APPLICAZIONE DEL TAPINGNEUROMUSCOLARE NEL TRATTAMENTO DELLA LESIONE DI CUFFIA (RECIDIVANTE) DR. FT. FRANCESCO STARITA Osteopata, Posturologo, Fisioterapista Federazione Italiana Sci Nau?co e Wakeboard LA SPALLA E’ UN COMPLESSO SISTEMA ARTICOLARE LA SUA MOBILITA’ E’ CONSENTITA GRAZIE AD UN GIOCO DI SINCRONIA PERFETTA TRA APPARATO ARTICOLARE, CAPSULO LEG. E MUSCOLARE La “cuffia” avvolge la testa omerale interponendosi tra l’arMcolazione scapolo-­‐omerale situata inferiormente, il deltoide e l’acromion situaM superiormente Normalmente esiste un “equilibrio funzionale” tra l’azione del deltoide che tende a far risalire la testa omerale e la cuffia dei rotatori che ha un’azione di centraggio aTvo della testa omerale sulla glena Qualora si venga a creare, per diversi faVori, uno squilibrio tra quesM due sistemi(deltoide-­‐ cuffia rotatori) l’elevazione anteriore del braccio in rotazione interna provocherà un aVrito tra la porzione antero-­‐inferiore dell’acromion, il leg coraco-­‐acromiale e i tendini della cuffia dei rotatori. La degenerazione avviene anche a carico delle borse mucose che perdono, a causa dei microtraumaMsmi dovuM allo squilibrio muscolare, l e p roprie caraVerisMche anatomiche e funzionali SINERGISMO SCAPOLO-­‐ TORACICO SINERGISMO SCAPOLO-­‐TORACICO Si viene così a determinare la: Sindrome del conflitto anteriore o sindrome da attrito acromionomerale o sindrome da impingment • Patologia degenerativa della cuffia dei rotatori nei suoi vari stadi CASO CLINICO PRESENTAZIONE PAZIENTE: donna età 68 sintomatologia: -­‐dolore spalla dx con forte limitazione nell’ABD dell’arto -­‐lombalgia diffusa anche sui traT trocanterici diagnosi: lesione tendine sovraspinato (recidivante) con interessamento dell m. soVospinoso e soVoscapolare ,riduzione spazio sub acromiale q Anamnesi: -­‐riduzione chirurgica lesione ss 3 anni -­‐ernia iatale -­‐lombalgia cronica da diversi anni -­‐meniscectomia sx ESAME OBIETTIVO-­‐VALUTAZIONE FUNZIONALE ESAME DIAGNOSTICO Rx spalla dx -­‐-­‐-­‐-­‐-­‐-­‐-­‐-­‐-­‐-­‐-­‐-­‐-­‐-­‐-­‐-­‐ RM spalla dx Suddivisione del protocollo riabilitaMvo in 2(/3) fasi obieJvi: -­‐riduzione sintomatologia -­‐dolore -­‐infiammazione -­‐ridurre la limitazione funzionale 1° fase TECNICHE UTILIZZATE: -­‐T.E.C.A.R -­‐STRETCHING CAPSULARE -­‐TRATTAMENTO OSTEOPATICO PRIMO RISULTATO APPLICAZIONE DEL TAPING NEUROMUSCOLARE -­‐ M. SOVRASPINATO -­‐PICCOLO ROTONDO APPLICAZIONE DEL TAPING NEUROMUSCOLARE TECNICHE MANUALI -­‐M. SOVRASPINATO -­‐M. P. ROTONDO OSSERVAZIONE E CONFRONTO RISULTATO DOPO TRATTAMENTO MANUALE RISULTATO DOPO AGGIUNTA DEL TAPE 2° FASE: (2 SETT.) OBBIETTIVI RICERCA DELLA PRIMARIETA’ Le applicazioni sequiranno una scala a retrosi sullo studio delle catene muscolari fino ad’arrivare all’origine che ha scatenato lo squilibrio e di consequenza ad’aggravare la lesione L’applicazione del tape ci permeVerà di avere una risposta immediata sulle modalità del nostro traVamento su ogni singolo muscolo tale da confermare il nostro ragionamento clinico ANALISI MUSCOLARE STATICA VETTORIALE IN QUESTO CASO VERRANNO PRESE IN CONSIDERAZIONE LE DELLA FISIOLOGICA SEQUENZA ARTICOLARE ALTERAZIONI CAUSATE DA UN COINVOLGIMANTO IN ACCORCIAMENTO DEL SISTEMA MUSCOLARE QUADRI POSSONO ESSERE INDOTTI DA MEDESIMI PROBLEMATICHE DI VARIA NATURA E ORIGINE . PER NON RIPETERE OGNI VOLTA LA DISTINZIONE, TALE EVENIENZA VERRA’DATA PER SCONTATA poiché I MUSCOLI NON SI COMPORTANO IN MANIERA ISOLATA MA FANNO PARTE DI UN SISTEMA COMPLESSO LE ALTERAZINI MORFOLOGICHE NON SARANNO RISCONTRABILI SOLO NEL DISTRETTO SINTOMATICO MA ESTESE, PER MICRO O PER MACRO A TUTTE LE ARTICOLAZIONI E APPARATI L’INDAGINE BIOMECCANICA PROPOSTA CONSIDERA I MUSCOLI COME VETTORI DI FORZA COMPRESSIVA, IN PROGRESSIVA PERDITA DI LUNGHEZZA L’ANALISI DELL’EFFETTO DEGLI ACORCIAMENTI SARA’ SIA SISTEMICA CHE ANALITICA LE COMPONENTI VETTORIALI ORIZZONTALI DEGLI ADDUTTORI DELLA SCAPOLA SONO TALI DA NON POTER ESSERE EFFICACEMENTE BILANCIATA DAL VETTORE DEL DENTATO ANTERIORE. DI CONSEQUENZA, L’ACCORCIAMENTO DI FASCI MEDI ED INFERIORI DEL TRAPEZIO E QUELLO DEI ROMBOIDI DETERMINA L’ADDUZIONE DELLE SCAPOLE E L’INFOSSAMENTO DEL TRATTO VERTEBRALE COMPRESO DA TRA D4-­‐D6 EXTRAROTATORI-­‐ABD OMERALI: SOVRASPINOSO, INFRASPINOSO, P.ROTONDO INTRAROTATORI-­‐ADD OMERALI: G.DORSALE, G.PETTORALE, SOTTOSCAPOLARE, G.ROTONDO ,C.B BICIPITE SIA I PARAVERTEBRALI, CON LINEE DI FORZA LONGITUDINALI, CHE ROMBOIDI E FASCI MEDI E INF. DEL TRAPEZIO CON LINEE DI FORZA OBLIQUE, DIMINUISCONO LA FISIOLOGICA CIFOSI DORSALE AD’APICE D5 L’AZIONE MUSCOLARE DIRETTA SULLA PORZIONE INFRASCAPOLARE è QUINDI IN RETTIFICAZIONE ( IPOCIFOSI) DEL TRATTO DI COLONNA D4-­‐D6 LA POSIZIONE ALL’INTERNO DELLA CAVITA’ GLENOIDEA ED I M OVIMENTI DELL’OMERO SONO SOTTO IL CONTROLLO DEI MUSCOLI SCAPOLO-­‐OMERALI, DEI BRACHIO-­‐SCAPOLARI DEI COSTO-­‐BRACHIALI E DEL G. DORSALE QUESTI MUSCOLI SONO ASIMMETRICAMENTE DISTRIBUITI, HANNO POTENZIALE VETTORIALE DIVERSO E CIO’ DA LUOGO A DELLE DOMINANZE E’ possibile calcolare tramite l’analisi dei veVori muscolari il v2 che potenzialmente esprimibile dalle forze associate di romboidi f2 e fasci medi f1 ed inferiori del trapezio f3 e f4 Dal calcolo risulta che il veVore v2 è lungo piu’ del doppio dal veVore v1 potenzialmente esprimibile dal dentato anteriore. Cio’ significa che per equilibrare una forza adduVoria sulla scapola espressa da romboidi e fasci medi ed inferiori del trapezio, il g. dentato deve uMlizzare una forza di trazione di oltre il doppio. Il calcolo non’è preciso, bisognerebbe farlo sulla lunghezza reale dei muscoli, pero’ fornisce un’idea del reciproco rapporto di forza. 2° FASE: (2 SETT.) TECNICHE UTILIZZATE SOLO APPLICAZIONI CON IL TAPE • APPLICAZIONE TAPE • FASCI MEDI-­‐ INF. TRAPEZIO • DENTATO ANTERIORE RISULTATO AGGIUNATA DI UNA 3° APPLICAZIONE DECOMPRESSIVO LOMBARE VERIFICA E CONFRONTO IN LOGICA VETTORIALE, LA COMPROMISSIONE DEI MUSCOLI MONOARTICOLARI,COME IL SOVRASPINATO, E’ CAUSATO DALL’ECCESSO DI TENSIONE A CUI QUESTI MUSCOLI VANNO INCONTRO NEL LORO TENTATIVO DI BILANCIARE FORZE DI DIREZIONI CONTRARIE E CON POTENZIALE VETTORIALI MAGGIORI LA CUFFIA DEI ROTATORI (SOPRATTUTTO IL M. SOVRASPINATO) VITTIMA DI UNA MORSA TRA CONTENDENTI ESAME POSTURALE ESSA è LA RISULTANTE MULTIFATTORIALE DI ELEMENTI PROVENIENTI DA MOLTI APPARATI; VESTIBOLARE, MASTICATORIO, VISIVO, VISCERALE, SCHELETRICO, MUSCOLARE, FASCIALE OGNI ALTERAZIONE STRUTTURALE PROVENIENTE DA UN SINGOLO APPARATO DETERMINERA’ DEGLI ADATTAMENTI CHE SI MANIFESTERANNO SIA CON UN’ALTERAZIONE LOCALE NEL DISTRETTO DI ORIGINE, SIA SISTEMICA VALUTAZIONE POSTURALE DORSALE CIFOSI GEOMETRICAMENTE RAPPRESENTE LA CONGIUNZIONE CON CONVESSITA’ POSTERIORE DELLE DUE CONVESSITA’ ANTERIORI DELLE LORDOSI CERVICO-­‐DORSALE E DORSO LOMBARE E SI ESTENDE DAI PROCESSI SPINOSI DA D4 A D6 CON APICE FISIOLOGICO A D5 I MUSCOLI CHE HANNO DIRETTAMENTE UN EFFETTO SUL TRATTO DI COLANNA SONO TUTTI POSTERIORI( PARAVERTTEBRALI, ROMBOIDI E FASCI INF. E MEDI DEL TRAPEZIO) IN UN QUADRO IPERCIFOTICO I MUSCOLI DELLA LORDOSI CERVICO-­‐ DORSALE AUMENTANO LA LORDOSI E PROIETTANO ANTERIRMENTE IL CAPO PER IL MANTENIMENTO DELL’ORIZZONTALIZZAZIONE DEGLI OCCHI IL TRATTO CIFOTICO FISIOLOGICO D4-­‐D6 SI RETTIFICA, I MUSCOLI DELLA LORDOSI DORSO-­‐LOMBARE OLTRE AD AUMENTARE LA LORDOSI STESSA, PROIETTANO POSTERIORMENTE E VERSO IL TERRENO LE ULTIME VERTEBRE DORSALI CHE DIVENGONO COSI L’APICE DELLA CIFOSI DETERMINANDO UN QUADRO DI APPERENTE IPERCIFOSI MA CHE IN REALTA’ è UN’INVERSIONE DI CURVA RISULTATI DOPO 6 SETT. • AZIONE DEL NASTRO SULLA PELLE IL NASTRO AGISCE SULLA PELLE STIMOLANDO IL SISTEMA ANALGESICO ENDOGENO UTILIZZANDO STIMOLI SENSORIALI SUGLI CUTANEI ; ESTEROCETTORI ATTIVA IL SISTEMA INIBITORIO-­‐SPINALE (GATE CONTROL-­‐ TEORIA DEL CANCELLO) ATTRAVERSO LA STIMOLAZIONE DEI MECCANORECCETTORI OVVERO RECETTORI SENSIBILI ALLA DEFORMAZIONE TISSUTALE (CORPUSCOLI MERKEL, PACINI, RUFFINI, MEISSNER), PROBABILMENTE INDUCE LA SECREZIONE DI OPPIOIDI ENDOGENI ATTIVANDO IL SISTEMA INIBITORE CHE HA FUNZIONE SUL DOLORE LO SCOLLAMENTO DELLA PELLE TRAMITE L’AZIONE DELLE GRINZE VISIBILE DOPO L’APPLICAZIONE PERMETTE LA LIBERAZIONE DI UN TESSUTO MOLTO IMPORTANTE LA FASCIA E LA MODALITA’ CON CUI UN’ALTERAZIONE DISTRETTUALE D IVENTA SISTEMICA è DETERMINATA DALLE CONNESSIONI MUSCOLARI-­‐FASCIALI PERTANTO ATTRAVERSO UNA INFORMAZIONE CUTANEA COSTANTE E RIPETITIVA SI CONDUCONO DEI TRENI DI STIMOLI CHE ATTRAVERSO LA VIA PALEO-­‐SPINO TALAMO-­‐CORTICALE ARRIVANO AL MIDOLLO S PINALE , TRONCO DELL’ENCEFALO, RAGGIUNGONO AREE SOTTOCORTICALI E CORTICALI DOVE VENGONO INTEGRATI CREANDO NUOVE INFORMAZIONI CHE INDUCONO REAZIONI A LIVELLO PERIFERICO, SOPRATTUTTO A LIVELLO POSTURALE TALVOLTA ECLATANTI GRAZIE DELL’ASCOLTO…