Università del Sannio Corso di Fisica 1 Lezione 10 Oscillatori Prof.ssa Stefania Petracca Corso di Fisica 1 - Lez. 10 Oscillatori 1 Moto armonico I Consideriamo un sistema fisico costituito da una molla di costante elastica k ed una massa m legata ad una delle due estremità (l’altra estremità è fissa). Tale sistema rappresenta un cosiddetto oscillatore armonico. L’equazione della dinamica (F = m a) diviene k m L’accelerazione è variabile, a seconda della posizione x(t) occupata dalla massa d 2 x(t ) d 2 x(t ) m = − kx(t ) ⇒ + ω 2 x(t ) = 0 2 2 dt dt ω2 = m. Abbiamo una variazione dell’accelerazione sia nello spazio che nel tempo. Abbiamo la cosiddetta equazione differenziale (la cui funzione incognita è x(t)): la soluzione è quella funzione la cui derivata seconda ridà la funzione x(t), cambiata di segno e moltiplicata per la costante ω2. La soluzione è data da: ⎧a sin ωt + b cos ωt ⎪ x(t ) = ⎨ A sin (ωt + φ ) ⎪ B cos(ωt +ψ ) ⎩ x(t + T ) = x(t ) ⇒ A= a 2 + b 2 b tan φ = a b tanψ = − a dove T= 2π Dove a, b, A, B, f, d sono costanti legate tra loro. E’ da notare che qualunque scelta si faccia per le soluzioni si ottengono sempre due costanti d’integrazione. Tali costanti possono essere fissate solo esplicitando le condizioni iniziali del problema in questione. Date due soluzioni x1 e x2 anche la loro somma è soluzione dell’equazione. Questa caratteristica è possibile data la linearità dell’equazione differenziale. Data la periodicità della soluzione è facile dimostrare che esiste un tempo T detto periodo d’oscillazione che soddisfa la condizione ω Corso di Fisica 1 - Lez. 10 Oscillatori 2 Moto armonico II La funzione x(t) è periodica. ω è detta chiamata pulsazione (o frequenza angolare) propria (naturale) del sistema che oscilla ed è indipendente dal valore dell’ampiezza del moto (spostamento iniziale x0). Un corpo che si muove con una legge come quella trovata per x(t) si dice muoversi di Moto Armonico Semplice. Il periodo, tempo in cui il sistema ritorna alla posizione iniziale x0, è dato da m T = 2π k A parità di massa, più la molla è rigida (k grande), più corto è l’intervallo di tempo T. Maggiore è quindi il numero di oscillazioni (frequenza) che avvengono nell’unità di tempo. A parità di k, una massa grande implica un periodo maggiore e una frequenza minore. Data la soluzione trovata precedentemente possiamo calcolare anche la velocità e l’accelerazione attraverso l’applicazione della derivata Corso di Fisica 1 - Lez. 10 Oscillatori x(t ) = xm cos ωt dx(t ) = −ωxm sin ωt dt 2 d x(t ) 2 = − ω xm cos ωt 2 dt 3 Moto armonico III Gli andamenti temporali di spazio, velocità ed accelerazione per un moto armonico: Corso di Fisica 1 - Lez. 10 Oscillatori 4 Moto armonico IV Se la massa m è appesa alla molla in verticale, il moto è ancora oscillatorio (in assenza di attrito), ma l’oscillazione avviene attorno alla posizione di equilibrio xe del sistema: L’ampiezza A e la fase δ sono da determinare dalle condizioni iniziali: Se a t = 0, v = 0 e x = 0 (la molla compressa fino alla sua posizione di riposo originaria), si trova δ = 0 e A = - xe. Quindi si ottiene x(t) = xe(1 cos ω t). Corso di Fisica 1 - Lez. 10 Oscillatori 5 … ma anche il pendolo Anche il pendolo rappresenta per piccole oscillazioni un oscillatore armonico rispetto all’angolo. Infatti l’equazione della dinamica, indicato con l la lunghezza del pendolo e con g l’accelerazione gravitazionale, diviene: d 2ϑ (t ) d 2ϑ (t ) l = − gϑ (t ) ⇒ + ω 2ϑ (t ) = 0 2 2 dt dt Corso di Fisica 1 - Lez. 10 Oscillatori ω 2 = 6 g l Moto armonico V Considerando l’energia meccanica E = K(x) + U(x), abbiamo un continuo scambio tra l’energia cinetica e l’energia potenziale tale da mantenere sempre costante E. 1 2 1 K ( x ) = mv = mω 2 xm2 sin 2 ωt 2 2 1 2 1 2 U ( x ) = kx = kxm cos 2 ωt 2 2 1 2 1 2 E = K ( x ) + U ( x ) = kxm = mvm 2 2 Corso di Fisica 1 - Lez. 10 Oscillatori 7 Moto armonico VI Consideriamo due moti armonici unidimensionali (con stessa pulsazione ma ampiezze diverse) che si sovrappongono: x1 (t ) = A1 sin (ωt + φ1 ) x2 (t ) = A2 sin (ωt + φ2 ) Il moto risultante è ancora un moto periodico con la stessa pulsazione ma ampiezza e fase iniziale legate a quelle dei moti componenti. Questa caratteristica discende dalla linearità delle equazioni differenziali per cui la somma di due soluzioni è ancora una soluzione. x(t ) = x1 (t ) + x2 (t ) = A sin (ωt + φ ) A = A12 + A22 + 2 A1 A2 cos(φ1 − φ2 ) φ = arctan A1 sin φ1 + A2 sin φ2 A1 cos φ1 + A2 cos φ2 Corso di Fisica 1 - Lez. 10 Oscillatori 8 Moto armonico VII Se le forze che originano il moto armonico sono diverse avremo pulsazioni diverse con la conseguente ampiezza di oscillazione funzione del tempo. Ora la somma delle soluzioni non è più soluzione. La sovrapposizione delle oscillazioni sono funzionalmente diverse dalle proprie componenti. Siano due soluzioni: x1 (t ) = A1 sin (ω1t + φ1 ) x2 (t ) = A2 sin (ω2t + φ2 ) L’ampiezza del moto risultante è, quindi, una funzione del tempo: A(t ) = A12 + A22 + 2 A1 A2 cos[(ω1 − ω2 )t + φ1 − φ2 ] Ipotizzando delle ampiezze componenti uguali fra loro e fasi nulle otteniamo A1 = A2 = A ; φ1 = φ2 = 0; ⎛ ω − ω2 ⎞ ⎛ ω1 + ω2 ⎞ x(t ) = x1 (t ) + x2 (t ) = ... = A sin ω1t + A sin ω2t = 2 A cos⎜ 1 t ⎟ sin ⎜ t⎟ = ⎝ 2 ⎠ ⎝ 2 ⎠ = 2 A cos Ωt sin ωt Corso di Fisica 1 - Lez. 10 Oscillatori 9 Moto armonico smorzato I Sulla massa agisce (oltre alla forza elastica e alla forza peso) anche la forza di attrito viscoso: Fa = - b v. Condizioni del moto: asse x verso il basso. Origine nel punto di riposo della molla. La massa m viene appesa alla molla nella sua posizione di riposo (x(t = 0) = 0) e lasciata libera (velocità iniziale nulla: v(t = 0) = 0). L’equazione della dinamica diviene: d 2 x(t ) dx(t ) m b + + kx ( t ) = 0 2 dt dt d 2 x(t ) dx(t ) 2 2 x (t ) = 0 + γ + ω 0 2 dt dt Imponendo soluzioni del tipo esponenziale exp(a t) otteniamo due possibili valori per a. Cruciale è il valore dei parametri liberi g e w0: α 2 + 2γα + ω 2 = 0 0 α1, 2 = −γ ± γ 2 − ω04 = −γ ± Δ2 Infatti otteniamo due soluzioni smorzate prive di oscillazioni: Se γ = ω02 x(t ) = x0 e −γt Se γ 2 > ω04 x(t ) = e −γt x1e Δt + x2 e − Δt Corso di Fisica 1 - Lez. 10 Oscillatori ( ) 10 Moto armonico smorzato II La soluzione oscillante smorzate è presente se Se γ 2 < ω04 ( ) x(t ) = e−γt x1ei|Δ|t + x2e−i|Δ|t = = x0e−γt sin(| Δ | t +ψ ) = = x0e−γt cos(| Δ | t + φ ) Si nota subito che la fase oscillante è descritta dalla funzione trigonometrica con una pulsazione D, mentre la diminuzione di ampiezza d’oscillazione è modulata dal parametro g che è legato al coefficiente di viscosità. Corso di Fisica 1 - Lez. 10 Oscillatori 11 Moto armonico smorzato III Imponendo le condizioni iniziali: x(t = 0) = 0 e v(t = 0) = 0, otteniamo una soluzione per il moto armonico smorzato: L’ampiezza diminuisce con il tempo in modo esponenziale, tanto più rapidamente quanto più b / 2m è grande. Cambia anche la pulsazione del moto: tanto più b è grande, tanto più è piccola ω e quindi più lungo il periodo di oscillazione T = 2 π / ω. Se b = 2 k½ il moto è soltanto smorzato: il corpo si ferma con andamento esponenziale decrescente senza oscillazioni. Siamo in presenza di condizioni di smorzamento critico. Corso di Fisica 1 - Lez. 10 Oscillatori 12 Moto armonico forzato Le oscillazioni di un pendolo, di un’altalena, della corda di una chitarra, di un diapason possono essere rese più ampie con l’applicazione a intervalli regolari di una forza, anche piccola in intensità: se gli intervalli di tempo di applicazione sono di valore vicino a quello del periodo naturale del sistema, le oscillazioni diventano più ampie e il sistema si dice essere in risonanza. Sia F = F0 sen ω1 t la forza oscillante con cui viene eccitato il sistema che ha una frequenza naturale pari ad ω0 ≠ ω1. Supponiamo per ora che non vi siano attriti. L’equazione del moto è Se ω0 ~ ω1, per quanto piccola sia A, l’ampiezza (A / (ω02 - ω12)) può diventare molto grande: risonanza. Se ω0 >> ω1, l’ampiezza del moto può essere scritta nella forma ~ A / ω02 (più ω0 è grande, più l’ampiezza è piccola) ed il sistema oscilla con la pulsazione della forza di eccitazione. Se ω0 << ω1, l’ampiezza del moto può essere scritta nella forma ~ - A / ω12 (più ω1 è grande, più l’ampiezza è piccola, ma ora il sistema vibra in contro-fase rispetto all’eccitazione. Corso di Fisica 1 - Lez. 10 Oscillatori 13 Moto armonico forzato smorzato I In effetti una resistenza dovuto a qualche forma di attrito all’interno dei sistemi reali è sempre presente, per cui l’ampiezza non può diventare mai infinita. Se si considera la presenza di una forma di attrito dipendente dalla velocità come precedentemente con F = - b v l’equazione del moto diventa: d 2 x(t ) dx(t ) m +β + kx(t ) = F0 sin ωt 2 dt dt d 2 x(t ) dx(t ) 2 + 2 γ + ω 0 x (t ) = a0 sin ωt 2 dt dt Cercando una soluzione del tipo oscillante ed inserendola nell’equazione differenziale otteniamo l’espressione per la fase e l’ampiezza di oscillazione: Corso di Fisica 1 - Lez. 10 Oscillatori x(t ) = A sin(ωt + φ ) con A= (ω a0 2 0 ) − ω 2 + 4γ 2ω 2 2 ⎛ 2γω ⎞ ⎟ 2 2 ⎟ ω ω − 0 ⎝ ⎠ φ = arctan⎜⎜ − 14 Moto armonico smorzato forzato II La soluzione generale per l’oscillatore armonico smorzato forzato è dunque del tipo: x(t ) = x1e −⎛⎜ γ − Δ2 ⎞⎟ t ⎝ ⎠ + x2 e −⎛⎜ γ + Δ2 ⎞⎟ t ⎝ ⎠ ⎡ ⎛ 2γω ⎞⎤ ⎟ sin ⎢ωt + arctan⎜⎜ − 2 2 ⎟⎥ ω ω − F 0 ⎠⎦ ⎝ ⎣ + 0 2 m ω 2 − ω 2 + 4γ 2ω 2 ( 0 ) Possiamo concludere che ad una sollecitazione esterna sinusoidale l’oscillatore armonico risponde con uno spostamento sinusoidale più una soluzione esponenzialmente decrescente. Quindi dopo un dato tempo terminata la fase di transiente si ottiene un’oscillazione con pulsazione uguale a quella della forza forzante esternamente. Lo spostamento è sfasato rispetto alla forza. La risposta dell’oscillatore non è la stessa qualunque sia la pulsazione: ampiezza e fase dipendono dalla pulsazione esterna. Le condizioni iniziali (x1, x2) possono influire solo sulla fase transiente e non sulla fase oscillante. E’ da notare che la presenza del termine viscoso garantisce la non esplosione del sistema. Infatti quando la pulsazione esterna diviene uguale a quella del sistema si ottiene la massima ampiezza d’oscillazione. Corso di Fisica 1 - Lez. 10 Oscillatori 15 Moto armonico smorzato forzato III Andamento dell’ampiezza d’oscillazione in termini della pulsazione. Si ha un massimo in corrispondenza della pulsazione propria del sistema. Corso di Fisica 1 - Lez. 10 Oscillatori 16