Gli elettroni e gli ioni primari e secondari prodotti per ionizzazione sono pochi ( ~100 in un cm di gas) Evitare il più possibile la ricombinazione (evitare il più possibile la presenza di gas elettronegativi quale Acqua ed Ossigeno) Forti campi elettrici moltiplicazione a valanga, alto guadagno Ettore Focardi 1 • ionizzazione: si raccoglie tutta la carica nessuna moltiplicazione delle coppie ione-elettrone. Guadagno ~1 • proporzionale: presente una moltiplicazione a valanga. Il segnale dell’apparato è proporzionale alla ionizzazione misura di dE/dx e guadagno 104-106 • proporzionale limitato saturazione streamer. Forte emissione di fotoni, moltiplicazioni a valanga secondarie, alti guadagni (1010) elettronica semplice (segnale grande). • geiger: grossa fotoemissione, il filo anodico è tutto coinvolto, regime di scarica eliminata abbassando HV. Necessari forti moderatori. Ettore Focardi 2 Una camera ad ionizzazione è un apparato che misura la perdita di energia per ionizzazione di una particella carica o la perdita di energia di un fotone (effetto fotoelettrico, compton o produzione di coppie). In linea di principio il materiale attraversato dalla particella può essere un gas (e.g. Argon) oppure un liquido (e.g. calorimetri ad argon o kripton o xenon liquido) od un solido (camere ad ionizzazione a stato solido). Non c’è alcuna moltiplicazione delle coppie ione-elettrone primarie e secondarie. Ettore Focardi 3 Camere ad ionizzazione. Nel caso più semplice una camera ad ionizzazione consiste in un sistema di elettrodi paralleli. Una tensione applicata fra gli elettrodi produce un campo elettrico omogeneo. Gli elettrodi sono montati in una scatola a tenuta riempita di gas o liquido o solido. x Il campo elettrico nella camera è costante E=V0/d -Vo catodo --+-++-++-++d ++-+--+--+--++ particella x anodo R segnale carica q a distanza x dall’anodo U=qV(x) se la carica si sposta di dx ΔU=qV(x+dx)-qV(x)=qEdx La variazione di energia potenziale ΔU deve essere compensata dal lavoro del generatore V0idt=V0dQ qEdx=V0idt i=q(v/d) i è dunque il segnale in corrente. Ettore Focardi 4 Il segnale in corrente è proporzionale alla velocità di deriva v ed inversamente proporzionale alla distanza d fra gli elettrodi. Il segnale in corrente nel caso di particella // agli elettrodi, distante x dall’anodo è costante: i=Ne(v/d) N = elettroni prodotti e dura un tempo tD=x/v, fino a quando cioè tutti gli elettroni hanno raggiunto l’anodo. Questa corrente i non è altro che idt=dQ dove dQ è la variazione di carica sugli elettrodi. Avremo quindi sugli elettrodi una carica indotta Q(t) che cresce nel tempo come segue: Q(t)=Net/tD Ettore Focardi 5 • Se la particella attraversa la camera come in figura: + d + - + Assumiamo densità di carica uniforme per unità di lunghezza nella gap al tempo t=0 pari a qs/d=Ne/d; al tempo t<tD alcuni elettroni saranno arrivati sull’ anodo e la carica nella gap sarà q(t)=qs(1-t/tD) la corrente sarà qs/tD a t=0 e =0 a t=tD ovvero: i(t)=(qs/tD)(1-t/tD) Nel tempo in cui ho delle cariche nel condensatore, modifico la carica sulle piastre del condensatore stesso. i(t) Integrando nel tempo la corrente otteniamo la variazione di carica sugli elettrodi. t La carica sugli elettrodi cresce quadraticamente nel tempo e diventa qs/2 per t=tD ΔQ(t)=qs(y-y2/2) Ettore Focardi (y=t/tD). 6 Per la generazione del segnale elettrico possiamo considerare 2 casi limite: i. Il potenziale del condensatore è mantenuto costante dal generatore esterno possiamo considerare il sistema come un generatore di corrente ii. Il contatore è isolato (condensatore carico isolato) la tensione ai capi delle due piastre deve diminuire possiamo considerare il sistema come un generatore di tensione. -HV R1 C1 C2 R2 R1 connette la camera all’alta tensione ed è normalmente molto grande. C1 descrive la capacità della camera, C2 disaccoppia l’anodo dall’eventuale alta tensione, R2 è l’impedenza A d’ingresso (interna ed esterna) dell’amplificatore A. Ettore Focardi 7 Nell’ipotesi che R2C2 e R2C1 sono piccole se paragonate al tempo tD dell’impulso siamo nel caso i) la variazione di energia (rispetto a QV cioè a quella senza particella) è : -HV R1 C1 C2 A Δε=ΔQ(t)V i(t)=dΔQ(t)/dt=(qs/tD)(1-t/tD) R2 ed il segnale è la corrente in R2. Segnale con tempo di salita piccolissimo (idealmente nullo) e di durata tD. Se invece R2C2 e R2C1 sono grandi rispetto a tD (caso ii)) la carica sulle piastre del condensatore viene mantenuta costante e deve variare V. dalla conservazione dell’energia:Δε=QΔV(t) ΔU|q+Δ[1/2CV2]=0 -qEdx=CV0ΔV Siamo praticamente al caso precedente (ricorda ΔQ=CΔV ΔV=ΔQ/C). Il segnale sale linearmente nel tempo fino a tD. Ettore Focardi 8 Abbiamo ignorato il segnale dovuto agli ioni positivi. Ciò è abbastanza realistico in quanto arrivano molto dopo gli elettroni. Se introduciamo un R’C’ all’ingresso dell’amplificatore tale che: Δt-<R’C’<<Δt+ Avremo un segnale in tensione essenzialmente dovuto solo agli elettroni. Ettore Focardi 9 Possiamo anche utilizzare un contatore ad ionizzazione cilindrico. Il potenziale della camera cilindrica può essere ricavato dall’equazione di Laplace ∇2V=0 anodo 2a V=(-CV0/2πε)ln(r/a) b R catodo +V0 E=(CV0/2πε)(1/r) r è la distanza radiale dal filo ( di raggio a ), V0 il potenziale applicato al filo, ε la costante dielettrica del gas e C=(2πε/ln(b/a)) la capacità per unità di lunghezza del condensatore cilindrico. Il campo elettrico sale come 1/r andando verso l’anodo. La velocità di deriva non è più costante, ma la diffusione è, in buona approssimazione, costante. Ettore Focardi 10 In questa configurazione (cilindrica) il tempo di deriva degli elettroni è : L’impulso in tensione generato dal moto degli elettroni può essere ricavato dalla conservazione dell’energia ( l lunghezza del cilindro): Analogamente per gli ioni: Se b>>a il contributo degli elettroni è dominante: e.g. b/a=103 e r=b/2 Ettore Focardi 11 Abbiamo introdotto la camera ad ionizzazione con gas, essenzialmente per capire come si forma il segnale. Il segnale, dovuto essenzialmente agli elettroni è comunque molto piccolo, in quanto poche sono le coppie prodotte. Camere ad ionizzazione sono invece spesso usate con elementi liquidi nobili. (e.g. calorimetri a Argon, Kripton o Xenon liquidi) Ettore Focardi 12 Camere ad ionizzazione con liquidi. I liquidi hanno parecchi vantaggi rispetto ai gas quando usati per la misura di dE/dx o di E. La densità di un liquido è ~ 1000 volte superiore a quella del gas anche dE/dx o il numero di ionizzazioni è ~ 1000 volte più grande. L’energia necessaria per produrre una coppia ione-elettrone è Wi(LAr)=24eV, Wi(LKr) =20.5 eV e Wi(LXe)=16 eV per 1 MeV di energia assorbita ci si attende N ≥ 4x104 elettroni dN/N=σ(E)/E=N-1/2<10-2. Elementi nobili liquidi sono usati quali calorimetri (quasi omogenei) sia elettromagnetici che adronici. Il problema maggiore sono le impurità elettronegative (essenzialmente ossigeno), ma è possibile raggiungere impurità non superiori a 0.2÷8 ppm. Il cammino libero medio λt degli elettroni (prima che vengano catturati dalle impurità) è inversamente proporzionale alla concentrazione k delle impurità. Con basse concentrazioni di impurità k, λt può essere qualche mm camere ad ionizzazione con gap di qualche mm. La mobilità µe in argon liquido (purificato) con un campo E= 1MV/m è µe=4x10-3 m2/(Vs) vD=4x103 m/s simile a quella in argon gassoso con un campo E=100 KV/m. In compenso la mobilità degli ioni nei liquidi è molto bassa possiamo trascurare il moto degli ioni ancor più che nelle camere ad ionizzazione a gas. Ettore Focardi 13 Liquido LAr LKr LXe Numero atomico Z Peso atomico A Temp. di liquef. Tm (K) Temp di vap. sat. Tb (K) Densità (g/cm3) Lung. di radiaz. X0 (cm) Raggio di Moliere Wi (eV) µe (m2/Vs) E=104 V/m µe (m2/Vs) E=106 V/m 18 40 83.6 87.1 1.4 13.5 10.0 23.6 0.047 0.004 36 84 115.8 119.6 2.45 4.60 6.6 20.5 0.18 0.005 54 131 161.2 164.9 3.06 2.77 5.7 15.6 0.22 0.0025 Fattore di Fano F 0.107 0.057 0.041 Tabella : proprietà di alcuni gas nobili liquidi Ettore Focardi 14 Aumentando il campo elettrico andiamo nella zona proporzionale (pag.2), alto guadagno e moltiplicazione a valanga. La moltiplicazione avviene quando gli elettroni della ionizzazione primaria guadagnano abbastanza energia per ionizzare altre molecole moltiplicazione secondaria, terziaria ….. La probabilità α=1/λ di una ionizzazione per unità di lunghezza è chiamata primo coefficiente di Towsend. λ= cammino libero medio dell’elettrone prima di un’altra ionizzazione. Se ci sono n elettroni in dx dn=nαdx nuove coppie e-ioni create. Integrando n=n0eαx dove n0 è il numero di elettroni primari il guadagno M=n/n0=eαx Più in generale se E non è uniforme, ma f(x) avremo: Restiamo in regime proporzionale con M fino a ~ 106. Ettore Focardi 15 α: First Townsend coefficient (e--ion pairs/cm) λ: mean free path Gain (F. Saul, CERN 77-09) (O. Aloofer, Spark chambers, Teeming Munched, 1969) ε Ettore Focardi 16 Il contatore proporzionale cilindrico. Essenzialmente identico alla camera ad ionizzazione cilindrica ma …. il segnale è dato dal moto degli ioni positivi invece che dal moto degli elettroni. Gli e driftano verso l’anodo dove il campo è sufficientemente alto (alcuni KV/cm), ed acquistano abbastanza energia da moltiplicarsi. r C = capacitance / unit length (C=2πε/ln(b/a) ) Ettore Focardi 17 Scelta del gas. I fattori che determinano la scelta del gas sono: i. relativamente bassa d.d.p fra gli elettrodi ii. alto guadagno iii. alta ionizzazione specifica iv. risolvere alto rate v. basso costo Ettore Focardi 18 I gas nobili vanno bene. L’argon è nobile, denso e costa poco, ha un’alta ionizzazione specifica, ma ha anche una notevole eccitazione. per guadagni al di sopra di 103÷104 scarica Ettore Focardi 19 La dis-eccitazione dei gas nobili è possibile solo emettendo fotoni (e.g. 11.6 eV per l’argon). Questa energia è sopra soglia per la ionizzazione dei metalli (e.g. Cu 7.7 eV). Soluzione : si aggiungono dei gas poliatomici ( CH4, C4H10, etano, alcol …), oppure CO2, BF3. Queste molecole funzionano da moderatori (quenchers) in quanto assorbono i fotoni irraggiati dissipando l’energia dissociandosi o con collisioni elastiche Ettore Focardi 20 I moderatori possono assorbire fotoni in un ampio range di energie, in quanto hanno molti livelli rotazionali e vibrazionali. Ad esempio il metano ha una banda di assorbimento 7.9÷11.5 eV. gas usato miscuglio 90% Ar 10% CH4 70% Ar guadagni fino a 106 30% C4H10 L’uso di moderatori organici comporta problemi di invecchiamento. Infatti la ricombinazione o dissociazione di molecole organiche comporta la formazione di polimeri solidi o liquidi che si accumulano sull’anodo e sul catodo. Quando il flusso di radiazione è molto alto la velocità di produzione di ioni è maggiore di quella di assorbimento nel catodo formazione di carica spaziale scarica continua. Soluzione: pulizia completa della camera o/e aggiunta di piccole quantità di gas non polimerizzante (methylal o alcol propilico). Questi alcol cambiano gli ioni molecolari al catodo in una specie non polimera attraverso un meccanismo di scambio di ioni. Ettore Focardi 21 Formazione della valanga La valanga si forma molto vicino all’anodo (pochi raggi di distanza ed in 1ns) (F. Sauli, CERN 77-09) A causa delle cariche in moto si induce un segnale sia sul catodo che sull’anodo Ettore Focardi 22 Formazione del segnale Consideriamo il condensatore cilindrico isolato (contatore proporzionale). Dalla conservazione dell’energia abbiamo un cambiamento di potenziale, dovuto allo spostamento della carica: Ed i segnali dovuti agli elettroni ed ioni sono rispettivamente (se la moltiplicazione si ha a distanza r’ dall’anodo): Ettore Focardi 23 Gli elettroni sono molto vicini all’anodo ed r’~a cioè piccolo cammino d’integrazione. Gli ioni devono muoversi fino al catodo (negativo) cioè da r’ fino a b. gli elettroni contribuiscono ben poco al segnale Esempio: a= 10µm, b=10mm r’=a+1µm V-/V+ ~1% Il segnale indotto è praticamente dovuto solo al moto degli ioni positivi. Ettore Focardi 24 Sviluppo temporale del segnale.. (ioni). ma µ = mobilità degli ioni poiché tutti gli ioni partono da r ~ a r(0)=a; integrando ottengo: Ettore Focardi 25 Il tempo totale di deriva degli ioni è : T=(t0/a2)(b2-a2) (F. Sauli, CERN 77-09) Siccome non è necessario utilizzare tutto il segnale questo viene normalmente differenziato (RC) per ridurre il tempo morto. Ettore Focardi 26 Abbiamo visto le camere ad ionizzazione ed il contatore proporzionale. Se aumentiamo il campo elettrico in un contatore proporzionale abbiamo una copiosa produzione di fotoni durante la formazione della valanga produzione di valanghe secondarie e la scarica si propaga su tutto il filo anodico. Guadagni fino a 1010. -++ + - Si perde la proporzionalità fra il segnale e la ionizzazione primaria. Gli elettroni vengono rapidamente assorbiti dall’anodo mentre gli ioni si muovono lentamente verso il catodo, dove con una certa probabilità possono creare nuovi elettroni ed altre valanghe bisogna interrompere la scarica L’ anodo viene alimentato tramite un’altissima resistenza R in modo che il voltaggio dell’anodo U0-IR e’ sotto soglia per innestare il modo Geiger. (quenching tramite resistenza). La R deve essere scelta in modo che la costante di tempo RC sia tale da mantenere il voltaggio sotto soglia per il Geiger per tutto il tempo che gli ioni impiegano ad arrivare al catodo millisecondi basso rate. Altro modo aggiungere metano, isobutano etc che assorbono i fotoni ultravioletti scarica solo vicino all’anodo. Ettore Focardi 27 Nei contatori Geiger abbiamo approssimativamente 90% Argon e 10% Isobutano (quenching). I fili anodici hanno un diametro di circa 30µm e l’anodo è ad una tensione di circa 1 KV. Se aumentiamo la proporzione del gas di quenching possiamo eliminare la propagazione della scarica lungo tutto l’anodo, ma avere solo una piccola zona del filo interessata come nel tubo proporzionale, pur mantenendo un alto guadagno (1010). regime streamer ( tubi di Iarocci). I tubi di Iarocci funzionano con fili “spessi” ( 50÷100 µm) e con misture di gas ≤60% Argon e ≥40% Isobutano ed alta tensione del filo anodico (~5KV). In queste condizioni si passa direttamente dal regime proporzionale (o proporzionale limitato) al regime streamer senza avere il modo di funzionamento di tipo Geiger. Anche in questo caso si perde la proporzionalità con la ionizzazione primaria Ettore Focardi 28 Una delle richieste fondamentali per i rivelatori è determinare le traiettorie delle particelle prodotte nell’interazione. Il tubo proporzionale (o anche il tubo di Iarocci) può fornire una qualche informazione sulla posizione della particella, ma certamente limitata. fino al 1970 si usavano camere a scintilla, emulsioni nucleari, camere a bolle … Nel 1968 Charpak (Nobel nel 1992) dimostrò che le camere proporzionali funzionano come tanti tubi proporzionali messi vicini l’uno all’altro. Ettore Focardi 29 La configurazione base di una camera proporzionale è: Parametri tipici: L=5mm, d=1÷2 mm a(filo)~20µm Il catodo è normalmente a massa ed i fili anodici sono a tensione positiva field lines and equipotentials around anode wires Ettore Focardi 30 Il campo elettrico ed il potenziale sono abbastanza complicati, ma ricavabili dall’elettrostatica. y L Una forma approssimata con V(a)=V0 e V(L)=0 essendo a il raggio dell’anodo è data da: x d essendo C la capacità per unità di lunghezza anodo-catodo Poiché a<<d la capacità è sempre minore della capacità del condensatore piano con la stessa superficie. Se d=2mm, L=8mm 2a=30µm C=3.56 pF/m. Ettore Focardi 31 Lungo le linee di simmetria x=0 e y=0 il campo può essere scritto come: per y<<d per y≥d Ettore Focardi 32 Nelle vicinanze dell’anodo il campo E va come 1/r, mentre per y≥d il campo e’ uniforme. x Le linee intere indicano le linee di campo, mentre quelle tratteggiate sono le superfici equipotenziali. y Catodo (V=0) Anodo Catodo (V=0) la moltiplicazione a valanga avviene esattamente come nel tubo proporzionale. Poiché per ogni anodo la moltiplicazione avviene nelle vicinanze dell’anodo stesso sono gli ioni che, spostandosi verso il catodo sono responsabili del segnale . Ettore Focardi 33 Scelta dei parametri geometrici. Se usiamo una camera proporzionale quale misura di posizione ovviamente più vicini sono i fili anodici e maggiore sarà la risoluzione spaziale. σx=d/(12)½ y L x d risoluzione C= 2πε ( ) π L d − ln πa d guadagno valido per V0 >> del voltaggio di soglia per creare una valanga VT Capacità per unità di lunghezza € costante, se vogliamo mantenere fisso il guadagno Per uno spessore del filo dobbiamo mantenere costante la carica per unità di lunghezza (CV0), cioè aumentare V0 se diminuiamo d (e quindi C) rischio di cattivo funzionamento al di sopra di un certo valore. Ettore Focardi 34 L (mm) 2a (µm) 1 8 10 20 30 1.94 2.00 2.02 4 10 20 30 3.47 3.63 3.73 d(mm) 2 3 5 3.33 3.47 3.56 4.30 4.55 4.70 5.51 5.92 6.19 5.33 5.71 5.96 6.36 6.91 7.28 7.34 8.10 8.58 Capacità per unità di lunghezza (pF/m) per diverse geometrie di camere proporzionali piane. L = Distanza filo anodico catodo; a = raggio del filo anodico; d = distanza fra i fili anodici Ettore Focardi 35 Diminuire la distanza fra i fili aiuta, ma ci sono delle limitazioni meccaniche ed elettrostatiche. Empiricamente si è verificato che una spaziatura fra i fili anodici di ~ 1mm è possibile purché le dimensioni della camera siano relativamente piccole. Scalare tutti i parametri geometrici (cioè lo spessore dei fili, la distanza fra i fili e la larghezza della gap) non assicurano un buon funzionamento della camera: infatti il cammino libero medio per avere una ionizzazione rimane invariato, a meno che non si aumenti la pressione del gas. Il guadagno varia anche in funzione dello spessore del filo anodico, approssimativamente secondo la formula: Con VT abbiamo indicato il voltaggio di soglia, ovvero il voltaggio al disopra del quale inizia la moltiplicazione a valanga e con N il numero di molecole del gas per unità di volume. Sebbene in teoria possiamo ottenere il guadagno che vogliamo con qualunque raggio del filo anodico la slope che è più pronunciata per grossi diametri rende il funzionamento della camera più critico (tolleranze). Diametri di ~10 µm sono il limite pratico, mentre ~20 µm sono il valore più comune. Ettore Focardi 36 In conclusione estrema attenzione deve essere posta nella costruzione della camera se non si vogliono instabilità e perdite di guadagno. Infatti se M è il guadagno della camera si ha dalla e Dove: L = distanza filo anodico dal catodo=8mm d = distanza fra i fili=2mm Ma : a = raggio del filo= 10 µm C = capacità per unità di lunghezza = 3.47 pF/m Q = carica per unità di lunghezza 6 M = 10 Ettore Focardi 37 Esempio. Supponiamo che la distanza L anodo-catodo sia di 8mm e ci sia un errore di posizionamento del filo di 0.1 mm. Se M è il guadagno del filo (tipicamente 106) ΔM/M~12ΔL/L=12x0.1/8~ 15% Fili di 2a=20µm hanno una tolleranza tipica dell’ 1% ΔM/M~3Δa/a~3% Se la camera deve essere usata per una misura di energia bisogna essere estremamente attenti alle possibili variazioni di guadagno ( e di carica). Bisogna tenere conto delle variazioni di guadagno (dovute a errati posizionamenti dei fili) nell’elettronica di lettura (amplificatori). Ettore Focardi 38 Forze gravitazionali ed elettrostatiche. Abbiamo visto più sottile il filo anodico più stabile il guadagno. Ma, attenzione, se il filo è troppo sottile, per via delle forze gravitazionali ed elettrostatiche si può rompere. L’effetto combinato delle forze gravitazionali, elettrostatiche e della forza di richiamo elastica del filo genera una deformazione elastica del filo. Se T è la tensione del filo (anodo lungo P e distante L dal catodo) la forza di richiamo per unità di lunghezza del filo nella direzione ┴ al filo 2(x) (x(y) 2 è lo spostamento dall’equilibrio e y è la coordinata lungo il filo) è R=T(d x/dy ). catodo x anodo y catodo La forza gravitazionale (per unità di lunghezza) che agisce sul filo è F=gρσ con ρ densità del filo e σ sezione trasversa. La forza elettrostatica è F=λE essendo λ la carica per unità di lunghezza ed E il campo elettrico che agisce sul filo (campo generato dagli altri elettrodi). Se il filo è in una posizione di equilibrio elettrostatico, un piccolo spostamento da tale posizione genera una forza che agisce sul filo F=(V2/2)(dC/dx) con V = potenziale del filo e dC/dx = variazione della capacità per unità di lunghezza dovuta allo spostamento. Si può mostrare che Ettore Focardi 39 Forze gravitazionali ed elettrostatiche. Considerando tutte le forze alle quali il filo è sottoposto si ricava la seguente equazione per la condizione di equilibrio del filo: con a = raggio del filo e L = distanza dagli altri elettrodi. Se assumiamo che il filo sia stato incollato sui supporti nella sua posizione ideale, le condizioni al contorno di questa equazione sono x(0)=x(P)=0, essendo P la lunghezza del filo. Ettore Focardi 40 Forza gravitazionale. Se vogliamo studiare solo l’effetto gravitazionale basta porre k=0. L’equazione diventa: T(d2x/dy2) = -ρgσ sg La sagitta è dunque proporzionale all’inverso della tensione. La tensione non può essere aumentata arbitrariamente onde evitare rotture o deformazioni anelastiche. La tensione massima Tc che può essere applicata ad un filo è proporzionale alla sua sezione. la sagitta minima di un filo di data lunghezza è dunque indipendente dalla sezione del filo. Ettore Focardi 41 Tabella: tensione massima e sagitta per fili lunghi 1m Materiale Tc/σ (Kg/mm2) sagitta (µm) filo lungo 1 m Al 4… 16 21…84 Cu 21… 37 30…35 Fe 18… 25 39…54 W 180…410 6…13 Ettore Focardi 42 Effetto delle forze elettrostatiche. L’ ultimo termine dell’equazione: puo’ essere modificato usando l’espressione: ovvero: Ettore Focardi 43 Effetto delle forze elettrostatiche. La soluzione dell’equazione nel caso di forze elettrostatiche e gravitazionali è: e la sagitta del filo sotto l’effetto combinato delle forze gravitazionali ed elettrostatiche diventa: Ettore Focardi 44 Le forze elettrostatiche amplificano la sagitta gravitazionale. Il fattore di amplificazione diverge per q π/2 e la posizione del filo non è più stabile. 5 La condizione di stabilità si ha per: 3 1 0.5 1 1.5 q 2 Siccome T non può superare la tensione critica Tc per ottenere stabilità bisogna fare un compromesso fra la lunghezza del filo ed il guadagno . Ettore Focardi 45 È interessante risolvere l’equazione di stabilità ignorando il termine gravitazionale ed usando come condizioni al contorno x(0)=0 e x(P)=δ. Ovvero caso di un errore di posizionamento del filo. la soluzione è: δ è amplificato dalle forze elettrostatiche ed abbiamo una condizione di instabilità per q=π/2. Anche il piano catodico può presentare una sagitta a causa delle forze elettrostatiche variazione di guadagno. Ettore Focardi 46 Teorema di Ramo e segnale sugli anodi vicini. Una camera proporzionale è costituita da tanti anodi vicini e non schermati sono accoppiati capacitivamente. Ci si attende quindi che il segnale (negativo) dovuto al moto degli ioni sia diffuso su tutti gli anodi vicini a quello interessato sembra impossibile una misura di posizione. Ma …. Teorema di Ramo La corrente Ii che scorre in un particolare elettrodo i sotto l’influenza di una carica q che si muove ad x1 con una velocità v può essere calcolata dalla: dove Ei è il campo creato mettendo l’elettrodo i alla tensione Vi ed a massa tutti gli altri in assenza della carica q. Ettore Focardi 47 Per il teorema di Ramo Ei ha direzione opposta per gli anodi vicini rispetto a quello considerato il segnale sugli anodi vicini è positivo e, in gran parte, compensa il segnale negativo dovuto all’accoppiamento capacitivo. Il segnale sugli anodi vicini è piccolo e di segno opposto Ettore Focardi 48 Risoluzione in posizione. Le camere proporzionali sono generalmente usate per misure di posizione. Essendo proporzionali in linea di principio è possibile anche una misura di dE/dx, ma…. code alla Landau. La risoluzione in posizione è data da: σ=d/(12)1/2 essendo d la distanza fra gli anodi. Per d di 1÷2 mm la risoluzione è 300÷600 µm quindi piuttosto limitata. Ettore Focardi 49 Lettura della seconda coordinata. Più di un piano anodico. Segnali spuri. Se solo 2 piani limitata a basse molteplicità. Meglio piani stereo (x,u,v) per eliminare i segnali spuri. Divisione di carica Fili resistivi (Carbon,2kΩ/m). y Q track Q A B P Ettore Focardi 50 Linee di ritardo (DELPHI Outer detector, OPAL vertex detector). Delle linee di ritardo esterne sono accoppiate capacitivamente al catodo o anodo della camera si induce un segnale su di esse e si misura una differenza di tempo. Ettore Focardi 51 Strip Catodiche Divido il catodo in strisce sottili (ortogonali) al filo. La presenza di una carica q vicinissima ad un certo anodo induce una distribuzione di carica σ sul catodo. (Si calcola col metodo delle cariche immagine –q simmetrica a q, creo un dipolo e ricavo σ integrando). Si può calcolare che: essendo y la distanza lungo l’anodo, catodo ortogonale all’anodo ed L separazione anodo-catodo. Se il catodo è diviso in strisce si calcola y dal centro di gravità. Ettore Focardi 52 1 piano di fili + 2 piani catodici segmentati Analog readout of cathode planes. → σ ≈ 100 µm Ettore Focardi 53 Clusters. Più di un filo può essere colpito perché: i. la traccia può attraversare la camera ad un angolo ii. la presenza di raggi δ energetici può confondere la situazione. L d Siccome la distanza delle coppie elettroni-ioni dagli anodi è diversa i segnali sui fili colpiti saranno distanziati in tempo a seconda del tempo di deriva degli elettroni. Il segnale che vogliamo tenere è quello che arriva prima. Ettore Focardi 54 Per abolire i segnali ritardati in modo da limitarci a segnali da solo 1 o 2 fili (dipende dall’angolo della traccia e dalla sua posizione) si può: Aggiustare il gate dell’elettronica di lettura in modo da tenere solo i segnali più rapidi. (In una camera tipica con L=8mm e d=2mm il tempo minimo del gate che permette di mantenere una buona efficienza della camera è ~30ns.) Aggiungere dei gas elettronegativi. Elettroni prodotti più lontani vengono mangiati più facilmente non arrivano abbastanza vicino all’anodo per produrre una moltiplicazione a valanga si limita il numero dei fili colpiti. Ettore Focardi 55 Efficienza delle MWPC. L’efficienza intrinseca di una MWPC dipende dal numero delle coppie ione-elettrone prodotte e raccolte. dipende dal dE/dx del gas, dalla larghezza della gap L, dalla pressione del gas, dalla quantità di atomi elettronegativi, dall’alta tensione applicata, dalla soglia del discriminatore, dalla larghezza del gate, da quanto si differenzia il segnale …. Nell’ipotesi che la camera sia stata progettata correttamente per quanto riguarda la scelta del gas e la larghezza della gap ciò che mi determina l’efficienza è l’alta tensione e l’elettronica di front-end (amplificatore e discriminatore). Tipicamente le camere hanno un’efficienza ~ 99%, con la giusta alta tensione (in plateau) e una soglia non troppo alta. Ettore Focardi 56 Scintillatore 1 trigger camera tripla Scintillatore 2 Tripla trigger L’alta tensione si mette 100 o 200V al di sopra del ginocchio. 100% La soglia del discriminatore deve essere abbastanza bassa in modo da non tagliare i segnali, ma non troppo per ridurre il rumore. 4500 V Ettore Focardi 57