….; • Fra le funzioni delle forme di mediazione simbolica = Orientare l’azione attraverso riferimenti e modelli culturali società, tradizioni, memoria collettiva, patrimonio collettivo di esperienze; • Durkheim: coscienza collettiva memoria collettiva. P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 3 Aspetti della memoria 1) La mem come oggetto: presenza esteriore della memoria (oggetti, testi, archivi apertura ad altri + stabilità cultura collettiva condivisa (rafforza i ricordi individuali) / contesa); Scienze sociali: fonti. 2) La mem come limite: facoltà mnemoniche, loro limiti, loro rapporto con i processi di apprendimento; Scienze sociali: distorsioni del ricordo. 3) La mem come risorsa: anche le distorsioni della mem e l’oblìo sono governate da significati Scienze sociali: ermeneutica dei significati. P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 4 2 1 - La memoria come OGGETTO Oggettivazione = un significato interiore si proietta all’esterno, si stacca dal soggetto, si fissa come oggetto accessibile allo stesso soggetto e ad altri oltre l’hic et nunc Mem = “preservare preservare il passato in forma solida” solida” (S. Kern, Il tempo e lo spazio. La percezione del mondo tra Otto e Novecento 1983/1995) P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 5 1.1. Di chi è la memoria oggettivata? Alcuni tratti dell’esercizio della memoria «portano la marca dell’ dell’altro» altro»: lingua comune adottata nella esteriorizzazione/oggettivazione; contributo di un altro nel rievocare ricordi (p. es. psicoanalista e ricordi rimossi), criteri di plausibilità di un ricordo narrato… (P. Ricoeur, La memoria, la storia, l’oblìo, 2000/2003, 182) P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 6 3 M. Halbwachs (1877-1945): é un atto personale estrarre dal “magazzino” della memoria il ricordo; ma la “proprietà” del “magazzino” non è personale, bensì collettiva. La memoria collettiva è un “fatto sociale” (v. Durkheim), consolidatosi attraverso i processi di oggettivazione della memoria = linguaggio, rappresentazioni sociali del tempo e dello spazio, criteri di classificazioni, ricordi condivisi, narrazioni, proverbi, simboli… P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 7 Il concetto di “memoria collettiva” non è deterministico • la memoria collettiva è la sedimentazione / mediazione / integrazione delle memorie individuali che interagiscono. • Ruolo attivo del singolo individuo: «la memoria collettiva trae la propria forza e la propria durata dal fatto che ha per supporto un insieme di uomini; d’altra parte sono gli individui, in quanto membri di un gruppo, che ricordano (… (…). Ciascuna memoria individuale è un punto di vista sulla memoria collettiva; questo punto di vista cambia a seconda del posto che occupa al suo interno e a sua volta questo posto cambia a seconda delle relazioni che io intrattengo con altre cerchie sociali. Non deve stupire dunque che dallo strumento comune ciascuno non tragga lo stesso spartito» spartito» (Halbwachs 1949/1996, 61). P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 8 4 La moltiplicazione e diversificazione delle fonti ESTENSIONE DEL CONCETTO DI “FONTE” • Prima del Rinascimento le “fonti storiche” erano quasi esclusivamente gli scritti di altri storici; • Dal Rinascimento: documenti pubblici (leggi, trattati, decreti…), altre fonti scritte, fonti “figurate”, iscrizioni, medaglie, … AMPLIARSI INTERESSI STORIOGRAFICI (F. Chabod, Lezioni di metodo storico, 1969) P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 9 Scrittura, stampa, tecniche di conservazione di suoni e immagini, archiviazioni informatiche (ultimi 30 anni: computer, cellulari, web) Moltiplicazione forme di oggettivazione della memoria + possibilità di accedervi - Archivi su intere biografie (Gramsci, Gobetti, Modigliani, Sturzo…) Archivi delle persone “comuni” (p. es. Ist. Storici sulla a quelli che non Resistenza), storia “non ufficiale”, dare voce «a raccontano mai, mai, a quelli che pur avendo molte cose da dire, mancano degli strumenti per dirle» dirle (N. Revelli, Un’esperienza di ricerca nel mondo contadino, 1989); incontro fra sociologi e storici (“Storia sociale”) Ricchezza e disponibilità di fonti; maggiore controllo sulla fedeltà delle fonti (triangolazione) Nuovi approcci (p. es. Storia Orale, Metodi biografici) P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 10 5 1.2. Vantaggi della memoria collettiva: • Fondo comune di ricordi coesione, identità sociale Es: - Nelle culture orali: Epica fondativa rievocata da poeti e cantori; - “Religioni della memoria” (Ebraismo e Cristianesimo); - Riconoscersi in una comune appartenenza a medesime radici storiche P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 11 La memoria collettiva alimenta la legittimazione - “oggettivazione di 2°grado” = legittimazione = connettere significati oggettivati, giustificarli mediante narrazione di una trama coerente. «Saremmo messi davvero male se l’intero mondo sociale fosse consegnato alla finitezza della memoria individuale» (M. Ferraris, Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce, 2009, 198) Vi è uno stretto rapporto fra memoria collettiva e legittimazione la memoria è campo di conflitti P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 12 6 • La memoria collettiva influisce sulla - / potenzia la memoria individuale: P. es. ricordiamo pochissimo della nostra infanzia allora era minima la ns. interazione con altri; I primi ricordi che conserviamo riguardano la famiglia, i luoghi socialmente contrassegnati (la casa, il giardino…) • Linguaggio, rappresentazioni del tempo e dello spazio (mem collettiva) = a priori nei quali i significati delle memorie individuali si depositano v. Kant - Critica della ragion pura, 1781: a priori = condizioni formali che anticipano e organizzano la conoscenza) • Memoria del passato intreccio fra micro-storia e macro-storia P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 13 1.3. Problemi nella oggettivazione della memoria: a) La scrittura come oggettivazione; b) L’autonomia dell’oggettivazione scritta; c) La moltiplicazione delle forme di oggettivazione; P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 14 7 a) La scrittura come oggettivazione • Socrate (Fedro) - critica alla scrittura: indebolisce la mente, impoverisce le risorse interiori, rende il soggetto dipendente dalle oggettivazioni il soggetto diventa erudito ma smette di essere sapiente Sapienza = frutto di meditazione, dialogo con noi stessi ricordi sedimentati negli strati più profondi e durante un ampio arco di tempo Così la memoria non è mnème (memoria interiore, sintesi sapienti, reminescenza delle idee), ma hypòmnesis (pro-memoria, raccolta di minuzie esterne, collezioni) P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 15 • Gli uomini «fidandosi dello scritto, scritto, richiameranno le cose alla mente non più più dall’ dall’interno di se stessi, stessi, ma dal di fuori, fuori, attraverso segni estranei (…); potendo avere notizie di molte cose senza insegnamento, insegnamento, DIALOGO col maestro, dialettica. «E’ come la si crederanno dottissimi, dottissimi, semenza che lentamente germoglierà germoglierà nell’ nell’animo mentre per la maggior parte dell’ dell’allievo» allievo» (Socrate) Socrate) non sapranno nulla; nulla; con loro sarà sarà una sofferenza discorrere, discorrere, imbottiti come sono d’opinione, opinione, invece che di sapienza» sapienza» (Fedro 274c-275b) P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 16 8 MA Platone scrive. Ong: «Senza Senza saper leggere e scrivere, scrivere, non si è in grado di eseguire un esame dei fenomeni o delle affermazioni che si fondi sull’ sull’astrazione e sia sequenziale, sequenziale, classificatorio ed esplicativo. esplicativo. Gli appartenenti alle culture orali primarie, primarie, cioè cioè totalmente ignare della scrittura, scrittura, imparano molto, possiedono e praticano una profonda saggezza, saggezza, ma non “studiano” studiano”» • La registrazione (in scrittura) facilita la comunicazione intersoggettiva: «Ci Ci sono due buoni motivi per non comunicare: non aver niente da dire e non ricordarsi quello che si voleva dire. All’ All’atto pratico, le due circostanze vengono ad equivalersi» equivalersi (M. Ferraris, Documentalia. Perché è necessario lasciar tracce, 2009) P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 17 b) L’autonomia della oggettivazione scritta La scrittura segna il distacco fra Autore che rievoca e Lettore Questo è un problema ermeneutico cruciale, che attiene a «come si possa colmare la distanza fra il senso di un discorso fissato da chi scrive e quello che deve venir compreso da chi legge» legge» (H.G. Gadamer, La forza espressiva del linguaggio. Sulla funzione retorica della conoscenza, 1980/1989, 111). P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 18 9 c) La moltiplicazione delle forme di oggettivazione W. Benjamin (1892-1940): il ricordo ci viene dal passato non più sotto forma di tradizione ma di citazione. Nuove tecnologie di riproducibilità si conserva un volume amplissimo di citazioni di frammenti: - Rivisitazione del passato = gusto della citazione, assemblare informazioni, collage di riferimenti a epoche diverse; venir meno del senso della TRADIZIONE (= traditio), della continuità generazionale di senso; Annoiata indifferenza per il passato: disincanto, noia, senso di aver già visto tutto = atteggiamento tipico dello “spirito della metropoli” (G. Simmel, La metropoli e la vita dello spirito, 1903/1995) P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 19 La moltiplicazione dei mezzi di oggettivazione della memoria mette in pericolo la capacità di dimenticare e quindi di ricercare «Siano Siano tutte le informazioni subito ottenibili; non è forse meglio però se io ho dimenticato qualcosa e lo debbo cercare di nuovo, e trovo forse proprio così così qualcosa di altro da quello che cercavo? Questo infatti significa propriamente ricercare: porre domande che che soloo portano ad altre domande che non si erano previste. Pensiamo sol al salutare miracolo del dimenticare e alla illuminante forza magica del ricordare. Il richiamare dei dati da una bancabanca-dati non ci darà darà più più nulla di tale felicità felicità. Qui abbiamo a disposizione una nuova presenza di un’ un’enorme ampiezza di spazio, ma poter guardare con occhi nuovi all’ all’antico e al tramandato, e poter porre nuove domande, non sarà sarà con questo più più facile; ma questo resta, ora come prima, l’ l’autentica vita del pensare storico » (H. G. Gadamer) P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 20 10 Amnesia per sovrabbondanza • Ipertrofia della cultura oggettiva, sovrabbondanza dei riferimenti • «Non Non si dimentica per cancellazione ma per sovrapposizione; sovrapposizione; non producendo assenza, assenza, ma moltiplicando le presenze» presenze (U. Eco) Es. Il lettore o il telespettatore non in grado di ricordare ciò che è accaduto «Si Si parla tanto di memoria solo perché perché questa non esiste più più» (P. Nora, Mémoire collective, 1978) P. Montesperelli Processi culturali SOCIOLOGIA DELLA MEMORIA Oggettivazione della memoria 21 11