Lettere - Filosofia - Piazza della Resistenza

Differenze di genere e generi di
differenze
Identità e Genere
Codocenza
Lettere - Filosofia
Identità
percezione
che abbiamo
di noi stessi
ruoli che
volenti
o nolenti
assumiamo
modo in cui
gli altri ci
percepiscono
costruzione
identità
contesto
relazione
Contesto:
Insieme di valori
che caratterizzano
un ‘epoca storica e
che condizionano i
modelli
comportamentali
Ogni contesto
storico ha permesso
all’uomo di costruire
una propria identità
con la possibilità di
scegliere tra modelli
differenti.
Il contesto ha
sempre privato la
donna di una
propria identità.
La dimostrazione
più evidente è la
mancanza del nome.
La donna ha sempre
dovuto
abbandonare il
cognome del padre
per assumere quello
del marito.
La differenza
tra uomo e
donna
quindi non è ontologica,
ma qualitativa.
Ibsen in “Casa di
bambola” delinea il
personaggio
femminile di Nora,
moglie e madre.
Nora non viene mai chiamata dal
marito con il suo nome, ma sempre con
nomignoli come “Lodoletta”,
Scoiattolina.
Nora non ha un nome, quindi non ha
un’identità.
Nora non è riconosciuta come essere
umano completo, il marito la ritiene una
bambina, incapace di fare scelte
responsabili.
Il marito
dichiara di
amarla, ma
senza
un’identità
riconosciuta
non esiste
relazione.
• Nora ricopre un ruolo ma è priva di
identità.
• Quando la donna per il bene del
marito compie scelte autonome, la
situazione degenera.
• Il marito non la riconosce più perché
Nora ha perso le caratteristiche di
bambola e ha assunto una
personalità.
Nora lascia la casa
maritale
spogliandosi
dei vestiti legati al
suo ruolo.
Ibsen mette in luce
l’ipocrisia su cui si
basa la società,
ipocrisia che
l’uomo continua a
perpetrare e che
invece la donna
mette in crisi.
La donna appare
come l’elemento di
rottura di un
sistema di valori
malato.
Giovanni Boccaccio
Dal
Decameron
Griselda
Il marchese di Saluzzo, da' prieghi de' suoi
uomini costretto di pigliar moglie, per prenderla
a suo modo, piglia una figliuola d'un villano,
della quale ha due figlioli, li quali le fa veduto di
uccidergli. Poi, mostrando lei essergli
rincresciuta e avere altra moglie presa, a casa
faccendosi ritornare la propria figliuola come se
sua moglie fosse, lei avendo in camicia cacciata
e ad ogni cosa trovandola paziente, più cara
che mai in casa tornatalasi, i suoi figliuoli grandi
le mostra, e come marchesana l'onora e fa
onorare.
Il marito sottrae a Griselda i figli dichiarando che li
avrebbe fatti uccidere.
Griselda non solo non
ha un’identità, ma non
le viene nemmeno
riconosciuto il ruolo di
moglie e di madre.
Griselda dopo il finto
ripudio da parte del
marito, viene spogliata
degli abiti acquisiti
con le nozze, per
essere ricondotta in
camicia alla casa
paterna.
Griselda deve subire per anni le torture a cui il marito la
sottopone.
Le viene riconosciuto un ruolo solo dopo che il marito l’ha
trovata paziente in ogni cosa.
Però rimane una persona senza identità, le sue doti
principali sono il silenzio e la pazienza, doti che
diventano pregevoli non per il loro valore intrinseco, ma in
funzione dell’uomo e dei suoi capricci.
Griselda è la negazione dell’autonomia.
Oggi prevalgono
tre
modelli di
identità
maschile:
L’uomo al cento per cento
vede la donna
come accessoria,
come estranea o
come nemica da
combattere.
Vede se stesso
come forte e la
donna debole.
L’uomo Jolly
assume
caratteristiche
femminili in alcuni
casi,
a suo piacimento,
secondo l’utilità del
momento.
L’uomo cavaliere
assume
anche delle
caratteristiche
femminili
perché le
considera delle
qualità.
La base dell’incontro
tra il maschile e il
femminile deve
essere legata al
riconoscimento
dell’identità
dell’individuo e al
rispetto della dignità
della persona
indipendentemente
dal genere.