Materiali innovativi per l’arredo d’interni e le finiture decorative Quando si parla di arredamento si fa riferimento ad un numero piuttosto ampio e diversificato di prodotti, inseriti nei diversi ambienti domestici - la cucina, il salotto, la camera, lo studio, il bagno – e realizzati con materiali che conferiscono ai prodotti prestazioni tecniche ed estetiche diverse. Per l’innovazione di prodotto in questo settore sono quindi possibili molteplici scelte di materiali alternativi a quelli tradizionali. Materiali e tecnologie di recente introduzione nel mercato e provenienti da settori merceologici diversi, come il legno termoformato, i tessuti di pietra, la vetroceramica termoformabile e nuovi trattamenti estetici e/o funzionali, possono trovare quindi interessanti applicazioni, aprendo nuove strade allo sviluppo di prodotti in grado di sostenere la competitività sul mercato delle imprese dell’arredamento e dell’interior design. Un materiale tradizionalmente impiegato nel settore dell’arredamento è il legno, per la realizzazione di manufatti di pregio sia dal punto di vista strutturale che estetico; tuttavia esso presenta un limite dovuto alla difficoltà di realizzare geometrie ad elevata curvatura. Il legno termoformato rappresenta sicuramente un ottimo esempio di come la tecnologia riesca a integrarsi in modo proficuo con l’abilità dell’artigiano e consenta di superare i limiti imposti dalla lavorazione tradizionale. Legno termoformato © PST Galileo - Marzo 2015 Questa tecnologia permette infatti di curvare tridimensionalmente sottili fogli di legno di faggio per la copertura di bordi curvi e per il rivestimento di superfici tridimensionali. In questo modo vengono raggiunti livelli di modellazione che superano considerevolmente i limiti che si possono raggiungere sottoponendo le impiallacciature comuni ai tradizionali processi di lavorazione tridimensionale. E’ quindi comprensibile come applicazioni fino a poco tempo fa irrealizzabili possano prendere forma grazie all’utilizzo di questo materiale. E’ possibile in questo modo rivestire mobili, credenze e banconi per conferire al prodotto finale un aspetto più elegante; sono inoltre realizzati anche oggetti d’arredo come porta frutta, mensole, sedute. Nel settore dell’arredo la vetroceramica è poco conosciuta, mentre è nota nel mondo della cucina, soprattutto per la realizzazione di piani di cottura. Di recente, tuttavia, è apparso sul mercato un prodotto in vetroceramica termoformabile che unisce i pregi del vetro, quali la lucentezza, alla solidità e alla duttilità della pietra ed è così in grado di fornire soluzioni nuove per il settore dell’arredo, con risultati estetici e strutturali che, pur affidandosi a strumenti manuali classici, lascia spazio a risultati fino ad oggi inaspettati. Vetroceramica termoformabile Questo materiale, ottenuto attraverso un primo scioglimento e successiva cristallizzazione di ceramiche e particelle di silicio, dal punto di vista estetico è molto simile al marmo, ma presenta maggiori caratteristiche di durezza, lucentezza e resistenza meccanica; ricavato da elementi naturali, è totalmente riciclabile, non presenta resine o solventi e non rilascia odori, risultando in tal modo un materiale ecosostenibile. Presenta elevata resistenza all’esposizione prolungata a raggi UV, mantenendo inalterate sia le caratteristiche meccaniche che estetiche. In spessore sottile risulta parzialmente trasparente e quindi in presenza di luce è in grado di generare suggestivi effetti d’ombra. Viene prodotto in lastre e può essere tagliato con sega a disco, mediante fresatura (si può inoltre incidere la superficie per ottenere scritte o disegni), a getto d’acqua ad alta pressione o con punta di diamante. Le lastre possono inoltre essere termoformate per ottenere superfici curve con raggi di curvatura significativi. La superficie può essere sabbiata, ottenendo un forte contrasto con la naturale brillantezza della superficie standard. I pannelli possono essere incollati tra loro mediante speciali colle UV, che garantiscono una tenuta stagna. Le applicazioni principali riguardano il settore dell’architettura per rivestimenti di parete o di pavimento, per panchine, e nel settore dell’arredamento, per vasche e lavabi da bagno, piani cottura di cucine e tavoli. Schiume metalliche © PST Galileo - Marzo 2015 Oltre alla termoformatura, che come abbiamo visto è uno dei metodi più noti che consente di realizzare manufatti con geometria curva, sono interessanti anche tutti quei materiali in grado di adattarsi a nuove forme e conformarsi in funzione dell’esigenza specifica. E’ il caso di un tipo di materiale costituito da un foglio metallico perforato, sottile e malleabile, che si può stirare o restringere senza sforzo, realizzando oggetti tridimensionali anche con forme complicate. E’ caratterizzato da un basso peso, grazie alla sua struttura molto aperta, è facili da maneggiare, stabile nella piegatura e difficile da strappare e rompere. Può essere riportato alla forma originale e quindi riusato per progetti diversi. E’ inoltre possibile utilizzarlo come materiale di supporto, dato che può essere rivestito con tessuti, fibre di vetro o gesso. In quest’ultimo caso, si presta molto bene per applicazioni a parete in design di interni. E’ disponibile in fogli di vari spessori o in continuo da rotolo ed è realizzato principalmente in alluminio. Questo materiale è ideale per copiare forme esistenti o per creare oggetti del tutto nuovi con finalità decorative o funzionali per diversi settori applicativi industriali (automotive, giocattolo, attrezzo sportivo, oggetti da giardino e da arredamento, applicazioni civili). Foglio metallico modellabile Relativamente alle leghe metalliche, sono da ricordare anche le schiume di alluminio, materiali costituiti da strutture reticolate interconnesse e altro non sono che metalli con celle d’aria al loro interno; la loro porosità non incide sulle caratteristiche di base della lega e nello stesso tempo contribuisce in modo efficace alla riduzione del peso dei componenti realizzati, offrendo al tempo stesso bassa densità e alta resistenza. L’idea di fabbricare schiume metalliche è nata circa quarant’anni fa negli Stati Uniti per applicazioni nel settore militare e da allora ha avuto una progressiva espansione nel mercato civile per applicazioni commerciali, quali ad esempio filtri per catalizzatori, barriere antirumore, scambiatori di calore, isolanti per semiconduttori e altri prodotti ad alta tecnologia. Le più recenti applicazioni sono nel settore dell’illuminotecnica dove sono state realizzate lampade dal design molto particolare. Per quel che riguarda le finiture decorative, che risultano molto importanti nell’arredamento d’interni perché consentono di rivisitare e impreziosire gli ambienti, degne di nota sono alcune tecniche che impiegano i tessuti al posto di vernici, che possono venire incollati o accoppiati alle superfici cambiandone completamente l’aspetto. Ad esempio il tessuto di pietra è disponibile grazie all’impiego di una tecnologia brevettata che permette l’estrazione di profili geologici e rocciosi prelevati dalla natura in strati di spessore dai 3 ai 5 mm e dimensioni in genere di 2.60 x 1.10 m. Questi strati sono applicabili come un manto continuo dalle molteplici venature su superfici di diverso tipo, specialmente su legno e muratura. Rivestimento in pietra © PST Galileo - Marzo 2015 Per l’estrazione vengono in genere scelti sedimenti di sabbia con un effetto ottico e estetico particolare e il sistema necessita del lavoro manuale di personale specializzato. Alcuni esempi di applicazioni hanno riguardato scale, vasche da bagno, sedute di vario tipo, rivestimenti di pareti. Sono possibili applicazioni sia su superfici curve che piane. Infine, meritano un’attenzione a parte i coating metallici: si tratta di un trattamento superficiale a spruzzo in grado di rivestire con metallo potenzialmente qualsiasi superficie. Normalmente le superfici da rivestire sono lastre in MDF, in metallo, vetro, calcestruzzo, materiale plastico, carta, legno e tessuti. Il vantaggio di questa soluzione è rappresentato dalla possibilità di ottenere manufatti con aspetto metallico senza dover ricorrere alle lavorazioni tipiche del metallo, con una riduzione del peso e dei costi. Si tratta di un rivestimento impermeabile, resistente al calore, in classe O di resistenza al fuoco. Può essere utilizzato sia in applicazioni di interni che di esterni con garanzia di durata nel tempo simile a quella appunto di un manufatto metallico. E’ disponibile in diverse colorazioni metalliche: possono essere depositati diversi tipi di metalli (alluminio, stagno, bronzo, rame, acciaio, ferro, zinco, ecc.), con textures di vario tipo. Dopo l’applicazione è possibile rifinire i pezzi trattati come normali solidi metallici, per esempio rifinendoli con brillantatura, lucidatura o spazzolatura. Questo trattamento viene utilizzato soprattutto in edilizia per rivestire facciate, ringhiere, elementi decorativi, ma trova largo impiego anche in campo artistico per il rivestimento metallico di manufatti creati con materiali non metallici facilmente plasmabili. Coating metaliico