Max Weber a.a. 08-09 - Dipartimento di Scienze Umane per la

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Max Weber (1864 - 1920)
Nato a Erfurt, Turingia
‰ Famiglia alto-borghese
‰ Studia a Heidelberg legge, storia,teologia, economia, filosofia
‰ Membro del Verein fur Sozialpolitik, circolo fondato da Gustav
Schmoller - studio delle questioni sociali poste dalla
trasformazione industriale
‰ Partecipa alla fondazione dell'Associazione tedesca della
sociologia (I Congresso nel 1910)
‰ Catedra dell'economia politica a Friburgo nel 1894
‰ 1896 catedra a Heidelberg
‰ 1896 - 1902 periodo di depressione
‰ 1903 Fondazione della rivista "Archiv fur Sozialwissenschaft
und Sozialpolitik" insieme con Werner Sombart
‰ 1904 Viaggio negli Stati Uniti
‰ Incontri e amicizie con Friedrich Gundolf, Karl Jaspers, Werner
Sombart, Roberto Michels, Georg Simmel, Ernst Bloch, Gyorgy
Lukacs
‰ 1917-18 catedra di economia politica a Vienna
‰ 1919 catedra a Berlino
‰ 1920 Muore di polmonite a Monaco di Baviera
Opere
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1904 "L'oggettivita conoscitiva della scienza sociale e della
politica sociale"
1905 "L'etica protestante e lo spirito del capitalismo"
1906 "Studi critici intorno alla logica delle scienze della
cultura"
1906-1917 "Sociologia delle religioni"
1918 "La scienza come professione" e "La politica come
professione"
1922 "Economia e società"
Tre campi di indagine
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metodologico → il problema del metodo delle scienze sociali e
dei rapporti tra il sapere scientifico e giudizi di valore
storico-comparativo → il problema della genesi, della
specificità e del destino della società occidentale moderna
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sistematico → il problema di una definizione sistematica e
coerente dei concetti della sociologia
La sociologia come scienza comprendente
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influenza di Kant, Dilthey, Rickert, Windelband, Nietzsche
contro concetti metafisici universali ma anche contro il
positivismo
SOCIOLOGIA
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"Scienza dell'azione sociale
che essa vuol comprendere
interpretandola e di cui vuol spiegare socialmente lo svolgersi".
Il comprendere → cogliere i significati,
L'interpretare → organizzare in concetti il senso soggettivo
Spiegare → cercare di presentare le regolarità
comportamenti.
dei
CULTURA
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"La cultura è una sezione finita dell'infinità priva di senso del
divenire del mondo, cui è attribuito senso e significato dal
punto di vista dell'uomo."
"Il concetto di cultura è un concetto di valore: la realtà
empirica è per noi "cultura" in quanto la poniamo in relazione
con idee di valori; essa abbraccia quegli elementi della realtà
che diventano per noi significativi in base a quella relazione.
Una ristretta parte della realtà individuale attualmente
considerata è investita dal nostro interesse, condizionato da
quelle idee di valore; ed essa soltanto ha significato per noi, in
quanto ci mostra delle relazioni che sonno per noi importanti
per la loro connessione con idee di valore."
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IL TIPO IDEALE
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(Il tipo ideale) rappresenta un quadro …il quale non è … la
realtà "vera e propria", ma tuttavia serve ne più ne meno come
schema in cui la realtà deve essere sussunta come esempio;
esso ha il significato di un puro concetto-limite ideale, a cui la
realtà deve essere misurata e comparata, al fine di illustrare
determinati elementi significativi del nostro contenuto
empirico. Questi concetti costituiscono delle formazioni in cui
noi costruiamo, impiegando la categoria di possibilità oggettiva,
connessioni che la nostra fantasia, orientata e disciplinata in
vista della realtà, giudica adeguate."
Esso (il tipo ideale) è ottenuto mediante l'accentuazione
unilaterale di uno o di alcuni punti di vista, e mediante la
connessione di una quantità di fenomeni particolari diffusi e
discreti….. Nella sua purezza concettuale questo quadro non
può mai essere rintracciato empiricamente nella realtà; esso è
un'utopia, e al lavoro storico si presenta il compito di constatare
in ogni caso singolo la maggiore o minore distanza della realtà
da quel quadro ideale …."
"Il metodo delle scienze storico sociali", p. 112 e 108
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Concetto di avalutatività →
relazione ai valori ⇔ giudizio di valore
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La selezione di oggetti di ricerca e di documenti → in relazione
ai valori del ricercatore
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L'oggettività → nel procedimento della ricerca
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Tipi ideali → strumenti, mezzi e non fini
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Tre specie di tipi ideali
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tipi ideali delle individualità storiche → quelli che si
presentano nella storia una volta sola (esempio:
capitalismo , città occidentale)
tipi ideali intermedi → che si trovano nella storia più
volte ma non sempre (esempio: burocrazia, tipi di potere)
tipi ideali universali → che riguardano tutti gli uomini in
tutti i tempi (esempio: l'agire umano in senso universale)
Teoria dell'azione
AGIRE
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"Per agire si deve intendere un atteggiamento umano (sia esso
un fare o un tralasciare o un subire di carattere esterno o
interno), se e in quanto l'individuo che agisce o gli individui che
agiscono congiungono ad esso un senso soggettivo."
"Economia e società", Vol. I, p.387
AGIRE SOCIALE
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"Un agire che sia riferito secondo il suo senso intenzionato
dell'agente o degli agenti - all'atteggiamento degli altri
individui, e orientato nel suo corso in base a questo"
RELAZIONE SOCIALE
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"Per 'relazione sociale' si deve intendere un comportamento di
più individui instaurato reciprocamente secondo il suo
contenuto di senso e orientato in conformità"
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definizione delle motivazioni dell'agire umano
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I TIPI IDEALI DEL'AZIONE
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azione razionale rispetto allo scopo - dove il soggetto agente
concepisce il fine voluto e considerato razionalmente.
azione razionale rispetto al valore - fedeltà ad un idea, che essa
sia un incondizionato valore in se, o un valore etico, estetico o
religioso.
azione affettiva o emotiva - che riguarda lo stato d'animo, o
l'umore di agente.
azione tradizionale - che si riferisce alle abitudini, costumi e
credenze.
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I primi tre → oggetto della ricerca sociologica → azioni
umane intenzionate a realizzare un fine, per affermare un
valore, per confermare una tradizione
Tipi ideali degli interessi conoscitivi
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Economico
Politico
Culturale
Oggettività conoscitiva
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Trasparenza del procedimento → garanzia per l'osservatore
esterno
Verifica a posteriori dei risultati della ricerca (sottrazione della
causazione adeguata)
"Poiché nessuno di quei sistemi concettuali, di cui non possiamo
fare a meno per la penetrazione degli elementi di volta in volta
significativi della realtà, po’ tuttavia esaururne l'infinità ricchezza.
Nessuno è qualcosa di diverso da un tentativo di recare ordine,
sulla base della situazione attuale del nostro sapere e delle
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formazioni concettuali a nostra disposizione, nel caos di quei fatti
che abbiamo compreso nell'ambito del nostro interesse."
Tre tipi ideali del potere legittimo
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Il potere legittimo del carattere razionale - il dominio legale,
dove si richiede la credenza nella legalità dell'ordine positivo.
Il potere legittimo del carattere tradizionale - il dominio
tradizionale, dove si richiede la credenza nella sacralità della
tradizione.
Il potere legittimo del carattere carismatico - il dominio
carismatico, con la richiesta della lealtà o della fede nella
sacralità, eroismo, oppure esemplarità di un capo.
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