La Reggenza accoglie con viva gratitudine il messaggio appena

La Reggenza accoglie con viva gratitudine il messaggio appena pronunciato da Sua
Eccellenza Monsignor Adriano Bernardini, Nunzio Apostolico, Decano del Corpo
Diplomatico e Consolare accreditato a San Marino, ed è particolarmente lieta di formulare
all’Alto Plenipotenziario e ai Rappresentanti dei numerosi Paesi oggi convenuti un cordiale
benvenuto nell’antica Repubblica del Titano, che li accoglie con sentimenti di amicizia, alta
stima e considerazione.
La solennità dell’odierna Cerimonia, che racchiude e tramanda immutati i capisaldi della
democrazia dello Stato sammarinese, prende infatti avvio con il tradizionale messaggio
augurale del Nunzio Apostolico che, oltre ad inscriversi negli ottimi rapporti esistenti tra
San Marino e Santa Sede, porta con sé moniti, principi e valori particolarmente cari alle
Istituzioni e al popolo sammarinese.
La Reggenza è dunque grata per il richiamo a quei valori che appartengono alla storia della
Repubblica e che la stessa rinnova costantemente nella sua azione di difesa dei diritti
fondamentali e contro ogni forma di violenza esercitata sulla vita umana, nell’assunto che la
pace sia la principale conquista dei popoli, per il cui perseguimento risulta essenziale
l’apporto di ogni “operatore di pace”.
Questo è lo spirito e la motivazione profonda con cui ci accingiamo ad affrontare il
prossimo semestre, confortati anche dalle più recenti parole del Santo Padre che, tra l’altro,
la Reggenza in carica ha avuto l’enorme privilegio di incontrare in Vaticano lo scorso 4
settembre, che dinnanzi agli allarmanti scenari di tensioni e di conflitti invoca il dialogo e la
riconciliazione, stigmatizzando che “la violenza non è mai la via della pace e la guerra è
sempre una sconfitta per l’umanità”.
Con viva soddisfazione la Reggenza formula un cordiale benvenuto anche ai Rappresentanti
Diplomatici e Consolari di più recente accredito, che per la prima volta partecipano
all’odierna Cerimonia, rinnovando Loro l’augurio di un fervido mandato, nella
consapevolezza che oggi più che mai la stretta cooperazione fra Stati e con le
Organizzazioni multilaterali sia un necessario “fronte comune” per affrontare le sfide
globali, in un gioco delle parti che deve inevitabilmente contemplare l’apporto di ogni
1
membro della comunità internazionale, sia esso di entità territoriale e geo-politica esigua o
di incidenza e risorse superiori.
Un saluto cordiale va all’Ambasciatore della Repubblica Italiana, Barbara Bregato, Vice
Decano del Corpo Diplomatico e Consolare alla quale, e per Suo tramite alle Istituzioni
dell’amica e vicina Repubblica Italiana, esprimiamo una rinnovata gratitudine per quel
recupero di fiducia, di credibilità e di amicizia che ci ha consentito di riattivare l’ottima
collaborazione esistente tra Italia e San Marino, attraverso la quale attendiamo ora
l’effettivo e concreto riscontro dei passi che, congiuntamente, abbiamo compiuto, per
l’affermazione di una più chiara e articolata cooperazione tra i nostri sistemi economici,
sociali e finanziari.
All’Ambasciatore Bregato testimoniamo inoltre il sincero compiacimento del Governo e
delle Istituzioni sammarinesi per la recente notizia dell’annunciata visita in Repubblica, nel
corso del prossimo anno, del Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, che ne siamo certi - sarà l’evento saliente del riacquisito “rapporto speciale” che da sempre
anima i nostri due Stati.
Con sentimenti di alta stima e considerazione, la Reggenza accoglie e formula il più vivo
benvenuto a Sua Eccellenza Aurelia Frick, Ministro degli Affari Esteri, Istruzione e Affari
Culturali del Principato del Liechtenstein, nella sua odierna qualità di Oratore Ufficiale
della Cerimonia di Insediamento dei nuovi Capitani Reggenti.
A Sua Eccellenza Frick siamo particolarmente grati per aver accolto l’invito a svolgere un
adempimento istituzionale tanto caro alla Repubblica che l’Ospite saprà, ne siamo certi,
ampiamente valorizzare, intrattenendo da tempo rapporti cordiali e proficui con le sue
Istituzioni, particolarmente incentrati sull’essere entrambi entità sovrane di esigue
dimensioni, chiamate a rapportarsi nei percorsi di sempre maggiore integrazione europea e
al contempo a tutelare le specificità delle rispettive culture e tradizioni.
La presenza del Ministro Frick a San Marino è dunque segno tangibile dell’ottimo stato
delle relazioni bilaterali e della disponibilità del Principato a collaborare con la Repubblica
2
in maniera più stringente nel comune percorso intrapreso a livello internazionale e richiama,
una volta in più, anche l’opportunità di condividere, pur nelle differenti posizioni che i
nostri Paesi hanno assunto o potranno assumere nell’ambito dell’Unione Europea,
riflessioni e decisioni che sono proprie di una comune identità storica e culturale.
E a proposito di Europa e del percorso di avvicinamento che la Repubblica sta conducendo
attraverso un dialogo costante con le autorità comunitarie e con gli Stati membri, la
Reggenza intende fin da ora, nell’assoluto rispetto del proprio ruolo super partes,
confermare la piena vicinanza al popolo sammarinese, che il prossimo 20 ottobre è chiamato
alle urne per la celebrazione di due specifici referendum propositivi, uno dei quali relativo al
processo di sempre maggior integrazione europea, facendosi garante delle Istituzioni, della
fedele osservanza delle norme e delle regole che sovrintendono a tale celebrazione e del
diritto di ogni cittadino di poter liberamente e democraticamente esprimersi.
Consapevole di svolgere un ruolo internazionale di piccolo Stato fortemente radicato ai
valori e ai principi della pace, della solidarietà e della serena convivenza tra le Nazioni e tra
i popoli, San Marino è a pieno titolo membro attivo della comunità internazionale, al cui
interno condivide le maggiori preoccupazioni che minano la stabilità e la sicurezza mondiali
ed è oggi un interlocutore affidabile e motivato, che suscita in modo crescente l’attenzione e
la considerazione su scala globale.
Solo qualche giorno fa, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri ha partecipato a New York
alla 68ª sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e, intervenendo dal podio
della maggior Organizzazione mondiale, ha toccato tutte le grandi tematiche aperte sul
fronte internazionale, ribadendo il valore di un multilateralismo che, nell’azione comune per
il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, sappia far propri, sempre più,
gli strumenti del dialogo, della democrazia e del rispetto degli altri.
La determinazione e l’impegno con cui San Marino partecipa a pieno titolo all’attività delle
Organizzazioni Internazionali, beneficiando dell’ammirazione di Paesi di dimensioni
maggiori e certamente dominanti sullo scacchiere mondiale, sono dunque proporzionali alla
consapevolezza di poter offrire un contributo che si esprime, principalmente, nel sostegno
3
convinto ai principi dell’effettiva cooperazione fra Stati, ispirata ai valori della pace, del
componimento pacifico delle controversie, della solidarietà umana e del più ampio concetto
di bene comune.
Valori, questi, che hanno permeato un popolo e le sue Istituzioni e che oggi trovano ampio
terreno di rilancio dinnanzi a società così apparentemente schiave di un consumismo che ha
allontanato dalla via del vero progresso dei popoli.
Il semestre che ci attende dovrà rafforzare l’impegno e la convinzione di tutte le forze
politiche, di maggioranza e di opposizione, delle categorie economiche e sociali, della
società civile e di ogni singolo cittadino sulla necessità di una concreta ed effettiva
coesione, che sappia coniugare l’azione pubblica con il più alto interesse del Paese.
È in atto una fase altamente impegnativa dell’attività governativa e parlamentare, che
prevede l’esame di problematiche e provvedimenti di rilevanza economica e sociale
strategica e, allo stesso tempo, lo sviluppo di un programma di riforme istituzionali che sia,
al contempo, capace di garantire democrazia ed efficienza dell’ordinamento statale,
nell’obiettivo di realizzare compiutamente lo stato di diritto.
È essenziale che in questa fase il pluralismo dialettico delle posizioni politiche si esprima
nelle sedi preposte in un clima di civile confronto e di scrupoloso rispetto dei regolamenti e
delle funzioni di chi è chiamato a garantirne l’applicazione.
La Reggenza è consapevole del particolare momento che il popolo sammarinese sta vivendo
e delle difficoltà a trovare un comune denominatore che passi attraverso il recupero pieno di
quel senso dello Stato che è, e deve ancor più affermarsi, quale unico e fondamentale
interesse superiore da promuovere e perseguire.
È dunque necessario - ad avviso della Reggenza - che il potere decisionale, ancor più oggi,
nelle strettoie di carattere economico e finanziario, le cui pesanti ricadute creano
preoccupazione e tensione in ogni classe sociale, sia frutto di un’ampia e approfondita
concertazione, poiché quanto più sarà sintesi equilibrata di processi partecipativi, tanto più
4
realizzerà il bene comune, il valore più alto in assoluto cui le classi politiche possano
aspirare.
Per fare ciò, occorre mantener vivo l’ascolto dei cittadini, rafforzando il legame tra gli stessi
e le Istituzioni, per un pieno recupero di fiducia e per far compiutamente corrispondere
l’agire politico al sentire collettivo.
Allo stesso tempo, la Reggenza richiama l’intera comunità sammarinese al pieno rispetto
delle Istituzioni, nella loro precipua funzione di promotori e garanti dell’interesse generale,
a far propri quel senso di responsabilità nazionale e di etica pubblica, che rappresentano i
veri indicatori di civiltà e che, in quanto tali, non devono e non possono essere messi in
discussione da atti e comportamenti che inficiano la legittimità e l’onorabilità degli
organismi rappresentativi e dell’intero ordinamento sammarinese.
È inoltre viva la percezione di essere dinnanzi a una svolta propriamente storica, nella
misura in cui si è assistito, a livello globale, allo sgretolamento di architetture economiche,
politiche e sociali di dimensioni difficilmente ipotizzabili nel più recente passato; una svolta
che ha profonde matrici culturali e che induce a riflettere sulle inevitabili trasformazioni in
atto e sulla necessità che si affermi e si consolidi un nuovo modello di stato sociale, che
sappia conciliare l’odierna contrazione economica con la necessità di potenziamento di
quegli istituti di assistenza, di previdenza e di protezione sociale che rappresentano un
diritto fondamentale per il popolo sammarinese e il baluardo stesso della sua democrazia.
La Reggenza detiene un’autorità che le deriva dai più antichi Statuti e che le attribuisce
funzioni di vero e proprio “pater familias” dinnanzi ai cittadini più deboli e oggi, più che
mai, è umanamente partecipe, vicina e solidale a tutte le fasce sociali maggiormente colpite
dagli effetti recessivi della crisi economica: sarà dunque attenta e vigile nei confronto delle
famiglie, soprattutto delle più vulnerabili, affinché possano essere sostenute da
provvedimenti equi, che riconoscano il carico di sacrifici a esse richiesti, sia rispetto ai suoi
componenti che, non più giovani, hanno perso il lavoro, con conseguente difficoltà di
ricollocazione, sia a fronte del sensibile aumento della disoccupazione giovanile, che
attribuisce alla famiglia la funzione di vero e proprio ammortizzatore sociale; allo stesso
5
modo, la Reggenza presterà massima attenzione ai giovani e alle politiche incentivanti, che
dovranno arginare l’attuale disorientamento, nella convinzione che le future generazioni
rappresentino la vera ricchezza della nostra comunità e siano pertanto meritorie di ogni
sforzo da parte delle Istituzioni, teso a garantire loro ogni utile strumento che le possa
rendere fiere della propria appartenenza e responsabilmente motivate ad essere la guida
della futura società; la Reggenza si prenderà cura del massimo sostegno ai portatori di
disabilità, nei cui confronti dovranno intensificarsi le politiche di pieno inserimento e di
partecipazione attiva alla vita economica, sociale e culturale, così come si impegnerà
nell’attuazione delle misure volte a proteggere e rassicurare la categoria degli anziani, a
livello di inclusione sociale e di ampia difesa dei diritti acquisiti; nella sua funzione di
Suprema Magistratura dello Stato avrà infine un particolare riguardo verso i bambini, cui va
riconosciuto e garantito il sacrosanto diritto a un futuro di speranza, che passi attraverso
un’adeguata istruzione e una piena formazione culturale, veri asset strategici per un Paese
che ripone nel “sistema scuola” le più alte aspettative di riqualificazione dell’intera società.
Accompagneremo dunque la popolazione sammarinese in questo delicato cammino, nel
comune obiettivo dell’effettivo rilancio dell’economia reale, con il proposito di infondere
rinnovata fiducia nell’azione delle Istituzioni.
Perché ciò possa avvenire, anche al fine di prevenire e contenere ogni possibile forma di
tensione sociale, la Reggenza, pur nella consapevolezza che l’attuale azione di Governo
volta alla riduzione della spesa pubblica e al reperimento di ulteriore risorse finanziarie sia
resa necessaria dalla gravità del momento, farà tutto quanto in suo potere per stimolare
l’Esecutivo, in un dialogo aperto con le parti politiche e sociali, ad avere maggiore coraggio
nelle scelte di sviluppo.
La Reggenza è infatti convinta che, pur nell’attuale situazione di rigore finanziario, la via
del rilancio e della crescita passi inevitabilmente attraverso adeguate forme di investimento
in tutti quei settori quali la cultura, la creazione di infrastrutture, la ricerca, l’innovazione e
la comunicazione, che consentiranno la creazione di nuova occupazione e quindi una reale
ripresa economica.
6
In questo spirito, richiama ogni componente della società civile ad assumersi la
responsabilità del momento e a fare la propria parte, senza indulgere al pessimismo e allo
scoraggiamento, ma nella convinzione che il sacrificio non risulterà inutile, così come non
sono risultati inutili i tanti sacrifici che il popolo sammarinese ha compiuto nei momenti più
difficili della sua storia, mantenendo alta la dignità e integra la coesione sociale.
Guardiamo dunque con tale consapevolezza, con attenzione e senza pregiudizi, alla prova
che le forze politiche daranno in questo periodo della loro capacità di perseguire soluzioni
per i più impellenti problemi del Paese, poiché è attraverso una rinnovata fiducia nella
politica, nelle sue scelte condivise e nella sua capacità di rigenerazione che si costruirà un
futuro di ritrovata stabilità e serenità politica, economica e civile.
La Reggenza, nell’esercizio delle sue alte funzioni di garante dell’unità del sistema e degli
equilibri istituzionali, accompagnerà dunque il percorso intrapreso a livello politicoistituzionale, mantenendo aperto il canale di ascolto delle istanze più urgenti della
popolazione; di quella popolazione - la nostra popolazione - che è e deve continuare ad
essere la grande riserva di risorse umane e morali, di intelligenza e di lavoro, di cui da
sempre va orgogliosa e fiera la Repubblica di San Marino.
7