[GIARDINAGGIO]
쎲 Per assistenza, consigli, suggerimenti e ideazioni: Studio Cammelli - 20017 Rho - Milano,
tel. e fax: 02.93.50.37.66; e-mail: [email protected]; www.studiocammelli.it
DI MARIA CHIORBOLI
LA GIALLA
ri ma, se necessario, è
possibile operare una
potatura anche energica, accorciando i rami
dopo la fioritura.
La tecnica di moltiplicazione più diffusa
è l’innesto su un soggetto ottenuto da seme
di acacia retinodes, ma
si ottengono nuove
piante anche per semina e per talea.
DELLE DONNE
La mimosa illumina col suo colore
e ama il tepore mediterraneo
La mimosa è una pianta originaria dell’isola di Tasmania,
in Oceania, e per le sue caratteristiche come pianta ornamentale
ha avuto facile sviluppo in Europa dal XIX secolo, dove oggi
prospera quasi spontanea. In Italia è presente sulla Riviera ligure,
in Toscana e al Sud, ma anche
sulle coste dei laghi del Nord. È
una pianta molto delicata
che desidera terreni freschi, ben drenati, acidi, per una buona fioritura. Cresce in aree
con clima temperato,
teme inverni rigidi,
per lungo tempo
sotto lo zero, che
possono provocarne la morte.
La mimosa, quando fiorisce, è in grado
di illuminare ogni giornata.
Si può adattare a tutti i giardini: in gruppi scomposti sta bene
in un grande spazio, magari su
un pendio o una proda esposta a
sud; in un piccolo giardino non
si svilupperà eccessivamente e il
profumo del polline riempirà
l’aria; in terrazzo, con un vaso
adeguato, crescerà quanto basta
per dare senso a un angolo riparato. È diffusa sul territorio italiano nei litorali marini e lacustri,
dove non arriva il gelo. Ma non
disperi chi vive in climi rigidi: ap130
MAGGIO 2008
CLUB3
VARIETÀ DI ACACIE
Sono poche le varietà coltivate reperibili in
Italia, nei vivai specializzati. Anche con la sola acacia dealbata si
possono avere fioriture
dal dolce profumo da
dicembre a marzo. Sarà sufficiente dotarsi di una buona gamma
di varietà: comincerà “mirandolle”, seguita da “tournaire”, e in
ultimo la “gauloise”.
Un’altra varietà di mimosa, irrinunciabile per un appassionato
giardiniere, è la “pendula”, di limitato sviluppo, che incuriosisce
per il suo aspetto contorto e può
essere coltivata anche in vaso
purché dotato dell’indispensabile strato d’argilla espansa, pietrisco o ghiaia per il drenaggio. A
prontando adeguate protezioni
se ne possono godere ugualmente i begli effetti.
CARATTERISTICHE
Sono molte le specie di acacia
come la mimosa, ma tutte hanno
infiorescenze minuscole, riunite
in capolini rotondi, disposti in
spighe pendule, in alcune specie
molto allungate. Le foglie sono
sempreverdi composte o doppiamente composte, ma in molte
specie sono piccoli rami appiattiti che svolgono la funzione fotosintetica e vengono denominati
“fillodi”; alcune specie sono spinose. Le foglie e i fillodi hanno
colore verde-glauco con sfumature che possono tendere all’azzurro, mentre i fiori prendono le
sfumature del giallo, dal bianco
all’arancio e non potrebbe essere altrimenti, visto che l’aspetto
più evidente dell’effimero fiore
non sono i petali, bensì gli stami
molto allungati.
CURE
Il terreno ideale per la fioritura è acido, con una struttura che
assicura buona umidità e al contempo buon drenaggio. Si consiglia di utilizzare sostanza organica (humus) una volta l’anno, per
garantire l’apporto delle giuste
sostanze nutritive e migliorare la
struttura del terreno. Le mimose
che presentano fillodi sono più
resistenti ai terreni poco acidi.
Il periodo migliore per la messa a dimora va da ottobre a marzo. Nelle zone più fredde può essere coltivata in serra. Il vaso deve essere cambiato ogni due anni
circa. Il diametro del vaso non
deve crescere eccessivamente,
per un fattore estetico e per conservare la giusta proporzione tra
apparato aereo e radicale.
Non crescono in fretta, perciò
non c’è bisogno d’interventi ceso-
Quando si ammala
L’azalea
Parassiti: Acaro
Tetranychus urticale.
Sintomi: le foglie
assumono una colorazione
grigio-giallastra; le foglie
e i fiori sono gravemente
danneggiati
con caduta
anticipata.
Sulla pagina inferiore
si notano dei piccoli acari
col corpo ovale oppure
seconda
della specie, può
sopportare temperature fra
-5 e i -10˚C,
purché per poche ore. Numerose le specie di acacie di diversa provenienza.
Le australiane più note sono:
쎲 acacia baileyana, rustica e di
limitato sviluppo con ramificazioni pendule e fiori giallo oro;
쎲 acacia cultriformis, un magnifico arbusto;
쎲 acacia iteaphylla, dal fogliame con apici di un caratteristico
colore rosso-porpora e i capolini
globosi di colore giallo citrino,
purtroppo poco rustica;
쎲 acacia podalyriifolia, con fiori profumati e fillodi ridottissimi
che la rendono simile al corallo.
Queste, invece, sono alcune
specie africane adatte a climi miti della nostra penisola:
쎲 acacia karroo, rustica, fiorisce con capolini vaporosi da novembre a gennaio;
쎲 acacia howittii. Fino ad aprile
le sue spighe lunghissime sovrastano la chioma dei fillodi e tutto
il corpo della pianta, il cui sviluppo è abbastanza contenuto.
왎
piriforme,
di colore
dal giallino
all’aranciato
con due
macchie
scure ai lati;
in caso di forti
infestazioni, la
colonia forma
delle fini ragnatele.
Difesa: le infestazioni sono
Alcune specie di
mimosa dai colori
vicini al giallo
più probabili nei periodi
caldi e asciutti dalla fine
primavera e per tutto
il periodo estivo. Buone
prospettive e ottimi risultati
presenta la lotta biologica
basata sull’impiego
del predatore acaro
Phytoseihlus persimilis
che, nutrendosi dell’acaro
invasore, ne limita
drasticamente la diffusione.
CLUB3
131
MAGGIO 2008