Anche l’azienda deve essere “comunicata”. Lo si fa con la: - “pubblicità istituzionale” (Corporate Advertising) - “Immagine Coordinata” (Brand Identity) Che cos’è la brand identity? Sostanzialmente: il logo è un’immagine; il brand è la percezione generata da quell’immagine, dai suoi elementi complementari e dalle scelte applicative fatte su di esse. Validissimo in questo caso è l’esempio dell’iceberg: il logo è la minima parte emersa fuori dall’acqua, il brand, molto più grande, è la parte sommersa ma estremamente importante. La progettazione di un logo non è soltanto la creazione dell’immagine del logo stesso ma anche il rappresentare tutta l’identità aziendale che sta attorno ad esso. Nel redarre il manuale di identità (brand manual) bisogna sempre tenere conto di queste due parole chiave: Chiarezza. Definire e impaginare con chiarezza tutti gli elementi del brand a partire dal percorso ideativo fino alle applicazioni di branding. Coerenza. È importante trasmettere in maniera univoca la stessa immagine in tutti i media e in tutti i tipi di utilizzo. Quando viene commissionato lo sviluppo di un coordinato d’immagine la prima cosa che viene in mente ad ogni graphic designer sono: biglietto da visita, buste di carta, carta intestata, oggetti promozionali, ecc. Ma limitandosi a questo contenuto, si limita lo stesso potenziale. Infatti, l’immagine coordinata può comprendere sia grafica per stampe, grafica per gadget ma anche grafica per web, social network, mobile e applicazioni. Un potenziale immenso attorno alla semplice e classica immagine coordinata. Infine ci sono i cosiddetti corporate gift, che sono tutti quegli oggetti che compongono l’offerta promozionale dell’azienda come t-shirt, cappellini, penne e qualsiasi oggetto possa essere regalato a un potenziale cliente per fare pubblicità dell’azienda. Progettare tutta una serie di corporate gift fa si che nulla venga lasciato al caso e che il logo e l’immagine aziendale vengano applicate al meglio anche in questi oggetti. ESEMPI MNW – National Museum in Warsaw di Dawid Cmok. ORIGAMI di Mohammed Mirza: bellissimo studio del logo e del font; *interastar / Branding di Necon: sicuramente fonte di ispirazione per fare presentazioni super originali; Internationale Spieltage SPIEL di Stefan Zimmermann: bellissime applicazioni di immagine coordinata MARKET Anche l’azienda deve essere “comunicata”. Lo si fa con la: - “pubblicità istituzionale” (Corporate Advertising) - “Immagine Coordinata” (Brand Identity) PUBBLICITA’ ISTITUZIONALE Il suo scopo non è vendere qualcosa, non mira all’atto di acquisto/consumo, ma valorizzare in genere l’azienda produttrice, focalizzando l’attenzione non sul prodotto, ma sul produttore Non si elogiano qualità e performance concrete, ma l’insieme delle potenzialità, il know how, la competenza. L’immagine coordinata dell’azienda è la sua proiezione concreta. DaL punto di vista strutturale, non c’è nessuna differenza fra pubblicità di prodotto e pubblicità istituzionale: l’oggetto della comunicazione passa da prodotto ad azienda. I valori da trasmettere, naturalmente, possono essere i più diversi: non solo, affidabilità, innovazione tecnologica, ma anche cura e attenzione per l’ambiente e, sul piano sociale, rispetto delle condizioni di lavoro delle persone, solidarietà, miglioramento della qualità della vita, ecc. La creazione della migliore immagine valorizza l’azienda agli occhi dei fornitori, dei clienti, dei consumatori, delle banche e dei dipendenti, per aumentare il loro attaccamento all’azienda e l’orgoglio di farne parte. Se si considera poi che ormai i prodotti sono pressochè uguali, è proprio chi li produce che fa la differenza: se la sua immagine è elevata, anche le sue realizzazioni (prodotti, servizi) saranno apprezzate. L’importante è che l’immagine sia credibile. Per esserlo, deve rispecchiare effettivamente l’azienda. Il che significa che l’intera sua organizzazione deve essere costruita e ispirata ai principi e ai valori che si vogliono tenacemente comunicare. L’immagine coordinata è la modalità con la quale aziende, enti, società si presentano al pubblico, ai loro clienti attuali o potenziali. Comprende tutti gli aspetti comunicativi ed è pertanto una specie di carta di identità dell’azienda stessa. L’immagine si definisce coordinata quando tutti gli elementi comunicativi sono coerenti l’uno con l’altro. La coerenza si esplicita attraverso loghi, colori, caratteri, impaginazione, impostazione delle campagne pubblicitarie e della documentazione interna. L’immagine coordinata racchiude e porta a conoscenza ai vari interlocutori i prodotti, l’organizzazione, i valori, i servizi, lo “spirito” dell’azienda. Si costruisce nel tempo e dovrebbe restare nella mente di tutte le persone con cui la società entra in contatto. Questo è il motivo principale per il quale occorre costruirla in linea con la mission, gli obiettivi e i valori. Dal momento che tutti gli elementi comunicativi parlano dell’azienda, la coerenza dell’immagine va dal logo, alla carta intestata, ai biglietti da visita, al sito internet, alla pubblicità e ad ogni forma di comunicazione interna ed esterna. Tutto ciò viene riportato nel “Manuale di immagine coordinata”, nel quale vengono esplicitate tutte le regole da seguire, ad esempio caratteri e dimensioni del lettering nelle varie forme, codice colore da utilizzare, posizione del logo, etc. Anni fa al concetto di immagine coordinata si associavano, da un punto di vista pratico, carta intestata e biglietti da visita. Ora, invece, rappresenta in modo trasversale l’identità aziendale in tutte le sue forme di comunicazione verso l’esterno, ma anche verso l’interno.