C I T T A’ D I M O T T O L A PROVINCIA DI TARANTO UFFICIO STAMPA Comunicato Stampa Nel 2012 ci sono stati 205.638 incidenti stradali con 3.860 decessi, ossia 11 al giorno, 2 ogni ora e 292.019 feriti. Sono questi i dati choc che trasformano una delle nostre principali rete di trasporto, un inaccettabile campo di battaglia, una situazione che oltre al grave tributo di vite umane, comporta un costo economico e sociale rilevante che ammonta a circa 20 milioni di Euro. Quali le responsabilità? La domanda è stata al centro del convegno “Incidenti stradali: responsabilità sociale e individuale”, tenutosi sabato 16 novembre presso il liceo scientifico “A.Einstein”, organizzato dal dipartimento Puglia dell’Associazione Nazionale Sociologi con la partecipazione del comune di Mottola. Il dirigente regionale dell’associazione organizzatrice, dott.Cosimo Mongelli, dopo aver richiamato l’attenzione sull’alto numero di morti, verificatesi in seguito ad incidenti stradali, in Italia e nel mondo(1,3milioni di vite spezzate), ha affermato che il problema della sicurezza non può essere affrontato solo sul piano legislativo, ma anche su quello dell’educazione, informando, soprattutto i giovani, sui pericoli di una guida irresponsabile. Ha poi ricordato che l’Italia, insieme all’Unione europea, è chiamata entro il 2020 a ridurre il numero delle vittime d’incidenti stradali, un obiettivo che al momento appare difficile da raggiungere ma non impossibile, a patto che sia considerato e affrontato come uno dei problemi della società, spiegando così il perchè l’associazione dei sociologi si occupi di tale tema. Se è vero che in molti casi la ragione degli incidenti vada ricercata nei comportamenti individuali, ciò non esclude che la società debba farsene carico, trovando e studiando le soluzioni più adatte. E’ questa la convinta opinione del prof. Giuseppe Guido, docente di Trasporti preso l’università della Calabria dove un team di ricercatori ha lavorato al progetto denominato “Mobile to Mobility: sistemi informativi e di telecomunicazione per la sicurezza stradale” finalizzato ad azzerare gli impatti e i relativi morti e feriti. Il progetto di ricerca, iniziato nel 2011 ha portato alla realizzazione di un software multipiattaforma per personal device, utilizzabile su ogni tipo di vettura e di facile utilizzo, volto alla propagazione di informazioni agli utenti della strada con l’ obiettivo di ridurre i rischi e gli impatti collegati alla mobilità. A suo giudizio quindi serve investire nella ricerca e nell’uso delle nuove tecnologie, come gli smartphone,per esempio, per scambiarsi informazioni sulle condizioni delle strade: eventuali buche, incidenti, richieste d’aiuto, ingorghi e molto altro ancora, inoltre, attraverso un portale internet si potrebbe creare un forum di discussione e una banca dati sul traffico veicolare. I ragazzi sono consapevoli dei pericoli che s’incontrano sulle strade? E’ stata questa la domanda che si è posto il dirigente dell’Istituto Statale d’Istruzione Secondaria Superiore di Mottola, dott. Pietro Rotolo, preoccupato per l’alto numero d’incidenti in cui sono coinvolti i giovani, tanto da chiedere l’adozione, com’è in atto in altri Paesi, di una legislazione più severa. Per il sindaco di Mottola, dott.Luigi Pinto, dal momento che gli incidenti stradali costituiscono uno dei maggiori problemi di sicurezza pubblica in Europa e in Italia, con costi sociali ed umani molto elevati, bisogna investire sull’educazione stradale delle giovani generazioni. “ E’ necessario – ha affermato – stimolare la responsabilità individuale e collettiva e le motivazioni interiori. Per questo, non è sufficiente impartire delle norme, come il rispetto del Codice della Strada, ma bisogna incoraggiarli ad uno stile di comportamento fondato sul rispetto per la vita e per le persone”. Il tema del convegno, sul quale hanno relazionato anche il vice questore aggiunto dott. Giacomo Mazzotta, dirigente della Polizia Stradale di Taranto e il sociologo dott.Luigi Fino, ha suscitato molta partecipazioine, tra i presenti un folto gruppo di studenti selezionati, particolarmente attenti alle argomentazioni degli oratori su questioni di loro interesse. Durante il dibattito ha preso la parola un agente della Polizia stradale, Ciquera, il quale ha sostenuto come ogni incidente, specie se mortale, è una sconfitta per la società e per le Forze dell’Ordine e rivolgendosi ai giovani ha chiesto loro di collaborare per evitare le stragi del sabato sera. A.S. dott. Cosimo Damiano TRAMONTE