presentazione mondodonna onlus

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Chi siamo
L’Associazione MondoDonna Onlus crede che tutte le persone, di qualsiasi, sesso, razza,
appartenenza e condizione sociale, abbiano pari dignità e pari diritti.
Ancora oggi tante donne, madri e figli non hanno la possibilità di avere un ruolo attivo e di
realizzarsi nella società. Ancora oggi in tanti, troppi, fuggono da condizioni di vita inaccettabili,
dalla povertà e dalla guerra. Per tutte queste persone l’associazione MondoDonna Onlus si
propone come punto di riferimento offrendo accoglienza, riparo e sostegno nella ricerca
dell’autonomia.
L'Associazione MondoDonna onlus opera sul territorio di Bologna, e nella sua immediata Provincia,
gestendo da vent’anni strutture per donne in situazione di disagio socio-economico, lavorativo e
psico-sociale, con minori a carico e prive di occupazione stabile, con una specificità nel settore
dell'immigrazione femminile. La prima struttura - denominata “Centro Merlani”-, è stata
inaugurata nel 1997, ed ha determinato un cambiamento importante anche nel territorio poiché è
stata la prima Associazione ad accogliere nuclei monogenitoriali costituiti da donne sole e prive di
occupazione, per le quali veniva elaborato un progetto di accompagnamento educativo
personalizzato e finalizzato all’integrazione ed all’inserimento lavorativo, in un‘ottica non
assistenziale. Per raggiungere tali obiettivi gli interventi hanno coinvolto l’intero nucleo nella sua
complessità: mamma e minore/i. Per gli interventi nei confronti dei minori, l’Associazione ha, fin
dalla sua costituzione, investito numerose energie, e risorse economiche, per la realizzazione di
progetti di doposcuola, sostegno e recupero scolastico, attività laboratoriali costruite mediante
percorsi di educazione all’arte ed all’ambiente, progetti legati alla fruizione del tempo libero,
mirati alla condivisione di momenti ludici ed alla definizione di un percorso educativo
strettamente calibrato sulle esigenze dei minori.
Gradualmente, l’attività di Mondo Donna è cresciuta, ampliando il suo spettro d’azione,
collaborando attivamente con il territorio e stipulando convenzioni con il Comune di Bologna,
soprattutto per quanto riguarda l’apertura di strutture madre-bambino preposte all’osservazione
delle competenze genitoriali e la progettazione di attività extrascolastiche indirizzate ai minori
inseriti in struttura.
Strutture di accoglienza
STRUTTURE DI ACCOGLIENZA PER GESTANTI E MADRI CON BAMBINO
Centro Gianna Beretta Molla, via del Vivaio 2, Bologna: struttura residenziale madre-bambino per
donne con minori, in grado di ospitare 14 nuclei monogenitoriali. L'obiettivo è quello di operare
una osservazione/valutazione delle competenze genitoriali e dell’ospite e di agevolare un reale
percorso di integrazione socioeconomica con il territorio attraverso una metodologia di lavoro che
prevede dei progetti personalizzati, costruiti a partire dalla storia di vita delle singole utenti e in
raccordo con i servizi territoriali.
Pensionato Sociale, via Marconi 6, Bologna: struttura residenziale madre-bambino, che ospita fino
a 15 persone, donne sole e/o con minori in grave situazione di disagio abitativo, economico e
sociale. Aperta nel Gennaio 2004 è pensata come luogo sicuro dove donne e bambini possano
trovare una prima ospitalità ed essere accolti da personale qualificato. Compito della struttura è
realizzare un'osservazione del nucleo, in termini di capacità all'autonomia, capacità genitoriale,
eventuali competenze professionali, alfine di offrire ai servizi sociali le informazioni necessarie
all'elaborazione di un eventuale progetto di lunga durata.
Residence Sociale Tonelli, via della Foscherara 9, Bologna: la struttura è destinata ad ospitare 10
nuclei monogenitoriali di donne sole con figli in minore età e garantisce un’accoglienza
temporanea per permettere alle persone ospitate di canalizzare le proprie risorse per una nuova
gestione della propria esistenza, attraverso l’assunzione di responsabilità e la ricostruzione di
autonomie della vita quotidiana. Nello specifico, le donne accolte hanno buone capacità genitoriali
ma si trovano in una momentanea condizione di disagio abitativo.
STRUTTURE DI ACCOGLIENZA PROGETTO SPRAR
Il progetto SPRAR gestito in collaborazione con l’Asp Città di Bologna, il Comune di Bologna e
Consorzio Arcolaio, è un progetto di accoglienza e integrazione dedicato a richiedenti asilo e
rifugiati. Il servizio è orientato a sostenere ed accogliere donne, uomini e minori richiedenti asilo
e/o rifugio politico, con l’obiettivo di provvedere all’integrazione completa dei beneficiari.
L’attività delle operatrici e degli operatori si basa su un progetto educativo condiviso dagli ospiti
che definisce obiettivi, azioni e tempi del percorso verso l’autonomia.
Casa dell’agave, via S. Leonardo 26, Bologna: struttura di accoglienza, inaugurata nel luglio 2009,
accoglie fino a 11 donne sole e donne con minori.
Casa Paleotto, via Nazionale 10, Carteria di Sesto, (Pianoro): la struttura ospita 10 donne
richiedenti o titolari di protezione internazionale.
Casa Jacaranda, via Frassinago 4, Bologna: la struttura ospita 10 uomini richiedenti o titolari di
protezione internazionale.
Casa della Viola, Via della Viola 25, Bologna: la struttura ospita 12 persone, in particolare nuclei
familiari vulnerabili.
Casa Ibisco, Via Milano 16 Bologna: la struttura ospita 6 persone, nuclei familiari siriani
Casa Calliandra, Via Bellaria, 20 Bologna: la struttura ospita 3 persone, nucleo siriano
Casa Iris, Via della Viola 25 Bologna: la struttura ospita 6 persone di un nucleo familiare.
CENTRI DI ACCOGLIENZA STRAORDINARIA (CAS)
L’obiettivo dell’attività di accoglienza è quello di garantire ai beneficiari un sostegno in grado di
agevolarne il percorso di autonomia e di integrazione nel territorio. Sulla base di un progetto
individualizzato definito a partire dai bisogni e dalle risorse di ogni beneficiario, sono definiti
obiettivi, azioni e tempi di realizzazione del percorso. Il progetto è co-costruito insieme all’utente
per implementare il senso di responsabilità di ognuno ed evitare passività disfunzionali alla riuscita
del percorso. A partire dalla presentazione della richiesta di protezione internazionale l’attenzione
è volta alla costruzione di un percorso di integrazione nel contesto di accoglienza attraverso
l’orientamento, l’accompagnamento e l’accesso ai servizi socio-sanitari, l’inserimento in corsi di
italiano L2, l’orientamento verso percorsi di formazione e il sostegno psicologico.
Casa Ametista, Via Bondanello 15, Castel Maggiore (Bo): la struttura ospita 5 nuclei familiari per
un totale di 15 persone.
Casa Mokaite, Via San Donato 72/27, Granarolo dell’Emilia (Bo): la struttura ospita fino a 30
donne sole o donne con minori.
Casa Selenite, Via Nazionale, 12 Pianoro (Bo): la struttura ospita 3 nuclei familiari per un totale di
6 persone.
Casa Malachite, Via San Carlo, 22 Bologna: gli appartamenti ospitano 2 nuclei familiare per un
totale di 4 persone.
Casa Agata, Via X settembre 1943 Anzola dell’Emilia (BO): l’appartamento ospita 2 nuclei familiari
per un totale di 7 persone.
Casa Eliodoro, Via Peschiere 1, San Giovanni in Persiceto (BO): la struttura accoglie 4 nuclei
familiari e 20 donne sole in due spazi separati.
Casa Larimar, Via Lenin 53, Bologna (BO): la struttura accoglie 1 nucleo familiare di 8 persone
Casa Nebula, Via Dino Donati 25 Baricella (BO): la struttura ospita 5 nuclei per un totale di 13
persone;
Casa Ambra, Via Galliera Nord 3082/V San Pietro in Casale (Bo),: la struttura ospita 3 nuclei per un
totale di 7 persone
Casa Aragonite, Strada provinciale 16 San Benedetto Val di Sambro (BO): la struttura ospita un
totale di 13 persone
Casa Tormalina, Via San Vitale 77 Bologna: la struttura ospita un totale di 12 persone
Inoltre l’Associazione MondoDonna collabora con altre realtà del territorio nella gestione di:
Hub Regionale – Centro Mattei, Via Mattei, 60 Bologna: centro di prima accoglienza e di
smistamento in centri di seconda accoglienza per richiedenti asilo provenienti dal progetto Mare
Nostrum.
Villa Aldini, Via dell’Osservanza, 35 Bologna: struttura di seconda accoglienza per n.90 uomini
richiedenti asilo e rifugiati.
Progetti
Alloggi di transizione - Gli alloggi di transizione rappresentano una realtà consolidata dal 2003 per
l’Associazione, che dispone di 9 appartamenti dislocati su tutto il territorio cittadino. Gli alloggi
ospitano nuclei monogenitoriali o donne sole richiedenti/titolari di protezione internazionale, in
uscita dal progetto SPRAR, che abbiano raggiunto un buon grado di autonomia, in attesa di una
sistemazione abitativa definitiva e per i quali l’èquipe educativa, che ne ha seguito il percorso, ha
individuato delle buone capacità di riuscita e realizzazione. Le operatrici svolgono una funzione di
monitoraggio e sostegno mirato rivolto a quei nuclei che necessitano ancora di supporto per
svolgere pratiche quotidiane o per gestire il tempo libero e le consegne scolastiche dei figli; la
councellor svolge colloqui individuali mirati al sostegno psicologico.
Team mobile - si tratta di un servizio costituito da professionisti del settore
educativo e psicologico, accomunati dal fatto di far parte della Associazione Mondo
Donna ma ognuno con una professionalità ed esperienza specifica relativa al proprio
settore di intervento. Il team mobile viene attivato sulla base di una segnalazione o
di una richiesta del servizio sociale territoriale o dell’ASP Città di Bologna e – di
conseguenza - struttura poi il suo intervento. Il servizio è rivolto a nuclei mamma-bambino,
costituiti da donne sole e/o con figli minori a carico, che si trovino momentaneamente in
situazione di disagio sociale, relazionale, psicologico, economico, o prive di occupazione, per i quali
è stata individuata una criticità rispetto alle competenze genitoriali, accolti o in uscita dalle
strutture di accoglienza o segnalate dai servizi sociali.
"CHIAMA chiAMA", sportello di aiuto e sostegno rivolto a donne vittime di
violenza, attivo tre giorni alla settimana all’interno dello spazio di Case Zanardi
del Comune di Bologna. Oltre al punto informativo, il progetto prevede
l'attivazione di figure professionali specifiche per garantire alle beneficiarie sia
un adeguato supporto psicologico, che una consulenza legale per le donne che
decidano di denunciare le violenze subite. MondoDonna organizza inoltre incontri di informazione
e sensibilizzazione sui percorsi e le strategie di emancipazione dalla violenza e organizza una
formazione ad hoc per le "antenne di comunità", donne che volontariamente decidono di fare
presso le comunità di appartenenza un'azione di informazione, supporto ed accompagnamento al
percorso di empowerment.
Oltre la strada, progetto che garantisce una presa in carico delle persone italiane e straniere
vittime di tratta e di grave sfruttamento. Il servizio prevede l'accoglienza, il supporto e
l'accompagnamento ai servizi di persone che abbiano già denunciato i propri sfruttatori e che
debbano iniziare un percorso di emancipazione e di inserimento all' interno del contesto che le
accoglie.
I Pollicini, servizio di custodia educativa, presso il centro Beretta Molla, nato in coerenza con
l’obiettivo primario dell’Associazione: offrire alle madri sole con minori a
carico accolte presso le strutture un sostegno concreto, tale da garantire
un effettivo percorso di autonomia all’interno del contesto di inserimento.
In risposta alla difficoltà di conciliazione dei tempi lavorativi con quelli di
accudimento dei minori e in assenza di una rete parentale ed amicale cui
delegare la cura dei figli, l’Associazione ha pensato di attivare un servizio di
custodia educativa con personale altamente qualificato.
Centro Estivo, il progetto socio educativo presso il centro Beretta Molla, nasce dall'esigenza di
offrire anche nei mesi estivi, un luogo educativo e di svago ai bambini accolti nei centri di
accoglienza gestiti dall'Associazione MondoDonna che non frequentano i campi estivi territoriali.
Gli obiettivi del progetto sono quelli di sostenere i minori, di età compresa tra i 10 mesi e i 10 anni,
promuovendo la socialità tramite esperienze aggregative, educative e ricreative e favorendo
l'acquisizione e il consolidamento delle autonomie personali grazie ad attività strutturate; il
progetto prevede anche il sostegno scolastico affiancando i minori nello studio.
CoLabs - Laboratori di Convivenza: i percorsi coinvolgono due nuclei familiari nella costruzione di
un contesto di convivenza che sia caratterizzato, non solo da un vantaggio economico, ma anche
da un vantaggio derivante dal sostegno reciproco fra i nuclei. L’Associazione struttura un
accompagnamento attraverso un percorso di counselling sistemico-relazionale e si fa carico
dell’individuazione di alloggi che possano soddisfare le necessità derivanti dalla convivenza dei due
nuclei.
Catering multietnico “Altre Terre” L’Associazione occasionalmente organizza delle
raccolte fondi attraverso la realizzazione di eventi gastronomici, curati dal Catering
Multietnico denominato “Altre Terre”, costituito dalle ospiti straniere delle nostre
strutture, che preparano i piatti della loro tradizione culinaria ed allestiscono feste
private, matrimoni, cene culturali, ecc.. su richiesta specifica di privato e pubblico. Queste
iniziative sono considerate di grande importanza per l’associazione, che in questo modo aiuta e
sostiene la formazione professionale delle donne straniere, promuovendo opportunità concrete di
lavoro per coloro le quali dimostrano di avere delle competenze pregresse in questo settore e si
rivelano motivate ad appendere
Social Chic Laboratorio Sartoriale, l'associazione MondoDonna ha creato un laboratorio sartoriale
che impegna alcune ospiti e alcuni ospiti nella creazione e riparazione di abiti e accessori. Il
laboratorio vuole essere non solo un'occasione di creazione di lavoro ma anche un luogo di
acquisizione di competenze spendibili in altri contesti.
Prevenzione e contrasto delle mutilazioni genitali femminili, progetto regionale che vede
coinvolti il Comune e la Provincia di Bologna in connessione con altri attori sociali del territorio per
la creazione di una rete di prevenzione, sensibilizzazione e informazione riguardo il tema delle
MGF.
Festival PorteAperte, festival delle strutture e dei servizi di accoglienza di Bologna. I luoghi
dell'inclusione si rendono visibili alla città organizzando eventi, spettacoli, occasioni di
approfondimento culturale e iniziative di carattere sociale. Un percorso costruito dal basso che
vuole stimolare la partecipazione e la responsabilizzazione di utenti, operatori, cittadini e
istituzioni per una costruzione condivisa del cambiamento. Il festival è promosso dall’Ass.ne
Naufragi, di cui MondoDonna è socia fondatrice, la cui mission è il contrasto all'esclusione sociale
e all'emarginazione attraverso eventi di promozione culturale che siano occasione di elaborazione
di strategie e politiche di inclusione.
Altri servizi e attività
Percorsi di Counselling sistemico: colloqui individuali di counselling sistemico mirati al ripristino
delle abilità e al rafforzamento dell’autostima delle donne accolte presso i centri, in situazione di
grave difficoltà. Si tratta di percorsi di sostegno individualizzato rivolto a donne in difficoltà, ed
eventualmente anche ai minori, che si integrano con la normale attività quotidiana del servizio di
accoglienza e lo arricchiscono di nuovi stimoli. Tali colloqui vengono realizzati da una councellor
sia presso le strutture che presso gli alloggi di transizione.
Gruppi di auto-mutuo-aiuto tra donne inserite nei centri: percorso volto a favorire il processo di
conoscenza, socializzazione e condivisione delle esperienze legate alla condizione di donne, madre
e migrante che accomuna le donne inserite nei progetti di accoglienza dell’associazione. Tali
incontri di gruppo vengono realizzati da una councellor presso le strutture ed integrano il lavoro
socio-educativo orientato a sostenere il progetto di autonomia dei nuclei attraverso un percorso di
socializzazione e condivisione delle medesime esperienze o situazioni esistenziali.
Laboratori sulla genitorialità rivolte a donne e minori mediante percorsi espressivi: interventi di
sostegno ed affiancamento delle competenze genitoriali rivolto alle donne inserite presso le
strutture mamma-bambino. I laboratori sono realizzati da un esperta in gestione di gruppi ed
attività laboratoriali di tipo espressivo, manuale, artistico, che utilizza l’arte e la creatività per
coinvolgere donne e bambini in percorsi tesi a trascorrere insieme del tempo libero ed a
correggere modalità o stili comunicativi non adeguati.
Progetti di “Sostegno al benessere quotidiano”, rivolto alle ospiti dei centri di accoglienza e
finalizzati all’organizzazione, ed alla partecipazione, ad un calendario di eventi culturali, sportivi e
ricreativi presenti sul territorio o proposti dall’associazione stessa. Si tratta di un percorso che
viene realizzato all’interno della struttura “Casa dell’agave” e punta a promuovere occasioni di
fruizione del tempo libero, socializzazione, ed apertura verso il territorio del quartiere. Tale
percorso viene realizzato dalle due educatrici che lavorano presso la “Casa dell’agave” e sono
aperti e rivolti anche alle altre utenti delle strutture che intendono frequentare tale percorso.
Laboratorio di scrittura autobiografica, laboratorio pensato nell'intento di creare uno spazio in cui
dar voce ad un percorso di valorizzazione della propria storia e della propria esperienza di vita nel
rapporto con l'altro. Percorso di auto-formazione ed apprendimento volto alla promozione del
benessereindividuale, alla facilitazione della presenza attiva nella comunità di accoglienza, alla
costruzione di una rete relazionale basata su storie personali, all’aumento delle capacità
empatiche e alla trasformazione dell'estraneità in senso di appartenenza.
Laboratorio musicale, laboratorio di avvicinamento alla musica per bambini dai 5 agli 10 anni
presso il centro Beretta Molla. L’obiettivo è di favorire un primo approccio alla musica attraverso
attività ludiche con strumenti a percussione, giochi di ritmo, di canto e percorsi di connessione tra
musica e corporeità. Offrire un supporto al disagio relazionale e sociale tramite attività educative e
musicali che spingono il minore a coordinarsi con i compagni del gruppo e a comunicare per mezzo
del linguaggio musicale.
Laboratori ludico-creativi e ricreativi per le donne e i bambini ospiti dei centri, si tratta di attività
laboratoriali a cadenza mensile strutturate su attività manuali ed artistiche condotte da una
esperta e realizzati presso le strutture di accoglienza dell’Associazione. Inoltre, vengono spesso
realizzati, presso i centri, letture animate per bambini, spettacoli ricreativi (quali spettacoli di
burattini, feste, eventi gastronomici legati al Catering “Altre Terre”) e gite sul territorio (cinema,
gite al fiume, a Mirabilandia, ecc).
Italiano L2 - Laboratori linguistici per l’insegnamento/apprendimento della lingua italiana, rivolti
alle ospiti straniere, accolte presso le strutture e realizzato presso tutte le strutture di accoglienza.
Progetti d’integrazione attraverso lo sport in collaborazione con il territorio, iscrizione e
partecipazione ad eventi sportivi o attività inserite all’interno della programmazione annuale del
quartiere e della città, rivolta a minori e preadolescenti inseriti presso tutte le strutture
dell’associazione.
Accompagnamento agli incontri protetti: nel caso di minori affidati al Servizio Sociale,attraverso
un decreto emesso dal Tribunale dei Minori,le educatrici seguono e partecipano all’osservazione e
all’organizzazione degli incontri tra i minori e il padre.
Pubblicazioni
“Mettiamo le parole in tavola” a cura di Giuseppina Parisi – ed. CLUEB
Il volume illustra un progetto originale nato dentro Casa dell’Agave, struttura del Sistema di
protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) gestita dall’Associazione MondoDonna. Il
progetto, La petite Madelaine, mostra come il cibo e le parole si nutrano reciprocamente e come,
insieme, possano produrre buoni frutti.
Una narrazione che non vuole essere esclusivamente la testimonianza di un percorso ma una
riflessione metodologica, mediante un approccio multidisciplinare, del lavoro socioeducativo con
donne rifugiate. Così da divenire, per gli educatori che operano nel settore, proposta di buone
prassi e stimolo per un costante approfondimento e miglioramento del lavoro d’accoglienza.
Collaborazioni
L’associazione collabora anche con le seguenti associazioni no profit e di volontariato attraverso
queste modalità di coordinamento:
Centro bolognese di terapia della famiglia, con cui collabora dal 2010 per garantire un sostegno
mirato e personalizzato alle utenti ed ai minori attraverso colloqui individuali, laboratori collettivi
e momenti di formazione e supervisione indirizzati agli operatori dell’Associazione. La scuola opera
attraverso la figura professionale del counsellor, che utilizza un approccio sistemico-relazionale.
Casa delle donne per non subire violenza, l’associazione collabora dal 1/01/2004 con la Casa delle
donne per non subire violenza nell’organizzazione di convegni e dibattiti sul tema del
maltrattamento e della violenza familiare. Le due associazioni hanno inoltre gestito in A.T.I. il
Centro “Pensionato Sociale”.
Accreditamento presso la Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna Onlus, per
l’approvvigionamento gratuito di viveri da destinare alle donne ed ai minori presenti nelle
strutture di accoglienza gestite dall’Associazione.
Banco farmaceutico. L’associazione aderisce al servizio del banco farmaceutico, un'associazione
no profit finalizzata alla raccolta ed alla consegna ad associazioni onlus di prodotti farmaceutici,
reperiti attraverso le aziende farmaceutiche o la donazione dei cittadini. Il servizio è rivolto a tutte
le strutture di accoglienza madre-bambino dell’Associazione.
Associazione Onlus "L'isola che c'è". Mondo Donna collabora con l'associazione Onlus "L'isola che
c'è", attiva nella lotta contro l'abuso e il maltrattamento infantile, attraverso la segnalazione di
casi di bambini vittime di violenze e abusi.
Centro di Documentazione delle donne, l’associazione ha realizzato eventi culturali (convegno sui
Rifugiati a Bologna, incontro con autrici migranti ed organizzazione di workshop sul lavoro ed il
ruolo dell’educatore professionale nell’ambito del festival “Naufragi”di Bologna), ed ha utilizzato i
corsi di alfabetizzazione informatica per avviare le donne inserite in struttura all’apprendimento
dell’informatica.
Ass.ne BolognAltruista si occupa di promozione del volontariato e della diffusione dei valori di
altruismo e solidarietà, attraverso l’attivazione di iniziative di volontariato flessibile che
permettano un “incrocio” tra domanda e offerta che riesca a rispettare i bisogni di tutti gli attori
coinvolti.
Circolo A.r.c.i. Benassi organizzazione di eventi e feste di quartiere, rivolti alla cittadinanza ed alle
sopiti dei centri di accoglienza, in collaborazione con il catering “Altre Terre” di cucina multietnica.
Collaborazione con lo studio di psicologia Ares, l’associazione ha collaborato, nel 2007, alla
organizzazione del Convegno dal titolo “Centro merlani 10 anni di accoglienza” richiedendo a
questo la produzione e la somministrazione di questionari di ricerca. Attualmente, inoltre, gestisce
con Ares il progetto “I mondi di venere” mirato alla realizzazione di laboratori corporei ed artistici.
Collaborazione con il Centro Sportivo Universitario di Bologna per la progettazione e l’iscrizione
ad attività sportive dei minori ospiti presso i centri di accoglienza;
Servizi per il volontariato Volabo, partecipazione ad eventi che coinvolgono la cittadinanza
(Volontassociate, feste comunali che promuovono la partecipazione di tutte le associazioni no
profit di Bologna), utilizzo della newsletter del servizio al fine di favorire il reperimento di dati o
per inviare avvisi rivolti ad altre associazioni, individuazione di volontari.
Coop Adriatica, all’interno dell’iniziativa “Brutti ma Buoni”, recupero dei beni alimentari e non di
lusso invenduti giacenti presso i punti vendita.
ARCI Servizio Civile Bologna, per l’impiego di volontari in Servizio Civile in Italia presso i servizi e le
strutture di accoglienza dell’Associazione.
Libera Università di Anghiari, l’Associazione ha attivato all’interno del centro Beretta Molla un
laboratorio di autobiografia e successivamente ha collaborato con l’Università per la realizzazione
della giornata seminariale “L’autobiografia che cura”.
Convenzioni
Comune di Bologna, l’Asp Città di Bologna.
Università di Bologna (Dipartimento di Scienze della Formazione e dell’Educazione, Dipartimento
di Psicologia, Dipartimento di Antropologia, Accademia delle Belle Arti) con l’Università “Cà
Foscari” di Venezia (facoltà di Scienze Antropologiche), con l’Università di Firenze (facoltà di
Lettere e Filosofia), con l’Istituto di Psicoterapia Espressiva Scuola di Specializzazione in
Psicoterapie integrate all’arte terapia e alla danza movimento terapia (riconosciuta dal MIUR), per
l’attivazione di tirocini formativi e progettazione d’interventi a favore dei minori. L’associazione
collabora con i diversi atenei universitari attraverso l’attivazione dei percorsi di tirocinio, che
vengono svolti presso le sedi dei centri di accoglienza e sono monitorati da tutor specializzati che ,
al termine del percorso, elaborano un giudizio finale sul raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Socia fondatrice di “Naufragi” Associazione di promozione culturale che si occupa di realizzare il
Festival delle Fragilità Metropolitane, un programma di eventi culturali, mostre, convegni,
dibattiti, ecc. con particolare attenzione sul tema dell’esclusione sociale. Mondo donna, infatti, fa
parte del consiglio direttivo di Naufragi, che si propone di coinvolgere la cittadinanza nel dibattito
sull’esclusione, rendendo visibili gli invisibili, protagoniste le fasce deboli, per favorire la
conoscenza reciproca tra cittadini e la coesione sociale. Il Gruppo Differenze di Genere coordinato
dall’Ass. Mondo Donna, si occupa dei temi legati alla condizione della donna, e propone ogni anno
un calendario di eventi tra i quali: mostra fotografica, incontro con autrici straniere, ecc.
Coordinamento comunità mamma bambino. L'associazione partecipa attivamente agli incontri
organizzati nel quadro del Coordinamento Regionale Comunità Mamma –Bambino, operante in
riferimento particolare alla nuova Direttiva in materia di affidamento familiare, accoglienza in
comunità e sostegno alle responsabilità familiari.
Consulta Permanente Lotta all’esclusione sociale del Comune di Bologna. Partecipa a sedi di
confronto e discussione sui temi del sociale, svolge l’importante funzione di impulso e sostegno
all’attività del consiglio comunale, nello specifico si fa portavoce delle specifiche esigenze
dell’utenza, che viene accolta presso le strutture di accoglienza madre-bambino, contribuendo a
tradurre in proposte concrete i bisogni reali.
Iscrizione alla seconda sezione del Registro di cui all’art. 18 del "Testo unico delle disposizioni
concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero" 286/1998
Convenzione con la Regione Emilia Romagna, Assessorato alle Politiche Sociali e Servizio per
l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale: in quanto ente gestore dell’accoglienza a favore di vittime
di tratta e grave sfruttamento all’interno del progetto “Oltre la strada” che prevede programmi di
emersione e prima assistenza (ex art. 13 Legge 228/2003, Avviso 7/2012) e programmi di
assistenza e integrazione sociale (ex art. 18 d.lgs. 286/98, Avviso 13/2012).
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