Studio Epistola 2 Giovanni Autore: Giovanni Luogo e Data della composizione: Efeso, approssimativamente nello stesso periodo in cui fu scritta la prima epistola, nel 90 D.C. Anche questa epistola, la più piccola di tutta la Bibbia è stata scritta da Giovanni. Il suo nome non compare da nessuna parte, ma comunque è stata attribuita a Giovanni. Lo stile con la quale è stata scritta, la parole usate, sono molto simili a quelle delle altre epistole. In modo particolare il versetto 5, il quale ci da una chiaro segnale attraverso le parole che l’apostolo dice: “ Il comando che abbiamo ricevuto, che ci amiamo gli uni gli altri”. Questo comando lo troviamo nel Vangelo di Giovanni al cap. 13:34. Giovanni si riferisce al Signore Gesù e ripete le Sue Parole che ha sentito personalmente e che ha registrato nel suo Vangelo. Esempio: (Prendere le abitudini o il modo di parlare delle persone che frequentiamo.) Gesù amava tutti i discepoli e non solo con quelli, ma come uomo probabilmente anche Lui amava stare con qualcuno in particolare, e sicuramente Giovanni era tra queste persone. Esempio: ( feeling che si crea subito con alcune persone) Nelle lettere di Giovanni, lui parla come Gesù, ripete le cose che Gesù ha detto. Anche noi credenti possiamo diventare, parlare e camminare come Gesù. Se tu stai con Gesù, se vivi la tua vita in comunione con Lui, allora la tua vita verrà trasformata ed inizierai a ragionare, parlare e vivere come Lui. Noi assomigliamo a chi frequentiamo. Proverbi 13:20 dice che se frequentiamo gli stolti diventeremo tali. A chi stai assomigliando? A chi vuoi assomigliare? Che persone stai frequentando? Verso 1: Giovanni si presenta come l’anziano. Questa è l’unica lettera nella Bibbia che è indirizzata ad una donna. Ci sono 2 opinioni riguardo questa figura alla quale Giovanni indirizza la sua lettera. 1) Non una vera donna ma la chiesa di Cristo. Non figli materiali ma spirituali. 2) Una vera donna di nome “Kuria” ( significato del nome in Greco: Signora) La parola “Eletta” viene usata nella Bibbia solo per descrive 3 gruppi: Il popolo d’Israele, la chiesa, gli Angeli. Rom.8:33- 2 Tim.2:10 – 1 Pietro 1:2 il verso più importante 1 Pietro 5:12,13 ( la parola CHIESA non appare e viene sostituita dalla parola “Lei”) Questa donna eletta è una chiesa. Questa è la versione che più condividiamo alla luce delle Scritture. Che io amo, e non io solo: Giovanni dice in altre parole “ Io amo la chiesa” e tutti quelli che amano la Verità amano la chiesa di Cristo. Anche noi dobbiamo amare la chiesa di Cristo. Ogni chiesa dove ci sono veri figlio di Dio, deve essere da noi amata, tutte quelle chiesa che si attengono alla sana dottrina di Cristo, come vedremo in questa in questa lettera. Non i dettagli, ma la vera dottrina. Purtroppo abbiamo tanto da imparare su questo amore. Siamo molto più bravi a criticare e giudicare la chiesa, piuttosto che amarla e difenderla come dovremmo. Giovanni amava la chiesa, con tutti i suoi difetti. Come i genitori amano i propri figli con i loro difetti. Dio ama la Sua chiesa, essa è la Sua sposa, se Dio ama la chiesa, noi dobbiamo amare ciò che Lui ama. Verso 2: Giovanni quando parla della Verità non parla di essa come una cosa astratta o come un concetto. (La Parola di Dio, il dire la verità o la verità nelle cose) Giovanni parla della Verità come di una persona. Una realtà. Nel Vangelo di Giovanni al cap 14:6 Gesù dice: “ Io sono la Via, la Verità e la Vita”. La Verità è una persona. Il tema centrale di questa lettera è che Cristo è la Verità. Se noi camminiamo con Lui, allora cammineremo nella verità, e chi invece non cammina nella Verità di Cristo, allora non è neanche un fratello. “Io non vi ho mai conosciuti”. Molti di coloro che dicono di essere Cristiani, se saranno trovati senza la Verità dentro di loro, che è Cristo stesso, non verranno riconosciuti come tali da Gesù. La Verità è il Figlio di Dio. Non è un concetto astratto, ma una Persona! Gesù stesso che vive in noi, ci promette che sarà con noi per l’Eternità. Esempio: “ Differenza tra coloro che conoscono la verità a livello accademico e teologico, e coloro invece che c’e’ l’hanno dimorante dentro i loro cuori. IO VOGLIO QUELLO CHE TU HAI! Ciò che deve colpire le persone, non è la conoscenza ma la presenza di Dio in noi. Verso 3: Il Saluto tipico in quei giorni. L’augurio che si faceva alla persona o alla chiesa che riceveva la lettera, era quella della Grazia e della Pace. Che queste 2 meravigliose qualità potessero essere presenti sopra la vita delle persone. La Grazia viene dal saluto tipico Greco. Se tu salutavi qualcuno in Grecia a quei tempi, la parola che avresti utilizzato è la parola “ Charis” che significa appunto Grazia. Il saluto Giudeo invece era “Shalom” che vuol dire Pace. In questa lettera Giovanni aggiunge anche la parola “misericordia” come fa anche l’apostolo Paolo quando scrive a Timoteo e Tito. Verso 4: Anche da questo verso, crediamo che Giovanni stesse scrivendo ad una chiesa, perché alla fine di questa lettera, lui stesso dice che voleva andare alla loro presenza. Sicuramente Giovanni si trovava in un'altra località, e per questa ragione dice che “si rallegra” di aver incontrato li dove lui si trovava alcuni dei fratelli che appartenevano a questa chiesa alla quale lui sta scrivendo. Quindi i figli non erano figli carnali di questa donna, ma figli spirituali della chiesa di Cristo, che si trovavano dove era Giovanni. Verso 5: Quando Giovanni ha ricevuto questo comandamento? Lui dice nel principio, e noi abbiamo detto che lui stesso ha registrato questo momento nel suo Vangelo al cap. 13:34. Giovanni in altre parole utilizzando la parola Principio, si riferisce al fatto che tutto nella sua vita ha avuto inizio, ha avuto un principio quando ha incontrato Cristo. E’, li, che la mia vita è iniziata! La parola “Principio” intende, sia il tempo che la Persona di Gesù. Io sono il Principio e la Fine. Giovanni probabilmente aveva visto questi fratelli camminare nell’amore, seguendo il meraviglioso comando di Gesù, e lui si rallegra per questo. Esempio: Come padre mi rallegro quando mia figlia pensa agli altri e mi rattrista quando pensa solo a lei. Giovanni dice: “Io non ho più grande gioia di vedere i miei figli prendersi cura gli uni degli altri” Come pastore non c’e’ nulla di più bello quando vedi la tua chiesa camminare in questo amore. Verso 6: Noi non possiamo predicare l’amore e vivere senza amore. Se facessimo questo saremmo solo ipocriti. Questo è l’amore dice Giovanni, che camminiamo seguendo il comandamento più importante che Gesù ci ha lasciato. Se non si cammina in questo amore, se non si sceglie di camminare per questa strada, allora tutto ciò che facciamo non servirà a nulla. 1 Corinzia 13. Solo in Gesù possiamo essere una cosa sola. Gesù diceva: “ leggere Giov.14:15-Giov.15:10-Giov.15:14” Questa è la perfetta volontà di Dio per noi, e questo è ciò che Lui si aspetta che noi facciamo. “ Vi riconosceranno dall’amore”. Dimostra questo amore, vivi di questo amore, nutri questo amore, mettilo in pratica e vedrai come questo amore, e l’ubbidienza a questo comando produrrà una grande ricompensa della Sua gloria. Amore che si dona, che guarda agli altri! Dal verso 7 Giovanni cambia messaggio. Verso 7/8: “Fate attenzione a voi stessi”. Anche in questo verso Giovanni parla alla “ Signora” al plurale. Giovanni avverte anche noi oggi. Gli anticristi ci sono e sono tanti in tutto il mondo. Noi siamo davvero negli ultimi tempi! Giovanni dice che questi predicano che Gesù non è venuto nella carne, significa rinnegare tutta la Sua divinità e la Sua umanità, La chiesa Cristiana deve credere tutta la dottrina di Cristo. Leggere Giovanni 2:22.23 I testimoni di Geova: Credono che Gesù era l’arcangelo Michele. Quest’ arcangelo si è manifestato sulla terra nella forma di Gesù Cristo. I Mormoni: Credono che Gesù Cristo è Lucifero erano fratelli, negando cosi la Sua divinità. Gesù diventa una creatura invece di essere il Creatore. La Chiesa Cattolica Romana: Crede che ad ogni messa, Gesù è all’interno del tabernacolo e viene offerto in sacrificio. L’ostia ed il suo significato: “ La purificazione dei peccati attraverso di essa è un eresia!” Gesù è venuto una volta, una volta è morto ed una volta è risuscitato. Oggi siede alla destra del Padre. Non perdiamo quelle cose per le quali abbiamo faticato. Non è riferito alla salvezza, quanto alla vera e sana dottrina. Esempio: Gli insegnamenti sbagliati: La mancanza di correzione, santità e serietà. Il tatuaggio,omosessualità Verso sulla deità di Gesù: Matt. 10:40-Matt.11:27-Giov.5:18.23-Giov.10:30 Giovanni non sta parlando della salvezza, perché essa non è una ricompensa ma un dono. Noi credenti saremo ricompensati per le opere, non con la salvezza. Essa ci è stata donata da Cristo attraverso la Grazia ed il Suo sacrificio. Lo scrittore di Ebrei ci ricorda che Cristo è il rimuneratore Tu vieni ricompensato per qualcosa che hai fatto. Se noi compromettiamo la Verità e la sana dottrina di Cristo, possiamo perdere la ricompensa che Cristo vuole darci. Abbiamo la responsabilità di conoscere bene la Parola di Dio, per proteggerla e metterla in pratica. Verso 9: Quindi chi non cammina nell’amore, chi non si attiene alla completa ed unica dottrina di Cristo non ha Dio. Non sono fratelli. La filosofia New Age crede che tutti hanno Dio, ma la Bibbia ci dice che senza aver creduto ed accettato Cristo, siamo morti spiritualmente. La morte spirituale è la completa assenza di Dio nella tua vita. La separazione da Lui. Solo chi cammina nella Verità, nell’amore e che crede nell’intera dottrina di Cristo è un nostro fratello. Verso 10/11: Alcuni usano questi versi per estremizzare certi comportamenti. Esempio: Fratelli che non invitano nelle loro case, o che non salutano coloro che non sono Evangelici. Non fanno entrare nelle loro case i Testimoni di Geova o altri come loro. Giovanni voleva dire altro! Anche noi dobbiamo comprendere le diverse culture ed i tempi in cui viviamo. Ai tempi della chiesa primitiva, ospitare qualcuno a casa. Significava onorarlo e permettere a questi di condividere ed insegnare ciò che egli credeva. Era una questione importante anche ai fini della testimonianza e della protezione del Vangelo. Salutare qualcuno significava spesso ospitare. Gesù comando ad i Suoi discepoli di non salutare nessuno per la strada per questa ragione. Lui voleva evitare 2 cose. 1) Perdere tempo 2) Essere confusi dal credo di altri. Esempio: Se marco lo ospita a casa sua, allora è tutto apposto. Paolo scriveva in 1 Corinzi 5:9,11 ( leggere) quelli di dentro. Esercitare l’ospitalità è un dono ed un dovere di ognuno di noi. In questi versi Giovanni sta parlando di non permettere a queste persone di confondere i fratelli. Collaborare o partecipare nelle opere malvagie. Dobbiamo stare attenti con chi lavoriamo. Non bisogna rischiare per amore dell’unità di aprire la porta della chiesa con altre chiese, dove non viene insegnata la vera dottrina. Verso 12/13: Il desiderio di Giovanni era quello di stare con loro. Non per lettera, non via Face book, non da lontano, ma di presenza. Essere partecipi alle riunioni o altri incontri è importante ed è di benedizione per te e per gli altri. La gioia sia resa perfetta: Per i credenti la gioia è resa perfetta con Gesù ed all’interno della chiesa, nella comunione con i fratelli. Giovanni 17:13- Gesù pregava per questa gioia. La Sua volontà è che nella famiglia della chiesa la nostra gioia sia perfetta. Gesù non ci ha salvato per essere da soli, ma la Sua gioia si esprime ed arriva nei nostri cuori anche attraverso gli altri. Viviamo ogni giorno nell’amore, nonostante le difficoltà. Verso 13: I figli della tua sorella eletta, sono i figli di un'altra chiesa 1 Pietro 5:13, la parola chiesa non appare. La parola chiesa è in corsivo perché aggiunta. Nel testo originale si trova la parola “ Lei “.